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PENSIERI DI

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3 DODICI MESI // NOVEMBRE 2010

IN QUESTO NUMERO

Editoriale Modificare i paradigmi della crescita Prodotto & mercato Mario valducci: Federalismo nel sistema dei trasporti? No grazie Massimo Tacconi: Ortomercato, investire sul futuro Mariano Mussio: Artigianato bresciano: non si vede luscita dal tunnel Ezio Gamba: Dalla Russia con furore Stefano Cassetti: Il succo del successo Afis: Tre generazioni di successi Combattere il dolore con lozono Matisse a Brescia Strategia dimpresa Slovacchia, la Svizzera bresciana dellEst Bacheca

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Brescia, citt dai mille volti Inchiesta: Super mamme per super impegni Inchiesta: Brescia, S.O.S ambiente Strade e quartieri: Villaggio Prealpino Hinterland: Torbole Casaglia viaggio in Provincia: Speciale Palazzolo sullOglio Tu e il fisco Pelo e contropelo Doping: un nemico da combattere Qui e l Quello che le donne vogliono Gentile Farmacista Specchio delle mie brame videoteca successo

Mensile di attualit, economia, inchieste, opinioni e cultura da Brescia e dal mondo. Novembre 2010 anno II - Numero 10 Rivista mensile - 1,00 VialeDucadegliAbruzzi,163-25124Brescia tel030.3758435-fax030.3758444 redazione@dodicimesi.com Direttore Responsabile RobertoBarucco direzione@dodicimesi.com coordinamento DonatellaCar donatella.care@dodicimesi.com hanno collaborato AliceAimo,EvaAlessandri,GiovanniAltuni,LucaAnni, FiorenzoBandirali,RobertoBarucco,LuceBellori, NicolaBendinelli,LivioBenassi,EsterinoBenatti, ElizabethBertoli,SilvioBettini,PaoloemilioBonzio, DonatellaCar,AlessandraCascio,LodovicoCherubini, AlessandroCheula,PaoloCittadini,MarioConserva, EnricoFilippini,BrunoForza,RolandoGiambelli, RobertoGiulietti,ViolaLadi,LucreziaLombardi, RiccardoMaffei,FerdinandoMagnino,SergioMasini, EnricoMattinzoli,CristinaMinini,GiorgioOlla,Antonio Panigalli,LucianoPonzi,MassimoPortolani,Francesco Rastrelli,FedericoRossi,EmanueleSalvi,Salvatore Scandurra,AlessandraTonizzo.
Questo periodico associato allUnione Stampa Periodica Italiana

DODICI MESI

MESI

Editore SalesSolutionssrl VialeDucadegliAbruzzi,163-25124Brescia RegistrazioneTribunalediBrescian.52del24/11/2008 Impaginazione WaveCommunicationSrl Fotografie ArchivioSalesSolutions,UmbertoFavrettoAgenzia Reporter,RolandoGiambelliIlFotogramma,Patrick MerighiBresciainVetrina,CristinaMinini Stampa MediagrafSpa-Padova Pubblicit SalesSolutionsSrl VialeDucadegliAbruzzi,163-25124Brescia tel030.3758435-fax030.3758444 segreteria@salesolutions.it

MESI 12NOVEMBRE 2010

E
di ROBERTO BARUCCO

DItoRIalE

LA CITT

VISTA DAGLI ALBERI

sistono ancora, le citt invisibili tanto care a Italo Calvino. Vivono seminascoste nellombra delle nostre buone intenzioni. Sono reali. Ci guardano dallangolo privilegiato di quel mondo piccolo chiuso nel cuore di Giovannino Guareschi. Hanno il sapore del verde di una volta, della nebbia che non c pi, del ritmo lento delle stagioni, delle pannocchie accatastate nellaia, il profumo dello spiedo. quel mondo parallelo che Marcovaldo intuiva prima ancora di vederlo, nel romanzo che lo eleva a simbolo di tutti i vinti dalla vita, ai margini delle strade. Lerba che si faceva largo tra una fessura e laltra dei marciapiedi. I funghi in citt, ricordate? La megaditta Sbav che spariva coperta dalla neve, gli angoli pi acuti smussati dal bianco, le caldarroste. Dalle citt invisibili al manovale Marcovaldo, per approdare a Guareschi e al romanzo della Bassa che vive ancora. Il confronto era sempre quello, gi allora, modernit e tradizioni, campagna e citt. La citt vista con gli occhi della natura. La citt vista con gli occhi delle piante, sorpresa dalla natura che cerca di rimediare alluomo. Non il rievocare i bei tempi andati o lelogio della vita rurale. una constatazione, che ancora una

volta sorprende quando le zucche, vuote, di Halloween sono ormai a dormire nellombra dellarmadio e i nostri morti tornano a riposare tranquilli. uno sguardo sulla citt, su questo baraccone umano nel quale ci esibiamo tutti, per sentirci meno soli, guardata dalla parte delle piante. Dallalto di rami quasi spogli, dai nidi degli uccelli, dalle crepe di un ramo. Chiss che dicono di noi, questi ospiti silenti del progresso, destinati forse a campare pi a lungo delluomo, ma a vivere peggio. un mondo locale, quello che vogliamo raccontare. Piccolo, come direbbe Guareschi, che abbiamo scomodato a lungo in questa chiacchierata, dove don Camillo nonostante tutto cammina ancora, avvolto nel suo mantello, solo come un prete nelle brume. Un mondo chiuso in una sorta di ampolla posata ai margini del bosco, ribadirebbe Calvino. Entriamo insieme in questo paesaggio urbano fatto di contraddizioni stridenti, di morali sopite, etiche sventolate, inquinamento e smog e traffico e fili derba esili, ancora capace di sorprenderci, farci riflettere, indignare, sperare, rallentare. Ambiente e verde come luogo dellanima, da tutelare, da proteggere, riamare, ripensare. Da un lato baroni rampanti che decidono di vivere sugli alberi, dallaltro uomini capaci di scelte coraggiose. La trovi da qualche parte, questa Brescia, piccola, personale, intima citt invisibile. Pronta a farsi sorprendere da un nuovo inverno, da una neve che se ne frega, e copre tutto.
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di ANTONIO PANIGALLI

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MODIFICARE

I PARADIGMI DELLA CRESCITA


nche lunione Europea se ne finalmente accorta ed allora perch anche in Italia non si affronta, in politica e in societ, un vero problema per trasformarlo in vera opportunit? di poche settimane orsono liniziativa della Commissione Europea, che prevede un indirizzo normativo orientato ad intervenire in favore del gender gap (divario di genere) per un migliore posizionamento del mega potenziale femminile. Non si tratta solo di intervenire sul terreno comunemente definito delle pari opportunit, che fino ad oggi sono state intese, pi nel privato (famiglia, educazione, ecc.) che nel pubblico (cariche pubbliche, rappresentanza politica, presenza decisionale nel mondo economico, ecc.), come lallineamento tra uomo e donna della pari dignit, ma di favorire nel concreto laffermarsi della opportunit femminile a tutti i livelli della societ civile e in particolare del mondo economico. La distanza tra lItalia e gli altri paesi occidentali (considerati evoluti) emerge chiaramente da vari studi (es. The Global Gender Gap Report 2009) e dalle recenti indagini dellEuroBarometro. Nel rank dei paesi considerati ricchi in termini di Pil (vedi tabella) purtroppo lItalia nella mediocrit non si smentisce, siamo al 72 posto nel 2009). Ma torniamo al documento della UE, che prevede la valorizzazione del potenziale delle donne, per contribuire alla realizzazione di migliori obiettivi socioeconomici e traduca in concretezza i principi definiti nella Carta delle Donne, attraverso lintroduzione di misure specifiche, che puntino tanto ad aumentare la presenza femminile nei consigli di amministrazione delle societ, quanto a combattere la violenza di genere.

Cinque le priorit previste dal documento programmatico: leconomia e il mercato del lavoro, la parit salariale, la parit nei posti di responsabilit, la lotta contro la violenza di genere e la promozione della parit allesterno dellUe. Misure che, tradotte in fatti concreti, attirerebbero pi donne nel mercato del lavoro, e contribuirebbero alla realizzazione dellobiettivo di un tasso di occupazione complessivo del 75% per uomini e donne, gi fissato nella Strategia Europa 2020. Non solo, siccome la materia grigia almeno equamente distribuita nei generi, iniziative mirate porterebbero pi donne a occupare posti di responsabilit nel settore economico, si potrebbe promuovere meglio limprenditorialit femminile e il lavoro autonomo, con un occhio particolare alla crescita della famiglia. Presto sar introdotta anche una Giornata europea per la parit salariale, in modo da sensibilizzare lopinione pubblica sul fatto che in Europa le donne continuano a guadagnare in media circa il 18% in meno degli uomini. Nel mercato del lavoro le donne sono ancora presenti nei settori meno remunerati, mentre sono sottorappresentate nei posti di responsabilit (in Italia, nel 2008, le donne lavoratrici erano al 30%, un dato incoraggiante, ma che rimane comunque al di sotto dei livelli di Spagna (38%), Francia (42%) e Belgio (45%)). La maternit, poi, fa abbassare i tassi di occupazione femminile, e le donne imprenditrici europee rappresentano soltanto il 32,2% dei lavoratori autonomi. (LItalia ovviamente ben al di sotto della media UE ed il divario aumenta in modo macroscopico se si parametrizzano e confrontano i dati Italiani Nord/ Sud).

Country
Iceland Finland Norway Sweden New Zealand Denmark Ireland Netherlands Germany Switzerland United Kingdom Spain France Trinidad and Tobago Australia Barbados Canada Bahamas United States Belgium Estonia Austria Israel Portugal Slovenia Croatia Luxembourg Hungary Slovakia Italy Czech Republic Cyprus Singapore Greece Malta Brunei Darussalam Japan Kuwait United Arab Emirates Korea, Rep. Bahrain Oman Qatar Saudi Arabia

Overall score
0,8276 0,8252 0,8227 0,8139 0,7880 0,7628 0,7597 0,7490 0,7449 0,7426 0,7402 0,7345 0,7331 0,7298 0,7282 0,7236 0,7196 0,7179 0,7179 0,7165 0,7094 0,7031 0,7019 0,7013 0,6982 0,6944 0,6889 0,6879 0,6845 0,6798 0,6789 0,6706 0,6664 0,6662 0,6635 0,6524 0,6445 0,6356 0,6198 0,6146 0,6136 0,5938 0,5907 0,5651

Overall rank
1 2 3 4 5 7 8 11 12 13 15 17 18 19 20 21 25 28 31 33 37 42 45 46 52 54 63 65 68 72 74 79 84 85 88 94 101 105 112 115 116 123 125 130

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di SILVIO BETTINI

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PRODOTTO & MERCATO


DALLA VALLECAMONICA
A SHANGHAI, VIA CALIFORNIA
n questo, e nel prossimo numero di Dodici Mesi, ho inteso lasciare spazio ad un giovane laureando della Bocconi, Andrea Francesco Domeneghini, al quale ho chiesto di raccontare le esperienze vissute, grazie ai propri talenti e, perch no, anche al proprio coraggio, durante un semestre di studi in California e un intero anno a Shangai. Ecco il suo racconto. La mia avventura di giovane camuno alla scoperta del mondo inizia, come spesso accade a chi non ne pu avere diretta esperienza, dalle pagine di internet e da quelle dei libri di scuola: avendo frequentato lormai defunto programma Clemit (Corso di Laurea triennale in Economia dei Mercati Internazionali e delle Nuove Tecnologie) in Bocconi, infarcito di studi su distretti innovativi e tecnologici (come appunto la Silicon Valley), su processi di innovazione e internazionalizzazione e su nuove tecnologie, e avendo una forte passione per computer e altri gingilli tecnologici, lattrazione che la California ha sempre esercitato su di me era ed smisurata. Nel mio immaginario la California era lultima frontiera, la patria del surf e del sole, di Hollywood, della musica dei Doors, degli hippies, probabilmente la cosa pi diversa dallamata Valle che si possa immaginare. Perci, colsi al volo loccasione di candidarmi per il programma di scambio internazionale delluniversit in Italia, anche perch, per quanto mi sia sforzato, Milano con il suo grigiore, io, che vengo dai prati, dal lago e dalle montagne, non sono mai riuscito a sentirla mia. La destinazione agognata era Berkeley, California, uno dei migliori atenei del mondo, con diversi premi nobel nel corpo docente e uno dei migliori programmi di Economia Politica degli Stati Uniti. Non solo: luniversit era stata anche il luogo di nascita e affermazione del movimento hippie, il quale, piaccia o no, stato sicuramente uno dei momenti pi importanti per i diritti civili e per il pacifismo che la storia abbia mai vissuto, e Berkeley ancora oggi intriso di quello spirito. Incredibile ma vero, grazie a dei buoni voti e ad una lettera di motivazione strappalacrime, passai le selezioni e, nel giro di qualche mese, mi ritrovai nella cittadina universitaria. A scuola frequentavo Politica economica, Economia del lavoro, Storia economica americana ed Economia ambientale, materia questultima per cui luniversit un faro a livello mondiale. La vita nel campus scorreva tranquilla, con momenti di studio intensi ma anche bei momenti di convivialit e divertimento fra compagni e amici. Ma forse si trattava di una bolla che pu isolare dalla vera realt quotidiana degli Stati Uniti: basta uscire da Berkeley e dirigersi a San Francisco o anche nella pi vicina Oakland per accorgersi che c qualcosa che non va. La sola California, con circa quaranta milioni di abitanti e lottavo Pil del mondo, uno dei posti migliori per vivere negli Stati Uniti, un posto in cui la societ civile funziona ancora abbastanza bene, comunque anni luce avanti alle realt degli Stati appena pi a Est, come Utah, Nevada e Arizona dove, economie depresse, fondamentalismo cristiano e obesit dilagante, sono solo alcuni dei temi sociali di maggior interesse. Tuttavia per le strade della bella, ricca e liberal San Fran ci si rende subito conto che lintegrazione fra neri, bianchi e ispanici non proprio cos riuscita come spesso ci danno a credere i film, i notiziari o il sentimento comune di unAmerica bella, prospera e progressista e anzi proprio le cosiddette minoranze sono spesso nelle condizioni peggiori, fanno i lavori pi umili e malpagati, sono membri di gang o senzatetto disperati, magari alcolizzati o tossici, oppure in carcere. Non tutti riescono, partendo dal proprio garage, a creare un impero con qualche fusibile, nastro isolante e tonnellate di genio puro: ci sono anche gli Americani medi. Questi Americani sono quelli che non hanno una laurea, che lavorano in posti normali allinterno di fabbriche americane piccole o medie (s, in America non ci sono solo le mega-multinazionali e no, non tutti gli americani sono ricchi con villetta a Suburbia e spider in garage) e che sono colpiti dalla delocalizzazione oltreoceano delle produzioni, oramai quasi totale, tanto che in pi di unoccasione sono andate perdute competenze fondamentali di ingegnerizzazione dei processi produttivi da cui poi scaturiscono le innovazioni di processo, merce sempre pi rara negli USA. Non dimentichiamo per che da tali innovazioni dipese la grande rivoluzione economica americana nel XIX secolo, costruita su livelli di produttivit maggiori rispetto al resto del mondo sia del capitale che del lavoro statunitensi, proprio grazie alle innovazioni tecniche (lutilizzo delle macchine utensili per replicare i componenti fedelmente e con meno scarti) gi gi fino a quelle organizzative (il Taylorismo): prendete il vostro iPhone o iPod Apple, giratelo e leggerete Designed in California, assembled in China. Dai porti californiani non partono pi navi cariche di container con prodotti orgogliosamente Made in USA, vecchio sinonimo di grande qualit, ma solo carichi di legname, derrate alimentari, vino o altre materie prime. In America, ed in particolare in California, si fa innovazione spinta, si inventano prodotti rivoluzionari, ma la produzione dei milioni di pezzi finali che arrivano nelle nostre mani e sulle nostre scrivanie affidata ai Cinesi e ai Taiwanesi, e anche riuscire in questa impresa non uno scherzo. continua
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ENSIERI DI

FEDERALISMO NEL SISTEMA DEI TRASPORTI?


Intervista allon. Mario Valducci, presidente IX Commissione Trasporti PosteTelecomunicazioni della Camera dei Deputati.

NO GRAZIE D

di GIORGIO OLLA

i professione dottore commercialista, Mario Valducci stato protagonista, insieme a Silvio Berlusconi, Antonio Martino, Antonio Tajani e Luigi Caligaris, della nascita di Forza Italia il 18 gennaio 1994, otto giorni prima dellannuncio di Silvio Berlusconi della propria discesa in campo come leader del movimento appena fondato. Nello stesso anno, Valducci, nelle liste di Forza Italia, entrato in Parlamento, alla Camera dei Deputati, dove

ha ricoperto vari incarichi fino a quello attuale di presidente della IX Commissione Trasporti Poste Telecomunicazioni, che ricopre dal 2008. Onorevole Valducci, il sistema dei

Dobbiamo lottare con linefficienza della maggioranza delle amministrazioni regionali.

MESI 12NOVEMBRE 2010

LOn. Mario Valducci.

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trasporti in Italia arretrato, sia su ferro, su gomma e via aerea e stiamo perdendo competitivit anche via mare. Perch non si riesce a fare sistema, adeguandolo alla realt europea e mondiale? LItalia rientrer nel corridoio 5 Lione Kiev, non perderemo questo treno; certo che la volont del governo si scontra con le amministrazioni locali, la burocrazia e, purtroppo, anche con interventi della magistratura non sempre necessari. Per le grandi opere non c mai un problema di soldi, il vero problema sono i tempi che devono essere rapidi e dobbiamo invece lottare con linefficienza della maggioranza delle amministrazioni regionali; io ho proposto un mega commissario per le 20 grandi opere necessarie allItalia, ma c stata una ribellione delle regioni compresa la Lombardia che, peraltro, ritengo che lavori bene. Quindi le amministrazioni locali sono un freno allo sviluppo? Con la Legge Obiettivo abbiamo tolto lItalia dal blocco totale in cui era caduta

da 25 anni, prima qualsiasi opera doveva essere approvata dalla totalit degli enti e amministrazioni locali coinvolti, oggi sufficiente la maggioranza e i risultati si vedono anche a Brescia, per esempio con la Brebemi. E per laeroporto di Montichiari? Credo che il governo debba occuparsi dello sviluppo dei soli grandi sistemi aeroportuali, come ad esempio Roma, Milano, Venezia e il sistema siciliano Palermo-Trapani-Catania, per gli altri aereoporti se ne devono occupare le amministrazioni locali regionali e provinciali. Ma laeroporto di Montichiari Lombardia, eppure dipende da una realt veneta; il federalismo in questo caso un ostacolo? Dal 2001 nei trasporti il federalismo gi pienamente attivo e il governo non pu entrare in questa programmazione, per esempio in Calabria, in un sistema gi non funzionante, la regione ha stanziato 5 milioni per un nuovo aeroporto a Sibari; certo se fosse per me, straccerei quel contratto. Laeroporto, la strada, lospedale o la scuola, realizzati dove sono pressoch inutili ed ipercostose, sono scelte che vengono fatte per ricambiare i grandi elettori? Spesso chi va al potere realizza delle opere non tanto in funzione di una utilit delle stesse, ma come dimostrazione di forza. un malcostume che nella Prima Repubblica era particolarmente diffuso, oggi con le competenze delegate in molta parte agli Enti locali, questa dimostrazione di muscoli sembra essere diminuita, seppure non completamente eliminata: laeroporto di Sibari di cui ho parlato prima lo testimonia. A proposito dei mega commissari per le grandi opere, la burocrazia non dovrebbe garantire la regolarit degli interventi? Io non concordo assolutamente con chi ritiene che le numerose norme di controllo servano per limitare la corruzione, anzi, come si visto nello scorso periodo, la corruzione del terzo millennio prevalentemente allinterno della burocrazia ed l che si svolgono i pi gravi episodi di malaffare. Pi sono le

Lo statuto del PdL arcaico e novecentesco.


norme, pi ingarbugliato il sistema normativo, pi facile per la corruzione annidarsi. Abbiamo visto come potenti personaggi della burocrazia avessero in busta paga politici, parlamentari e addirittura ministri. I politici e i manager pubblici si possono sostituire. Perch Berlusconi non fa piazza pulita e li cambia tutti? Se il Presidente del Consiglio emarginasse i colonnelli, in questo momento ci sarebbero 80 forse 100 deputati che, votando contro, farebbero cadere il governo. Ritiene che ci sia la necessit di un nuovo partito? Lo statuto del PdL arcaico e novecentesco. Ritengo che sia necessario che il PdL, per riformare lazione di Berlusconi, superi questo modello contro il quale avevo gi lottato allatto della costituzione; la doppia figura di aderenti deve essere divisa in pochi, anzi pochissimi professionisti della politica, che crescano con la militanza e la gavetta nelle amministrazioni locali e gli elettori che possano incidere nei momenti topici come le elezioni a sindaco per le quali vedo necessarie le primarie. Le riforme, tra queste la pi contestata quella della giustizia, su cui si continua a polemizzare, anzi a litigare, continuano ad essere unaraba fenice. Berlusconi dovrebbe portare in aula una vera proposta di riforma per la separazione delle carriere e la riforma costituzionale e metterla al voto. Allora vedremmo davvero chi sostiene il governo e vuole unItalia moderna. La legislatura durer, non durer forse a marzo si vota. Berlusconi uscir ancora vincitore? Berlusconi per poter vincere dovrebbe attorniarsi sin dora da giovani ministri come Alfano, Gelmini e Carfagna non perch siano necessariamente i pi bravi, ma per far percepire una reale volont di cambiamento.
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ENSIERI DI

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INVESTIRE SUL FUTURO


Massimo Tacconi, presidente di Brescia Mercati, parla dellandamento del mercato ortofrutticolo e dei progetti di ampliamento in vista dellExpo 2015.
di PAOLOEMILIO BONzIO

ORTOMERCATO

assimo Tacconi si da poco insediato alla presidenza di Brescia Mercati S.p.A. dove ricopre anche la carica di amministratore delegato. La societ consortile lente gestore del mercato ortofrutticolo di via Orzinuovi, il secondo della Lombardia per la movimentazione delle merci, ed controllata dal comune al 41,9%, seguita da Camera di commercio con il 21% e altri enti pubblici per il 14,1%, mentre il 22% della composizione societaria di soggetti privati, primo dei quali lassociazione grossisti mercato ortofrutticolo (16%). Una partecipazione minoritaria ma alla quale il presidente di Brescia Mercati apre la porta, dicendosi favorevole ad un ulteriore ampliamento della quota azionaria dei privati. Ex consigliere comunale della Lega Nord, Tacconi stato presidente della Commissione consiliare commercio economia, lavoro e turismo e membro della Commissione politiche della sicurezza, vigilanza, decentramento e partecipazione. Come procede oggi lattivit dellortomercato? La movimentazione delle merci soddisfacente? I consumi sono calati e secondo gli ultimi dati si verificato anche un calo della movimentazione. La calmierazione dei prezzi ha fatto s che i quantitativi di merce in uscita restino comunque considerevoli. Da voi si rifornisce anche la grande distribuzione? S, perch nelle loro piattaforme possono stoccare la merce ma non hanno il servizio di controllo specializzato che possiamo offrire noi. Il grosso del lavoro per con

i dettaglianti che sono la maggioranza dei clienti. E la clientela da dove proviene? Noi agiamo a livello regionale perch Mantova e Cremona non hanno il mercato, ma anche Piacenza e una parte di Bergamo si rivolgono a Brescia. Non a caso siamo il secondo centro ortofrutticolo allingrosso della Lombardia. C molta merce oggi che viene dallestero? Stanno crescendo nella stagionalit le importazioni di prodotti esteri per via delle peculiarit climatiche di alcuni paesi, basti pensare alle arance spagnole. Ci sono merci importanti che arrivano anche dal Sudamerica, nel mercato dellaglio ad esempio

il Cile la fa da padrone. Inoltre, presso la nostra struttura abbiamo produttori non italiani per i quali sarebbe necessario catalogare le merci che portano al mercato perch in alcuni casi sono a noi sconosciute, si tratta per lo pi di ortaggi coltivati su suolo italiano e venduti da grossisti asiatici. Ma un problema nazionale che riguarda tutti i mercati ortofrutticoli. Ha successo la vendita al privato? Ai privati siamo aperti tutti i giorni dalle 9,30 alle 10,30 ma ha un grosso successo specialmente la vendita diretta del sabato mattina dove arrivano dalle 5 alle 8 mila persone, un 40% di italiani e un 60% stranieri, che cercano soprattutto prodotti a basso prezzo. Gli extracomunitari
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Tacconi con i suoi collaboratori. Sotto, uno scorcio dellOrtomercato.

ENSIERI DI

in particolare praticano acquisti familiari o tra pi famiglie, cosa che da noi si faceva negli anni 50. un grosso risparmio sullacquisto perch essendo numerosi possono consumare intere cassette di frutta a fine maturazione che arrivano a costare anche solo un euro ciascuna. Il mercato c e funziona ma a Brescia la produzione ortofrutticola di secondo piano. Ci sono mercati di produzione (Verona, Roma, Bologna, ecc.) e mercati finali, come il nostro. In provincia abbiamo un grosso potenziale produttivo ma le politiche agricole hanno sempre privilegiato lo sviluppo lattiero-caseario. Il caso di Verona ci insegna che avere lortofrutta che spinge pu essere molto importante in un momento di crisi come questo. Oggi, per esempio, potremmo realizzare delle colture in serra in grado si soddisfare la richiesta nazionale di determinate variet ortofrutticole. Cogenerazione e produzione in serra sono le linee programmatiche da seguire. Basta avere la volont di investire. Il sindaco Paroli ha chiesto le dimissioni del precedente consiglio di amministrazione nominato da Corsini. Ci avvenuto solo per una logica di ricambio politico o cerano problemi di gestione? La scelta stata dettata dallidea di un giusto ricambio ai vertici del consorzio e la mia nomina in particolare legata alla volont di accelerare un processo di modernizzazione del mercato. Sono lusingato di questo incarico (anche se la politica attiva mi manca moltissimo) e per la prima volta ritengo che sia stata fatta una sorta di programmazione della societ. Brescia Mercati aveva bisogno di un riordino del lavoro dufficio ma soprattutto di un ampliamento del mercato stesso, che il grosso progetto per il quale sono stato chiamato. I grossisti tendono a raggrupparsi per fare sistema e serve una struttura adeguata. Come sar il nuovo mercato ortofrutticolo? Vorrei riuscire ad inaugurare un mercato avveniristico che sia avanti sui tempi di 50 anni. Un mercato di terza generazione che non si basa pi solo sullortofrutta ma in grado di offrire unampia gamma di prodotti e servizi. Sullesempio di Parigi o Barcellona il mercato deve ospitare anche
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la produzione di latte caseario, macelli e servizi per il mercato ittico. Ma c anche la volont di dare soddisfazione al sociale e alle richieste pervenute da Banco alimentare, Caritas, e Ottavo Giorno. solo questione di giorni e avremo qui tutto il deposito logistico della Caritas. Il progetto del nuovo mercato si basa inoltre su tre pilastri: eco sostenibilit, distribuzione e formazione. Una struttura autosufficiente dal punto di vista energetico (fotovoltaico, cogenerazione, ecc.) e innovativa nella distribuzione, avvalendosi di mezzi a motore ibrido dellente gestore in grado di servire la clientela dellarea provinciale. Dovrebbe trovare spazio anche un centro di formazione in loco per fruttivendoli e macellai perch bisogna conoscere i prodotti che si vendono e i processi di produzione. Aggiungo che non dovr essere solo unarea mercatale, possiamo ospitare eventi importanti come degustazioni, sfilate di moda, concerti. Lintenzione quella di essere pronti entro Expo 2015, ma il tempo a disposizione non molto vero ma bisogna procedere per gradi. Non si fa tutto in una volta. Un primo passo, sarebbe quello di far rientrare nel progetto la Centrale del latte che compressa come produttivit e ha bisogno di un allargamento. Auspico che possa rientrare presto nel nuovo polo agroalimentare assieme ai macelli, sperando che le catene dei vari supermercati facciano le piattaforme logistiche allinterno del nuovo mercato. Ci crediamo fortemente perch avrebbero in loco tutti i servizi di cui necessitano con ottimizzazione di costi e tempi. La prima parte dellopera, entro il 2014, include anche la scuola professionale e laudito-

rium. Il resto verr dopo. Questa, insomma, lintenzione del CdA di Brescia Mercati, non solo di Massimo Tacconi. Dove potrebbe sorgere un nuovo mercato? Si era parlato della Fascia dOro come di una localit idonea Non sta al presidente di Brescia Mercati decidere ma ai soci del consorzio. Il mio compito portare avanti i due studi di fattibilit: allargamento in loco o spostarsi altrove. E come vi state muovendo rispetto agli altri mercati vicini? Logistica e infrastrutture sono larma vincente dei mercati perch sono fattori determinanti sui prezzi della merce. In virt di questo le regioni si sono adoperate per fare sistema ed allo studio una collaborazione diretta con i tre mercati pi importanti della Lombardia (Milano, Brescia, Bergamo). Ci avviene gi in Veneto. Verona, Padova e Treviso si sono unite andando a proporsi allestero. Il futuro del mercato di Brescia essere parte di unasse commerciale importante per potersi proporre ai mercati del Nord Europa. Ne abbiamo le potenzialit se faremo quel grande ampliamento che ora al vaglio. Cosa ne pensa del chilometro zero? Di per s una bufala. I vantaggi del chilometro zero si concretizzano solo quando si riesce ad ottimizzare dalla produzione alla vendita la migliore logistica possibile. Il chilometro zero lo si fa con una logistica intelligente, non c alternativa. pi famiglie, cosa che da noi si faceva negli anni 50. un grosso risparmio sullacquisto perch essendo numerosi possono consumare intere cassette di frutta a fine maturazione che arrivano a costare anche solo un euro ciascuna.

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- Due locomotori diesel, completi di gru di carico girevole dalla portata di 5 tonnellate, sono giunti nelle scorse settimane al Deposito della Metropolitana di Brescia a SantEufemia. - Avviata la campagna di carico sul viadotto in cemento armato tra San Polino e il Deposito per il rilascio del collaudo statico delle opere. Le prove hanno dimostrato un ottimo comportamento del manufatto. - Consegnato il quarto convoglio Metrobus che ha anticipato la consegna del terzo prevista per met novembre. Ogni mese fino a marzo 2011 si succederanno le consegne di altri 8 veicoli. La consegna dellultimo e 18mo veicolo prevista per novembre 2011.

