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NASCITA DELLA COSTITUZIONE

Lo Stato italiano è uno Stato democratico avente la forma di repubblica parlamentare, dal ‘46 dopo la seconda guerra
mondiale
Prima c’era lo Statuto albertino che poneva il Re al centro dell'organizzazione dello Stato: anche se veniva riconosciuto un
ruolo al Parlamento, al Governo e alla Magistratura, di fatto il potere rimaneva saldamente nelle mani del Re, in quanto una
camera era scelta direttamente da lui, che poteva anche nominare e revocare i ministri e i magistrati, e inoltre qualsiasi
legge.
Il Re affidò il governo a Mussolini che trasformò lo Stato italiano in uno Stato totalitario, stravolgendo le regole contenute
nello Statuto albertino e affermando il suo modello di stato fascista.
Il re controfirmò tutte le scelte del regime fascista, anche le più controverse, come lo scioglimento di partiti e sindacati, la
soppressione delle libertà individuali e collettive, la colonizzazione dell'Etiopia, l'alleanza con la germania nazista.
tra il ‘25-‘26 furono emanate le leggi fascistissime, che imposero una forma di governo basata sul potere assoluto di
Mussolini.
2/6/46 referendum istituzionale con suffragio universale, poi anche assemblea costituente composta da 556 persone
scelte dal popolo ed antifasciste.

STRUTTURA DELLA COSTITUZIONE


La Costituzione è composta da 139 articoli e 18 disposizioni transitorie e finali.
I primi dodici articoli contengono i principi fondamentali, cioè i valori più importanti a cui si ispira tutta la struttura della
Costituzione e gli obiettivi che lo Stato cerca di perseguire.
Nel corso del tempo sei articoli sul totale sono stati eliminati, e alcuni altri modificati, ma la numerazione degli stessi non è
cambiata.
La Costituzione si compone di due parti: Diritti e doveri dei cittadini e Ordinamento della Repubblica, precedute dai
Principi fondamentali e dalle Disposizioni transitorie e finali.

La Costituzione italiana presenta alcune caratteristiche che la contraddistinguono. Essa infatti è:


- votata, in quanto per la prima volta nel 1948 gli italiani hanno ottenuto una Costituzione scritta direttamente dai loro
rappresentanti (diversamente dallo Statuto albertino, che era una costituzione "ottriata" cioè concessa dal Re);
- lunga, in quanto essa non si limita a definire l'organizzazione dello Stato, ma stabilisce anche un insieme di principi e
diritti relativi a diversi aspetti della vita dei cittadini
-rigida, poiché per modificarla è necessario seguire una procedura legislativa particolare, detta "procedura aggravata",
secondo la quale una proposta di legge che vuole modificare la Costituzione deve essere approvata due volte da entrambe
le Camere, con un intervallo di almeno tre mesi tra le due votazioni, e con il consenso della maggioranza qualificata dei
due terzi dei componenti del Parlamento.

PRINCIPI FONDAMENTALI
Art 1 “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme
e nei limiti della costituzione”
DEMOCRAZIA, sovranità ed il potere di prendere le decisioni spetta al popolo.
Democrazia indiretta, il popolo affida decisioni ad alcune persone scelte con elezioni libere, all’interno del Parlamento,
Governo.
Democrazia diretta, la sovranità è affidata al popolo che esercita esprimendo la propria opinione partecipando alla funzione
legislativa.

DIRITTI INVIOLABILI (art 2)


diritti legati alla natura umana che non possono essere violati a nessuno a tutte le persone sul territorio italiano.
( diritto alla vita, libertà, religione).
principio solidarista, accanto ai diritti ci sono anche i doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale nei
confronti della collettività
Nel principio personalista, la persona umana è posta al vertice dei valori riconosciuti dall’ordinamento giuridico.

PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA (art 3)


vieta ogni forma di discriminazione tra le persone per cercare un benessere generale.
vietate discriminazioni in base al sesso, razza, lingua ed orientamento sessuale, religione, opinioni politiche e condizioni
personali e sociali.

PRINCIPIO LAVORISTA DI TUTELA DEL LAVORO (art 4)


il lavoro è un diritto per tutti ma anche un dovere morale per contribuire al progresso della società

RICONOSCIMENTO DELLE AUTONOMIE (art 5)


viene riconosciuto un sistema di decentramento amministrativo che consiste nell’affidare gli interessi pubblici più agli organi
locali, più adatti a conoscere e soddisfare i bisogni dei cittadini
principio di sussidiarietà, le funzioni devono essere attribuite prima ai comuni in quanto più vicini ai cittadini.

PRINCIPIO PLURALISTA (art 6-9)


art 6 tutela le minoranze linguistiche
art 7-8 riconoscimento delle confessioni religiose (art 7 convalida i patti lateranensi)
art 9 promuove dello sviluppo della cultura e della ricerca

RAPPORTI INTERNAZIONALI (art 10-11)


art 10 principio internazionalista, apertura dell’italia verso la comunità internazionale con
● italia soggetto attivo è aperto
● garantisce il diritto d’asilo
● non viene considerata l’estradizione

art 11 l’italia ripudia la guerra come strumento di offesa


art 12 bandiera tricolore verde bianco e rosso

DIRITTI CIVILI
LIBERTÀ CIVILE (art 13)
consiste nel diritto di non essere arrestati perquisì o sottoposti a quali si forma di restrizione personale.
riserva di legge, la perdita della libertà personale può essere disposta solo se c’è una legge che indica che un determinato
comportamento è pericoloso per la collettività
riserva di giurisdizione, in presenza di un mandati di perquisizione

custodia cautelare in caso di


● pericolo di fuga
● inquinamento delle prove
● ripetizione del reato
● flagranza di reato
in ogni caso di parla di carcerazione preventiva

ALTRI DIRITTI CIVILI


art 14 domicilio luogo in cui una persona vive o lavora ed è considerato dalla costituzione come un'estensione della libertà
personale.
art 15 garantisce la segretezza della corrispondenza, non è consentito controllare conversazioni e corrispondenza di
persone senza motivazione
art 16 libertà di circolazione e di soggiorno, soggetti possono circolare in italia o fuori e decidere di stabilirsi in qualsiasi
parte del paese temporaneamente o definitivamente
art 17-18 libertà di riunione e di associazione in qualsiasi luogo e forma in modo pacifico e senza uso di armi
art 19-20 professare liberamente la propria fede religiosa

MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO (art 21)


Uno dei diritti fondamentali con possibilità di esprimere le proprie idee e anche il dissenso rispetto a un potere costituito,
consente di essere libero e non dover subire abusi o prepotenze dalle autorità.
divieto di divulgare notizie segrete contro lo stato ( segreto di stato); calunnia, incolpare qualcuno innocente); ingiuria,
offendere in presenza della persona; diffamazione, offendere una persona parlando con altri.
inoltre c’è il diritto dei cittadini di essere informati, ottenere info riguardanti ciò che accade in Italia.

DIRITTI IN MATERIA DI GIUSTIZIA (art 24-27)


art 24
● diritto di difesa, possibilità di agire in giudizio e difendersi davanti a un giudice
● patrocinio gratuito, se nn ha i mezzi sufficienti riceve un avvocato d’ufficio
● risarcimento dei danni, se c’è un errore è tenuto a ripagare la persona danneggiata
art 25 disciplina il giudice naturale, in base al quale l’avvocato viene scelto in base a criteri oggettivi.
inoltre irretroattività dell’azione penale, una persona può essere punita solo se già esiste la norma che viola il
comportamento
art 26 estradizione di un individuo, italia consegni un individuo a uno stato straniero dietro richiesta specifica per sottoporre
al processo penale per i reati.
nn c’è pena di morte
art 27 i principi:
● personalizzazione delle responsabilità penale, ognuno considerato delle proprie azioni
● presunzione di non colpevolezza, innocente fino sentenza
● finalità della pena, per rieducare il condannato

RAPPORTI ETICO/SOCIALI
LA FAMIGLIA
intesa come gruppo di persone legate tra loro da rapporti di sangue.
prima c’era il capofamiglia, e la moglie era sottomessa, mentre ora c’è uguaglianza morale e giuridica dei coniugi.
legge 151/1975 che costituisce la riforma del diritto di famiglia con la comunione dei beni

MATRIMONI:
● civile, in comune
● cattolico, con prete in chiesa
● religioni non cattolico, secondo culto diverso da quello cattolico
validità delle unioni civili e convivenze davanti a un notaio.
DIVORZIO, la fine giuridica del matrimonio ma prima c’è la SEPARAZIONE che può essere consensuale, c’è la volontà dei
coniugi ed hanno già trovato un accordo oppure giudiziale, quando i coniugi non sono d’accordo e si rivolgono a un
giudice.

