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LE LIBERTÀ GARANTITE DALLA

COSTITUZIONE E L’EMERGENZA SANITARIA


PREMESSA
In tempi normali avremmo parlato delle libertà garantite dalla costituzione partendo
dalla loro inviolabilità, vale a dire dalla impossibilità di essere messe in discussione
se non nei casi previsti dalla legge e dietro provvedimento motivato del giudice.
In questo periodo ci troviamo in una situazione nuova ed inaspettata, che mette in
discussione la stessa gestione della vita, così come l’abbiamo vissuta finora.
Vediamo quali sono i principi costituzionali che dobbiamo considerare per avere
un’idea di quello che sta succedendo e, perché no, avere l’occasione di valutare
con maggiore attenzione il contenuto di queste libertà che, in tempi ordinari ci
sembrano dovute e scontate.
Ci troviamo a fronteggiare una emergenza sanitaria
senza precedenti e lo Stato ha disposto delle misure
straordinarie al fine di limitare il contagio. Partiamo
Infatti dalla tutela della salute
La tutela della salute
Art. 32
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e
interesse della collettività…”
Questo impegno che la Repubblica, intesa come collettività assume, porta anche a
dover affrontare delle scelte difficili che possono sembrare in contrasto col
dettato costituzionale. Le norme non vanno mai lette da sole ma inserite
sempre in un contesto più ampio e alla luce di quei principi che,
nell’ordinamento giuridico, si ricavano per implicito.
La tutela degli interessi della collettività è prevalente rispetto alla tutela dei diritti
dei singoli e, in questo caso, ne vediamo gli effetti.
(dell’art. 32, di cui quella riportata è solo una parte, ci occuperemo in seguito )
TUTELA DELLA SALUTE
Come recita il dettato costituzionale, Lo stato assume l’impegno di tutelare la salute
sia del singolo che della collettività.
Secondo comma dell’art. 32: “Nessuno puo' essere obbligato a un determinato trattamento
sanitario se non per disposizione di legge”.
Accettare delle misure restrittive può essere considerato in contrasto con la libertà di
scegliere se sottoporsi o meno ad un trattamento sanitario: la logica sta nel fatto
che senza alcune misure “obbligatorie” la salute pubblica sarebbe salvaguardata
meno efficacemente.
GLI INTERESSI COLLETTIVI
La democrazia non è una serie di individualità. L’articolo 2 Cost. afferma che :
“La Repubblica … richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di
solidarietà politica, economica e sociale.” Vuoi dire che la libertà di ogni
cittadino è considerata all’interno di un gruppo coeso e solidale (la
collettività), pertanto abbiamo da un lato la salvaguardia dell’interesse del
singolo, dall’altra il bene comune. Ambedue di grande importanza perché
è vero che ognuno può esercitare le proprie libertà ma ciò non significa
invadere la libertà degli altri o avere comportamenti antisociali, anzi è
richiesta la cooperazione di tutti per realizzare uno scopo comune e
importante che, in questo caso,
è quello di salvaguardare la vita stessa.
Art. 9.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e
la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico
della Nazione.

Per paesaggio non si intende solo l’ambiente ma anche il paesaggio


artistico, storico e archeologico
Inoltre lo stato si impegna a tutelare la ricerca scientifica.
E’ un dovere fondamentale della Repubblica, far si che noi cittadini
viviamo un ambiente che sia salubre e che ci consenta di vivere in modo
“sicuro”.
Finora la tutela dell’ambiente si è concretizzata soprattutto nella
limitazione degli agenti inquinanti.
Tutela dell’ambiente e del paesaggio
la ricerca scientifica
Possiamo fare un parallelo tra gli agenti inquinanti che, disciolti nell’aria, creano
problemi di salute anche gravi e il virus che si diffonde per via aerea.
Le misure imposte hanno come finalità, proprio il limitare la diffusione di questo
agente patogeno che influisce fortemente sulla salute delle persone.