NOVITA DAL GRUPPO BRESCIA MOBILITA

METROBUS
- OMB Roma, societ dellarea OMB International, ha partecipato a due gare per la fornitura di cassonetti per la societ AMA Roma. La prima per la locazione ed il posizionamento di 8.500 contenitori stazionari per rifiuti indifferenziati e la seconda per 8000 contenitori per raccolta differenziata multi materiale e carta. - Autobus Ibridi ed Elettrici: la tecnologia di OMB International di EPT si unita a quella di EPT Eco Power Tecnology, permettendo cos di assicurare la mobilit coniugando il rispetto totale per lambiente allefficienza gestionale per le imprese. Le nuove ricerche e realizzazioni si stanno spingendo anche in ambiti diversi da quello del trasporto persone, tra cui quello della raccolta rifiuti,veicoli speciali e del trasporto merci.

NOVITA DA OMB INTERNATIONAL


Dal 1 ottobre attivo il nuovo servizio di assistenza ai cittadini promosso dal Comando di Polizia Locale in collaborazione con Brescia Trasporti e Brescia Mobilit. Il progetto nasce da una forte esigenza dei cittadini affinch sia possibile prevenire situazioni di disagio, quali bullismo e atteggiamenti maleducati, nei confronti del personale di servizio di Brescia Trasporti. Il progetto prevede la presenza di due agenti per servizio, un totale di 12 unit, che a turno terranno monitorate le seguenti linee di trasporto pubblico urbano. Linee interessate dal servizio: 1 (Mompiano, San Polo, Maggia), 3, 9, 11, 12, 13.

SICUREZZA TRASPORTI: AGENTI SUGLI AUTOBUS


Si svolto nei giorni scorsi, a Brescia, il 75mo meeting della Commissione Innovation Technology dellassociazione UITP (International Association of Public Transport), che ha tra le sue finalit lo studio di soluzioni tecnologiche per il miglioramento dei servizi di trasporto. Il riscontro sulle attivit del Gruppo, risultato molto positivo, con un apprezzamento particolare per gli aspetti tecnologici presentati. La partecipazione del Comune ha permesso di divulgare la conoscenza sulle attivit condotte nellambito delliniziativa Civitas Modern che si occupa di organizzare le iniziative di mobilit sostenibile in varie citt europee.

IL GRUPPO BRESCIA MOBILITA MODELLO DI TECNOLOGIA A CONFRONTO CON IL MONDO

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NON SI VEDE LUSCITA DAL TUNNEL


Mariano Mussio, presidente di Assopadana Claai, indica le priorit della sua organizzazione per superare la crisi: semplificazione burocratica, detassazione e innovazione.
di ROBERTO GIULIETTI
Mariano Mussio, presidente di Assopadana Claai.

ARTIGIANATO

a nostra esclusione dalla Federazione, che anche a livello provinciale ha raggruppato le organizzazioni di rappresentanza degli artigiani e dei commercianti, poco comprensibile. Credo che siano state scelte nazionali a determinare questa situazione perch noi continuiamo a considerarla unoperazione positiva. Se, infatti, dovessero esserci nuove aperture noi ci staremmo con convinzione. Cos Mariano Mussio, presidente di Assopadana Claai (Libera associazione interprovinciale dellartigianato e delle piccole imprese), si era espresso al convegno organizzato da 12 Mesi lo scorso 27 febbraio su Presente e futuro delle Pmi, dal quale era emerso con chiarezza che solo con una maggiore coesione tra le diverse sigle sindacali si sarebbero ottenuti risultati utili al superamento della difficile crisi economica che anche a livello locale sta attraversando il comparto artigiano e non solo. Come sta andando leconomia bresciana? Dal nostro punto di osservazione direi

Stiamo perdendo potere di acquisto e gli artigiani stanno risparmiando su tutto.

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che la situazione molto difficile. E se per alcuni settori di nicchia come gli impiantisti per il fotovoltaico o chi lavora con lalta tecnologia si registrano piccoli segnali di ripresa. Per i comparti pi tradizionali come ledilizia e quindi idraulici, marmisti, piastrellisti, o per chi lavora il ferro, tutto fermo. Con le grandi aziende molto in difficolt e con una Cassa integrazione che rimane a livelli altissimi, non pu che risentirne anche chi a monte della filiera e cio la sub fornitura, artigiani compresi. Ci sono zone della nostra provincia che hanno andamenti economici diversi o tutte vivono questa crisi allo stesso modo? una situazione generale, con le aree montane che non vanno peggio della Bassa. Forse la zona del lago di Garda quella che sta iniziando a registrare i primi timidi segnali di ripresa. Chi sta reggendo meglio, sono quelle aziende che sono state in grado di specializzarsi e di conseguenza sono riuscite ad inserirsi in mercati di nicchia. Quali sono le conseguenze di questa situazione? Stiamo perdendo potere di acquisto e gli artigiani stanno risparmiando su tutto. Si fanno i conti con particolare attenzione e si cerca di individuare quelle aree dove si pu ancora tagliare qualcosa. Gli investimenti sono rimandati a tempi migliori. Non c pi marginalit, oggi lavorando si fanno solo girare i soldi. La Pubblica amministrazione oltre a non avere disponibilit, ha tempi di pagamento lunghissimi ma anche i privati non scherzano e le aziende sono a corto di liquidit. Quali le possibili soluzioni e le proposte della vostra Organizzazione? Prima di tutto la semplificazione reale, quella insomma di cui tutti parlano ma che nessuno mette in pratica, anzi tutti i giorni si aggiunge un tassello a quella burocrazia che, secondo recenti indagini, costa allartigiano 30 giorni del suo lavoro. Ci hanno spiegato che attraverso linformatizzazione avremmo risparmiato tempo e denaro ma come mai dopo aver inviato telematicamente molte comunicazioni ci viene richiesto ancora linvio dei documenti cartacei? Al secondo posto metterei la detassazione di alcune voci del bilancio delle grandi aziende. Vantaggi immediati e a cascata ricadrebbero anche sugli artiMESI 12NOVEMBRE 2010

giani e pi in generale sulle aziende sub fornitrici. Credo poi che si dovrebbe puntare su una reale innovazione anche delle e nelle piccole imprese artigiane. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno dellaiuto anche della politica ma ho la sensazione che, al contrario, il mancato rinnovamento delle e nelle imprese sia la scusa usata dai politici per scaricare sulle aziende le colpe della crisi. A proposito di politica, come sta andando su quel versante? Per quanto riguarda il livello nazionale ci piacerebbe che il Governo trovasse il coraggio per scelte e decisioni essenziali anche se impopolari e che la politica facesse un passo indietro nelloccupazione di quei ruoli per i quali servirebbero altre competenze rispetto allappartenenza o meno ad un qualsivoglia partito. Nella politica locale, la maggiore vicinanza al territorio e di conseguenza la migliore conoscenza delle situazioni reali, ha di certo favorito la disponibilit al dialogo e al confronto. Storicamente le organizzazioni degli artigiani bresciani hanno avuto legami con aree politiche di diverso colore e spesso si identificata la Lega Nord come vostro partito di riferimento, vero? LOrganizzazione non ha alcun riferimento politico, ma voglio precisare che gli interessi degli associati si ottengono dialogando con i Partiti di maggioranza, detentori del potere di legiferare in merito. Per tornare alle proposte, nulla da dire su quello che anche gli imprenditori

Gli artigiani dovrebbero avere imprese pi capitalizzate, ma difficile spiegarlo in momenti di crisi.

dovrebbero fare per migliorare la propria capacit competitiva? Certamente s, partendo, ad esempio, da un salto culturale che preveda un ritorno a quei valori dellimpegno e del lavoro che sono la nostra vera forza. Dovremmo insomma tornare a considerare in modo positivo il vecchio concetto dello stringere la cinghia, da l in molti sono partiti per arrivare a posizioni di rilievo ma sembra che i nostri giovani, oggi, abbiano paura dei sacrifici e di sporcarsi le mani. Ma non solo. Gli artigiani dovrebbero avere imprese pi capitalizzate, pi patrimonializzate ma difficile andarlo a spiegare in momenti cos di crisi. In molti continuano a pensare che i soldi sia meglio averli in tasca. Anche perch di soldi le banche non che ne stiano dando tanti Le banche stanno facendo un piccolo sforzo ma non ancora sufficiente. Abbiamo registrato che in questo periodo di crisi gli Istituti di credito che sono stati pi vicini agli imprenditori sono stati quelli pi radicati sul territorio come le Rurali. Le grandi o hai garanzie o difficilmente ti vengono incontro nonostante abbiano ricevuto tanto, oggi non stanno restituendo molto. Ed in questo scenario che negli ultimi anni i Confidi hanno giocato un ruolo fondamentale facendosi carico delle difficolt di molte imprese. Un dato esemplificativo della situazione: nel 2007 i finanziamenti da noi garantiti erano stati di 7 milioni, ad oggi (inizio ottobre 2010) abbiamo gi raggiunto quota 30 milioni di euro e in stragrande maggioranza sono riferibili a finanziamenti per liquidit. Solo una minima parte riguardano gli investimenti. In questa partita un ruolo importante stato giocato dalla Camera di Commercio e dalla Provincia ai quali va il nostro ringraziamento. Quali i tempi per uscire dalla crisi? Sarebbe pi facile indovinare un terno al lotto. Non sono ottimista se proprio devo sbilanciarmi, dico il 2015.

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DALLA RUSSIA CON FURORE


Il judoka bresciano, oro olimpico a Mosca 1980, direttore tecnico della nazionale russa che vuole tornare carica di medaglie da Londra 2012.
di BRUNO FORzA

EZIO GAMBA
Lultimo fotogramma tricolore del migliore judoka bresciano di sempre risale al 2004, quando lavventura con la nazionale italiana sinterruppe. Non cerano i presupposti per fare un progetto di un certo tipo. Il 2004 coincise con la conclusione del percorso di Vittoriano Romanacci come direttore sportivo: un grande personaggio, capace di fare grandi cose. Il resto dei suoi collaboratori, per, non era allaltezza per cui chiesi di ricoprire il suo ruolo. Come organizzato il sistema sportivo in Italia? Per portare avanti il loro lavoro le federazioni si affidano ai gruppi militari: finanza, carabinieri e polizia di stato, polizia penitenziaria, esercito, quindi la struttura non si regge sulla propria capacit organizzativa, ma su quella dello Stato. Questo porta con s una scia di rigidit e negativit. Molte persone non hanno le credenziali per ricoprire determinati ruoli, ma hanno la seggiola riservata e sfruttano il posto. Nei centri sportivi circa 60 persone fanno
Qui sopra Ezio Gamba con Omar Beniklef, bronzo a Pechino 2008.

pesso nel nostro Paese si sente parlare di fuga dei cervelli, ovvero dellemigrazione di esponenti di spicco di qualsivoglia settore verso nuovi lidi, dove genialit e professionalit vengono ripagate lautamente sotto il profilo economico e professionale allinterno di sistemi in cui esiste il termine meritocrazia. Il mondo dello sport, fino ad ora, ha fatto pi o meno eccezione a questa tendenza, se si esclude il recente esodo di allenatori di spicco del calcio in Inghilterra e dei migliori cestisti di casa nostra, approdati sul luccicante palcoscenico statunitense targato Nba. C chi ha spiccato il volo verso nord, dunque, e chi si spinto oltreoceano. Le rotte seguite da Ezio Gamba sono state altre. Dopo i grandi successi ottenuti da atleta e da allenatore in Italia, al servizio della nazionale russa di judo che ha nel mirino le Olimpiadi di Londra del 2012.

la stessa cosa per coordinare un drappello di massimo 80-90 atleti. Per di pi che imparzialit ci pu essere nelle scelte di un settore tecnico di questo tipo e quali opportunit possono avere gli atleti che decidono di scegliere altre strade, come quella di restare legati alle societ dorigine? Praticamente nessuna. Quali soluzioni proporrebbe? Io in Russia gestisco 50 atleti con 5 allenatori, ma la direzione unica. Sono libero da ogni pressione esterna o interesse personale che non sia quello di voler vincere. Darei pi poteri alla federazione, che disponendo di cervelli pi giovani forse riuscirebbe a evitare pressioni politiche o interessi personali. Poi bisognerebbe subordinare i settori tecnici militari a quello federale e fare leva sui campioni uscenti per costituire centri regionali. Non si deve mai dimenticare che senza le societ civili nulla sarebbe
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.EZIO GAMBA
Da atleta ha rappresentato la nazionale italiana di judo in quattro Olimpiadi: Montral 1976, Mosca 1980, Los Angeles 1984, Seoul 1988, collezionando un oro e un argento, ai quali vanno aggiunti tre argenti mondiali; un oro, quattro argenti e un bronzo europei. Ha interrotto lattivit agonistica possibile. Loro sono la fucina dei nostri risultati futuri. Se oggi siamo in crisi lo si deve alla gestione attuale, ma anche a ci che non stato fatto negli 8-10 anni passati. In questo mi sento un po responsabile, ma in quel momento il mio compito non mi dava abbastanza potere. Come gestito lo sport in Russia? Il Ministero dello Sport sovvenziona lattivit, coprendo ad esempio le spese per le trasferte della nazionale. Poi ci sono i club privati sovvenzionati dal governo cittadino e dalle aziende. Il judo visto con un occhio di riguardo Putin un judoka. Sport-scuola. Un binomio che funziona? Direi di s. Non c la frequenza obbligatoria e questo un vantaggio per gli atleti. Inoltre c unora giornaliera fissa di educazione fisica, oltre alla possibilit di essere selezionati dai club. In Giappone questo avviene gi alle elementari. Che differenze ci sono tra gli atleti italiani e quelli russi? Gli atleti di ogni nazione sono persone eccezionali perch hanno un sogno comune. La differenza la fanno strutture, organizzazione e dirigenti. Latleta di per s una macchina pronta a tutto, poi c quello che nasce 500 e quello che una Formula 1, ma dal punto di vista della disponibilit, della volont e dellentusiasmo sono tutti uguali. chiaro che in Russia le motivazioni sono diverse. La qualit della vita bassissima, quindi lottano per il pane, per dare un futuro alla famiglia e per riscattare una o pi generazioni. Se dovesse fare un ritratto della Russia di oggi, come la dipingerebbe? Il mondo imprenditoriale corre a una velocit pazzesca, mentre i giovani sono di una serenit sorprendente. Io ho ragazzi dai 20 ai 27 anni che nei momenti di pausa giocano a nascondino. Hanno un livello di socializzazione superiore al nostro. Economicamente c un piccolo numero che vive nel lusso, mentre la stragrande maggioranza della popolazione fa enormi sacrifici. Tuttavia si cominciano a nel 1988 ed stato allenatore della nazionale italiana fino al 2004 partecipando come tecnico ad Atlanta 1996, Sydney 2000 con 1 oro 3 bronzi e 3 quinti posti, poi un anno in Africa con partecipazione a Pechino e il trasferimento in Russia nel 2009. Questanno si aggiudicato il premio di migliore allenatore europeo dellanno. intravedere scenari di cambiamento quindi c frenesia e voglia di crescere. Il costo della vita basso. Con 500 euro al mese si vive bene e con 5-6 anni di atletica ad alti livelli i ragazzi si creano un buon futuro economico. I migliori vengono inseriti nella struttura dirigenziale e stipendiati da federazione o ministero. Le bandiere dello sport qui sono tenute in considerazione. Lei accetterebbe una poltrona di Assessore allo Sport in comune? Mi era piaciuta la versione di Onofri: una lista civica fuori da ogni interesse politico. Mi aveva chiesto la disponibilit. Che personaggio Putin? Lho incontrato due volte. La prima sei mesi dopo linsediamento. Una stretta di mano e nulla pi, poi alla fine del 2009 ha voluto incontrarci in seguito agli ottimi risultati ottenuti. Si vedeva che era orgoglioso di far parte di questo mondo. Ha indossato il judogi e abbiamo fatto allenamento insieme. Come visto dal popolo? Solleva pareri discordanti. Una parte dei russi crede nel rinnovamento e nella nuova versione di imprenditorialit e industrializzazione aperta, unaltra giudica tutto questo solamente fumo negli occhi, cio un perpetrarsi di ci che cera prima ma con sistemi diversi. Nel suo lavoro c libert? C disponibilit a 360 gradi e dal punto di vista tecnico nessuno mette becco. Per me il massimo perch propongo il piano in cui credo senza ostacoli. Se fallir andr a casa, ma finora andato tutto per il meglio. Come ha impostato il suo progetto?
Ezio Gamba in allenamento con il premier russo Vladimir Putin.

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Quando sono arrivato ho proposto due alternative: prendere il gruppo preesistente di 15-20 atleti e vedere se erano in grado di proseguire, oppure puntare su un gruppo di 50 e formare i tecnici del dopo 2012. La federazione ha scelto lopzione pi onerosa programmando anche le Olimpiadi del 2016 e del 2020. Come riesce a conciliare questo incarico con la sua famiglia? impossibile. Io sono in Russia e loro sono qui a Brescia. Faccio 140 giorni in giro per il mondo e 160 in Russia. meglio che restino qui con amici e parenti, non avrebbe senso sradicarli dallItalia per vivere cos. Questo il vero sacrificio di questa sfida. In quale nazione vorrebbe vivere unaltra esperienza dopo Italia, Marocco e Russia? In questo momento non ho sogni lontani dalla Russia. Quando inizio un progetto non mollo fino alla fine, quindi fino al 2012 non se ne parla. Io penso che si possano ottenere grandi risultati a Londra. Fino al 2008 avevano 3-4 atleti al top, nessuno a medaglie, oggi ne abbiamo 3 in ogni categoria tra i primi 20 al mondo. I suoi ragazzi le chiedono mai della medaglia olimpica di Mosca del 1980? Spesso, ma dribblo la domanda e cerco di raccontare cosa pu servire a loro per trovare le motivazioni giuste. Non amo parlare del passato. Cosa ha significato per lei quella medaglia? Credibilit. Quando spieghi ad atleti di un certo livello come raggiungere grandi traguardi fondamentale. Vincere lOlimpiade stata una fortuna, mi ha aperto numerose porte. Cos per lei lessenza dello sport? Credo nella versione dello sport come idea educativa per il futuro. Vivendo da atleta ti rendi conto che costanza, puntualit e dedizione sono aspetti fondamentali e comprendi che tutti i traguardi arrivano passo dopo passo attraverso ci che hai fatto. Devi sottostare ad una sequenzialit obbligatoria cercando sempre di dare il massimo in allenamento. Ezio e i suoi ragazzi ce la stanno mettendo tutta. Mente e corpo vivono con ardore la quotidianit dellallenamento, ma il cuore gi l, allombra del Big Ben.
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DEL SUCCESSO
Storia e pensieri di Stefano Cassetti, attore per caso.

IL SUCCO

di SALVATORE SCANDURRA

n volto intenso, naturalmente predisposto a ruoli drammatici, una straordinaria capacit a mettersi in gioco e a imparare in fretta. La storia di Stefano Cassetti, attore bresciano, classe 1974, potrebbe di per s essere la sceneggiatura di un film, o quantomeno lesempio di come, grazie a uno strano scherzo del destino, la propria vita possa cambiare radicalmente grazie a un incon-

tro casuale. Che nessuno sia profeta in patria assodato, ma che da professore di educazione tecnica a Brescia, ci si ritrovi ad essere candidati ai Csar come miglior promessa maschile del cinema francese, beh, ce ne passa! il 1999 quando Stefano, laureato in disegno industriale, insegnate e assistente di un professore di architettura a Milano, diventa attore per caso. A Parigi, durante una vacanza di una settimana per ritrovare degli amici conosciuti in Erasmus, entra

in un bistrot di Belleville, dove il destino si manifesta sottoforma di Cdric KahnKahn, regista francese alla ricerca di un volto per il suo prossimo film. Allombra della torre Eiffel, Cassetti viene cos scelto come interprete della pellicola Roberto Succo (2001), nel ruolo di un ragazzo violento e tenebroso dietro il quale si nasconde un serial killer: una storia vera quella di Succo, un italiano che nel 1981, dopo aver trucidato i suoi genitori, viene rinchiuso in un manicomio criminale dal quale fuggir dopo cinque anni di de-

Un intenso primo piano di Stefano Cassetti.

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. FIlMOGrAFIA dI StEFAnO CASSEttI


Un poison violent - K. Quillevere - France - Prix J. Vigo - Festival de Cannes 2010 Noi credevamo - M. Martone - Italia - Festival di Venezia 2010 Rien dans les poches - M. Vernoux - France tv 2009 Il resto della notte - F. Munzi - Italia - Festival de Cannes 2008 La Joconde a disparu - F. Lunel - France 2008 Par suite dun arret de travail du personnel - F. Andrei - France 2008 L Arche de Babel - P. Carrese - France tv 2008 La Commune - P. Triboit - France tv 2007 Cowboy Angels - K. Massee - France - New York ND/NF festival 2007 Alieno - M. Capece & P. Moio - Italia - Montreal World Film Festival 2007 Poltergay - E. Lavaine - France 2006 Beau Masque - P. Kassovitz - France tv 2006 Liberata - P. Carrese - France tv - prix Festival de St Tropez 2005 Nemmeno il destino - D. Gaglianone - Italia - IFF Rotterdam award 2004 Il giorno del falco - R. Bisatti - Italia - Festival di Venezia 2004 Sulla mia pelle - V. Jalongo - Italia - Torino Film Festival 2003 Michel Vaillant - L. P. Couvelaire - France 2003 Roberto Succo - C. Kahn - France - Festival de Cannes 2001

tenzione. Ci parli di come ha iniziato. Davvero tutto merito di un incontro casuale? Il responsabile del casting del film mi disse che avevo un volto perfetto per il ruolo di Succo, e anche il mio francese pi che stentato non era un problema, anzi, gli andava a genio. Mi diede un biglietto da visita, ma sul momento mi sembr quasi uno scherzo. Ritrovai il suo biglietto da visita lultimo giorno di vacanza, ero curioso di mio, e feci questa chiamata per il casting. A ripensarci adesso devo dire di esserci andato puramente per curiosit. Non sapevo n leggere in francese n tantomeno recitare. Ma continuavano a dirmi che avevo la faccia giusta, e a me bastava. Un mese dopo ci rivedemmo a Milano per un provino e, dopo 6-7 mesi di preparazione, iniziarono le riprese. Com cambiata la sua vita da quel giorno? Dove vive adesso? Vivo tra Roma, Parigi e Sal. Ho una figlia, per cui vengo spessissimo in Italia. Allinizio non ero preparato per questo mondo e ho vissuto il primo film come un piccolo trauma. Scoprivo ogni giorno responsabilit diverse e pensavo che il film fosse una parentesi. Cos dopo le riprese sono tornato al design e al mio vecchio lavoro, ma solo per un po: le nomination, i premi e Cannes mi hanno fatto pensare che la mia strada fosse quella, e ho continuato. Oggi mi sento una persona fortunata, da dieci anni a questa parte vivo di cinema. Ma si sente pi bresciano o pi parigino dadozione? Comunitariamente sono bresciano a tutti gli effetti, culturalmente sono diventato francese. Noi Credevamo era senza ombra di dubbio il titolo italiano pi atteso della 67 Mostra del Cinema di Venezia. Com stato lavorare con Mario Martone? Mario un grande intellettuale prima che un regista. Recitare nel suo film stato impegnativo, ma stata unesperienza davvero formativa. Mi piaciuto molto interpretare un film storico dove ben chiaro il rapporto con il nostro presente, anche perch i fatti accaduti tra il 1830 e il 1860 di fatto possono essere ritenuti attuali anche oggi: lattentato a NapoleMESI 12NOVEMBRE 2010

one III, le difficolt dei nuovi italiani a capirsi, le lotte tra borghesi e contadini, i nordisti e i sudisti. Tutte analogie che oggi rivivono su piani diversi, come nelle guerre tra Islam e Occidente. Secondo lei come si pu giudicare il cinema italiano ai giorni doggi? Il cinema italiano ha una tradizione di grandi registi e grandi idee, ma il pubblico di oggi non le segue. Parlo di un pubblico rimbecillito dalle tv berlusconiane, formatosi con i contenuti scandalosi delle tv commerciali degli anni 80. Il livello cultural cinematografico si abbassato tantissimo, e oggi non esiste un seguito per il cinema di qualit. Purtroppo sono rimasti in quattro gatti a fare cinema di qualit. Meglio il cinema francese quindi? Il cinema francese ha una marcia in pi, ed pi predisposto ad investire su produzioni originali e attori e registi emergenti. Produttori che finanziano in progetti creativi, al momento in Italia non ce ne sono, perch sono disillusi. Spiace dirlo, ma il cinema italiano verte in uno stato di noia totale. So di essere pi conosciuto in Francia che in Italia: credo sia un caso, di certo non mi lamento, anche se spero che in futuro le cose possano cambiare. Il personaggio che ha interpretato a cui pi affezionato? Lorenzo, nel film Nemmeno il destino, in cui ero un operatore in una comunit di recupero. Un ruolo davvero molto interessante. Roberto Succo stato importante per me, ma al contempo un personaggio ingombrante da portarsi dietro. In Italia mi associano esclusivamente a lui, ma oltralpe fortunatamente non cos, anche se i ruoli che interpreto sono sempre di personaggi problematici: killer, cocainomani, padri scapestrati fi-

nora sono stati il mio pane, tranne in un caso: un soldato italiano simpatico, anche comico. Leccezione che conferma la regola, direi. Che consigli ti sente di dare a un giovane che volesse iniziare la carriera dattore? un lavoro folle! Armarsi di pazienza ed essere duri come una roccia? Oppure, se si in Italia, andare subito altrove? Scherzo, non saprei, vale lo stesso un no comment?. Con chi le piacerebbe lavorare nel suo prossimo film? Le quattro volte, diretto da Michelangelo Frammartino, mi ha spaccato la testa in due. Il suo modo di fare film esula completamente dalluso di attori veri, ma lavorare con lui sarebbe il massimo per me. Poi mi piace Davide Manuli, anche lui un regista di nicchia, per nulla commerciale. Si ispira a qualche attore in particolare? Fin da piccolo ero stregato dal genere western, e in particolare dalle interpretazioni di Clint Eastwood, il mio vero mito, ma a dire la verit attori contemporanei di riferimento non ne ho. Gli spunti maggiori, quando un regista mi chiede di metterci del mio, li traggo dalle mie esperienze personali. Progetti futuri? Dovrei girare un film per i gemelli Massimiliano e Gianluca De Serio, due registi dallo stile particolarissimo, in cui cinema, video-arte e arte in genere si fondono. A dicembre lavorer in una serie televisiva francese, e per la primavera in programma un altro film, sempre francese, ma aspettiamo, preferisco non anticipare troppo. Un suo pregio e un suo difetto. Un mio pregio? Sono testardo. Un difetto? Sono testardo....

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TRE GENERAZIONI
DI SUCCESSI
di ROBERTO GIULIETTI

LAfis, lazienda della famiglia Clerici oggi guidata da Paolo con le cugine Stefania ed Eleonora, in sessantanni di attivit diventata un gruppo con 28 punti vendita, un fatturato di 250 milioni di euro e 500 dipendenti.

nazienda familiare arrivata alla terza generazione non propriamente una consuetudine soprattutto in un mondo come quello moderno dove le rendite di posizione e la capacit di stare sul mercato non sono certo ereditabili. Ma la famiglia Clerici c riuscita. Oggi Paolo, 45 anni, guida con le cugine Stefania ed Eleonora e con il prezioso contributo di esperienza del pap Carlo e dello zio Roberto, lAfis lazienda bresciana che da oltre sessantanni commercializza prodotti idraulici. I passaggi generazionali non sono mai facili commenta Paolo Clerici, attuale amministratore delegato dellAfis , nel nostro caso tutto ha funzionato al meglio, ma allo stesso tempo mette le mani avanti e aggiunge: Di certo non voglio in qualunque modo imporre a mio figlio, se lui non vorr, di continuare la nostra attivit. La storia imprenditoriale della famiglia Clerici iniziata con il nonno Giovanni che sfollato da Milano durante la seconda guerra mondiale diede vita allattivit nel primo dopoguerra con la prima sede in via Aleardo Aleardi e con il socio Bizzarrini. Era il tempo della ricostruzione e le forniture idrauliche per ledilizia erano indispensabili. Passo dopo passo lazienda cresce e dopo aver concluso il sodalizio con Bizzarrini, Giovanni coinvolge nellazienda i figli Carlo e
Paolo Clerici.
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Stefania, Paolo e Eleonora Clerici.

Roberto. di quegli anni anche il trasferimento nellattuale sede di via Industriale, dove prima si trovavano i capannoni dellEnel, e linizio dellapertura di nuovi punti di vendita. Oggi sono 28 i punti di vendita con nomi e ragioni sociali diverse ma che fanno capo al nostro Gruppo, in gran parte dislocati in tutta la Lombardia con le eccezioni di Modena e Piacenza specifica Paolo Clerici . Una crescita che, grazie anche al contributo di ottimi collaboratori, ci ha consentito di raggiungere, nel 2009, un fatturato di 250 milioni di euro, con circa 500 dipendenti. Uno sviluppo, quello dellAfis, che nel corso degli anni, grazie anche alla trasformazione in Societ per azioni avvenuta negli anni Settanta, stato capace di adattarsi ai cambiamenti del mercato. Con la crisi che ha da tempo colpito il settore edile, si sono ridotte anche le gradi forniture. Oggi oltre l80 per cento del nostro fatturato arriva dal mercato delle ristrutturazioni edilizie, dalle manutenzioni degli impianti esistenti, dallo sviluppo di nuovi settori come quello delle energie alternative e dal maggiore rispetto di alcune leggi, come la 626 sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, che hanno imposto adeguamenti normativi continua Paolo Clerici ; ed per questo che abbiamo puntato ad una capillare presenza sul territorio lombardo e ad ampliare la gamma dei prodotti offerti che oggi nel nostro catalogo sono arrivati a circa 150 mila. Nessun bisogno quindi di un ulteriore salto in avanti: Non cerchiamo un mercato pi grande aggiunge lamministratore delegato dellAfis , la nostra dimensione funziona e guadagna e la strategia di acquisizione che abbiamo portato avanti in questi anni stata finalizzata ad una crescita equilibrata, sostenibile e che fosse in grado di bilanciare i cambiamenti del mercato. Una scelta strategica che ha tanto il sapore delle decisioni del buon padre di famiglia che guarda pi alla solidit dei bilanci che alle chimere da numeri uno.
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Certo che continuare a crescere, non facile. Oltre alla crisi che sta attraversando leconomia in generale, infatti, si devono affrontare situazioni particolari e tutte tipiche ed esclusive del sistema italiano. Quando mi confronto con alcuni collegi stranieri, mi trovo a dover spiegare i motivi per cui solo in Italia siamo abituati a pagare in tempi cos lunghi. Solo da noi la Pubblica Amministrazione ha dilazioni sui pagamenti irragionevoli e i pignoramenti non riescono ad essere credibili e funzionali. Anche per queste particolari condizioni nelle quali ci troviamo ad operare non abbiamo, almeno nel nostro comparto, una grande concorrenza da parte di imprenditori ed aziende straniere. In Italia, infatti, le grandi multinazionali sono praticamente assenti dal settore delle forniture idrauliche, con un mercato che nel suo complesso ha un fatturato di 10 milioni di euro ma che si presenta molto frazionato e con realt come lAfis che nonostante sia tra le prime due nel nostro Paese, ha una quota di mercato di poco superiore al 2 per cento. Per quanto riguarda invece i pregi o i

difetti che dal suo punto di osservazione ha potuto verificare sul Sistema Brescia? Visto da imprenditore, se dovessi confrontare la nostra citt con le altre in cui mi trovo ad operare, non noto grandi differenze. Brescia con tutti i suoi pregi e i suoi difetti nella media di altre citt lombarde come Bergamo, Cremona, Lodi o Pavia. E come vede il futuro dellazienda di famiglia lamministratore delegato dellAfis? Il 2010 in linea con lanno precedente ma ci aspettano anni certamente non facili conclude Paolo Clerici . Per una ripresa decisa del nostro comparto dovrebbero ripartire gli investimenti nel settore delledilizia o si dovrebbe puntare in modo pi convincente sulla valorizzazione del turismo che come sappiamo in grado di trascinare altri settori e di diventare un volano economico importante per tutto il territorio. Purtroppo sono tutte cose che al momento non vedo. Altrettanto certo che la storia della nostra azienda mi ha insegnato come, con limpegno di tutti, si possa affrontare qualunque problema.