Ci sono anche i Figli.


i bambini possono essere affidati ,provvedimento temporaneo dove un bimbo viene allontanato dalla famiglia oppure
l’adozione, bambino che ha la possibilità di essere adottato da un altra famiglia.

DIRITTO ALLA SALUTE


lo stato deve realizzare il benessere del cittadino, non solo come cura delle malattie ma anche come prevenzione del
benessere fisico, mentale e sociale.
ciò è affidato al servizio sanitario nazionale (SSN) , all’inizio la sanità e gratuità mentre.
inoltre esiste la libertà di cura, nessuno è obbligato a sottoporsi a un trattamento sanitario

DIRITTO ALL’ISTRUZIONE
art 33-34 afferma il diritto dell’istruzione, riconosciuta come elemento di primaria importanza. l’arte e le scienze sono libere
nel loro insegnamento.
l’obbligo scolastico è di 10 anni mentre l’obbligo formativo è fino all’età di 18 anni.
ci possono essere anche scuole private, le famiglie possono scegliere il tipo di scuola più adeguato ai loro figli.

DIRITTI ECONOMICI
art 35 definisce l’impegnò dello stato a rendere effettivo il diritto del lavoro (art 4)
con diritto a:

● retribuzione equa ● parità trattamento tra uomini e donne


● orario massimo settimanale, diritto alle ferie e ● mantenimento e assistenza sociale
riposo settimanale ● diritto di sciopero
● tutela del lavoro dei minori e della maternità

art 42 libertà di iniziativa economica privata, possibilità di svolgere attività economiche e avviare un’impresa.
afferma la proprietà privata o pubblica
art 43 alcune attività economiche sono di proprietà e gestione dello stato
art 44 vincoli alla proprietà terriera privata
art 45 tutela per le attività delle società comprati e
art 46 creare la forma di collaborazione all’interno delle imprese
art 47 riconosciuto il ruolo del risparmio

DIRITTI POLITICI
art 48 consente ai cittadini di scegliere le persone che li rappresenteranno e a prendere decisioni per l’intera collettività
il voto:
● personale, esercitato direttamente
● uguale, tutti i voti hanno lo stesso valore
● libero, espresso senza condizioni
● segreto, perché è segreto
dal ‘46 esiste il suffragio universale e per votare i cittadini devono possedere la scheda elettorale
art 49 possibilità di associarsi in partiti politici per determinare la politica nazionale

DOVERI DEL CITTADINO


art 52 dovere di ogni cittadino di difendere la patria, abolizione anche di leva obbligatoria dal 2005.
art 53 cittadini concorrono alle spese pubbliche ovvero pagare contributi e tasse

I DIRITTI UMANI DEI DOCUMENTI INTERNAZIONALI (!!!)


la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo approvata il 10/12/1948
è una dichiarazione di principi ed ha un importanza in quando per la prima volta la comunità internazionale ha assunto
l’impegno di riconoscere universalmente i diritti che spettano a ciascun individuo.
le norme sono considerate principi del diritto internazionale e i soggetti di tale ordinamento.
La finalità è quella di ottenere che tutti gli stati membri proteggono i diritti umani attraverso norme giuridiche.
è composta da 30 articoli con un preambolo. nel preambolo afferma che lo scopo è quello che ciascun organo e individuo
garantisca il rispetto dei diritti e delle libertà.

art 1-2 concetti di dignità uguaglianza libertà fratellanza. gli articoli successivi indicano i diritti di ciascun individuo (vita, no
schiavitu e tortura)
art 29 non solo diritti ma anche doveri

dicembre 2000 approvata la carta dei diritti fondamentali dell’unione europea che comprende un preambolo e 54 articoli
che si occupano di:
● dignità, dignità umana, diritto vita, integrità persona, no schiavitu e tortura
● libertà, diritto alla libertà e sicurezza, protezione della persona, sposarsi e far famiglia
● uguaglianza, stessi diritti davanti alla legge ed niente discriminazioni
● solidarietà, diritto dei lavoratori all’informazione e alla consultazione nell’impresa
● cittadinanza, voto ed eleggibilità alle elezioni
● giustizia, diritto a un giudice imparziale, presunzione di innocenza e diritti della difesa

IL PARLAMENTO
è un organo costituzionale del potere LEGISLATIVO, è formata da due camere camera dei deputati e il senato della
repubblica che hanno gli stessi poteri e svolgono le stesse azioni (bicameralismo perfetto)
la camera dei deputati è composta da 630 deputati ( 12 da eletti nella circoscrizione estera) senato da 315 senatori elettivi
( 6 eletti nella circoscrizione estera).
ORA 400 DEPUTATI E 200 SENATORI
Al senato ci sono i senatori a vita senatori (che possono essere ex presidenti della repubblica) possono essere nominati
massimo 5 senatori per ogni presidente

sedi: Camera- Palazzo montecitorio; senato- palazzo madama.

Si riunisce in seduta comune per:


● per elezione del presidente e giuramento di ● elezione ⅓ dei membri del consiglio superiore
fedeltà della magistratura
● stato di accusa del presidente ● elezione ⅓ giudice corte costituzionale

il parlamento rimane in carica 5 anni (legislatura)

il sistema elettorale è l’insieme delle regole attraverso cui si determina in che modo i seggi elettorali vengono ripartiti tra i
diversi partiti e candidati che si presentano alle elezioni
Il sistema proporzionale si basa su collegi plurinominali, la ripartizione avviene in proporzione ai voti ottenuti
Il sistema maggioritario si basa invece su collegi uninominali, i seggi assegnati al candidato che ottenuto il maggior numero
di voti
Può essere a turno unico quando si vota una sola volta e si attribuisce a chi ha più voti o a doppio turno quando nel primo
turno nessun candidato raggiunge la maggioranza assoluta dei voti, in caso poi si va al ballottaggio
Il sistema proporzionale ha il vantaggio di una maggiore democraticità ma può produrre instabilità, mentre quello
maggioritario consente una maggiore stabilità politica
Tre modelli misti abbiamo i Rosatellum dove un terzo dei parlamentari è eletto con sistema maggioritario, mentre i due terzi
con sistema proporzionale.
i partiti possono legarsi in coalizioni 12 deputati e sei senatori.

Condizione giuridica dei membri


Cause di ineleggibilità non possono essere lette persone per l’incarico che ricoprono perché sarebbe una condizione
ingiustificata di vantaggio rispetto agli altri (come ad esempio capo della polizia prefetti magistrati)
Cause di incompatibilità non consentono a un deputato o senatore di ricoprire anche un incarico ritenuto inconciliabile con
quello di un parlamentare per possibile conflitto di interesse.
Ineleggibilità produce la nullità dell’elezione mentre l’incompatibilità la decadenza della carica parlamentare
Il divieto di mandato imperativo è un principio secondo cui ogni parlamentare agisce senza vincolo di mandato e quindi non
è vincolato alla volontà dei suoi elettori
I parlamentari hanno solamente una responsabilità politica nei confronti del partito dei suoi elettori
Insindacabilità significa che i parlamentari non possono essere chiamati a rispondere delle proprie opinioni espresse e dei
voti dati nell’esercizio delle loro funzioni.
sono invece responsabili giuridicamente per gli atti compiuti al di fuori del servizio.
Inviolabilità i deputati senatori non possono essere arrestati e sottoposti altri misure restrittive senza autorizzazione della
camera alla quale appartengono (autorizzazione a maggioranza assoluta)
Indennità economica ovvero che ricevono una retribuzione per il lavoro svolto

Organizzazione del parlamento organi:


Il presidente rappresenta la camera dei rapporti esteri al compito di dirigere i lavori e garantire l’osservanza delle norme
giuridiche.
Mentre l’ufficio di presidenza assiste il presidente, è composto da vicepresidenti, segretari e questori.
I gruppi parlamentari sono raggruppamenti di deputati e senatori che appartengono allo stesso partito che hanno
comunque lo stesso orientamento politico.
Per costituire un gruppo sono necessari almeno 20 deputati e 10 senatori

Le commissioni parlamentari permanenti sono formate da un numero ristretto di deputati senatori aventi il compito di
esaminare le specifiche materie.
possono operare secondo due modalità in sede referente, la legge viene discussa prima in commissione e
successivamente approvata in aula; in sede deliberante il progetto di legge viene presentato dibattuto, approvato
direttamente in commissione

Le commissioni bicamerali o miste e tira senatori che svolgono funzioni di vigilanza e controllo
Le commissioni speciali ordinarie sono incaricati di occuparsi di questioni interesse generale

Le giunte parlamentari sono organi collegiali permanenti che garantiscono il funzionamento e del Cunnie aspetti della vita
parlamentare
Le principali giunte sono la giunta per il regolamento che si occupa dell’applicazione del regolamento; la giunta delle
elezioni che controlla i risultati delle elezioni; la giunta delle autorizzazioni che esprime un parere positivo negativo per
l’autorizzazione dell’arresto di un deputato.

