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CORSO DI FORMAZIONE – AREA 2/2021

FORM 42”

TITOLO DELLA TESINA

DIRITTO COSTITUZIONALE

IL CANDIDATO

Garofalo Sebastiano

Anno di Corso

2019/2020
INDICE
CAPITOLO 1
1. FORME DI GOVERNO
2. LA COSTITUZIONE
3. I PRINCIPI FONDAMENTALI Parte 1
4. I PRINCIPI FONDAMENTALI Parte 2
5. GLI ALTRI PRINCIPI FONDAMENTALI
6. LIBERTA’ PERSONALE E DOMICILIARE
7. LA LIBERTA’

CAPITOLO 2
1. LA LIBERTA’ DI MANIFESTAZIONE DEL PENSIERO
2. GARANZIE IN TEMA DI GIURISDIZIONE
3. RAPPORTI ETICO SOCIALI
4. LE GARANZIE DEL LAVORO
5. I RAPPORTI POLITICI
6. IL PARLAMENTO

CAPITOLO 3
1. REGOLAMENTI PARLAMENTARI
2. OPINIONI ESPRESSE E LIBERTA’ PERSONALE
3. LA FUNZIONE LEGISLATIVA Parte 1
4. LA FUNZIONE LEGISLATIVA Parte 2
5. IL REFERENDUM ABROGATIVO
6. ELEMENTI DELREFERENDUM

CAPITOLO 4
1. LEGGI DI INDIRIZZO E CONTROLLO
2. LA MANOVRA FINANZIARIA
3. GLI ATTI DI INDIRIZZO E CONTROLLO
4. IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
5. LA CONTROFIRMA E I REATI PRESIDENZIALI
6. CLASSIFICAZIONE DEGLI ATTI PRESIDENZIALI
7. ATTI COMPLESSI – SOLUZIONI DELLE CRISI DI GOVERNO
8. IL GOVERNO
9. LA COMPOSIZIONE DEL GOVERNO
10. MINISTRI E REATI MINISTERIALI
11. GLI ORGANI AUSILIARI

CAPITOLO 5
1. DECRETI LEGISLATIVI
2. DECRETI LEGGE
3. I REGOLAMENTI
4. I PRINCIPI COSTITUZIONALI DELLA PA
5. GLI ATTI AMMINISTRATIVI
6. LA TUTELA CONTRO L’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA
7. I BENI PUBBLICI E GLI APPARATI STATALI

CAPITOLO 6
1. LA MAGISTRATURA
2. IL SISTEMA GIUDIZIARIO
3. L’ACCESSO ALLA MAGISTRATURA
4. IL CSM E LO STATUS DI MAGISTRATO
5. LA MAGISTRATURA GIUDICANTE
6. LA MAGISTRATURA INQUIRENTE Parte 1
7. LA MAGISTRATURA INQUIRENTE Parte 2
8. LA CARRIERA NELLA MAGISTRATURA

CAPITOLO 7
1. REGIONI E ENTI LOCALI
2. LA FORMA DI GOVERNO REGIONALE
3. LA DISCIPLINA COSTITUZIONALE DEI STATUTI
4. GLI STATUTI SPECIALI
5. L’AUTONOMIA LEGISLATIVA
6. LIMITI ALL’AUTONOMIA LEGISLATIVA
7. REFERENDUM ENTI LOCALI E REGOLAMENTI
8. FINANZA REGIONALE

CAPITOLO 8
1. UNIONE EUROPEA
2. ORGANI COMUNITARI Parte 1
3. ORGANI COMUNITARI Parte 2
4. IL TRATTATO DI LISBONA
5. FONTI COMUNITARIE
6. RAPPORTI NORME COMUNITARIE E DIRITTO INTERNO
7. ATTUAZIONE DELLE NORME COMUNITARIE

CAPITOLO 9
1. CORTE COSTITUZIONALE Parte 1
2. CORTE COSTITUZIONALE Parte 2
3. CORTE COSTITUZIONALE Parte 3
4. IL CONTROLLO DI COSTITUZIONALITA’
5. VIZI DELLA LEGGE
6. IL GIUDIZIO IN VIA INCIDENTALE
7. LE SENTENZE DI ACCOGLIMENTO
8. CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE

CAPITOLO 10
1. AMMISSIBILITA’ DEL REFERENDUM
2. LE FONTI DEL DIRITTO
3. FONTI ATTO E FONTI FATTO
4. LA COMPLETEZZA DELL’ORDINAMENTO
5. FONTI E NORME NELL’UNITA’ DEL SISTEMA
6. PARTE SPECIALE – LE FONTI
7. LE FONTI DI COGNIZIONE
8. LA RISERVA DI LEGGE ASSOLUTA
9. RISERVA DI LEGGE E PRINCIPIO DI LEGALITA’
10. LEGGI SOLO IN SENSO FORMALE
11. LEGGI DI INTERPRETAZIONE AUTENTICA
12. LE CONSUETUDINI
13. I MECCANISMINI DI SVILUPPO DELLE FONTI CONSUETUDINALI

CAPITOLO 11
1. PARTE SOECIALE ANTINOMIE Parte 1
2. PARTE SOECIALE ANTINOMIE Parte 2
3. ANTINOMIA REALE ED APPARENTE
4. I MECCANISMI DI SVILUPPO DELLE FONTI CONSUETUDINALI
5. L’ANTINOMIA INSOLUBILE
6. ANTINOMIA E CORTE COSTITUZIONALE
7. L’USO DEL TERMINE ANTINOMIA

CONCLUSIONI
Capitolo 1

Forme di governo: modello organizzativo,

parlamentare: controfirma, instabilità, razionalizzazione, sfiducia costitutiva, prevalenza del


Governo, a prevalenza del parlamento. L’Evoluzione: Statuto Albertino (forma di Governo
monarchia costituzionale), flessibile poche libertà; avvento e caduta del fascismo. La Costituzione:
può essere intesa come struttura caratterizzante, manifesto politico, fonte del diritto, può essere
flessibile, rigida, corta lunga. Le norme precettive e programmatiche precettive anche le seconde
e tensione costante. Le caratteristiche fondamentali: sono genesi, differenti dallo statuto albertino,
democrazia diretta, pluralista, garantista e regionalista.

I Principi fondamentali, sono le concezioni nelle diverse forme di stato (contrattualistica,


statualistica, garantistica, democratica) fondata sul lavoro, quali diritti inviolabili e bilanciamento
tra diritti fondamentali e libertà di associazione.

La classificazione dei diritti di libertà sono la capacità giuridica e d’agire, negative-positive,


Persone fisiche e giuridiche; diritti assoluti-diritti relativi; diritti individuali-diritti funzionali; diritti
soggettivi-interessi legittimi; situazioni giuridiche attive e passive.

Strumenti di tutela dei diritti: riserva di legge e di giurisdizione; struttura rigida della
costituzione e Costituzione e Corte Costituzionale; tutela giurisdizionale e responsabilità del
funzionario.

Anacronismo giuridico: mutamento dei costumi, evoluzione tecnologica, mutamento del quadro
normativo.

L’uguaglianza: l’interpretazione; uguaglianza formale e sostanziale; senza destinazione di sesso,


razza, lingua, religione opinioni politiche, condizioni personali e sociali, il secondo comma il
possibile contrasto con il primo.

Principio di ragionevolezza: la discriminazione legittima; il carattere dell’astrattezza, sentenza del


1957.

Altre riflessioni: applicazione agli stranieri,si può “passare dall’art.10 o dall’art. 2 ( strada scelta
dalla corte costituzionale ), straniero = ratio distinguendi.
Gli altri principi fondamentali: art. 4 il riconoscimento del diritto al lavoro (1 e2 comma ); art.5
autonomie locali; art. 6 minoranze linguistiche; art. 9 ricerca, cultura e paesaggio.

La religione: rapporti Stato e Chiesa; il principio concordatario; patti lateranensi, laicità dello stato,
riserva di legge.

Vocazione internazionale e pacifista: l’adattamento automatico, condizione giuridica dello


straniero, riserva di legge rinforzata, diritto d’asilio come diritto soggettivo; differenza tra
estradizione ( impossibile per reati politici ) ed espulsione ( ma no verso Stati dove si possa essere
perseguiti per razza, religione, ecc ); ripudio della guerra e limitazioni di sovranità.

Libertà personale: inviolabilità, riserva di legge e di giurisdizione, eccezione per necessità ed


urgenza, habeas corpus. Libertà domiciliare: non in senso tecnico, l’accezione accolta dalla Corte,
ricalca la struttura della libertà personale (inviolabilità, riserva ed eccezione); ulteriore eccezione
per sanità ed incolumità pubblica, ispezione, perquisizione e sequestro.

Approfondimenti sulla libertà personale: il concetto di libertà personale (rilievi segnaletici


invasivi ed esterni), il bilanciamento tra l’esigenza del singolo non condannato e quella della
collettività.

Nozioni connesse con la libertà personale: mandato di arresto europeo, le misure di prevenzioni,
DASPO, trattamenti sanitari obbligatori, legge sulla privacy, domicilio informatico.

Libertà e segretezza della corrispondenza: tutela mittente e desti-natario; riserva legge e


giurisdizione; sequestro della posta ed intercettazioni. Libertà circolazione e soggiorno: riserva di
legge (rafforzata per contenuto) ma non di giurisdizione; ordine pubblico in senso materiale ed in
senso ideale; libertà di espatrio e di emigrazione. Libertà di riunione: compresenza volontaria;
libertà collettiva; pacifica e senz’armi; cortei come riunioni itineranti; no preavviso per luogo
pubblico ed aperto al pubblico; manca la riserva di giurisdizione.

Approfondimenti: corrispondenza, violarne la libertà senza la segretezza e viceversa, formula


aperta; circolazione e soggiorno, diritto soggettivo, no discrezionalità per il rilascio passaporto, gli
obblighi.

Approfondimenti: riunione, pacificamente e (disgiuntiva) senz’armi, no caschi e travisamenti,


definizioni di luogo (privato, aperto al pubblico e pubblico) non immutabili, il preavviso come
onere e non requisito di legittimità, modalità di scioglimento, assembramento come riunione
occasionale.
Libertà di associazione: formazione sociale e volontaria; libera, senza autorizzazione, riserva di
legge assoluta, se non vietato al singolo non può essere vietato all’associazione. Libertà religiosa: si
tutela la manifestazione esterna, anche uguale trattamento, libertà positiva e negativa.

Approfondimento, libertà di associazione: libertà negativa, il bilanciamento, riflessi


nell’organizzazione; l’associazione segreta, legge P2, carattere occulto unito al fine, segretezza
come fattore di rischio; l’associazione politico-militare, l’esempio dei boy scout, evitare i partiti
militarizzati .

Approfondimento, libertà religiosa: obiezione di coscienza, non necessariamente ricollegata alla


religione ma alle convinzioni profonde (militari, sperimentazione animale), il limite del buon
costume.