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COMBATTERE IL DOLORE

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nuova norma legislativa, il Pio Albergo Trivulzio ha utilizzato lozono-ossigeno terapia su 400 pazienti affetti da varie patologie dolorose: artrosici, in via di riabilitazione, affetti da dolori cronici incoercibili, che non rispondevano ai farmaci e costretti a rimanere degenti per lunghi periodi. Le infiltrazioni locali, della durata di circa cinque minuti luna, hanno confermato le propriet biochimiche dellozono, prospettando un nuovo campo di applicazione dellozono-ossigeno terapia, quello del dolore cronico. Liniziativa del Pio Albergo Trivulzio, prima struttura pubblica a dotarsi di unapparecchiatura per lossigeno-ozono terapia, ha aperto cos una nuova finestra sul mondo dellozono e della terapia del dolore, suscitando linteresse della comunit scientifica e politica, tanto da diventare oggetto di un convegno tenutosi lo scorso giugno alla Camera dei Deputati. Lossigeno, da cui si ricava lozono, estremamente economico e non ha controindicazioni (aspetto importante questultimo, dal momento che le patologie dolorose sono prevalentemente appannaggio di pazienti anziani, affetti di solito da gravi patologie concomitanti). una terapia valida, decisamente efficace sul dolore, e che permette una notevole riduzione dei costi, con vantaggi diretti non solo per i pazienti ma anche per le strutture ospitanti, in quanto si riducono sensibilmente i tempi di ricovero e riabilitazione. Unarma veramente efficace nella lotta agli sprechi in campo sanitario. Per poterne usufruire, non necessario il

Uno strumento efficace e a basso costo che potrebbe diventare una straordinaria terapia alternativa per il trattamento del dolore. Ad inaugurare questo nuovo orizzonte un medico bresciano. Lauspicio che presto tutti possano accedervi tramite le strutture pubbliche.
Il dottor Antonio Carlo Galoforo.

di ALICE AIMO

a novembre 2009, lIstituto Pio Albergo Trivulzio di Milano, una delle strutture geriatrico-riabilitative pi importanti dItalia, con 1.200 pazienti, ha intrapreso un progetto unico nel panorama sanitario nazionale, sotto la direzione scientifica del dr. Antonio Carlo Galoforo. Medico urologo presso listituto ospedaliero della Citt di Brescia e docente di ossigeno-ozono terapia, il dr. Galoforo aveva per primo sperimentato gli effetti positivi dellozono-ossigeno terapia in Africa, per la cura dellulcera di Buruli, conosciuta anche come la lebbra dei bambini (si veda 12 Mesi, ottobre 2009). Limpiego di questo portentoso gas nel trattamento di varie patologie dolorose ha trovato poi applicazione presso il Pio Albergo Trivulzio, che contemporaneamente ha compiuto un primo passo nella direzione del cosiddetto ospedale senza dolore, in conformit con la legge 38 del 15 marzo 2010; tale legge ha stabilito lobbligo per il medico di valutare il parametro dolore come parametro vitale, attraverso unapposita scala Vas (scala analogica visiva) da inserire nella cartella clinica, sulla quale il paziente indica il grado di dolore, a seconda della sua capacit di percezione e di intendere e volere. Attualmente il dolore, un aspetto essenziale per la qualit della vita del paziente, non adeguatamente valutato e solitamente viene trattato con antidolorifici e antinfiammatori. In ottemperanza con la

ricovero in un centro ospedaliero, qualsiasi struttura geriatrica, infatti, pu dotarsi di unapparecchiatura (dai costi estremamente ridotti) dalla quale ricavare lozono necessario ad effettuare le infiltrazioni. La Regione Lombardia per prima sta gi attivandosi per la rimborsabilit della terapia. A Brescia attualmente esistono numerosi centri privati qualificati per lossigenoozono terapia, tuttavia auspicabile che anche le strutture pubbliche possano dotarsi di idonee apparecchiature e protocolli, cos come elaborati dalla Societ Scientifica Italiana di Ossigeno-Ozono Terapia. Con un unico vero obiettivo: consentire a tutti laccesso a terapie utili a migliorare la qualit della vita.
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Novello, torna in tavola il primo frutto della vendemmia


Con larrivo dellautunno sugli scaffali di negozi ed enoteche si ripresenta come ogni anno il primo vino della vendemmia da poco conclusa: il Novello dal 6 novembre pronto per le tavole dei consumatori con il suo carico di profumi e le sue inimitabili caratteristiche di freschezza. Da anni AVANZI propone un Novello preparato con il 100% di macerazione carbonica (contro il limite del 30% ssato dalla legge) che garantisce un prodotto di altissima qualit rispettoso delle caratteristiche di un vino da anteprima.

Anche questanno abbiamo voluto garantire al consumatore bresciano la certezza di un prolo qualitativo di alto livello spiega Giovanni Avanzi, responsabile commerciale dellazienda di famiglia. Come ogni anno per promuovere il Novello, AVANZI ha messo a punto un ampio calendario di manifestazioni promozionali che toccheranno tutta la provincia, proponendo il classico abbinamento di stagione con le castagne, senza tuttavia rinunciare a mettere in luce le caratteristiche di versatilit del Novello. Un vino conclude Giovanni Avanzi - capace di reggere egregiamente numerosi abbinamenti gastronomici e di proporsi ancora come ideale primizia di questa suggestiva stagione di passaggio.

Presentazione ufciale: Domenica 07 Novembre 2010 presso Villa Avanzi in Via Valle, 30 a Polpenazze del Garda. Per informazioni: Tel. 0365.551013 www.avanzi.net

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MATISSE
A BRESCIA
gliore per promuovere quello che senza dubbio un progetto di altissima qualit: Matisse, un grandissimo artista, si racconter nella completezza del suo fare arte, con ogni mezzo e grande versatilit, nellispirazione, tutta italiana, di Michelangelo. Giorno dopo giorno sto vedendo crescere la mostra, la guardo definirsi e perfezionarsi, e ne sono entusiasta. Non vedo davvero lora che il pubblico la viva Una mostra che conferma il sodalizio tra Brescia ed Artematica Certamente. Abbiamo imparato a fare squadra e ad integrarci perfettamente. Artematica mantiene contatti con BreMESI 12NOVEMBRE 2010

Nelle parole di Andrea Brunello, amministratore delegato di Artematica, e di Andrea Arcai, assessore alla Cultura, tutti i preparativi della nuova grande mostra che aprir in Santa Giulia il prossimo febbraio.
di SERGIO MASINI

l prossimo 11 febbraio Santa Giulia e tutta Brescia apriranno le porte al celebre artista francese, esponente di maggiore spicco della corrente artistica dei Fauves (bestie selvagge) ed eclettico, visionario protagonista del colore, uno dei personaggi pi amati tra quanti resero il primo novecento la culla delle avanguardie. La mostra Matisse: la seduzione di Michelangelo sar un evento eccezionale per originalit e variet, e racconter per la prima volta il celebre artista a 360, attraverso pezzi unici ed opere inusuali.

ANDREA BRUNELLO Come nasce lidea di questa mostra? Dopo leccezionale esperienza di Inca, io e lamministrazione abbiamo convenuto che Brescia fosse la piazza mi-

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A destra: Henri Matisse, Busto in gesso, bouquet di fiori, olio su tela. Qui sotto: Nudo disteso II, bronzo. Nella pagina precedente: Il lanciatore di coltelli, tavola a pochoir realizzata con gouache di Linel.

scia Musei su base quotidiana e con lAmministrazione cittadina il rapporto di stretta e dialogante collaborazione. un duetto, il nostro, che sta suonando molto bene e che, sono certo, non mancher di dare ottimi frutti anche in futuro. Come vi state preparando al calcio dinizio di questo grande appuntamento? Stiamo chiudendo le partecipazioni con i grandi musei internazionali, definendo la comunicazione e strutturando il coinvolgimento di partner importanti, dal ministero alle istituzioni tutte, in modo che, il giorno dellinaugurazione, sia pienamente percepita e vissuta la straordinaria unicit dellevento. Cosa risponde a quanti lamentano che, in un momento di crisi come questo, le grandi mostre rappresentino costi eccessivi? La considero unargomentazione di chi non a conoscenza dei fatti. Il visitatore prima di tutto un turista e il turismo genera ed alimenta un indotto fondamentale a moltissime attivit. Sarebbe un enorme errore pensare che questo aspetto possa essere accantonato in attesa di tempi migliori: Treviso lha fatto e paga ora il danno di una quasi totale perdita di quellaffluenza che le mostre le assicuravano. Dei 5 milioni che Matisse coster, il Comune non metter che una parte, poich ha trovato in Artematica un partner che crede nel progetto, che lo vede come saldo, sicuro investimento e che disposto ad investirvi. Questo si pu fare quando una mostra pensata e studiata per essere vincente e, daltronde, il successo di Inca insegna: in un momento di crisi stata la seconda mostra pi visiMESI 12NOVEMBRE 2010

tata dItalia con 280.000 visitatori, la prima italiana ad essere esportata e tuttora in corso a Parigi, la prova che la cultura pu fare ed aiutare leconomia.

ANDREA ARCAI Cosa pensa del tema di questa nuova grande mostra? Matisse uno dei grandi del novecento, un pittore che amo profondamente e che ritengo esprima, attraverso larte, il profondo senso di gioia che si accompagna alla vita. In un secolo segnato da drammatiche fratture, dallascesa di nazismo, fascismo e comunismo ad orrori inenarrabili come la Shoah, Matisse ha saputo, attraverso il colore e la forma, restituire la gaiezza e il brio dellarte. Dopo Van Gogh, pittore eccelso le cui opere si permeano tuttavia della melanconia della sua

storia personale, in questi tempi di diffuso pessimismo mi piaceva che si offrisse a Brescia loccasione di riscoprire larte che celebra la vita. Labbiamo fatto con Inca (un popolo che per vocazione difendeva, in tempo di guerra, gli artisti prima che i sovrani), e lo faremo ora con Matisse, condividendone la visione: sono sicuro che il visitatore ne sar conquistato! Cosa ha insegnato levento Inca che ora, riveduto e corretto, far di Matisse un appuntamento imperdibile? Inca e Non plus ultra hanno confermato Brescia patria di una cultura mai banale, una citt che sa offrirsi al visitatore conscia delle sue bellezze e fiera di una mostra applaudita nel mondo, che ha saputo guardare al di fuori dei confini europei senza rinunciare ad arricchirsi delle esperienze locali. Abbiamo fatto tesoro della partecipazione di realt come la Fondazione Civilt Bresciana o il preziosissimo apporto di capaci professionisti, dellesperienza di Brescia Musei, come di Artematica. Si sono andate arricchendo le professionalit del personale e dellapparato che alle mostre fa capo ma, soprattutto, abbiamo consolidato il dialogo con i cittadini. La scelta di Matisse, per esempio, stata condivisa dalle tantissime associazioni locali che ci aiutano a raccogliere sensazioni, desideri e gusti dei bresciani.

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Tra le opere esposte: tele, statue, gouaches dcoupes, un arazzo dalle incredibili dimensioni di 2 metri x 3, una scultura piccolissima (circa 10 cm di altezza soltanto), il celebre Interno rosso, e persino un campione delle vetrate della Chapelle du Rosaire a Vence in Francia. Le opere provengono dai musei di tutto il mondo: oltre che dallEuropa (Francia, Danimarca, Belgio), giungeranno a Brescia pezzi unici anche da Stati Uniti, Australia e Brasile, per un totale di 9 paesi e 23 musei prestatori.

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di MARIO CONSERVA

I DAZI SULLE MATERIE PRIME


metallurgia primaria a spostarsi in aree pi favorevoli. Infine, ultimo punto ma non meno importante, lEuropa scarsa di materie prime, costretta ad importarle, un paese trasformatore e quindi, in linea di principio, dovrebbe favorirne lafflusso e proteggere lindustria che le trasforma e le utilizza. Tutto ci di particolare rilievo per lalluminio perch il principale tra i non ferrosi; i quantitativi prodotti in EU non bastano neppure a coprire la met del fabbisogno, quindi le migliaia di piccole e medie aziende che lavorano il metallo, dai serramenti alle ruote fuse, hanno problemi di accesso al materiale. Eppure lalluminio ancora gravato di un dazio allimportazione, una misura anomala, fuori dal tempo e dalla realt, che rende tutto il metallo in Europa pi costoso rispetto alle altre parti del mondo; e infatti lo studio spiega che il dazio sullalluminio ha un costo globale annuo per il sistema a valle di oltre 700 milioni di euro, un aggravio enorme capace di minare la competitivit dellintera catena industriale. In sostanza possiamo concludere che c la conclamata evidenza di una severa penalizzazione per unindustria che deve andare avanti con il freno a mano tirato, delle gravi conseguenze al comparto metallurgico europeo e nazionale, e del rischio di ulteriori ricadute occupazio-

SOLO DISTORSIONI ANTICOMPETITIVE


esi fa la Direzione Generale Industria della Commissione Europea ha incaricato una societ di analisi strategiche di realizzare uno studio sulla competitivit dellindustria europea dei metalli non ferrosi, in modo da valutare possibili interventi finalizzati a uno sviluppo sostenibile. La questione ha rilevanti implicazioni per un tessuto economico-produttivo come quello italiano, e bresciano in particolare: basta ricordare che la metallurgia non ferrosa riguarda (oltre ai metalli preziosi) lalluminio, il rame, il nichel, il piombo e lo zinco, che vengono lavorati per la produzione di semilavorati lamiere, profilati, barre, getti fusi a loro volta utilizzati nelle diverse attivit manifatturiere, come costruzioni, trasporti, imballaggio, macchinari. Lo studio della Commissione, in circolazione preliminare, ci offre il quadro a livello globale di un ramo di industria aperto e competitivo e di un sistema europeo con gloriose tradizioni, per con la minaccia continua di nuovi protagonisti che si affacciano sul mercato; le regole non sono omogenee ed i fattori di competitivit variano da unarea allaltra, basta pensare alle norme ambientali, ai costi dellenergia, agli accordi commerciali, alla ricerca e sviluppo. Intanto, le scelte di fondo dellEU guardano a unindustria virtuosa e sostenibile, attenta allambiente e alla responsabilit civile e sociale, diversamente ad esempio dalla Cina, dove la protezione dellambiente e altri temi sociali non sono ai primi punti dellagenda. Altro elemento che pesa la mancanza in Europa di energia a costi competitivi, e ci crea perdite di competitivit e molte tentazioni per le industrie multinazionali di
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nali. Lesistenza di un problema di pari accesso alle materie prime rispetto alla concorrenza internazionale palese, non dovrebbe essere quindi considerato materia di scontro politico o ideologico, anche se sarebbe da ingenui non mettere in conto le resistenze dei produttori europei di materia prima, per i quali leliminazione del dazio significherebbe fare a meno di una protezione, quindi di un vantaggio, modesto rispetto al danno prodotto al sistema, ma pur sempre positivo per arrotondare i bilanci di fine anno. E, infatti, il dazio sullalluminio ancora l, nonostante le evidenze critiche e le annose lamentele, perch la potenza delle grandi lobby a Bruxelles pi forte della voce di tante piccole e medie aziende poco organizzate. Oggi questa incongruenza di sistema si va, per, innestando in una fase delicata di rilancio e deve confrontarsi con le pressioni di unindustria trasformatrice e manifatturiera che da anni richiede il pari accesso alle materie prime, non per beneficiare di un vantaggio ma per liberarsi di un peso sopportato per troppo tempo e sempre pi intollerabile per la competitivit. Ci sono nello studio dati oggettivi e numeri per decidere, c poco da interpretare, se lEuropa vuole andare avanti con unindustria competitiva la scelta del pari accesso alle materie prime obbligata.

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LA SVIZZERA BRESCIANA DELLEST


Due i manager bresciani che occupano posti di rilievo a Bratislava: Michele Bologna, responsabile relazioni esterne della Slovensk Elektrrne, la controllata slovacca dellEnel italiano, e Alessandro Villa, segretario della Camera di Commercio italo-slovacca. Un imprenditore bresciano, Giorgio Pizzamiglio, amministratore di tre societ slovacche, supporta e assiste da 16 anni, con la Progesa, le aziende bresciane che vogliono internazionalizzarsi in Slovacchia.
leuropea inscritta nella linea gotica, quel cerchio ideale che, passando per Vienna, Londra, Colonia, Parigi, Barcellona, Milano, Bratislava, Budapest e Praga, collega in un unico percorso il cuore della civilt europea. BARICENTRO GEOECONOMICO EUROPEO Posizione strategica situata nel baricentro geopolitico dellEuropa, il piccolo Paese slavo (con influenze boeme) sta crescendo a ritmi pi che doppi rispetto a quelli occidentali. Ci grazie a una cultura autoctona e una civilt stratificata e consolidata, un trattamento fiscale morbido per le aziende estere che vi investono, ordine pi certezza coniugati con sicurezza, molta coesione e determinazione e voglia di lavorare. Uno sviluppo cui anche le aziende di casa nostra stanno dando il loro contributo grazie a una societ di consulenza mantovana, la Progesa & Partners, che ha una filiale slovacca amministrata da Giorgio Pizzamiglio, pioniere della internazionalizzazione italiana in Slovacchia e consigliere della Camera di Commercio italo-slovacca di Bratislava. Un manager che, fin dalla separazione della Slovacchia dalla Cekia avvenuta nel 1993, quattro anni dopo la caduta del Muro, ha fatto da navigatore alle imprese bresciane trapiantate in Slovacchia. Tanto che la

SLOVACCHIA

Progesa oggi uno dei principali punti di riferimento per gli italiani a Bratislava insieme alla Camera di Commercio italoslovacca, allIstituto italiano di cultura diretto da Teresa Triscari e allEnel slovacca, la Slovensk Elektrrne, controllata dal Gruppo elettrico italiano e oggi impegnata nella realizzazione delle due grandi centrali nucleari di Mochovce.

di ALESSANDRO CHEULA

Ovest c il mare, a Est c lEldorado. Sono 400 le aziende italiane in Slovacchia (di cui una dozzina bresciane con 2.000 addetti) che occupano oltre 40 mila persone, 6.000 dei quali dipendenti dalla controllata slovacca, Slovensk Elektrrne, dellEnel italiano. Una realt da 20 Terawatt, su 27 Terawatt prodotti dal Paese centroeuropeo, che sta per realizzare il raddoppio di due centrali nucleari per 3,2 miliardi di investimenti. C posto anche per le aziende bresciane. Ma necessaria una maggiore aggregazione tra imprese della stessa filiera. Se la Repubblica Ceka, in quanto boema, paragonabile alla Svizzera tedesca, la Slovacchia in quanto slavofona assimilabile a una Svizzera italiana. Ma c unaltra ragione profonda che ci unisce. Anche la piccola repubblica mitte-

Michele Bologna, responsabile Relaz. esterne dellEnel slovacco.


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IDENTIKIT DI UN PAESE IN CRESCITA Un Paese piccolo e civilissimo, dotato di infrastrutture (strade, autostrade, aeroporti e ferrovie) moderne e funzionali. Un ambiente ecologicamente protetto e pressoch intatto, nonch esteso su una superficie come Lombardia, Veneto e Piemonte messi insieme (ma con una popolazione pari a 1/6 di quella delle tre regioni italiane), per met coperto da immensi boschi di lecci e splendide foreste di querce. Una cultura diffusa e una reli-

delle candele che illuminano la morente luce del tramonto). La Slovacchia non fiabesca e misterica come la confinante Cekia, che dispone di una capitale magicamente esoterica quale Praga, ma un Paese elveticamente ordinato e pulito, svizzero, non troppo concentrato nei centri urbani ma distribuito anche in piccoli aggregati rurali ordinati e tranquilli, dignitosi e sopratutto sicuri. Una capitale modernissima, Bratislva, in nulla differente se non per le dimensioni da una capitale occidentale, solcata dalle lente

non mediate dal sindacato bens dirette e bilaterali, con totale flessibilit nella organizzazione del lavoro e discrezionalit, sia pure concordata, nella gestione della manodopera. Circa 5 milioni gli abitanti, giovent affluente, donne libere e belle, emancipate, come si diceva una volta con aggettivo desueto ma tuttora eloquente. Un Paese mitteleuropeo che si sta omologando a grandi passi ai modelli occidentali, con un benessere ancora latente ma incipiente (i salari variano dai 300 euro mensili di una operaia ai 600 di un operaio specializzato ai 7-800 di un tecnico qualificato. Questi stipendi si intendono lordi per dodici mensilit; praticamente il totale di esborso aziendale pro dipendente). Particolare infine degno di nota: anche qui, come del resto in tutto lEst ex comunista, niente extracomunitari, nemmeno uno, neppure lombra, siano essi di etnia araba o africana, indiana o indonesiana, cinese o indocinese, cingalese o pakistana. I BRESCIANI DEVONO AGGREGARSI Sono due i manager bresciani che in Slovacchia ricoprono posti di rilievo. Il primo Michele Bologna, direttore delle relazioni esterne dellEnel di Bratislava ( figlio di Mario Bologna, ex tecnico della Lucchini e poi titolare delle Acciaierie di Crema, oggi operatore in proprio e consulente aziendale); il secondo Alessandro Villa, segretario della Camera di Commercio italo-slovacca di Bratislava. da loro che incomincia il nostro breve ma intenso ed istruttivo viaggio nelle aziende bresciane una decina delocalizzate in Slovacchia. Precisamente dal nucleare slovacco made in Italy, cio realizzato ad opera dellEnel italiano con tecnologia francese Epr di terza generazione della Areva (la stessa impiegata nelle supercentrali francesi di Tricastin e Flaminville). Cerchiamo anche aziende bresciane fornitrici di reattori, forge, pompe, linee idrauliche, valvole e impiantistica varia per le due nuove centrali nucleari Enel di Mochovce 3 e 4 spiega Bologna si tratta del primo investimento Enel allestero nel nucleare, primo non solo in ordine di tempo ma anche di importanza. Di
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Al centro Giorgio Pizzamiglio (Progesa), a destra Gianfranco Apollonio (Sapp) e a sinistra Sergio zamboni (Sapp).

giosit profonda, compostamente praticata e intimamente vissuta, professata ma non ostentata quindi non bigotta anche perch pluralista (cattolica, ortodossa, ebraica). Una straordinaria educazione musicale, come del resto tutto lEst ex socialista, capace di trarre fatate sinfonie dagli imponenti organi delle cattedrali gotiche (come a Kosice, dove gi alla messa delle sette del mattino si pu gustare un suggestivo concerto dorgano, o come alla silenziosa processione serale di Gbely, dove il sussurrio delle preghiere sale al cielo con il tremolio

volute dellormai opaco e incolore Danubio, e una tradizione culturale laicamente aperta che si esprime in una lingua di matrice slava dai caratteri non cirillici ma latini. Economia in forte espansione col 5% annuo di incremento del Pil (60 miliardi di euro la ricchezza annua) che sforna ogni anno 800 mila automobili prodotte da una manodopera preparata e qualificata nei modernissimi stabilimenti Volkswagen, Peugeot, Hyundai e Kia (saranno 1,5 milioni le auto prodotte entro i prossimi 4-5 anni). Relazioni sindacali contrattualmente aggiornate ma

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che tipo di aziende avete bisogno? A Brescia c una grande realt come lAtb, che fabbrica reattori per il petrolchimico e il nucleare, guidata da un imprenditore come Sergio Trombini; ci sono le forge di cui la provincia un polo europeo se non mondiale penso a Monchieri, Morandini, Metalcam; alla Franchini Acciai condotta da Giampiero Franchini o alla Aso Forge della famiglia Artioli; ma ci sono anche molte piccole imprese competitive che possono benissimo partecipare agli appalti: si tratta di una tipologia molto simile alle imprese del Nord Est, solo che.... Solo che? Occorre pi aggregazione: le imprese bresciane solo ora cominciano a parlare di aggregazione, e nella filiera della impiantistica le singole imprese possono competere solo se si aggregano e si consorziano, altrimenti perdono il confronto con la grande impiantistica francese e tedesca. SLOVACCHIA PRONTA La Slovacchia pronta a promuovere e incentivare le Pmi bresciane che vogliono investire nel Paese, come gi fatto da numerose aziende della provincia: basti pensare alla Ips, Industrie Pasotti Sanitari di Prevalle e Sabbio Chiese, presente da anni con la Brixia Press, una controllata produttiva a Slovensk Lupca per componenti in alluminio pressofuso per lindustria. Alessandro Villa, segretario della Camera di Commercio italo-slovacca del cui Consiglio di amministrazione fa parte anche Giorgio Pizzamiglio, lomologo di Massimo Ziletti, segretario della Cdc di Brescia. La loro collaborazione nella societ ProBrixia, la controllata della Cdc per la promozione delle imprese bresciane allestero, ha consentito, grazie anche alla consulenza di Pizzamiglio, il conseguimento di buoni risultati sul fronte della delocalizzazione in Slovacchia. Le missioni estere, insieme alle fiere, sono una delle due aree operative in cui si concentra lattivit di ProBrixia. Come le 5 missioni realizzate nel 2010, di cui una effettuata a Mosca nel marzo scorso e quattro svolte da aprile a settembre (Bucarest in Romania in maggio, Cracovia in Polonia a fine giugno, la missione in Slovacchia a met luglio e quella

a Sidney in Australia a fine settembre). PERCH BRATISLAVA? Perch la Slovacchia? Perch vi sono tutte le condizioni, industriali, istituzionali e infrastrutturali, oltre a quelle giuridiche e fiscali prosegue Villa per ospitare investimenti produttivi esteri, in particolare da aree di antica tradizione manifatturiera e cultura meccanica come Brescia. Il contesto generale favorevole? Certo, ma c anche uno specifico contesto strutturale continua Villa dal momento che quella slovacca uneconomia cresciuta a tassi dell8% annuo prima della crisi: lanno scorso la crescita stata del 3%, nel 2011 prevista al 5%, con una imposizione fiscale la cui aliquota massima del 19% e che passer al 20% dal 1 gennaio 2011. In secondo luogo gli ingenti investimenti dellEnel che, tramite la controllata slovacca Slovensk Elektrrne, capofila del progetto di costruzione di due nuove centrali nucleari con 2 reattori per 880 Mw complessivi di energia e 3,5 miliardi di euro di investimento (che si aggiungono a due reattori gi in funzione e a cui seguiranno altri due in programmazione, ovvero sei in totale). Obiettivo principale quello di consentire alle aziende bresciane attive nei settori citati di cogliere tutte le opportunit che potranno derivare da questo importante progetto. L80% degli appalti relativi ai due nuovi impianti nucleari deve ancora essere assegnato. Ecco perch per le aziende bresciane il momento di farsi avanti, come gi abbiamo illustrato in un incontro alla Camera di Commercio di Brescia nellestate scorsa. Ma, come nel comparto delle imprese c il ritardo culturale della mancata aggregazione, nel sistema-Paese italiano c uno speculare ritardo che riguarda la perdita di competenze del settore nucleare. Michele Bologna ha ragione conclude Villa occorre ripristinare velocemente le conoscenze e il know how nucleare, cosa che lEnel sta facendo egregiamente grazie agli accordi stipulati con russi e francesi. AD EST PER PRODURRE... Laura Ferri una giovane bresciana, ge-

neral manager della Badinotti Slovakia, azienda produttrice di reti controllata dallomonimo gruppo nativo del lago dIseo, a Montisola, isoletta lacustre che ha generato i maggiori retifici del mondo (Montisola produceva reti fin dal 500 e gi allora contava tra i suoi clienti un tale

Massimo Felappi, direttore della Polieco slovacca.

di nome Nicol Machiavelli che se ne serviva per catturare non pesci ma allodole...). Gruppo globalizzato con fabbrica in Franciacorta e quartier generale a Milano, presente con propri stabilimenti non solo in Slovacchia ma anche in Cile, Peru, Canada e Norvegia. Nel 2010, come ricorda Laura Ferri, il gruppo Badinotti ha toccato la soglia dei cento anni di vita, essendo stato fondato da Giovanni nel 1910. Oggi leader mondiale delle reti senza nodo con circa 2.000 tonnellate annue. guidata da quattro Badinotti, uno per ogni angolo del globo: Giancarlo, Carlo, Paolo e Roberto. Siamo venuti qui per reggere la concorrenza tedesca poich i tedeschi, pur avendo stipendi e salari quasi doppi dei nostri, vendono gli stampi al 20% meno rispetto a noi.
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Linterno della fabbrica della Badinotti in Slovacchia.