Funzionamento del parlamento


Ogni camera può deliberare solo se sono presenti in aula almeno la metà +1 dei suoi componenti (quorum costitutivo)
La maggioranza richiesta per le votazioni, detto anche quorum deliberativo).
si possono avere tre tipi di maggioranza: maggioranza semplice maggioranza dei parlamentari presenti in aula; nella
maggioranza assoluta,maggioranza dei componenti dell'assemblea

La promulgazione è la dichiarazione da parte del capo della Repubblica che la legge è giuridicamente perfetta. il capo dello
Stato deve effettuare un controllo ma non può giudicare, ha un veto sospensivo una sola volta ma poi obbligato a
promulgare la legge.
La pubblicazione consente a tutti di poter conoscere il contenuto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica
Iter legis ’è costituita dall’entrata in vigore dopo 15 giorni dalla sua pubblicazione
per la Procedura aggravata serve l’approvazione delle camere due volte con intervallo non inferiore a tre mesi con
approvazione con maggioranza assoluta dei componenti.

Altre funzioni del parlamento funzione di indirizzo politico:consiste nel determinare gli obiettivi della politica nazionale,
scegliere quali mezzi per realizzarli,
la funzione di controllo politico consiste nel verificare se il governo osservi i criteri del parlamento. (In particolare il governo
deve ottenere la fiducia di entrambe le camere)
Il parlamento può presentare una mozione di sfiducia quando non è soddisfatto dell'operazione del governo.

Forma di controllo del parlamento sul governo


Interrogazione la domanda scritta rivolta al governo o a un singolo ministro per sapere di un determinato fatto
Interpellanza domanda scritta con la quale uno o più parlamentari chiedono motivi di un comportamento del governo
La mozione richiesta scritta con la quale si promuove una discussione su una determinata questione e la successiva
votazione

Funzione giudiziaria realizzata attraverso la messa in stato d’accusa del presidente; la la concessione dell’amnistia e
dell’indulto
L'amnistia estingue il reato per tutti coloro che hanno commesso; indulto provvedimento con cui il parlamento concede
riduzione totale o parziale della pena per un determinato reato commesso.

Presente la Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale, è un organo imparziale che deve assicurare
l’osservanza delle norme costituzionali, garantire l’equilibrio e corretto funzionamento del nostro sistema
Viene eletto dal parlamento in seduta comune integrato da tre delegati per ciascuna regione Valle d’Aosta una
L’assemblea elettiva è convocata dal presidente della camera dei deputati almeno 30 giorni prima della scadenza del
mandato presidenziale. L’elezione avviene a scrutinio segreto.
viene eletto chi ottiene il voto di almeno due terzi dei componenti l’assemblea entro i primi tre scrutini oppure partire dal
quarto scrutinio basta la maggioranza assoluta dei componenti l’assemblea
Può essere presente la Repubblica qualunque cittadino italiano che abbia godimento dei diritti civili e politici e abbia
almeno cinquanta anni.
Resta in carica per sette anni e al termine può essere letto se no diventa di diritto senatore a vita
Se ha un impedimento viene sostituito dal parlamento del Senato oppure e viene convocata una nuova elezione
Prerogative del capo dello Stato
responsabilità giuridica, non è responsabile giuridicamente per gli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni in quanto
ogni atto e accompagnato la controfirma ministeriale
Il capo e responsabile dell’alto tradimento, violazione della fedeltà alla Repubblica e attentato alla costituzione, attività
diretta a modificare in modo illegale il regime costituzionale.
In caso di massa d’accusa giudicato la corte costituzionale.È responsabile per gli atti privati.

Il capo gode di una tutela che punisce i reati di attentato alla vita, all’incolumità, la libertà personale e il reato di vilipendio.
al capo di Stato infine vengono riconosciute alcune prerogative economiche come un assegno personale per la carica
ricoperta e una dotazione patrimoniale.

FUNZIONI
Emana gli atti presidenziali che possono essere alti sono sostanzialmente previdenziali, provvedimenti di competenza
autonoma del presidente controfirmati dal governo mentre gli atti formalmente presidenziali provvedimenti emanati dal
governo che il capo di Stato si limita a controfirmare.
Nell’ambito del potere legislativo:
Indice lezioni alle camere Nomina cinque senatori a vita
Convoca lo scioglimento delle camere Invia messaggi formali
promulgazione leggi Indice referendum

Potere legislativo esecutivo


autorizza i disegni di legge governativi Rettifica dei trattati internazionali
Nomina funzionari dichiarazione lo stato di guerra comanda le forze armate

Potere giudiziario
Presidente del consiglio superiore della magistratura Nomina di cinque giudici della corte costituzionale
Concessione dello stato di grazi

GOVERNO
Il governo è il capo del potere esecutivo. Gli organi necessari sono:
Il Consiglio dei Ministri, organo collegiale composto dal presidente del Consiglio e dai Ministri, ha il compito di determinare
l’indirizzo politico ed assicurare unità dell’azione del governo.
Il presidente del consiglio dei ministri con il compito di redigere la politica generale del governo, promuovere coordinare
l’attività dei singoli ministri.
I ministri e il presidente sono legati da un rapporto fiduciario.
I ministri hanno il compito di partecipare alle riunioni e alle deliberazioni del consiglio dei ministri e dirigere il ministero al
quale sono preposti.

Altri organi necessari:


Vicepresidente ha la funzione di supplente del presidente del consiglio in caso di impedimento.
I ministri senza portafoglio partecipano alle riunioni e sono responsabili collegialmente.
I sottosegretari sono organi ausiliari di fiducia di un ministro.
I commissari straordinari realizzano alcuni obiettivi specifici

Formazione e crisi di governo


Il presidente la Repubblica nomina il presidente del consiglio e su proposta di questo i singoli ministri. Il governo nasce
all’inizio della nuova legislatura dopo il rinnovo del parlamento oppure in seguito a una crisi di governo, cioè quando il
governo in carica non può più operare o di non ha più la fiducia del parlamento quindi si dimette e viene sfiduciato.
il presidente del consiglio in carica presenta le proprie dimissioni, che procede alla loro accettazione con riserva. (il
governo resta in carica solo per gli atti urgenti o di ordinaria amministrazione).
Il Presidente della Repubblica dà avvio alle consultazioni convocando i principali esponenti politici dei partiti presenti in
parlamento. Al termine il capo dello Stato in base alle indicazioni ricevute conferisce l’incarico la determinata persona che
deve accettare l’incarico con riserva e procede a sua volta a incontri con le forze politiche per avere conferma del sostegni,
concordare il programma e definire la lista dei ministri. Al termine di questi si lega del capo e scioglie la riserva nel senso
che rinuncia o accetta l’incarico ricevuto; se rinuncia all’incarico il presidente del pubblica può affidare l’incarico un’altra
persona, se invece accetta l’incarico, il presidente lo nomina capo del Governo e su sua proposta i singoli ministri.
Per risolvere una crisi di governo il presidente deve riuscire a essere super partes nella scelta della persona alla quale
affidare l’incarico di formare il nuovo governo.
Il governo si costituisce con il giuramento davanti al capo dello Stato.
Dopo il giuramento entra in carica ma con poteri limitati in quanto può compiere solo gli atti urgenti di ordinaria
amministrazione, ed entro 10 giorni deve presentarsi davanti al parlamento per chiedere la fiducia a ciascuna camera.
Ciascuna camera deve votare la fiducia del governo con voto palese e a maggioranza semplice, se non è d’accordo il
governo è obbligato a dimettersi.
Il governo deve avere la fiducia durante tutto il mandato.
il governo inoltre può ritenere di fondate importanza alcuni progetti legge e richiede l’approvazione in anticipo dichiarando
che l’eventuale mancata approvazione comporterà le dimissioni dell’intero governo.
In questo caso il governo pone la questione di fiducia attraverso questo ed esercita una pressione diretta sul parlamento,
minacciando le proprie dimissioni (rischiando di essere dimesso lui stesso come governo).
Oltre alla funzione esecutiva, ha una funzione di indirizzo politico e una funzione amministrativa.
Funzioni indirizzo politico consiste nell’analisi della situazione generale dello Stato, nell’individuazione degli obiettivi e delle
problematiche da affrontare.
Funzione legislativa:
-presenta disegni di legge al parlamento
-emana decreti legge
-emana decreti legislativi
-emana regolamenti
I decreti ministeriali sono emanati dal presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) per far fronte a questioni tecniche
relative al settore specifico (soprattutto in situazioni di emergenza)
Funzione amministrativa consiste nell’attuazione delle azioni politiche.

Responsabilità
Responsabilità civile è competente la magistratura ordinaria,i membri che causano un danno ingiusto terzi devono risarcire
i danni.
Responsabilità amministrativa competente la magistratura contabile, se fanno un danno patrimoniale economico a carico
dello Stato deve risarcire i danni.
Responsabilità penale reati commessi dai membri di governo; (per i reati personali regole dei privati cittadini). Per gli atti
ministeriali sottoposti a giudizio del tribunale dei ministri.