La ricerca scientifica in questo momento è importantissima perché solo da questa


possiamo avere delle risposte concrete per fronteggiare e, si spera, sconfiggere il
virus.
LE LIBERTÀ
Queste premesse ci consentono di affrontare, adesso, il discorso relativo alle libertà
garantite dalla Costituzione dall’articolo 13 all’articolo 21 e vedere come, alcune di
loro, hanno subito delle limitazioni fino a ieri inimmaginabili, proprio a causa della
diffusione della pandemia.
Molte di queste libertà, come affermato nella premessa, solitamente ci sembrano
dovute e scontate perché non abbiamo mai dovuto lottare per averle e non
conoscevamo, finora, un mondo in cui esse fossero messe in discussione.
Uscire con gli amici, andare a scuola, allo stadio, al bar, al ristorante e negli altri luoghi di
aggregazione, sono attività che possiamo svolgere solo con una serie di restrizioni,
come pure viaggiare, vedere amici lontani sarà vietato chissà fino a quando
La Costituzione, che fu redatta dopo il ventennio fascista nel secondo dopoguerra, ha
inteso affermare le nostre libertà rendendole inviolabili.
Ora che abbiamo modo di valutare meglio quanto siano importanti e fondamentali,
dobbiamo collaborare tutti, come società solidale, affinché tornino presto al loro
significato più pieno e ampio.
LA LIBERTA’ PERSONALE
• L’articolo 13 della Costituzione enuncia la più ampia delle libertà: La libertà
personale.
“La libertà personale e' inviolabile.
Non e' ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale,
ne' qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato
dell'autorità' giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità' ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge,
l'autorità' di pubblica sicurezza può' adottare provvedimenti provvisori, che devono
essere comunicati entro quarantotto ore all'autorità' giudiziaria e, se questa non li
convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di
ogni effetto.
E' punita ogni violenza fisica e morale sulle persone
comunque sottoposte a restrizioni di libertà'.
La legge stabilisce i limiti massimi
della carcerazione preventiva.”
CONTENUTO DELLA LIBERTA’ PERSONALE
La libertà personale è la più ampia che un cittadino possa vantare. Significa che ogni individuo, la
cui dignità è centrale nel nostro ordinamento, può essere chi vuole essere, vivere la propria
vita secondo la propria convinzione, il proprio stile.
Per queste ragioni, la punizione maggiore che il nostro sistema giudiziario prevede, è la privazione
della libertà personale ma ciò deve derivare da una condanna. Un individuo può essere
sequestrato ,perquisito o indagato solo se ciò venga disposto dal giudice nei casi previsti dalla
legge.
CUSTODIA CAUTELARE
L’arresto, cioè la privazione della libertà personale e la restrizione in luoghi di
pena, prima della condanna definitiva e solo per persone su cui vi siano
indizi di colpevolezza, può essere disposto per tre motivi:
1. Pericolo di commettere nuovamente lo stesso reato
2. Pericolo di fuga all’estero
3. Pericolo di inquinamento
delle prove.
LA LIBERTA’ PERSONALE AI TEMPI DEL VIRUS

La libertà personale in questi tempi è messa fortemente in


discussione.
Non siamo liberi di muoverci come vogliamo, non si tratta di una
detenzione nel senso stretto del termine ma la restrizione
della libertà è davvero molto intensa. Come già detto, c’è un
interesse collettivo fondamentale da perseguire e in tempi
straordinari sono adottate misure straordinarie.
INVIOLABILITA’ DEL DOMICILIO
Art. 14.
• Il domicilio e' inviolabile.
• Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti
dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà' personale.
• Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità' e di incolumità' pubblica o a fini economici
e fiscali sono regolati da leggi speciali.