Capitolo 2

Libertà di manifestazione del pensiero: Inviolabilità, formula aperta; no censure per la stampa, si
al sequestro (c’è riserva di giurisdizione e di legge) per violazione di norme penali o per mancata
indicazione dei responsabili; in casi di necessità ed urgenza come per la libertà personale (con
termini dimezzati); finanziamento della stampa; limite del buon costume; nulla osta per il cinema;
opere artistiche e scientifiche.

Approfondimenti: i reati di opinione, principio di azione (istigazione, apologia), delitti contro


l’onore (ingiuria, oltraggio); bilanciamento; libertà passiva a ricevere l’informazione; ordine dei
giornalisti.

Approfondimenti: il sistema televisivo, dal monopolio al duopolio; legge Mammì e Gasparri (tutti
privati, servizio pubblico in concessione alla RAI, separazione tra chi gestisce le reti di trasmissione
e chi fornisce i contenuti); il segreto professionale del giornalista; il fenomeno di internet.

Garanzie in tema di giurisdizione ed altre garanzie: no privazione di cittadinanza; prestazioni


solo per legge; diritto ad agire e diritto a difendersi; mezzi per agire ai non abbienti; riparazione
errori giudiziari; giudice naturale; irretroattività della legge penale di sfavore; estradizione; tendere
alla rieducazione; no pena di morte.

Garanzie in tema di giurisdizione: irrinunciabilità del diritto di difesa; evoluzione del gratuito
patrocinio; irretroattività e giudice naturale; retroattività della legge penale di favore; riserva di
legge e giurisdizione nelle misure di sicurezza.
Personalità della resp. penale e non colpevolezza fino a condanna definitiva: responsabilità
oggettiva e personale; misure cautelari e presunzione di non colpevolezza.

I rapporti etico-sociali: prestazioni da bilanciarsi con le risorse organizzativofinanziarie; libertà


positive; Famiglia: fondata sul matrimonio, uguaglianza dei coniugi; dovere di mantenimento; tutela
per i nati fuori dal matrimonio. Diritto alla salute: anche i privati, libertà negativa (a rifiutare la
cura) Istruzione: libertà, scuole pubbliche e private (no monopolio pubblico), capaci e meritevoli
presenza dei due requisiti.

Risvolti etici del diritto alla salute: Welby (no omicidio del consenziente), Englaro (irreversibilità
è chiara espressine di volontà), discrezionalità esterna interna, no creazione non sceglie ma applica;
art. 101.2 soggetto solo alla legge.

Le garanzie dell’istruzione: differenza tra insegnamento e arte e scienze; le scuole paritarie.

Rapporti economici: la costituzione economica; lavoro tutelato; retribuzione sufficiente, riposo


settimanale e ferie retribuite irrinunciabili; tutela della donna e del minore che lavora; strumenti di
previdenza; libertà sindacale e diritto di sciopero; l’iniziativa economica è libera; espropriazione per
pubblica utilità; le nazionalizzazioni; tutela del risparmio.

Inattuazioni e tardive attuazioni: democraticità interna per iscriversi; no iscrizione no personalità


giuridica; no personalità giuridica no contratti collettivi validi erga omnes; la validità “di rimbalzo”;
400/70 statuto dei lavoratori; 146/90 diritto di sciopero per il settore dei servizi pubblici essenziali;
fino ad allora a “colpi di sentenza”

La proprietà, la supposta obsolescenza: terra di confine tra socialismo e capitalismo; con l’unione
europea ci si allontana dal “dirigismo pubblico”; si tende alla privatizzazione; ma non vero
contrasto, e a guardarla da altro punto di vista non contrasta poi molto; antitrust.

Rapporti politici: popolo e corpo elettorale; capacità elettorale, requisiti positivi (cittadinanza,
maggiore età) e negativi (incapacità, condanna, indegnità, ineleggibilità, incompatibilità);
caratteristiche del voto (personalità, uguaglianza, libertà e segretezza, dovere civico); partiti
(limitazione per alcuni dipendenti); petizione; pari opportunità; difesa della Patria; sistema
tributario; fedeltà alla Repubblica .

Cittadinanza Unione, voto a stranieri e italiani all’estero: conseguenze della cittadinanza


dell’Unione; 48 solo funzione di garanzia?; circoscrizione estero; critiche alla modifiche della
Costituzione.
Requisiti negativi, partiti ed obiezione di coscienza: non esistono incapacità civili, condanne con
interdizione perpetua o responsabile, ineleggibilità per il candidato che viola le norme sulle spese in
campagna elettorale, incompatibilità caducante, la non candidabilità; finanziamento pubblico dei
partiti; assenza di comportamenti incompatibili con la “coscienza obiettante”, sospensione
dell’obbligo ha svuotato il 52.

Parlamento, definizioni e nozioni preliminari: composto da camera dei Deputati e Senato della
Repubblica; Differenze (numero parlamentari, sistema elettorale, al Senato anche non elettivi,
diverse età per l’elettorato attivo/passivo, in passato diversa durata).

Le maggioranze: evitare la tirannia della maggioranza, maggioranza relativa (o semplice), assoluta


e qualificata. Fondamento del potere il libero consenso dei governati, bicamerale tipica dello stato
federale; bicameralismo eguale, paritario ed indifferenziato.

Il parlamento in seduta comune: (organo distinto, elezione Presidente della Repubblica, di 5


giudici della Corte Costituzionale e 8 membri del Consiglio Superiore della Magistratura, elezione
dell’elenco di cittadini tra cui sorteggiare i giudici aggregati per i giudizi d’accusa, messa in stato
d’accusa del Presidente della Repubblica)

I sistemi elettorali: Sovranità popolare, trasformano voti in seggi; sistemi maggioritari (favorisce la
stabilità); sistemi proporzionali (tutela le minoranze); assegnazione seggi con sistema maggioritario
(maggioranza relativa o assoluta) e proporzionale (metodo d’Hont e metodo del quoziente); sistemi
misti; sistema elettorale alla Camera (distribuzione seggi, presentazione liste, assegnazione seggi)
ed al Senato; circoscrizione estero.

Metodo di ripartizione e sviluppi del sistema: il metodo d’Hont (divisioni progressive) metodo
del quoziente (totale voti diviso seggi); fino al 1993 proporzionale, poi misto fino al 2005 per poi
tornare al maggioritario con il premio di maggioranza.

Campagne elettorali, finanziamento pubblico, contenzioso: la “par condicio”, bilanciamento con


la manifestazione del pensiero; le spese elettorali; finanziamento della politica 1974 contributo
annuale e rimborso elettorale, abrogato nel 1993, 1997 4x1000 irpef, 1999 introdotto il rimborso
elettorale; giunta per le elezioni, verifica dei poteri, competenza esclusiva

Capitolo 3

Composizione: legislatura, 5 anni (meno 50 gg), decadenza ddl (salvo ripresentati entro 6 mesi)
l’eccezione x quelli di iniziativa popolare, proroga e prorogatio, il concetto di ordinaria
amministrazione, la riapprovazione dei disegni di legge rinviati, stato di guerra, modalità di voto
(palese e segreto) gruppi, gruppo misto, conferenza capigruppo, giunta (regolamento, elezioni,
autorizzazioni) commissioni permanenti, temporanee, monocamerali, bicamerali, riunioni e
convocazioni, Presidenti

Insindacabilità interna corporis: Regolamento = fonte atto, riserva assoluta, se viola costituzione
non si colpisce il regolamento ma gli effetti idem se un atto a valenza esterna non lo rispetti,
altrimenti no parametro interposto, doppia valenza.

Storia regolamenti parlamentari: fino a ‘71 vecchi regolamenti, ‘71- ’97 Parlamento al centro ma
in crisi per l’ostruzionismo, dal ‘97 voto segreto eccezione.

1.Validità delle sedute e delle deliberazioni: sedute pubbliche, quorum strutturale (50% + 1
componenti) e funzionale (50% + 1 presenti), differenze Camera e Senato, problema circa la
legittimità di tale differenza (es. 3 governo Andreotti); voto palese e voto segreto.

2.Divieto mandato imperativo: no vincolo mandato, no vincolo giuridico ma politico


(conoscibilità), fuori dal gruppo ma non dal Parlamento, no dimissioni in bianco .

3.Opinioni espresse e libertà personale: irresponsabilità, nozione di esercizio delle funzioni,


improcedibilità, non limitabilità, intercettazione indiretta, conflitto di attribuzione, lodo Schifani e
lodo Alfano

La funzione legislativa: Legge formale fonte del diritto per eccellenza, forza di legge; iniziativa;
procedimento, art. 70, forza di legge, gerarchia delle fonti

L’iniziativa legislativa: Disegno e proposta di legge (testo dell’articolato + relazione) nessun


obbligo a deliberare; Governativa (collegiale, senza limiti di materia);

Le altre iniziative legislative: Parlamentare; Corpo elettorale (regolata dal legge 352/70, almeno
50.000 firme in 6 mesi, non decadono per scioglimento camere); Consiglio Regionale; CNEL,
Comuni (più impulso finalizzato ad una iniziativa governativa che iniziativa legislativa autonoma).

La funzione legislativa: esame commissione competente; esame in assemblea (discussione,


votazione art. x art. e voto finale); passaggio all’altra camera (navette); promulgazione; rinvio alle
Camere; pubblicazione; entrata in vigore (vacatio legis).

Esame in commissione proc. Normale: Procedura normale (commissione in sede referente)


Procedura abbreviata (commissione sempre referente) riserva di regolamento;
Le altre procedure di approvazione: Procedura speciale (riserva di assemblea, commissione in
sede deliberante, richiamo in assemblea), (commissione in sede deliberante si risparmia la
discussione e l’approvazione degli emendamenti).

Il referendum abrogativo: istituto di democrazia diretta, effetto abrogativo, toglie ma non può
aggiungere, effetto manipolativo, 352/70, fonte atto del diritto, non presentabile un anno prima o 6
mesi dopo, proponibile da Popolo (500.000 firme) o Consigli regionali (5); giudizio di legittimità
della Cassazione (numero firme, validità, tempo, oggetto, unificazione, interruzione, sospensione).

Dall’ammissibilità alla proclamazione: giudizio di ammissibilità della Corte Costituzionale;


indizione referendum, quorum, proclamazione risultati (si PDR, no Min Giustizia no per altri 5
anni).

Tempistica rispetto al calendario: deposito in Cass. dal 1/1 a 30/09; entro 31/10 rileva, entro il
20/11 si deve sanare, Cass. decide entro 15/12, entro 20/1 C. Cost. Fissa camera consiglio entro 20
gen., sent. Entro il 10 feb., dal 15 apr. e al 15 giu.