LA MAGISTRATURA

La funzione giurisdizionale consiste nell’applicazione delle norme giuridiche generali e astratte a casi particolari e concreti
per verificare che esse vengano rispettate.
In uno Stato di diritto la funzione giurisdizionale deve essere esercitata in maniera autonoma da giudici indipendenti, ai
quali il cittadino deve potersi rivolgere per la tutela dei propri diritti, anche quando si tratta di contrastare decisioni prese dai
pubblici poteri.
L’atto tipico con cui si esercita la funzione giurisdizionale è la sentenza, che è il provvedimento con il quale il giudice
esprime la propria opinione in merito al caso che gli è stato sottoposto, e con cui dichiara in che modo le norme giuridiche
esistenti possono essere applicate al caso concreto in esame.
La sentenza viene emanata al termine di un processo, cioè di una serie di atti giudiziari finalizzati alla conoscenza del caso
e all’emanazione della decisione finale

I processi si svolgono seguendo un doppio grado di giurisdizione: una volta terminato il primo processo su una
controversia, la parte che non si ritiene soddisfatta può avviare un secondo giudizio (appello) contro la sentenza, davanti a
un giudice diverso da quello di primo grado.

Secondo la natura della controversia, la giurisdizione si distingue in civile, penale e amministrativa.


La giurisdizione civile ha come oggetto una controversia tra soggetti privati,o tra un soggetto privato e un ente pubblico
(quando questo agisce come un privato), relativa alla violazione di un diritto soggettivo.
Nel processo civile una parte (attore) presenta una domanda (o citazione) al giudice per chiedere di ottenere giustizia nei
confronti dell’altra parte (convenuto) e il giudice deve decidere chi ha ragione tra i due litiganti.

La giurisdizione penale riguarda una controversia tra lo Stato e una o più persone che hanno commesso un reato, cioè un
atto illecito particolarmente grave che danneggia un interesse generale della collettività.
Di regola nel processo penale è lo Stato che agisce in giudizio attraverso la figura del pubblico ministero che rappresenta
l’accusa e chiede la condanna di una persona sospettata di avere commesso un reato (imputato); la decisione viene
affidata a un giudice che deve stabilire se ci sono o meno sufficienti elementi di prova per considerare colpevole la persona
accusata di aver commesso il reato e quindi condannarla.

La giurisdizione amministrativa si riferisce a una controversia in cui una delle parti in causa è la Pubblica amministrazione,
per atti che questa ha compiuto.
Di solito nel processo amministrativo una persona (ricorrente) chiede l’annullamento di un atto emanato dalla Pubblica
amministrazione (resistente) considerato illegittimo o ingiusto, e il giudice deve decidere se annullare o meno

PROCESSO CIVILE
Il processo civile è diretto a risolvere eventuali conflitti tra soggetti privati e a tutelare interessi particolari e si avvia soltanto
se una delle parti assume l’iniziativa di rivolgersi a un giudice per chiedere giustizia.
vi sono sempre due parti, dette anche litiganti o contendenti: l’attore e il convenuto: l’attore è colui che agisce in giudizio
per far valere le proprie ragioni, presentando una domanda al giudice, mentre il convenuto è colui che è chiamato in
giudizio, cioè la persona nei cui confronti viene presentata la domanda, colui che deve difendersi.
Di regola le parti devono stare in giudizio con l’assistenza di un difensore, che deve essere un avvocato abilitato
all’esercizio della professione forense e iscritto in un apposito albo. È Previsto, tuttavia, il patrocinio a spese dello Stato per
i non abbienti, cioè per i soggetti in situazione di svantaggio, il cui reddito non superi un determinato ammontare.

Il processo civile si svolge tenendo conto di alcuni princìpi:


il principio della domanda: di regola un processo può iniziare soltanto se la persona interessata presenta una domanda al
giudice competente (art. 99 c.p.c.);
il principio del contraddittorio: il giudice può decidere una causa soltanto se la domanda è stata comunicata regolarmente
al convenuto e se gli è stato concesso un termine sufficiente per presentare le sue difese in giudizio (art. 101 c.p.c.);
il principio della corrispondenza tra chiesto e pronunciato: il giudice è vincolato dal contenuto della domanda che è stata
proposta dall’attore e non può pronunciare un provvedimento più ampio o diverso da quello richiesto (art. 112 c.p.c.)
il principio dispositivo: di regola il giudice non può cercare di sua iniziativa le prove, ma deve giudicare la causa in base agli
elementi di prova presentati nel processo, cioè messi a sua disposizione dalle parti (art. 115 c.p.c.);
il principio dell’onere della prova: è la parte che vi ha interesse quella che deve provare i fatti a fondamento delle sue
affermazioni e richieste (art. 2697 c.c.)

Tra i giudici di primo grado nelle cause civili, la competenza viene ripartita in base a tre criteri: la materia, il valore e il
territorio.
I giudici di primo grado sono il giudice di pace o il tribunale.
Per le controversie di valore superiore ai limiti di valore indicati, e per tutte le altre materie, la competenza spetta al
tribunale.

Una volta individuato il tipo di giudice competente in astratto (tribunale o giudice di


pace), bisogna stabilire quale giudice è competente in concreto a decidere.
Di regola per la decisione di una causa è competente il giudice del luogo dove il convenuto ha la residenza o il domicilio
(cosiddetto foro generale; art. 18 c.p.c.), ma per alcune controversie la legge stabilisce un foro speciale.
Mentre la competenza per valore e per materia è stabilita nell’interesse collettivo, quella per territorio è stabilita
nell’interesse privato ed è quindi derogabile dalla volontà delle parti interessate (art. 28 c.p.c.), che possono anche
accordarsi per fare decidere la causa da un giudice di un territorio diverso.

Il processo civile si conclude con una sentenza, con la quale il giudice accoglie o rigetta le domande dell’attore e le
eventuali contro-richieste (definite “domande riconvenzionali”) del convenuto, stabilendo chi ha ragione e chi ha torto
(soccombente).
La sentenza viene pronunciata dal giudice «in nome del popolo» italiano (art. 101, c. 1, Cost.) e deve contenere:
una sommaria esposizione dello svolgimento del processo e delle richieste delle parti;
la motivazione, con l’indicazione degli elementi di fatto e di diritto di cui il giudice ha tenuto conto nel prendere la decisione;
il dispositivo, cioè la decisione di accoglimento o di rigetto delle domande proposte dalle parti e i provvedimenti relativi alle
spese del processo, che, di regola, sono poste a carico della parte soccombente, che deve rimborsare a quella vincitrice.

La sentenza pronunciata non è definitiva perché la parte che ha perso la causa può presentare un impugnazione
attraverso un ricorso in appello davanti a un altro giudice, entro determinati termini, nella speranza di ottenere una
sentenza più favorevole. Il riesame della sentenza pronunciata da un giudice da parte di un giudice di appello garantisce
un controllo imparziale sull’attività dei giudici e la formazione, per quanto è possibile, di una sentenza “giusta”.

Al termine del giudizio d’appello la parte soccombente (che può essere la stessa che aveva perso in primo grado oppure
l’altra parte, se il giudice d’appello ha modificato la sentenza) può ricorrere alla Corte di Cassazione, ma solo per motivi di
legittimità indicati in maniera tassativa dalla legge.
La Cassazione, infatti, deve verificare soltanto la corretta applicazione delle norme giuridiche ai fatti così come sono stati
ricostruiti dai giudici dei due gradi precedenti, ma non può entrare nel merito della controversia che è stata già discussa.
Un giudizio civile può assumere la forma di un processo di cognizione, di esecuzione o cautelare.
Con il processo di cognizione l’attore chiede al giudice di affermare la situazione di diritto esistente tra le parti, cioè di
accertare i fatti e applicare le norme giuridiche per risolvere il contrasto con il convenuto.
Con il processo di esecuzione l’attore chiede al giudice di costringere la controparte che non adempie a un obbligo a cui è
tenuto, a realizzare quell’obbligo in modo coattivo.
Con il processo cautelare l’attore chiede al giudice di adottare idonei provvedimenti per garantire la conservazione di un
diritto considerato a rischio durante lo svolgimento di un processo ordinario

PROCESSO PENALE
disciplina gli illeciti penali reati) e le relative sanzioni (pene).
I reati sono atti leciti che mettono in pericolo l’interesse collettivo e per questo sono puniti dallo Stato.
In relazione alla loro gravità del tipo di sanzione i reati si dividono in:
Contravvenzioni, i reati meno gravi e sono puniti con I delitti, i reati più gravi, sono puniti con la multa,
l’ammenda o l’arresto. reclusione o ergastolo.

