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LA COSTITUZIONE si suddivide in tre parti: un’introduzione, una parte prima ed una parte
seconda.
INTRODUZIONE: dall’articolo 1 all’articolo 12 sono elencati i princìpi fondamentali.
PARTE I: dall’articolo 13 all’articolo 54 sono descritti i diritti ed i doveri. Si articola in quattro parti:
Primo titolo: regola i rapporti civili;
Secondo titolo: regola i rapporti etico-sociali;
Terzo titolo: regola i rapporti economici;
Quarto titolo: regola i rapporti politici.
PARTE II: dall’articolo 54 all’articolo 139 si trova l’impalcatura dell’ordinamento della Repubblica.
Primo titolo: il Parlamento;
Secondo titolo: il Presidente della Repubblica;
Terzo titolo: il Governo;
Quarto titolo: la Magistratura;
Quinto titolo: le autonomie locali (regioni, province, comuni);
Sesto titolo: le garanzie costituzionali.
LO STATO è un ordinamento politico e giuridico che ha fini generali. È stanziato sul territorio,
costituito da un popolo e caratterizzato da un potere sovrano.
IL TERRITORIO è un’area geografica delimitata da confini naturali o convenzionali (artificiali).
Al Nord, l’Italia e delimitata dalle Alpi, sugli altri lati è invece circondata dal mare.
Per territorio, s’intendono sia la superficie terrestre, sia lo spazio aereo, sia il sottosuolo.
Lo spazio aereo è rilevante nell’ambito dei velivoli militari: è possibile che l’Italia vieti ad un aereo
militare estero di volare sul proprio spazio aereo nazionale. Se tale spazio venisse invaso, l’Italia
avrebbe il diritto di chiamare i propri militari ad abbattere l’aereo.
Il sottosuolo è sfruttabile finché le nostre tecniche ed i nostri strumenti ci permettono di fare ciò.
Le acque territoriali constano di 12 miglia marine (circa 22km), entro le quali lo Stato è
responsabile delle conseguenze disciplinari per quanto vi accade.
Il territorio flottante è dato dalle sedi diplomatiche o ambasciate, dove vigono leggi regolate dallo
Stato italiano.
Navi ed aerei civili sono considerati territorio dello Stato italiano. Ma solo se si trovano in alto
mare od in volo oppure ormeggiate o parcheggiati in territorio italiano.
Navi ed aerei militari sono sempre considerati territorio dello Stato italiano: sia quando sono in
alto mare od in volo, sia quando sono ormeggiati o parcheggiati in Italia od in qualsiasi altro Stato.
Il Popolo si costituisce di tutti coloro che detengono la cittadinanza italiana; che godono cioè dello
status di diritti e doveri previsti dallo Stato italiano.
Si può fare richiesta per il riacquisto della cittadinanza italiana, ma tale richiesta viene filtrata.
IL DIRITTO è l’insieme delle norme giuridiche poste dallo Stato con la funzione di risolvere i
conflitti di interesse tra consociati.
LA FORMA DI GOVERNO sta ad indicare il modo in cui il potere sovrano viene ripartito all’interno
dello Stato, presso i suoi organi fondamentali. In Italia, il potere legislativo appartiene al
Parlamento; il potere esecutivo viene esercitato dal Governo; il potere giudiziario o giurisdizionale
spetta alla Magistratura.
FORMA DI GOVERNO è un’espressione con la quale s’intende la ripartizione del potere sovrano fra
i vari poteri dello stato e le relazioni tra questi ultimi.
Montesquieu fu il primo ad elaborare la spartizione del potere tra diversi centri operativi
autonomi tra loro, che non interferiscono l’un l’altro. Si distinguono pertanto:
Sulla base di questo principio, a seconda di come sono ripartiti i poteri, si possono distinguere
diverse forme di governo: parlamentare; presidenziale; semipresidenziale; direttoriale.
IL SISTEMA ELETTORALE è un insieme di regole atto a convertire i voti espressi in numero di seggi.
Questo viene determinati attraverso due sistemi:
Il sistema proporzionale, che prevede un’attribuzione dei seggi che sia proporzionale alla
percentuale di voti ottenuti. Così facendo, qualsiasi forza politica troverebbe almeno un
seggio in Parlamento. Questo potrebbe tuttavia causare instabilità politica.
Il sistema maggioritario, che prevede una divisione del territorio italiano in collegi
(corrispondenti perlopiù alle provincie), in ciascuno dei quali viene eletto il rappresentante
con la maggioranza dei voti. Questo determina però la mancata rappresentazione in
Parlamento di una forza politica che potrebbe aver perso anche solo per un voto.
Per ovviare i problemi sopra elencati, vengono stabilite delle soglie di sbarramento. Nel caso
del sistema proporzionale, tutte le forze politiche possono entrare in parlamento, ma solo se
hanno ottenuto almeno il 4% dei voti.
Le funzioni del Parlamento sono molteplici, ad esempio: eleggere il Presidente della Repubblica,
deliberare lo stato di guerra; nominare cinque giudici della Corte Costituzionale…
LA FUNZIONE LEGISLATIVA, ovvero il compito di fare le leggi, si svolge secondo una serie di fasi:
Fase iniziativa: spetta al Parlamento, al Governo, alla Regione, al Comune (in questo modo,
i cittadini diventano promotori di un progetto di Legge, noto come iniziativa popolare, che
prevede la raccolta di 50.000 firme)
Fase dell’approvazione: spetta al Parlamento. Ne esistono di due tipi:
PROCEDIMENTO ORDINARIO: ha un percorso particolarmente lento (di fatti molte leggi non
vengono approvate nemmeno durante il corso della medesima legislatura – che dura
cinque anni). La commissione, alla quale viene assegnato il progetto di legge, lo elabora, lo
perfeziona, lo corregge (se necessario) e lo sottopone all’approvazione dell’aula.