Effetti: Posticipazione effetti abrogativi (60 gg, bilanciamento), no buco, Effetti futuri
(reinseribilità o meno della norma abrogata); sent 199/2012

Cause di inammissibilità ulteriori rispetto art. 75: Pluralità domande eterogenee (per non
limitare la libertà), norme costituzionali, leggi ordinarie rinforzate, leggi a contenuto
costituzionalmente vincolato.

Limiti alla libertà legislativa: Intervento parlamentare meno traumatico ma potenzialmente


limitante, bilanciamento, illegittima la 352/70 nella parte in cui non prevede il referendum sulla
disposizione fittiziamente novante.

Legge e referendum costituzionale: Distinzione revisione da altra legge costituzionale (riserva di


legge costituzionale), esempio art. 48, doppia deliberazione, pubblicazione notizia in G.U. (senza
promulgazione no in R.U.A.N.R.I.), referendum eventuale (si controllo legittimità, no
ammissibilità, no quorum partecipanti), promulgazione, ripubblicazione in G.U. e pubblicazione in
R.U.A.N.R.I.; se 2/3 direttamente promulgata e pubblicata.

Limiti alla revisione costituzionale: 139 unico espresso forma repubblicana; per estensione la
sovranità, uguaglianza, libertà in genere, unità dello Stato; principi supremi; il superamento come
fondante un nuovo ordinamento.
Nozioni generali e altri referendum: Costituzione come fonte di validità, doppia strada per evitare
il ricatto delle minoranze, differente significato politico (“si” all’abrogativo contro la maggioranza,
al costituzionale è invece a favore); referendum istituzionale; referendum di indirizzo (introdotto
una tantum con L. Cost. 2/89)

Capitolo 4

Leggi di indirizzo politico: Quarta funzione, tre fasi (teleologica, strumentale, effettuale), leggi ed
atti, dichiarazione dello stato di guerra (ripudio 11, difesa sacra 52, deliberato camere e poteri
necessari a Gov. 78, dichiarato da Pres. Rep. 87, no pena di morte).

Amnistia ed indulto: maggioranza 2/3, modificato 1992, no a reati dopo presentazione ddl,
amnistia estingue il reato, indulto estingue la pena 3)Ratifica trattati internazionali: Negoziazione,
firma, presentazione ddl, legge di autorizzazione ratifica, ratifica, ordine di esecuzione.

La manovra finanziaria: Iniziativa governativa, documento contabile, da approvarsi entro il 31


dic, esercizio provvisorio con legge, carattere formale non aggiuntivo, vincolo di copertura, la
sessione di bilancio

Il ciclo di bilancio: DEF, rendiconto, legge di assestamento, nota di aggiornamento al DEF, la


legge di stabilità, il bilancio preventivo (competenza e cassa) 3)Il prossimo venturo art. 81 Cost: L.
Cost. 2/2012, equilibrio di bilancio, deficit spending, fenomeni eccezionali, da spese a oneri,
contenuti legge bilancio sottoposti a doppia riserva cost e ordinaria, la strana clausola di
sopravvivenza della 243/201

Gli atti di indirizzo e controllo: Mozione (provoca discussione e voto, solo in assemblea),
Risoluzione (anche il singolo parlamentare, anche in commissione), Ordine del giorno,
Interrogazioni (avere notizie rispetto ad un fatto per conoscere la posizione del Governo),
Interpellanze (conoscere le ragioni alla base di un comportamento del Governo), Commissioni di
inchiesta (su materie di pubblico interesse, acquisire informazioni con gli stessi poteri dell’autorità
giudiziaria)

La mozione di fiducia, la mozione di sfiducia: Con la prima inizia il rapporto fiduciario, con la
seconda finisce; altra cosa è la questione di fiducia. 3)Le Commissioni d’inchiesta: opponibilità del
segreto di Stato, doverosa collaborazione (no interferenze, no uso di accertamenti se manca
contraddittorio)

In generale: Rappresentante dello Stato, potere “a fisarmonica”; parlamento in seduta comune


integrato, 7 anni, proroga in caso di scioglimento camere.
La cessazione della carica e la supplenza: La decadenza, la destituzione, Impedimento
temporaneo, la conclusione del mandato, impedimento permanente, senatore a vita, supplenza per
viaggi all’estero, impossibilità di luogo e di salute, il precedente del Presidente Segni.

Elettorato passivo alla presidenza della repubblica e la sua dotazione: in soli tre casi eletto al
primo scrutinio, cittadino di almeno 50 anni, incompatibile con qualsiasi altra carica (non
assegnatagli dalla Costituzione), segretariato generale della presidenza della Repubblica

La controfirma ministeriale: Requisito di validità, irresponsabile, controllo governativo, no per


gli atti personalissimi, atti assunti come presidente del CSM e CSD, irresponsabilità per atti
nell’esercizio delle proprie funzioni, temporanea improcedibilità, dovere di testimonianza.

La controfirma: ministro proponente o ministro competente: Formalmente presidenziali e


sostanzialmente governativi (il PDR esercita un controllo e controfirma il ministro proponente);
formalmente e sostanzialmente presidenziali (il governo esercita un controllo, controfirma il
ministro competente; atti complessi ed uguali); atti complessi ed uguali (atti duumvirali,
controfirmati dal presidente del Consiglio).

Il supposto contrasto tra l’art. 90 e 25: I reati presidenziali, il contrasto con l’art 25 (divieto di
retroattività e puntualità nella previsione della fattispecie) si risolve nelle garanzie particolari che
“circondano” il processo per alto tradimento ed attentato alla costituzione

La classificazione degli atti presidenziali: formalmente e sostanzialmente presidenziali: nomina


senatori a vita (5 o fino a 5?), nomina giudici costituzionali (sempre 5), messaggi alle Camere,
grazia, convocazione straordinaria delle Camere; assunti come presidente di un organo collegiale
(CSM e CSD); formalmente referendum, conferisce le presidenziali e autorizzazione onorificenze.
sostanzialmente governativi, indice elezione e alla presentazione alle Camere, ratifica trattati,

I messaggi presidenziali ed il potere di grazia: differenza messaggi ed esternazioni atipiche; la


grazia, la modifica con l. cost 1/92, per corte cost. è un potere sostanzialmente governativo, caso
Bompressi.

La promulgazione delle leggi e l’emanazione dei decreti: il rinvio dei decreti legge ed il rinvio a
camere sciolte, il rinvio al Governo, gli atti assunti con DPR in base alla legge 13/91

La controfirma ministeriale: Requisito di validità, irresponsabile, controllo governativo, no per gli


atti personalissimi, atti assunti come presidente del CSM e CSD, irresponsabilità per atti
nell’esercizio delle proprie funzioni, temporanea improcedibilità, dovere di testimonianza.
La controfirma: ministro proponente o ministro competente?: Formalmente presidenziali e
sostanzialmente governativi (il PDR esercita un controllo e controfirma il ministro proponente);
formalmente e sostanzialmente presidenziali (il governo esercita un controllo, controfirma il
ministro competente; atti complessi ed uguali); atti complessi ed uguali (atti duumvirali,
controfirmati dal presidente del Consiglio).

Il supposto contrasto tra l’art. 90 e 25: I reati presidenziali, il contrasto con l’art 25 (divieto di
retroattività e puntualità nella previsione della fattispecie) si risolve nelle garanzie particolari che
“circondano” il processo per alto tradimento ed attentato alla costituzione

La soluzione delle crisi di Governo: Atti complessi ed uguali, Parlamento incapace di esprimere
una maggioranza, scioglimenti tecnici, scioglimento a seguito di svolta maggioritaria, alla ricerca
della maggioranza perduta, semestre bianco, ingorgo istituzionale, non indurre il Presidente in
tentazione, controfirmato dal Presidente del Consiglio uscente.

La nomina del Presidente del Consiglio: Discrezionalità più o meno ampia a seconda del quadro
politico, le consultazioni, incarico, mandato esplorativo, accettazione dell’incarico.

La metafora: parallelo tra fiducia tra istituzioni e tra persone

La formazione del Governo: Organo costituzionale complesso, disciplina scarna integrata da


prassi e consuetudini costituzionali, primo atto formale la controfirma del proprio decreto di
nomina, paradosso inevitabile; dopo il giuramento il Governo è formato; la presentazione alle
Camere è un atto successivo; poteri del Governo in attesa di fiducia più ampi di quelli del Governo
uscente (alta probabilità di conseguire la fiducia); la mozione di fiducia (approvata da entrambe le
camere a voto palese a maggioranza relativa); il voto contrario su una questione non implica
sfiducia.

Il procedimento di individuazione e nomina del Presidente del Consiglio: Le consultazioni,


l’incarico (orale per risolvere i problemi circa la controfirma, di solito accettato con riserva)
consuetudine costituzionale e non prassi; preincarico; mandato esplorativo; la scelta dei ministri
(sotto dettatura dei partiti, decreto di nomina.

La cessazione dalla carica e gli altri eventi incidenti: Mozione di sfiducia (requisito del numero e
requisito del termine, la questione di fiducia, dimissioni del solo Presidente del Consiglio,
dimissioni di cortesia

Il Presidente del Consiglio: Primus inter pares con poteri di coordinamento dell’attività dei
ministri (può sospendere atti dei ministri e coinvolgere il Consiglio), poteri di esternazione, poteri di
rappresentanza (programma di governo, questione di fiducia, controfirma leggi ed atti con forza di
legge), potere di direzione degli organi collegiali (fissa data e ordine del giorno) responsabile per i
servizi segreti e segreto di Stato; supportato dal segretariato generale; il vice presidente come carica
politica.

Consiglio dei ministri: Organo collegiale presieduto dal Presidente del Consiglio; atti di indirizzo,
normativi, atti nel settore estero, atti di nomina, atti in materia regionale, atti in tema di religioni,
atti in tema di legittimità costituzionale atti relativi agli organi ausiliari.

Le problematiche connesse all’uniformità di indirizzo politico: Eccessi di autonomia,


neufeudalesimo ministeriale, possibile revocare un ministro, l’esperienza Spadolini, dipende dagli
equilibri politici

I ministri, comitati di ministri comitati interministeriali e Consiglio di Gabinetto: componenti


di organo collegiale e organo di vertice, numero variabile, senza portafoglio (non preposti a
ministeri, presso dipartimento della Presidenza del consiglio); Consiglio di gabinetto (organo
eventuale a composizione stabile); Comitati di ministri (con decreto del Pres. Cons, funzioni
istruttorie); Comitati interministeriali (con legge, ridotti negli anni 90), CIPE e CICR

I reati ministeriali: Formulazione originaria (stato d’accusa dal Parlamento in seduta comune e
giudizio Corte Costituzionale, una sola volta con il caso Lockheed); formulazione attuale (l. cost
1/89, giudice ordinario dietro autorizzazione Camera, potere di esenzione, condizione di
procedibilità, le pene accessorie provvisorie).

