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BENEDETTO CROCE

Discorsi all'Assemblea Costituente 1947

Verbali delle sedute:


- LVIII / 11 marzo 1947. Discussione sul progetto di Costituzione.
- CLX/ 21 giugno 1947. Fiducia al IV governo De Gasperi.
- CXIX / 24 luglio 1947. Mozione contro ministro Gonella.
- CC / 24 luglio 1947. Contro l'approvazione del Trattato di pace.
Archivi digitali della Camera dei deputati

ASSEMBLEA COSTl'TU.ENTE
LVIII.

SEDUTA POMERIDIANA Ili MARTED 11 MARZO 1947.


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE (.['ERRACINI

tuale crisi costituzionale non senza una essenziale rela.z;ione con l'attu.ale crisi storica;
Pao.
-crisi che investe tutti i rapporti umani,, sia
Seguito deUa discussione del progetto
teoretici che. socia'li. Perci, se vogliamo vedi Costituzione della Repubblica
ramente .r;itrovare la linea solida di questa
italiana:
nuova architettura costituzionale, sar ;neLA PIRA .
1981
cessario impostare, nella prospettiva ~:I.ella
'l'OGLIATTI ;
1992
crisi. che travaglia la civilt contemporanea-,
.2005
CROCE.
l 'attule crisi cm;;tituzionale. Da qui i seguenti
problemi:
'
,
1) constatare !:esistenza di una crisi
La seduta comincia alle 16.
di ampio respiro, che involge tutti gli ordini.
!
teoretici e pri,tici della vita;
.
SCHIRATTI, Segretario, legg il processo
2) definire esattamente - perch. siamo
verbale cl.ella. seduta pomeriliana precedente.
un po' architetti e .quindi abbiamo bisogno
cti misura'.re i concetti; vorrei dire anche le
( approvato).
parole - in che cosa consista una crisi costitzionale;
,
Seguito della discussione del progetto
3) vedere perch sono caduti in crisi'
di Co~tituzione della Repubblica italiana.
alcuni tipi di Costituzioni. precedenti;'
4) fare come l'architetto, il quale,
PRESI.DENTE: L'ordine del giorno rca
quando
h fatto la diagnosi . dell'edificio
il seguito della discussione del progetto di
crollato, cerca di' ricostruire, evitando le
Costituzione della Repubblica italiana.
carenze dell'edificio che egli ha studiato.
iscritto a parlare l'onorevole La Pira.
. ' Quindi sono questi i punti da meditare:
Ne ha facolt.

la const.atazione di 'una crisi vasta; la defiriiI,..A PIRA. Onorevoli colleghi, io vi chie1zione


del. conctto di crisi costituzionale;
der d'i meditare con me intorno ai problemi
il perch' dell'intrinseca debolezza dei tipi
fondamentali che concernono la costruzione
caduti; come stato costruito, second:O quale
del nuovo edificio costituz_ionale, perch vorarchitettonica il nuovo edificio costitu-Zionale;.
rei quasi dire che non parlo qui - se mi si
e finalmente se e in che-. misura il progetto
permette - come uomo di parte, ma come
presentato alla nostra meditazione r'isporide
studioso, come storico, il quale cerca, nell'ih~
a questo tipo di Costituzione clie dovrebbe
teresse del proprio Paese e nell'interesse della
ayer salde fondamenta, sicuri muri maestri
civilt cristiana e umana, le linee costruttive
ed una vlta ben costrutta, proporzionata
e solide di un edificio costituzionale che sia
ai muri e proporzionta alla base.
.
capace di sperare l'attuale crisi costituzionale ..
Questa l 'impostazio~e del mio tema che,.
Vi dir quale stato l'itinerario mentale
rapidamente, come mi sar possibile, -cerche ho seguito nella,i_mpostazione di questo
cher di svolgere.
problema costruttivo. Io mi sono detto: l'at-

INDICE

ASSEMBLEA COSTITUENTE

i982 -

E comincio dal primo punto, cio la


l desurr:to dai fatti, perch io osservo che
constatazione di qqesta crisi. vasta, la quale
dagli uomini, dagli studiosi, dai politici la
commuove; inquieta, la civilt contempostessa realt, come da me, stata osserranea. Faccio qtiesta constatazione come
vata. Ora, quando io osserv.o una Cstitul'architetto che vuol esser sicuro delle leggi
tuzione e mi domando che cos', la risposta,
costruttive, quindi in funzione della crisi
se. medito a fondo, questa: - come diceva
costituzionale.
Ta.ine, in un libro che veramente mi ha col' Ora io non devo, per constatare questa
pito ed interessato - la veste giuridica del
crisi, che aprire,. per dir cos, la geografia
corpo sociale. La Costituzione la masch.era
giuridica che si mette su questo corpo della
costituzionale del nostro tempo. Tutta la
soaiet. Perch essa, infatti, che cosa conprassi e tutta la letteratura di diritt costicarne ? Concerne tutti i rapporti socialL dl
tuzionale che fiorita in questi ultimi tempi
pudto, di vista del diritto; il diritto che,
ci indicano inequivocabilmente che una crisi
come dicono i giuristi, giuridicizza questi
costituzionale, legata' ad una crisi pi vasta
rapporti sociali, crea la maschera del diritto,
che concerne lo spirito e la struttura di t.utto
sia nella prima parte, quando definisce i
H corpo sociale, esiste.
rapporti dei singoli con lo St?tO, ed i rapporti
Non' solo; ma.se io interrogo la letteratu~a
non pi costituzionale, ma la letteratura pi
dei sil).goli fra di loro, sia nella seconda .
generica, la pi attenta, quella sulla crisi in
parte, quando, mediante la struttura dE)llo
Stato, esso dispone in modo che qu.esti' di.generale (mi riferisco qui non soltanto alle
ritti ;abbiano la tutela ed abbiano le gagrandi correnti sociali sia di parte cattlic_a,
ranzie.

sia di parte socialista., marxista e nn marxista), dai libri di Spehgler a1 libri. di HuitPertanto, quando una Costituzione: non
.zinga, dal pensiero tedesco a quell() francese
in crisi? evideri'.te: quando c' proporzione
fra l'assetto giuridico e l'assetto sociale. ed
ed italiano cos vivo in quest'ultimo tempo,
vedo che essi denunziano l'esistenza di questa. umano. Vorrei qui richiamare quella. lapidaria definizione di, Dante, secondo cui il
crisi. Fra l'altro abbiamo :qui presente il
diritto realis et personalis hominis dd honostro illustre Benedetto Croce, e quindi
minem prpportio:

potrei riferirmi anche a quel prezwso scritto ; S:i voi avete un edifiio costituzionale,
anche s in alcuni punti discutibile dal punto
ciq 'un assetto ,giuridico della societ, che
di vista cristiano - nel quale si afferma che
Bsistono alcune acquisizioni di civil1t per.. proporzionato al corpo- sociale, che proporzionato ai rapporti. umani, quella~Costi
<mi gli uomini non potranno mai pi non estuzione esatta. Ma se voi avete un assetto
sere cristiani; vale a dire l'esistenza, nelle
,_strutture sociali,. di alcuni principi che sono giuddico, una. Costituzione, la quale- .spro-.
ormai diventati connaturati all'umana na- , porzionata al corpo sociale, alla realt so':'
tura e al corpo sociale ..
cfl.le e quindi alla realt: timaria, quellfl,
una Go:>tuzione in risi.

'
La conclusione q~esta: se esploroquesto
A documento d(. quste dichiarzioni,
panorama storico, sia in relazione alla letteratura del diritto costituzionale, sia in re,potrei portare., una serie di prove storiche. e
lazione alle Costituzioni sorte nel primo dopoletterarie; ma voglio fare soltnto due esemp~
. guerra e in 'quest'altro dopoguerra, e se poi _"storie\ che. mi paiono molto importanti;,
mi riferisco a queste pi vaste correnti di
quello ricayato dalla c'osti~U2;ione d!31 !789
p~nsiero sociale cattolico e non cattolico; di
e quello ricavato dalla Costituzione contrfa).p:~riti ca del mondo presente, di lettera.tura della
posta, che Ja Costituzione sovietica. E mi
crisi, la conclusione a cui si pe'rviene questa:' domando, e domando a voi: cosa fece l'Asesiste un commovimento sociale,' che va alla
sembta Costituente del 1789? I membri~della
ricera di nuove formule giuridiche, nelle
Costituente fecero una 'cosa anzitutto: afferquali necessario inquadrare, incanalare,
maro1;10, bene o male - ma questa. un'.altra
incastonare - non so come dire - questa
questione - che la prec~dent~ Cos.tituzione
realt in movimento.
era in crisi, perch c'era una sproporzione
,Passo dpo questa sommaria valutazione
fra la struttura del corpo sociale e i_rapporti
- si capisce come possibile - al secondo
umani e' l'assetto giuridico ..Ed. essendo. in
punto, cio al purito pi specifico .. E mi docrisi la prece.dente, ne elaborarono un'altra,
mando: ma che' cosa intendiamo esattamente
la quale avrebbe dovuto avere .tali elementi
per crisi costituzionale in questo sfondo genestrutturali da essere non pi una Costituzione
rale della crisi ? Vi do la risposta; potrei sbain crisi, ma una Costituzione solida per la
gliare. Io sono un osservatore e la risposta
sua intima solidit strbtturale.
I,

ASSEMBLA COSTITUENTE

i983

Secondo Taine, questo provato: e, del


:resto, basta leggere tutti gli altri autori reativi al i789, per vedere come i membrj dell'Assemblea Costituente av:evano in tasca il
libro di Rousseau, e lo meditavano, per cos truire sotto l'ispirazione di quel libro l'edi. icio della nuova Costituzio'ne.
Vediamo la Costituzione contrapposta,
-ch9 quella.ovietica. lo stesso. Quando gli
elaboratori della Costituzione sovietica hanno
-costruito i!. loro edificio costituzionale, cosa
.hanno fatto ? Hanno detto: ({C' una crisi
-costituzionale, perch non ' rispondenza
'fra la struttura giuridica e la struttura so-
-ciale: bisogna edificar una Costituzione che
non sia in crisi e che abbia una solidit in-,
.trinseca . Quindi storicamente, dottrinalmente osservabile che questo concetto.
e.satto. Una crisi costituzionale appunto una
sproporzione fra l'assetto gjuridic .'e l'assetto sociale, e quindi tr.a i rapporti 'di diritto
po.sitiv9 e i rapporti, diciamo cosi, .di di!.'itio
umano, di diritto naturale .(se mi permettete
.questa espressione che cos significativa).
Ora vengo al problema. Tralacio varie
cose," perch evidentement_e bisogna far prestq, anche per non perdere la. proS.pettiva
dell'insierri, ~ vengo ad unci. precisazione ul-
teriqre di questo conctto di crisi costituzionale:. l)na sproporzione, siamo d'accordo.
Perch? Vediamo quali sono gli elementi
.strutturali di una Costituzione, quegli elementi che ne definiscono il tipcJ, per cui si '
<lice: QueJla Costituzione ha questa areni, tettura, ed in crisi, perch _i suoi elementi
.architettonici a), b ), e), sono sbagliati, sono

.Sproporzionati 11.
E quali sono questi elementi stru,tturali
<li una Costituzione ? Anche qui ho meditato, ho letto e poi, dopo, sono venuto a questa conclusione, che non soltanto mia
.sono. i ftti che mi danno. la prova, e le dOC\1mentazioni storiche - cio che ogni Costituzione ha tre elementi strutturali, indissociabili l'uno dall'altro, i quali- ora vedremo quali
sono - si pssono raffigurare per analogia - il
pensiero si poggia. con facilit sull'immagine ad un edificio; il quale consta di. una base,
.consta. del corpo (dei muri maestri} e finalmente ,di una vlta, che co~na la base e il
muro. Ebbene, questi tre elementi strutturali
di ogni edificio io li ritrovo in ogni Costituzione; e la crisi di una. Costituzione consiste, .
come vedrino, nel fatto' che la sproporzione
intacca il primo, il secondo e il terzo elemento,
che sono: la base teoretica, la concezione sociale, l'assett giuridio. Comincia.mo dal
vertice, e vi dico subito perch comincio dal