Per Giancarlo Apollonio, titolare della Sapp di Rovato produttrice di stampi per presse per pressofusione, linternazionalizzazione in Slovacchia con la SV si resa necessaria per competere non con la concorrenza cinese o indiana bens con quella tedesca. Come possibile che la meccanica germanica, che paga stipendi doppi dei nostri, sia competitiva con i prodotti italiani non tanto per qualit quanto nei prezzi? Per lorganizzazione del lavoro risponde Apollonio i tedeschi sono venuti nellEst Europa non per produrre scarpe o vestiti ma automobili e macchine utensili: la loro arma vincente la tecnologia unita alla qualificazione del lavoro. FARE COME LA GERMANIA? La Germania oggi unindustria di processi, cio di tecnologie, pi che di prodotti. Uneconomia vincente non solo perch non ha abbandonato la manifattura per i servizi come lInghilterra e gli Stati Uniti ma sopratutto perch, avendo gelosamente conservato la vocazione manifatturiera, lha trasferita a un livello pi alto, passando alla fabbricazione di tecnologie e costruzione di impianti. Ecco perch astratto linvito a fare come la Germania. Perch da noi mancano le condizioni. Qualcosa non funziona se economie pi ricche della nostra, con costi del lavoro superiori ai nostri, riesce poi a produrre con costi di produzione finali inferiori e quindi a vendere a prezzi minori dei nostri. Non si tratta solo di concorrenza valutaria (la Germania oggi esporta deflazione svalutando non la valuta ma i prezzi, come noi prima delleuro svalutavamo la lira) ma di qualcosa di pi. Si tratta della

capacit competitiva complessiva di quel sistema Paese, dove la componente pubblica e dei servizi (banche, assicurazioni, assistenza, ecc.) funziona quanto e meglio di quella privata (imprese). Massimo Felappi, direttore della Polieco di Gbely, la controllata slovacca della Polieco Mpb (Materie Plastiche Bresciane) di Cazzago San Martino fondata e guidata da Giorgio Tonelli, daccordo con Apollonio. Polieco Mpb leader europea nei tubi corrugati (cavidotti) a doppia parete con un ampio raggio di delocalizzazione estera. Dalla sede centrale bresciana guida, infatti, le controllate produttive di Spagna, Francia, Slovacchia e Grecia. In Italia operativa, oltre a Cazzago San Martino dove si trova la casa madre, anche a Basiano nel Milanese, a Conza della Campania in provincia di Avellino e a Davesco Soragno. La Slovacchia diventer per noi la seconda realt dopo lItalia dice Felappi, che vive con la famiglia a Bratislava siamo gi leader in Italia, Francia e Spagna. Lo stabilimento slovacco lavora 24 ore su 24 su tre turni con 34 dipendenti su tre linee, lo stipendio di 600 euro lordi mensili.

... AD OVEST PER VENDERE Vignoni un altro noto marchio bresciano di Gottolengo che in Slovacchia sta facendo fortuna producendo collant per donna in una fabbrica modernissima che occupa 300 lavoratrici a 350 euro al mese ciascuna. Ko-Bres (acronimo di Kosice-Brescia) unazienda commerciale cofondata 17 anni fa da Giorgio Pizzamiglio attiva nel campo delle forniture allingrosso di materiali per lindustria. Condotta da operatori slovacchi, tuttora operativa con ottimi risultati. LEST NUOVA FRONTIERA Chiudiamo questa carrellata di bresciani allEst con la Brixia Press di Slovensk Lupca, azienda che occupa una sessantina di persone su due turni in uno stabilimento di pressofusione di componenti per lindustria. Armando Pasotti, contitolare della Ips (Industrie Pasotti Sanitari) di Prevalle e Sabbio Chiese, alla guida, insieme al fratello Giacomo e al cugino Alberto (vicepresidente dellAib) di un gruppo che occupa 430 persone, leader nella produzione di radiatori in alluminio e componenti pressofusi per lindustria. Realt familiare e nel contempo manageriale, la Ips si avvale dellapporto di due manager di lungo corso: Fabio Frassoni direttore finanziario e Giorgio Botti direttore commerciale. Anche i Pasotti si sono delocalizzati in Slovacchia grazie al know how che Giorgio Pizzamiglio ha maturato nel Paese centroeuropeo. Una scelta compiuta 12 anni fa di cui siamo tuttora molto soddisfatti dice Pasotti e una strategia che vogliamo proseguire nei prossimi anni potenziando lo stabilimento di Slovansk Lupca, dal quale siamo in grado di servire i grandi clienti tedeschi come la Siemens e americani come la Whirlpool delocalizzati nel centro Europa. Proprio come scrivevamo in premessa: la Svizzera bresciana dellEst, di questo passo, raggiunger in pochi anni la Svizzera tedesca della vicina Repubblica Ceka. Con buona pace degli scettici di ogni latitudine.
Giampiero Franchini, presidente della Franchini Acciai.
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Consorzio Franciacorta, Giuseppe Salvioni il nuovo a. d. Giuseppe Salvioni il nuovo amministratore delegato del Consorzio per la Tutela del Franciacorta che, con la nuova nomina, punta a crescere ulteriormente passando a una gestione di stampo manageriale. Salvioni, 52 anni, ha alle spalle incarichi di prestigio in quanto ha ricoperto le cariche di: a.d. e direttore generale in Panasonic Italia; direttore divisione estero per il Gruppo Illva; direttore generale vendite e trade marketing in Gillette Group Italy, in Gruppo Duracell, Kraft Jacobs Suchard e Societ Generale Supermercati GS (Carrefour). Sergio Metelli nuovo presidente dellazienda di famiglia Sergio Metelli, figlio del fondatore della Metelli S.p.A. e nipote del presidente uscente, Angelo Metelli, il nuovo presidente dellazienda di Cologne. Impresa dedicata al settore dei ricambi per auto presente in 85 Paesi, nel 2009 la Metelli ha fatturato 103 mln (il 75% dei quali realizzati allestero). Con questa nomina la famiglia proprietaria dellazienda ha scelto di dare spazio alla seconda generazione. Oltre Sergio, infatti, ci sono Alberto (vice presidente e direttore amministrativo e dei sistemi informativi), Piergiorgio (vice presidente e direttore marketing) e Beatrice Zerbini (consigliere). Garda Classico, Sante Bonomo riconfermato presidente Sante Bonomo stato riconfermato presidente del Consorzio Tutela Vini Garda Classico. Lelezione avvenuta a seguito delle elezione del nuovo CdA, che ha indicato nel ruolo di vicepresidenti Mattia Vezzola e Fabio Contato, vicepresidente del Consorzio del Lugana. Nel consiglio sono rientrati anche produttori storici del territorio come Alessandro Redaelli De Zinis e Alberto Pancera e volti nuovi per il Consorzio come Antonio Lorenzi e Giovanna Prandini. Giornata nazionale della Pmi Anche Brescia ospiter il 20 novembre la Giornata nazionale della piccola e medie impresa. Nel corso della mattinata, le Pmi del manifatturiero apriranno i propri stabilimenti per raccontarsi e per spiegare quel valore che non sempre viene percepito attraverso i prodotti realizzati, i posti di lavoro creati, i mercati occupati, gli investimenti effettuati, il benessere generato. Destinatari delliniziativa saranno gli studenti delle scuole medie, ma linvito esteso a magistrati, giornalisti e rappresentanti di Enti locali.

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QCom e Interactive si rinnovano Nuove strategie di crescita per QCom e Interactive, leader in Lombardia nei servizi professionali di telefonia e internet su rete fissa, che a ottobre hanno inaugurato i nuovi uffici di Treviglio e rinnovato la comunicazione aziendale. Le due aziende propongono unofferta completa, che spazia dal tradizionale risparmio telefonico, alle soluzioni Voip, alle applicazioni IP pi evolute, prevalentemente dedicata a unutenza business. Ricerca e aggiornamento tecnologico, migliori tariffe, soluzioni studiate su misura sono fattori che consentono alle aziende di offrire ai propri clienti una valida proposta alternativa a Telecom. Salone dellEmergenza: uneccellenza bresciana Dall8 al 10 ottobre il Centro Fiera di Montichiari ha ospitato ledizione 2010 di Reas, la Rassegna dellEmergenza, attrezzature da soccorso e sicurezza, dadicata a specialisti, professionisti e volontari del comparto emergenza, che hanno potuto toccare con mano le novit tecnologiche e le ultime soluzioni in tema di sicurezza, primo intervento, calamit o emergenza. Dei 263 espositori presenti in fiera, 165 erano aziende produttrici e commerciali, 13 Istituzioni e Corpi dello Stato, 85 associazioni di volontariato. Una partecipazione importante che conferma il primato della fiera: uneccellenza bresciana riconosciuta e stimata in tutta Europa, impegnata nella concreta diffusione della cultura della tutela e del soccorso in situazioni a rischio.

Fotovoltaico: due giorni di incontri Tavole rotonde, incontri e numerose partecipazioni al Solar FestiVoltaico, la manifestazione dedicata al fotovoltaico, promossa da Ambiente Parco con il patrocinio del Comune di Brescia, e tenutasi al Parco dellAcqua di Largo Torrelunga. Due giornate aperte agli operatori, ma anche alle scuole e al pubblico, per scoprire come e perch il futuro energetico delle nostre case e delle nostre citt sar alimentato dal sole. Tra i temi trattati, Il Terzo Conto Energia, prospettive del fotovoltaico in Italia, che ha visto la partecipazione anche di Stefano Saglia, Sottosegretario allo sviluppo economico con delega allenergia; ed Energie rinnovabili negli edifici: come progettare ed integrare il fotovoltaico.
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Pugno di ferro in guanto di velluto? Emerso o emergente? Freddezza e determinazione? Dicotomie troppo facili e troppo banali, se riferite a una biografia complessa e composita come quella di Lino Gervasoni. Il must principale un altro: professionalit come condizione di affidabilit e credibilit per salvare e rilanciare, ove possibile, aziende in crisi.
di ALESSANDRO CHEULA

MADE IN BRESCIA...

vvocato daffari e finanziere, palazzolese di nascita, bresciano con convinzione, lombardo per vocazione e milanese per convenzione, svolgendo gran parte della propria attivit sullasse Brescia-Milano. Personalit sfaccettata ma non sofisticata, nel senso di essere pragmaticamente mirata al business

senza sofismi n titubanze. La vision storica? Crescere con determinazione, rischiare con ragione e combattere con passione per riscattare uninfanzia fatta non gi di privazioni quanto di rinunce, risparmi e sacrifici. La mission attuale? Investire in aziende in crisi salvando ove possibile produzione e occupazione. Il professionista bresciano diventato leader in Italia nei concordati fallimentari, 25 solo nellul-

timo anno per un totale di 2 miliardi di passivo. Oggi la Mael, da lui fondata e tuttora guidata, detiene un patrimonio di asset immobiliari e finanziari di grande rilevanza (una realt che sfiora i 500 milioni di euro, di cui 100 milioni la sola Eurocredit): alberghi, appartamenti, residences, aziende industriali, concessionarie di auto e partecipazioni finanziarie. E soprattutto, memore degli insegnamenti paterni, niente
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L avvocato Lino Gervasoni.

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debiti. Il debito non un dovere come il credito non un diritto: il primo non sei obbligato a farlo, il secondo bisogna meritarselo. Ma parlare di Gervasoni non sarebbe esaustivo se non si parlasse del suo apprendistato politico e del suo tirocinio professionale. Senza dimenticare la dimensione privata, ossia limportanza della famiglia, con in primo piano il ruolo della moglie, un valore che per limprenditore ha rivestito unimportanza fondamentale per tutto il corso della sua vita. Una trincea, come lui la definisce, senza la quale non avrebbe potuto superare i problemi e i momenti critici incontrati nellattivit professionale. Sindaco a Palazzolo nei primissimi anni 80, poi pretore reggente a Orzinuovi per sei anni, indi consigliere della Breda Meccanica, della Saras Chimica, della Banca Provinciale Lombarda, quindi segretario amministrativo provinciale della Dc fino al 1993. Inizia la sua carriera professionale nella politica iscrivendosi al partito di cattolici, non dei cattolici, come tiene a dire a conferma del carattere laico e non integralista della formazione politica in cui ha militato fino al sisma di Mani Pulite. Incidenti di percorso? Ne ha avuti, ma ne uscito

Inserirsi nelle more dei contenziosi creditizi, garantendo una fuoriuscita dalle crisi o dai fallimenti aziendali in modo rapido ed efficiente
assolto con formula piena, come lultimo, relativo al procedimento intentatogli dalla signora Maria Laura Cis, al quale ha fatto seguito la condanna per calunnia della signora stessa, confermata in via definitiva in Cassazione. Dopo la politica e la finanza, il volontariato. Da anni Gervasoni sostenitore di Shalom, la comunit palazzolese per tossicodipendenti di cui suor Rosalina anima e forza propulsiva. Ma qual oggi il vero core business del
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professionista bresciano? Inserirsi nelle more dei contenziosi creditizi e delle sofferenze bancarie, garantendo una fuoriuscita dalle crisi o dai fallimenti aziendali in modo pi rapido ed efficiente rispetto alle tradizionali procedure e assicurando nel contempo tre obiettivi fondamentali: congruo pagamento ai creditori, prosecuzione dellattivit produttiva e conservazione dei posti di lavoro. Una opportunit realisticamente possibile per tutte le parti coinvolte. La Mael di Lino Gervasoni, grazie ad uno specifico know-how e ad una collaudata esperienza che ne fanno un interlocutore affidabile e credibile, opera come assuntore di procedure concorsuali acquisendo crediti e asset di aziende decotte ma questo il punto essenziale in tempi utili per la ripresa e il rilancio della loro attivit caratteristica. Beneficenza? No. Semplicemente un intervento volto a un equo profitto perch effettuato rischiando in proprio, ossia impiegando la propria professionalit e investendo le proprie risorse come avviene per ogni attivit imprenditoriale. Cos stato per la Cella (piattaforme aeree), per la Mema Strapparava (stampaggio ottone), per la Edilimpianti di Milano e, in termini diversi ma egualmente efficaci, per lAdige di Verona. Ma lelenco delle imprese salvate e rilanciate, se si pone

attenzione alla variet della casistica affrontata e risolta in diversi anni di attivit, ancora pi lungo. Una competenza che pone la Mael di Gervasoni al primo posto tra le societ italiane del settore, in diretta competizione con realt quali Merryl Linch, Credit Suisse e Deutsche Bank, ovvero le grandi leader della finanza internazionale. Unesperienza non solo economicamente profittevole ma anche socialmente utile, se osservata dal punto di vista dei posti di lavoro e della occupazione. E dal socialmente utile alla ingerenza umanitaria ossia limpegno anche nel sociale come nel caso di Gervasoni il passo breve, seppur non sempre agevole o automatico. La peculiarit della Mael saper conciliare, ad un livello biunivocamente utile, linteresse privato con le aspettative sociali. Una mediazione non sempre possibile, come dice il professionista bresciano, ma sempre auspicabile. E sempre perseguibile. Aspirazione, o aspettativa, per il futuro? Essere rispettati, come dice lui, non amati per ci che si vale, poich questo soggettivamente opinabile, bens apprezzati oggettivamente per ci che si , e soprattutto per ci che si fa, sia sul piano professionale sia su quello sociale. Nientaltro. Il resto appartiene pi ai posteri che ai contemporanei.

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Dal nido privato alle scuole elementari a tempo pieno, dalla baby sitter al corso di nuoto e chitarra: le giornate interminabili delle mamme di oggi, alle prese con sveglie, pappe, appuntamenti di lavoro e compiti a casa. Reportage tra le famiglie bresciane: cosa scegliere per i propri piccoli?
di SALVATORE SCANDURRA e ALESSANDRA TONIzzO

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non, quelle che prima o poi si ritrovano a fare delle scelte sulla propria pelle, scelte che condizionano il corso delle loro vite e influiscono sul benessere della prole. Oggi, specie al Nord, dove il lavoro fuori casa impegna maggiormente, uomini e donne sono costretti ad allontanarsi dai figli sin dalla prima infanzia. Le donne in particolare, in assenza di alternative, devono attuare spesso forti compromessi con il rischio di dare le dimissioni. La disponibilit di posti negli asili nido, sempre pi inflazionati, sempre pi cari, un rimedio parziale al dilemma della conciliazione tra le esigenze della famiglia e quelle del lavoro. Davvero la principale volont di madri e padri quello di lavorare, sempre e comunque, anche mentre i figli sono ancora in fasce? Che sia per necessit o desiderio, quanto opportuno affidare a terzi la responsabilit educativa a partire dalla pi tenera et? Questi sono solo alcuni degli interrogativi che tengono sveglie le neo mamme, in adorante veglia sulla culla. Un primo bivio, infatti, le aspetta dopo la pausa della maternit: asilo nido o baby sitter? Premettendo che la soluzione ideale non esiste, perch bisogna tener conto delle esigenze del bambino e dei genitori nel proprio contesto sociale, un comune denominatore c. Trapela dalle confesMESI 12NOVEMBRE 2010

inna nanna ninna oh, questo bimbo a chi lo d? Dalla nota filastrocca popolare, alla realt di tutti i giorni: per una mamma e il suo compagno, il periodo pi critico proprio quello della gestione del pargolo dai primi mesi di vita fino ai 10 anni. Che fare, dunque? Spesso sono le mamme, lavoratrici e

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Essere mamme oggi

sioni trafelate sul portone della scuola, tra le vetrofanie degli asili, nei byte di blogs improvvisati per sfogarsi, per condividere. la volont di trovare il miglior compromesso, che tenga conto di portafoglio e qualit di vita, in equilibrio tra aspirazioni, responsabilit e sensi di colpa. Se da un lato, al nido, i piccoli hanno lopportunit di socializzare con i loro coetanei, imparando quindi a rapportarsi non solo con gli adulti, daltro canto le mamme sanno di dover andare incontro a virus, bacilli e notti bianche: spesso, un buon motivo per desistere. Se qui crescono lindipendenza e lautonomia dei bimbi, anche grazie a stimolanti giochi di gruppo, daltro canto non scontato riuscire ad introdursi in questi templi dai nomi favolistici: per entrare al Sole ballerino di turno, gestito dal comune, ci vuole un cachet di punti che nessuna carta fedelt pu saldare, ma per la quale tutti farebbero carte false (almeno quelli per i quali le parole graduatoria e tiralatte hanno oramai imparato a convivere nella stessa frase). Di contro, i pro di mantenere i propri figli entro le mura domestiche sono diversi: dallorario di un servizio pi flessibile, alla possibilit di scegliere a monte la persona che si occuper del proprio figlio, la baby sitter diventa oggi sempre pi spesso lalternativa alla scuola materna. Viene a mancare il confronto con i coetanei e lautosufficienza richiede qualche step in pi, ma ad un laconico mosca cieca nel tinello corrisponde una buona dose di serenit coniugale.

In ogni caso, qualsiasi opzione si scelga, si devono affrontare i costi, entrambi piuttosto elevati. Per risparmiare, esiste ununica soluzione che verte sui legami di parentela, oggi una fortuna pi che unopportunit scontata. Passati i tempi in cui si viveva tutti sotto lo stesso tetto, molti rampanti nonni del Duemila, infatti, assaporano la loro seconda giovinezza, sono distanti dalla prole, o possono garantire un saltuario appoggio. Scelte, queste, attorno alle quali ruotano comunque grandi numeri: nel bresciano, infatti, gli asili nido sono ben 249, divisi in 174 nidi, 26 micro nidi, 27 nidi famiglia e 6 centri prima infanzia, sia pubblici che privati e parificati. In termini di distribuzione delle strutture, naturalmente la citt a farla da padrona, anche se la crisi ci mette comunque lo zampino. Con il crescente numero di famiglie colpite da licenziamenti o cassa integrazione, sono molti i genitori che accudiscono da s i bimbi, per il piacere di stare con loro quanto per evitare ulteriori spese in periodi cos duri. Superato lasilo, con lavvento della scuola elementare, parte unaltra serie di quesiti: tempo pieno (8,30 16,30 dal luned al venerd) o tempo modulare (8,30 16,30 per tre giorni e 8,30 13 per due giorni, e in alcune scuole frequenza di sabato)? Che differenza di carico hanno i bambini? Quando si fanno i compiti, a casa o a scuola? Si pu passare da un modulo allaltro senza cambiare insegnante e compagni? E le attivit extrascolastiche? Toccatemi tutto ma non il week-end:

per alcune coppie vale la regola che sia meglio concentrare impegni, doposcuola e compiti durante la settimana, ritagliandosi cos un week end lungo da assaporare al lago o in montagna. Questo motto sar per loro un faro guida nella scelta gestionale dei propri figli, un vero e proprio discrimine. Per molti altri, invece, la comodit di spostamenti ed organizzazioni ad incidere maggiormente, in un mnage meno esotico e pi domestico. qui che si fanno strada le preoccupazioni dei genitori per lavvenire dei figli, qui che tra il pane burro e marmellata in casa della nonna, il corso di nuoto o la partita di calcetto sinsinuano interrogativi che parlano di riforme e integrazione, intermittenti ed ansiogeni come le auto in doppia fila allora del rientro a casa. MAMME & ASILO CITT Le quattro di un pomeriggio dautunno qualsiasi, pioggia battente e marciapiedi affollati. Siamo alluscita di un asilo del centro citt, cerchiamo di farci strada tra ombrellini di Hello Kitty e mamme spazientite ma bonarie. Qualche compagno solerte le attende in macchina con le quattro frecce accese, tra loro, fanno capolino nonne e nonni. Mentre i pargoli vengono infagottati in k-way e cappellini, nonna Anna a raccontarci per prima la sua storia, contenta di fare a turno con la suocera per riportare a casa la piccola Sofia. Certo, fosse anche gratis, lasilo... confessa sorridendo , ma che alternativa c?. Infatti, la mamma di Sofia lavora a tempo pieno, e una baby sitter, secondo la famiglia, non pu sostituire il percorso di crescita che il nido sa dare. Della stessa opinione la mamma di Andrea, insegnante di scuola materna, che parla di livello pedagogico insostituibile, crescita sana ed equilibrata, se non fosse per il primo periodo, durante il quale i bambini si ammalano sempre. Ma, confessa, ancora una volta i piccoli ne escono rafforzati. Sta alla mamma tenere i nervi saldi, allinizio!. HINTERLAND Otto e mezzo di un ordinario luned dautunno, parcheggio selvaggio e traffico impazzito anche allentrata di un asilo della Bassa bresciana. Orde di bambini festanti stanno per
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dare lassalto ai cancelli dingesso, tutti rigorosamente accompagnati da madri assonnate, padri di corsa e nonni dallo sguardo rasserenante. Il primo ad essere intercettato nonno Luigi, doppio zaino in spalla e mano tesa a due gemellini biondi e un po paffuti. Bisogna dare una mano ai figli sbotta con un sorriso , il mio un lavoro a tutti gli effetti, ma non retribuito!. E, in effetti, di lavoro si tratta, dato che il balio, reo confesso, si reca allasilo ogni mattina e va a prendere nel tardo pomeriggio il piccolo Matteo e la sorellina Luisa, rispettivamente al campo di calcio e alla lezione di danza. Altrettanto indaffarata mamma Monica, che orologio alla mano, arriver in ritardo a lavoro anche stamattina: sempre una lotta contro il tempo, ma che alternative ho? La baby sitter mi costerebbe quanto il nido, tanto vale lasciare mio figlio qui. Mi fido, e poi lui contento, ha gi fatto tante nuove amicizie e viene volentieri. E i nonni? Danno una mano? Poveracci, hanno la loro vita, non mi sembrerebbe giusto affidargli un impegno quotidiano di questa portata. MAMME & ELEMENTARI CITT Tempo pieno s, tempo pieno no, questo il dilemma! Alluscita di una nota scuola elementare del centro, pap e mamme stanno attendendo il fatidico suono della campanella per ritirare i propri cuccioli. Per chi lavora come me precisa unelegantissima mamma in attesa il tempo pieno modulare un vantaggio indiscutibile, ma non credo sia cos per tanti bambini, perch dopo sei ore di scuola dura mettersi a fare i compiti alle 7 di sera. Il problema del troppo carico di lavoro e di zaini sempre pi pesanti sentito anche da molti pap. Non capisco come sia possibile, nonostante le ore in pi, che il programma scolastico di oggi sia inferiore rispetto ad anni fa. Ho 48 anni e quando frequentavo le elementari, alle 12,30 ero a casa tutti i giorni, ma senzaltro studiavamo meglio allora precisa pap Paolo . A scuola mattino e pomeriggio? Bene, ma almeno le maestre dovrebbero far fare i compiti ai bambini durante le ore scolastiche, e non caricarli di ulteriori libri da leggere e schede da compilare a casa, cos non riesco a godermi mio figlio neanche quando possiamo stare insieme alla sera. HINTERLAND Fuori da una scuola elementare dellhinterland bresciano, ci accorgiamo che i pap sono numerosi nellattesa dei propri figli. Frettolosi, ci concedono qualche battuta sul mnage familiare, anche se troppo presto per riferire impressioni precise: La scuola appena iniziata, il primo anno, siamo in rodaggio. Diversa lopinione di Malika che, contegnosa, risponde fiera che s, i miei figli studiano, giocano con tutti. Genitori dallaltro capo del globo, Malika pu contare solo sulle proprie forze e sullaiuto del marito. Scopriamo che lavora part-time, ha altri bambini e, mentre si sistema la cartella della figlia sulla schiena, prima di allontanarsi, ci ripete pi volte, in un italiano semplice ma chiaro, Mi trovo bene, nessun problema. MAMME & SPORT CITT Sono le cinque, e unorda di donne si riversa nellatrio di una palestra chic della citt. Non sono qui per il corso di pilates, ma per svestire, lavare ed asciugare i propri figli alle prese con il corso di nuoto settimanale. Per alcune di loro, questo momento un sollievo, anche se la bagar-

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Essere mamme oggi

re spossante: Eravamo chini sui libri, a casa, poi di corsa qui, dice una, ma meno male, perch altrimenti stanno sempre tra le solite quattro mura!. Sono in gruppetti, quasi tutte lavorano parttime, ma non si danno il turno, preferiscono venire insieme e ritagliarsi qualche minuto complice al bar mentre i piccoli, delle et pi disparate, stanno in ammollo nel cloro. Passa un maschietto fasciato nel suo karategi, la mamma ci sorride alzando gli occhi al cielo, mentre S., visibilmente stanca, ci confessa di essersi scapicollata qui dal dopo scuola, lo zaino di Barbie di sguincio sulla spalla, le chiavi dellauto ancora in pugno. HINTERLAND Cinque e mezzo di un sabato pomeriggio autunnale, primo freddo: in un campo di calcio della Franciacorta sta andando in scena il derby Orsa Corte Franca - Padernese. Protagonisti sul campo calciatori in erba classe 2001-2002, coprotagonisti sugli spalti, mamme infreddolite, pap invasati e nonni che gi vedono nei loro nipoti i futuri campioni della serie A. Mamma Romina racconta di come sia dura star dietro al doppio allenamento settimanale del piccolo Giorgio, centrocampista e metronomo della squadra: una continua corsa tra libri, scarpette di calcio, quaderni e completini da lavare. Lo faccio volentieri, ma bisogna organizzare la giornata fin dallalba, altrimenti impossibile stare dietro agli impegni dei nostri figli. Fortunatamente precisa Romina tra mamme siamo diventate una sorta di mutuo soccorso, la comunit piccola, ci conosciamo tutte e allemergenza ci si aiuta, tanto pi che agli allenamenti (il luned e il mercoled dalle 17 alle 18,30, ndr.) non possiamo assistere in quanto non siamo gradite, lallenatore dice che distraiamo i piccoli. Anche mamma Loredana non le manda a dire: Io non lavoro e preferirei che mio figlio venisse a casa per pranzo. Il tempo pieno non andrebbe imposto, ma scelto, e in ogni caso le ore del pomeriggio dovrebbero essere dedicate agli insegnamenti complementari e ai compiti a casa. Gli insegnanti poi sono troppi, e credo che lorario scolastico sia stato spalmato esclusivamente in funzione degli esuberi del personale, e cos a pagare siamo sempre noi mamme.
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QUANDO IL CENTRO CI VA STRETTO
La storia di una mamma itinerante per scelta.

