dello Stato
Non fanno parte del popolo gli stranieri di passaggio, ma solo i cittadini in
possesso di cittadinanza. La cittadinanza si acquista per nascita se si nasce in
Italia da genitori Italiani.
Le forme di Stato
Le forme di Governo
Per forma di Governo si intendono i diversi modi in cui il potere è distribuito fra
gli organi dello Stato-apparato e i loro rapporti.
Si distinguono:
- Monarchia Costituzionale (es.: Regno Unito)
Da stato assoluto a stato liberale. Vige la suddivisione dei poteri tra Re e
Parlamento. Il re è titolare del potere esecutivo, nomina e revoca i ministri. Il
parlamento esercita il potere legislativo.
- Governo Parlamentare (es.: Italia)
C’è un rapporto di fiducia tra governo e parlamento. Il governo deve ottenere la
fiducia delle camere per svolgere la sua azione. Il capo dello Stato ha un ruolo di
garanzia estraneo a qualsiasi decisione politica.
- Governo Presidenziale (es.: USA)
Il capo dello Stato è eletto dal popolo, ha il doppio ruolo di capo dello Stato e
del Governo. Non può essere sfiduciato dal voto parlamento durante il suo
mandato, non può sciogliere il parlamento.
- Governo semi-Presidenziale (es.: Francia)
Il presidente è indipendente dal Parlamento, non necessita della fiducia delle
camere ed è eletto dal popolo. Vi è un rapporto di fiducia tra Governo e
Parlamento, l’esecutivo fa capo al Presidente della Repubblica e al Primo
Ministro.
- Governo Direttoriale (presente in Svizzera)
Sono presenti solo due organi costituzionali: il parlamento e il direttorio.
Svolgono contemporaneamente le funzioni di Governo e di Capo dello Stato.
In Italia:
La funzione legislativa spetta ad entrambe le camere, che hanno le medesime
funzioni, da qui la denominazione di bicameralismo perfetto.
Il potere esecutivo spetta al Governo, che lo esercita sotto la direzione e la
responsabilità del Presidente del Consiglio. C’è un rapporto di fiducia tra
Parlamento e Governo, quest’ultimo ha la responsabilità politica nei confronti
del Parlamento. Il presidente della Repubblica svolge un ruolo neutrale, senza
connotazioni politiche. È inoltre presente la Corte Costituzionale, che ha il
compito di pronunciarsi sulla legittimità delle leggi e degli atti aventi forza di
legge statali e regionali.
Nel nostro ordinamento non esiste una vera e propria definizione di Pubblica
Amministrazione in quanto tale, esiste il concetto di amministrazione pubblica,
dove il termine pubblica fa riferimento al fine dell’attività che svolge un
determinato soggetto.
Il fine deve essere identificato da una norma, il “principio di legalità” in senso
formale. Le finalità di pubblico interesse vengono realizzate nel rispetto dei
principi costituzionali, di legalità, buon andamento e corollari: efficienza,
efficacia, economicità, pubblicità e trasparenza.
Il principio di legalità richiede che l’azione della P.A. sia conforme alle regole
di diritto, ovvero si ponga nei limiti delle disposizioni di legge, degli atti aventi
forza di legge e di tutte le fonti normative che incidono sull’amministrazione
pubblica. Il principio di legalità può assumere due significati:
- Formale: L’attività amministrativa dovrà conformarsi alla legge, agendo
nell’ipotesi e nei limiti fissati dalla legge.
- Sostanziale: L’amministrazione dovrà conformarsi alla funzione che la legge
ha individuato in relazione a singoli atti.
- Sussidiarietà verticale
Le funzioni amministrative spettano al comune, ad eccezione di quelle che non
può svolgere per le sue dimensioni, o che esulano dalle sue competenze. In tal i
casi le funzioni sono attribuite all’ente gerarchicamente superiore (province,
città metropolitana, ecc.)
- Sussidiarietà orizzontale
L’intervento della PA è giustificato quando i privati e le associazioni libere non
sono in grado di soddisfare interessi ed esigenze meritevoli di tutela.