Le sanzioni penali si distinguono:


pene pecuniarie, obbligo di pagare una somma di denaro pene detentive, limitazione della libertà temporanea
allo Stato (reclusione) o definitiva (ergastolo).
Di regola la legge indica in astratto il minimo e il massimo della pena applicabile per ogni tipo di reato e poi il giudice in
relazione alla gravità stabilisce la pena da applicare in concreto. Nello stabilire l’ammontare della pena deve tener conto di
eventuali circostanze aggravanti o attenuanti che possono comportare un aumento o una diminuzione della pena della
legge.
Prevede anche l’applicazione di alcune pene accessorie come l'interdizione o la sospensione dei pubblici uffici.
la punizione nei confronti di chi ha compiuto un illecito penale spetta allo Stato.

L’azione penale viene esercitata attraverso il processo penale nel quale intervengono diversi soggetti.
il pubblico ministero che dirige le indagini; il giudice per le indagini preliminari che è un giudice terzo
l’imputato la persona accusata che interviene per sostenere e controllare l’attività del
la parte civile, persona che è danneggiata pubblico ministero
giudice che decide sul caso che gli viene proposto.

IL PROCESSO AMMINISTRATIVO

La tutela dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione può realizzarsi rivolgendosi a un organo della stessa
pubblica amministrazione.
Il ricorso amministrativo si realizza quando il soggetto chiede il riesame di un provvedimento amministrativo ad un organo
interno della pubblica amministrazione. con questo il cittadino chiede che il problema venga risolto all’interno della stessa
amministrazione senza ricorrere autorità giudiziaria.
I principali tipi di ricorsi sono:
Il ricorso gerarchico è rivolto all’organo superiore a quello che ha emanato l’atto amministrativo non definito. Può essere
presentato per motivi di legittimità (contrario alla legge) o per motivi di merito (inopportuno).
Il ricorso straordinario al presidente della Repubblica riguarda un provvedimento definitivo cioè un atto che non è più
impugnabile con ricorso gerarchico.

Se la controversia non viene risolta all’interno della pubblica amministrazione il cittadino può presentare il proprio reclamo
in sede giurisdizionale.
il ricorso giurisdizionale consiste nel richiedere il riesame di un provvedimento amministrativo a un giudice, quindi a un
soggetto estraneo all'amministrazione. Questa richiesta può essere richiesta a un giudice speciale amministrativo oppure
un giudice ordinario.
È basato su una doppia giurisdizione, le controversie relative ai diritti soggettivi sono di competenza della giurisdizione
ordinaria, mentre quelle in materia di interessi legittimi rientrano nella giurisdizione giurisdizione amministrativa.
Ci sono due parti necessarie: il ricorrente il danneggiato e il resistente cioè la pubblica amministrazione.
Il ricorrente deve presentare ricorso entro 60 giorni dalla notificazione della conoscenza e la pubblicazione del
provvedimento comunicando all’autorità amministrativa la decisione del ricorso.
I principali giudici amministrativi sono il tribunale amministrativo regionale e il Consiglio di Stato
In base al principio del doppio grado di giurisdizione possono presentare un ricorso al Consiglio di stato.

IL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA


è l’organo di autogoverno della magistratura che la funzioni di adottare tutti i provvedimenti che riguardano i magistrati.
È formato da tre membri di diritto da 24 membri elettivi, così scelti:
16 togati (magistrati ordinari)
8 membri non togati/laici, eletti dal Parlamento in seduta comune.
Il presidente la Repubblica è il presidente della corte superiore della magistratura. Presieduto in realtà da vicepresidente,
eletto tra i membri laici, membri di diritto rimangono in carica a tempo indeterminato mentre quelli elettivi in carica quattro
anni.
Essi non possono essere nello stesso momento membri del Parlamento o del Governo o di un Consiglio regionale,
neanche svolgere un'attività professionale.

LA CORTE COSTITUZIONALE
è l’organo di controllo voluto dall’assemblea costituente con lo scopo di garantire il rispetto della Costituzione attraverso
l’annullamento delle norme che sono in contrasto con esse.
è formata da 15 giudici ordinari:
-cinque sono nominati dal presidente la Repubblica
-cinque sono eletti dal parlamento in seduta comune
-cinque sono eletti dalle magistrature di grado più elevato.
Le decisioni della corte costituzionale sono sentenze non impugnabili e definite.
le attribuzioni della corte costituzionale sono: giudizi di legittimità costituzionale, giudizio sui conflitti di attribuzione, giudizi
d’accusa nei confronti del presidente della Repubblica.
La corte è competente in materia di giudizio di legittimità costituzionale cioè nel procedimento diretto ad accertare se le
leggi emanate siano conformi alla costituzione.
il controllo può avvenire in due diversi procedimenti, in via principale la questione viene proposta davanti alla corte
costituzionale da parte alcuni organi dello Stato, questa è presentata entro 60 giorni e se ricorso viene accolto la legge
viene annullata; nel procedimento in via incidentale la questione di legittimità deve essere proposta nel corso di un
processo davanti un organo giurisdizionale.

Altre funzioni della corte: risolve i conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato, fra lo Stato e le regioni o fra le regioni a cui
sono equiparate le province autonome di Trento e Bolzano.
è competente inoltre per il giudizio contro il presidente della Repubblica per i reati di alto tradimento e attentato alla
costituzione.
ISTITUZIONI LOCALI
modelli organizzativi dello stato
I modelli organizzativi dello Stato sono il modello di Stato autoritario, prevede che la sovranità sia attribuita a un solo ente
centrale, a cui spettano tutte le funzioni pubbliche che esercita il governo del territorio in modo diretto attraverso funzionari
dell’amministrazione centrale.
il modello di stato federale che prevede che lo Stato sia formato da tanti soggetti autonomi raggruppati in una federazione
e la sovranità viene ripartita fra federazione e gli Stati membri.

Gli organi regionali


Il consiglio regionale è l’organo legislativo deliberativo, approva le legge regionali e fa proposte di legge alle camere,
svolge la funzione di indirizzo di controllo.
rimane in carica per cinque anni e il numero dei consiglieri eletti dai cittadini, va in base alla popolazione.
la funzione principale consiste nell’esercizio della potestà legislativa regionale cioè nella discussione e l’approvazione delle
leggi regionali.
Il presidente della regione è l’organo direttivo e rappresentativo della regione che dirige l’attività della giunta e rappresenta
la regione i rapporti esterni. viene eletto a suffragio universale.
Ha il compito di definire l’indirizzo politico della giunta regionale, dirige l’attività della giunta.
La giunta regionale è l’organo esecutivo, attua le deliberazioni del consiglio regionale, ha un ruolo di iniziativa politica
attraverso la presentazione di disegni di legge al consiglio. E’ formato dal presidente della giunta e dagli assessori.

Autonomie regionali- la costruzione attribuisce alle regioni diverse autonomie tra cui:
autonomia legislativa, consiste nel poter emanare leggi regionali in determinate materie;
autonomia regolamentare consiste nel poter emanare regolamenti;
autonomia amministrativa consiste nel compiere gli atti necessari per realizzare in concreto gli interessi pubblici
L'autonomia finanziaria consiste nella possibilità di stabilire e gestire in modo autonomo le risorse finanziarie.

Comuni province città metropolitane


comune- ogni comune ha un proprio statuto comunale, che deve essere approvato dal consiglio comunale e contiene le
norme generali fissate dalle leggi statali.
ORGANI:
il consiglio comunale è l’organo di indirizzo di controllo politico-amministrativo dell’attività del Comune. è presieduto da un
presidente eletto dai consiglieri del Comune che sono eletti direttamente dai cittadini per un periodo di cinque anni.
Il sindaco è posto al vertice ed è responsabile dell’amministrazione comunale nel suo complesso e viene eletto
direttamente dai cittadini del comune.
La giunta comunale è l’organo esecutivo deliberativo del Comune, è presieduto dal sindaco e da un certo
numero di assessori. ciascun assessore può sostituire il sindaco in caso di assenza.
Al vertice dell’apparato burocratico del Comune è posto il segretario comunale, funzionario nominato dal sindaco a tempo
indeterminato.

La provincia è il territorio di vasta area.


gli organi della provincia:
sono il presidente della provincia eletto dai sindaci e dei consiglieri dei comuni della provincia e il suo mandato dura quattro
anni.
il consiglio provinciale è composto dal Presidente della Provincia e da un numero di consiglieri variabile in base alla
popolazione.