1f

MARZo

f947

vertice. Perch su questo vertice saremo tutti


d'accordo: l'assetto giuridico, il diritto positivo, e su questo non c' discussione. Le
due part di una Costituzione ci offrono questo vertice giuridico; ma sotto questo vertice,
sotto questa volta, c' quel famoso corpo sociale, quei muri maestri a cui la vOlta- assetto
giuridico si riferisce. Forse su questo punto
ci pu essere qualche dissenso, ma vedremo;
io faccio dell'anatomia costituzionale.
Terzo, la base: teoretica, :vale a dire
la base porta ineiminabilmente una 'concezione teoretica. dell'uomo, della natura del1'uomo di conseguen:;r,a della natura e
struttura del corpo soia}e.
.
J Quindi abbiamo i tre elementi: la base'
teoretica, il corpd socale'e l'assetto giuridico,
e vi prego d darmi cinque minuti di riflessione sul primo punto, cio la base, perch
qualcuno potrebbe dirmi: ma qui siamo in
sede costituzionale e voi introducete un
principio metacostitzionale, metagiuridico,
teoretico, ideologico. Io vi dico che inliminabile,- perch il pensiero toretico diret.tivo dI pensieio pratico, la idea dirige l'azione; io posso_ fingere di disancorare l'azione
.dall'idea, ma n):llla realt cos.
Ora io qui richia~o. proprio un e'?~mpio
cost.ituzionale. I due esempi costituziona}i'
che ho portato contrapposti son: l. Costituzione del 1789 e la Costituzione sovietia:
si ci;tpis_ce, noi riconosci~mo priori i'apporto
'-prezio~o-, che l'una e l'altra hanno_ dato per la
'conquista della civilt umana; ma altro
.riconoscere gH apporti che in uh sistema io
trov, perch prodotti dagli uomini, e quindi
in ultima analisi capaci di frutti buoni, ~ltro
se il sist13ma intrinsecamente viziato ..
Ora, quando vedo la Costituzione del
i 780 e n~ analizzo: la base teoretica, trovo
che. riei 'membri dell'Assemblea Costituente
c'era un'idea direttiva tratta dal libro d'i
Gian Gicomo .Rousseau Il Contratto, soiale:
questo libro fu il cateclismo-, la base. sulla
quale la Costituzione del i 789 fu edificata.
E cos, se faccio riferimento lla Costituzione sovietica, trovo che a'nch'essa inevitabilmeate ha alla base que'sta struttura teoretica, la- quale consiste in una determinata
concezione dell'uoir!o e 'dei suoi rapporti con
la societ e lo Stato.
Ora che cosa dobbiamo fare ?
Se questo vero, se ci9 vero che Ogni
tipo costituzionale presenta questi tre elementi: la base teoretica, il corpo sociale e la
vOlta ,giuridica, dobbiamo vedere percl
. in Italia si avuta una risi costituzionale,
la quale concerne due tipi di Costitl~-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

i984.

zione: una Costituzione stata, se non scritta,


tuttavia elaborata nelle sue parti essenziali
dal regime fascista ed u'na Costituzione anteriore quella di tipo individualista, derivata
dal i 789.
P~rch questi due tipi di Costituzione
sono crollati e si esige urt tipo nuovo di
Costituzione?
Cominciamo dalla Costituzione di tipo,
chiamiamolo cos, hegeliano, statalista. Ora
a1la base di que.sta Costituzione, trovo una
certa c9ncezione dell'uomo e dei suoi. rapporti con la societ e con lo.- Stato. Io trovo
quella famosa proposizione hegeliana ch,e ha
un immensa importanza costituzionale e
che dice COf:i: La persna umana n'on ha una
anteriorit rispetto alla societ e allo Stato,
ma elemento so~tanzialmente unito al corpo
sociale e pi esattamente allo Stato. L_o
Stato una unit sostanziale e non una unit
di re,lazione, distinzione d'importanza giuridica immensa.

. Se vera questa tesi, vero Il famoso


adagio: tutto nello Stato, nulla fi,10ri dello'
Stato. Ma la conseguenza questa: che dal punto di vista giuridico inconcepibile l'esistenza di un diritto anteriore al diritto statuale,'d{ un diritto naturale, chiamatelo co:rn
vlete. Non esistono nella persona m'aiw.
diritti. che 19 Stato sia soltanto chiamato a
riconoscere e .a proteggere e non anche a
creare. Una concezione cos fatta della persona, della societ e dello Stato ha come
sue ineluttabili conseguenze l'eliminazione
tn radice della libert umana dlla personalit. umana e quindi la cancellazione dei
clfritti natrali dell'uomo .. E, badate': il
diritto .positivo .tedesco fu df una coerenza
estrema, anche prima di Hitler, quando afferm che, siccome non esistono diritti naturali, ma soltanto un diritto positivo, i diritti
dell'uomo sono delle concessioni statali che
lo Stato pu come dare, cos,. in qualunqe
momento, per i .suoi fini, ritirare.
Dopo la base teoretica, la struttura sociale. Guardate che cosa sono, 'nella ooncezione hegeliana, c:l1e qui domina, gli enti sociali. Il problma sempre giurid_ico, 1on e
J11etafisico. Cosa sono gli enti [sociali che
non sono ancora lo Stato? .Organi dello
Stato. Come la persona non ha una fi~alit
propria e quindi una propria libert, -cos non
hanno una finalit propria e una propria
libert, e quindi un proprio statuto giuridico, tutti gli enti che non sono ancora lo
Stato, ma che sono rgani_ dell9 Stato: quindi'
privi tanto di va,lore originario, quarito di
cl iritto originario.

ii

MARZO

Hl4T

Ed ora la vlta giuridica: basta' richiamarci a tutta la struttura, sia economica,


che politica, che culturale, che religiosa dello
Stato concep to alla maniera fascista, cio
alla maniera hegeliana, 'per vedere come lo
Stato questo as~oluto (diceva Hegel: Dio
in terra), questo onnipotente, unico crea_'.
tore del diritto; e quanto ai singoli, e quanti}
alle comunit~ che i singoli creano, pi non
hanno una spontaneit propria. H.anno invece
una derivazione: sono organi di questo unica.
organismo che l'organismo statale.
Io vi dico: questa Costituzione cro1lata;
crollata perch diceva Vico quella famosa.
frase, tanto bella che bisognerebbe scri~erla
sul frontone di .!utte le 1iSsemblee pol~tiche,
culturali ed umane: Le cose fuori dal loro
st(l.tO di natra n vi si adagiano, n vi durano . Mi' pare che queste siano delle verit.
Ora perch questo crollo? Perch c'.
. sproporzione fra la reale .natura umana, la
reale stru t.tura del corpo sociale e la vlta
giur.idica. C' sproporzione e una Costituzione in -crisi perch ha errate le fondamenta ed i muri maestri. Ed llora voi cti'te:
ritorniamo alla Costituzione del i 789; ed io
:vi rispondo: no, anch'essa . in; crisi perragioni - inverse, ma .che intacano la base
teoretica "e i muri maestri e che intaccano'
. l'assetto giuridico.
.
.
' Ma ctov sta qesta_risi ?_ $ta in questo:.
"voi" 'non. pote.te negare qu_arito poc'anzi v~
dicevo: se leggiamo \ libri riguardanLi la
Rivoluzio.rre.francese ('mi . sempre piaciuto
il . Tain perch ha una profonda analisi'
storica una gran.de vivaci fa di espressione),
vi si dimostra che la Costituzione d-el 1789
la trascrizione giuridica
delle teorie' df
Rus.
,
I
seau. E qual' questo teirema di Rousseau z
Qual' qu'sto .teorema,' di cui appunto il
'Rousseau .parla c9me del suo pr'b!ema cefftrale, cio dl contratto sociale ?.
Egli dice: gli. uomini non sono sociali
(proposibone giuridica e politica, questa, di
importanz'a hmnensa, da cui derivata un.
quantit di gravi sprop'orzioni . nel campo .
econom1c . e politico); gli uomini, dnque,
egli dice, non sorio sociali. E quest_o 1 il
primo punto.
:_ .
Secondo punto: i rapporti fra gli uomini
e lo Stato si definiscono cos: nello Stato
gli uomini sono liberi nepa, misura ir cui essi
si assoggettano spontaneamente aua legge .
Fanno cio il contratto; volenti o nolenti,
perch Robinson Crosu non esiste. Q~indi,
l'esigenza della libert politica l'unica esigenza sen ti'ta dal :i:iensiero di Rousseau; e l 'u..'.
. n_ico problema ch fu risolto dalla Costitu'-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

i i MARZO HJ47

- 1985 -

.:zione del i 789 questo: l'affermazione delle


libart politiche; il che significa partecipazione
<lei cittadini al govt;lrno della cosa pubb,Iica,
.alla formazione della legge. Ma, guardate,
l'errore sta alla base: gli uomini non sono
.sociali, quindi si accordano soltanto mediante cntrat'to.
Le conseguenze? Scusate, dove sono tutti
.gli altri enti - perch gli uomini, che invece
sono .sociali (homo animal politicum ), per le
e.;;igenze di sviluppo ,della loro personalit
formino tali enti -:-- dove . la famigli?
Dov' la, comunit religiosa? . Esiste, perCh la concretezza storica q'uella che .
Ma dove sono le organizzazioni di classi,
le comunit di lavoro, che pure esistono ?
Insomma, tutto questo mondQ organico, in
c.ui si. articola il corpo sociale; nella concezione roussoviana sparito, tanto verd che
la prima preoccupazione che voi trovate nelle
dichiarazioni del 1789 e del 1791. questa:
scioglimento di tutte le corporazioni, non
solo di quelle economiche nel senso medievale,
ma di tutti gli organismi culturali, religiosi,
ecc. E perch ? Perqh nella mente di Rousseau ed in quella dei costituenti del 1789
e3istevano 20 milioni di francesi atomisticamente considerati, i .cruali formava!lo la
.comunit statuale.

Le conseguenze sono terrificanti, perch


il giorno in cui' voi disarticolate. tutte queste .
societ e lasciate una unica S()ciet, che '
quella politica sfatuale, avete il crollo della
vita a>sociata: da qui la formazione del
proletariato, la genesi della questione 'operaia;
i problemi grandissimi di struttura economica;
hanno qui la loro radice; nella distruzione di
questa articolazio.ne d'el corpo sociale.
-Tuttavia vi qualche cosa di fruttuoso
nell Costituzione del 1789, e cl.o laffermazione vigorosa dei diritti deil'uomo: ma
un'affermazione :incompleta; una carta.
monca, perch, quando avete affermato che
l'uomo ha la libert politica, cio il diritto
i partecipare, in piede di eguaglianza, al
governo della osa pubblica, ma non avet~
riconosciuti i 'diritti che sno connaturali con
le altre comunit di cui egli fa parte, avete .
affermato un diritto in:completo. _Avete. la
situazione drammati'ca . eh~ si cre dopo il
t 789 e da cui derivij.ta la inquietudine di
questo mondo in contrasto, che il mondo
contemporaneo.'

.
La causa giuridica e: politica, oltre che
nel problema della porghesia, va proprio ri.:
cercata. in questo sottile problema di architettonica costituzionale, che sembrerebbe un
problell!a di natura metafisica, ma che un

problema di squisita natura politica, giuridica, economica, sociale, e quindi un prcblema che profondmente ci interessa .
La conclusione ' questa. Se io analizzo
con l'occhio del giurista, ma del giurista completo; che vu,ole avere la visione integrale
della realt, la Costituzione del 1789, io la
trovo in crisi; la stessa crisi, per diversi motivi, per contrapposti motivi, che trovo nella
Costituzione statalista elaborata dal 'pensie,ro
hegeliano e che si tent di tradurre in Italia
e in Germania: La crisi esiste.
'
Veniamo quindi al concetto da cui siamo.
partiti.
detto: dobbiam vedere due comi.
Primo: la prospettiva generale della crisi
di questo mondo e cfr questa civilt .(che
una crisi documentabilissima). Secondo: la
crisi costituzionale iil funzione di questa
prospettiva. Terzo: in _che cosa .consiste. una
spropo'rzione fra l'assetto giuridico e la realt
sociale. Cos' questa sproporzione? Tre sono
gli elerrienti\ndissociabili di ogni Costituzione:
la base teoretica, che. vi dice quale la natura
umana e COl.11e essa si rapporta COil l'a sciet
e ~on lo Stato; la strttura sociale, che vi. dice
che cosa sono, che natura hanno, eh.e struttura hanno gU enti 'in cui si articola c01~po
socia,le e, finalmente, l'assetto giuridic,o .
Quando questi tre punti, questi tre elementi
sono inv-alidati da un errore - metafisico,
mtagluridic, .chian:iat~lQ com ~olete :_tutta
la Costituzlou ne risente; come dice quella
: famos parq.bola cl~( v'an'gelo:
'
- Se costruisco stilla -sabpia, la casa, per
quanto solida, crolla; se costruisco sulla
pietra, la casa, per quanto non solida, riesce
a superare le intemperie e le .tempeste.
, Non mi dilungher / molto; abbiate pazit;nza altri 'quindici minuti. (Commenti), Qui
, sorge il problema. Del resto, noi siam.o, qui per riprendere una frase del vecchio .Aristp. ti le, pensa tci1'e immenso, che diceya: il cost,ituente un. rchitetto. - volenti o n,olenti,
siamo qui tutti degli arc:tiitetti; siamo quinfii responsabili come gli inggneri. Se costruiamo
una. casa sbagliata, domani pu essere. intentata un 'azione di (indennizzo co,ntro di
noi. Saremo, allora in paradiso; sar$,,insomma,
quello che sar. (Si ride).
Allora, dicevo:1 cerchiamo. questo tipo
nuovo che .evitai le carenze dei due tipi in '
crisi. Se v.era la tesi che il primo ed il secondo tipo. sono sbagliati, evidei;itemente
dobbiamo cercarne un altro .. Ma come _lo
cercheremo, con quale criterio ? . Con u cri~
'terio semplice: la proporzione. Bisogna c.e
l'assetto giuridico sia proporzionato a quello
sociale e quello sociale abbia una base teore-

