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CITTADINANZA E COSTITUZIONE

IL NUOVO STATO UNITARIO E IL PROBLEMA DELL’ISTRUZIONE


Uno dei grandi problemi dell’Italia unita fu l’analfabetismo.
- 1861, 17 milioni persone che non sapevano leggere e scrivere, 78% popolazione.
- 1871, 19 milioni e mezzo, 72%.
Italia settentrionale: analfabeti erano il 50%. Sud: 84%.
Causa era arretratezza sociale: Italia per la maggior parte agricola, bambini lavoravano nei campi o
badavano bestiame, salario misero ma importante per le famiglie.
Governi adottarono misure per allargare scolarizzazione.
15 luglio 1877, legge Coppino: sanzioni per famiglie che disattendevano all’obbligo scolastico dei loro
figli, elevato da due a tre anni.
La prima legge sull’istruzione scolastica del Regno d’Italia
1861, estesa la legge Casati: 380 articoli, intento di riformare in maniera organica intero sistema
scolastico e universitario.
- Istruzione elementare: gestione affidata ai Comuni, suddivisa in due cicli biennali, il primo (6-8
anni) era gratuito e obbligatorio per tutti.
- Istruzione superiore: due differenti indirizzi
o Classico: 5 anni ginnasio + 3 anni liceo
o Tecnico: una scuola e un istituto tecnici entrambi di 3 anni
- Accesso all’università : riservato agli studenti che provenivano dal liceo consolare eccezione
della facoltà scientifica (aperta anche a diplomati istituto tecnico).
Attuazione legge incontra molte difficoltà soprattutto al Sud, dove oltretutto Comuni non avevano
mezzi economici per garantire istruzione elementare.

DIVENTARE CITTADINE
Metà Ottocento – inizio Novecento, questione femminile uscita dall’ambito marginale.
Primi movimenti femminili richiesero: diritto voto, accesso a istruzione superiore e libere professioni,
riconoscimento pari diritti e opportunità nel lavoro, disporre del proprio patrimonio e salario.
Battaglia più difficile fu quella per ottenere il diritto di voto.
Salto nel buio, minaccia condizione dominante:
- Sfera pubblica di politica ed economia era affidata a uomini.
- Sfera privata e famigliare affidata alle donne.
Movimento emancipazionista era ormai presente in tutti paesi, coordinato a livello internazionale,
seguito con attenzione da tutti i governi.
Inghilterra: epicentro campagna suffragista, forme di lotta radicali, subisce spesso violenta
repressione che torna l’opinione pubblica. Diffusi sarcasmi contro le cosiddette suffragette.
Scoppio prima guerra mondiale: regressione gran parte femminismo borghese, questione in pausa.
- 1918, governo inglese concede alle donne il diritto di voto.
- 1920, Stati Uniti, diritto di voto alle donne.
- Italia, donne conseguono diritto di voto solo nel secondo dopoguerra.
Le donne italiane e la campagna sul diritto di voto
Numero sempre più ampio di donne che possedeva strumenti culturali indispensabili nella battaglia
per l’emancipazione. Questione femminile aperta tramite articoli su giornali e discorsi pubblici.
Campagna per diritto di voto vede attivamente impegnate diverse formazioni femminismo italiano.
1904, costituito Comitato nazionale pro-suffragio, compito di coordinare attività Società pro-suffragio.
1899, fondata Unione femminile italiana.
1906, Anna Maria Mozzoni (maggiore ispiratrice movimento suffragista italiano) e Maria
Montessori, indirizzano a Parlamento italiano una nuova petizione per diritto di voto alle donne.
1907, si apre la discussione parlamentare:
- Parlamentari repubblicani e radicali a favore.
- Deputati socialisti incerti e divisi.
- Giovanni Giolitti (presidente del Consiglio) contrario. Giustificazione: tempi non ancora maturi,
se donne avessero avuto diritto di voto prima del 1848 non si sarebbe fatta l’Unità Italia.
Petizione venne respinta, battaglia suffragista per il momento persa.
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COSTITUZIONI E DITTATURE
Lo Stato fascista
1925-1926, Leggi fascistissime, trasformare ordinamento liberale Regno d’Italia in un regime basato
su uno Stato autoritario. Separazione dei poteri, tutela delle libertà individuali, pluralismo politico,
informazione pubblica sono fortemente condizionati, limitati o soppressi.
Concentrazione nelle mani di Benito Mussolini della funzione legislativa, termine ruolo Parlamento.
Flessibilità Statuto Albertino: possibilità di modificare carta costituzionale con leggi ordinarie.
- Governo: facoltà di emanare norme giuridiche.
- Restrizione diritto di associazione.
- Libertà di stampa vincolata.
- Allontanamento dal servizio dei funzionari pubblici che rifiutano giuramento a regime fascista.
- Presidente del Consiglio diventa “Primo Ministro Segretario di Stato”: portiere superiore
rispetto a ministri, no responsabilità politiche davanti al Parlamento.
- Eliminato consiglio comunale (elettivo) e sindaco.
- Sindaco sostituito da podestà (nomina regia).
- Ampliato potere prefetti.
- Introduzione misura del confino per oppositori politici.
- Pena di morte per attentato a vita re, regina, principe ereditario, capo governo, sicurezza Stato.
- Tribunale speciale per la difesa dello Stato, sentenze immediatamente esecutive e inappellabili.
Declino dell’intero sistema di garanzia istituzionali dell’Italia liberale, cessa di esistere.