Città metropolitana hanno finalità: la cura dello sviluppo strategico del proprio territorio, promozione e gestione integrata
dei servizi, cura delle relazioni con gli altri soggetti istituzionali del territorio.
GLI ORGANI SONO:
il sindaco metropolitano che sindaco del comune capoluogo
il consiglio metropolitano composto dal sindaco metropolitano e dal numero di consiglieri che va da 14 a 24
la conferenza metropolitana che deve sottoporre al consiglio metropolitano l’approvazione dello statuto.
L’UNIONE INTERNAZIONALI
il 18 aprile 1951 gli Stati europei Francia Germania Italia Belgio Olanda e Lussemburgo ha firmato a Parigi il trattato della
comunità europea del carbone dell’acciaio (CECA) che aveva come finalità quella di garantire a tutti gli Stati membri la
fornitura di carbone d’acciaio in condizioni uguali.
il 25 marzo 1957 sottoscrissero il trattato di Roma e fu istituita la comunità europea per l’energia atomica (EURATOM) e la
comunità economica europea (CEE)
nel ‘86 fu firmato a Lussemburgo l’atto unico europeo con cui vige la libertà di circolazione, delle merci, capitali e delle
persone
nel 90 con la convenzione di Schengen che ha creato uno spazio comune entro i quali cittadini possono viaggiare
liberamente senza controllo delle frontiere.
nel ‘92 è stata ufficializzata la creazione dell’unione europea ed anche l’unione economica monetaria a partire dal 99
con l’euro come unica moneta.

Istituzioni comunitarie: parlamento europeo, consiglio dell’Unione Europea, commissione europea consiglio europeo,
corte di giustizia europea.
Il parlamento europeo è l’organo che esercita insieme al consiglio dell’unione le funzioni legislative e di bilancio. Ha due
sedi una Strasburgo e una Bruxelles ed è formato da 750 parlamentari più il presidente, suddivisi tra diversi paesi in
proporzione alla popolazione.
vengono eletti dei cittadini europei per un periodo di cinque anni con suffragio universale.
All’interno ci sono i gruppi parlamentari, aggregazioni di parlamentari formate da deputati di nazionalità diverse.
le commissioni parlamentari, gruppi formati da un numero ristretto di europarlamentari scelti in base al regolamento
interno.
Il Consiglio dei Ministri europea è un organo con funzioni legislative e deliberativa.
Ha sede a Bruxelles ed è formato da ministro per ogni Stato membro.
Il consiglio europeo è l’organo di impulso di indirizzo politico dell’Unione Europea.
è formato dal suo presidente, dei capi di Stato di governo degli altri Stati membri e dal presidente della commissione
europea.
La corte giustizia dell’unione europea è un organo giudiziario che controlla che ogni paese europeo rispetti la normativa
europea. è formata da un giudice per ogni Stato membro da 11 avvocati generali.
la sede della corte a Lussemburgo.
Si pronuncia sulle seguenti questioni:
interpretazione del diritto comunitario, rispetto le norme, annullamento di atti europei, omissione di atti, risarcimento del
danno.
il tribunale dell’unione europea, è un organo giudiziario di primo grado competente a giudicare i ricorsi comunitari che non
sono attribuiti alla corte giudiziaria.
è formata da due giudici per ogni Stato membro e viene nominato di comune accordo dai governi nazionali.

Il diritto comunitario rappresenta un ordinamento giuridico autonomo che garantisce diritti impone obblighi a tutti i paesi,
cittadini e imprese nei paesi.
i trattati sono accordi internazionali stipulati tra i governi degli Stati, che hanno come finalità quella di definire gli obiettivi
dell’unione.
I regolamenti comunitari sono fonti generali in quanto si rivolgono a tutti gli Stati e contengono norme giuridiche
immediatamente vincolanti per tutti i soggetti all’interno dei singoli Stati.
le direttive sono atti legislativi che stabiliscono un ’obiettivo che tutti gli Stati devono realizzare.
Decisioni sono atti legislativi vincolanti con cui si vuole applicare una norma comunitaria a una situazione concreta.
Raccomandazioni e pareri sono atti in cui le istituzioni rendono nota la propria posizione in merito ad alcune questioni.

ordinamento internazionale
il diritto internazionale è costituito dall’insieme delle norme giuridiche che disciplinano la comunità internazionale,cioè tra
i rapporti tra gli Stati e i cittadini nei diversi Stati.
le fonti sono costituite da consuetudini e trattati internazionali:
le consuetudini internazionali consistono nella ripartizione costante e uniforme di determinati comportamenti da parte degli
Stati nei loro rapporti reciproci.
i trattati o le convenzioni internazionali sono accordi accettati da 2 o + stati sovrani.

Le organizzazioni internazionali sono associazioni costituite da più Stati attraverso trattati e accordi multilaterali.
l’organizzazione delle Nazioni Unite che ha lo scopo di mantenere la pace e la sicurezza degli Stati. l’ONU è il punto di
riferimento principale per tentare una soluzione pacifica delle controversie.
è formata un’assemblea generale che l’organo politico e deliberativo dell’ONU; il consiglio di sicurezza incaricato di
adottare e di attuare provvedimenti per mantenere pace e sicurezza; il segretario generale il funzionario amministrativo di
grado più elevato; la corte internazionale di giustizia l’organo giurisdizionale più importante, il consiglio economico e sociale
competente per questioni di carattere economico sociale culturale.
la NATO, un'organizzazione politico-militare del ‘49 con lo scopo di garantire pace e sicurezza.
il fondo monetario internazionale nato nel 45 è un’ organizzazione internazionale nata con lo scopo di promuovere la
stabilizzazione dei rapporti militari e finanziari mondiali
la Banca mondiale la principale organizzatore internazionale per la lotta alla povertà.

LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
la pubblica amministrazione esercita due tipi di attività: l’attività di governo e l’attività amministrativa.
L’attività di governo consiste nel definire le scelte politiche fondamentali di uno Stato cioè gli obiettivi da realizzare e con
quali mezzi relative sia rapporti interni e internazionali. Si realizza mediante atti politici.
Attività di governo svolge dello Stato realizza due tipi di obiettivi:
Compiti di organizzazione che garantiscono un ordinata convivenza, i compiti sociali o di benessere che promuovono il
benessere e il progresso della società.
Attività amministrativa è l’attività che svolge la pubblica amministrazione per realizzare in concreto i bisogni della
collettività.
i principi dell'attività amministrativa
Principio di legalità la pubblica amministrazione è soggetta alla legge nel senso che gli atti compiuti devono rispettare
norme giuridiche ma anche che può svolgere i propri compiti solo nei limiti e nelle indicazioni contenute nella legge.
Il principio del buon andamento l’attività della pubblica amministrazione deve perseguire l’interesse dei cittadini nel modo
migliore per soddisfare i loro bisogni ed evitare sprechi. quindi deve essere efficace raggiungere gli obiettivi, ed efficiente
raggiungerli con meno mezzi possibili e senza sprechi.
Principi di imparzialità la pubblica amministrazione non deve fare favoritismi e discriminazione nell’esercizio la sua attività
Principi di trasparenza i cittadini e le imprese possono conoscere e controllare gli atti della pubblica amministrazione
chiedendo informazioni e prendendo visione dei documenti di loro interesse ( con una motivazione valida)
L’accesso civico consente a qualunque persona di conoscere dati,documenti e informazioni delle pubbliche
amministrazioni senza necessità di dimostrare interesse specifico. può essere semplice quando si fa riferimento ai
documenti che le amministrazioni sono obbligate a pubblicare o generalizzato quando e si chiedono i dati che non sono
obbligati a pubblicare.
Principio del decentramento: le funzioni amministrative non devono essere svolte dagli organi centrali ma affidate agli
organi periferici più vicini ai cittadini.

La pubblica amministrazione viene divisa in amministrazione diretta, esercitata direttamente dallo Stato. divisa in
amministrazione centrale (con organi centrali) e periferiche (organi periferici o locali) e amministrazione indiretta, esercitata
dagli enti pubblici e istituzionali.

La funzione svolta può essere amministrazione attiva che realizza concretamente i bisogni; amministrazione consultiva che
formula pareri riguardo lo svolgimento dell’attività amministrativa e amministrazione di controllo che verifica la regolarità
degli atti emanati dagli organi.
c’è un controllo di legittimità che riguarda la valutazione del rispetto della legge oppure di merito per la valutazione della
convenienza dell’emanazione.

Gli organi attivi esprimono la volontà dell’amministrazione e approvano provvedimenti.


ORGANI ATTIVI CENTRALI:
il Consiglio dei Ministri che ha il compito di fissare l’indirizzo generale.
il presente il consiglio che ha il compito di mantenere l’unità dell’indirizzo politico.
i ministri che hanno il compito di dirigere un ministero.
Il ministero comprende: il ministro che il capo del ministero; i sottosegretari che assiste il ministro e svolgono compiti a loro
delegati; la segreteria particolare o uffici di gabinetto, fa compiti preparatori; e l’apparato amministrativo burocratico,
Le autorità indipendenti che garantiscono il corretto funzionamento del mercato.