Ho

ASSEMBLEA COSTITUENTE

i986 -

tica salda. Ora, vedete, non c' dubbio che


in questi u.ltimi ip anni, l'espe1ienza fascista,
con tutte le sue tragiche cose, ha avuto come
contrapposto un risultato, ed questo: io
mi ricordo che tutti noi, -gran parte di noi.,
quando si resisteva al fascismo sul .terreno
teorico, si resisteva sulla trincea della persona umana; ma non della persona umana
considerata soltanto in astratto, come una'
. questione di natura puramente celestiale ed
et'erea, ma come la pietra angolare dell'edificio politico; perch si diceva: noi non siamo
individualisti, noi non siamo.. del mondo passato~ noi crediamo -perch siamo osserva fori,
.storici, studiosi, politici - che l'attuale mondo,
sorto dal i 739 un mondo che crolla,_ una
civilt che si trasforma, che si integra; se.
volete; quindi la nostra posizione critica tanto pi poi da parte dei cattolici e delle
correnti socialiste - era molto evidente.
.C'era qu.esta critica di principio al mondo
. precedente.
Ma che cosa questa persona umana,_
come si costruisce per poter es8ere il sostegno;
la pietra angolare del nuovo edificio costituzionale ? Vi dico subitq che mi richiamer
ora alla concezione detta dai francesi, con
parola molto efficace, la concezione pluralista;
essa legat.a essenzialmente alla concezione
della persona umana. Avremo, dunque, un
bas teoretica - quella d'ella persona umana ~
una struttura sociale pluralista e finalmente
l.ln assetto giuridico che ' conforme a questo
pluralismo sociale.
Base teoretica: la persona umana. Sentite: io, ,per la verit, amo immensamente
San Tommaso d'Aquino, non solo p.erch
un santo, ma.perc.h. un pensatore di pro~
pprzioni gigantesche e di una novit perenne.
Tutte le vrit sono sempre nuove. Ora,
quando egli dice che la persona umana
quod est perfectissimum in tota natura; indica
subito' una gerarchia di valori s'econdo la
quale la persona umana costruita; una
grarchia di valori che ha una ripercussione
immensa su tutto l'edificio economico, politico e sociale della societ. E che cosa questa gerarchia di valori che costituisce la
persona umana? Ecco, vi dico subito:. questa gerarchia parte dal piano; come si dice,
vegetativo, dalla base eco,P.omic e terrestre
--' piede a terra - e salendo a gradi arriva fino
all'unione con Dio. Quindi, una concezione
del valore trascendente ed interiore della persona umana. Badate che non ci ingolfiamo
qui in una questione metafisica, per questa
ragione: perch, se voi non concepite la: persona umana come valore trascendente rrspetto

i i MARZO i 947

al corposocial'e, voi avete la conseguenza dello


statalismo; perch i casi sono due: o la per-
sona ha questo valore di interiorit rispetto
al corpo sociale, ed llora essa ha uno statuto
giurid-ico che anteriore ad ogni. costruzione
statale; o non lo ha, ed allora essa radical-mente sub9rdinata al principio statale, mem. bro sostanziale, come diceva Hegel, del corpo
statale. Non si esce da questo dilemma: o voi
accettate questa concezione del valore trascendente, e potete ancorare i diritti naturali
e imprescrittibili della persona umana; o voi'
non accettate' tal concezione, ed allora siete
ineluttabilmente condotti alla concezione deii
diritti riflessi. Questo il primo punto.
Secondo punto, che importantjssimo e
lo integra: questa persona umana, che ha.
questa gerarchia di valori che si appunta in
Dio, non isolata; in relazione~ real~,
come dicevano gli. scolastici - in relazione
reale, non volo:taria soltanto - con gli altri;
'e si articola organicamente; si sviluppa, cio,.
organicamente in una serie ordinata e ere-
scente di entit sociali che v'anno dalla fami~
glia alla comunit religiosa, dagli organismi
di classe alle comunit del lavoro. e che si
coordinano nello Stato. Badate, ques't
molto 1 importante: lo Stato non tutta la
societ, ne una delle forme sociali nelle
quali si articola l'organisnw sociale: C' lo
Stato, la societ politica, rpa c' anche la
societ economica, c' la societ religiqsa e
familiare e cos via. Lo Stto l'assetto giuridico di tutta questa societ, ma non l 'assorbe: ,soltanto la dirige, la coordina, la integra e, dove necessario, la sostituisce. Ma
-la funzione statale - in questa conez'ione . rispettosa sia della -realt della pe.rsona,
. com' creatura liber avente questo valore.
trascendente 1 sia della realt di tutti questi
enti, che questa creatura libera crea e che
hanno .perci un loro originario statuto giuridico. Quindi. una conseguenza di grandis. simo valore: cio, quell concezione sfatolatrica - che fu creata in gran parte dal diritto
tedesco gi prima del fascismo e del nazismo
- che asi:mme come principio il criterio della
sovranit assoluta dello Stato e come diritto
l'unico diritto statuale, sbagliata; esiste una
pluralit di orini. giuridici, che ieri sera
ci ha ricamato il nost:r:o illustre maestro, onorevole Orlando, una.plurali1 di ordinamenti.
Tutte le correnti pi iVive del pensiero sociale
cont'emporaneo, sia cattolico che socialista.
- la corrente che si inspira soprattutto alpensiero proudhoniano - partono da questa
visione pluralistica del corpo-sociale conforrrrn
alla persona umana: Mi ricordo una frase ap-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

i987 -

11

MARZO

1947

tonica; anche se essa ha deHe pecche, vi


punto di Proudhon che dice: Tra l'individuo
sono tuttavia delle pietre murate in cne lo Stato io vorrei costruire un mondo i>; cio
formit all'architettra. Dovrei riferirmi a
una revisione integrale del dirio di propriet, una revisione integrale della struttura .. tutte le osservazioni fatte dai vari oratori, a
cominciare dal Calamandrei fino all'Orlando.
economica e della struttura polHica goverMa va benissimo: pqsso anche accedere alle
nata da questo principio, che fondamentalcritiche fatte. Per posso fare a mia volta
mente rispettoso di questa espansine libera,
questa domanci'a: volete criticare il modo
ma coordinata, ma sor.veg~iata, 'della persona
come stata messa la pietra in questa. coumaha e degli enti nei quali' essa si espande.
struzione ? Se riticahil~ il fa;tto di aver
La c.onclusione que.sta: se vera la conmesso una pietra in un certo tipd di costrucezione della presente base teoretica che ho
zione,1 pu darsi che. questa pi.etra non sia
delineata, se vera questa strut'(,ura pluracritica~ile se messa in un altro tipo. Si
lista del c01:po sociale, la conseguenz~
detto per esempio: perch parlare, come si
questa.: l'assetto giuridico non pu essere
parla nell'articolo 5, dello Stato e della C~iesa,
n indivi<iualista, n statalista; un assetto
che si riconoscono, ciascuno nel proprio orgiuridico .conforme a questa visione, un asdine, indipendenti e sovrani ? Perch parsetto giuridico pluralista, che ha come
lare della famiglia definendola come societ
conseguenza: che la Carta integrale dei
natural!'.' ? Perch parlare delle regioni, dei
diritti dell'uomo non quella del i 789. L
sindacati, delle comunit di lavoro,. cme rivi sono alcuni diritti dell'uomo, ma sono
sulta dagli articoli che tutti questi pi:incipi
ignorati i;i.ltri e fondamentali: i diritti sociali,
contengono? Si capisce che, se queste p'ieci9 i diritti che sno collegati alla persona.
tre le riferisco a tin tipo di Costituzione di
umana, non in quanto singolo, ma in qliant.
marca 1789, allora io considero soltanto i
membro di queste collettivit rescenti che
diritti individuali e l'uomo come merh.br
vanno dalla fam'iglia allo Stato. Una. arta
integrale dei diritti dell'uomo .non pu .es- . dell'unica societ sta.tare. Ma se mi ::;posto'
sere una carta dei diritti individuali, ma ace considero invece l'uomo come membvo di
canto ad essi deve prre questi'diritti sociari,
una crescnte moltitudine di organismi, alora
e quindi i diritti dell.e c9munit e delle c1:
mi sorge il problema per cui:, se la Costitulettivii di cui gli uomini fanho prte neceszione un vestito, questo v:estito deve essere
sa~iarnente per lo svih.~ppo lella loro persona'.'
adatto al corpo che deve andare a rivestire:
Vediam quindi questo progetto rpidaEcco, quindi, questa Carta costituzionale che.
vi appare come nuova, integrale, pluralista
mente. Debbo dire, tra parentesi, che il tema
di qU1esto tipo nuovo di .Costituzione fu lardei diritti.
Ora, se tutto questo , vero e qui bisogamente dibattuto nell'opinione pubblica
gnerebbe fare. dei saggi, come l'ingegnere
fia!1cese. Molti notevolissimi movimenti punsaggia la resistenza .dei Ihateria:li, ma eviden-'
tarono sulla costituzione di questo tpo.
temente non questa la sede - (ma. verp,
Oomincimo proprio dall'articolo 6, che poi ,
perch ques.ta la realt storicai.e posso risott.o un certo aspetto, l'articolo primo, perferirmi a tutta l'immens'a letteratura costich . l'articolo primo del .progetto della
tuzionale, politica, economic di questi tjlprima Sottocommissione, e leggiamol stto
la -luce di questo profilo. Che cosa die ? Per
timi tempi che d la documentazione di questa
tesi pluralista) - se questo, dunque, vero, ; tutelare i .princip' inviol.bili e sacri di auto.veniamo al nostro progetto costituzionale
nomia e di dignit della persona e di umanit
(Commenti). Faccio. presto, faccio presto!
e di giustizia fra gli uomini, la ReJ?ubblica
PRESIDENTE. Noi abbi~mo ascoltato
Italiana g'aran tisce i diritti ssenzia1i degli,
tanti discorsi, e non comprendo perch non
individui e delle formazioni socili ove si
dobbiamo ascoltare ora quello dell'onorevole . svolge la loro personalt.
'
Che cosa significa questo articolo ? vi
La Pi,ra:
LA PIRA. Poniamoci la dom~nda, perprego di guardarlo nello sfondo di questo
ch~ cosi come siamo partiti, siamo tutti anitipo pluralista di Costituzione: i diritti degli
mati da buona volont. Io ho visto nelle
individui e delle formazioni sociali. Questo
Commissioni, delle quali ho avuto l'onore di
l'articolo che goverrra l'architettonica di
far parte, questa buona volont di cercare i
tutto l'edficio. Po.i, se mi concedete questa
punti d. contatto, i punti di passaggio, i
visione pluralistica, subito vi domander':
punti di organizzazione. Vediamoli dunque
scusate, cosa viene immediatamente dop9
con animo libero. Vediamo se nel nostro
la persona? Viene il primo. ente, .il semina"'
progetto c' un'idea madre, una architet- '. rium rei pubticae: ' la famigli'a. Concezione

ASSEMBLEA COSTITUENTE

1988 -

i i MARZO - 184 7

dente, sovrana, interpazionale,. questa compluralistica: se la famiglia un organismo


plessa struttura sociale' evidente. Ormai ;ion
naturale, allora evidente che la Costituzione,
esiste nessun giurista, nessun uomo di jlen-
yeste del corpo sociale, deve parlare della
siero serio, che disconosca questa originariet
famiglia. Quando infatti si dice organismo
di ()rdin'amento giuridico. Quindi, in conclunaturale, o societ: naturale, traducendo quel
sione, lo Stato e la q1iesa esistono; e se i
termine tecnico latino che la societas
due ordinamenti esistono come .ordinamenti
natralis, si vuole intendere un organismo
di diritto .naturale, si vuole affrmare .cio' \Ql'iginari, evi.dente ~he. fra questi due qrdinamenti, parimenti originari, i quali incorcheesjste u.na struttura fra i' rapporti faliliari, la quale connaturata alla natura
porano a diverso titolo la realt umana, non
pu non esister un rapporto; e questo rapspirit~rnle, libera, ma associata, dell'uomo.
La famiglia quilldi il primo organismo
porto, per definizione, un rapporto bilateche ha un suo diritto, un suo statuto; e verale, un rappor.to concordato. Q'ui entriamo
nella que.stione ...
dremo he lo Stato - quando giungeremo ad
esso ~ deve fare una sola cosa: riconoscere
Io qui effettivamente non parlo come un
questi diritti comiaturati all'uoi;no e protegcattolico; parlo obiettivamente, come lo stogerli. Sono diritti che rappresentano la corico, come iI- giurista, e dico: se abbandono la
stituzione della famiglia, perch rientrano in
meritaht iUumnista e mi trsferisco a quest
questa visione.

mentalit storica,. conqreta e sociale, devo


Passo poi all'articolo 5: la Chfosa. Non. riconoscere che questa struttura esiste e 'debbo
importa se siamo o non siamo credenti; .
metterla, come la farriiglia, nella Carta costituzionale.
uri problema subittivo questo. Io guardo le
. E c' la questione dei Patti lateranensi.
cose1 dal punto di .vista obiettivo e vi doIo ne parler,,.pochissimi minuti. Bad.at.e, a
mando - osservate la storia umana; noi effettivamente non dobbiamo avere pi quegli
proposito. della struttura giuridic del}a Chiesa,
irf,o~a fori che erano caratteristici della men-
io de~bo richiamarmi ad, una. frase di De
talit illuministica:. dobbiamo avere up.a 'vi- 'Victoria; che veramente il fondatore del
sione storica, anche se non storicistica, delle
diritto internazionale. C' poco da dire,
una c,osa iminn.sa. Ad '.n cerLo p.unto egli
cose - vi d1'mando: Esistono o no stori~.
disegna la struttura giuridica della comunit.
camente organismi nei quali, in concreto, gli
i~ternazionale, e la: . cs.egna,. egli dice, riuomini si associano religiosamente?. Esistocalcando 1a struttura giuridica della Chiesa
no: un fatto. Guarda.te in campagna; cosa
cttolica. Co!ne. la Chi'esa cattolica fa del
vedete in un piccolo villaggio ? C' il campamondo una unica res pubica. religiosa, cosi.
nile,' la Chiesa, c' il palazzo del -comune;
esiste una res publica ivile, che la res
'c' ~a scuola', .c' la camera del lavoro, la
publica Christianorum; che fa si che totus
casa del popolo; esistono tutte le vari\') forme
mundus . est 'quasi unica res publica, cio
di attivit sociale. Esistono. Quindi una Co'tutto il mo'ndo coordinato come, un'unica
stituzione pluralista, la qnale il vestito di
citt. Ed io richiamo anche l'attenzione
questa realt concreta, deve per forza tener
conto di questa struttura sociale religiosa . sugli articoli 3 e 4 .del 'nostro progetto. I}i:i.rtiolo 3 dice: L'ord.inamento giuridico itache la Chiesa.

liano si conforma alle norme del diritto ,inLUSSU. Le Chiese!