Sottosegretari, alti commissari e commissari straordinari: I primi non fanno parte del Governo,
collaboratori politici, sostituiscono il Ministro (a parte il Sottosegretario alla pres del Cons; i
secondi (precursori di ministeri); i terzi (organi amministrativi straordinari e temporanei)

La Corte dei Conti: art. 100, funzioni giurisdizionali ed amministrative, controllo esterno, tre
sezioni di controllo; indipendenza, consiglio di presidenza, restano condizionamenti governativi;
controllo preventivo di legittimità sugli atti, alcune categorie più quelle che il Presidente del
Consiglio decida di sottoporre a controllo o che la Corte decida di controllare. Visto e registrazione,
se Governo “insiste”, registrazione con riserva ed informazione del Parlamento; controllo
successivo sugli atti delle aziende pubbliche, sulla gestione, sul rendiconto, controlli eventuali,
responsabilità, di conto e pensioni.

Il Consiglio di Stato: art. 100, indipendenza, consiglio di presidenza, 4 sezioni consultive 3


giurisdizionali, adunanza generale ed adunanza plenaria; organo di appello contro le sentenza dei
TAR; pareri facoltativi, obbligatori e vincolanti; presidente ed ¼ dei componenti nominati dal
Consiglio dei ministri.

Il Consiglio Nazionale dell’economia e del Lavoro: art. 99 ruolo marginale, 122 componenti,
Governo e Regioni possono chiedere studi e approfondimenti; ha anche potere di iniziativa legislati.

Capitolo 5

Il decreto legislativo: Atti con forza di legge, principi e criteri direttivi, oggetto e termine; legge di
delega e decreto legislativo delegato, revocabile, delega correttiva, deleghe plurimi, delegazione
ultrabiennale, il procedimento.

I requisiti di legittimità della legge di delega: legge formale, riserva di assemblea solo al Governo
come organo collegiale, oggetto, il termine considerando l’emanazione del Presidente della
Repubblica, no deleghe in bilancio, no in materia costituzionale, non se c’è la riserva formale di
legge; legge di delega come parametro interposto; l’illegittimità della legge di delega colpisce il
decreto che usa la delega

La legittimità del decreto legislativo e le altre deleghe: Rispetta la delega e la Costituzione, il


parere delle Camere come obbligatorio ma non vincolante, non c’è obbligo ad adottare il D.Lgs., no
registrazione alla Corte dei Conti, da inviare al Presidente della Repubblica per l’emanazione
almeno 20 gg. prima del termine fissato dalla legge di delega; attuazione degli statuti speciali e
delega in caso di guerra

Il decreto legge: Art. 77, straordinaria necessità ed urgenza, percorso inverso del decreto
legislativo, conversione entro 60 gg, perdita d’efficacia ex tunc, deve essere ripristinata la
situazione precedente, la reviviscenza delle norme abrogate, la legge di sanatoria, non è
obbligatoria, l’emendabilità del decreto; non può intervenire su materia costituzionale, su riserva di
legge formale, su materie coperte da riserva di assemblea, deleghe legislative, materia elettorale,
nuovi tributi, clausola di presentazione.

I presupposti del decreto legge: mancanza = vizio di legittimità anche della legge di conversione
(frutto avvelenato), nel 2007 incostituzionale per assenza di requisiti, nel 2008 incostituzionale per
incongruità con i requisiti esposti, la necessità ed urgenza per lentezza parlamentare ma manca la
straordinarietà; salta la fila e gli altri rallentano: circolo vizioso; la responsabilità (penale, civile ed
amministrativa).

La reitera e l’efficacia degli emendamenti: riproduce sanando il passato, record 29 reitere, la


reitera aggrava le conseguenze di una mancata reitera, sent 360 (lede la natura provvisoria e la
certezza del diritto), diminuiti gli emendamenti, emendamenti soppressivi, sostitutivi, aggiuntivi e
parzialmente modificativi

I regolamenti: Distinzioni dei regolamenti dell’esecutivo, il concetto di fonte secondaria, la fonte


di validità dei regolamenti non è la Costituzione ma la legge; non esiste una riserva di regolamento,
il procedimento di formazione del regolamento governativo (deliberazione del consiglio dei
ministri, parere Consiglio di Stato, emanato dal Pres. Repubblica, visto e registrazione della Corte
dei Conti, pubblicazione in G.U.)

Regolamenti ministeriali ed interministeriali: solo se la legge conferisce il potere, su materie di


competenza del/dei ministri, procedura analoga + comunicazione al presidente del Consiglio che
può sospendere),

l’autoqualificazione dell’atto

Le tipologie di regolamento governativo: Regolamenti di esecuzione (per assicurare l’operatività


e/o l’interpretazione, se di stretta esecuzione anche in caso di riserva assoluta).

Le tipologie di regolamento 2 di attuazione (integrano leggi che dettano norme di principio, no in


caso di riserva assoluta di legge); indipendenti (in materie dove la disciplina non è dettata dalla
legge ne sotto riserva di legge, criticati in quanto unica fonte, scarso spazio operativo);

Le tipologie di regolamento governativo 3: di organizzazione; delegati (non sono loro che


abrogano ma la legge che autorizza con abrogazione differita).

Principi costituzionali PA: Autonomia, sussidiarietà, principio di legalità, riserva di legge, buon
andamento, imparzialità, equilibrio di bilancio, separazione tra governo e gestione, responsabilità,
concorso, servizio nazione.

Il procedimento amministrativo: Iniziativa, istruttoria, costitutiva, integrativa dell’efficacia,


241/90 motivazione, responsabile, termine, silenzio assenso, accesso agli atti, contraddittorio,
partecipazione, atto nullo e annullabile, vizi dell’atto (incompetenza, violazione di legge eccesso di
potere) le ordinanze di necessità

Tutela giurisdizionale e amministrativa: Tar Consiglio di stato interessi legittimi diritto


soggettivo, opposizione, ricorso gerarchico proprio e improprio, ricorso straordinario al Presidente
della Repubblica.

Gli atti amministrativi: Distinzione tra meri atti e provvedimenti; l’autoritarietà (incisione
unilaterale con l’efficacia dell’atto/provvedimento); l’esecutività (effetti senza la necessità di una
intermediazione giurisdizionale, presuppone l’efficacia), l’esecutorietà (possibilità di agire con la
forza, presuppone l’esecutività); inoppugnabilità (si può reagire solo in tempi stretti); atti
autoritativi, atti di servizio, atti di tipo privatistico, discrezionalità amministrativa e tecnica.

Elementi degli atti amministrativi: soggetto (la competenza), oggetto (determinato o


determinabile e idoneo), causa giuridica (l’interesse pubblico primario), motivazione (presupposti di
fatto e giuridici), forma; il significato del silenzio; elementi eventuali (termine e condizione); Tipi
di provv. Amm: ammissioni), provvedimenti restrittivi ampliativi (autorizzazioni, concessioni,
rinunce, (revoche, ordini, provvedimenti sanzionatori, requisizioni, espropriazione); direttive;
programmi; trasparenza, intervento nel procedimento). L. 241/90 (termini certi,

Il procedimento amministrativo: Iniziativa, istruttoria, raccolta pareri, fase deliberativa, fase


costitutiva, fase integrativa dell’efficacia, la pubblicità. Cause di invalidità dei provvedimenti
amministrativi: L. 241/90; difformità dal diritto; nullità (numero chiuso); annullabilità
(incompetenza, eccesso di potere, violazione di legge); irregolarità; autotutela (potere discrezionale,
la sanatoria, l’annullamento d’ufficio, la revoca.

Tutela contro l’attività amministrativa illegittima: giustizia amministrativa (giurisdizione


amministrativa e ordinaria, art 113, interessi legittimi e diritti soggettivi) tutela amministrativa
(procedimenti amministrativi di riesame attività giustiziale).

Ricorsi amministrativi: Gerarchico proprio (al superiore su provvedimenti non definitivi, per vizi
di legittimità e merito, facoltativo e non preclusivo); improprio (eccezionale possibile solo se
previsto con legge, non presuppone rapporto gerarchico, provvedimenti non definitivi, facoltativo
non preclusivo); opposizione (eccezionale possibile solo se previsto con legge facoltativo non
preclusivo); ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (generale, solo su provvedimenti
definitivi, preclusivo).

La tutela giurisdizionale: Amministrativa (TAR e Consiglio di Stato) potere di annullare, la P.A.


da attuazione, se non attua giudizio di ottemperanza, in alcuni casi giurisdizione esclusiva, oggetto
del giudizio è un provv. Amministrativo; Ordinaria, può solo disapplicare.

Personale e beni pubblici: dal 2001 si applica il codice civile ed il giudice competente è quello
ordinario (del lavoro) tranne che magistrati, avvocati dello Stato, militari, polizia, ecc); contratti
collettivi fatti dall’ARAN. Entrate dello Stato = tributi (imposte e tasse) + credito + beni statali;
beni demaniali (necessario, eventuale) beni patrimoniali (indisponibili e disponibili); le
partecipazioni statali, autorità amministrative indipendenti.
I ministeri: Doppia veste istituzionale del ministro, sono strutture decentrate, record 22, poi 12, poi
18 e poi ancora 12, uffici di diretta collaborazione con il Ministri, dipartimenti e direzioni generali,
ufficio di bilancio (struttura decentrata della ragioneria generale dello stato), organi consultivi;
presidenza del consiglio come struttura organizzativa strumentale.

Decentramento: Differenza da deconcentrazione, Uffici territoriali del Governo (l. 300/99),


soppressione del Commissario di Governo; aziende autonome (produzione di beni e servizi, è un
organo ministeriale, bilanci allegati al bilancio del ministero, spesso privatizzate) agenzie (attività
tecniche), enti pubblici (territoriali e non, economici e non, nazionali e locali).

Modulo 6

La magistratura: Soggetto solo alla legge, indipendenza esterna ed interna.

L’indipendenza: Autonomia (della struttura governo autonomo garante dell’indipendenza),


organizzativa, organi di Indipendenza (aspetto funzionale, ogni singolo giudice); CSM con funzioni
amministrative e giurisdizionali, resta al ministro l’organizzazione; inamovibilità, no distinzioni;
potere autonomo ed indipendente.

Divieto di straordinarietà e specialità: No straordinarietà (no giudici ex post) no specialità (no


con competenze speciali o diverso procedimento di nomina); “salvate” quelle previste da Cost e
quelle precost. (non se ne può ampliare la competenza né istituire nuovi giudici speciali); la VI
disposizione transitoria.

