Art. 16.
• Ogni cittadino può' circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del
territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per
motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può' essere determinata da
ragioni politiche.
• Ogni cittadino e' libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo
gli obblighi di legge.
Circolare e soggiornare significa girare e fermarsi a dormire in un posto
diverso da quello abituale. A nessuno può essere vietato di andare in giro
sia in Italia che all’estero. In questo periodo la libertà di circolazione è
notevolmente limitata. Come nella frase sottolineata, tale limitazione,
dovuta a motivi di sanità, è uno dei principali provvedimenti adottati al
fine di limitare l’espandersi dell’epidemia.
LIBERTÀ DI RIUNIONE
Art. 17.
• I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.
• Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non e' richiesto preavviso.
• Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità', che
possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità'
pubblica
Le riunioni devono essere pacifiche e senza armi e possono avvenire in:
Luoghi privati
Luoghi aperti al pubblico
Luoghi pubblici. Per le riunioni in luogo pubblico (strade o piazze), bisogna
dare un PREAVVISO di almeno 3 giorni all’autorità di pubblica sicurezza
.
LIBERTÀ DI RIUNIONE
La libertà di riunione che consiste nel poter creare dei gruppi a carattere
occasionale, è riconosciuta a tutti. Possiamo riunirci per una festa, per un
meeting di lavoro, per assistere a una rappresentazione teatrale o una
cerimonia. Inoltre possiamo fare manifestazioni e cortei nelle strade e
nelle piazze, dando solo un preavviso di tre giorni all’autorità di pubblica
sicurezza.
L’esigenza di attuare il “distanziamento sociale”, sta limitando in modo netto
tale libertà. Non possiamo riunirci; quelli che vengono definiti
“assembramenti”, sono da evitare perché costituiscono la principale
modalità di diffusione del virus perché la maggior parte di casi si verificano
proprio quando molte persone sono a
stretto contatto.
LIBERTÀ DI ASSOCIAZIONE
Art. 18.
• I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che
non sono vietati ai singoli dalla legge penale.
• Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche
indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.
Mentre in caso di riunione abbiamo un gruppo di persone che si ritrovano in via
occasionale, l’associazione è un gruppo stabile di persone che perseguono lo
stesso obiettivo.
Lo scopo dell’associazione deve essere conforme alla legge pertanto sono
vietate:
• le associazioni il cui scopo è quello di violare la legge penale
• le associazioni segrete
• le associazioni che hanno un fine politico ma perseguito con
un’organizzazione di tipo militare
IL CONTRIBUTO DELLE ASSOCIAZIONI
Le associazioni in questo periodo, non hanno subito nessun tipo di limitazione, tranne
per quanto riguarda le riunioni “in presenza”.
Molte associazioni, il cui scopo è benefico, siano state promotrici di interessanti
iniziative per aiutare sia chi è impegnato in prima linea in questa battaglia con
raccolte fondi, sia con aiuti per chi non si può muovere o per i più deboli come i
senzatetto o gli anziani. Sono davvero tante le iniziative che sono state mese in
campo che testimoniano la vocazione altruistica della nostra cultura.
• La solidarietà si può toccare con mano anche e soprattutto ad opera delle
associazioni.
LIBERTÀ DI CULTO
Art. 19
• Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in
qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in
privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon
costume.
Questo articolo si collega agli articoli 7 e 8. Abbiamo affermato la laicità dello Stato e
la libertà per le varie religioni di essere presenti sul territorio dello Stato.
L’articolo in questione ribadisce il principio della libertà del cittadino italiano di
abbracciare qualsiasi religione e di non dover essere costretto a seguire una
religione in particolare. Ovviamente è ammesso l’ateismo.
La limitazione è che la religione professata non deve contenere riti o pratiche che
siano contrarie alla legge o al buon costume (comune senso del pudore)
LIMITI ALLA LIBERTÀ DI CULTO
• L’Italia è uno Stato laico e non confessionale, e ha come valore fondamentale,
quello della libertà di ognuno di scegliere come vivere la propria vita e quali
credenze abbracciare, ivi comprese quelle religiose. Le religioni ammesse sul
territorio dello Stato devono essere conformi alla legge e al buon costume, per cui
la libertà religiosa è la più ampia possibile.