. te;nazional,e - generalmente. riconosciute i;', e.
LA PIRA. Ho detto la Chiesa, per dire
l'articoo 4, con una maggiore audacia, dice,
le Chiese.

in sostanza, che la sovranit dello Stato va


CALOSSO. C' il Cristianesimo, iri. quesVt
considerata nell'ambito della comunit inCostituzione, non c' l'Islam.
ternazionale.
.

,
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, non
Io vi chiedo: che cosa significq, tutto. que~
interrompano.
LA PIRA. Vedete, dicevo, questa Costisto ? Significa che .la nostra CostitLzion'e
intende ispirarsi alla concretezza dei rappo.rti
tuzionB deve per. forza rispecchiare que;:;ta
di cui abbiamo parlato 'e riconosce che esiste
struttura associativa religiosa; ma siamo al
solito punto: frutto di libert della persouna comunit internazionale - totus mundus
nalit umana che si associa. Allora c' uno
est quasi unica res publicd -- e la /rispecchia
statuto originario, un diritto originario;: lo
nel su.o ordinament e ne fa uno dei pilastri
Sta~o non pu ch riconoscere; senza contare
della Carta costituzionale.

che, se poi volgiamo lo sguardo al panorama


La famiglia delle g-13nti m,nane si modella
storico della Chiesa cattolica, questa origisulla Chiesa cattolica. Io osservo i fatti . .Poi,
nalit, questa struttura giuridica, indipenbadate,. dev fare un richiamo, perch a me-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

-.1989 -

11

MARZO

194 7

crganizzaz'ioni esistono; se ne visto il rila metafisica serve' por indagare i problemi


sultato. Cos' il secolo passato .dal punto di
della politica e quindi quelli $OCiali.
vista economic'o' e strutturate del lavoro?
RUSSO PEREZ. Ce ne. siamo accorti.
LA PIRA. Penso a quanto dissero Hegel
Questo: la formazione, la grande formazione
in ordine alla comunit internazionale e
della classe operaia; il movimento tradeu-.
Kant e Rousseau prima di lui. Per Kant e nionista, la {ormazione dei sindacati, .,energica ricomposizione di questi arti che erano per Rousseau, non ess.endoci il corpo sociale,
non c' un diritto internazionale anterirs:tati ampu:tati, dimostrano che .la realt
mente a quello sLatale e condizionante il
quella che , e che una Costitu.z'ione che s'ia
diritto statale. E poi per Hegel la questione
veramente rispettosa. del.la realt no'n pu
si pone in termini ancora. pi gravi, perch
prescinderEl da questi graridi ed essenziali
qua:ndo lo Stato l'incarnazione totale della
organismi umani.
sovrapit, inconcepibile una comunit inQuindi le organizzazioni di classe e quindi
.ternazionale se. non in termini dialettici,
i sind.acati, quindi la formazione delle g~andi
cio di guerra. Del resto, ricordate quell'ulcategorie di lavoro; non il corporativismo di
timo capitolo della filo;sofia del diritto? Un
. Stato che faUito per la ragione,.7 si capisce capitolo straordinario .. Bastava pubblicarfo
che veniva dall'alto, ma questa formazione
al terripo fascista per andare subito tn priche viene da1 basso; la partecipazione attiva,
gione. Dic.e cos: che cosa la guerra? La
democratica, di tutti quanti i lavoratori
guerra , -in parola elegante, la qialettica.
alla formazione dei lo:ro organismi diclasse e
degli .Stati perch, essendo lo Stato il\valore
..
di lavoro.
1
assolu'to e quindi sovrano, la sua vita non pu
Io avev proposto. un articolo, che poi
manifestarsi che dialetticament, cio~ nel
fu bocciato, il quale diceva cos: a Viene ri-
contrasto fra gli Stati. La pace un armistizio; . conosciuto ad ogn~ lavoratore.1,1no sfato prola guerra , invece, lo stato normale, vitale
fessionale che fondamento di diritto. ,_Perf? salutare delle -nazioni.
-. .
ch non attribuire aila\roratori una'qualifica?
Io non faccio una critica a questa conce.'.
Poich la stru.ttura sociale pluralista, poich,
zione !
la societ economica' si organizza con questi'
Qra, 'com' che era venuta ..fu.ori questa
suoi congegn, perch noa. qualificare i layo~
ratori? Perch non dare un titolo di lavoro,
concezione cos inumana ? quella famosa
visione metafisica; se voi vi riconducete alla fondarnen to di diritti, quasi prpret di UJ;t
titolo; una relazione tra i lavoratori e lo
visione plralistica, avrete la comunit in terstato professionale al quale essi appartennaz,ionale che precede lo Stato; se vi riconducete all'altra visione, avrete lo Staio assoluto
gono, e nel qu'ale trova fondamento -la loro
"il quale non membro che provvisoriamente
vita economica', familiare, culturale e cosi v.ia?
della comunit internazin'ale.

Ma quest.a un'altra questione. Vi sono.


Quindi, passiamo oltre.
poi le comunit di lavoro: mi richiamo al
Visione pluralistica: vediamo le comu'i 789 e domando: ma scusate, quando la Conit territoriali o pluraliste: devono .avere
stituzio~'le del i 789 e le altre dicono eh~ la
il vestito come 'il corpo. Io 'vi domando:
propriet' sacra ed inviolabtle - .io .posso
c' la famiglia? C' la Chiesa? La comunit
nhe acettare questa definizione nel senso
che. essa, la propriet privata, un, riflesso
internazionale c'? Esistono o non esistono
le c'omunit territoriali che mediano il rapdella mia personalit e quindi una garanzia
porto fra persona e stato ? Esist.ono. Date
della mia libert - dove .il rapporto fra.la
ad esse una sapiente, misurata atonomia:
pr.opriet e le comunit di lavoro? Intendiasar il compito di' questa Assemblea trovare
moci bene: quando vedete gli uomini assoquest misura:.
ciati .nel fatto .pr6duttivo, voi che cosa ve' Poi: sono u'n pluralista .e vedo la realt
dete? Vedete una convergenza di sforzi verso
sociale. Vi domando: susate, e il mondo del
il be ne comune, vedete diversit di funzioni;
lavoro ? Dov' nelle Carte costituzionali del
non una stru t-tura meccania, ma, come si
'
dice, una struttura hnal.istica:
i 789 e seguenti, dov'? Non esiste. Ma questo
1
Da ci una visione finalizzata dell, ,promondo del lavoro, cio la sciet economica,
esiste nP.lla realt umana, . fondamentale priet e dell'impresa.

nel senso tomista, prius in tem,pore, non


C' un libro molto importante del Renard,
prius in dignitaten - quindi la base. Com'
il. quale dice cos: l'iri1presa va: concepita in
mn'iera istituzionaie, non secondo. la ,cateorganiz.zato? Se amputate il corpo sociale,
goria del contratto di diritto privat_o; ma
produrrete le conseguenze gravissime con
la formazione del proletariato. Invece, queste
secondo, invece, quella visione finalistica per

ASSEMBLEA COSTITUENTE

ii

1990 -

MARZO 194 7

cui tutti coloro, che collaborano ad una cogiore prec1s10ne. Ed infine il pluralismo culmunit di lavoro; sono membri, sia pure con
turale, il quale !lfl'erma quel principio della
diverse funzioni, di qest'unica comunit che
libert di insegnamento e della ,libert della
scuola, e qindi quella gara nella costruzione
trascende 1'interesse dei singoli; quindi gli
strmenti di pr0duzione si proporzionano a.
del mondo culturale che essenziale per la
questa concezione: e allora avete una concerinascita del nostro Paese.
zioae della propriet, che pur essendo preFinisco; anzi devo dire ancora due o tre
sidio della libert umana, tuttavia diventa
cose, e poi finisco. (Si ride).
strumento di questa opera collettiva, quindi
Vediamo di raccogliere le fila.
d una dignit al lavorat'ore, che non pi
Una crisi constatata. La crisi costituun salariato, ma, come Le Encicliche pontizionale una sproporzione. Un tipo di CostitQzione ha tre elementi strutturali. Queficie ricordano, 'deve tendere a diventare. il
consociato, ii compartecipe di questa c'omusti tre elementi sono .sbagliati nel tipo statanit di lavoro.

listico e nel tipo individualistico. Abbiamo .


Quindi se guardiamo alla realt econocercato gli elementi ct'el tipo , pluralistico.
Ora resta .una domanda. Mi. richiamo anche
mica e vediamo tutte qeste imprese, e le ve~
diamo in senso cooperativo - vedi i richiami
a qunto stato detto dall'onrevole Nenni,
dall'onorevole Orlando e da altri 'he hanno
agli articoli 42 e 43 - vediarrtlo questa grande
famiglia umana che nel campo produttivo 1 parlato. La dpmanda ,: questa: ima scusi,
. ma lei ci d forse un disegno di Costituzione
crea q.ueste cellule vive, attraverso le quali.
demodr'atica cristiana ?
.
viene risolta la questione sociale: le comunit
Badate, io 10 premisi alf'inizio: io non vi do .
di. lavoro. A questo proposito una osservaun disegno di Costituzione democratica crizione relativa alla composizione del Senato,
stiana. Io, vi do un disegno di Costituzione in
serpre in base a questo principi0. Io, per
base al principio. ~ela propor~ionalit. Se
tempra:rnento, noi tutti anzi, siamo, m radice,
coQtrari .d ogni forma di corporativismo.
vero quello chho detto q.'ella:struttura della
La sola parola ci d fastidio; ma se voi am- persona umana e della. struttura del corpo
mettete l'esistenza di queste comunit. di sociale; vero l'assetto costituzionale che si.
propone. Che- qu,esto poi 'sia di .. ispiraziOne
lavoro con, struttura istituzionale, che potranno risolvere il problema sciale, e queste.
cristiana, la que;iitjone diversa, dipende da
questo fatto...
organizzazioni di class da cui trae forza tutta
.U-na. voce sinistra. Non 10 abbastanza.
la classe lavoratrice, perch non dovrebbe
esserci una rij:>e,rcussione costituzionale.di esse
I.,A PIRA. lo posso rispondere: una
nella composizione della seconda Cmera ?
Costituzione umna. Perch. umana.? Prch
fo mi richiamo qui ad un magnifico lavoro
essa indaga obiettivamente le strutture :Cile!-
che ho letto, di Ruffini, il quale circa trenta
l'uomo: Ma l'uomo fatto cosl, c' poco da fa-
anni'. fa,. non ricordo bene, a proposito della
r~, per~h Dio esiste, l'uomo esiste .e realt
riforma del Senato che allora si gitava, fece
del corpo socile si articpla in. quella. wamera: cos la realt. La Costituzione si
una magnifica relazione in cui appunto proadatta a questa realt 'strutturale, .umana
spettava il problema che questa seconda Carnera, .(siamo inepoca prefascista) fosse una
e sociale. Quindi, umana. Ma posso anche
Camera organicamente espressiva di questi
dire che . cristifma. Perch. cristiana?
interessi della classe operaia. - il mondo
Mi richiamo a quanto ho detto poc'anzi,
operaio, la classe lavoratrice che accede
perch- vi sono delle acquisizioni di ordine
organicamente al potere politico. ' Questa
naturale, le quali sono dovute al cristianeclasse lavoratrice si impossessa, diciamo
simo, che ha doppia funzione: una funzione
cosi, giustamente di questa seconda Camera
rivela~rice. dell'ordine dell~ grazia sopranf\ questo ,ha lil suo .valqre .
naturale, una funzione riveltrice dell'ordine
.Devo dare un ultimo accenno alle comudella i' natura: grtia non destruit nat~ram.
nitpolitich:_ vale a dire, noi non concepiamo
.Quindi, il Vangelo ci rivt,ila l'uomo ,nella
in questa visione pluralist :qna derrocraz~a
grazia, ed anche l'uomo quale nella .sua
atomisticamente eonsidrata. -Qui, nonostante .. natra. per questo che la casa costruita
che siano da riconoscere gli attuali ..difetti e . secondo il principio cristiano,' uria casa
le imperfezioni che esistmo nella composifatta per .tu.tti. gli omini di buona volont,
zione dei. partiti,, la visione ..organica della
credenti o' non credenti, perch , :fatta per
societ permette d vedere la struttura .'polil'uomo. (Interruzioni a sinistra - Commenti) ..
tica .particolare nei partiti. Questo il senso
Quindi, questa asa umana, . perch
de11'8i.Utfoolo :47, che: suscettivo.di una mag:umana la concezione de!l persona quale'-ho

la

'