I giudici ordinari: Giurisdizione penale (oggetto: fondatezza dell’azione penale, promosso dal PM,
c.p.p., giudice di pace, tribunale, corte d’assise, corte d’appello, corte d’assise d’appello, tribunale
della libertà e dei minorenni), e civile (oggetto: tutela dei diritti, promosso da chiunque, c.p.c.,
giudice di pace, tribunale, tribunale dei minorenni, tribunale regionale acque pubbliche); la
Cassazione, legittimità, competenza (tra giudici ordinari), giurisdizione (tra giudici ordinari e
speciali), attribuzione (tra giudici e PA) organo di chiusura, nomofilachia, tribunale delle libertà

I giudici speciali: Amministrativi (TAR e Cons. di Stato) Contabili (Corte dei Conti, nelle materie
di competenza è giudice esclusivo, responsabilità amministrativa-giudizio inquisitorio,
responsabilità contabile - avvio automatico decreto di discarico), tributari commissioni tributarie
(altalenante la natura amministrativa o giurisdizionale), militari.

Il P.M. e l’arbitrato: Organi requirenti, presso le procure, sempre sotto CSM ma impronta
gerarchica negli uffici, passaggio da requirente a giudicante non più di 4 volte; arbitrato come
mezzo alternativo, rituale o irrituale
L’accesso alla magistratura: Per concorso pubblico, scuole di specializzazione post lauream,
eccezioni al principio del concorso, un primo esempio i consiglieri di Cassazione per meriti insigne

Il giudice di pace: Civile, penale e conciliazione; 4 anni confermabile una sola volta, requisiti ed
incompatibilità, giudica anche in base all’equità; indennità in relazione alle udienze e decisioni
adottate.

Gli altri giudici onorari: Giudice onorario aggregato (“i mille” per diminuire l’arretrato, durata di
5 anni prorogabili di un anno, rimangono solo per le cause pendenti); Giudice onorario di tribunale
(sia civile che penale, 3 anni rinnovabili una sola volta); Vice procuratore onorario (penale e
laddove previsto civile, inquirente sottoposto al Procuratore della Repubblica); altri giudici onorari
(esperti del tribunale dei minorenni, della sezione specializzata agraria, del tribunale di
sorveglianza); i giudici popolari; consiglieri di cassazione; Commissioni tributarie

Il Consiglio superiore della Magistratura: autogoverno; 3 di diritto, 8 laici e 16 togati;


incompatibilità; godono dell’insindacabilità; 4 anni prorogatio; scioglimento; gestione del
personale, organizzazione uffici giudiziari, vertice struttura burocratica; funzioni di fatto
amministrative, rilievo costituzionale; potere disciplinare; organi di tutela magistrature speciali.

Responsabilità civile e penale: Civile (nei confronti delle parti processuali); risarcibilità del danno
ingiusto per dolo, colpa grave e diniego di giustizia, non può derivare dall’interpretazione delle
norme (tutela endoprocessuale); è responsabile lo Stato che può rivalersi sul magistrato;
Automaticità per anzianità, valutazione professionalità ogni 4 anni; inamovibilità; resp. Disciplinare
vaga, manca tipicità illeciti; ammonimenti, censura, perdita anzianità, rimozione, destituzione
trasferimento d’ufficio.

Il giusto processo: Terzietà e parità, contraddittorio, ragionevole durata, informazione tempestiva e


riservata, la prova si forma in contraddittorio, salvo eccezioni previste dalla legge, la motivazione,
ricorso per cassazione salvo per guerra. Obbligo dell’azione penale, polizia giudiziaria (il problema
della doppia dipendenza, dal 1988 distinte sezioni di polizia giudiziaria)

Magistratura inquirente: Pubblico ministero, organi di giustizia, coordinamento del regio decreto
511/46 solo per esercizio azione disciplinare, la Procura, organo monocratico, presso il tribunale,
generale presso la c. appello e cassazione, DNA.

L’organizzazione: Impersonalità o indivisibilità, la gerarchia, conciliare il 53 c.p.p. con il decreto


legislativo del 2006.
Le interferenze: I compiti dei procuratori generali, la polizia giudiziaria

Magistratura inquirente Cost.

Obbligatorietà dell’azione penale (art. 112 2) Altre considerazioni: L’ambiguità dell’art. 107
Cost e le finti dell’autonomia del PM.

Il PM nel processo: anche a favore dell’imputato

L’accesso alla magistratura: concorso o nomina in cassazione, requisiti personali e


formativo professionali
Formazione e aggiornamento: Scuola superiore della magistratura, il tirocinio, ogni 4 anni
svolge un corso.
La carriera: Le fasi (prima ruoli chiusi, poi aperti, poi chiusi), le valutazioni

Capitolo 7
Regioni ed altri enti locali: art. 5 autonomia e decentramento; 114, materia modificata con
la riforma del titolo 5 L.Cost. 1/1999 e 2/2001.
L’attuazione del disegno costituzionale: 15 regioni ordinarie, 5 speciali, 2 province
autonome; per l’operatività occorre aspettare il 1970 riforma Bassanini, testo unico d.lgs.
267/2000.
Sintesi delle modifiche introdotte: Statuto e elezione diretta del presidente della Giunta;
nuovo riparto di competenza legislativa, funzioni amministrative ai comuni, autonomia
finanziaria, legittimità costituzionale successiva

Gli organi regionali: Consiglio, Giunta, Presidente Giunta Regionale; riserva di legge
statale per i principi e regionale per i dettagli; le incompatibilità; l’insindacabilità;
caratteristiche comuni (iniziativa, parlamento in seduta comune, referendum abrogativo,
ricorso Corte Cost., insindacabilità, fusione Regioni, rappresentanza nella commissione
bicamerale Simul stabunt simul cadent.
Forma di governo provvisoria: elezione diretta del presidente delle giunta,
neoparlamentare, mozione di sfiducia, lo statuto può integrare e modificare ma deve tenere
fermo il rapporto di fiducia, con legge elettorale può modificare il sistema elettorale, regioni
ad autonomia speciale.
Amministrazione locale ed atti normativi: N° min 10.000 x nuovi comuni, se > 100.000
necessarie circoscrizioni; Consiglio e giunta comunale/provinciale, Sindaco, presidente della
giunta; fiducia, 5 anni, max due mandati; statuto (2/3 del Consiglio). Comune (Funzioni
proprie ed altre conferite con legge dello Stato e/o Regione, popolazione e territorio
comunale); Provincia (ente intermedio,); difensore civico; sistemi elettorali; le regioni
possono attuare direttamente le direttive comunitarie (nelle materie di loro competenza);
potere sostitutivo statale; apparente contrasto tra 2° e 3° comma art. 117.
La disciplina costituzionale degli statuti: Fonti a competenza riservata e specializzata,
disciplina la forma di governo i principi fondamentali di organizzazione e gli istituti di
democrazia diretta, sovraordinato alla legge regionale ma subordinato alla Costituzione;
doppia votazione; entro 30 gg il governo può sollevare questione costituzionale, entro tre
mesi può essere richiesto referendum approvativo, poi promulgazione.
Gli statuti regionali nel sistema delle fonti: Limite sia alle leggi regionali che statali;
apparentemente s’impone alle norme costituzionali sulla forma di governo ma è la
Costituzione a farsi da parte; insufficienza del criterio gerarchico, occorre quello della
competenza; prima della modifica lo statuto era adottato con legge statale.
La necessità dell’interpretazione: difficile l’abbandono dell’elezione diretta; dal testo
l’azione governativa sembra successiva anche se poi parla di promulgazione successiva al
referendum approvativo, quindi la pubblicazione è solo notizia.
Gli statuti delle regioni ad autonomia speciale: Non dispone del potere statutario, atto
normativo statale e non proprio (differenza da regioni ordinarie) modifiche introdotte dal L.
Cost 2/2001, speciale legge regionale per modificare la forma di governo
Gli statuti speciali nel sistema delle fonti: Norme di rango costituzionale, norme
costituzionali depotenziate, procedimento semplificato; casi di flessibilità anche preesistenti
alla modifica introdotta con L. Cost. 2/2002.
Storia ed altre peculiarità delle regioni ad autonomia speciale: Anteriori alla costituzione
ed approvate dall’assemblea costituente; più analitica ma rigida, attuazione con decreti
legislativi governativi, prima maggiore estensione della competenza legislativa, adesso
occorre vedere l’applicazione concreta della riforma, maggiori canali di finanziamento,
Presidente giunta può partecipare alle riunioni del Cons. Min, tutela gruppi linguistici.
L’autonomia legislativa delle Regioni a statuto ordinario: legge ordinaria formale di
rango primario su un piano di concorrenza e separazione di competenze, potestà esclusiva,
concorrente e residuale, scomparsa la facoltativa-integrativa ma nulla vieta che si possa nel
concreto realizzare; iniziativa, esame ed approvazione, promulgazione e pubblicazione
I controlli sulle leggi regionali: Rispetto della costituzione, dei principi (nelle materie a
competenza concorrente), ambito territoriale; solo su leggi già in vigore (entro 60 giorni), lo
Stato può eccepire qualsiasi vizio, la Regione solo la lesione delle sue competenze; in
passato controllo preventivo con rinvio governativo; i principi possono essere molto
dettagliati per evitare il vincolo derivante dalla competenza regolamentare delle regioni
La successione nel tempo delle leggi cornice: Trattandosi di fonti di uguale rango
dovrebbero abrogarsi; in realtà in base al criterio di specialità (secondo alcuni) la legge
generale statale successiva non potrebbe abrogare la legge di dettaglio regionale; nel dubbio
viene disposta la c.d. clausola di cedevolezza
I limiti all’autonomia legislativa: Limite della competenza, limite territoriale, limite della
Costituzione, diritto penale, civile e processuale, i principi delle grandi riforme, i principi
generali dell’ordinamento giuridico.
Le peculiarità delle regioni ad autonomie speciale: disparità tra regioni ad autonomia
speciale e quelle ordinarie, competenza primaria, ripartita e facoltativa, potestà esclusiva
come un residuo giurassico, clausola di maggior favore, estensione dell’impugnazione delle
leggi regionali.
Il contenuto operativo degli elenchi ex art. 117: Occorreva chiarire i contenuti dei “titoli”
nonché un trasferimento di uomini e risorse; si è in ritardo in questa attività
I regolamenti regionali: Prima della modifica li faceva il Consiglio regionale, poi la
Giunta; parallelismo.
Il referendum regionale: su leggi e provv. Amm; in passato l’ammissibilità dipendeva dal
Consiglio regionale; dopo riforma anche consultivo con organo giudicante
sull’ammissibilità in posizione di terzietà; esempio Lazio con referendum propositivo;
modifiche approvazioni statutarie (facoltativo, sospensivo, deliberativo); Referendum
regionale per la fusione o creazione di Regioni: Approvativo inserito in un procedimento di
legge costituzionale; ha carattere territoriale ed è necessario.
I referendum provinciali e comunali: nati sperimentalmente e poi istituzionalizzati con il
testo unico 267/2000; sottoposti ai rispettivi statuti e regolamenti di attuazione; di solito
“neutralizzati”. I referendum per variazioni territoriali: Approvativo-Consultivo, per la
Provincia occorre una legge ordinaria, per il comune una legge regionale procedimento
aggravato dalla necessaria consultazione popolazioni interessate tutte quelle coinvolte
Funzioni amministrative: Affidate ai comuni salvo che per l’esercizio unitario o in
applicazione del principio di sussidiarietà vengano affidate ad un ente territorialmente più
ampio.
Il finanziamento delle Regioni e degli enti locali: Inattuazione dell’art. 119; per le Regioni
IVA, addizionale IRPEF e aliquota sulla benzina; fondo perequativo come effetto
dell’uguaglianza sostanziale.
Organi di raccordo Stato Regioni: Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le
Regioni e le Province autonome; organi consultivo