IL GENOCIDIO NEL DIRITTO INTERNAZIONALE


Violazione diritti delle popolazioni nei paesi occupati dalla Germania nazista e dai suoi alleati.
Intenzione potenze fasciste era eliminazione fisica di parte delle comunità locali, giudicate
razzialmente inferiori.
Nasce nuova parola, genocidio: categoria di crimini contro l’umanità , prassi di eliminazione fisica degli
appartenenti a una comunità umana, indicati come nemici indipendentemente dalle loro azioni.
Un crimine dello Stato contro la legalità internazionale
Raphael Lemkin: giurista polacco ebreo, primo a cercare di definire con un termine la natura degli
stermini di massa. Aveva studiato sterminio popolo armeno (1915-1918) e gruppo etnico degli assiri
in Iraq (1933).
Proposta a Società delle Nazioni di considerare il crimine di barbarie come violazione del diritto
internazionale: violenza sistematica contro una comunità di civili indifesi.
Invasione tedesca Polonia, si rifugia negli Stati Uniti.
1944, nasce definizione di genocidio, vera e propria categoria giuridica da incorporare nel diritto
penale internazionale.
Termine:
- radice greca genos (stirpe, tribù , gruppo, ceppo)
- suffisso latino cidio (deriva da cadeo, uccidere)
Genocidio: sistematica e metodica distruzione di un gruppo etnico, razziale, religioso. Compiuto
attraverso sterminio individui, distruzione gruppi familiari, intrattenimento nascite, disintegrazione
istituzioni sociali, politiche, religiose, culturali, civili, morali, storiche.
Il genocidio è possibile solo se compiuto da uno Stato, possiede mezzi tecnici + supremazia ideologica
e morale per procedere a un assassinio di massa.
Altri elementi del genocidio sono: intenzionalità , programmazione, le meditazioni.
È un atto contro la legalità internazionale.