ASSEMBLEA COSTITUENTE

1991 -

delineato, uman la concezione del corpo


sociale, l1mana la concezione del diritto che
costituisce la vlta di questo edificio. Per,
ripeto, ~ umana, ma ha la sua radice in quella
rivelazione dell'ordine naturale, di cui stato.
detto che non possiamo.pi, in.ordine a queste
verit, non essere cristiani. Non c' niente
da ,-fare: questa la struttura delle cose,
e su questa struttura delle cose si edifica la
casa. (Applausi al centro).
Ora, rispondo con brevissimi accenni a
quanto ha detto l'onorevole Nenni ieri sera.
L'ono~evole Nen:qi dice: Lo Stato dev'e o non
deve essere laico ? . Vedete, la cosa mi ha.
impressionato. vero che 'altre volte l'avevo
letta, ma ieri sera mi ha colpito e mi sono
.
chiesto: che significa Stato laio ? . .
- Stiamo sempre alla precisazione dei con.cetti. Stato laico ? Perch, vedete, pe~. quel
famoso principio che esiste sempre un. base
teoretica di tutte le cose, anche inconsap:evolmente (perch l'azione sempre diretta. dal~
l'idea) non esiste uno Stato agnostico: come si concepisce la realt umana, come si
concepisce la soeiet, cos si: costruisce la
vlta giuridica. Ora, se l 'u0,mo . ha questa.
orientazione intrinsecamente religiosa, senza
un.a qualifica, ed allora, che significa Stato
laico, se Io Stato J:asset.to ~iuridico . della'
societ? Se l'uomo' h questa inrii;iseca.
orientazione religiosa, se !necessariamente'.
questa intrinseca orieI),tazione si esprime in
comunit religi0se, non esiste un Stato
laico. Esiste. uno Stato .rispettoso di questa ,
'orientazione religiosa e di queste formazioni
religiose .associate,'. in .cui esso si esprime.
Il term'ine contradittorio: non c; St11to
laico, non c' Stato agnostico: non dobbiamo
fare uno Stato con.fessionale (Gomm,enti), uno
Stato, cio, nel quale i diritti .ci~ili, politici
ed economic .dei'ivi;no da una certa professione di fede; dobbiamo solo costruire uno
Stato' che rispetti quE)sta intrinseca orientazione religiosa del singolo e della collettivit
e che ad essa conformi tutta la si..ia struttura
giuri.dica e la sua struttura sociale. (Applausi

11

MARZO

1947

nuovo di Costituzione rispetto a quello qi tipo


individualista.
Io .pensavo proprio, in questi. ultimi giorni,
leggendo un libro di un noto autore che fa
in proposito delle preziose OS?ervazio1ii, .che
se .voi vi immaginate lo Stato come poc'anzi
ve lo ho delineato - cio come. una societ
politlca disti~ta da quella eco.nomica - voi
non potete confondere i .dve titoH :.., politico
ed economico -;- che qualificano l'uonio. Jo,
come uomo,. come persona, indipendentemente dalla fnia funzione produttiva, sono
membro di questa collettivit politica, perch
sono portatore di una concezione della vita
che trascende l'ordine economico e che faccio
valere architeitonicamente nella politica ..
Quindi questo volto dell'uomo, membro della
collettivit politica bisogna mettfll'to in netto
rilievo, dist,inguendolo da quello- dell'uomo
lavoratore: il quale', quand> esplica questa
funzione speciale e produttiva nelle sue varie
forme, partecipa - deve, anzi, partecipre . :_
democraticam.ente e quindi. attivamente .a
tutte la comunit. e.cononiiche attraverso
le quali si organizza,- dal basso air'alto, Ja
societ econo.11).tca. Ma le due cose '('ari.no.
rit!ttamente differenziate in ..b!ise a. questo
princ'jpio d.eII personali_t .umna che . fatta
: a scala. C' n,ell scala _vmana. il gradipo del
lavoratore:- 11a sopra c' il gr'dino _d.ell'uo.n1o
politico
al di s9pra della econ.omia . e della.
politica,
H grado. supremo deffuomo in
colloqUio. diretto e . ill\Il?-ediat . QOn . pi9~
'Quindi. la nostra Costituzione deve a~ere
qusto volto qel lavoratore; ma con questa
prec1sazione .. c;he di e'strema importanza
giridica e social.

E ora breveme'nte due osservazioni ;e'lativ ai Patti lateranensi.. Sar brevissiro.


. Poich' la, questione stata, discssa .e ,i.~po-
, stata cosi abpondantement.e, pi;i~mettetemi
un cenno su di -essa.
Vi dico: esiston~ o no. in'. questa_ yi_si~ne
pluralista i due 0,rdinamen# giuridi,ci
S.tato e. Chiesa - indipendenti e sovrani?
Esistono, e tutti siamo d'accciri;fo ni ricno:al centro e a destra).

.
scere questa esistenza. ,Nell8. 'prin1a SttbE'inalmente, un ultimo cenno su quanto
comrilissione ci ru unanjmit su .. q,.lesto
diceva ieri .l'onorevole Nenni: faremo uno
punto,
,
stato di lavoratori ? Ma bisogna precisare.
. Se .esistano; a o1.1seguenza logica: ~ duo.
Pi;insiamo che se proprio la: dimenticata qelle
ordinamenti mru}tengon'o fra loro de~ rapCostituzioni precedenti , stata la soiet
porti. Ora, q4e.sti rap1forti concordati esieconomica e quinli la tutela dei lavoratori,
sthQ. C' un sistema di rappor1i dm. stat'o
questo volto produttivo e costruttivo delcre'ato e sulla sostahza_del qualeltutti siamo
l'uomo, non pu evidentemente' non esser
d'accordo che non c' proprio nulla da ridhe ..
messo in rilievo in una Costituzione nuova:
Sulla 'sostanza dl questi rapporti siamo d,'acsar qu.esto un aspetto nuovo che assjeme a
cordo; ch se .I.a analizzassimo', t)SSa risll Le~
quelli citati servir a. differenziare il . tipo
rebbe conforme alla -viSione con,creta,. d~lla

ASSEMBLEA COSTITUENTE

1992 -

realt. Non Stato confessionale, ripeto. Se


esistono questi rapporti e se rispondono
sostanziq.lmente ad una unanimit di consenso messa in. rilievo da tutti i partiti, la
conseguenza ovvia: rispecchiarli nella Costituzione: e ci anche se c' qualche punto
che potrebbe essere sottoposto a revisione
bilaterale. La Chiesa maestra in questa
concret'ezza di adattamento alle : varie situazioni storiche.
Ed a parte il principio di proporzionalit
che esige questa trascrizione costituzional,
resta sempre la questione politica. Perch
inferire un colpo alla Chiesa cattolica ?
Esistano delle delicatezze politiche, esistono .
delle s-:msibilit storiche che vanno osservate.
(Si ride - Com'f!/,enti).
Ieri l'onorevole Nenni ha avuto un'osser~
vazione felice. Diceva: La Chiesa si difesa
nei confronti della tirannia e nei confronti
del mondo illuminista. Mi ricordo che da
ragazzo facevo t'anticlericale anch'io. (Si
ride - Commenti).

Ora, dico, la Chiesa 'si difesa. Ma quando


la Chiesa vede uno spirito democratico di
sincerit, di realt, di concretezza storic
nei suoi confronti, essa alora viene incontrQ
a tutte le legittime aspirazioni d{ questa
democrazia: noi avremo in essa una preziosa collaboratrice. Perch dvo ricordarvi
una cosa che non possiamo dimenticare, che
la Chiesa cattolica ha in Roma il centro
'mistico e giuridicoddi una comunit internazionale che si estende d'a un polo all'altro:
ssa ha nell'Italia, in Roma, il suo centro
propulsore, destinato ad imprimere il moto
al corpo mistico .della Chiesa.
Perch non volete tener conto di questa
condizione storica, ed avere questa sensibilit
politica nei coqfronti d.lla Chiesa C(J.ttolica ? .
Credo ormai che una quantit .di pregiudizi,
siano venuti meno. La. Chiesa --: che nella sua
struttura interiore la comunione clei santi,
e che nella sua struttura es terna costituisce
una magnifica e unhrersale struttura giuridica - pu fare e fa tanto bene, anche poli-,
t.icamente, pel nostro Pq,ese (Vivi applausi
al centro - Interruzione dell'onorevole Lussu
- Proteste al centro).
PRESIDENTE. Onorevole Lussu, non
interrompa.
.
LA PIRA. Io tengo molto a dichiarare
che vi parlo con tutta la sincerit del mio
cuore e della mia mente:. non ho la faccia di
bro_nzo. (Applausi al centro Rw7wri a
sinistra).
.

.
Ho finito davvero, chidendovi o:cusa,
se~ purtrop.po, l'ampiezza del problema mi

.H

MARZO

.1947

ha costretto a perdere tanto tempo. Ma


finiso come ho cominciato, con qulla
bella parabola << coslituzionale che . la parabola dell'Evangelo relativa al costruttore
che costru 9opra la pietra e venne ia tempesta e la casa non croll. Questa la: nostra
preoccupazione: di scavare questa pietra,
di costruire questi muri maestri, di costruire
questa vlta e di fare in modo che vi sia una
casa umana, fatta per fratelli, per uomini
che cooperano per uno stesso fine, che lo
sviluppo della personalit umana, sino ai
vertici della sua vita religiosa. E che per
questo ci assista la benedizione di Dio e della
Vergin,e Immacolata. (Vivissimi applaus'i Moltissime congratulazioni).
.
PRESIDENTE. iscritto a parlare l'onorevle Togliatti. Ne ha facolt.
TOGLIATTI. Onorevole Presidente, si. gnore, onorevoli colleghi, non per mio
desiderio, n per 1erito o colpa mia, ma unicamente peilch cos ha voluto la sorte, che
intervengo alla fine di questo dibattito,
Debbo a questo fatto di a-yere potuto seguire
tutta la discussiC'.ne prelin1inare sur_progett
di Costituzione della Repubblica "italiana
che qui si ' svolta, di averne potuto cogliere
i diversi momenti, dagli interventi dei colleghi i quali si 60110 elevati. veramente .a
un'.ltezza degf. del tema che sta davanti
a noi, degna de .compito che ci siamo prefisso,
sino a quelli dei colleghi che hanno preferito
soffermarsi sovra punti ; particolari, talora .
anche di importanza secondaria,

' In qusto momenf,o per,- se faccio uno .


sforzo per .rievocare. l'assieme del dij)attito,
non i:iesco a sfuggire a un senso . di perplssit, e sorge in. me questa domanda: siain'o
noi veramente riusciti, non. come singoli,
ma come. Assembi.ea - la prirra grande Assemblea democratica italiana, elett stila
scala nazionale per discutere la Costituzio~e
da darsi al Paese- siamo noi effettivamente
riusciti aq .. afferrare e a porre nel neessariQ
rill_evo la prima e principale questione che
sta davanti a noi e che .dibattiamo davanti
al popolo ? Quale sia questa questione ritengo sia chia:ro per tutti .. La domanda alla
quale dobbiamo dare una-risposta questa:
Quale Costituzione dobbiamo dare ali' Italia?
evidente: quella di cui l'Italia, in qu.esto
momento particolare, determinato, concr_eto,
. della propria storia, ha bisogno. Ma diquale
Costituzione ha bisogno oggi l'Italia ? E qui
la questione che ho posto 3tretta~ente collegata con un'altra,' la pi profonda, a cui
hanno cercato di dare risposta altri orator~
prima d me. :Perch facciamo noi una Co-

A.SSEMBLEA COSTITUENTE

i993 -

:li

MARZO 194 7

.stituzione nuova? Solo se , avremo dato a


universale; e si fa giudizio universale, proprio
.questi interrogativi, che si pongono i~qvesto
perch i popoli si sentono responsabili del
momento, non solt.anto a noi, ma a tutto il
proprio destino, verso se stessi & verso i propr
figli.
popolo, una risposta esatta e. concreta, solo
allora. riuscire.q10 a dare un orientmento
vero quello che ha detto l'onorevole
giusto alle soluzioni che stiamo per prendere,
Nitti: noi siamo responsabili del futuro verso
tanto per quello che si riferisce ai problemi
i nostri figli, verso i nostri nipoti. Per questo
,facciamo una nuova Costituzione, cio vog~i;i.erali di ordine costituzionale, quanto per
-quello che si riferisce. alle singole, e.onere.te
gliamo fonda.re un, ordinamento costituzioquestioni che incontreremo nel corso della
nale nuovo, tenend.o conto di quello 'che
discussione di tutto il progetto.