capitolo 8
Il diritto comunitario: I tre pilastri (CE, PESC, GAI), in rapida evoluzione, trattato di
Lisbona, 27 stati.
Le attribuzioni: Principio di tassatività delle attribuzioni influenzato dal principio di
autointegrazione, dai poteri impliciti e dal principio di sussidiarietà; Organismo sui generis
con tratti simili a federazione e tratti simile a confederazione; difficoltà anche dovute dal
diverso tasso di omogeneità conseguente all’allargamento a 27 stati.
Il cammino delle istituzioni europee: 1951 CECA (fine economico e di pace); 1957 CEE e
EURATOM; 1979 prima elezione; Vicende politiche (caduta del muro, riunificazione
tedesca e crollo del blocco sovietico; Maastricht, si introduce PESC e GAI (diventano 3
pilastri), moneta unica, banca centrale e cittadinanza europea; 1999 introdotto l’euro.
Trattato che adotta una Costituzione europea (convenzione costituente, interrotta a seguito
dei referendum francese e olandese, mai entrata in vigore, progetto accantonato, non si
fondono più i due trattati di base); Trattato di Lisbona (trattato di riforma, due referendum in
Irlanda, entrata in vigore il 1° dicembre 2009).
Il Parlamento Europeo: Dal 1979 eletto a suffragio universale e diretto ogni 5 anni
partecipa alla formazione della legge con procedure di codecisione e cooperazione, poteri di
controllo per verso la Commissione (in particolare approvazione iniziale e mozione di
censura), elezione con sistema proporzionale a scrutinio di lista.
Consiglio dell’unione europea: Il legislatore comunitario, un rappresentante per ogni stato,
composto dai ministri degli stati membri (quello competente per materia trattata), presieduto
a turno ogni 6 mesi;, il ministro impegna il governo; voto a maggioranza semplice o il c.d.
voto ponderato, in alcuni casi richiesta l’unanimità, può concludere accordi internazionali.7
Consiglio europeo: Composto dai capi di stato e di governo + il presidente della
Commissione europea, organo politico, non ha poteri legislativi, istituito nel 1974
formalizzato con Maastricht e definitivamente istituzionalizzato con il Trattato di Lisbona;
si riunisce due volte ogni 6 mesi (salvo altre convocazioni); elegge all’interno un presidente
che dura 2,5 anni; le dichiarazioni non hanno valore giuridico; diverso da Consiglio
d’Europa.
La commissione europea: Membri designati su proposta degli stati; rapporto di fiducia con
il Parlamento; poteri di iniziativa normativa, esecuzione, controllo sanzionatori; è l’organo
esecutivo, indipendente da stati membri; dura 5 anni, si avvale di due organi consultivi.
La Corte di Giustizia: Garante del rispetto dell’interpretazione e dell’applicazione del
trattato; dura 6 anni, tribunale di primo grado, vi possono ricorrere gli Stati membri, le
istituzioni comunitarie, i privati ed i giudici nazionali; procedimenti pregiudiziale, ricorsi
per inadempimento, ricorsi di annullamento, ricorsi per carenza, azione per risarcimento
danni.
Gli altri organi comunitari: Corte dei conti europea (controllo contabile e di chi gestisce i
fondi), Comitato economico e sociale, Organi finanziari (Banca Centrale europea e Banca
per gli investimenti).
Il Trattato di Lisbona: Entrato in vigore il 1/12/09; modifica i precedenti trattati, tolta la
natura costituzionale e il nome di “legge europea”; Presidente del consiglio eletto e non più
a rotazione; rimane la qualifica di alto rappresentante per la politica estera e sicurezza
comune; doppia maggioranza (in vigore dal 2014); clausola di solidarietà, clausola di
esclusione e possibilità di recedere.
Il Percorso ad ostacoli del trattato di Lisbona: due referendum in Irlanda; da noi ratificato
agosto 2008 (iniziativa del governo Prodi poi caduto ripresentato dal governo Berlusconi)
Il Precedente, il trattato che adotta una Costituzione per l’Europa: Si volevano
sostituire i precedenti trattati ed adottare una Costituzione, mai entrata in vigore a seguito
bocciature a seguito di referendum francese e olandese
Fonti comunitarie: Fonti di diritto convenzionale (trattati), fonti di diritto derivato;
Regolamenti comunitari (generali, astratte e obbligatorie; non serve atto statale che ne ordini
l’esecuzione); direttive (destinatario è lo Stato membro, contengono un risultato da
raggiungere con i mezzi normativi scelti dagli Stati), decisioni (come i provvedimenti
amministrativi interni, applicano norme generali astratte a casi concreti); distinzione diretta
applicabilità ed effetto diretto; procedimento di formazione, comitato conciliazione
In particolare l’effetto diretto: Caratteristica che dipende dalle norme e non dal veicolo,
nata per garantire la prevalenza del diritto comunitario; contengono una norma chiara; ha un
carattere sanzionatorio; se manca effetto diretto vi può essere risarcibilità per
l’inadempimento (sentenza Francovich).
Classificazione delle fonti: Atti direttamente applicabili con norme con effetto diretto; atti
non direttamente applicabili con norme con effetto diretto; atti direttamente applicabili con
norme senza effetto diretto; atti non direttamente applicabili con norme senza effetto diretto
Rapporti tra norme comunitarie e norme interne: In Italia non servì una riforma
costituzionale in quanto si “passò” dall’articolo 11 (interpretazione estensiva dello “scopo di
pace”, diplomazia del ping pong); consenso alla cessione di sovranità; la riforma del Titolo
V più esplicita sul punto.
Lo sviluppo della giurisprudenza costituzionale: Criterio cronologico (si abrogano a
vicenda senza far sorgere questioni di incostituzionalità); Criterio gerarchico (violazione
indiretta dell’art. 11 Cost); teoria dualistica (179/84, sentenza Granital o La Pergola, due
sistemi separati e distinti che implica la non applicazione della norma interna).
L’espansione dei poteri impliciti: Ci sono dei motori di sviluppo che porta l’unione a
occuparsi di argomenti non rientranti; l’esempio legislazione ambientale (una diversa
sensibilità ambientale incide concorrenza).
I possibili contrasti tra norme comunitarie e nazionali: Legge ordinaria vs. norma
comunitaria self executing (si applica la norma comunitaria, falla nel principio di legalità
della P.A.); legge ordinaria vs. norma comunitaria NON self executing (si applica la norma
italiana salvo violazione indiretta art.11); Regolamento italiano vs. norma comunitaria (si
applica ala norma comunitaria); Principi costituzionali vs. norma comunitaria (ci si è andati
vicino ma non si è mai arrivati all’incostituzionalità del trattato).
I Giudici davanti al diritto comunitario: Inadeguata la teoria dualistica (forma mutante),
competenza, circa principi poste da i giudici servi di due padroni; in caso di dubbio circa la
il requisito dell’effetto diretto, circa possibili contrasti con norme comunitarie non self
executing, si può porre una questione pregiudiziale alla corte di giustizia; se vi sono dubbi
circa possibili violazioni dei principi costituzionali si può adire la Corte Cost. o la Corte di
Giust.
Differenza tra disapplicazione e non applicazione: disapplicare la legge (implica un
giudiziosulla validità inibito possibile non applicare (scegliere la norma competente).

capitolo 9
L’attuazione delle norme comunitarie: Legge comunitaria introdotta con L. 86/89 (la c.d.
legge La Pergola) e modificata con L. 11/2005.
I contenuti della legge comunitaria: Modifica ed abroga norme interne, attua norme
comunitarie, i principi entro cui si deve mantenere il legislatore regionale, esercita il potere
sostitutivo statale a seguito dell’inerzia delle Regioni (in questo caso le norme sono
“cedevoli”).
L’attuazione delle direttive comunitarie: Legge comunitaria o altra legge; decreti
legislativi adottati sulla base della delega contenuta dalla legge comunitaria; regolamenti del
Governo
Premessa: Garanzia rigidità; Dopo seconda guerra mondiale esigenza di tutela; Costituzione
come legge suprema; la prima incostituzionalità risale al 1803 negli USA ad opera del
Marshall.
Modelli di sindacato di costituzionalità delle leggi: Preventivo o successivo (prima o
dopo l’entrata in vigore), diffuso (ha effetti inter partes, stare decisis, esempio USA, Corte
suprema) o accentrato (civil law), in via diretta (da chi ne ha l’interesse) o in via indiretta
(nel corso di un normale giudizio); I casi di sindacato preventivo, diffuso: Fino riforma
titolo V il Governo poteva impugnare le leggi regionali; oggi per leggi statutarie delle
regioni ad autonomia speciale e statuti delle regioni ad autonomia ordinaria; in via d’azione
Stato vs. L. regionale e Regione Vs. legge statale o di altra regione.
Il funzionamento della Corte Costituzionale: 9 anni, no prorogatio (salvo per giudizi
d’accusa), decisioni deliberate solo dai giudici che hanno partecipato a tutte le udienze;
presidente (eletto a scrutinio segreto, dura tre anni rinnovabili) ha rappresentanza esterna; il
relatore vota per primo; le tre date (decisione finale, deposito in cancelleria, data della
pubblicazione in Gazzetta); Le decisioni della Corte: Sentenza (definisce il giudizio),
ordinanza (di solito non chiude); struttura (intestazione, premessa, ritenuto in fatto,
considerato in diritto e dispositivo)
La composizione della Corte: 5 Parlamento s. c., 5 magistratura, 5 dal PdR; L. Cost. 2/67
(scrutinio segreto, prima 2/3 poi 3/5); decadono e vengono eletti non tutti insieme; stessa
area politica dell’uscente; i giudici aggregati 16 giudici non togati per i giudizi d’accusa.
La mancata nomina: Che succede mancando la prorogatio e non risultando una sanzione
per il ritardo?; la l. cost 2/67 prevede si provveda entro un mese; ipotizzabile un conflitto di
attribuzione; il caso Giuseppe Frigo (ci vollero 18 mesi e 21 votazioni); il peccato originario
della logica spartitoria.
Lo status di giudice costituzionale: 9 anni. Immunità e improcedibilità (non sindacabili per
opinioni espresse e voti dati nell’esercizio delle funzioni); Non sottoponibilità a misure
restrittive della libertà personale (stessa immunità dei parlamentari del 68.2); Inamovibilità;
Garanzie dell’organo (Verifica dei poteri (convalida la nomina poi giurano davanti al Pres.
Repubblica, da quel momento decorrono i termini); autonomia finanziaria (proprio bilancio),
regolamentare, autodichia (giurisdizione domestica, decide sui ricorsi dei propri dipendenti),
potere di decidere la rimozione, potere di polizia interna)
Il controllo di costituzionalità: Diverso dal controllo del Pres. Rep. (preventivo e
necessario), quello della Corte è successivo (salvo rari casi) ed eventuali; 134 Cost.; atti
sindacabili; disposizioni o norme?
Sindacabilità delle L. Cost., pre cost., regolamenti: Sia per vizi formali che sostanziali,
principi fondamentali come limite al potere del legislatore; non è stato negato l’ordinamento
precedente (la Costituzione come filtro), sindacabile solo i vizi sostanziali e non quelli
formali; Regolamenti esclusi (il loro fondamento di validità è la legge, se il regolamento è
incostituzionale o è nullo in quanto non è conforme alla “sua” legge o è la legge ad essere
incostituzionale); il problema dei regolamenti indipendenti; non vi rientrano le fonti fatto.
Sindacabilità del d. l.; referendum, atti regionali: Il DL non viene convertito
(inammissibile); viene convertito in legge (novazione della fonte il vizio si trasferisce sulla
legge di conversione); decisione entro i 60 giorni (difficile); la reitera. Referendum(non in
quanto tale)
I vizi della legge: Formali (Riguardano il procedimento di formazione che tende a
travolgere l’intero atto ma in alcuni casi no, esempio della legge di delega che pretende il
procedimento ordinario) e sostanziali (violazione della costituzione, incompetenza ed
eccesso di potere legislativo i cui indizi sono contraddittorietà, incongruità mezzi ed
irragionevolezza)
2: Il termine di paragone, solo norme costituzionali,
I principali casi di parametro interposto: Leggi di delega, norme internazionali
generalmente conosciute, norme internazionali leggi cornice, norme comunitarie (quando
non sono self executing).