Per domicilio si intende qualsiasi posto in cui si sta, per dirla in


modo banale, “con la porta chiusa”.
Nessuno può entrare, tranne in seguito ad un provvedimento
motivato del Giudice (mandato).
LIBERTA’ E SEGRETEZZA DELLA
CORRISPONDENZA
Art. 15.
• La libertà' e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione
sono inviolabili.
• La loro limitazione può' avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità' giudiziaria con
le garanzie stabilite dalla legge.
La corrispondenza è qualsiasi forma di comunicazione privata:
lettere, e. mail, messaggi, telefonate etc. Nessuno può aprirle
o intercettarle senza un provvedimento motivato del giudice
LIBERTA’ DI CIRCOLAZIONE E SOGGIORNO

Art. 16.
• Ogni cittadino può' circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del
territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per
motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può' essere determinata da
ragioni politiche.
• Ogni cittadino e' libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo
gli obblighi di legge.
Circolare e soggiornare significa girare e fermarsi a dormire in un posto
diverso da quello abituale. A nessuno può essere vietato di andare in giro
sia in Italia che all’estero. In questo periodo la libertà di circolazione è
notevolmente limitata. Come nella frase sottolineata, tale limitazione,
dovuta a motivi di sanità, è uno dei principali provvedimenti adottati al
fine di limitare l’espandersi dell’epidemia.
LIBERTÀ DI RIUNIONE
Art. 17.
• I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.
• Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non e' richiesto preavviso.
• Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità', che
possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità'
pubblica
Le riunioni devono essere pacifiche e senza armi e possono avvenire in:
Luoghi privati
Luoghi aperti al pubblico
Luoghi pubblici. Per le riunioni in luogo pubblico (strade o piazze), bisogna
dare un PREAVVISO di almeno 3 giorni all’autorità di pubblica sicurezza
.
LIBERTÀ DI RIUNIONE
La libertà di riunione che consiste nel poter creare dei gruppi a carattere
occasionale, è riconosciuta a tutti. Possiamo riunirci per una festa, per un
meeting di lavoro, per assistere a una rappresentazione teatrale o una
cerimonia. Inoltre possiamo fare manifestazioni e cortei nelle strade e
nelle piazze, dando solo un preavviso di tre giorni all’autorità di pubblica
sicurezza.
L’esigenza di attuare il “distanziamento sociale”, sta limitando in modo netto
tale libertà. Non possiamo riunirci; quelli che vengono definiti
“assembramenti”, sono da evitare perché costituiscono la principale
modalità di diffusione del virus perché la maggior parte di casi si verificano
proprio quando molte persone sono a
stretto contatto.
LIBERTÀ DI ASSOCIAZIONE
Art. 18.
• I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che
non sono vietati ai singoli dalla legge penale.
• Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche
indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.
Mentre in caso di riunione abbiamo un gruppo di persone che si ritrovano in via
occasionale, l’associazione è un gruppo stabile di persone che perseguono lo
stesso obiettivo.
Lo scopo dell’associazione deve essere conforme alla legge pertanto sono
vietate:
• le associazioni il cui scopo è quello di violare la legge penale
• le associazioni segrete
• le associazioni che hanno un fine politico ma perseguito con
un’organizzazione di tipo militare
IL CONTRIBUTO DELLE ASSOCIAZIONI
Le associazioni in questo periodo, non hanno subito nessun tipo di limitazione, tranne
per quanto riguarda le riunioni “in presenza”.
Molte associazioni, il cui scopo è benefico, siano state promotrici di interessanti
iniziative per aiutare sia chi è impegnato in prima linea in questa battaglia con
raccolte fondi, sia con aiuti per chi non si può muovere o per i più deboli come i
senzatetto o gli anziani. Sono davvero tante le iniziative che sono state mese in
campo che testimoniano la vocazione altruistica della nostra cultura.
• La solidarietà si può toccare con mano anche e soprattutto ad opera delle
associazioni.
LIBERTÀ DI CULTO
Art. 19
• Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in
qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in
privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon
costume.
Questo articolo si collega agli articoli 7 e 8. Abbiamo affermato la laicità dello Stato e
la libertà per le varie religioni di essere presenti sul territorio dello Stato.
L’articolo in questione ribadisce il principio della libertà del cittadino italiano di
abbracciare qualsiasi religione e di non dover essere costretto a seguire una
religione in particolare. Ovviamente è ammesso l’ateismo.