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Essere mamme oggi

i dice che il centro citt sia foriero di ogni comodit, polo di servizi invidiato da tutto lhinterland. Ma quando una coppia diventa una famiglia, e la prima necessit non lhappy hour, non tutto pi rose e fiori. Ce lo racconta Cristina, mamma di Marco, 6 anni, e Carlo, 4, la quale si recentemente spostata da Brescia citt per approdare, felicemente, a S. Zeno Naviglio. Cristina, quali sono stati i primi segnali forti di una necessaria dipartita dal centro? Quando la nonna

si trasferita dal centro, dove io sono cresciuta, a San Zeno, le ho chiesto se era impazzita, ma poi, quando il sabato andavamo a pranzo a trovarla, i bimbi, nellattraversare il cortile, non volevano pi andare via! In centro ho sempre abitato in appartamenti senza giardini o terrazze, n ascensori o parcheggi, quindi era una gran fatica. Finch sei single, lo sopporti, ma poi, passeggino, borsa, spesa e bambino si fanno sentire. Lauto, sembra paradossale, si costretti ad usarla abitando in centro, non in paese: i supermercati pi grossi, infatti, sono in periferia, gli asili nido e le scuole sono dislocati qui e l. Cosavr mai S. Zeno che Brescia non sa dare? Qui ho trovato una vera comunit: il paese piccolo, anche se in crescita grazie allarrivo di molte giovani famiglie, e gli abitanti storici, organizzati in associazioni, offrono un continuo occhio vigile: in oratorio, tutti conoscono tutti, cos lansia di gestire i piccoli si dimezza. I bambini delle stesse fasce det frequentano le medesime

scuole e formano gruppi di amici per il doposcuola, cosa che in citt difficile trovare (e, quando capita, occorre scorazzarli in auto). Pensa che il suo caso possa fare scuola, o ha solo avuto molta fortuna? In effetti, sono fortunata perch San Zeno un paese particolare: la vicinanza alla citt ed altri fattori hanno fatto s che la popolazione sia abbastanza omogenea: siamo parecchie famiglie con bambini o parecchi nonni e questo crea un ambiente protetto, che non so se si ritrovi in tutti i paesi della provincia. Cosa rimpiangete, lei e il suo compagno, di Brescia? E i suoi figli? Qualche anno fa non riuscivo a capire come potesse esistere gente che dai paesi non veniva mai in centro, mentre ora sono io stessa che, se non per affetto, raramente ci vengo. In quanto ai miei figli, quando qualche giorno fa eravamo a Disneyland Paris, ogni tanto mi dicevano: ma quando torniamo a San Zeno?!. Alessandra Tonizzo

ESSERE MAMME IN PROVINCIA


Nonni e oratori i punti di riferimento.
NORD PROVINCIA Difficile essere mamma oggi anche nel nord della provincia di Brescia dove, per, la situazione appare pi rosea rispetto alla citt grazie alla presenza dei nonni che costituiscono un fulcro indiscusso nella vita delle giovani coppie (ma non solo), con prole a carico. Abbiamo girato alcuni paesi della zona e cercato di scambiare quattro chiacchiere con mamme e pap alluscita di asili, scuole, palestre e oratori. Con coro quasi unanime la maggior parte degli intervistati ci ha confermato questo dato: I nonni sono una presenza insostituibile nel mnage familiare doggi, se non ci fossero bisognerebbe inventarli. Chi, invece, non pu vantare la vicinanza dei propri cari e non ha la fortuna di poter rimanere a casa con i propri figli, ha affermato di dover ricorrere a surrogati di coccole e bont, che a volte non si dimostrano allaltezza del ruolo che ricoprono. Altri genitori, invece, pur di non fare mancare nulla ai propri piccoli, preferiscono fare gli acrobati
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Essere mamme oggi

tra un appuntamento di lavoro e laltro, scarrozzando i figli a destra e a manca per farli barcamenare tra corsi di musica, di pallone o di lingua inglese perch ritengono che in questo modo i bimbi non si accorgano della loro assenza, dato che rientreranno a casa allo stesso orario dei genitori. Che dire, invece, degli oratori? Fortunatamente nei paesi queste strutture resistono ancora bene e costituiscono uno dei centri principali di aggregazione e di integrazione per i pi piccini, dove le mamme possono ancora contare sulla solidariet e sul buon cuore dei parrocchiani che vanno incontro alle esigenze della comunit locale organizzando gite, servizi di aiuto compiti e tanto altro ancora. Mentre tutte quelle mamme che a loro detta ancora non riescono ad organizzarsi, non rimane che chiedere aiuto alla stretta cerchia di amici, o meglio ancora alla vicina di casa in pensione che di tempo sicuramente ne ha da vendere. Alla fine di queste interviste, mi sorge spontanea una domanda: siamo proprio certi che la parit di sesso abbia giovato alla donna, oppure sarebbe stato meglio far s che la donna ottenesse gli stessi diritti e doveri delluomo pur continuando a rimanere la regina indiscussa del focolare? Difficile dirlo, ma lo stress e le sindromi metaboliche che sempre pi frequentemente assillano i bambini, pare indirizzino in questa direzione. SUD PROVINCIA In una grigia e

piovosa giornata di ottobre, mi mescolo alla folla in attesa alluscita di una scuola materna; dopo un mese di inserimento graduale, questo il primo vero giorno di scuola full time, e lambiguo porticato sotto cui trovare riparo nellattesa riempito da un vivace cicaleccio di resoconti e bugie inventate da quei bambini che stamane non volevano uscire di casa. Inutile dirlo, i pi orgogliosi sono i nonni; e se non mi meraviglio di vederli qui, carichi di ombrellini per i piccoli nipoti, mi lascia un po stupita il fatto che allavvicinarsi del suono della campanella di pap e mamme ne arrivino ben pochi. Quando provo a chiedere di questimpari realt, loro, i genitori dei genitori, si schierano senza remore a fianco dei figli, che non riescono a far coincidere gli orari del lavoro con quelli dellasilo. E a questo punto, dicono, le alternative scarseggiano: assumere una baby sitter (costo: 500-600 euro al mese), optare per un impiego part-time o affidare il nipote ai nonni. Allaccennare a forme di solidariet spontanee, di quartiere e buon vicinato, la maggior parte dei presenti scuote la testa, risponde che chiaramente dipende dallaffiatamento che si crea tra i genitori, ma che per lo pi ci si deve arrangiare come si pu e con le risorse a disposizione, correndo dallasilo al campetto di calcio, dal campetto a casa per preparare la cena e gestire il tran tran che ne segue. Ma quale solidariet? C solamente tanta invidia, ci che mi ripete una nonna, ag-

giungendo che i servizi messi a disposizione delle mamme non sono sufficienti, non si chiedono servizi a giornata, ma ad ore. Si parla tanto di politiche femminili per la famiglia, ma poi nel concreto cosa stato fatto?. Alle scuole elementari il problema del trasporto dei figli sembra risolto, vuoi perch i bambini hanno raggiunto unet in cui i genitori si fidano a farli tornare a casa a piedi, oppure perch nella maggior parte dei Comuni stato istituito il piedibus, lo scuolabus a piedi. Se in genere non sussistono problematiche con la mensa della scuola, di contro alle primarie emergono i primi dissapori a livello di integrazione. Non tra bambini, ma tra genitori: dipende dalla rete di amicizie che i bambini stessi sviluppano in classe, poi ovviamente siamo noi genitori a spingere in una direzione o in unaltra. Generalmente le famiglie chiuse agli stranieri lo sono anche nei confronti dei meridionali, e anche se questo aspetto non viene esplicitato a parole si nota chiaramente in alcuni comportamenti. Fortunatamente in alcuni paesi della provincia la realt di diffidenza e chiusura meno evidente, sostituita da una propositiva volont di collaborazione per lorganizzazione di corsi e attivit. Un gruppetto di mamme vivaci mi racconta che si sono conosciute proprio

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grande novit
B e g o o d to Yo U r B o dY !

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portando i figli a scuola e che hanno trasformato questo momento di frettolosa routine in un istante aggregativo in cui scambiare qualche battuta davanti a un caff. La pausa dei 10 minuti, rinominata periodo di decantazione, un rituale che permette loro di affrontare le giornate oberate di impegni e corse. In piscina, quando vedo queste mamme che si destreggiano tra schizzi e schiamazzi penso che s, essere madri oggi complicato e richiede una buona dose di autocontrollo e qualche tecnica di training autogeno, ma ne vale la pena se si ripagati dalla risata cristallina del proprio bambino. Alessandra Cascio e Alice Aimo

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Essere mamme oggi

. SE lA MAMMA PU COntArE SUllA MAMMA


Ilenia, 37 anni, risiede in un paese a nord di Brescia ed mamma dei piccoli Andrea (4 anni) e Christian (8 mesi e mezzo). Come vivi il tuo status di mamma allinterno della comunit in cui vivi? Partecipo poco alla vita del mio paese, forse perch i miei bimbi sono ancora troppo piccoli per essere coinvolti in eventuali iniziative organizzate. Come organizzi le tue giornate tra casa, lavoro e figli? Lavoro 5 giorni a settimana e ogni mattina esco da casa alle 7,20 per ritirarmi verso le 18,00. I miei bambini li lascio che ancora dormono; prima di uscire preparo la colazione per entrambi (1 biberon di latte materno amorevolmente munto ogni mattina alle 6,00 per Christian, biscotti, fette biscottate e latte per Andrea), preparo i vestiti che devono indossare e sulluscio della porta passo il testimone di casa a mia mamma, fedele baby sitter nonch valida collaboratrice domestica, solo in parte coadiuvata dal nonno. Andrea viene accompagnato alla scuola materna per le 9,30 e ritirato obbligatoriamente alle 15,45 in punto. Christian anche se piccolo e bravo, riempie il resto della giornata dei miei. Tornando a casa, desidererei dedicarmi al 100% ai miei figli e a mio marito, ma purtroppo puntuale mi spetta, senza alternativa alcuna, il ruolo di casalinga tuttofare. Il week-end, per, cerco di dedicarlo quanto pi possibile alla famiglia, occupandomi contemporaneamente anche della gestione della casa che stata un po trascurata durante la settimana. Credi che i servizi messi a disposizione dalla tua comunit siano sufficienti ad aiutare una mamma con due figli piccoli? Sono pochi i servizi utili disponibili e compatibili con le esigenze di mamme che lavorano. Ad esempio, lasilo che frequenta Andrea poco flessibile negli orari. Diresti grazie a Mia mamma. Insostituibile, sempre disponibile, affidabilissima. Com cambiata la tua vita da quando sei diventata mamma? Parecchio, ma in positivo. Spesso io e mio marito ci chiediamo come facessimo prima senza i nostri cuccioli e poi da quando sono mamma so di non essere pi sola. Quali sono i problemi cui una mamma va quotidianamente incontro? Il problema principale per una mamma lavoratrice a chi affidare i bambini. Io fortunatamente posso contare (spero allinfinito) su mia mamma, ottima referente e preziosa consulente familiare. Non mancano comunque i confronti con altre amiche mamme. Quanti bambini stranieri ci sono alla scuola materna di tuo figlio? Nessuno. Avresti problemi un domani a mandare tuo figlio a giocare a casa di uno di questi bambini? Credo di no. Alessandra Cascio
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S.O.S. AMBIENTE
di BRUNO FORzA e LUCA ANNI

BRESCIA
pazione o la cassa integrazione per stare a casa. Con questa prima inchiesta, 12 Mesi vuole iniziare un cammino nella provincia di Brescia per scoprire i problemi legati allambiente, nonch le soluzioni che scienza e buon senso suggeriscono. Se vero che la politica deve darsi una mossa, infatti, altrettanto vero che i cittadini devono imparare a vivere una quotidianit ambientale virtuosa e responsabile. Siamo partiti indagando il rapporto quotidiano dei bresciani con lambiente e individuando comportamenti utili per la vita di tutti i giorni. Poi abbiamo dato voce a due posizioni diverse: da un lato lassessore allUrbanistica, ambiente ed edilizia del Comune di Brescia, Paola Vilardi, dallaltro il fondatore del sito ambientebrescia.it, lo storico dellambiente Marino Ruzzenenti. Con entrambi abbiamo tracciato un quadro globale della situazione. Eravamo gi abbastanza pessimisti, ma ogni nostra aspettativa stata peggiorata da quanto appreso. Leggere per credere. Nei prossimi numeri affronteremo nel dettaglio le tematiche pi scottanti. Lo faremo con forza e senza peli sulla lingua, perch lambiente una priorit assoluta.
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gni mattina il bresciano si sveglia e sa che deve correre per andare a lavorare. Esce di casa e trova una moltitudine di suoi simili che fanno lo stesso. Centinaia di migliaia di veicoli che entrano ed escono dalla citt. La laboriosa Brescia si trova oggi in prima linea nel fronteggiare gli strascichi di quella che viene presentata come la pi grande crisi dal dopoguerra ad oggi. Governo e Confindustria per superare la crisi hanno chiesto di poter alzare il livello dei limiti di emissioni imposti dal protocollo di Kyoto considerando secondario il problema ambientale, che si prevede sar la causa delle prossime crisi. Il cittadino medio sembra interessarsi poco di una questione che si manifesta solo periodicamente con fatti di cronaca. Frane, alluvioni, smottamenti, guerra dei rifiuti, sono il risultato di una gestione ambientale allo sbando e di uneconomia basata su principi individualistici. Secondo il premio Nobel per leconomia del 2009 Elinor Ostrom, invece, bisognerebbe basare la nostra

societ sulla salvaguardia del bene comune, prevedendo una democrazia partecipata e proveniente dal basso, per gestire gli aspetti della vita collettiva. Nel frattempo, nel 2008, lUe ha approvato il pacchetto clima-energia, detto anche 20-20-20, che fissa la riduzione del 20% delle emissioni di gas ad effetto serra entro il 2020, comparati ai livelli del 1990; la crescita del 20% dellefficienza energetica e il raggiungimento nel consumo di energia ottenuta da fonti rinnovabili pari al 20%. Qualora un paese non dovesse raggiungere questi obiettivi nei tempi indicati riceverebbe fortissime sanzioni, e lItalia indietro sulla tabella di marcia. Lavori precari, ricostruzioni che non partono, sprechi e incidenti sul lavoro. Questi gravi problemi sociali potrebbero essere affrontati e risolti se si evitasse di perseguire solamente la crescita individuale e la soluzione economica pi conveniente. Purtroppo, anche su questo fronte, siamo indietro di decenni, per la precisione di 77 anni. Nel 1933 ebbe inizio il New Deal e Roosvelt mand 2 milioni e mezzo di disoccupati nelle valli americane come manodopera ambientale. Nel nostro Paese, invece, si preferisce pagare il sussidio di disoccu-

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ambiente

.InSIEME SI PU FArE dI PI 7. RACCOLTA DIFFERENzIATA DEI RIFIUTI.


SECONDO TE : (UNA SCELTA PER OGNI RIGA) 23,3% 20,9% 14,1% 14,1% 11,0% 8,7% 6,1% 1,8% 0,0 Utile se fatta correttamente Una soluzione a tanti problemi Fatta bene del mio comune Rispettata da pochi Rispettata dai pi Fatta male nel mio comune Utile Un pretesto per guadagni facili Inutile

1. COS PER TE LAMBIENTE? (1 scelta)


85,1% Tutto quello che ci circonda (case, strade, giardini, natura, campagna, ecc.) 8,5% Tutto quello che non occupato dalle citt o dai paesi
(foreste, campagna, mare, ecc..)

6,4% I luoghi privi dellintervento delluomo (boschi, pinete, mare, laghi, foreste, ecc.)

2. C ABBASTANzA SPAzIO SUI MEDIA


PER LE NOTIzIE RELATIVE ALLAMBIENTE? 83% 17 % Si No

3. E LINTERESSE CHE PERCEPISCI SUL TEMA


DA PARTE DELLE ISTITUzIONI A CHE LIVELLO ? 56,5% 30,4% 2,2% Alto Basso Medio

8. FAI LA RACCOLTA DIFFERENzIATA?


57,1% 42,9% No Si

10,9% Inesistente

9. QUALI RITIENI SIANO LE FONTI DI ENERGIA


SU CUI LITALIA DOVREBBE PUNTARE? 72,8% 10,6% Gas 9,1% Nucleare 4,5% Altro (Risparmio energetico) 3,0% Petrolio Energie rinnovabili

4. CHI DOVREBBE IMPEGNARSI MAGGIORMENTE


PER I PROBLEMI RELATIVI ALLAMBIENTE? 35,3% 30,6% 12,9% 2,4% I singoli cittadini Enti locali (regione, province, comuni) Lunione europea e gli altri organi sovranazionali Le associazioni di volontariato

18,8% Stato

10. SABATO POMERIGGIO LIBERO. SOLE FUORI. CHE FAI?


46,0% 30,0% 8,0% Altro 2,0% Chat, lan party, giochi di ruolo, musica o telefonata con gli amici. 2,0% Giro in moto, magari sulle Coste di S. Eusebio Corsa, giro in bici, escursione sulle colline Gita al lago

5. DA COSA TI SENTI PI MINACCIATO/A?


34,9% Inquinamento e polveri sottili 20,3% Crisi economica 17,4% Cementificazione 13,0% Cambiamenti climatici 5,8% Terrorismo 4,3% Criminalit 2,9% Mancanza di regole 1,4% Crisi energetica

12,0% Partitella a calcio o chiacchierata al parco/oratorio

11. DEVI COMPRARE IL PANE. LA FORNERIA PI VICINA


DISTA 1 KM. PIEDI, BICI, MOTORINO, AUTO? 50,0% 24,0% 22,0% Auto Piedi Bici

6. DA 1 A 10, QUANTO VALUTI LA SENSIBILIT


DELLA GENTE VERSO LAMBIENTE:

2,0% Motorino 2,0% Altro

12. NELLACQUISTO DELLA TUA AUTO, QUALI CRITERI/O ADOTTERESTI?


33,3% 28,6% 27,0% Spaziosa e che consumi poco Euro 5, ibrida o a metano Buon rapporto qualit/prezzo

9,5% Piccola e maneggevole 1,6% Voglio lauto sportiva/grossa come piace a me!
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13. NELLACQUISTO DEI TUOI PRODOTTI QUOTIDIANI,


QUALI CRITERI ADOTTI/ADOTTERESTI? 26,5% Qualit 19,6% Economicit 12,7% Salute e alimentazione 11,8% Gusto personale 9,8% 7,8% Stagionalit Ecocompatibilt

14. ACQUA POTABILE. IN CHE MODO TE LA PROCURI?


41,9% 32,3% 6,4% Acquisto bottiglie di plastica al supermercato Utilizzo quella del rubinetto Acquisto bottiglie di vetro

19,4% Faccio rifornimento alle fontane installate dal Comune

6,9% Eticit 3,9% Distanza dal luogo di produzione 1,0% Maggior pubblicit

arino Ruzzenenti, storico dellambiente, dipinge un quadro oscuro di Brescia, sempre meno verde e sempre pi grigia. La nostra citt ha una tradizione industriale nel nome della quale si accetta e si sopporta tutto. Siamo ricchi, ma questo benessere ha un prezzo: il disastro ambientale. Siamo il sesto capoluogo italiano pi inquinato dallozono, terzi tra le peggiori citt europee per smog, secondi per biossido di azoto e ottavi per Pm10. I bresciani dovrebbero ribellarsi e far sentire la loro voce. Vi assicuro che una situazione come la nostra non esiste a livello nazionale, ma non ne siamo consapevoli. Numeri simili significano malattie e morte. Ufficialmente nessuno muore di inquinamento, ma alcuni comitati cittadini iniziano ad impugnare statistiche inquietanti. Quando si parla di tumori ai polmoni si punta il dito sulle emissioni del traffico, ma questo sviare il problema. Inceneritore: qual il suo punto di vista? Avere un impianto di queste dimensioni in citt assurdo. I sostenitori di questo impianto infernale portano ad esempio quello di Vienna, ma dimenticano che sette volte pi piccolo. Il nostro pu bruciare 800.000 tonnellate di rifiuti urbani e speciali. Pi di 400.000 vengono importate da fuori provincia e ce le respiriamo noi. E la raccolta differenziata? Non la si fa perch c linceneritore da alimentare. Se noi facessimo la raccolta

I BRESCIANI DOVREBBERO RIBELLARSI


differenziata come Dio comanda avremmo ammesso e non concesso che alla fine si debba bruciare quello che resta il bisogno di trattare 100-150.000 tonnellate di rifiuti. Invece abbiamo un impianto da 800.000 tonnellate che produce inquinamento. Purtroppo siamo schiavi di un paradosso: linceneritore funziona con i rifiuti. Un altro problema serio quello dei rifiuti speciali. Per decenni si messo lo sporco sotto il tappeto operando escavazioni di ghiaia e riempiendo i buchi con scorie e il loro carico di metalli pesanti, pcb e diossine. Poi il tutto stato coperto con terreni, alcuni dei quali coltivati. Oggi non dobbiamo perdere loccasione per dire alla gente che le discariche sono una bomba ad orologeria che regaliamo alle generazioni future. Energia: il nucleare la soluzione giusta? Se tutti si buttassero sul nucleare la disponibilit di uranio finirebbe in 20/30 anni, quindi non si risolver il problema. Bisogna uscire dalla dipendenza dalle fonti energetiche non rinnovabili. Quali soluzioni dunque? Investire sulla ricerca e sul risparmio energetico. Noi stiamo sprecando una marea di energia. Pensate ad un uomo che si trova a dover attraversare un deserto. Non sa quanto dovr camminare e ha con s riserve limitate dacqua, ma le trasporta in contenitori bucati e fa tre docce al giorno. Noi stiamo vivendo come questo irresponsabile, invece potremmo ridurre i consumi a un terzo senza false utopie e rinunce. Cosa farebbe se fosse al governo? Eliminazione della dispersione termica nelle case su tutto il territorio nazionale e diffusione dellenergia solare. mai possibile che con il sole che abbiamo in Italia dobbiamo bruciare rifiuti per avere acqua calda? Invece siamo vittime della trappola del teleriscaldamento e dei condizionatori, che surriscaldano la citt anche in estate con sprechi enormi. Poi largo al verde pubblico: il modo migliore per rinfrescare la citt. In pratica ambientale che voto darebbe allamministrazione comunale? Hanno diminuito le zone a traffico limitato in centro e questo negativo perch le nostre citt sono state costruite per gli uomini, non per le automobili. Andate a vedere come si circola a Monaco, senza tirare in ballo Amsterdam. Insufficienza piena. Educazione ambientale nelle scuole. Come siamo messi? Male. Il problema che leducazione ambientale spesso gestita da A2A, azienda che potrebbe essere molto pi amica dellambiente. Cittadella dello sport o parco delle cave? Prevedo che si risolver tutto nel nulla. Meglio, almeno rimarr un po di natura. Acqua: bottiglia, punto acqua o rubinetto? Escludiamo le bottiglie di plastica. Lacqua di Brescia potabile, ma da una falda inquinata impossibile che esca acqua pura. Ci sono tracce di metalli pesanti, solventi clorurati, cromo, pesticidi, nitrati. Io preferisco andare in montagna e fare rifornimento alle fonti.

RUZZENENTI

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assessore allUrbanistica e allAmbiente Paola Vilardi consapevole delle numerose problematiche che Brescia deve affrontare sul tema ambientale e ci illustra la situazione secondo il suo punto di vista. La questione ambientale critica. Siamo tra le citt pi inquinate dItalia e la posizione geografica ci sfavorisce. Stiamo cercando di dare risposte ai problemi lasciando da parte ogni tipo di ideologia. Al bando le ideologie, dunque, e largo a un cambio di mentalit. Desideriamo educare le nuove generazioni sensibilizzando bambini e famiglie. A chi sostiene che A2A non dovrebbe occuparsi di educazione ambientale rispondo che non c conflitto di interessi e che la nostra amministrazione aperta a prendere in esame ogni progetto. Lultimo in ordine di tempo riguarda lapertura dello sportello energia. S, abbiamo notato grande interesse da parte dei cittadini. Anche il festival del fotovoltaico ha sottolineato la sensibilit in materia dei bresciani. Ho visto una buona risposta anche alle iniziative dei detersivi sfusi nei supermercati e dei pannolini lavabili. Azioni concrete. A tal proposito qual il suo bilancio sulla raccolta differenziata? Abbiamo introdotto losservatorio sui rifiuti per capire se il porta a porta pu funzionare, ma direi che siamo avanti.

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PER FORTUNA CHE C IL TERMOVALORIZZATORE


Non abbiamo raggiunto percentuali eccellenti, ma bisogna anche ammettere che non siamo a Napoli. In realt dai dati del seminario sulle politiche di smaltimento dei rifiuti in Lombardia risulta che Brescia maglia nera in merito alla raccolta differenziata, mentre spiccano in positivo Adro e Travagliato La realt che c gente che abita in comuni dove c il porta a porta e, lavorando a Brescia, porta con s i rifiuti depositandoli nei cassonetti della citt. Questi sono i veri dati. Attualmente stiamo studiando un regolamento sui rifiuti mirato a sanzionare chi non opera correttamente. Il problema per che i rifiuti alla fine finiscono tutti insieme nellinceneritore Io penso che il riciclaggio venga fatto, non ho nessuno che mi dimostri il contrario... In ogni caso per fortuna che c linceneritore, che diffonde il teleriscaldamento nelle nostre case. Questo previene linquinamento, perch le fonti di riscaldamento sono quelle pi inquinanti. Quanto alle immissioni atmosferiche possiamo stare tranquilli? Linceneritore non assolutamente una minaccia. Alcune voci ipotizzavano che a Brescia si bruciassero rifiuti provenienti anche da altre citt... Non mi risulta che qui ne siano arrivati. Il problema vero il traffico veicolare. Lo spettro di malattie e decessi correlati allinquinamento atmosferico si fa sempre pi minaccioso. Su questo discorso c chi vuole speculare. Sulla salute dei cittadini, invece, non bisogna scherzare e noi siamo attenti. Quando lAsl ci avvertir della presenza di un pericolo interverremo. Intanto possiamo scongiurare la nascita di nuove discariche? Assolutamente s, ma non vedo la pericolosit delle discariche. Sono realizzate con tecniche avanzatissime, anche nel caso dellamianto. Non piacevole averne in zona, ma come il cassonetto sotto casa: alla fine ci si abitua. Un centro storico senza automobili un sogno irrealizzabile? Non mi appassiona lidea di un centro chiuso al traffico, ma quella di un centro vivo per i giovani e di una citt in cui ci si possa muovere anche senza auto. Caffaro: quali sono gli ultimi sviluppi? Seguiamo lattivit industriale scrupolosamente perch c una forte correlazione tra produzione e tutela ambientale. Qui punto il dito sulla precedente amministrazione, che non ha mai voluto affrontare seriamente la questione. In citt uno dei temi caldi riguarda la cittadella dello sport. unidea avvincente. Mi spiace che ci siano dei detrattori di questo progetto, che non prevede alcuno scempio. Il verde che ne scaturirebbe non avrebbe eguali se la cittadella non vedesse la luce. Noi abbiamo il dovere di rispondere alla domanda di strutture sportive. C da fidarsi dellacqua bresciana? Quella dellacquedotto pulita e potabile. Molte famiglie ci hanno ringraziato delliniziativa promossa nelle scuole a favore dellacqua del rubinetto e contro le bottiglie di plastica.
In alto lassessore Paola Vilardi. Qui a fianco il termoutilizzatore.
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VILARDI

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QUOTIDIANA

ECOLOGIA

ILLUMINAzIONE Sostituire le lampadine tradizionali ad incandescenza con nuove lampadine eco-alogene pu far calare il consumo luminoso del 30%; il consumo scende dell80% con le lampadine fluorescenti a risparmio energetico, mentre con i faretti a tecnologia LED si pu ottenere un risparmio energetico del 94%. Le luci a LED, che durano 15 volte pi di una tradizionale, sono ideali laddove lenergia limitata o costosa; in cucina, in soggiorno, nelle stanze principali e nei luoghi pi frequentati sono pi indicate le lampadine a risparmio energetico, che hanno una durata 10 volte maggiore delle lampadine comuni; nelle stanze di passaggio si possono lasciare lampadine pi economiche. Ipotizzando un consumo mensile di 20 per la sola illuminazione, adottando le lampadine fluorescenti la spesa non supererebbe i 4 , mentre con i faretti a LED si possono risparmiare ben 18,8 , a fronte comunque di un investimento maggiore.

ACQUA POTABILE Una famiglia di quattro persone, che beve 6 litri dacqua al giorno, se lacquista in bottiglie di plastica spende circa 2,5 ; se la ricavasse dal rubinetto di casa le costerebbe 0,4 centesimi. Se riempisse le bottiglie a una fontana o a un Punto Acqua della provincia, non spenderebbe alcunch. Acquistando bottiglie di plastica per 30 giorni questa famiglia spenderebbe 75 , mentre utilizzando lacqua del rubinetto, pagherebbe solo 10 centesimi! Lacquisto di acqua in bottiglia in Italia vicino agli 11.200 milioni di litri lanno, pari a un mercato che vale oltre 3,2 miliardi di euro. Lacqua del rubinetto pi controllata, rispetto a quella in bottiglia che esaminata meno spesso, viaggia su ruota anche per 800 km, rimane a lungo esposta al sole, prima di finire sugli scaffali, e dopo un altro viaggio raggiunge casa nostra. Infine ci rimane ancora lo smaltimento della bottiglia.

ABITUDINI ALIMENTARI La dieta mediterranea non solo un toccasana per la salute, bens anche per il portafoglio. Essa prevede la presenza di molti alimenti poveri di grassi, come cereali, frutta e verdura. Il cosiddetto cibo spazzatura pi economico, ma pu contribuire a sviluppare malattie e stati di disagio che hanno riflessi anche sulla vita economica (farmaci, ore di lavoro perse, ticket sanitari, ecc.). Consumando meno alimenti di origine animale, per la cui produzione si consuma molta acqua, energia e suolo, si conciliano economia, salute ed ecologia. Inoltre, scegliendo i prodotti locali, magari anche attraverso i Gruppi di Acquisto Solidale, si abbattono i costi e si contribuisce a ridurre linquinamento derivante dai lunghi trasporti, apportando un beneficio al proprio territorio. Pi corta la filiera commerciale, pi basso il prezzo. Ponendo che la spesa mensile della nostra famiglia di riferimento, per frutta o qualsiasi altro prodotto alimentare, presso un supermercato sia di 100 ,
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ElettroLeader
Progettazione ed installazione impianti elettrici e di automazione, impianti di sicurezza ed impianti fotovoltaici

Dal 1987, la nostra societ opera nel campo della fornitura e messa in opera di impianti elettrici civili ed industriali ed automazione aperture civili ed industriali. In continuo aggiornamento, oggi siamo pronti ad offrire alla nostra clientela anche il ramo Fotovoltaico, con la seriet tecnica e commerciale che ci viene riconosciuta da sempre. Se volete realizzare un impianto fotovoltaico contattateci liberamente, saremo lieti di consigliarVi al meglio e di chiarire i Vostri dubbi.

ELETTROLEADER S.R.L. Progettazione ed installazione impianti elettrici e di automazione, impianti di sicurezza ed impianti fotovoltaici

Sede legale Via Belvedere n.20 - 25124 Brescia Sede operativa ed amministrativa Via DellArtigianato n.72 25039 Travagliato (Bs) Tel. e fax: 030.6863754 030.6624155 E-mail elettroleader@elettroleader.it; amministrazione@elettroleader.it http://www.elettroleader.it

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acquistando gli stessi prodotti presso i produttori o nei negozi consortili si pu spendere meno di 80 . no i pannolini lavabili: sostituendoli ai pannolini usa e getta, si passerebbe dai 63 al mese anche a soli 5,5 , per ogni bambino. Tenendo presente che crescendo un bambino produce quasi una tonnellata di pannolini usa e getta, anche lambiente ne gioverebbe molto. Con queste abitudini, oltre a un risparmio immediato, potrebbe calare notevolmente la produzione di immondizia, e questo, in prospettiva, comporterebbe la diminuzione delle tasse sui rifiuti (per la loro definizione, varie municipalit bresciane gi si basano sulla mancanza di produzione del rifiuto secco).

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MENO CONSUMI DA UTENzE Uno scaldacqua elettrico pu far diminuire molto i consumi casalinghi, poich tratta solo lacqua effettivamente usata, subito disponibile, e il tepore rimane a lungo. Alla giusta regolazione si sfrutta tutto il calore accumulato in precedenza e si risparmia energia. Sui tetti si stanno diffondendo i pannelli solari termici che, sfruttando la luce del sole, scaldano gratuitamente lacqua per uso domestico. Ponendo a 15 il consumo mensile per il riscaldamento dellacqua, con i pannelli solari la spesa si annulla. A queste tecnologie, si possono aggiungere anche altre accortezze. Utilizzare la quantit dacqua necessaria per lavarsi senza esagerare, chiudere le finestre con il riscaldamento acceso, preferire la doccia al bagno, usare lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico (risparmiando acqua ed elettricit), dotare i rubinetti di miscelatori, evitare rotture o perdite agli impianti, chiudere lacqua mentre ci si insapona o si lavano i denti, ecc..

benzina); spegnere il motore quando si prevede una pausa pi lunga di un minuto; usare il condizionatore e gli altri accessori solo quando necessario; sfruttare il freno motore; monitorare olio, filtri, pneumatici (stretti e in corretta pressione); non caricare pesi inutili; evitare gli ingorghi; smontare i portapacchi dopo luso per diminuire lattrito. Tornando ai 107 di un consumo mensile di GPL, con queste regole possiamo far scendere la nostra spesa a 80 .