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LA REPUBBLICA ITALIANA
Articolo 1 della Costituzione: basi fondanti del nostro ordinamento istituzionale.
Forma governo Italia: Repubblica Democratica, sancita da referendum 2 giugno 1946.
“La sovranità appartiene al popolo (democrazia), che la esercita nelle forme e nei limiti della
Costituzione (costituzionale)”.
Tutti i poteri attribuiti alle istituzioni derivano dal consenso popolare, espresso attraverso elezioni.
La Repubblica italiana è “fondata sul lavoro”.
Ruolo delle istituzioni si basa sul principio di articolazione e sostanziale separazione dei poteri.
Gli organi dello Stato
Costituzione italiana indica organi ai quali è attribuito esercizio delle 3 funzioni principali (legislativa,
esecutiva, giudiziaria).
Organi costituzionali: Parlamento, presidente della Repubblica, Governo, Consiglio superiore della
magistratura, Corte costituzionale.
- Parlamento: potere legislativo. Due Camere con durata di 5 anni.
o Camera dei deputati: 630 deputati eletti a suffragio universale, diretto da tutti cittadini
maggiorenni. Eleggibili coloro che hanno compiuto 25esimo anno di età .
o Senato della Repubblica:
 315 senatori eletti su base regionale. Elettori coloro che hanno almeno 25 anni.
Eleggibili coloro che hanno almeno 40 anni.
 Ex presidenti della Repubblica e senatori (max. 5, nominati da presidente della
Repubblica) che hanno “illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale,
artistico il letterario”.
- Presidente della Repubblica: eletto da Camere in seduta comune, vigilanza e coordinamento
altri poteri Stato. Mandato presidenziale è di 7 anni. Poteri:
o Promulgare leggi.
o Indire referendum popolari previsti dalla Costituzione.
o Concedere la grazia o commutare le pene.
o Sciogliere anticipatamente le camere o convocarle in via straordinaria.
o Nomina presidente del Consiglio dei Ministri (e singoli ministri su sua proposta).
o Presidente Consiglio superiore della magistratura.
o Comando delle Forze armate.
- Governo: composto da presidente del Consiglio (capo) e singoli ministri. Funzioni:
o Esecutiva: attuale legge e promuovere iniziative legislative.
o Amministrativa: dirige struttura pubblica amministrazione attraverso atti normativi
detti regolamenti.
o Può adottare decreti legislativi o decreti-legge, stesso valore leggi ordinarie.
- Consiglio superiore della magistratura: organo di autogoverno dei giudici, garantisce la loro
autonomia e indipendenza dal potere politico. Ne fanno parte il presidente e il procuratore
generale della corte di Cassazione. Altri componenti eletti da magistrati ordinari e Parlamento,
riunito in seduta comune tra i professori universitari in materie giuridiche e gli avvocati che
esercitano la professione da almeno 15 anni. Compiti: assunzioni, assegnazioni, trasferimenti,
promozioni, provvedimenti disciplinari nei confronti dei magistrati.
- Corte costituzionale: controllo leggi e attività altri organi Stato nel rispetto della Costituzione.
o Giudica controversie relative a legittimità leggi e atti dello Stato e delle Regioni.
o Si esprime su conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e sulle accuse promosse
contro presidente della Repubblica.
o 15 giudici nominati: 5 da presidente della Repubblica, 5 da Parlamento in seduta
comune, 5 dalla magistratura ordinaria e amministrativa.