PROCEDIMENTO ABBREVIATO: prevede, invece, che la Commissione, che discute di un
progetto di legge, possa anche approvarlo, per poi sottoporlo all’approvazione dell’intera
aula. Sebbene il processo sia fondamentale per un notevole risparmio di tempo, esso non è
ammissibile per ogni tipo di leggi (alcune categorie di leggi ne sono escluse).
Fase della promulgazione: il Presidente della Repubblica esamina il progetto di legge e può
decidere tra la promulgazione di questo o il suo rinvio alle camere, al fine di correggerlo nel
modo suggerito dal Presidente stesso. Tuttavia, può compiere la scelta di rinviarlo alle
camere una sola volta.
Il progetto di legge passa al Presidente della Repubblica solo quando il senato e la camera
dei deputati accettano lo stesso identico progetto di legge.
*Navicella/navetta: gergo utilizzato per indicare il passaggio da una camera all’altra del
testo di legge che, una volta subite delle modifiche, deve essere nuovamente approvato da
entrambe le camere.
Fase della pubblicazione (e della conseguente entrata in vigore): il testo, una volta
promulgato dal Presidente, viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica e può
entrare in vigore (generalmente) quindici giorni dopo la sua pubblicazione.
*Periodo della vacatio legis: gergo utilizzato per indicare il periodo (solitamente) di quindici
giorni che trascorrono dalla pubblicazione di un testo di legge alla sua entrata in vigore.
Il periodo della vacatio legis può essere abbreviato od allungato.
Un paio d’anni fa, venne proposta una modifica della Costituzione dai partiti del centro-
sinistra. In una prima fase, tale proposta venne condivisa da alcuni partiti di destra, con il
famoso Patto del Nazzareno; poi, per questioni politiche, tale patto saltò. Iniziò così una
seconda fase (la seconda deliberazione), durante la quale i partiti del centro-destra
ritirarono il proprio appoggio alla proposta di modifica costituzionale. La modifica non
poteva quindi essere approvata, pertanto essa passò sotto esame referendario
(referendum), ma non ricevette il consenso della popolazione.
Nel caso in cui il Presidente della Repubblica sia momentaneamente impedito, a fare le sue
veci è il Presidente del Senato.
Se il Presidente della Repubblica si trovasse invece perennemente impedito (per esempio,
a causa del suo decesso), sarebbe necessario indire nuove elezioni.
LE FUNZIONI ESERCITATE DAL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA lo pongono in relazione
con altri poteri dello Stato, quali il Parlamento, il Governo, la Magistratura.
Egli ha il potere di sciogliere una od entrambe le camere, qualora esse non siano in grado
di raggiungere la maggioranza.
Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri (Art. 92 della
Costituzione) e, su proposta di questo, nomina i Ministri.
Il Presidente della Repubblica autorizza la presentazione dei disegni di legge, prima che
essi arrivino alla camera per essere valutati.
Egli presiede il C. S. M. (Consiglio Superiore della Magistratura), che è l’organo che
disciplina l’intera attività dei Magistrati.
Il Presidente della Repubblica ha anche il compito di nominare cinque giudici della Corte
Costituzionale, un organo di garanzia (5 provengono dal Parlamento in seduta comune,
altri 5 dalle Supreme Magistrature Italiane – per esempio, la Corte di Cassazione, la Corte
dei Conti, ecc. Per un totale di 15 giudici).
IL GOVERNO è composto dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dai Ministri (Art. 92). A
nominare il Presidente del Consiglio dei Ministri è il Presidente della Repubblica e questo,
su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, nomina anche i Ministri.
Del Governo fanno parte anche i sottosegretari (o viceministri), che rinsaldano la coalizione
interna, occupandosi della spartizione delle poltrone.
La nomina del Presidente del Consiglio dei Ministri avviene in seguito ad un’attività
giurisdizionale nota come consultazione: il Presidente della Repubblica convoca i
presidenti della Camera dei Deputati e del Senato (nominati rispettivamente da deputati e
senatori) ed i rappresentanti dei partiti presenti in Parlamento; questi individuano, per
maggioranza, qualcuno da proporre come Presidente del Consiglio dei Ministri, in seguito
all’approvazione del Presidente della Repubblica di questo nominativo proposto, egli (colui
che diverrà Presidente del Consiglio dei Ministri) viene convocato al Quirinale ed investito
con la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, insieme ai Ministri stessi, prestano giuramento –
nelle mani del Presidente della Repubblica – di adempiere il proprio dovere nel rispetto
della Costituzione.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, essendo espressione della maggioranza, riceve la
fiducia della Camera dei Deputati e del Senato, entrando finalmente nel pieno delle proprie
funzioni.
*PICCOLO APPUNTO DI ATTUALITÀ:
Presidente della Repubblica: Sergio Mattarella (ex parlamentario)
Presidente della Camera: Roberto Fico
Presidente del Senato: Maria Elisabetta Alberti Casellati (in caso di impedimento al
Presidente della Repubblica, a fare le sue veci sarebbe il Presidente del Senato)
Presidente del Consiglio dei Ministri: Giuseppe Conte