RIUSO, RICICLO, RISPARMIO Contro la societ del consumo distratto, tornano di moda vecchi sistemi di acquisto. Detersivi (anche bio) alla spina, distributori di latte crudo, vendita a peso di cereali, dolciumi, pasta, frutta e verdura. E, come un tempo, torna-

AUTO E MEzzI PUBBLICI Giornata di una persona comune: 8 ore per dormire, 8 per lavorare, 4 per cibarsi e fare i mestieri, 2 per divertirsi, e 2 in mezzo al traffico, magari cercando parcheggio. Luso dei mezzi pubblici piacevole e riduce il traffico, consentendo: meno code, calo dei consumi di benzina, possibilit di fare incontri e di godersi la citt a mente libera. Usare la bicicletta e andare a piedi, laddove possibile, ci permette di compiere quellesercizio fisico quotidiano necessario per stare in salute e di abbattere le spese di trasporto su breve raggio. Con questi accorgimenti, si potrebbe evitare di usare lauto, come accade in molti altri paesi. Se necessario, preferiamo auto a GPL o metano, meno inquinanti di gasolio e benzina, o auto elettriche ed ibride, a consumo ottimizzato. Considerando, ad esempio, una spesa mensile di 200 di benzina, si pu scendere a 107 utilizzando una macchina a GPL. Con alcune semplici regole poi si riducono consumi e inquinanti quasi del 25%. Eccole: mantenere unandatura regolare e moderata; rispettare i limiti; cambiare marcia a 2.000 giri (2.500 a

OCCHIO AL SALVADANAIO Con alcuni semplici accorgimenti la nostra famiglia tipo di 4 persone pu ottenere mediamente questi risparmi: -18,8 consumi elettrici, installando i led; -74,9 acqua potabile, bevendo quella del rubinetto; -20 prodotti alimentari freschi, acquistandoli in loco; -15 consumi elettrici/gas per lacqua calda, con i pannelli solari; -57,5 pannolini usa e getta, utilizzando quelli lavabili; -120 guidando economicamente unauto a GPL. Totale 306,2 risparmiati ogni mese!

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DOVE IL TEMPO SCORRE PI LENTO


l Prealpino, un villaggio quasi sospeso nel tempo, si affaccia al XXI secolo restando profondamente ancorato a quello precedente nelle case, nelle abitudini e soprattutto nei ricordi di chi lo vive e lo ha vissuto fin dai suoi albori, ovvero quegli anziani che rappresentano la fetta pi grossa della popolazione. Sono ancorati al passato, ai tempi in cui cera unaltra atmosfera, quella scolpita sui volti di padre Marcolini e del dottor Guido Bollani, uomini che lex sindaco di Brescia Cesare Trebeschi ha definito santi feriali, impegnati tutti i giorni a dare una risposta alla miriade dei loro assedianti, a litigare con le imprese, con i fornitori, con le banche per poter dare le case al meglio ed al minor costo. Proprio in quelle case si creato il

PREALPINO

di BRUNO FORzA

dna degli abitanti del Prealpino, cittadini ancorati al valore della terra come si evince dalla cura e dalla bellezza dei giardini delle villette e dal desiderio di essere parte attiva di una comunit. Il Prealpino non un posto dove mangiare e dormire quando il lavoro d tregua, bens un vero e proprio villaggio in cui vivere la propria famiglia e coltivare quelle amicizie che durano per sempre. Proprio attorno a quelle case si decide lentamente il futuro. Il ricambio generazionale rallentato dalla crisi e dai costi elevati di abitazioni belle ma obsolete. I bambini e gli adolescenti gravitano tra il polo scolastico e loratorio, mentre i giovani cercano nuovi lidi per le loro scorribande serali e per pianificare lavvenire. Chi se ne va, per, resta legato a doppio filo

alle sue origini. Questo dedalo di viuzze e traverse, infatti, carico di ricordi dellinfanzia: le bancarelle di giocattoli sulla strada, le partite di pallavolo sotto il sole dagosto, i pomeriggi alle montagnette, il sorriso della bidella Ester e dei mercanti del venerd, oppure il ritmo dei bonghi provenienti dal residence Prealpino. Per la maggior parte dei residenti stato giusto abbatterlo, anche se resta una macchia incancellabile nellefficienza della politica locale e nazionale, incapace di gestire il fenomeno migratorio e costretta a ricorrere al classico rimedio estremo. lultima foto dellalbum dei ricordi, che prima o poi dovr chiudersi lasciando il posto al nuovo ciclo del Prealpino, un luogo in cui famiglie italiane e non potrebbero scrivere unaltra storia bellissima.
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. VOCE AI PASSAntI
BARA, Senegal Ormai vivo qui da 6 anni. La comunit senegalese presente in zona si integrata senza grossi problemi. Io sono contento, ho amici italiani; non stato poi cos difficile, ma perch avvenga per tutti serve tempo. Attualmente non ho unoccupazione, ma sto per iniziare un corso di formazione. Trovare lavoro qui in citt davvero difficile. Meglio in provincia.

CI RACCONTANO VILLAGGIO PREALPINO ARNALDO SAVIO (EDICOLA)

Gli affari vanno male, anche le due monete per la lettura vengono risparmiate di questi tempi. I quotidiani resistono, ma a fatica. Se tornasse indietro prenderebbe ledicola in unaltra zona? Una volta avevo ledicola in centro, meglio qui al villaggio, anche se una zona prevalentemente di anziani. Parecchi se ne stanno andando purtroppo, ma il ricambio generazionale va a rilento. Le case vengono lasciate in eredit ai figli che cercano di venderle, ma molte restano invendute perch sono care e per di pi necessitano di ristrutturazione. ANDREA GRASSELLI (CIRCOLO PARROCCHIALE SANTA GIULIA) Qual il tuo ritratto del Prealpino di oggi? Un tempo, da quello che raccontano i nonni, si viveva bene. Adesso si sta andando verso un degrado generale. La bella atmosfera del villaggio di un tempo sparita. La zona invecchia e allo stesso tempo

cambia volto con larrivo degli immigrati Il 70% degli abitanti rientra nella fascia della terza et, un dato che si spiega da solo. Quanto allintegrazione difficoltosa. Ci sono ragazzi adottati da famiglie italiane completamente inseriti. Per gli altri il processo molto pi lungo. Giusto abbattere il residence Prealpino? Non era un problema collettivo, ma ristretto alla quiete pubblica di chi ci abitava vicino. Loratorio vissuto? La mia generazione (21 anni ndr.)

Arnaldo Savio.

Come si vive al Prealpino? Non abito qui, ma mi sembra che la qualit della vita in questa zona sia buona. Qual il suo giudizio sul grado di integrazione? Lintegrazione un po difficile. La scelta di abbattere il residence stata giusta. La crisi si sente?
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Andrea Grasselli.

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In queste pagine, alcuni scorci delle vie del Villaggio Prealpino.

stata lultima a vivere veramente loratorio. Oggi frequentato esclusivamente nei momenti di festa. La circoscrizione nord organizza parecchie iniziative, ma la maggior parte sono per gli over 30. Per noi giovani c molto poco. RAFFAELE E FABIO CINQUE (PIzzERIA MARECHIARO)

Da chi composta la vostra clientela? Famiglie con bambini e giovani, tra cui un bel gruppo di ragazzi delloratorio. I momenti pi intensi sono la sera e il fine settimana. Cosa non funzione al Prealpino? Direi la viabilit. Circolare per vie e

traverse spesso complicato. Gli stranieri sono parecchi? Sembrano diminuiti dopo la soppressione del residence Prealpino. stata unoperazione doverosa perch purtroppo era diventato la base di certi giri strani.

. C QUAlCOSA CHE nOn VA


Viabilit: doppi sensi impossibili Tra i crucci degli abitanti del Prealpino una delle problematiche pi sentite quella relativa alla circolazione dei veicoli nel dedalo di viuzze del villaggio. Alcune strade prevedono il doppio senso di marcia, ma con le auto che parcheggiano su entrambi i lati della carreggiata, il passaggio diventa possibile per una sola vettura e questo, spesso, crea disagi e discussioni spiacevoli. Discarica: battaglia vinta? La discarica? Sperm de no n!. Il commento di unanziana di passaggio in via Del Brolo chiarissimo. Il Comitato per la difesa e la salute dellambiente Prealpino-Bovezzo ha combattuto una strenua battaglia contro linstallazione in via Conicchio di un sito dedito allo stoccaggio di rifiuti pericolosi e sembra averla vinta. Resta aperto il fronte della cementificazione, con larrivo degli alloggi di Borgo Giardino. Quanto alla tangenziale est giunto un sospiro di sollievo, dato che lassessore Vilardi ha promesso che sar tutta in galleria e che nessuna abitazione verr espropriata.
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Raffaele e Fabio Cinque.

Siete soddisfatti di avere aperto una pizzeria qui? Assolutamente s. una zona viva e si lavora bene. Siamo qui da dieci anni: scelta azzeccatissima.

Galletto BEFeD unico e originale. un galletto di bellaspetto non troppo grosso n grasso cotto a puntino, servito con patate e una salsina speciale, simpatico e allegro. Beve birra artigianale di produzione propria. BEFeD vive in un ambiente allegro, simpatico e adatto a tutti. Lo potete trovare solo nelle birrerie BEFeD.

Scegliete solo loriginale


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TORBOLE CASAGLIA
di ALESSANDRA TONIzzO

ALLA RICERCA DELLIO


Chiedo in giro, mi rispondono che sar anche la crisi, ma forse il paese stesso che illude e disillude in poco tempo, come se un buco nero inghiottisse le nuove iniziative. Chi resiste porta il cognome degli storici lignaggi, cura lo stabile che passato di mano in mano a generazioni, stringendo i denti. Prendo un caff per scaldarmi, al bancone due donne commentano il proprio aspetto, mentre la barista tradisce la confidenza di unintimit costruita poco a poco, tra confessioni amare, lacrime, le foto delle vacanze squadernate tra lo zucchero e il bricco del latte macchiato. Scomparso il buon vicinato, il clima di complicit che serve per tirare avanti si trova a poco prezzo, odora di miscela arabica. Mi sposto nella seconda parte del comune che, unito ufficialmente nel 1805, porta ancora i segni di un visibile spartiacque. Quando torbolesi e casagliesi doc non esistono quasi pi, ancorarsi allappartenenza della propria frazione sembra capitale. Credo di essere arrivata al porto del buen retiro, attorno a me solo villette curate, un silenzio surreale. Un signore mi strizza locchio, mi dice che il significato di casaglia proprio questo, niente di strano. Sulla via del ritorno, cerco lio di un paese che accetta dolcemente il presente, supino e innocente, tanto che si ha paura di ferirlo, atterrarlo con un pensiero maldestro.
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ella bassa pianura, a 10 chilometri da Brescia, Turbole Cazae si presenta nella sua identit doppia, sotto le prime nebbie mattutine. Da un lato distese di granoturco che coprono il cielo, dallaltro fabbriche che, fianco a fianco, si fanno muta compagnia. Qualche corvo sorvola i campi e sulla striscia di cemento che li costeggia i camion procedono lenti a fari accesi. Arrivata quando i negozianti alzano le loro saracinesche, capisco che diverse resteranno chiuse, non solo stamane.

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Alcune immagini di Torbole Casaglia, con Piazza della Repubblica, Piazza Roma, la scuola dinfanzia e il Municipio.

CI RACCONTANO TORBOLE CASAGLIA

DON LORENzO (PARROCCHIA DI S. FILASTRIO) Casaglia Sta per lasciare la parrocchia, come la ricorder? Come un ambiente dove non manca laiuto reciproco, il volontariato, dove ci sono tanti giovani, anche se la loro vena sfuggevole ed evanescente li accompagna un po ovunque. Il paese una realt viva? C una buona dose di anestesia in giro... Per Torbole Casaglia ha le sue attivit, grazie anche a un recente sviluppo demografico esponenziale. Ma c integrazione? I ragazzi, in questo, insegnano: con loratorio e la scuola, i giovani fanno amicizia a prescindere dal colore della pelle. Gli adulti, invece.... Qual la maggiore difficolt per una famiglia doggi? In paese come in citt, lostacolo pi grande quello di capire il significato della comunit, percepirne la presenza e viverla. In un momento di grande personalismo, ognuno vive per s sia la dimensione sociale, sia la fede: preoccupante.
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FIORENzO ANDREIS (GIORNALI CARTOLERIA) Via Mazzini, Torbole Da tempo, ormai, Torbole e Casaglia sono stati unificati: esiste ancora del campanilismo? Come no: ci sono due parrocchie, due oratori, due punti di vista su tutto. La deviazione del traffico dal paese tramite la tangenziale ha giovato sensibilmente? Cos c un po pi di calma, certo, ma noi commercianti abbiamo chiuso con la clientela di passaggio. Qui comunque passa la statale e i camion, la mattina

presto, se ne infischiano dei divieti. Hanno anche ben pedonalizzato la zona Vero. Ma dossi e paletti ovunque impediscono alla gente di sostare, anche per pochi minuti, con la propria auto. Fioccano tante di quelle multe!. Ci sono molti stranieri, a Torbole Casaglia? Tanti, davvero. Io ci convivo bene, vengono qui i ragazzini a comprare il materiale scolastico. Non mancano per i casi difficili, come dappertutto. LISETTA BALDINI (ARTICOLI DA REGALO, COPPE) Via Mazzini, Torbole Lei che nata qui, come vede il paese? Ne ho visti di cambiamenti, in quasi 60 anni Torbole Casaglia si ingrandito enormemente, ha eroso tutto il verde sacrificandolo allabitato. Stiamo diventando un paese-periferia, perdendo la nostra identit. Perch la gente del posto non incentiva le attivit locali? Perch tutto il mondo paese, e oggi il

Fiorenzo Andreis.

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. VOCE AI PASSAntI
Lodovico, 67 anni Se c del movimento a Casaglia? Vada a vedere: un bel quartiere, certo, ma non vola una mosca, non resiste una sola attivit. Eva, 52 anni Gli stranieri? Abbiamo imparato a gestirli, dopo 30 anni. Ma c sempre chi vuole fare il furbo. Anna, 41 anni La coscienza ecologica qui si sente, c unassociazione che se ne occupa in prima persona. Poi, ovvio, tocca al singolo darsi da fare. Livio, 36 anni Torbole Casaglia un paese anticommerciale: i negozi stanno in piedi a stenti, quelli in affitto soccombono. Solo i bar e i centri estetici prosperano, ed sintomatico. Simone, 58 anni Se il paese vivo? Ma per favore, qui non c in giro pi nessuno, lo vede da lei. Dove sono tutti? O lavorano o stipano i centri commerciali.

mondo gira in fretta, non c mai abbastanza tempo. Cos si va al centro commerciale, spesa, shopping, pranzo: tre in uno, capisce?. Come vede il futuro? Diciamo che aspetto la pensione, poi si vedr. ROSSANA VIALE (ROXY BAR) Via Mazzini, Torbole Come vive Torbole Casaglia? A dire il vero, vivo sepolta qui dentro. Comunque non mi lamento, tranquillo. Quando la sera chiude il negozio, si sente sicura? Per ora non ci penso. Fino ad oggi non mi capitato niente di losco. Lattivit procede bene? Tra un caff e un cappuccino, tiriamo avanti, alti e bassi come tutti, oggi. ENRICA (TOELETTATURA E PENSIONE FASHION DOG) Piazza Roma, Torbole Come mai sta per chiudere lesercizio? Per motivi miei, ma ha influenzato non

poco il fatto che a Torbole le attivit hanno vita breve. Perch? Un po la classica mentalit di paese: vado altrove per le mie compere per sfuggire al pettegolezzo, un po conta la pigrizia. In che senso? Qui le pedonalizzazioni hanno tolto spazio alle spese mordi e fuggi, le uniche che oggi un italiano medio pu concedersi quotidianamente. E poi Torbole Casaglia dispersivo, manca un centro aggregante.

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IN EVIDENZA

A TUTTO CAMPO PER LAATO


NUMEROSE LE ATTIVIT CHE IMPEGNERANNO LAUTORIT DEI SERVIzI IDRICI DA QUI ALLA FINE DELLANNO.

UN AUTUNNO

bbiamo davanti poco pi di due mesi di lavoro per programmare il futuro del servizio idrico integrato in provincia di Brescia esordisce cos Stefano Dotti, presidente del Consiglio di Amministrazione dellAutorit dAmbito di Brescia. Il riferimento del presidente alla data del 31 dicembre prossimo, una data particolare perch segner lormai sempre pi probabile conclusione delle attivit dellAATO con il passaggio delle sue competenze e funzioni ad un altro soggetto. In questi mesi non si sono registrati mutamenti del quadro normativo nazionale prosegue Dotti per cui allo stato attuale permane la disposizione introdotta lo scorso marzo che

sopprime le Autorit dAmbito alla fine dellanno e assegna alle Regioni il compito di stabilire quale soggetto dovr subentrare alle stesse AATO. Di recente la Regione Lombardia ha presentato allUnione delle Province Lombarde e allAssociazione dei Comuni della Lombardia un testo di legge, che intende approvare nel breve, nel quale viene disciplinata lassegnazione alle Province delle competenze dellAATO. Se da una parte ritengo corretto riconoscere anche su questa partita alle Province il ruolo di ente deputato alla pianificazione a scala sovra comunale (Dotti come noto ricopre anche la carica di assessore allAmbiente della Provincia, ndr.), dallaltra non posso non rilevare che il passaggio delle competenze, alla luce anche delle attuali previsioni contenute nel progetto di legge della Regione Lombardia, pu senza dubbio produrre una battuta darresto nel processo decisionale che riguarda il servizio idrico integrato. Ecco perch intendiamo accelerare da qui alla fine dellanno piuttosto che fermarci con il rischio di dilatare ulteriormente un rallentamento che sar fisiologico. E le cose da fare non mancano certo. A partire dalla revisione del Piano dAmbito continua il presidente Dotti con la quale ci proponiamo di ridefinire la programmazione degli investimenti sulle infrastrutture del servizio idrico verificando la possibilit di anticipare quanto pi possibile gli interventi pi urgenti. LAutorit dAmbito, infatti, grazie anche a quanto ulteriormente emerso nel precedente triennio di gestione, ha condotto una nuova e pi puntuale

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ricognizione dello stato dei servizi idrici sullintero territorio provinciale, identificando le maggiori criticit sia in termini infrastrutturali che igienico-sanitari e conseguentemente individuando in modo pi preciso gli interventi che ne consentiranno il superamento. Cos, a fronte di dotazioni idriche insufficienti o qualitativamente problematiche sono stati proposti interventi di miglioramento sulla rete di distribuzione, adeguamenti dei sistemi di potabilizzazione delle acque o ancora la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento per alimentare reti idriche al servizio di pi Comuni. Sul fronte della fognatura e del collettamento delle acque reflue sono state messe a fuoco le situazioni pi critiche, dove per esempio la copertura del servizio percentualmente inferiore alla media provinciale ovvero particolarmente precaria o insufficiente. Ma ancora il servizio di depurazione delle acque il nodo pi critico sottolinea Dotti ed proprio sulla depurazione che abbiamo concentrato e concentreremo i nostri investimenti.Tra il 2007 e il 2010 sono
Stefano Dotti, presidente dellAATO.

giunti a completamento molti degli interventi che avevamo finanziato attraverso specifici accordi di programma, oltre 100 milioni di euro di investimenti che oggi permettono a molti Comuni le cui acque reflue non venivano trattate di raggiungere un impianto di depurazione. Nellalto Garda stato avviato un nuovo impianto di depurazione a servizio di Limone e Tremosine, a Rudiano pure, sono in procinto di partire i lavori per due grandi impianti di depurazione a Torbole Casaglia e a Rovato che risolveranno definitivamente i problemi di oggi nellarea franciacortina. Ora intendiamo porre le basi perch nel prossimo triennio vengano avviati i due interventi che personalmente, ma non credo di essere il solo a pensarlo, ritengo strategicamente i pi importanti per la nostra provincia: il completamento del sistema Verziano, che convoglier al depuratore di Brescia le acque reflue della Valle Trompia e dellhinterland del capoluogo e il nuovo sistema depurativo per il lago di Garda, che sappiamo quanto potr rivelarsi decisivo in unarea a cos alta vocazione turistica. Stiamo conducendo una frenetica attivit di ricerca di finanziamenti, in particolare in ambito comunitario, consapevoli che lo sforzo economico per realizzare queste opere non possa ricadere esclusivamente sulle tariffe pagate dai cittadini spiega Dotti ma credo sia necessario anche rendere finanziariamente pi solida la gestione del servizio idrico integrato. Il Presidente in questo modo anticipa laltro aspetto sul quale lAATO intende entro la fine dellanno assumere una decisione. Stiamo parlando di una possibile aggregazione delle gestioni che oggi operano sul territorio per formare ununica societ che a quel punto avrebbe una dimensione tale da rendere pi facilmente attuabili i progetti dellAATO. Da un lato stiamo approfondendo gli aspetti giuridici, in particolare quelli legati alle pi recenti norme in materia di servizi pubblici locali, dallaltro stiamo verificando con le societ le possibili soluzioni per costruire il modello gestionale pi aderente alla nostra realt. Certo una societ unica bresciana cui affidare il servizio idrico integrato dellintero ambito rappresenterebbe levoluzione naturale del modello fin qui adottato dallAATO di Brescia, che partendo dalloriginaria frammentazione gestionale ha portato ad oggi a concentrare le gestioni delle aree omogenee attorno a pochi operatori e ad applicare sostanzialmente le stesse tariffe, tra le pi basse dItalia, ovunque. Un modello che ha gi permesso di realizzare molti investimenti, ma che attraverso questa evoluzione potrebbe dare ulteriori garanzie di raggiungimento dei nostri obbiettivi. Ununica testa finanziaria e braccia operative sul territorio in modo da mantenere un rapporto di prossimit con i cittadini serviti, questa potrebbe essere la sintesi. Il nostro obbiettivo chiarisce il presidente portare in Assemblea entro la fine dellanno una proposta che possa trovare attuazione il prossimo anno. Se queste sono le questioni pi rilevanti, nei prossimi mesi proseguiranno tutte le ulteriori attivit che lAATO ha avviato a partire dalla sua costituzione e che hanno consentito via via di farsi conoscere dagli utenti e di distinguersi in ambito regionale. Mi piacerebbe organizzare un bel convegno entro la fine dellanno conclude Dotti per ripercorrere la strada fatta in questi anni dallAATO di Brescia e presentare gli scenari futuri che vogliamo siano portati avanti da chi subentrer con lo stesso spirito e con i medesimi obbiettivi con i quali stiamo tuttora lavorando. Viene da chiedersi: perch smontare una macchina che ha dimostrato di funzionare? WWW.AATO.BRESCIA.IT
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IaggIo IN PRovINcIa
Speciale citt di Palazzolo S/o

PALAZZOLO

VOGLIA DI COSTRUIRE IL FUTURO


A poco pi di un anno dal suo insediamento, lAmministrazione comunale di Palazzolo sullOglio tira le somme delle cose fatte e si prepara alle prossime scadenze. Alla verifica dello scorso settembre sugli equilibri generali del bilancio e dello stato di attuazione del programma, , infatti, emerso che il Comune guidato dal sindaco Alessandro Sala, ha i conti in linea con le previsioni e che le idee e i progetti presentati in campagna elettorale, si stanno realizzando.

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Veduta aerea del centro storico di Palazzolo.

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I MIEI SEDICI MESI

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Speciale citt di Palazzolo S/o

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DA SINDACO
di ROBERTO GIULIETTI

Alessandro Sala, sindaco di Palazzolo, fa il punto sulla sua gestione politico-amministrativa e guarda al futuro.

dee chiare, concretezza e tanto entusiasmo. Sono queste le parole dordine del sindaco di Palazzolo sullOglio, Alessandro Sala, che dopo 16 mesi dallinizio del mandato fa il punto sullattuazione del suo programma. Grazie alla compattezza della maggioranza PdL-Lega, sin dal primo giorno, il forte impegno stato indirizzato nel voler trasmettere ai miei collaboratori il mio metodo di lavoro, concreto e con poche chiacchiere. Sto verificando dei cambiamenti significativi da parte dei dipendenti comunali che oggi sono molto pi vicini ai cittadini. I palazzolesi non vivono pi il Municipio come il nemico, come qualcosa che li ostacola; insomma meno burocrazia possibile e comunque sempre con lobiettivo di rendere le cose semplici ai cittadini. Ma nel prossimo futuro che Sala vuole vedere realizzato al meglio il suo programma elettorale e un passaggio fondamentale il Piano di Governo del Territorio: Edificabilit zero, salvaguardia del verde cittadino, dei parchi storici e delle aree agricole. Il nuovo PGT sar prevalentemente improntato alla promozione dei beni architettonici quali la Torre del Popolo, il Torrione di Mura, il Castello e altri importanti monumenti e della cultura, per favorire un nuovo tipo di turismo che diventer il volano economico della nostra cittadina collocata a cavallo del fiume Oglio che nel tratto palazzolese dispone di ben cinque ponti che uniscono la citt. Citt che sempre stata terra di confine e gelosa delle sue caratteristiche, uniche proprio per le vicissitudini della sua
Alessandro Sala, sindaco di Palazzolo sullOglio.
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Uno scorcio dellOglio a Palazzolo.

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Speciale citt di Palazzolo S/o

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storia collegata al fiume. Si potrebbe dire che nulla scomparso e tutto si pu scorgere specchiandosi nellacqua dellOglio, che da sempre raccoglie nel suo scorrere la vita di questa comunit. Una visione frutto dellanalisi di una realt economicoimprenditoriale che in questi ultimi anni si profondamente trasformata. Non sono pi gli anni delle grandi fabbriche che da sole trascinavano lintero sistema economico locale. Oggi, con esse sottolinea il sindaco Sala , lossatura vitale della nostra economia sono le piccole e medie imprese che trovano nel nostro territorio una collocazione ideale sia per la favorevole posizione geografica (siamo ai confini con la provincia di Bergamo e sulla direttrice per Milano), sia per una dotazione di infrastrutture di primo piano che vanno dallautostrada al fiume Oglio; proprio il fiume deve diventare sempre di pi una risorsa sulla quale costruire la ricettivit di quella che nei miei progetti dovrebbe diventare una citt vivibile e appetibile. Anche per questo, grande attenzione, ed investimenti, a tutto quello che occorre per preparare il futuro, prevedendo, ad esempio, linsediamento di una nuova scuola e potenziando lofferta formativa che Palazzolo in grado di offrire ai propri cittadini e al comprensorio: Tutti gli indirizzi scolastici sono presenti cos come sono presenti tutti i gradi di istruzione ad eccezione dellUniversit spiega Sala . Linvestimento del Comune nei confronti della scuola si manifestato anche attraverso la concessione di contributi economici per lorganizzazione di attivit parascolastiche ed integrative, per la realizzazione di progetti in campo didattico ed educativo, oltre al tradizionale trasporto con gli scuolabus, alla fornitura gratuita dei libri di testo per gli alunni che frequentano le scuole primarie statali e paritarie e allassegnazione della Dote Scuola a oltre 700 alunni e studenti che risiedono a Palazzolo. Ma se il futuro passa dai giovani, il presente spesso rappresentato dal grado di sicurezza nel luogo in cui si vive. Il sindaco su questo tema ha una posizione estremamente chiara: Sono fermo e determinato sui controlli delle residenze e delle abitazioni degli extra comunitari e riguardo ai controlli sulla regolarit di chi li affitta in

base al regolamento sulligiene. Dalla nostra esperienza emerge, infatti, che molte situazioni di illegalit vengono proprio alla luce da questo tipo di verifiche. Mi va bene tutto precisa Sala basta che queste persone abbiano una condizione di lavoro certa perch in alternativa non li voglio. A questo proposito voglio ringraziare pubblicamente tutte le forze dellordine per il lavoro di monitoraggio e costante controllo del territorio soprattutto in quei punti dove maggiore la percezione di insicurezza nella cittadinanza, tendendo a prevenire e contrastare situazioni urbane di degrado o di isolamento che possono favorire fenomeni criminosi. Un segnale importante in questo senso sar il potenziamento dellilluminazione nelle vie e negli angoli ritenuti pericolosi della citt. E se la sicurezza dei cittadini uno dei presupposti sui quali si fonda la convivenza civile, laltro aspetto la solidariet che lamministrazione comunale riconosce attribuendo, ad esempio, alla comunit Shalom un ruolo importante: Un doveroso ringraziamento va a suor Rosalina e alla sua comunit per limpegno costante rivolto ai giovani in difficolt. Dal canto nostro abbiamo fatto il possibile per risolvere alcuni problemi pratici e offrendo alla comunit la concessione in comodato duso dello stabile dellex scuola Mirasole e la parziale risoluzione del gravoso problema fognario che necessitava di un doveroso intervento. In campo socio-sanitario continua Sala abbiamo appena inaugurato, allinterno dellospedale, il primo centro provinciale

con dieci posti di alcoologia. Stiamo lavorando con la viva speranza di poter contare sul contributo dei numerosi Istituti bancari presenti, degli imprenditori delle comunit vicine e naturalmente della nostra istituzione per potenziare la struttura con dieci posti di hospice per malati terminali e lacquisto di una T.A.C.; segno evidente dellinteresse del Comune a potenziare le strutture sanitarie presenti sul territorio augurandoci che il Richiedei continui il proprio impegno a Palazzolo. Ma soprattutto ai suoi concittadini che va il pensiero del sindaco Sala: La passione del mio impegno amministrativo il frutto e la conseguenza delle grandi aspettative dei miei concittadini. Voglio ringraziare tutti coloro che mi segnalano con straordinaria partecipazione civica le disfunzioni della macchina amministrativa cos come i ritardi nella pulizia dei luoghi pubblici. Mi aspetto lo stesso atteggiamento propositivo da tutti quelli che in rappresentanza dei cittadini palazzolesi siedono oggi in Consiglio comunale e che a suo tempo si sono candidati per amministrare nel migliore dei modi la propria citt e non certo per dire che tutto va male. La mia proposta di patto civico, per chi rispetta i nostri concittadini, non una provocazione ma la conseguenza dellidea che ho della politica e della gestione del bene e dellinteresse comune. In tal senso un doveroso ringraziamento va anche a Palazzolo Cambia che, pur rimanendo minoranza con i propri due rappresentanti, contribuisce in maniera assolutamente costruttiva alla risoluzione delle aspettative dei cittadini.
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LA SICUREZZA COME PRIORIT
Una delle linee programmatiche sulle quali maggiormente si puntato quella relativa ad un pi efficace controllo del territorio e una maggiore efficienza delle attivit proprie della Polizia locale. Attraverso un rafforzamento dellorganico ed un potenziamento delle attrezzature, lAmministrazione ha voluto rispondere alle richieste provenienti da numerosi strati della societ civile e produttiva di Palazzolo nel veder garantiti, in ogni luogo della citt e ad ogni ora della giornata, il diritto alla sicurezza e allincolumit. A tale proposito sono aumentati i controlli di Polizia con lobiettivo di prevenire, individuare e punire i reati con particolare riguardo alla tutela dei minori dallo sfruttamento e dalluso e spaccio di sostanze stupefacenti. Particolare attenzione stata rivolta al fenomeno dellimmigrazione clandestina ed stato intensificato il servizio in quelle zone del territorio comunale dove i fenomeni della microcriminalit, del degrado urbano e della percezione di insicurezza sono risultati pi sentiti dalla popolazione. Ci ha portato, grazie alla collaborazione con lArma dei Carabinieri, al rimpatrio di persone presenti in modo irregolare sul territorio comunale. Per quanto riguarda la sicurezza stradale, le risposte dellAmministrazione si sono concretizzate con interventi di forte prevenzione con costanti controlli ma soprattutto con un potenziamento dei corsi di educazione stradale anche nelle scuole e pi recentemente con molteplici iniziative per informare la cittadinanza sulle novit e sulle modifiche apportate al Codice della Strada. Buoni risultati sono stati ottenuti anche nella lotta allabusivismo edilizio, segno evidente dellattenzione al rispetto delle regole e delle leggi che lamministrazione comunale pone in essere.
Il sindaco Alessandro Sala con il comandante della Polizia Locale Emilio Masucci. Sotto, il gruppo volontari Protezione Civile Palazzolo.

