La storia delle istituzioni politiche ha come oggetto lo studio di una serie
di strutture, le strutture portanti di uno stato. Un’istituzione può essere culturale, giudiziaria… le istituzioni politiche sono entità preposte ad una precisa funzione: quella di esercitare il potere politico (potere di governo in un determinato territorio). La storia delle istituzioni è la storia di quelle strutture portanti, di come si è arrivati a governare un certo stato in una maniera precisa e differenziata. La storia costituzionale si caratterizza attraverso due costanti: il potere politico e il fatto che il potere politico è esercitato attraverso istituzioni. Ci sono regole che disciplinano sia l’organo politico in sé, ma anche i rapporti di quest’organo con l’esterno (con altri organi). Storia costituzionale = storia delle istituzioni politiche, le regole che regolamentano le istituzioni politiche di uno stato sono riportate nel testo normativo della costituzione. Lo studio della storia delle istituzioni si fa anche attraverso lo studio della storia costituzionale. L’oggetto dello studio della storia costituzionale: genesi storica delle istituzioni politiche, che sono istituzioni preposte all’esercizio del potere politico in un determinato territorio anche attraverso lo studio delle norme finalizzate a disciplinare le competenze di quelle strutture volte all’esercizio del potere. Cosa è il diritto: il diritto costituzionale appartiene alla sfera del diritto pubblico. Nell’alveo del diritto pubblico c’è il diritto costituzionale, ma anche il diritto penale. Il diritto privato è il regolamento civile che regolamenta i rapporti tra privati. Il corso riguarderà il contesto europeo in primis per arrivare anche all’ambito degli USA (gli eventi e gli elementi sono gli stessi). Per quanto riguarda l’arco cronologico si parte dalla fine dell’Impero Romano d’Occidente per arrivare alle soglie dell’epoca contemporanea. La finalità del corso è la comprensione della relatività storica e geografica delle ist. politiche. Il medioevo parte dal crollo dell’Impero Romano nel 476 dc. L’Impero Romano era una struttura politica mastodontica che aveva raggiunto maturità giuridica e istituzionale (aveva un bagaglio culturale di norme, istituzioni del diritto…). A seguito della caduta dell’Impero (entità politica unitaria) si ebbe l’emergere di regni barbarici frazionati. Tra questi barbari emergono i Franchi che nella figura di Carlo Magno ricompongono a grandi linee l’Impero Romano unitario: il Sacro Romano Impero (dinastia carolingia), ci troviamo in epoca altomedievale (feudalesimo). Questo periodo vedrà una fine con la riemersione della figura del monarca (1400 – 1500) come in Francia. Parleremo anche dell’età dell’assolutismo che sarà superato in varie modalità rispetto ai vari territori (Francia rivoluzione, Inghilterra (1689) Bill of Right, Italia problema legato alla frammentazione). Con il crollo dello stato assoluto arriviamo allo stato liberale (concetto chiave dello stato liberale è la tripartizione dei poteri, anche il concetto di stato di diritto -> lo stato di diritto è uno stato nel quale il governo è vincolato dalla legge nei rapporti con i cittadini.). La costituzione nasce nel momento in cui il sovrano accetta di sottoscrivere una carta con la quale accetta di esercitare il potere rispettando alcune regole (1215) inizio del costituzionalismo). Nella costituzione il sovrano accetta (tramite un cambiamento culturale) il concetto che nell’esercizio del suo potere non è più investito dalla superiorità divina. C’è quindi un cambio culturale e di mentalità.
- Concetto di sovranità: potere di comando supremo ed esclusivo che
viene esercitato in maniera non derivata che va a distinguere una determinata società dalle altre. Nel medioevo c’erano due autorità universali; il monarca non era all’apice ma era sovrastato dall’imperatore e dal Papa. Il monarca assoluto sarà il monarca sovrano (non dipendente da altre entità) solamente nel periodo successivo al medioevo. Nel 1500 abbiamo il monarca assoluto. - Forme di stato: la forma di stato sta ad indicare il rapporto intercorrente tra i tre elementi costitutivi dello stato che sono popolo, territorio e governo. La tipica forma è lo stato moderno (stato nazionale sovrano che verrà ad affermarsi nel 1500). Ci sono diversi tipi di stato: lo stato presieduto dal monarca assoluto è lo stato assoluto; in epoca medioevale si aveva una forma di stato ovvero lo stato patrimoniale (si afferma un’autorità che esercita il potere con una concezione prettamente privatistica, si rapporta cioè al regno come se fosse un bene di sua proprietà personale). Abbiamo poi lo stato liberale (o di diritto) con le tipiche costituzioni, abbiamo poi lo stato democratico, gli stati autoritari, quelli totalitari… - Forme di governo: riguarda le modalità con il quale viene gestito il potere politico all’interno di uno stato. La forma di governo che vedremo affermarsi per prima è la monarchia assoluta, con la quale viene gestito il potere politico all’interno di uno stato. Un’altra forma di governo è la monarchia costituzionale. Abbiamo anche la forma di governo parlamentare (presidente della repubblica, parlamento, governo) esiste in questo caso un rapporto di fiducia tra governo e parlamento. - Costituzione: possiamo avere due tipi di costituzione (scritta e non scritta). La costituzione scritta è un testo che definisce l’organizzazione e il funzionamento delle istituzioni politiche di uno stato, delinea l’ordinamento giuridico di uno stato e le sue caratteristiche essenziali, descrive i valori alla base di uno stato in un determinato momento storico e detta le norme riguardanti i diritti e i doveri dei cittadini. La legge ordinaria dello stato deve essere emanata nel rispetto delle norme espresse dalla legge che si trova al di sopra (costituzione), c’è una “gerarchia delle fonti del diritto”. Ci sono anche degli stati che non hanno una costituzione scritta. Cosa vuol dire legge costituzionale? Le leggi costituzionali sono norme a cui viene data preminenza a cui viene data preminenza rispetto alle altre norma nello stato. Vedremo che esiste uno stato (UK) che non ha una costituzione scritta. Il Regno Unito ha una serie di leggi che si sono prodotte nel tempo alle quali è stato attribuito il rango costituzionale (vengono quindi considerate basilari e fondanti dello stato anglosassone). Vedremo anche nel contesto storico le costituzioni votate e quelle ottriate. La costituzione votata è il frutto di un’assemblea che raccoglie i rappresentanti del popolo, quando la costituzione si è formata questa viene votata. La costituzione ottriata è quella concessa dal sovrano. Poi ci sono costituzioni rigide (prevede all’interno una regola che dice che per essere modificata è necessario un procedimento che richiede una maggioranza più ampia che per l’approvazione di leggi ordinarie, si richiede unità di intenti maggiore) e flessibile (non prevedono norme che stabiliscono procedimenti aggravati per cambiare leggi all’interno). Poi quelle lunghe e quelle brevi (costituzione americana di 7 articoli = breve).