accaduto, cio tirando le somme di un proL'onorevole Nitti, cercando di rispondere
cesso storico e politico che si conclso con
una catastrofe nazionale.
alla domanda ch'io mi pongo, ha detto che
dobbiamo fare una Cos~ituzione nuova per:;,
Questa oatastro~e, signori, sfata in
pari tempo il fallimento di 'una classe dirich simo dei vinti, e tutti i popoli vinti sono
g_ente, e questa du,nque la vera questione
costretti, quasi. per una legge della storia,
che sta davanti a noi e che ci deve orientar~
a darsi Costituzioni nuove,
:f!. tutto il dibattito costituzionale. Il popolo
vero; ma non tutta la verit. Direi
che non la veriit espressa in modo preciso, italiano infatti oggi non pu a meno di chiedersi se questa sconfitta che abbiamo subito
intiero, in modo che aderisca veramente alla
situazione odierna del Paese. In realt, il
questo disastro nel quale ci _hanno gettato:
era qualclie cosa di inevitabile, legata a uno
principio che le Costituzioni si debbano camdi quei cataelismi che travolgono popoli e
biare o si cambino dopo le sconfitte, non
regimi, come furono nel passato le invasioni
valido in modo assoluto, n. fu sempre valido
.barbariche, e li travolgono alle volte nono-
nel passato. Gli, esempi si potrebbero portare
stante tuttj gli sforzi_ che
possano rare
numerosissimi. Questo principo, per, si
per
salva_rsi.
La
risposta
non

dubbia.'
Que~
afferma in un periodo determinato d,ella
sta sconfitta non era inevitabile. Non ci trostoria, e .precisamente si afferma ,via via
viamo di fronte a uno, di quei cataclismi.
che si consolida, nella vita dei . popoli
Ci tro~iamo di fronte a una atstrofe che
i principio democratico, del governo. del
non possiamo non considerare legata a u~a
popolo, per il popolo, attraverso il. popolo.
Direi anzi che anche dopo l'affermazione del
politica .d'etermfo.11ta. e co'nsguenza di essa,
principio democratico come cardine dell'ore questa politica u voluta da una classe
dirigent, la quale non seppe n v'edere,, n t
dinamento degli Stati, vi sono casi, e precisamente in quei paesi che non hanno uri ordiprevedere, perch (l,nche quando assist alla
namento conseguentemente democratico, do distrutjone di beni, e materiali e morali
cui. . legata tutta la. vita della nazione:
ve la sconfitta non lascia tracce profonde.
Si potrebbe citare il caso de.Il' Impero austrooppure quando era in grado di preved~re
ungarico, ch(;l non fu tratto . a- catastrofe,
che verso questa distruzione si precipitava
ma forse usc rafforzato dalla; sconfitta del . in modo fatle, lasci fare e fu' complice,
perch sopra gli interessi di tutti fece preva1866. M1 qundo. il principio de.ocratico si
lere l'interesse proprio egoistico, di casta,
afferma e mette solide radici nella coscienza
di conservazione di .. determinate strutture
dei popoli e nella realt dell!!- vita nazionale
n internazionale, allora il principio richiamato
politiche, economiche, sociali. . La vecchia
dall'onorevole Nitti ha valore, e ha valore
classe dirigente italiana, nel. m.amento che
per un motivo molto semplice: perch si
compiva questo errore fatale, si rivelava
a:fferma in questo momento il principio
come classe non pi .nazionale, perch. nacl3lla responsabilit dei' popoli per la loro
zionale soltanto quella classe che qu-ando
:;toria e il lor') destino .. Quanto pi vivamente
difende le. proprie posizioni e affef'ma se
l'esigenza democratica sentita, tanto pi
stessa, difende e afferma gli interessi di tutti
sentita questa responsabilit, per cui acgli uomini e,' vorrei dire, di tutta l'umanit.
cade alle volte ad. una stessa generazione di
da questo ftto storicamente incontrotissere spettatrice di.un dramma storico ed esevertibile che noi dob.biamo. trarre, oggi, tutte
cutrice dei giudizi di condanna che ne derile conseguenze che ne derivano.
vano ne.ila coscienza popolare. Allora veraColleghi, io sento I'.ispettc, e anche pi
mente, secondo il profondo motto del filosofo
che rispetto, per
uomini che siedono' in
e poeta, (( die Weltgeschichte wird Welt- 1 quest'aula e che'appartengono ai gruppi che
furono parte integrante di questa. vecchla
gerkht ' la storia universal-e si fa giudizio

ASSEMBLEA COSTITUENTE

1994 -

11

MARZO

1947

classe dirigente. Non ho nessun ritegno a


politico e sociale, a cominciare dai suoi
rivolgere loro, per certi aspetti della loro ataspetti~ c.ostituzionali.
.tivit, l'appellativo di maestri, sia con la
Per risolvere questa questione, che cosa
m maiuscola o minuscola., non importa.
abbiamo fatto sinora?. Abbiamo, p~ima di
Sono sempre disposto ad ascoltare i loro
tutto, abbattuto l'istituto monarchico e fonconsigli; per non posso non sentire e non . dato uri regime repubblicano. Guai se non
affermare che anche questi uomini portano
lo avessimo fatto ! Realmente, onorevole
uria parte della responsabilit per la cata.:
La Pira, in questo caso avremmo costruito
strofe che si abbattuta sul popolo italiano.
sulla sabbia la nuova Costituzione, perch
Perch voi avevat\) occhi e non avete visto.
l'avremmo costruita sopra ima menzogna:
Quando si incendiavano le Camere del lavoro,
Qualunque Costituzione avessimo fatto,. se
quando si distruggevano le nostre organizzafosse stata la Costituzione di quella monarzioni, quando si spianavano al suolo le coochia che fu responsabile della' nostra rovina,
pe~ative cattoliche, quando/ si assaltavano i
sarebbe stata una mostruosit morale, qualche
municipii con le armi, o si faceva una folle
cosa che non avrebbe potuto resistere in
predicazione nazionalistica, non dic;o ~he voi
nessun modo, non dico alle critiche degli
fost~ complici diretti, ma senza.. dubbio erauomini, ma alla critica de1le cose stesse.
vate in grado di dire quelle parle che avrebAlcuni de'i principali responsabili della
bero potuto dare una unit a tutto il popob,
nostra catastrofe sono stati duramente puanimandolo a una resistenza eillcace contro
niti. Sono /scomparsi. Con altri abbiamo
quella ondata di barbarie; voi n~:m foste alvoluto .essere magnanimi per non aprire
l'altezz di questo compito;. c-i non per un . lacerazioni troppo profonde nel corpo deUa
caso che non avet~ trovato gli accenti che
Patria. La qu'estione della responsabilit
. rimane per aperta per quello che si. riferisce.

allora era necessario trovare.


Aveti:i pensato che si trattasse di problemi
alla classe , dirigente come tale.: Rimane.
aperto il problema dell'avvento di una nuova
di s.econdaria importanza, di toll~rabil esuberanze , oppure d metodi che vi sembrava
classe dirigente alla testa di tutta la ~ita.
nazionale: La nuova Costituzione .deve eslecito fossero adoperati . per ridurre alla
sere tale che p:i: lo meno pr l' via . lla
ragine i (< sovversivi >>. Ma chi. sono Lsovversluzione di q'esto problema'.
'

sivi? Lsovversivi sono la nuova classe diMa: accanto alla quesUon pella rsponrigente che.avanza, che conquista l~ proprie
sabilit si, pne, immedJa.tamente, quella
posizioni, che afferma i propri ideali, che
delle 'garanzie per l'avvenite. Vogliamo :che
vuole il posto che le spetta nella dire~fone
1
qullo che avvnuto un'a volta non possa
della vita pubblica e dello Stato, che vuole
pi rlpe~eisL Non vogliamo pi es~ere lo
imprimere una vita nuova a tutta la nazior1e.
zimbello del giuoco, pi o ineno aperto,
per arrestare la marcia in avanti della
pi o mno p.Iese,' 'di gruppi che vorrebbero
nova clsse dirigente, uscita dalle classi
manovrar a loro piacere.' la vita politic
lavoratriCi, che voi, avete lasciato che il faitaliana perch concentrano n_elle loro ma.ni
scismo compisse la su.a 'criminale opera_ di
le ricchezze del. Pp.ese. Questo avvenuto
distruzione dei beni pi preziosi della Nanel passto. Voglairio evita:re continui' nel-.
zione. Questa la vostra responsabilit e
l'avvenire. A qusto scopo chiediamo anche
noi non possiamo non sentirla. Forse, del
resto, la sentite ancQe voi, e di qui deriva
delle garaniie .costituzionali.
~ .
Per questo, onorevole Lucifero, .vogliamo
quella vena di amarezza che colgo nei vostri
non .una Costituzione afascista, ma' antidiscorsi. N ,io ho posto,. n desidero approfascista. Quando dirno questo appellativo
fondire questa questione\~ titolo di polemica
alla Costi.tuzione che stiamo per fare; .inpersonale, ma perch i~tendo- eh~ il pro-
blema della responsabilit di un regirne e
tendiamo precisamente dire che la Costitnzime ci deve garantire, per il suo conteqindi d. una classe dirigente sia post, e
nuto g'enerale per le .sue norme concrete,.
domini tutto questo dibattito.
che ci che accaduto una volta nn possa
Per questo, quando. ci si p.ropose di torpi accadere, che gli ideali di libert non
nare al precedente ordinamento costituzionale rispondemmo di i10; per questo, onorepossano pi essere calpestati, che non. pssa.
pi essere distrutto l'ordinamento giuridico
vole Rubilli, abbiamo volllto la Cstituehte,
e costituzionale democratic, di cui .gettiamo
t), davanti alla. Costituente . sta ora nella
sua interezza la questione pi ardente_ e
qui le fondamenta: Ma la sola garanzia
reale, seria, di questi, che alla test dello_
urgente della nostra vita nazionale, quella
Stato. avanzino e si affermino forze nuove,
della responsabilit di tutto n ordinamen~o

ASSEMBLEA COSTITUENTE

1995 -

11 Ml).RZO H.147

le quali ~ano democratiche e rinnoyatrici della sovranit popolare; il secondo l'unit


per la loro stessa n'atura. Tali sono, o signori,
politica e morale della Nazione; il terzo' : il
le forze del lavoro !
progresso sociale; legato all'avvento di una
Questa ritengo sia la sola impostazione " nuova classe dirigente. Se noi riusciremo a
fare una _Costituzione la quale garantisca
concreta possibile c'he si poss dare al proalla
N.azione questi tre beni, allora non
blema della oostra nuova Costituz;ione.
avremo fatto, com' stato detto, una CostiQuesta impostazione, come vedete, lascia
tuzione interlocutoria, ma un Costituzione
da -parte le ideologie. Onorvole Lucifero,
che rimarr effettivamnte come il I'ibro da
ella si meravigliato che io abbia affermato,
porsi ac_canto all'arca del patto, una Costitu-
. in una riunione della 'prilna Sottocommiszione che illuminer e guider ilpopolo itasione, . che . desideravamo una Costituzione
lian per un fongo piodo della sua storia.
che mettesse da parte le ideologie.
Le esigenze che ho indicato non sono infatti
LUCIFERO. Me ne sono .compiaciuto,
qualcosa di transitorio, ma. sono esigenze
onorevole Togliatti.
permanenti e concrete, corrispondenti a/Ila
TOGLIATTI. Bene; ma, veda, onoresituazione storica :b.en determim~.ta che sta
vole Lucifero, per noi questa una cosa
davanti a noi.
elementare. L'ideologia non dello Stato,
N io ritengo sia necessario, per assolvere
l'ideologia dei singoli o, se ella vu9le,
al compito da me indicato,. -fare quella che
dei partiti, e anche nOI). sei:npre, perch posso
stata chimata'una Costituzione di comprQconcepire un partito nel quale confluiscano
messo.
Che cosa. un compromesso ? Gli
diffe.ren ti ,correnti ideologiche per l 'a ttuazioonorevoli colleghi ch ~i sono serviti di .
ne di un unico programIY!a. Non imposta. questa es.pressione, proba:bmente l'ha.imo
zione ideologica, dunque, ma impostazione
fatto dando ad essa un. s'enso dterior. Que~
politica concreta, , derivante da una visione
sta parola.non h_a pE)r'in s un sens'deteesatta della situazione. in cui si trova oggi
riore; ma: se voi a ttribuit d ess~ questo
l' itala.
sens; ebbene, scartiamola pure. In realt, noi
Perci noi non rivendi~hiamo uria Costjtu-_\ no'n abbiamo cercato un compromes's COJ!1
zione socialista. Sappiamo che la cbstruzione
rriezzi deteriori;per lo meno in quella parte
d( uno Stat socialista non il compito h'e della Costituzione Ha clii elaborzione io ho
sta oggi di1Vanti alla Nazione italiana. Il ,omercat d parteipare attivamente. Meglio .
pito che dobbiamo assolvere oggi non so se . 'srebb dfre ch al:)binio cercato di arrivare
sia pi facile o pi difficile, certo pi vicino.
ad una unit; cio -di individuare quale poOggi si tratta 'di distruggere fino all'ultimo
teva ssere il terreno comune, sul ,quale .po- .
'ogni residuo di ci che stato il regime d.ella
tevano _conflu.ire cqrrenti Ideologiche e poli~
tirannide fascista; si tratta di assicurare che
tiChe diverse, ma'lm .t.errerio com urie che foss
la tirannide fascista n9n possa mai pi rina- . abbastanza solido prh si potes~e. costruire
scere; si tratta di assicurare l'avvento di una
.sopra: di' esso una Costituzione; cio. un" reclasse dirigente nuova, .democratica, rinnogime nuovo, uno Stato nuovo e abbastanza
vatrice, progressivq,, d.i una classe' dirigente
ampio per andare al di 'l anche di queUi che
la quale per la pr.cipria natura stessa ci dia
possono esse~e gli a.esordi politici contingenti
uria garanzia effetva e reale, che mai pi
dei sfo.goli partiti che cos~ituiscorio,'o possono.
sar il Paese spinta per la strada che lo ha
cost~tuire, ua maggiorania parlamntare.
portato alla. catastrofe, alla distruzione.
Ritengo questo si il rrietodo che d'oveva:. e
In questa visuale debbonsi considerare
deve essere sguitose si: vuol fare opera seri,
e io considero tutte le questioni costituzionali
e sono lieto che imm.ediatamen:te prima di
che stanno davnti a noi e che dibatteremo
me apbia parlato 11onorevole :La Pira; il cui
nel corso di prossimi mesi. '
discorso, nonostant 18 . frequenti citazioni
latine, io h ascoltato con appas'slonato in.Lo sforzo che vorrei fare all'inizio, in
teresse, prch mi' : parso che nella prima
questo dibattito che giustamente fU definito
parte della sua esposizione !'.onorevole La
preliminare, quello di individuare quali
sono i beni sostanziali che la Costituzione
Pira abbia ,dato:tllY coriitribut.o mltoeffica'ce
per soprire non solo quale la via per la
deve assicurare al popolo italiano, beni dei
quale noi siamo arrivati a ques'to tipo di Coqu,ali non si pu prescindere, se si vuole
stituzione. e a determinate formuh(zioni conraggiungere quell'obiettivo fondamentale che
crete, ma anche quale la via per la quale
lio cercato di fissre e che devono essere o insiamo arrivati a quella unit che cL ha erstaurati, o restaurati. Credo che questi beni
messo di dettare queste formulazioni.
siano tre: il primo la libert e il rispetto
1