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L’ESERCIZIO DELLA SOVRANITÀ POPOLARE
Popolo sovrano
Sovranità: concetto cardine Stato moderno, si riferisce al potere di governare la convivenza,
legittimazione delle istituzioni a cui esercizio del potere viene affidato (attraverso il voto).
Popolo: fondamento di ogni pubblico potere, destinatario di tutti gli atti e di tutti i servizi dei pubblici
poteri.
Suffragio universale
Attraverso partecipazioni a consulte elettorali, cittadini concorrono direttamente o indirettamente ad
affermare il principio democratico della Costituzione.
Montesquieu e il principio di separazione dei poteri
Il filosofo francese fa emergere principi che regolano istituzioni politiche esistenti.
1748, pubblica Lo spirito delle leggi.
3 forme principali di governo:
- dispotismo (tirannide)
- monarchia
- repubblica
Sono nei governi moderati è possibile la libertà politica, fare tutto ciò che le leggi permettono.
3 diversi generi di poteri: legislativo, esecutivo, giudiziario.
Devono rimanere in una condizione di equilibrio, la condizione necessaria è la separazione dei poteri.
Dalla democrazia diretta alla democrazia rappresentativa
- Democrazia diretta: cittadini partecipano in prima persona alle decisioni che riguardano la
cosa pubblica (es.: città -stato greche), poteva realizzarsi solo in città di dimensioni ridotte.
Con creazione di vaste entità statali, democrazia diretta su modello ateniese non è applicabile.
Con principio divisione lavoro, individui non hanno tempo da dedicare ad esercizio diretto delle
funzioni pubbliche, lo affidano a istituzioni specializzate.
- Democrazia rappresentativa: soluzione pratica, rappresentanti del popolo devono assumere
le decisioni ed emanare leggi.
La democrazia diretta oggi
Referendum: consultare l’elettorato su una specifica scelta normativa.
2 giugno 1946, referendum per monarchia o repubblica (vincita repubblica).
Referendum istituzionale andrebbe considerato un plebiscito, elezione a carattere eccezionale.
Termine, con il tempo, ha assunto valenza negativa, scavalcare normali procedure.
Tre forme di referendum
- Referendum abrogativo: minimo di 500.000 elettori o 5 Consigli regionali possono richiedere
una consultazione referendaria per deliberare l’abrogazione, totale parziale, di una legge.
- Referendum consultivo: creazione di nuove Regioni o fusione di quelle esistenti o passaggio di
Comuni e Province da una Regione a un’altra.
- Referendum confermativo o approvativo: da usare nel caso di leggi costituzionali.
La sovranità delegata
Per il periodo in cui restano in carica i rappresentanti del popolo (durante la legislatura), la sovranità
è delegata. La Costituzione precisa che “ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed
esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”.
Mandato: incarico di svolgere un’azione, una funzione di pubblico interesse.
Il mandato imperativo e il mandato generale
Mandato imperativo: chi è eletto è giuridicamente responsabile verso i propri elettori, dei quali è
tenuto a osservare la volontà come se avesse firmato un contratto.
Dal 1791, Costituzioni di tutte le democrazie rappresentative hanno vietato questo tipo di mandato.
Mandato generale: l’eletto deve ritenersi impegnato nei confronti della nazione nella sua interezza.
Il ruolo di tramite dei partiti
Partiti: agire in modo da stabilire forma di coerenza tra la volontà elettori ed atti dei rappresentanti.
Organizzati in modo da riunire elettori rappresentanti, accomunati dallo stesso programma politico.
Nella competizione per ottenere la maggioranza dei suffragi, partiti sono diventati i veri e propri
destinatari del voto.
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Voto
- Personale: andare di persona al seggio.
- Uguale: tutti hanno identico valore.
- Libero: senza condizionamenti o imposizioni.
- Segreto: protezione da pressioni esterne.
- Dovere civico, nessuno può essere obbligato, astensionismo ammesso.
Sistemi elettorali
Sistema elettorale determina il peso specifico dei singoli partiti nella vita politica.
I sistemi elettorali si rifanno a due grandi famiglie:
- Proporzionale: massima rappresentatività . Seggi partiti distribuiti in maniera proporzionale
rispetto a voti ottenuti. Peso rilevante anche a partiti più piccoli.
- Maggioritario: governabilità . Divisione territorio nazionale in collegi o circoscrizioni. Ottiene
il seggio solamente il candidato che in quel collegio raggiunge la maggioranza. Voto funzionale
a elezione Parlamento e formazione Governo.
Costituzione italiana e sistema elettorale
La Costituzione italiana non impone sistema elettorale: scelta lasciata completamente al Parlamento,
decide a maggioranza semplice in base a una legge ordinaria.

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