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VOLONTARI: PRESENZA ED EFFICIENZA


Il concetto di sicurezza non pu essere limitato esclusivamente ai cittadini, il Comune ha lobbligo di esercitarlo anche per quanto riguarda il suo territorio. Ecco perch il ruolo della Protezione Civile diventa fondamentale, cos come essenziale il continuo e costante aggiornamento dei suoi volontari. Lultimo esempio si avuto lo scorso luglio quando stata effettuata unesercitazione con tema Tromba daria anno 2010 che ha ripercorso quanto successo effettivamente il 5 luglio 1995 quando il territorio comunale fu sconvolto da una devastante tromba daria. Nel corso dellanno continuata la collaborazione con tutti gli istituti scolastici per le prove di evacuazione, nellambito di Scuola Sicura al fine di verificare le procedure previste dai piani per la sicurezza. Il Gruppo Comunale, al quale si sono aggiunti nuovi volontari, ha inoltre provveduto, in accordo con lUfficio Ecologia del Comune, alla manutenzione di alcune aree a verde e alla rimozione di alberi caduti a seguito delle forti precipitazioni. Sempre nel 2010 si dotata la sala operativa degli impianti radio a disposizione dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa Italiana completando cos la sala radio presso il Centro Polifunzionale di Emergenza della Protezione Civile anche alla luce del Piano di Emergenza provinciale che ha assegnato a Palazzolo la nuova sede di C.O.M. (Centro Operativo Misto).
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ATTENZIONE ALLA QUALIT DELLA VITA
Ma, se il diritto alla sicurezza uno dei punti che caratterizzano loperato dellattuale amministrazione palazzolese, lattenzione alle nuove difficolt ed alla conseguente qualit della vita dei propri concittadini non certo in secondo piano. Gli uffici comunali hanno, infatti, registrato un preoccupante aumento di cittadini che si rivolgono agli sportelli per avere informazioni sulle possibili opportunit di sostegno diretto. Per questo motivo sono stati confermati e aumentati gli stanziamenti e le iniziative sociali che vanno a beneficio degli anziani, dei disabili o delle famiglie in difficolt. Si tratta, ad esempio, dei Buoni sociali, dei Bonus per il gas o lenergia elettrica, dei vaucher sociali, della fornitura gratuita dei libri di testo per

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gli alunni delle scuole primarie e ancora della cosiddetta Dote Scuola per aiutare le famiglie a far fronte alle spese scolastiche. In fase di definizione anche un servizio comunale per la distribuzione di pasti a favore di famiglie in difficolt grazie anche alla collaborazione con alcune realt locali come la Caritas, Auxilium e la Cooperativa Sociale Palazzolese.

. nASCE lO SPOrtEllO AFFIttI


La difficile crisi economica che sta attraversando il nostro Paese si fa sentire anche sul problema abitativo e per questo dallo scorso 30 agosto stato istituito lo Sportello Affitti 2010. Per rispondere ai problemi segnalati dai cittadini, dallinizio dellanno 2010 il Comune ha assegnato sette alloggi comunali, mentre altri quattro si sono resi recentemente disponibili e verranno assegnati nelle prossime settimane. LAmministrazione comunale, come gi fatto per alcune altre situazioni, sta cercando di affrontare il problema attraverso, per esempio, lanticipazione del contributo del Fondo Sostegno Affitto.

I centri citt sono il cuore delle nostre comunit. Per vedere vitali e attivi i loro esercizi indipendenti, dobbiamo impegnarci decisamente a difenderne il futuro.

. Il dId dI PAlAZZOlO SUllOGlIO

Unaggregazione spontanea, come pu essere certamente definito il tessuto commerciale del nostro territorio, riconoscendo la propria interdipendenza (obiettivi comuni, operazioni comuni e strategie comuni) e dandosi una regia unitaria, pu diventare un distretto del commercio (DID - Distretto Diffuso di Rilevanza Intercomunale) e favorire un nuovo dialogo tra sviluppo urbano, sviluppo commerciale e nuovo sviluppo della socialit (commercio come agente di integrazione sociale), cercando di influenzare le nuove tendenze di consumo dei cittadini e di usare il commercio come strumento di attrazione per mantenere vivi i centri storici e per integrare lofferta turistica. A questo proposito Lamministrazione Comunale di Palazzolo ha fortemente voluto e ottenuto un importante sostegno economico dalla Regione Lombardia.

GIOVANI: IL FUTURO
Particolare attenzione stata poi rivolta ai giovani palazzolesi. Lattuale amministrazione ha scelto di rapportarsi con le nuove generazioni nella convinzione che i giovani hanno bisogno di nuovi spazi culturali, intesi non solo come luoghi ma anche e soprattutto come occasioni di crescita e di socializzazione che consentano loro di contribuire allo sviluppo di Palazzolo. Anche per questo stata riconfermata la realizzazione dello Sportello di ascolto per gli studenti e la continuit delle attivit dei ragazzi collegate al Consiglio Comunale. Confermato anche il sostegno alle attivit realizzate dentro le scuole e a tutte quelle iniziative che favoriscono la sana aggregazione dei ragazzi, come la Fondazione Galignani o gli
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Oratori palazzolesi. Lamministrazione del sindaco Sala ha inoltre scelto di sperimentare la realizzazione di sei Borse lavoro a favore dei giovani inoccupati e/o disoccupati con lintento di sostenerli nellapproccio al mondo del lavoro. per convinzione del Governo cittadino che le migliori politiche giovanili siano quelle finalizzate a far rimanere i giovani nella propria terra di origine. Perch ci avvenga, lAmministrazione deve contribuire, per quanto di sua competenza, a crearne le condizioni, allinterno di un tessuto economico in grado di offrire lavoro.

. Il PAlAZZO COMUnAlE rIAPErtO AI CIttAdInI

. I dAtI dEllECOnOMIA
Palazzolo sullOglio una citt industrializzata che racchiude nel suo dna una lunga storia economica, ricca di evoluzioni che hanno contribuito a definire il volto di una realt economicamente allavanguardia, che oggi vanta la presenza di tutti i settori commerciali, industriali, di servizio e unespressione molto forte nellartigianato. Ecco alcuni numeri che ne sintetizzano la vitalit economica: 1.800 imprese con un totale di circa 6.500 addetti (la maggioranza impegnati nelle attivit manifatturiere e di costruzioni) 130 aziende agricole 435 attivit commerciali Oltre alle attivit citate, a Palazzolo sono presenti un numero rilevante di istituti di intermediazione finanziaria e di societ di ricerca e sviluppo.

Una delle prime decisioni del sindaco Alessandro Sala, allinizio del suo mandato, stata quella di aprire i battenti del grande portone del Comune come a dire che il Palazzo si apriva nuovamente ai cittadini. Cos stato anche nei mesi estivi quando proprio nel cortile del Comune sono stati programmati appuntamenti teatrali e musicali. A partire dal mese di giugno, infatti, sono stati realizzati: Il concerto di Primavera a cura del quartetto di tromboni Mascoulisse Quartet vincitori del IX edizione del Festival delle arti di Bologna (uno dei componenti il palazzolese Stefano Belotti); la commedia teatrale a cura
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della compagnia La Betulla; il concerto del Corpo Musicale di Palazzolo in occasione del 2 giugno e le tre serate delle Ure De Macc, il primo festival dialettale bresciano che ha ridato valore alla grande tradizione del teatro dialettale che si svolgeva nelle parrocchie.

. I dAtI dEllAnAGrAFE SEttEMBrE 2010


MASCHI 9.891 PARROCCHIE Un momento del concerto del Corpo Musicale di Palazzolo e del primo festival dialettale Ure de Macc.

RESIDENTI
FEMMINE 9.881

TOTALE 19.772

NUCLEI FAMILIARI 8.161


5.934 3.016 4.523 3.426 2.873

N. ABITANTI N. FAMIGLIE
2.488 1.222 1.925 1.397 1.129

S. Maria Assunta S. Paolo in S. Rocco Sacro Cuore S. Giuseppe S. Pancrazio

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Il Torrione di Mura e il castello. Sotto, i volontari che hanno contribuito a realizzare il progetto sperimentale Monumenti Aperti 2010.

PROGETTI PER LO SVILUPPO TURISTICO


Limpegno del Sindaco e della sua maggioranza rivolto a sviluppare il turismo e la cultura palazzolese visti come grandi e nuove opportunit di crescita economica per lintera citt. Per questo lassessorato alla Cultura ha seguito le linee guida del programma di governo realizzando eventi di alto livello con la volont di valorizzare la cultura, patrimonio fondamentale della citt, rispettando le tradizioni e la storia locale e, allo stesso tempo, promuovendo lintero territorio e diffondendone la sua conoscenza. Il Comune ha collaborato, creando forti sinergie, con le risorse esistenti sul territorio come le associazioni, gli Enti, le societ di promozione e le Fondazioni. Ma si vuole fare di pi. Lattuale amministrazione, infatti, ha attivato attraverso lassessore al turismo, una serie di progetti e studi finalizzati alla creazione di un sistema turistico organizzato. Il grande patrimonio storico artistico ambientale della citt visto sempre di pi come una risorsa che, inserita in progetti strutturali di medio lungo termine, pu favorire lo sviluppo turistico degli anni a venire diventando una nuova fonte di economia e di posti di lavoro attraverso risorse umane specializzate e competenti. Un obiettivo che trova conforto nel grande successo di pubblico registrato da tutte le iniziative messe in campo, a partire dallapertura straordinaria della Torre del popolo, del Torrione di Mura e del Castello medioevale, con i suoi sotterranei o i camminamenti sui bastioni, fino alle aperture occasionali della Cappella di San Rocco, nella chiesa di San Giovanni Evangelista di Mura, della parrocchiale di Santa Maria Assunta, della Chiesa Vecchia o Auditorium San Fedele e del Teatro Sociale. Liniziativa ha fatto registrare una presenza di circa 10 mila visitatori, l80% dei quali risultano provenienti da altri paesi del bresciano e da altre zone della Lombardia (Milano, Bergamo, Mantova, Cremona e Piacenza) e dellItalia (Bologna e Torino). Nella giornata conclusiva del 26 settembre scorso, si concretizzata quellimportante sinergia che, negli obiettivi dellAmministrazione, deve realizzarsi tra le varie realt della citt ed il territorio. Una sinergia indispensabile se si intende creare un sistema strutturato e potenziare il turismo. Servizi, attivit commerciali e ristorazione rappresentano elementi essenziali per creare uneconomia turistica che si fonda armonicamente con il patrimonio storico, culturale e naturale di Palazzolo e che sintetizzato dal fiume Oglio. La riconoscenza che i palazzolesi hanno per il loro fiume testimoniata oggi dalle attenzioni che gli sono rivolte e che sono state riconosciute anche dal resto dItalia.

. GIOVAnI: A SCUOlA dI tUrISMO


Per promuovere le competenze e il protagonismo giovanile si avviata e formalizzata la prima fase di un percorso di collaborazione con lIstituto IPS Falcone a indirizzo turistico per il rilancio del turismo palazzolese. Liniziativa prevede la partecipazione degli studenti, adeguatamente formati e preparati, da inserire come guide, supporti e hostess nelle varie iniziative turistiche del territorio come, ad esempio, le visite ai monumenti storici della citt o lassistenza e laccoglienza durante le manifestazioni culturali e degli spettacoli.
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LOGLIO: FIUME SICURO 2009
Motivo di grande orgoglio stato il conferimento alla citt del primato nazionale di Ecosistema rischio 2009 e la conseguente consegna della Bandiera Fiume sicuro, frutto dellindagine di Legambiente e Protezione Civile nellambito di Operazione fiumi 2009 sul monitoraggio e la valutazione del rischio idrogeologico in Italia. Tale riconoscimento dimostra che non sono presenti insediamenti che riguardano luomo in aree a rischio idrogeologico e che a Palazzolo viene realizzata unordinaria attivit di manutenzione delle sponde del fiume. Unoperazione, questa, che si inserisce in un pi ampio progetto ecologico dellAmministrazione, che nel corso dellanno ha promosso la Giornata del Verde pulito e la Quinta grande pulizia del fiume Oglio, che hanno visto il coinvolgimento e la numerosa partecipazione dei volontari di tutti i corpi e delle associazioni di volontariato nella pulizia degli argini, delle strade rurali e di alcuni tratti della pista ciclabile. Nella Giornata mondiale dei Parchi, in collaborazione con la Polizia Provinciale, il Nucleo Ittico-Venatorio e le Guardie del Parco Oglio Nord, nel Parco fluviale si poi svolta la manifestazione sulla biodiversit, con una lezione a cielo aperto alla presenza di alcune rappresentanze scolastiche.
A destra, alcune foto tratte dalla Giornata del Verde pulito e la consegna della bandiera Fiume Sicuro 2009.

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Speciale citt di Palazzolo S/o

. lAttIVIt AMMInIStrAtIVA
Politica e gestione amministrativa di un Comune si concretizzano anche attraverso lattivit svolta dagli organi decisionali. Ed ecco che, dal 1 gennaio al 15 settembre, si sono svolte 24 riunioni di Giunta Comunale con ladozione di 109 deliberazioni. Dieci sono state le sedute del Consiglio Comunale, con correlate 6 riunioni preliminari di Conferenza dei Capogruppo e con 96 delibere adottate. Sempre nello stesso periodo, risultano prese 497 determinazioni dirigenziali e 32 Decreti Sindacali. In previsione della sua obbligatoriet a partire dal prossimo 1 gennaio 2011, quando sostituir in maniera definitiva il vecchio Albo cartaceo, stato gi avviato, come servizio aggiuntivo e accessibile dal sito istituzionale dellEnte, anche lalbo pretorio on-line.

CI HANNO DETTO...
a cura di ALESSANDRA TONIzzO

LUCA FERRARI (PASTICCERIA CAFF VECCHIE MURA) Via Marconi, Sacro Cuore Quali sono le sue sensazioni sulla sicurezza in paese? Mi sembra che tutto sia sotto controllo, che si vigili sulla situazione. E lintegrazione? Ci sono zone, come San Giuseppe o Mura, in cui pi sentito il problema degli extracomunitari, ma nessun campanello dallarme, alcun fastidio.

Landamento delleconomia, invece? Qui c crisi come in tutto il Paese. Sono diminuiti un po tutti gli acquisti, non solo le colazioni al bar: chi ha pochi soldi, spende poco. GIOVANNI DONATO (GIORNALAIO) Sacro Cuore In che zona abita? Nato a Milano, vivo a Palazzolo, quartiere San Pancrazio, da un bel po: una zona tranquilla, benestante come il resto del paese.
Giovanni Donato.

Subto qualche furto? Parecchi, sia al chiosco dei giornali sia al bar qui di fronte, gestito da mia moglie. un problema che va oltre Palazzolo, oramai: la giustizia batte la fiacca, specialmente con gli extracomunitari.
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Speciale citt di Palazzolo S/o

Gianmarco Pedrali.

Paolo Fratus.

Anna Gualandris.

Come vivono i ragazzi Palazzolo? Pi responsabilmente di qualche tempo fa. I fine settimana ci sono i ping pong tra un bar e laltro, chi guida non beve per paura dei punti scalati dalla patente. Questo grazie a controlli a tappeto, molto accurati. Allora il paese giovane Diciamo che si sta svecchiando in questi ultimi due anni, prima era molto pi fiacco. Io abito a Mura, una zona residenziale, tranquilla, ma per trovare qualcuno basta arrivare qui in piazza. C criminalit? Cinque anni fa, davvero tanta. Ora i controlli sono regolari, ed pi difficile sgarrare.

Dove vive? Abito in aperta campagna, a Mura, ma mi sento tranquilla da quando i vigili fanno ronde frequenti. Poi, c zona e zona. Tipo? La piazza sempre viva e sotto controllo. I parchi, invece, risultano pi abbandonati. Ho delle amiche che fanno fatica a frequentarli con i loro bambini: ci sono cricche di stranieri che bazzicano sulle panchine notte e giorno. GIANMARCO PEDRALI Architetto di Palazzolo sullOglio Palazzolo realt unita o frammentata? Quando c stata la polverizzazione

delle parrocchie, Palazzolo si diviso in piccole unit, sacrificando le proprie tradizioni, come il vivere la piazza. Si costruisce ancora, in paese? A dire il vero, ogni iniziativa architettonica di fatto bloccata. Per il PGT vorrebbe che le aree industriali dismesse venissero convertite in residenziali. Cos, la piccola Manchester bresciana, per cui lindustria era il fiore allocchiello, viene smantellata, non si capisce a vantaggio di chi, in tempi di crisi come questi. Allora Palazzolo com? bellissimo, a livello paesistico, con scorci mozzafiato. Ma, forse, essere zona di confine lha penalizzato, anche politicamente.

. VOCE AI PASSAntI
Mario, 65 anni, residente a San Rocco Vivo a San Rocco, mi sposto in bicicletta per le mie necessit, e devo dire che finora Palazzolo tranquillo. Silvia, 54 anni, residente a Mura I veri problemi? Di certo non la questione sicurezza ad impensierirmi. Pensiamo invece al traffico intasato, alle ridicole piste ciclabili, al verde eroso per costruire a vanvera, alla campagna che sparisce. Claudio, 68 anni, residente in centro storico Abito in piazza da una vita e i problemi sono molti: il centro svuotato di persone e pieno dauto, pochi negozi e troppe banche, zero interesse per il rilancio del paese. Alfonso, 61 anni, residente a S. Pancrazio Qui vivo bene, ma mi dispiace per il paese in s: se prima era il ritrovo di tutte le realt limitrofe, ora spopolato. Nel week-end si va a Sarnico, mentre per le spese settimanali la maggioranza raggiunge Bergamo o Brescia. Simone, 54 anni, residente in centro Il turismo? In piazza, un tempo, cerano almeno un paio di alberghetti Il sindaco sta tentando un rilancio con visite ai monumenti, gite scolastiche e mercatini tematici in piazza: si vedr. Giovanna, 40 anni, residente a S. Rocco I rioni di Palazzolo? Posso dire che S. Rocco oramai un polo autono-

mo, con scuole e centri commerciali. Mura sopravvive grazie alla festa di S. Girolamo, una rievocazione storica. S. Giuseppe e Sacro Cuore, invece, dagli anni 80 sono dei quartieri residenziali. S. Pancrazio un caso a parte: gli abitanti si sentono appartenere ancora o ad Adro o a Erbusco. Liliana, 29 anni, residente a Mura La piazza di Palazzolo? una via di transito, un parcheggio. Cos il paese si svaluta, ci sono solo macchine o banche.
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IL FEDERALISMO FISCALE
smo introduce meccanismi di controllo della spesa pubblica e, fermi restando i servizi, ci sono ampi margini di risparmio. Soltanto per il trasporto su gomma si spendono 5,5 miliardi ogni anno. Cosa centra il trasporto su gomma con comunque auspicabili risparmi? E con il federalismo? Per le regioni scomparir la compartecipazione Irpef che sar soltanto addizionale. Arriver in due fasi, la prima dal 2012 per assicurare alle regioni entrate corrispondenti ai trasferimenti statali soppressi dal provvedimento, la seconda dal 2014, quando laddizionale potr essere aumentata gradualmente fino a un massimo del 3%. Le regioni potranno, infatti, aumentare lIrpef dell1,4% nel 2013, dell1,8% nel 2014 e del 3% nel 2015, evitando, per, di toccare i primi due scaglioni di reddito. Le regioni non potranno diminuire lIrap in caso di aumento delladdizionale Irpef. Le regioni potranno anche scegliere di modulare gli aumenti, a seconda degli scaglioni di reddito, salvaguardando per i primi due scaglioni. La possibilit di aumentare lIrpef prevista solo di fronte a una riduzione dellIrap. Ma tutto questo non comporta aumenti di imposizione? Diminuir, poi, nei prossimi anni la compartecipazione Iva, ma la quota di Iva destinata alle regioni non sar pi pari al 25% fisso, ma sar calcolata con le regole attuali fino al 2013 in relazione a quanto devoluto alle regioni e in funzione delle risorse Ue. Dal 2014, invece, il nuovo meccanismo prevede che la percentuale di compartecipazione Iva sar stabilita dal governo, sentite le regioni, in modo da garantire in ogni ente territoriale il finanziamento delle spese essenziali (sanit, assistenza, istruzione, trasporto pubblico locale). Dal 2016 previsto an-

l federalismo fiscale un meccanismo che unisce e non divide, che raddrizza lalbero storto della finanza pubblica. Queste le parole usate dal ministro dellEconomia, Giulio Tremonti, nel corso di una conferenza stampa al ministero dellEconomia, dopo il via libera del Consiglio dei ministri a un decreto unico, che racchiude gli ultimi tre decreti legislativi di attuazione del federalismo fiscale. LItalia lunico Paese europeo ha spiegato Tremonti che non ha finanza locale. Da noi tutto centrale a parte qualche tributo locale. Con il federalismo fiscale si raddrizza lalbero storto e crediamo sia un meccanismo di riforma costituzionale. Il ministro dellEconomia ha, poi, illustrato le novit contenute nei ventisette punti del decreto, che sono dedicati alle regole sulla fiscalit delle regioni e delle province e ai costi e fabbisogni standard della sanit, fino al fondo perequativo. Secondo il ministro il federalismo non aumenter la pressione fiscale. Nel federalismo c il principio dellinvarianza fiscale. Il nostro obiettivo non aumentare la pressione fiscale generale. Il provvedimento prevede la possibilit di aumentare laddizionale Irpef regionale del 3% senza per prevedere altre norme di sgravio fiscale a livello di stato centrale: come fa ad esserci invarianza impositiva? Poco dopo, per, il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli ha precisato che la pressione fiscale complessiva rimarr invariata, ma sulle fasce di reddito medio-alte potrebbe scaricarsi un lieve incremento dellIrpef: precisazione che avrebbe dovuto dare il ministro Tremonti, ma sarebbe stato come smentire la prima affermazione sullinvarianza. Tremonti ha sottolineato che il federali-

che un fondo perequativo per comuni e province, la cui gestione sar affidata alle regioni, che terranno conto nella ripartizione, fra le altre, del fabbisogno finanziario e dellindicatore di fabbisogno di infrastrutture. Qui, in effetti, non sono attesi incrementi di imposizione, ma solamente spostamenti federali. I costi standard per le spese della sanit, da quelle delle Asl agli ospedali, partiranno dal 2013, mentre la qualit dei servizi partir dal 2011. Ci saranno tre regioni-modello con i conti in ordine a fare da apripista, scelte dalla Conferenza Stato-Regioni fra le cinque migliori che emergeranno esaminando i risultati del 2011. Lobiettivo quello di garantire, al Sud come al Nord, servizi pubblici e costi uguali, eliminando gli enormi sprechi che attualmente si registrano soprattutto nella spesa sanitaria. Il via libera al decreto dovrebbe arrivare entro dicembre o al massimo entro marzo del prossimo anno, salvo elezioni?
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MUORE ABEM, LA SCONFITTA DI UN SISTEMA


ABeM era nata, formalmente, il 26 luglio 2007, ma gi da molto tempo, nelle stanze del potere bresciano, si lavorava al progetto di acquisizione dellaeroporto di casa, subentrando ai veronesi. Montichiari venne inaugurato il 16 marzo 1999, con grandi squilli di tromba presente addirittura baffino DAlema, allepoca Presidente del Consiglio ed attraeva passeggeri e famiglie intere, che la domenica organizzavano il pic-nic con i bambini, per vedere quel traffico imponente che proiettava Brescia nel cuore dellEuropa. Poi arriv lautunno, e gli aerei del Catullo tornarono a casa, come le rondini. E nel cielo di Brescia non si videro pi n aerei, n rondini. Ma i bresciani non si arresero, e puntarono sullaeroporto di casa. Lo volevano a tutti i costi, ed era comprensibile. Dopo essere stati la terza provincia industriale dItalia, era iniziata una inarrestabile decadenza, con le uniche eccezioni del teleriscaldamento, in tempi ormai molto lontani, del termo utilizzatore dopo, e da ultimi del contestato metro bus. Tanto pubblico e poco privato, cio. Cos la brescianit insorse, con la sua anima dacciaio, che la rendeva famosa nel mondo, e con lorgoglio delle dieci giornate degli avi. E decise, con fermezza e determinazione, e con tante, volitive parole, che laeroporto di Montichiari doveva essere bresciano, di proMESI 12NOVEMBRE 2010

priet dei bresciani, gestito dai bresciani. E gi soldi, per finanziare le compagnie aeree che venivano pagate per volare da Montichiari a Roma. Naturalmente, soltanto soldi pubblici! Soltanto la Camera di Commercio sa bene quanti soldi sono stati spesi per far volare aerei piccoli e grandi per Roma, vuoto per pieno, cio con la garanzia che i posti non occupati erano comunque pagati. Anche la Provincia ha speso soldi pubblici, o almeno li promise, secondo quanto dichiarato da qualcuno dei tanti vettori che, dopo lottimo lavoro di Air Dolomiti, si sono susseguiti a Montichiari, almeno finch sono durati i sussidi. Quanto sia costato Montichiari nessuno lo sa, al di fuori degli addetti ai lavori, ma si tratta probabilmente di molte decine di milioni di euro, la gran parte a carico della Camera di Commercio. ABeM, la societ per lAeroporto di Brescia e Montichiari costituita dalla Camera di Commercio, dallAssociazio-

ne Industriali Bresciani, dal Comune di Brescia, dalla quasi totalit delle Associazioni imprenditoriali della provincia di Brescia. Tamburini, presidente di AIB e di ABeM, inizi alla grande, con rullo di tamburi. Diceva, Tamburini, che cera la coda di persone e societ pronte ad entrare in ABeM, diceva che cerano montagne di soldi a disposizione, e chiese ad alta voce la concessione per la gestione dellaeroporto di Brescia. Poi Tamburini fall lobiettivo, i contrasti con la Provincia non furono governati, qualcuno si sfil, e cos ABeM rest orfana. LAssociazione Industriale Bresciana abbandon di fatto il progetto, soltanto la Camera di Commercio continu a sostenerlo, sola contro tutti. Dopo Tamburini, alla presidenza di ABeM fu chiamato Campana, del Collegio Costruttori Edili, ma a molti sembrato che il suo incarico effettivo fosse quello del liquidatore. Oggi la concessione stata assegnata al Catullo

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di Verona per 40 anni, con decisione del Ministro Matteoli. Manca ancora una firma, ma ormai una formalit. La notizia grossa, dovrebbe far rumore, ma a Brescia no. Il presidente dellAssociazione Industriale Bresciana conquista il record mondiale di brevit nellorazione funebre con un laconico prendo atto. Campana, invece, neo presidente di ABeM, dichiara: presto per ogni commento. Presto? Il funerale gi stato celebrato, cosa si vuole aspettare, la riesumazione e lautopsia? La realt chiara perfino per i sordi e per i ciechi, anche se molto dura per i bresciani: Brescia ha perso la battaglia, Vero-

na gestir per 40 anni laeroporto di Brescia, e si pu scommettere che lo gestir nellinteresse dei veronesi. Andrea Bolla, presidente degli industriali veronesi, parla con orgoglio di successo del sistema Verona, anche se attende lultima firma per esultare. La cosa pi triste che il sistema Brescia non c pi, si squagliato, dobbiamo prendere atto che Brescia una citt senza, come gi stato scritto. Una citt perfino senza spiegazioni, perch chi oggi prende atto e chi si riserva di valutare era nelle stanze dei bottoni nel 2007, partecipava alle decisioni ed al coro degli osanna alla salvaguardia della

brescianit. Oggi non c una sola parola di doverosa spiegazione, n verso gli imprenditori bresciani n verso i cittadini. mancata persino lorazione funebre, con qualche buona parola di finto rammarico per una pur buona idea miseramente fallita. Si udito soltanto il rumore secco della presa datto, come la palata di terra sulla bara. Dentro la quale, forse, non c soltanto ABeM, ma anche la brescianit, orgoglio antico e polveroso di una citt senza, senza ricordi, senza idee, senza forza, senza progetti, come ormai molti vedono e denunciano, sperando, forse, in un difficile domani migliore.

NASCE IL CSEAB, IN UN CONTAINER


nata una nuova creatura a Brescia, ed ha visto la luce in un container, presso la Fiera di Brescia, come spesso accade ai grandi. il Cseab, Centro Studi Energetici ed Ambientali di Brescia. Lo hanno concepito LAssociazione Industriale Bresciana e la Camera di Commercio; ha una dotazione di tre milioni di euro ed ha dentro di s molta sostanza, ha dichiarato il vice presidente delegato di AIB, Volpi. Tra le prime quattro attivit previste, brillano i progetti per la produzione di energia con il sole e il raffreddamento, sempre con energia solare. E tutti speriamo che brillino a lungo.