• In questi tempi particolari anche la libertà di culto è limitata dal fatto che i riti
religiosi che prevedono la presenza di più persone insieme, sono vietati. La Messa
è vietata pertanto numerosi parroci e lo stesso Papa, svolgono le cerimonie e i riti
utilizzando i mass media. La televisione, le piattaforme social e qualsiasi altro
mezzo che, eludendo la presenza, gli possa consentire di svolgere le normali
attività. Lo stesso vale per le altre religioni.
LIBERTÀ DI MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO
Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro
mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorita' giudiziaria nel caso di delitti, per i
quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la
legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorita'
giudiziaria, il sequestro della stampa periodica puo' essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria,
che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorita' giudiziaria.
Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di
ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento
della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon
costume.
La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
LIBERTÀ DI MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO
Non parliamo della semplice libertà di pensare, quella non ce la toglie nessuno,
neanche nelle situazioni più estreme. Come diceva Lucio Dalla “…il pensiero è
come l’oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare…”, ma della possibilità di
esprimere le nostri opinioni con ogni mezzo di diffusione.
Giornali, televisione, libri, dischi, internet, sono dei mezzi che ci consentono di far
sapere ciò che pensiamo ad un numero indefinito di persone.
La manifestazione del pensiero origina quella che definiamo “opinione pubblica”.
L’incontro e anche lo scontro delle opinioni sono la base di un sistema
democratico.
I regimi dittatoriali non ammettono la libertà di manifestare il pensiero senza
autorizzazioni né censure, anzi, la censura preventiva è uno degli strumenti più
utilizzati al fine di mantenere il proprio regime e di impedire che le idee
“dissidenti” possano circolare tra le persone.
LIMITI ALLA LIBERTÀ DI MANIFESTAZIONE
DEL PENSIERO
Non possono essere commessi i reati di opinione:
Ingiuria – offesa diretta
Calunnia – imputazione di un reato non commesso
Diffamazione – rovinare il buon nome di una persona
Violazione del segreto:
Di stato – diffusione di notizie segrete che potrebbero mettere in pericolo
la sicurezza dello stato
Istruttorio – diffusione di notizie relative ad un processo in corso che non
devono essere diffuse per evitare un eventuale inquinamento delle
prove.
Apologia di reato _ fornire argomentazioni a favore di comportamenti
ritenuti contrari alla legge penale
LA LIBERTÀ DI ESPRIMERE LE PROPRIE
OPINIONI IN TEMPO DI EPIDEMIA
Faccio una mia personale riflessione sull’uso dei social in questo periodo.
Sono un mezzo tra il pubblico e il privato per esprimere le proprie opinioni. Sappiamo da sempre che questo
strumento ha le sue “croci e delizie”. Siamo confortati dalla possibilità di contattare amici ed uscire
dall’isolamento, di ottenere notizie in tempo reale, di guardare in faccia persone che, altrimenti non
potremo vedere per mesi. Ci fanno divertire e sorridere attraverso I meme, le vignette, I video esilaranti
ma… veicolano sui social una serie di fake news, architettate ad arte, per creare scompiglio, ansia e paura,
facendo uso di fonti improprie e false, che creano confusione, generano ansia, odio per alcune componenti
sociali, senza che tali notizie abbiano il benché minimo fondamento.
Se vogliamo considerare che, in tempi normali, sono anche veicolo del cyber bullismo mi viene da
raccomandarvi, ora più di sempre, di fare molta attenzione.
“Acquisire ed interpretare l'informazione” è una delle competenze chiave di cittadinanza che è bene
implementare adesso, per poter prendere il meglio da questo mezzo straordinario.
Sta a noi essere in grado di scindere , di valutare e di dar credito a notizie provenienti solo da fonti sicure.