La limitazione è che la religione professata non deve contenere riti o pratiche che
siano contrarie alla legge o al buon costume (comune senso del pudore)
LIMITI ALLA LIBERTÀ DI CULTO
• L’Italia è uno Stato laico e non confessionale, e ha come valore fondamentale,
quello della libertà di ognuno di scegliere come vivere la propria vita e quali
credenze abbracciare, ivi comprese quelle religiose. Le religioni ammesse sul
territorio dello Stato devono essere conformi alla legge e al buon costume, per cui
la libertà religiosa è la più ampia possibile.
• In questi tempi particolari anche la libertà di culto è limitata dal fatto che i riti
religiosi che prevedono la presenza di più persone insieme, sono vietati. La Messa
è vietata pertanto numerosi parroci e lo stesso Papa, svolgono le cerimonie e i riti
utilizzando i mass media. La televisione, le piattaforme social e qualsiasi altro
mezzo che, eludendo la presenza, gli possa consentire di svolgere le normali
attività. Lo stesso vale per le altre religioni.
LIBERTÀ DI MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO
Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro
mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorita' giudiziaria nel caso di delitti, per i
quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la
legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorita'
giudiziaria, il sequestro della stampa periodica puo' essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria,
che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorita' giudiziaria.
Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di
ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento
della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon
costume.
La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
LIBERTÀ DI MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO
Non parliamo della semplice libertà di pensare, quella non ce la toglie nessuno,
neanche nelle situazioni più estreme. Come diceva Lucio Dalla “…il pensiero è
come l’oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare…”, ma della possibilità di
esprimere le nostri opinioni con ogni mezzo di diffusione.
Giornali, televisione, libri, dischi, internet, sono dei mezzi che ci consentono di far
sapere ciò che pensiamo ad un numero indefinito di persone.
La manifestazione del pensiero origina quella che definiamo “opinione pubblica”.
L’incontro e anche lo scontro delle opinioni sono la base di un sistema
democratico.
I regimi dittatoriali non ammettono la libertà di manifestare il pensiero senza
autorizzazioni né censure, anzi, la censura preventiva è uno degli strumenti più
utilizzati al fine di mantenere il proprio regime e di impedire che le idee
“dissidenti” possano circolare tra le persone.
LIMITI ALLA LIBERTÀ DI MANIFESTAZIONE
DEL PENSIERO
Non possono essere commessi i reati di opinione:
Ingiuria – offesa diretta
Calunnia – imputazione di un reato non commesso
Diffamazione – rovinare il buon nome di una persona
Violazione del segreto:
Di stato – diffusione di notizie segrete che potrebbero mettere in pericolo
la sicurezza dello stato
Istruttorio – diffusione di notizie relative ad un processo in corso che non
devono essere diffuse per evitare un eventuale inquinamento delle
prove.
Apologia di reato _ fornire argomentazioni a favore di comportamenti
ritenuti contrari alla legge penale
LA LIBERTÀ DI ESPRIMERE LE PROPRIE
OPINIONI IN TEMPO DI EPIDEMIA
Faccio una mia personale riflessione sull’uso dei social in questo periodo.
Sono un mezzo tra il pubblico e il privato per esprimere le proprie opinioni. Sappiamo da sempre che questo
strumento ha le sue “croci e delizie”. Siamo confortati dalla possibilità di contattare amici ed uscire
dall’isolamento, di ottenere notizie in tempo reale, di guardare in faccia persone che, altrimenti non
potremo vedere per mesi. Ci fanno divertire e sorridere attraverso I meme, le vignette, I video esilaranti
ma… veicolano sui social una serie di fake news, architettate ad arte, per creare scompiglio, ansia e paura,
facendo uso di fonti improprie e false, che creano confusione, generano ansia, odio per alcune componenti
sociali, senza che tali notizie abbiano il benché minimo fondamento.
Se vogliamo considerare che, in tempi normali, sono anche veicolo del cyber bullismo mi viene da
raccomandarvi, ora più di sempre, di fare molta attenzione.
“Acquisire ed interpretare l'informazione” è una delle competenze chiave di cittadinanza che è bene
implementare adesso, per poter prendere il meglio da questo mezzo straordinario.
Sta a noi essere in grado di scindere , di valutare e di dar credito a notizie provenienti solo da fonti sicure.

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