Il giudizio incidentale: Nel corso di un procedimento (giudizio e giudice a quo): elemento


oggettivo (applicazione obiettiva) e soggettivo (terzietà); si sezione disciplinare CSM, Cons.
naz. Forense, Corte dei conti la corte costituzionale, nel giudizio arbitrale; no il PM, il giudice
conciliatore in sede di separazione (serve un giudice in un giudizio)

L’introduzione della questione: sollevata dalle parti o d’ufficio; rilevanza (rapporto di


strumentalità inevitabile, pregiudiziale) non manifesta infondatezza (il fumus, il sospetto, tracce
di sindacato diffuso); se respinge adotta ordinanza motivata (riproponibile dalle parti ad ogni
ulteriore grado); se d’accordo sospende il processo e rinvia gli atti con l’ordinanza di
rimessione.
Il giudizio in via principale: Stato vs. legge regionale o regione vs. legge statale o di altra
regione; impugnazione diretta preventiva (Stato vs. statuti regionali e legge statutaria.

Tipologia decisioni: inammissibilità (manca requisito soggettivo, oggettivo, oggetto, rilevanza


interesse a ricorrere, difetti formali) a volte riproponibile altre no, rigetto inter partes, non
riproponibile nello stesso giudizio, accoglimento, erga omnes

Sentenze di accoglimento: Retroattiva, erga omnes, fondatezza, contrasto tra art. 139 e legge
87/53, rapporti esauriti, prescrizione decadenza sentenza passata in giudicato

Sentenze interpretative: di rigetto, di accoglimento, non fondata nei sensi di cui in


motivazione,

Conflitti di attribuzione tra poteri dello Stato: Conflitto interorganico, per tutelare
competenze affidate dalla Costituzione, organi competenti a dichiarare definitivamente la
volontà; diverso conflitti di competenza (risolti dagli organi interni al potere); atti invasivi
(usurpazione) o impedimento (menomazione o interferenza); non ci devono essere altri
strumenti utilizzabili.

Cosa si intende per “potere”: Non solo i tre poteri ma anche gli altri organi costituzionali;
basta che la Costituzione attribuisce potere: si comitato promotore del referendum, no partiti
politici, si all’interno di un potere se ha competenze da Costituzione (esempio ministro); si la
singola Camera, si commissioni di inchiesta, si ogni singolo magistrato, no singolo elettore

Aspetti procedurali: Presentazione ricorso (da parte lesa, no notificato), decisione di


ammissibilità (non preclusiva, giudizio sommario); la decisione (sentenza, determina a quale
potere, può annullare l’atto, se il problema è una omissione impone l’azione; se si rinuncia viene
estinto il processo; se di fatto si supera il conflitto, viene dichiarata cessata la materia del
contendere; effetto inter partes; l’annullamento degli atti vale erga omnes

Capitolo 10

Conflitti di attribuzione tra enti: non deriva da atto legislativo ma amministrativo,


normativo di tipo regolamentare, giurisdizionale; la lesione deve essere concreta ed attuale;
proposto dal Pres. Cons. Min. o Pres. Giunta entro 60 gg. dalla pubblicazione o conoscenza
dell’atto lesivo, possibili provvedimenti .usa dal parlamento in seduta comune e giudicato da
Corte costituzionale in composizione integrata; comitato svolge una indagine, sottratta alla
giurisdizione ordinaria, occorre il dolo specifico, decisione in camera di consiglio.
Ammissibilità del referendum: Attribuita da L. Cost. 1/53; si decide in assenza di parte; chi lo
ha proposto (ed il Presidente del Consiglio) può proporre memorie; giudizio necessario;
inammissibile per rango costituzionale, leggi rinforzate, a contenuto costituzionalmente
vincolato, manovra finanziaria, quesiti plurimi o non omogenei

Fonti del riconoscimento, cognizione. diritto: inesauribilità, atto o fatto abilitato, norme di art.
1 disp. Prel. c.c., di produzione, sulla produzione,

Le caratteristiche delle norme: generalità, astrattezza, novità, stabilità, positività, coattività,


sudditi come corpo ed azioni come astratte 3)Distinzione disposizione e norma: es. art. 13 un
comma + disposizioni, art. 139 un art. una disp.; l’apparente chiarezza di un testo, esempio del
minore, risultante normativa

Fonti atto e fatto: summa divisio, atto documenti scritti, fatto comportamenti, forza di una
norma dipende dalla forza della fonte che la introduce.

Fonti atto: riconoscibilità (intestazione, nome proprio, procedimento), articoli, commi, rubrica,
capi e titoli, atti imperativi voluti, leggi meramente formali

Fonti fatto: diritto senza disposizione dei mio ordinamento, consuetudine (elemento materiale
diuturnitas elemento soggettivo opinio iuris), la formulazione scritta è successiva rispetto alla
vigenza, usi, praeter legem non contra legem, le raccolte sono fonti di congnizione, diritto non
volontario, consuetudini internazionali, 10 adeguamento automatico, no consuetudini
interpretative.

Completezza ed incoerenza nell’ordinamento: Incompleto (mancanza di norme) incoerente


(abbondanza di norme); divieto di non liquet; come se fosse completo, una conquista da
raggiungere; attività di completamento, giudice senza potere creativo; incompleto dal punto di
vista delle disposizioni, completo dal punto di vista delle norme.

I vari significati del termine interpretazione: Art. 12 disp. Prel. c.c.; significato proprio delle
parole ed intenzione del legislatore; interpretazione autentica, estensiva, evolutiva.

L’auto integrazione: Contrapposto all’etero integrazione; analogia legis, sillogismo classico


(esempio libri osceni), argumentum a simili. Principi generali: Analogia iuris; anche se discusso
sono norme (si ricavano da altre disposizioni e uguale funzione delle norme). Argumentum a
contrario: Differenza tra “solo che” (esempio art. 3) e “che solo” (esempio art. 48) condizione
sufficiente e necessaria; utilizzabile in materia penale
Fonti e norme nell’unità del sistema: antinomia = 2 o + norme contemporaneamente
applicabili ed autoescludenti reciprocamente, inevitabile il sorgere ed il risolvere, criteri logico
teoretici (abrogazione e specialità) e storico positivi (gerarchico competenza)

Il criterio cronologico: abrogazione espressa, tacita nuova regolamentazione, esigenza, non


può non esistere, abrogazione retroattiva, legge retroattiva solo se lo dice, regolamento no,
incide su efficacia e non su validità criterio di specialità

Criteri storico positivi: Criterio gerarchico e competenza (valide invalide, secondo alcuni
meno automatico, più incisivo.

Le leggi retroattive: art. 11 disp. Prel. c.c., 25 cost, numero determinato ed immutabile di casi,
schema ipotetico.

L’autoqualificazione dell’atto: Sufficiente solo per la legge, serve la norma di riconoscimento

Fonti di cognizione: presuppongono fonte di produzione, non pongono norme, privilegiate


(testo legale) autorevole (fino a prova contraria) in senso stretto (non si inseriscono nel processo
di formazione dell’atto, in senso ampio)

Fonti di cognizione autorevoli: strumenti di conoscenza di norme consuetudinarie, ufficiali per


la loro provenienza ma non sono né vincolanti né esclusive; raccolte usi, testi unici di mera
compilazione, testi unici normativi.

La pubblicazione dell’atto: vacatio (15 giorni derogabili) per conoscibilità, necessaria,


obbligatoria, pubblici poteri, privilegiata; pubblicazione anomala per leggi costituzionali, statuti
ordinari e leggi statutarie

La riserva di legge assoluta: La Cost. attribuisce alla legge il compito di disciplinare una
materia sottraendola alle altre fonti; legge in senso lato (o materiale, sinonimo di atto
normativo) o in senso stretto (o formale, atto deliberato dal Parlamento); anche atti con forza di
legge salvo atti di indirizzo.

La riserva di legge relativa: Basta che la legge (o gli atti con forza di legge) disciplinino i
principi, di costruzione dottrinale (es. nell’art. 23, 41, 42, 43)

Cenni alle altre riserve ed il loro scopo: Costituzionale, di assemblea, di statuto, regionale, di
regolamento parlamentare; hanno tutte uno scopo di garanzia.
1)Riserva di legge e principio di legalità: La prima riguarda chi pone le regole (vincolo di
contenuto della legge formale); la seconda chi esegue le regole (si deve fondare su una previa
norma, è un limite ai poteri pubblici); la norma legittimante non deve necessariamente avere la
forza di legge.

Violazione della riserva di legge che non viola il principio di legalità: Se si delega in toto alle
fonti regolamentari o direttamente ai poteri amministrativi.

La ricerca della norma e cenni circa l’interpretazione: da mihi factum et tibi dabo ius; iura
novit curia; il rinvio alla legge cosa diversa rispetto alla riserva; la disposizione si interpreta dal
punto di vista dell’ordinamento (interpretazione letterale e sistematica).