ORGANI PERIFERICI
il prefetto che rappresenta il governo nell’ambito di una provincia ed è responsabile dell’ordine pubblico e della sicurezza;
richiede l’intervento delle forze armate.
il sindaco che svolge alcune funzioni amministrative sotto direzione del prefetto e rappresenta l’autorità di pubblica
sicurezza nei comuni ed è sicurezza ufficiale dello stato civile.
Altri organi periferici: le questure; i dipartimenti provinciali di Tesoro e gli uffici scolastici regionali.

GLI ORGANI CONSULTIVI esprimono pareri sugli atti e sui provvedimenti degli organi dell’amministrazione attiva.
in relazione al loro efficacia possono essere:
facoltativi quando l’ente che deve emanare può richiedere o meno il parere;
obbligatori quando il parere dell’organo deve essere richiesto necessariamente.
il parere può essere considerato:
vincolante, se l’organo è tenuto a osservarne il contenuto
non vincolante, se l’organo non è obbligato a osservarne il contenuto.
il contenuto può essere:
di legittimità; verifica se è conforme alla legge
di merito, verificare l’opportunità o la convenienza di un atto amministrativo.

ALTRI TIPI DI ORGANI CONSULTIVI


il Consiglio di Stato che è organo di consulenza giuridico amministrativa.
ha una funzione consultiva e fornisce pareri circa la legittimità, il merito e la convenienza.
l’avvocatura di Stato che assicura la difesa legale e la consulenza giuridica degli ordini della pubblica amministrazione.

ORGANI DI CONTROLLO, ha il compito di verificare la legittimità o in alcuni casi l’opportunità e la convenienza degli atti
emanati dagli organi amministrativi.
possono essere in base al contenuto: di legittimità o di merito
in relazione al momento in cui vengono effettuati: preventivi se vengono effettuati prima della sua emanazione; successivo
ovvero dopo la sua emanazione.

corte dei conti è un organo di rilievo istituzionale con la funzione di controllo sulla legittimità degli atti del governo e sulla
gestione del bilancio.
controllo di legittimità, controllo preventivo effettuato prima che venga emanato.
controllo finanziario, gestione del bilancio e del patrimonio delle amministrazioni pubbliche.
controllo sul rendiconto generale o bilancio consuntivo dello stato.
La ragioneria dello Stato svolge un controllo interno di legittimità sugli atti più importanti riguardanti la gestione economico
finanziaria e patrimoniale della pubblica amministrazione.
Redige il bilancio preventivo dello Stato, il rendiconto generale dello Stato, esprime pareri sulle proposte di legge, effettua
verifiche e ispezioni contabili

POLITICHE DI SVILUPPO DELL’UE


dopo la fine della seconda guerra mondiale alcuni paesi hanno creato un'area per stabilire pace e sicurezza.
Ai sei paesi che costituivano la CECA si aggiunsero poi 27 Stati e si puntava a promuovere la pace, benessere, sviluppo
sostenibile, progresso scientifico e tecnologico, esclusione sociale, combattere le discriminazioni, promuovere la coesione
economica, rispettare le diversità, instaurare un unione economica e monetaria.
Le politiche comunitarie sono disciplinate dalla parte IV del trattato CE, inizialmente regolava solamente alcuni settori
legati alla circolazione di beni, servizi, persone e capitali. Successivamente con il trattato di Maastricht e di Amsterdam si è
avuto un ampliamento dei settori.
Quella principale è la politica di coesione dove si cerca di uniformare le varie arie, è sempre stato uno degli obiettivi
fondamentali, con attenzione particolare alle zone rurali in transizione, regioni svantaggiate. Attraverso interventi per
favorire la coesione economica e sociale nelle aree più deboli.
il territorio è stato suddiviso in gruppi di regioni si dividono in: regioni meno sviluppate Pil inferiore al 75%, regioni in
transizione pil tra il 75 e 90%, regioni più sviluppate pil superiore al 90%.

un’altra politica importante è la politica agricola che si basa: il 48% delle aree destinate alla coltivazione, un terzo del
reddito dei cittadini è speso per l’acquisto di prodotti. la politica agricola è nato nel ‘62 ed è esiste da più tempo.

Poi abbiamo la politica ambientale che garantisce la conservazione dell’ambiente naturale in modo che la ricerca dello
sviluppo non comprometta l’ambiente.
la commissione europea ha pertanto creato un piano di azione chiamato GRAND DEAL EUROPEO, finalizzato a
promuovere l’uso efficiente delle risorse naturali con l’obiettivo di una produzione senza emissioni nette di gas effetto serra.
inoltre nel 2015 a New York c’è stato il Summit sullo sviluppo sostenibile dove i paesi aderenti dell’ONU hanno creato
L’AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE, e i Paesi che hanno firmato devono rispettare questa
programmazione.

Risorse comunitarie
lo strumento attraverso con cui si traduco le politiche e bilancio comunitario è gestito dalla commissione europea insieme
ad amministrazioni nazionali che confluisce nel quadro finanziario, piano di spesa a lungo termine della durata di sette
anni che consente di verificare la propria attività e i propri programmi di spesa con diversi anni di anticipo.
inoltre c’è stato stato creato anche la Next generation o recovery Fund che è un piano straordinario con cui paesi hanno
deciso di intervenire a sostegno dell’economia.
Ci sono delle raccomandazioni che contengono indicazioni specifiche affinché i finanziamenti siano indirizzati verso riforme
ritenute indispensabili.
Inoltre delle condizionalità, i pagamenti verranno bloccati se non si rispettano regole fondamentali, come il rispetto dei dei
diritti umani.

Gli strumenti per lo sviluppo sono: Europa più intelligente, più verde, più connesso, sociali più e vicine cittadini.
strumenti finanziari a gestione diretta, gestiti direttamente dalla commissione che agisce attraverso apparati
amministrativi, le cosiddette direzioni generali.
i finanziamenti comunitari sono si dividono in:
call for proposal inviti per presentare proposte in cambio di un finanziamento.
Le call sul tender sono delle gare di appalto per fare dei servizi.
i bandi sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Europa e in caso di approvazione la commissione stipula con i
beneficiari una convenzione (great agreement)

gli strumenti gestione indiretta- la maggior parte degli aiuti sono concessi dagli stati membri, la responsabilità è
condivisa tra la Commissione europea, le autorità centrali e regionali degli stati membri.
i fondi strutturali e fondi di coesione che sono strumenti finanziari attraverso cui l’Europa realizza la politica di coesione.
il fondo europeo di sviluppo regionale per garantire la coesione economica;
il fondo sociale europeo plus per sostenere risorse umane
il fondo di coesione per investire nelle reti transeuropee di trasporto nell’ambiente
fondo agricolo per lo sviluppo rurale, per lo sviluppo delle aree agricole.
il fondo per la politica marittima per la pesca a sostegno del settore marittimo
il fondo di transizione verso la neutralità climatica
Per poter ottenere l’assegnazione dei finanziamenti, ogni Stato deve presentare un piano strategico in cui vengono indicati
gli obiettivi, in caso di accertamento si crea l’accordo di partenariato, poi gli Stati elaborano piani operativi come ad
esempio il pon o por.

strumenti della next generation, il più importante dispositivo è lo strumento per il recupero e per la residenza e per
accedere a questi fondi i paesi devono presentare i piani nazionali per la ripresa e resilienza (PNRR) che vengono valutati
dalla commissione e approvati del consiglio d'Europa.
Il piano italiano è costituito da quattro linee strategiche: modernizzazione del paese, transizione ecologica, inclusione
sociale e territoriale, parità di genere.

banca eu per gli investimenti


Per sostenere gli obiettivi c’è anche la banca eu per gli investimenti che concede prestiti a chi ne fa richiesta per la
realizzazione di programmi coerenti con gli obiettivi dell’Unione Europea.
Facilita soprattutto il finanziamento di progetti nelle regioni meno sviluppate o che non possono essere sostenuti dei singoli
stati. I progetti devono comunque contribuire allo sviluppo economico sociale del paese.
La banca fornisce tre tipologie di beni e servizi.
i prestiti che concedono prestiti ai propri clienti per sostenere la crescita e l’occupazione;
blending, operazioni che consentono di abbinare finanziamenti con altri finanziamenti
consulenza, per ottenere il massimo rendimento dei fondi di investimento.

POLITICHE DI SVILUPPO IN ITALIA


In Italia molti degli strumenti finanziari sono messi a disposizione a livello nazionale e sono gestiti dal Ministero dello
sviluppo economico che si occupa di settori chiave per l’economia italiana (energia, comunicazioni)
Inoltre prevede alcuni aiuti economici per la nascita o il sostegno di imprese (in settori + innovativi o nel Sud) con l’agenzia
Invitalia.
Le agevolazioni possono essere concesse con: contributi a fondo perduto, finanziamenti a tasso agevolato, esenzioni dal
pagamento delle imposte, crediti di imposta.