ASSEMBLEA COSTITUENTE

1996 -

Effettivamente c' stata una confluenza


<li due grandi correnti: da parte nostra un
solidarismo-scusate il termine barbaro-umano e sociale; dall'altra parte un solidarismo.
<li ispirazione ideologica e di origine diver.sa,
il quale per arrivava, nella impostazione
e soluzione concreta di differenti aspetti .del
problema costituzionale, a risultati amJoghi
a: quelli a cui arrivavamo noi. Questo il
caso dell'affermazione dei diritti dfl lavoro,
dei cosiddetti diritti sociali; il caso della
nuova concez,ione del mondo economico;
non individualistica n atomistica, ma fon- 1
data sul principio della solidariet e del prevalere delle forze del avoro; il caso della
nuova concezione e dei ]imiti del diritto di
propriet. N poteva fare ostacolo a questo
confluire di due correnti, le quali partono da
punti ideologica.mente non eguali, la concezione, pure affermata I dall'onorevole La
Pira, della dignit della persona umana come
fondamento dei diritti dell'uomo e del cittadino .. Perch questa concezione avrebbe dovuto fare ostacolo? Al ontrario,. vi era qui
un altro punto di confluenza d&lla nostra
corrente, socialista e comuri,ista, .colla corrente solidaristica cristiana .. Non dimenticate
infatti che socialismo e comunismo tendono
a una piena va.lutazione della persona umana:
a quella piena valutazione della persona
uman:t, che noi riteniamo nOI). possa essere
realizzata, s non quando saranno spezzati
i vincoli della servit economica, che oggi
ancora opprimono e comprimono la grande
'maggioranza degli uomini, i lavoratori.
Signri, se questa confluenza di due diverse concezioni su un terreno .d. esse comune volete qualificarla come<< compromesso>).
fatelo pure. Per me si tratta, invece, di quar~
cosa di molto pi 'nobile ed elevato, della
ricerca di quella unit che necessaria per
poter fare la Costituzione pcn dell'uno o
<lell'altro partito, .non dell'una o dell'altra
1
deologa, ma h Costituzione di tutti i lavoratori italiani e, quindi, di tutta la Nazione.
Non escludo che sia stato seguto in qualche caso anche un metodo.diverso, il metodo
che chiamerei del compromesso deteriore,
di quel compromesso che consiste nel lavorare
nori pi sulle idee e sui principi, o sulle loro ..
deduzioni e .conseguefl:ze, ma nel lavorare
esclusivamente sul!e,parole: nel togliere una
parola' e metterne un'a:ltra, la quale direbbe
approssimativamente lo stesso, ma fa meno
paura, . qppure pu essere interpretata in
altro modo; nel sostituire cos la confusione
alla chiarezza. Questo metodo da altri
stat seguito; io ho cercato di non seguirlo 1

i i MARZO Hll,1:7

mai. certo che nella redazione definitiva


del testo costituzionale in alcuni punti si
sente l'influenza d questo metodo deteriore
di compromesso; ed alcune affermazioni che
nella redazione primitiva delle Sottocommissioni erano pi chiare, pi semplici, sono ,poi
state qirei lavate jn modo tale, che hanno
perduto quel rilievo che avrebbero dovuto
.avere.
Ad esempio,,, per l'articolo 1 avevamo
proposto una formula secondo la quale si
affermava .che la sovranit risiede nel pqpolb ed i poteri emanano dal popolo. Non
giusto dire, come e detto nel testo definitivo, che la . sovranit emana dal popolo:
il potere ch emana dal popolo. evidente
che qui si CE)rcata una formula di compro-
messo deteriore, a scapito della chiarezza
e della precisione .. Lo stesso si fatto in una
serie di altre formulazioni. Nqn voglio
diarvi, ma avrei rpoit esempi da citare; li
ricorderemo. nel se~uito della discussione.
Tutti gli articoli ,relativi ai diritti sociali
sono stati 'rielaborati' con. questo deteriore
spirito di compromesso verbale. Anche negli
articoli relativi all'ordinamento r!'lgionale .si
trova Uff errore di questo genere. Mentre
la Sottdcommissione aveva giustamente. prqpost'o: (( n territorio della ~repubblica .' r~
parti'to,. ecc .. ;. )); il testo :.r_iyeduto dfoe:. La
Repubblica si riparte in Regioni e Comuni n.
Questa formula non conciliabile on quella
secondo la quale la Repubblica indivisibJl,.
' evidente c)J.e anche vi stato. l!-'IlO sforzp
di compromesso in senso deteriore,,, ed Lo
sar d'accordo con tutti coloro che ,proporranno di ritornare, in tutti questi. car>i,
a formule pi preise, che abbiano maggiore
rilievo, sia:no pi incisiv.e e dicano chiarinente quello che vogliono di.re. .
:,
Oserei dire che nel nostro' la vero non ci
hanno dato grande aito i giuristi. Non
se l'.abbiano a .ma!le i colleghi che sercitfio
'questa nobile professione, che del restp
avrebbe potuto anche es.sere la rpia, se' ~a
politica non mi avesse traviato:
Molte formulazioni del progetto s01w
certamente deboli, perch giuridicamente
non siamo stati bene orientati e effettivamente fu un errore non ,includere nella Commissione i rappresentanti dellaJ vec;chia scuola
costituzionalista italiana.
:
La realt per che negli ultimi ve1;rti 'o
trenta anni la scienza giuridica si staccata
dai principi della nostra: vecchia scuola., costituzionale., In fondo quali erano questi p,rincipi? Erano da un lat i principi del diritto
romano e dall'altro i grandi principi delle

ASSEMBLEA COSTITUENTE

1997 -

-rivoluzioni .borghesi, elaborati poi ~traverso


l'esperienza costituzionale dell'Ottocento.
Negli ultimi venti o trenta anni invece sono
.affiorate e sono state accolte, soprattt1tto nel
nostro' Paese, dottrine diverse, quell~ a cui
A.ccennava anche l'onorevole La Pira, che
riconoscono e collocano la sovranit non nel
popolo, rria soltanto nello Stato, e danno
quindi ai diritti individuali soltanto un carattere riflesso: . La scienza giuridica degli
ultimi venti anni stata permeata da queste
nuove, dottrine, e questo spiega.perch, quan-.
do abbiamo dovutu scrivere una Costituzione
-democratica e abb~amo chiesto l'ausilio ,dei'
giuristi, essi non sono stati .in grado di darci
un aiuto efficace. Per darcelo, occorreva
ch'essi cancellassero o dimenticasse:r:o qualche'
cosa; bisognava che ritornassero a qualche
cosa che avevano dimenticato, e non erano
sempre in grado di farlo. Questo un motiyo
profondo delle debolezze e del carattere equivoco di molte tra le formulj.zioni del testo
che sta davanti a noi.
Riconoscendo per' qu~sta debolezza, io
non condivido la sostanza delle critiche che
sono state fatte dall'onorevole Orlando. Alcune delle sue osservaziioni sono giuste e
ne te~remo conto. Correggeremo, preciseremo
i poteri dell'uno e dell'altro istitri t9, preciseremo le funzioni dell,'uno o dell'altro potere. Per mi parso,. onorevole Orlando,
che quan:do ella, partito da una definizione
<lel regime parlamentare - e di definizioni
del regime prlamentare se ne possono dare
'parecchie, perch le caratterisfche dei regime
parlamentare possono essere definite in modo
diverso secondo le diverse dottrine e ' gl
orientamenti diversi. della teoria .e delJa
pratica - mi parso che quando ella a un
certo p'unto si fermato e ha detto: qui
manca qualche cosa " {e non so che cosa
ella cercasse: colui. che nan tiene l'equilibrio,
colui c~e ha. l'iniziativa, colui che sancisce),
onorevole Orlando, io .ho avuto l'impressione,
e perdoni se sono maligno, che ella cercasse
qualcosa che noi non apbiamo v6luto mettere
nella Cost'ituzione: che ella cercasse il re ..
{Si ride.'- Vivi commenti).
Noi abbiamo voluto fare una Costi tu'.:
zione' conseguentemente repubblicana, cio
una Costituzione che .fpsse fondata su un
riconoscimento completo della sovranit popolare .e sul principio che tut'ti i poteri emanano dal popolo. Pu darsi che non abbiamo
ben definito l'uno o l'altro di questi poteri
e' che dobbia:mo precisare qualcosa; per
fondamentale. rimane il principio che la sovranit risiede nel popolo e solo ne1 popolo,

11

MARZO

1947

che il vero principio repubblicano. La Repubblica noi: soltanto.il regime che ha cacciato .i Savoia; la Repubblica il regime nel
quale il popolo ver;;i.mente sovrano e la
sovranit popolare si manifesta in tutta la
vita dello sta.to.
'
Ho' detto, onorevoli colleghi, che tre sono
le esigenze fondamentali da soddisfare: esigenza della libert; esigenz\). di unit politica.
e morale della Nazione; esigenza , di pro-
gresso sociale e di rinnovamento della classe
dirigente. Permettetemi di dedicre alcune
pJ,role a c'ias~una di queste esigenze fondamentali.
.
Sar breve sul prim _punto, perch m.i
ha preceduto il collega onorevole Laconi,
il quale ha chiaramente formulato le critiche
che noi, sotto questo rigardo, facciamo al
progetto che ci viene presentato. Siamo
d'accordo sulla .formulazione dei diritti politici del cittadino; non siam' invece completamente d'acordo sul modo. come stat9
disposto .l'ordinamento costituzionale, cio
il sistema attraverso il quale si manifesta e
si attua la so:Vranit popolare. Troviamo
pesante e. farraginoso, prima d. tutto,. 'il
procedimento legislativo. Critichiamo, in secondo luogo, il bicameralismo spurio. di questo progetto. In linea di principio', sia.mo
contrari a un sistema bicamerale; abbiamo
per detto sin dall'inizio che non vremm'
fatto di questa nostra posizione motivo di
conflitto. Vogliamo guardare non alla forma,
ma alla ,sostanza: accettia,ino quindi anhe
un .b{cameralismo, ma a qondizibne "che, ~
vi i:Jarann due Camere, esse. siano entrambe .
emanazione della soivranit popolare e demo-.
craticamente espresse dal popolo. Per .questo
aspetto, non ri sembra accettabile l'articolo
56. che stabilisce re categorie degli eleggibili
a senatore. Attraverso queste categorie vediamo rfoomparire ancora una. volta il' sistema :del censo. Abbiamofatto un'inchiesta
in una delle provinie italane p,er determi-
nare, sulla base dell'articolo 56, quanti eleggibili a Senatore 'potrebb~ avere un partito
il q'u:ale sia-il partito delle classi p9ssidenti e
quanti ne potrebbe avere. un partito, come
il riosLro, che sia il partito delle classi lavoratrici.; Il rapporto di uno a dieci, e, credo
che, in altre provincie, specie nel .Mefidione,
. sarebbe ,ancora pi'!J.1 sfavorevole.
Discutibilissimo sembra a me anche
l'articolo 88, col quale si tentato di dare
una-soluzione all'annosa questione della sta:bilit del Uoverno. Qui vi , secondo me,
veramente .una deviazione del puro regime
democratico di tipoparlamentare. Si richiede,