Leggi solo in senso formale: In generale la forma delle legge è inconfondibile, ha un naturale
contenuto normativo; esistono “leggi” solo in senso materiale (contenuto normativo ma non la
forma); dubbio se ne esistono solo in senso formale (forma di legge ma senza contenuto
normativo); rendiconto, autorizzazione alla ratifica dei trattati, approvazione degli statuti, leggi
costituzionali che istituiscono regioni

Critica alla teoria delle leggi solo formali: Occorre tenere presente la distinzione tra
disposizione e norma; la legge di approvazione degli statuti (esistite fino alla riforma del titolo
V); leggi formali semmai non contengono disposizione ma sono comunque potenzialmente
normative.

La riserva di amministrazione: Non prevista in costituzione; se una legge attribuisce una


competenza, una legge successiva può negarla; parte della dottrina rileva tracce di riserva per
concludere nel divieto a porre in essere provvedimenti concreti; in realtà legittime.

Leggi di interpretazione autentica: dichiarativa (dichiara oggi un significato preesistente, no


nuova norma, retroattività solo apparente, inutile, effetti invulnerabili, possibile la pseudo
interpretativa, non applicabili i limiti alla retroattività), costitutiva (introduce oggi un nuovo
significato, realmente retroattiva, si nuova norma, necessaria, effetti vulnerabili)

Analisi del sintagma: Il meccanismo dal pensiero inviato al pensiero ricevuto, le due diverse
interpretazioni (esigenza del corpo elettorale, la disciplina del singolo caso), no autentica (no
stesso organo o comunque no stessa composizione)

Qual è la particolarità: Retroattiva pur se detto implicitamente


Le consuetudini: Per descrivere questo fenomeno, cui si è accennato in precedenza, dobbiamo
ricordare che il nostro ordinamento tiene conto, a certe particolari condizioni, delle norme
vigenti in un altro ordinamento, sia rinviandovi sia presupponendole. Il rinvio può essere: 
fisso come nel caso del c.d. ordine di esecuzione  mobile come il caso dell’adattamento
automatico alle norme internazionali generalmente riconosciute (art. 10 Cost) o del richiamo al
diritto straniero nel c.d. diritto internazionale privato. La norma rinviante è una norma sulla
produzione giuridica che nazionalizza le fonti che hanno prodotto nell’ordinamento esterno le
norme oggetto del rinvio. Anche se nell’ordinamento esterno la fonte di tali norme è un atto
vero e proprio, da punto di vista del nostro ordinamento viene preso in considerazione come
fatto giuridico in senso stretto. Ciò perché per aversi una (nostra) fonte atto si richiede
l’imputazione della fattispecie a soggetti ed organi determinati, cui si attribuito un potere
normativo. E’ evidente come l’ordinamento interno non può attribuire poteri e competenze a
soggetti ad esso estranei. Pertanto, fonti normative che nell’ordinamento d’origine sono
ascrivibili alla categoria degli “atti”, degradano a meri fatti normativi. Una sorta di terza forma
di rinvio è la “presupposizione”. Non è un vero rinvio, ma una situazione che si verifica quando
l’ordinamento presuppone particolari norme di un ordinamento esterno. Ad esempio le norme
penali italiane che puniscono le offese ai Capi di stato esteri presuppongono la relativa qualifica
(come facciamo, ad esempio, a sapere “giuridicamente” che Trump è il presidente degli Stati
Uniti se non presupponendo le relative norme? Altri casi citabili sono le norme sulla
cittadinanza, piuttosto che la qualifica di sacerdote

Quanto descritto in chiave teorica (progressione del contesto fino al “punto di non ritorno” oltre
il quale la disciplina legittima è diventata illegittima) è puntualmente successo ad esempio con il
cd. “sistema tabellare”. Il cd. “sistema tabellare” (disciplinato dal D.P.R. 30 giugno 1965, n.
1124) prevedeva un elenco tassativo di malattie “tipiche” in quanto ricollegabili ad un
determinato agente patogeno ed un elenco altrettanto tassativo dei lavori che si ritenevano
esponessero il lavoratore al medesimo agente patogeno. Chi contraeva una determinata
patologia elencata nelle “tabelle” entro un determinato perimetro temporale e svolgeva una
determinata professione poteva accedere alla pensione privilegiata in quanto affetto da una
“malattia professionale” In questo senso “agevolava” il lavoratore in quanto gli evitava di dover
provare il nesso tra patologia e lavoro. Agevolava… ma cionondimeno “discriminava” (nel
senso che non considerava alcune malattie né alcune tempistiche né, infine, alcune attività
lavorative) in maniera ragionevole, in quanto era adeguata al livello delle conoscenze
scientifiche dell’epoca: trattava in maniera ragionevolmente diversa situazioni diverse. Certo
nelle “zone di confine” è verosimile che ci potessero essere delle situazioni le quali, ad un
(costoso e complesso) accertamento sarebbero state riconducibili a delle materie professionali
(“perdendo” l’accesso alla pensione privilegiata) e altre che, al contrario, che rientravano “per
caso” nelle tabelle (accedendo ad una pensione privilegiata fortunosa), ma il “vantaggio”
(fornito dalle presunzioni costituite dalle tabelle) a favore della maggioranza dei lavoratori era
così ampio da giustificare lo “svantaggio” nel quale (ipoteticamente) incorreva una potenziale
minoranza di lavoratori. Agevolava… ma cionondimeno “discriminava” (nel senso che non
considerava alcune malattie né alcune tempistiche né, infine, alcune attività lavorative) in
maniera ragionevole, in quanto era adeguata al livello delle conoscenze scientifiche dell’epoca:
trattava in maniera ragionevolmente diversa situazioni diverse. Certo nelle “zone di confine” è
verosimile che ci potessero essere delle situazioni le quali, ad un (costoso e complesso)
accertamento sarebbero state riconducibili a delle materie professionali (“perdendo” l’accesso
alla pensione privilegiata) e altre che, al contrario, che rientravano “per caso” nelle tabelle
(accedendo ad una pensione privilegiata fortunosa), ma il “vantaggio” (fornito dalle presunzioni
costituite dalle tabelle) a favore della maggioranza dei lavoratori era così ampio da giustificare
lo “svantaggio” nel quale (ipoteticamente) incorreva una potenziale minoranza di lavoratori.

Capitolo 11

La ratio del fenomeno abrogativo: Condizione risolutiva o forza temporale della nuova?; se
così non fosse limiterebbe la produzione normativa successiva; principio di teoria generale.

I conflitti tra criteri: Incoerenza metanormativa o antinomia di secondo grado; in genere i


criteri storico positivi prevalgono su quelli logico teoretici. Gerarchico vs cronologico, prevale il
primo, in realtà non opera il secondo. Criterio di specialità vs cronologico: due criteri logico
teoretici, di solito vince il criterio di specialità salvo in caso di abrogazione espressa o per
disciplina dell’intera materia o quando muta la ratio che sosteneva la deroga. Criterio di
gerarchico vs specialità: Prevale il criterio gerarchico salvo ratio

I conflitti tra criteri.2: Competenza vs gerarchico: Gerarchia solo tra linee contigue.
Competenza vs cronologico: la spunta il criterio della competenza. Competenza vs specialità:
vince la competenza

Le antinomie: Inevitabili, strana concordia della dottrina.

La coerenza dell’ordinamento: Due posizioni, dogma o fine, coerente come tutto gli organismi
viventi, anti e nomos, il momento zero. sovrapposizione totale
Differenza tra contraddizione e contrasto: Contraddizione sovrapposizione parziale (possono
rimanere tutte e due), contrasto

Antinomie reale ed apparente: Reale esiste e risoluzione, apparente non esiste e basta
interpretazione, servono criteri di

Distinzione tra interpretazione e criteri di risoluzione: Il secondo è una specie del genere del
primo, esempio della disposizione con tre significati di cui uno solo compatibile
sovrapposizione totale

Differenza tra contraddizione e contrasto: Contraddizione sovrapposizione parziale (possono


rimanere tutte e due), contrasto sovrapposizione totale

I meccanismi di sviluppo delle fonti consuetudinarie: manca l’intermediazione del legislatore


e della disposizione, esempio fotografia fonte atto = evoluzione a balzi (sempre tardiva), la
consuetudine attinge direttamente alle esigenze

Esemplificazione del meccanismo di sviluppo: Mutazione da fonte atto in tempo reale, fonte
fatto mai istantanea; parallelo tra i due sistemi

Il sistema tabellare: progresso tecnologico, 1965, sistema di presunzioni

L’antinomia insolubile: più norme contemporanee, pari grado, speciali o generali, competenti;

La legge Gelmini: 240/10 un art. abroga 230, un art. modifica un altro art. ricostruisce; risolto
da DL 225 del giorni prima inserito in legge di conversione, antinomia non risolta dal legislatore
ma irrilevante (3 disposizioni per 2 norme)

Alla ricerca della norma insolubile: Costituzione danese, esempio giudici costituzionali
esempio durata legislatura

L’uso proprio del termine di antinomia: utilizzata solo 80 volte e spesso utilizzato per
antinomie che non riguardano l’incostituzionalità o altri fenomeni che non riguardano
l’antinomia

Antinomia ed effetto collaterale: sentenza del ’57 autorizzazione a raccogliere fondi e


manifestazione del pensiero, non antinomiche in quanto ambedue applicabili, definita come
“deficienza” risolta dal legislatore nel ‘81

Antinomia ed ineleganza: Pensioni di guerra nessun contrasto atteso il diverso significato della
pensione sociale, la difficoltà ermeneutica dipende dall’interprete
Antinomia in senso improprio: contraddizione tra due perché, successione per
rappresentazione, diversa tassazione tra discendenti figli legittimi e discendenti figli adottivi
(ma equipara questi agli altri), il codice civile discrimina tra adottato e terzo ma parifica adottato
e legittimo

Successione per rappresentanza segue: due perché dietro le due diverse equiparazioni, solo
una delle due è coerente con l’art. 3; l’antinomia non è tra le due norme ma tra una delle due e la
costituzione (le due norme sono applicabili

I benefici penitenziari: antinomia con il sistema ma in realtà è cotraddizione

Legge interpretativa e interpretata: albo dei trasportatori, nullità se non annotata l’iscrizione
all’albo ma la forma non era scritta, antinomia tra norma interpretante ed interpretata ma la
contraddizione (non l’antinomia) è tra le risultanti (nullità solo se scritto senza annotazione no
se orale)

Altri usi difformi: antinomia funzionale tra testimone ed imputato, contrasto di giudicati,
.Conclusioni: Non esistono le antinomie nel regno delle norme ma nel regno degli interpreti, il
reale colpevole delle disarmonie è il legislatore, l’interprete non risolve nulla.

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