LE UOVA DELLA CISL: A VOLTE RITORNANO


Fischi e mortaretti per Bonanni, uova e vernice (rossa!) sui muri dellorganizzazione. Sar la legge del contrappasso o saranno i cicli di Vico, chiss. Certo che non bisogna cercare in archivi molto polverosi per trovare le foto delle manifestazioni di massa organizzate unitariamente da Cgil Cisl e Uil, con la bara portata a spalla per protestare contro Lucchini e la Bisider. Volavano anche le uova marce, allora, costavano di meno e puzzavano di pi contro i muri dellAssociazione Industriale Bresciana, simbolo del potere dei padroni. I lanciatori della Cisl erano eccellenti, mira precisa e lunga gittata, per superare i cordoni di polizia, anchessa, allora, nel mirino dei dimostranti. Oggi le uova ritornano, e cio tornano indietro; i lanciatori non hanno bandiere, la Cisl il nuovo bersaglio. Non c ragione alcuna di compiacimento, da parte di nessuno, neanche dei bersagli ai tempi della Bisider. Bonanni si sbraccia a spiegare che meglio trangugiare che perdere, che meglio barattare qualcosa delle vecchie conquiste per difendere i posti di lavoro, e non ha tutti i torti. Ma cosa sta facendo la Cisl, e con essa molti altri, tra coloro che hanno responsabilit politiche ed istituzionali, per accompagnare i bocconi amari con una politica di rilancio degli investimenti, delle riforme, dellequit fiscale? Finora poco o nulla, anche se in buona compagnia. I dipendenti hanno tentato di difendersi da soli, salendo sulle gru, sul Colosseo, si sono sentiti soli e abbandonati, se non addirittura traditi. Chi ha propiziato la crisi incassa bonus pi alti di prima, i famigerati derivati hanno ripreso a circolare allegramente, i Bangsters, felice crasi tra banchieri e gangster lo dice Tremonti, non un Tizio qualsivoglia , dilagano come prima e peggio di prima. Per altro verso, levasione fiscale sale a livelli vertiginosi, le liti sulle eredit a volte la evidenziano in maniera clamorosa. Ma gli evasori non sono i lavoratori dipendenti e i pensionati. Molti ambirebbero ad esserlo, ma la legge non lo consente. Forse questa la ragione delle uova di ritorno. La gente, il popolo, i lavoratori, di qualsiasi ceto, dai dirigenti agli apprendisti, possono affrontare scelte dure, fatte di rinunce e di sacrifici, ma per raggiungere obiettivi chiari, condivisi, equi, per salvare posti da tramandare ai figli, in una Italia protesa verso il futuro. Senza un progetto, senza un obiettivo, i sacrifici appaiono pesanti, odiosi, insostenibili, vessatori, il futuro appare senza speranza. E si pu comprendere, anche se non si pu giustificare, chi, in mancanza daltro, si attacca alle uova.
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UN NEMICO DA COMBATTERE
ono state settimane difficili per lo sport italiano, preso a pugni in faccia e trafitto nellanima. Prima della serataccia di Genova in cui gli ultras serbi hanno messo in ridicolo i sistemi di sicurezza degli stadi italiani erano arrivate le inquietanti dichiarazioni di Ettore Torri, capo della procura antidoping del Coni, che hanno inspiegabilmente alimentato la potenza del fantasma del doping. Ultimamente la stragrande maggioranza dei ciclisti che ho interrogato ha ammesso di doparsi ha confessato Torri , quindi se il doping non fosse dannoso per la salute degli atleti credo che andrebbe legalizzato. Diversamente continuer ad essere invincibile. Parole forti, pericolose e gravissime, ma non la prima volta che un esperto del settore si schiera con convinzione sul

DOPING

di BRUNO FORzA

terreno delle provocazioni. Nel gennaio del 2002, infatti, il presidente del comitato olimpico internazionale Jacques Rogge dichiar: Non avremo mai uno sport totalmente pulito perch non possibile vincere la guerra contro il doping. Al massimo si pu vincere qualche battaglia. Sono un uomo pragmatico e realista aggiunse e so che lo sport riflette la societ: ci sar sempre qualcuno che bara. Dichiarazioni diverse e distanti otto anni luna dallaltra, ma unite dal filo grigio del pessimismo e dellarrendevolezza, sentimenti che uccidono gli ideali pi nobili di cui lo sport animato nel profondo. EDUCAzIONE PRIMA DI TUTTO Negli ultimi anni stato fatto parecchio dal punto di vista delle sanzioni, con pene severe per gli atleti che risultano positivi e la possibilit di squalifiche a vita per i recidivi. Il Cio, inoltre, ha isti-

tuito unagenzia che si occupa esclusivamente della lotta al doping: la Wada. In Italia e in altri paesi europei il doping diventato reato penale, appartenente alla categoria della frode sportiva. Fino al 2000, invece, si trattava di un reato punibile solo dal punto di vista sportivo. Non pi cos, e oltre allatleta, oggi, la legge rende punibili anche medici, preparatori atletici e commercianti che prescrivono, somministrano o vendono sostanze proibite. Il bastone, per, non sufficiente. Servono prevenzione ed educazione come avviene nelle altre grandi battaglie sociali. A tal proposito le dichiarazioni del signor Torri costituiscono un danno enorme nella missione finalizzata alla conquista di uno sport pulito. INTERESSI E PARADOSSI Si leccheranno i baffi i grandi boss del traffico di sostanze dopanti e i loro scagnozzi sparsi su tutto il territorio naMESI 12NOVEMBRE 2010

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zionale, dove il mercato del doping vanta un giro daffari di 600 milioni di euro lanno attirando non solo professionisti ma anche dilettanti e una folta schiera di amatori. Bisognerebbe chiedere a Torri, e a chi la pensa come lui, se non fosse il caso di fare lo stesso con marijuana, cocaina ed eroina, visti gli elevati numeri di acquirenti di queste sostanze e le evidenti difficolt ad estirpare la piaga della tossicodipendenza. Le assurde dichiarazioni del procuratore del Coni, infatti, sembrano sostenere con forza quella teoria scongiurata da ogni genitore, storicamente ancorato al paradosso del: Se tutti si buttano dal ponte ti butti anche tu?. Fa specie sentire un uomo tanto esperto usare parole che cancellano lo spirito sportivo. Tre giorni dopo la diffusione di questa intervista Liu Xiaobo ha ricevuto il premio Nobel per la pace. Lo scrittore cinese detenuto in un carcere cinese con la sola colpa di combattere per la libert e per il riconoscimento dei diritti umani. Prenda esempio da questo eroe moderno il signor Torri, e se ritiene impossibile la sua missione dia le dimissioni. A MALI ESTREMI ESTREMI RIMEDI Il nemico forte, su questo non ci piove. Le liste delle sostanze proibite sono infinite, il mercato diffonde costantemente nuovi ritrovati della medicina e gli atleti alterano le loro prestazioni ondeggiando a cavallo del limite consentito. Uno scenario indecente. La soluzione una sola: lo sport dovrebbe essere semplicemente una sfida tra luomo, il suo avversario e la natura. Allora trattiamo gli atleti come le donne incinte. Chi gareggia non pu assumere medicinali di alcun tipo. Chi ha problemi fisici resta in tribuna. C in ballo letica degli uomini e delle donne del futuro. Le nuove generazioni devono sapere che nella vita, per ottenere grandi traguardi servono talento, sacrificio, fortuna e tanta, tanta tenacia. La cultura della sconfitta, poi, pu insegnare pi dei successi. Il doping non ha niente a che vedere con quel sudore che il sale della vita e che non si pu produrre in laboratorio.
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. lEGAlIZZErEMO AnCHE lE BICI ElEttrICHE?


Esiste anche il doping meccanico. Si tratta di biciclette apparentemente uguali a quelle tradizionali, ma che vanno praticamente da sole grazie a motore elettrico nascosto nel tubo verticale sotto la sella e innescato attraverso un ingranaggio sul perno della pedivella. Basta premere un pulsante per attivare il meccanismo ed persino possibile regolare la velocit tra 30 e 90 pedalate al minuto. Lo scorso giugno scoppiato il caso Cancellara. Alla Parigi Roubaix e al Giro delle Fiandre, infatti, gli exploit del corridore svizzero hanno destato qualche dubbio per la loro scarsa naturalezza e per qualche sospettoso gioco di mano nella zona del cambio. La procura di Torino ha aperto uninchiesta, ma se di trucco si trattasse qualcuno avrebbe pronta la soluzione: legalizzare le biciclette elettriche.

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PROFUMI DI MOSTO IN VALTNESI


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TRIBUTO A JOHN LENNON PRESSO LA NAVE DI HARLOCK


PerricordareJohnLennon,ilmiticomusicistadeiBeatles, nel30anniversariodellatragicascomparsa,enel20 anniversariodelprimoLennonDaybresciano,Beatlesiani dItaliaAssociati,conilPatrociniodelComuneedella ProvinciadiBrescia,proponeperdomenica5dicembrea partiredalleore17,00pressoLaNavediHarlock(Parco Ducos2)unincontroculturalemusicalevariegatocon lapartecipazionegratuita,persostenerelecausedelle associazioniumanitariepresenti,dinumerosimusicisti, artistieospitiimportanti.Lingressolibero. //news.009

FESTA DELLORDINE DEI FARMACISTI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA


Sabato23ottobre,alCastelloMalvezzi,sisvoltaunaserata dedicataaifarmacisti,chehavistolapartecipazionediben150 farmacistiiscrittiallordineprofessionalediBrescia. Durantelincontro,sonostateconsegnatepergamenesimboliche edauguraliacolorochedamoltiannisonoiscrittiallAlbo professionaleedaquantisisonoappenaaffacciatiallaprofessione. Comeharicordato,nelcorsodellaserata,ilpresidente dellOrdinedeiFarmacistidiBrescia,FrancescoRastrelli,Il compitodelfarmacistadioggiquellodidifendereilrisultato estremamenteimportanteottenutoconlaLeggesuiservizi. Laprofessionedelfarmacistacomeunacasalegatasadelle saldefondamenta,maapertaanuovecostruzioni,attraverso innovazioniecambiamenti.Ultimifraquesti,idecreti applicatividelministroFaziosuinuoviservizi.Treintutto:uno pernormarelattivitdiinfermieriefisioterapisti,unosulCup eunosulleprestazionidiagnostico-strumentalidiprimoedi secondolivello.Messiassiemedisegnanounafarmaciachepu legittimamenteproporsicomecentroterritorialediserviziin relazioneallobiettivodituteladellasalutepubblica. Tragliospitidonoreintervenuti:ildr.AndreaMandelli (PresidentedellaFederazionenazionaledegliOrdini), ladr.ssaAnnarosaRacca(PresidentediFederfarma), ilColonnelloComandanteMarcoTurchi(Comandante provincialeArmadeiCarabinieri),ladr.ssaMargherita Peroni(PresidentedellacommissioneSanitdellaRegione Lombardia),ildr.CarmeloScarcella(DirettoreGeneraleASL Brescia),Mons.GianfrancoMascher(VicariogeneraleDiocesi diBrescia),ildr.AchilleFarina(consiglieredelComunedi BresciacondelegaallaSanit). //news.010
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MESI 12NOVEMBRE 2010

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oStuME E SocIEt

DOMANDE
1. che tipo di scarpa ti rappresenta di pi? 2. quanto spendi annualmente in scarpe? quanto tempo fa hai acquistato lultimo paio di scarpe? 3. ti senti pi un tipo da scarponcino o da tacco 12? 4. avere ai piedi un paio di scarpe alla moda significa 5. Per te la scarpa rappresenta uno status symbol? Perch? 6. cosa pensi delle tendenze di questa stagione?

a cura di ALESSANDRA CASCIO

CRISTINA. 25 anni, parrucchiera


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LUCIA. 30 anni, esperta contabile


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ROSSELLA. 21 anni, studentessa


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GENTILE FARMACISTA...
di FRANCESCO RASTRELLI
Presidente dellOrdine dei Farmacisti della Provincia di Brescia

Mandalatuadomandaa: francesco.rastrelli@dodicimesi.com

IL FARMACISTARISPONDE
D // Soffro spesso di fastidiosi herpes labiali. Cosa incide sulla loro ricomparsa e cosa posso usare per curarli? Marta R // Cara Marta, lherpes labiale una lesione vescicolo-bollosa del cavo orale causata dallinfezione del virus herpes simplex. L intensa irradiazione solare, come avviene in montagna per effetto del ghiaccio e della neve, pu favorire la comparsa dellherpes. Fattori di rischio sono anche il caldo eccessivo o il troppo freddo, lo stress, il ciclo mestruale, la gravidanza, un trauma locale o un cattivo stato generale di salute. Inoltre malattie che influenzano negativamente lattivit del nostro apparato difensivo o il trattamento protratto con farmaci immunosoppressori sono fattori che possono favorire le recidive dellinfezione virale. Il trattamento dellherpes labiale prevede lutilizzo di antivirali in crema, particolarmente efficaci nelle prime fasi di comparsa delle lesioni quando non ancora avvenuta levoluzione crostosa. L antivirale agisce, infatti, inibendo la replicazione del virus che attiva solo nella fase iniziale di sviluppo delle vescicole. Aciclovir crema risulta efficace nel trattamento dellinfezione labiale sia primaria sia recidivante determinando una riduzione della sua durata e del tempo di guarigione, nonch un abbassamento della diffusione virale. Penciclovir crema all1% deve essere applicata il pi presto possibile dopo linizio dellinfezione. Cerotti a base di idrocolloidi sono in grado di alleviare i sintomi e di migliorare esteticamente limpatto dellherpes labiale.

Riducono la sensazione di bruciore e il formicolio, larrossamento e il gonfiore. Inoltre, proteggono le vescicole da sporco, batteri e dal rischio di auto contaminazioni. D // Con la fine delle vacanze estive e larrivo dellautunno i miei capelli appaiono sottili, fragili e opachi. Come posso proteggerli e ripararli? Simona R // Cara Simona, durante lirradiazione da raggi ultravioletti, gli aminoacidi che costituiscono la cheratina sono danneggiati a scapito dellaspetto e della texture della capigliatura. Inoltre, sono liberati i radicali liberi, nocivi per la matrice proteica, che aumentano la porosit della cuticola. I capelli appaiono opachi, pi secchi, fragili e chiari e risultano sfibrati, inariditi, scoloriti. Altri fattori ambientali (sale, cloro, vento, inquinamento), i traumi (spazzole, pettini, elastici, cappelli, acconciature), le fonti di calore (fono, piastre), le sostanze chimiche (tinte, decolorazioni, permanenti) possono alterare il colore e la lucidit dei capelli o addirittura indurre un graduale indebolimento della corteccia, fino alla sua rottura. Per proteggere i capelli, si possono ridurre i danni meccanici e chimici, evitando di traumatizzarli con spazzolature troppo energiche o con pettinature complicate. I migliori strumenti per pettinarsi sono i pettini o le spazzole a denti larghi, lisci e arrotondati, senza spigoli taglienti. Per la detersione si devono scegliere shampoo delicati, con sostanze idratanti e igroscopiche. Se i capelli sono sfibrati, lunghi e trattati, si pu usare una maschera a risciacquo, nutriente e protettiva, a base di oli emollienti, vitamine e cheratina.

QUALCHE

PILLOLA

12NOVEMBRE 2010

ntomi gast roenterici considera Le acque minerali sono commercializzate in contenitori che , soprattu ta sempre tto in autu la possibile di sospett nno, va intossicazi riportano etichette con numerose informazioni. Il residuo fisso indica a intossica one da fu zione da fu Centro An nghi. In ca nghi o da il contenuto di sali minerali dopo levaporazione di un litro a 180. tiveleni o so piante, co ppure and Se sono st ntattare u are imme La temperatura indica quella al momento dellimbottigliamento. Le ati ingeriti n diatamen funghi no te in ospe somminis n controlla sostanze disciolte indicano lelenco dei sali minerali presenti in un dale. trare o co ti negli ult nsigliare a sospetta imi giorni, ntiemetici litro dacqua. I nitrati indicano la presenza di sostanze inquinanti. ingestion non o antidiarr e di fungh oici. In ca pasto o d i velenosi Dovrebbero quindi avere valore molto basso. I nitriti devono so di ei funghi raccogliere non cucin da pianta gli avanzi ati. Nel ca essere assenti. Il PH indica il grado di acidit dellacqua. La data di tossica, ce di so di sosp rcare di re etta intoss eventuale perire la p icazione scadenza indica la data entro cui consigliabile consumare lacqua. riconoscim ianta consu ento bota mata per nico. un MESI

NON TUTTE LE ACQUE SONO UGUALI: LEGGERE SEMPRE LETICHETTA

INTOSSIC VEGETAL AzIONE DA VEL ENI I, I FUNG HI Di fronte a si

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uBRIca

SPECCHIO DELLE MIE BRAME


a cura di ENRICO FILIPPINI

CATTIVE ABITUDINI
ALIMENTARI

attive abitudini, ereditariet, stress, alimentazione sbagliata. Tutti fattori da tener presente nella lotta al peso eccessivo. Per capire come il nostro organismo cambia nel corso degli anni, bisogna iniziare a parlare dei neonati e di come si stabilisce il loro rapporto con il cibo. Nelle condizioni pi naturali, per diversi mesi, lunica fonte di nutrimento la madre e secondo molti esperti lallattamento materno dovrebbe durare almeno fino ai sei mesi. In questo modo, a seconda di ci che la mamma mangia, il latte assume un sapore diverso e cos si predispone il bambino a pi variet di gusti. Durante lo svezzamento, inoltre, ancor pi importante variare i cibi non esagerando con la quantit di zuccheri semplici, favorendo invece un equilibrio nutrizionale in cui non devono mai mancare n frutta n verdura. Durante la crescita bene abituare il bambino a fare una ricca colazione, possibilmente da seduto, e a una regolarit degli orari dei pasti durante la giornata. Questo processo educativo il primo strumento di lotta contro una disordinata assunzione di calorie (pizzette, bibi-

te, tramezzini, ecc.) che pu essere alla base dellinizio di un disequilibrio metabolico che porta a unobesit infantile. Lattenzione a ci che i bambini mangiano, in particolare in quei casi in cui c una predisposizione ereditaria verso lingrassamento, non deve assumere i toni di una crociata, ma diventare parte del sano rapporto che i genitori devono instaurare con i figli. Fino al momento della pubert la massa grassa presente nei bambini dovrebbe essere intorno al 15%, ma dopo lo sviluppo sessuale nelle bambine si pu arrivare fino al 25% perch questaumento necessario per lo sviluppo stesso e la presentazione della prima mestruazione. Altrettanto vero che le ragazze sedentarie, che hanno unalimentazione priva di frutta, verdura, legumi, ecc. corrono, oltre al sovrappeso, un altro rischio che quello di sviluppare lovaio policistico, il quale pu avere manifestazioni come acne, ipertricosi, irsutismo, obesit. Dai 20 ai 45 anni si manifesta sempre un aumento di peso dovuto anche allet fertile. Nella donna la gravidanza la maggior causa di aumento ponderale, da ci la necessit di tenere

sotto controllo lalimentazione, in particolare nei primi 5 mesi, poich da molti studi e ricerche appare evidente che si tende a conservare anche dopo il parto il grasso in eccedenza. Un altro fattore di rischio per le donne il ruolo sociale svolto. Una casalinga, che tutti i giorni prepara davanti ai fornelli cibi appetitosi per la propria famiglia, corre maggior rischio di ingrassare (ripetuti assaggi possono apportare un introito di calorie supplementari che pu arrivare fino a 600 al giorno), in particolare su fianchi, cosce e glutei. E questi sono gli anni in cui pi difficile calare di peso! Con lavvento della menopausa e cessando la produzione degli estrogeni, cambia la morfologia femminile, da ginoide ad androide, da femminile a maschile, e alla donna si presenta una tipica sfortuna maschile: il grasso addominale. Purtroppo, per, questo problema non riguarda solo lestetica della persona, ma pu condizionare la salute stessa, poich al maggior grasso addominale (viscerale) dovuta la maggior morbilit cardiovascolare femminile di questo periodo della vita.

LESPERTORISPONDE
D // Sono in menopausa e ho notato un aumento di peso non eccessivo, circa 4 kg, ma sembra che il grasso in eccesso si sia depositato esclusivamente sulladdome. Come posso eliminarlo? R // Oltre ai notissimi disturbi, dopo la menopausa si verifica la tendenza, a causa del diverso assetto endocrino metabolico, ad ingrassare sulladdome; ovvio che un

Poliambulatorio Medico-chirurgico Dott. Enrico Filippini


poco di movimento in pi le far bene, abbinando qualche piccolo espediente di tipo alimentare (per esempio inserendo, previo consulto medico, qualche pasto aminoacidico sostitutivo). Includo decisamente qualche terapia medica locale, con finalit sempre lipolitiche, che indirizzi la perdita di adipe sulladdome e non magari sul viso o sul seno!
Mandalatuadomandaa: enrico.filippini

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MESI 12NOVEMBRE 2010

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CRAzY HEART
Regia: Scott Cooper Cast: Jeff Bridges, Colin Farrell, Robert Duvall, Maggie Gyllenhaal, Beth grant, Tom Bower Genere: drammatico Durata: 111 minuti Produzione: USA, 2009 Uscita nelle sale: 5 marzo 2010 A noleggio: 8 settembre 2010 In vendita: 22 settembre 2010 Trama: Bad Blake un acclamato cantante country ormai in declino, alcolizzato e solo, che si esibisce in locali di periferia per pochi soldi. A 56 anni, quando la sua vita sembra ormai finita incontra Jean, una giovane reporter divorziata che si innamora del cantante e lo pone di fronte alla scelta tra continuare il suo percorso distruttivo o cambiare definitivamente strada.

EMPo lIBERo

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VIDEOTECA

a cura di ELIzABETH BERTOLI

SUL MARE
Regia: Alessandro DAlatri Cast: Dario Castiglio, Martina Codecasa, Nunzia Schiano, Vincenzo Serolla, Raffaele Vassallo. Genere: commedia Durata: 100 minuti Produzione: Italia, 2010 Uscita nelle sale: 2 aprile 2010 A noleggio: 7 settembre 2010 In vendita: 21 settembre 2010 Trama: Tratto dal romanzo In bilico sul mare di Anna Pavignano, la storia di Salvatore, ventenne barcaiolo destate e muratore dinverno a Ventotene, e Martina, turista genovese dalla personalit introversa e timida. Grazie a lei Salvatore scopre nuove prospettive della sua esistenza e desidera abbandonare quella vita da materasso, come lui la definisce: con un lato estivo e uno invernale.

PROMOSSO
Enrico, 42 anni, commerciante: Bellissimo, gli attori sono molto bravi, pensavo fosse un filmetto ma mi sono ricreduto. Paolo, 37 anni, tecnico informatico: Una bella storia sulla seconda possibilit che ci offre la vita. Chiara, 35 anni, impiegata: Finalmente hanno dato lOscar a Bridges, se lo meritava gi da tempo. Moira, 29 anni, operaia: Molto bello e triste, mi ha davvero colpita la storia. Mario, 26 anni, studente: Gran film, grandi attori, grande storia, musica bellissima!. Alessandro, 55 anni, medico: Non un capolavoro ma si guarda con piacere, una storia interessante. Daniela, 19 anni, studentessa: Mi piaciuto tantissimo, gli attori sono perfetti, lambientazione anche. Cristian, 33 anni, impiegato: O uno ama il

PROMOSSO
Claudia, 25 anni, impiegata: Bello, una storia semplice ma profonda. Daniela, 42 anni, insegnante: Mi ha colpita, gli attori sono perfetti, sconosciuti ma sono bravissimi. Antonio, 48 anni, assicuratore: Un film damore per niente sdolcinato e con una tematica sociale, molto molto bello. Melania, 37 anni, barista: Carino, fatto bene, non un capolavoro ma vale la pena vederlo. Bruno, 27 anni, grafico: Peccato che sia stato poco pubblicizzato, girato bene con degli ottimi attori. Cristian, 33 anni, impiegato: Semplice, diretto, belle immagini, mi rimasto solo un dubbio sul finale. Dario, 61 anni, pensionato: genuino, semplice, molto toccante, lascia addosso un po di tristezza. Marianna, 36 anni, casalinga: Lambientazione stupenda, la storia molto carina, meglio di mille film americani costosissimi. Matteo, 22 anni, studente: Noia mortale, sembra un film di Moccia. Valeria, 31 anni, commercialista: La solita storia damore da adolescenti, mi piaciuta solo la fotografia.
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BOCCIATO

country oppure pesantissimo da reggere!. Carla, 41 anni, bancaria: Non mi sembrato originale, la storia gi stata affrontata mille volte. Francesca, 22 anni, commessa: La storia veramente banale e poi il country non mi piace per niente.

BOCCIATO

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SuccESSo

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la rivoluzione della minigonna: lultima sfida alla giunta birmana. Tacchi, gonnacortaecellulare: ilnuovolookalloccidentale conquistaRangoon, macilnodeigenerali. //13.ottobre

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afghanistan. la Russa: Bombe? Decida il Parlamento, inostrisoldatinonhannomaicolpitoicivili.Il ministrodellaDifesaal Senato:Maialcunmilitareitalianoandatooltre illegittimousodellearmi inAfghanistan.Entroil 2011noiinzonaovestsolo comeaddestratori.

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afghanistan. Strage di militari italiani a Farah: uccisiquattroalpini,altri dueferiti.Ilgruppodisoldativittimadiunimboscatamentresitrovavanella valledelGulistan.

//8.ottobre Il Nobel per la pace al cinese liu Xiaobo simbolo della lotta per i diritti umani. Esponentedipuntadel movimentodipiazzaTienanmen,stascontandoincarcereunacondannaa11annipersovversione.IlcomitatodiOslo:IlnuovostatusdellaCinaimplicamaggiori responsabilit.Arrestatiunaventinadidissidentiche festeggiavano.

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successo...

MONDO
//13.ottobre

grecia, scontri e fermi allacropoli. Protestanoiprecari,blitzdellapolizia.Ilbloccodeisindacati.IlpersonaledelministerodellaCulturaprotesta controlimminentelicenziamentodi320dipendentiilcui contrattoscadeallafinedelmese.

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cile. Esce lultimo dei minatori. ASanJoslincubofinito. Alle2,56,oraitaliana, fuoriilcaposquadraLuisUrzua. Harazionatoilcibonei70giorni direclusione.IlpresidentePinera: Seistatounbuoncapitano. Poisigillailpozzo.

//14.ottobre

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//9.ottobre

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//8.ottobre

//5.ottobre ungheria. Fanghi chimici fuoriescono da una fabbrica. Mortequattropersone.Cisonodispersi. Larotturadiunachiusahacausatolafuoriuscita diprodottichimicichehannoraggiuntolecase diKolontar.Pidi120personehannofattoricorso acuremedicheperleferiteriportate.

//7.ottobre

Il rap sulliPod tradisce obama: quella musica non da leader. IlWallStreetJournal allattaccodellaplaylist, raccontataallarivista RollingStone.Ilpresidente strizzalocchioaigiovani concanzonirap,malesue sceltecreanopolemiche.

//11.ottobre austria. Il vento di destra su vienna la rossa. LaFpoedelloxenofobo Stracheal27%.Nonsiamo estremistimabastaimmigrati.Lagentevotaper noiperchinsoddisfattae stancadellarroganzaedella prepotenzadeisocialisti.

//6.ottobre un patto tra mafie e casalesi per uccidere toghe e giornalisti. Inviato allaDiadiCaltanissetta,un documentoanonimorivela unalleanzatralecosche siglatainunverticechesi svoltoaMessina.Nelmirino igiudicicalabresiesiciliani.

Immigrazione: niente case ai rom. la Curiaaccusa:Pattiviolati,prontialle vielegali.Milano,durocomunicatodel cardinaleDionigiTettamanzicontroil sindacoMorattisullachiusuradelcampo diviaTriboniano.Disattesolaccordo firmatoconilvolontariato.

ITALIA
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SuccESSo

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successo...

//15.ottobre annozero andr in onda: larbitrato blocca la sanzione. Santoroha presentatorichiestadopo lostopdiduepuntate volutodaldgMasi.Record diascoltiperlaquarta puntata,chehaincassatoil 23,47%dishare. //7.ottobre

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//8.ottobre

avetrana: trovato il corpo di Sarah. Lozioconfessa:Lhostrangolata.MicheleMisseri hauccisolaragazzaincantinalostessogiornodella scomparsa,poilhaseppellitaincampagna,inunabuca pienadacqua.LamadrediSarahindirettaconChilha vistopropriodacasadelpresuntoassassino.

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Marcegaglia, linchiesta dei Pm accelera, Feltri presto sentito in Procura. Imagistratiindagano direttoreevicedirettoredelGiornale,ilquotidianodella famigliaBerlusconi,perviolenzaprivataaidannidel presidentediConfindustria.

//10.ottobre

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Scommesse on-line: maxi blitz, scoperte 500 agenzie abusive. Denunce, perquisizioniesequestriin ItaliadapartedellaGuardia diFinanza.Tuttefacevano capoaunasocietaustriaca. Denunciatiigestori. //14.ottobre

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Export e import. Record ad agosto: crescono entrambi oltre il 30%. Le importazionivedono,subaseannua, unaumentodel38,1%(datopialto daagosto2000),mentrelexportha segnato+31,5%(indicepialtoda maggio1995).Raddoppiaildisavanzo: da1,6miliardidel2009a3,3.

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//15.ottobre

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Muore Maricica hahaianu,32 anni,linfermieraromenacolpita conunpugnoalterminediuna colluttazioneallastazionedella metropolitanaAnagnina,aRoma. Laposizionedel20enneBurtone chelhaaggredita,oraagliarresti domiciliari,siaggrava.

//15.ottobre

//12.ottobre

calcio, qualificazioni europee. Nottediscontria GenovatraultrasdellaSerbiaepolizia.Belgradosi scusa:civergogniamo.Setteminutidipartita.Ilresto guerra.ScenecheGenovahagivissutoconlatragica esperienzadelG8.

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SuccESSo

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artogne. Strangolato da un cavo mentre lavoravainuncapannone. latragicafine diJabiriElMoustapha, operaiomarocchino di36anniresidente aRondineradiRogno.

//8.ottobre Prezzi del mattone in calo. E in citt si torna a comprare.Seiltrenddi questimesiverrrispettato,lecompravenditenella solacittdiBresciaafine 2010dovrebberotoccare quota22mila,controle 20.900segnatenel2009. //12.ottobre I soli delle alpi rimossi dalla scuola di adro.In mattinatainiziatala rimozionedeisimbolideisoli delleAlpidallanuovascuola diAdro,coscomehadeciso ilConsigliodIstitutonella sedutastraordinaria,mail sindacominacciaquerele.
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//1.ottobre

//2.ottobre Notte bianca dellarte,secondaedizione. Bagnodifollatraleviedelcentrostorico. LoraXdellamovidacittadinaesplosaattornoalle 21,30,quandoilnucleoanticostatoletteralmenteinvasodaunfiumeinpienadigiovani,famiglieeartisti.

//7.ottobre

Sostegno, 1.375 insegnanti non bastano. Idocentidisostegnonellescuolebresciane sonodapococresciutidi80 unit.Eppurenonbastano: fuoridaiterminidileggeil rapportotranumerodiinsegnatiealunnidisabili;pura frontediunaumentodellorganicoquestoannoscolasticopersinopeggiorato.

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Dannunzio, concessione a verona per 40 anni. Conunafirmaincalcealdecretodiconcessione governativa,ilministroalleInfrastruttureeai TrasportiAlteroMatteolihadifattoaffidatolagestione dellaeroportoDAnnunziodiMontichiariallaveronese CatulloSpaperiprossimiquarantanni.

//4.ottobre

successo...

BRESCIA
20 10

//14.ottobre

//15.ottobre

Processo Mille Miglia, tutti assolti. Ilfattononsussiste. QuestalapronunciadelgiudiceGiovanniPagliuca, chiamatoagiudicareGiacomoBontempi,Giuseppe Lucchini,VittorioPalazzani(Aci),CostantinoFranchi, VincenzoZilettieGinoDanieli(Marva)accusatidi associazioneadelinquerefinalizzataallaturbativadasta.

Misure antismog:da metottobresinoal15 aprilefermiiveicolieuro zeroeidieselsinoalleuro 2.Entrateinvigore lenuovedisposizioni regionali. //11.ottobre Edizione2011: una Freccia Rossa tra novit e amarcord. Lakermessesardinuovo accoltadaFerrara,ma Bolognasiconfermacome arrivoditappa. Partenzail12maggio.

20 10

Nuova BMW Serie 5 Touring

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