EUROPA PER IL TURISMO


L’unione europea interviene a sostegno del turismo con strumenti come: COSME, per la crescita e l’internazionalizzazione;
LIFE sostiene progetti ambientali; ERASMUS+, per la gioventù e l’istruzione.
PON “cultura e sviluppo” per le regioni meno sviluppate.

STATO ITALIANO PER IL TURISMO


Lo stato italiano ha avviato iniziative a livello nazionale come i diversi bonus concessi a imprese e cittadini; FactorYmpresa,
premia le migliori idee di imprese.

BENI CULTURALI LA LORO DISCIPLINA


il patrimonio dell’Italia costituisce una straordinaria ricchezza per il nostro paese caratterizzato dal suo passato dalle
vicende storiche ed è importante preservarli. L’Italia possiede il 75% del patrimonio mondiale, per questo è necessaria una
tutela e una valorizzazione del territorio.
il codice dei Beni Culturali del paesaggio, composto da 184 articoli e un allegato.
ART 2, definisce il patrimonio culturale che risulta essere costituito sia dai beni culturali sia dei beni paesaggistici.
I Beni Culturali sono le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico,
etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate come testimonianze aventi valore di civiltà. (art
10). Secondo l’art 17 i beni culturali devono essere inseriti nel catalogo nazionale dei beni culturali.
i Beni paesaggistici, gli immobili e le aree che rappresentano valori storici culturali naturali e storici del territorio, e dagli
altri beni individuati dalla legge.

I beni culturali possono essere di tipo materiale ma anche di tipo immateriale.


Gli articoli 10 e 11 del codice dei beni culturali indicano quali sono le cose che possono essere considerate beni culturali.
il codice prevede che lo stato e gli altri enti debbano occuparsi della tutela, della fruizione e della valorizzazione dei beni
culturali.

La tutela realizzata in relazione a:


● vigilanza e ispezione gli obblighi di fruizione e valorizzazione
● protezione e conservazione ● uso dei beni culturali
● circolazione in ambito nazionale e internazionale ● principi della valorizzazione
● ritrovamenti e scoperte ● consultabilità dei documenti degli archivi.
● espropriazione

la tutela del patrimonio culturale è definito l’articolo 3 del codice come quell’attività svolta per garantire l’individuazione,
conoscenza e l’osservazione del patrimonio culturale.
l’attività di prevenzione conservazione consiste nell’adottare tutte le possibili azioni tese ad evitare danni ai beni
(prevenzione) o mantenerli in condizione da poter essere utilizzati (conservazione).

La fruizione consiste in tutte quelle attività dirette a fornire un bene culturale nelle migliori condizioni per il godimento da
parte del pubblico. (musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici, complessi monumentali)
la valorizzazione serve a promuovere la conoscenza di quel bene e quindi incrementare la possibilità di utilizzo.

la valorizzazione del patrimonio culturale consiste nel realizzare attività volte a promuovere la conoscenza e la fruizione
del patrimonio culturale fini contribuire allo sviluppo della cultura.
Per poter usufruire del bene è necessario elaborare un piano strategico di valorizzazione e sviluppo culturale, un
documento dove vengono segnalate le priorità di intervento e le risorse da destinare per realizzare gli obiettivi prefissati.

Importante anche far conoscere i beni e si possono concludere accordi per diffondere la conoscenza e favorire la fruizione
del patrimonio culturale da parte degli studenti.
è considerata sponsorizzazione di beni culturali ogni forma di contributo in beni o servizi da parte di soggetti privati volta
alla progettazione o all’attuazione di iniziative nel campo della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.

LA TUTELA DEI BENI PAESAGGISTICI- TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO


L’esigenza della sua tutela deriva dall’art 9 della Costituzione.
le norme principali relative alla tutela dei beni paesaggistici sono contenute nella III parte del codice dei beni culturali e
paesaggistici.
secondo l’articolo 131 per paesaggio si intendono parti territorio che esprimono identità, il cui carattere deriva dall’azione di
fattori naturali, umani e dalle interrelazioni.
i beni paesaggistici sono singoli elementi che compongono il paesaggio e sono individuati nell’articolo 134 del codice.
i beni paesaggistici sono: l’immobiliare e le aree di notevole interesse pubblico, le aree tutelate per legge, l’immobiliare e le
aree sottoposte a tutela.
per tutela dei beni paesaggistici si intende l’esercizio di attività tese a individuare beni paesaggistici e a garantire la
protezione e conservazione.
per valorizzazione dei beni paesaggistici si intende l’esercizio di attività tese a promuovere la conoscenza di tali beni e di
assicurare la fruizione e utilizzazione, comprese le attività di promozione.

Gli stati e le regioni devono e promuovere e approvare piani paesaggistici, cioè documenti di programmazione in cui si
rileva la situazione esistente del territorio e si definiscono obiettivi per la sua tutela e la sua valorizzazione.
Per elaborare piani paesaggistici è necessario:

● conoscenza e ricognizione del territorio ● determinazione delle misure necessarie


● individuazione dei fattori di rischio ● individuazione di interventi di recupero e
● individuazione di paesaggi ottimali riqualificazione
● definizione di norme da seguire
LA TUTELA DEL CONSUMATORE E L’E-COMMERCE
In Italia è stata emanata una disciplina a tutela dei consumatori ovvero nel 2005 chiamato CODICE
DEL CONSUMO, che contiene i più importanti diritti dei consumatori e si divide in 5 parti:
1. indica la finalità della legge
2. si occupa dell’educazione del consumatore, ovvero informazione a carico del professionista
3. tratta le clausole vessatorie, cioè quelle che pongono il consumatore in una situazione di squilibrio
nei confronti del professionista.
4. disciplina la sicurezza la qualità dei beni e servizi
5. si occupa della possibilità di accesso alla giustizia
Che cosa sono i contratti dei consumatori?
Sono quelli predisposti su formulari commerciali che le aziende fanno sottoscrivere ai clienti e in cui
sono inserite clausole che il cliente può solo accettare o rifiutare. C’è il diritto di ripensamento dove il
consumatore può recedere al contratto 14 giorni prima senza una valida motivazone.
I contratti stipulati fuori dai locali commerciali possono essere:
-vendite porta a porta
-vendite durante attività d’intrattenimento
vendite per corrispondenza
I contratti a distanza :
- vendite online
- televendita
- vendite telefoniche
A queste ci si può opporre iscrivendosi al registro Pubblico delle Opposizioni. Qual è la protezione per
i turisti?
Nel 2015 l’UE ha emanato una nuova direttiva e le principali novità sono l obbligo di informazione,
l’annullamento del contratto prima dell’inizio, le modifiche delle condizioni contrattuali.
Un altro diritto è quello del danno da vacanza rovinata, che incide sulla parte emotiva del turista.
Con il Trattato di Roma sono stati tutelati i viaggiatori sia per chi si muove in treno, che in aereo. Si è
tutelati riguardo ad esempio la cancellazione del volo, il negato imbarco ecc.. Anche disciplinato il
trasporto su strada.
IL COMMERCIO ELETTRONICO
La comunicazione è uno strumento strategico per le imprese per rimanere sul mercato e può essere:
1.di tipo commerciale
2.di tipo istituzionale
Internet e la pubblicità sono diventati strumenti fondamentali.
Alla pubblicità virtuale si applicano le stesse regole della pubblicità reale, un esempio è quello che
non deve essere ingannevole.
La normativa sulla pubblicità si chiama Codice di Autodisciplina redatto dallo IAT (ufficio informazione
accoglienza turistica) , per riconoscere le pubblicità online come l’endorsement (un vip promuove un
prodotto).
LE REGOLE DI UN SITO WEB:
I siti sono identificati da un nome a dominio a cui corrisponde un indirizzo IP, se sono tutelati dall’Italia
hanno .it.
La prima parte rappresenta il nome distintivo e la seconda il sufisso.
Deve fornire necessariamente informazioni obbligatorie per il commercio elettronico. Nel 2015 è
entrata in vigore la Cookie Law ovvero una norma che informa gli utenti per l’utilizzo dei loro dati
personali.
COM’è REGOLAMENTATO IL COMMERCIO ELETTRONICO?
Il commercio elettronico è un attività di compravendita effettuata attraverso sistemi di comunicazione
elettronica.
La disciplina è piuttosto articolata , ma i principi fondamentali sono:
1. la libertà di poter vendere qualunque tipo di prodotto
2. la non dscriminazione egli strumenti telematici
3. il principio del Paese d’origine per le leggi applicate
Le principali norme riguardano:
1. la qualificazione degli operatori
2. la tipologia di operazioni
3. gli obblighi informativi
4. la conclusione del contratto
5. il diritto di recesso
Per difendere i diritti L’Ue ha pubblicato il codice dei diritti online e in Italia si trova l’AGCM ovvero
l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

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