1i MARZO i947

, - i998 -

infatti, in questo articolo che la mozione di


genti uomini politici; al punto in cui i prosfiducia al Governo,- quella mozione di sfiblemi sono arrivati nello sviluppo della soducia la cui presenza continu~ in quasiasi
ciet italiana, debbono volere che tutte le
dibattito e in ql1al~iasi situazione essentrasformazioni sociali e tutte le quest!oni
ziale per i/. parlamentarismo - sia presenta.ta
che saranno poste in relazione on qneste
da' un quarto almeno dei clembri dell'As- tr~forinazioni vengano . dibattute e risolte
semblea per poter essere messa in discussione.
nell'Assemblea e 'dall'Assemblea, e possano.
u che vuol dire che il gruppo au'tonomista, ' esserlo con quella rapidit ed energ.ia che
per esempio, che. ha dieci deputati, non. posar richiesta dalle_ masse lavortrici e dal
tr mai mettere in discussione na mozione
movimento stesso delle cose. Quando avrete
di sfiducia, a meno che non voglia andare a
posto una remora con tutto questo sistema di
inciampi, di. impossibilit, di voti di fiducia,
battere all.a. porta di un partito di massa
di secmde camere, d referendum a ripetizione,
perch gli presti qelle cento centocindi- Co'rti costituzionali, ecc;, quale sar il
quanta firme che gli abbisognano. Mi pare
'che qui effettivamente, proprio nel moment
risultato che avrete ottenuto ? Avrete evoin cui tutti criticano il s'istema dei grandi
cato ra~io'ne diretta; cio avrete scardinato
l'istituto ,parlamentare, ponendo nella Costipartiti che opprimerebbero. la libert delle
assemblee parlamentari, si fa una concessione . tuzione un germe di coqflitti sociali e politici profondi, il che noi crediamo che non si
a: questo sistema, e nel modo peggiore.
. Perch si ,sono introdotte queste. norme ?
dehba fare.
Coloro i quali vogliono per il nos'tro Paese
E perch riscontriamo in questa ~tessa direzione tutta u,na serie .di' altre debolezze nel n avvenire di progresso sociale; ~a riella
l'ordinamento costituzionale che ci viene
ljbert e nella tranquillit politica,. non debproposto? L'onorevole Nenni ha dato un,a
bano. .porre ostac,ali aWaffermazione . e al
risposta che a me sembra giusta .. Tutte quetrionfo della volo1:iti poporare. Bisogna laste norme. sono state ispirate: dl; timore:
sciare che. fa vlontf!; ,popolare si possa espri;si teme che domani vi possa essere una magmere attraverso gli istituti parlamentari,
gioranza, Che sia espressione libera e diretta
attraverso le istituziqni, democratic,he, sulla
di quelle classi lavoratrici, le quali voglioo .. base costitazionale. Guai invece se la Costiprofondamente innovare .la- struttl~ra poli-::
tzion, foss fati~: 'in modo da opporre' artitica; economica, sociale del Paese; e per questa
ficiosa:mente' barriere' a, .. questa., esxfrssione.
ventualit si ;vogliono prende.re garanzie,
In que~ta pEJ.rte del progetto qi C9stitusi vogliono mettere delle remore: di qui fa
zione trovo per anche ,u,na rancanza di aupesantezza e ientew;a nella elaborazione legi~ dacia e di spirito di conseguenza. No.n si
'slativa, e tutto 'il resto; e di qui anche quella . avuto il coraggio: di pqrre e risoivere .li;e.
bizzarria della Corte costituzionale,. orgno
grandi:. questimi che devono essf!re inve~e
che non 'si sa che.cosa sia e grazie alla. istituaffrbntate cori spirito democratico e risolfe
zione del quale degli illustri cittadini .verin modo nuovo: quella della 'Magistratura e
rebber ad essere conocati al. di sopr, . di
q:uella dei poteri e degli.,organi di cqntrollo,
tutte le Assemblee e di tutto il sistema del
Riguardo alla,. MagiStratura, nella. ComParlamento e della democrazia, per ess'erne . missione a stento .sia:rno; rius.citi a: far prevai giudici. Ma chi sono costoro ? Da che
lere l'affermazione del . ritor:no all giura,
e qui ho sentito
parte trarrebbero essi il loro potere se il
onorevple .cliega propopolo non chiamato a sceglierli ? Tutto
testare dicend.o che qu~3ta cosa chiguarda
questo, ripeto, dettato da quel _timore
gli avvocati penallsti. No; quest?- . i,rna queche ho detto. Ma badate, qui si commette
stione. che riguarda "h1tti i cittaciini. Il .pri.n.:
un errore. Comprendo che vi siano gI'Llppi
ci pio per cui, quando ,a un, citta,diner voi to sociali i quali possono vedere on .preoccl1pagliete dieci o venti. o pi' anni della.- sua' esizionel'avanzata di una nuva classe dirigente,
stenza, o quando. lo ml).ndte a.g~udlzio e lo
in quanto temono per le posizimi che occu c9ndannate p\lr delitto pol.it~co, egli ha dipano oggi . e da cui dovranno sloggiare; e
ritto al giudizio dei Sl!Oi pari 1 una delJe
sono ost.ili a qualsiasi pro~onla trasformazione
pi grandi. conquiste della democra;?;ia. Qui
sociale. Comprendo che l'egoisro possa det~iamo. senza dubbi() in preseza.'::'di una .di
tare a questi gruppi sociali la paura, .e quindi
quelle tracce di spirito .giuridico reazionari!),
spingerli _a proporre norme ~ostituzioriali : che non siamo ancora riusciti' a 'cncell,are.
del genere di quelle che sto criticando; ma
La mia opinione che nell'ordinamento delia
non comprendo che una condotta 'simile possa
Magistratura avremmo dovuto affermare .in
essere di preveggenti uomini politici. Prevegmodo molt.o pi energie? latenMnza fli:tet- .

un

AssE~BLEA COSTITUENTE

11
\

MARZO

1947

tivit dei magistrati, il che ci avrebbe fatto


raio italiano non ha mai rotto la legalit
fare un grande passo avanti per togliere il
democratica e non ha .mai minacciato la
magistrato dalla situazione penosa in cui
democrazia. O forse ci vuoi rimproverare di
oggi si trova, di essere un sovrano senza
esserci armati per la guerra di liperazione,
-corona e senza autorit .. Soltanto quando
o tu vuoi unirti a coloro che cirimproverano
sar stabilito un contatto diretto tra il
di aver liquidato sul campq i responsabili
popolo, depositario della sovranit, e il
della tirannide fascista.?
magi3trato, questi potrl\ s~ntirsi partecipe
LUSSU. Anzi!
<li un potere effettivo, quindi godere della
TOGLIATTI. Permettimi allora di mafiducia completa del popolo nella societ
nifestare il miofstu.pore,~per aver notato in te
quel caratteristico rovesciamento di fronte,
democratica.
Un altro problema che non stato non
che fatale -alla democrazia. Guai alla democrazia, quando essa non riesce pi a capi,-.
solo risolto, nia nemmeno affrontato, quello
dei controlli. Si. tutto rinviata alla legge,
re da che ,parte son o i suoi nemici ! (Intercos1 per la Corte dei Conti, come per il Consiruzione dell'onorevole Lussu). Non credo che
glio di Stato, come se si trattasse di argotu sia un buon democratico se non riesci a
mento non costituzionale. Ma tutto 'questo
vedere da che p.rte sono i tuoi nemici.
sistema vecchio. Tutti quelli di noi che sono
LUSSU. Risponder a suo tempo ..
TOGLIATTI. nel tuo diritto.
passati attraverso un Ministero hanno visto
Vengo ora alla seconda delle esigenze
che questo' sistema non srve pi. Una Corte
fondamentali da me indica.te: l'unit politica
dei Conti la quale serve per far s che per lie morale 'della. Nazione che in parte da
quida.re una pensione 'occorrano due anni,
mentre in altri Paesi civili occor:rno due salvare, in gran parte da consolidare. Molto
abbiamo gi fatto per salvare l'unit _politica .
settimane; un organo di controllo che durante
il ventennio della tirannide' fascista non ha
e morale della Nzione. e soprattutto mo-lt0
controllato ni'ente, n impedito che ve~isse .diabbiamo ftto noi, il partito pi avanzato
lapidato il pubblico denaro, e ora pone ostadei lavoratori;
dobbiamo ancora, consocoli su ostacoli a indispensabili misur<;i demo_1idare quello che. abbiamo salvato.
crati che, qualcosa che deve essere profonda. E qui . trovo due qestioqi s4e qua ii
mente rinnovato. Opera costituent'.e, sarebbe
chiedo che abbiate la pazienza: di ascoltarmi: ..
di esaminare come possano organizzarsi nuovi
'i rapport~ fra l.o Stato e la Chiesa e )l regio~.
n~ismo.

istituti di controUo, in manrera che essi


sino in un modo o nell'altro appoggiati
Non condiyido l'opinione. di chi ha detto
dalla sovranit: popolre e CO'Heg'ati ol poin, quest'aula che_ la questine' dl man_tenipolo. L'ordilamento autonomistico pu forse
mnto della pace religiosa non esiste-. Non
aiutarci in questa direzione: in questa di vero: questa questione .esiste. Tutti coloro
rezione - certo he bisogna muoversi, se .si
che hanno fa:tto . la .campagna el.ettor.ale.
p'recdente al 2 gitgno lo hanno sentito.
''uole fondare una democra.:~ia moder11a,
respingendo. istituti e formule che oggi sono
meglio. dunque riconoscerlo e sapere che la
superati e: servono a bn poco.
pace religiosa del nostro Paese si mantiere
In conclusione, a proposito dei problemi,
attraverso; l'azione meditata dei Governi e
di libert, il. nostro p~rtito seguir tipa. -linea
di quei partiti che hanno. una responsabilit
di condotta conseguentemente demoratic11,
di Governo o, se non altro, na. funzione dF
dirzione della vita . n'azionle, in , quanto
co lotter in modo conseguente; perch la
partiti d massa.
Costituzione sia una Costituzio_ne popolare,
L'onorevole Lucifero ci. ha proposto l'in-.
percll il popolo sia riconosciuto. come sovrano, e l'ordinamento . costituzionale...sia
vocazione a Dio. Quet?- verament.e ,u.Q.a
tale che permetta alla. sovranit! popolare
delle proposte che hann'o suscitato in me (
di manifestarsi e di dar la prop'ia impronta
maggiori. dubbi, perch effettivamente. Dfo:
votato a maggioranza in una Assemblea
a, tutta Ja vita della Nazione.
E permettimi a .questo pu'nto, runico
politica ed approvato .con 20 ,e coff 50. o
anche. con 200 voti di maggiorari:za; non lo
Lussu, di_ dirti che allorch., . preoccupato
della democrazia e delle sue sorti', ti sei ri- apisco. (Si ride);. Quando poi ho. sentito il
volto da questa parte e hai domandato .se
n<;>stro collega parlare di Dio nel ton9 coil cui
qui siedono 'dei veri e sinceri democratici,
. i nostri oratori l.i comizio parlano a.Ila' fine
hai sbagliato indirizzo. Non ' questa l diredei loro discorsi, quando si tratta di avere gli
zione, verso cui devi guardare per trovare i
applausi .degli elettori ri-uniti; rrii sono riGorda to
nemici della democrazia. Il movimento .opedel primo e secondo comandamento. (Si ride).

ma

ASSEMBLEA COSTITUENTE

-:- 2000

i i MARZO 1947

Il problema della pace religiosa, in ogni


a questa possibilit
che venisse al momodo, esiste e bisogna riconoscere che la
mento opprtuno eliminata. Perch dunque
pace religiosa fondata su due colonne: il
inserirli in modo cos solenne nella Carta co-
stituzi onal~ ?
Trattato lateranense e il Concordato, uniti
assieme neL modo che tutti sappiamo .. NesVorrei dire per che un'altra questione ci
suno di noi aveva chiesto che venisse aperto
preoccupa. L'ho sollevata in un mio precedente discorso in questa ssem,blea, parlando
il p1 oblema del Trattato e del Concordato;
di un eventuale rinnovo dei Patti allo scoponessuno del nostro partito in particolare.
di eliminare la firma del fascismo e introdurre
Fin dall'anno scorso, in occasione del nostro
V Congresso, noi. facemmo un'affermazione
i necessari ritocchi. Badate per che questo
precisa in questo' senso. Ma quando voi ci
problema.l'ho posto di riflesso: non l'avremm0
avete chiesto l'inserimento del Trattato e
probabilmente posto di nostra iniziativa,
del Concordato nella Costituzione, attraverso
se no.n v:L fosse stata la proposta di inser-
mento dei Patti nella Costituzione, o non lo
il richiamo dell'articolo 5, all9ra il problema
porremmo con. urgenza l giorno in cui fossi pone e siamo costretti a discutere.
E siamb costretti a discu ter per parechi
simo riusciti a trovare, in sede costituzinale,
motivi. Prima di tutto, onorevole Orlando,
quella soluzione, che l'onorevole Orlando si
augurava ieri che noi trovassimo, e cio una.
tengo a precisare che non vero che io abbia
detto di essere favorevole all'inserimento dei
soluzione_ che r!'lccolga l!.unanimit dei suf-
fragi dell'Assemblea.
Patti l?teranensi, attraverso il richiamo del-,
l'articolo 5, nella Costituzione. H votato
E qui si inserisce una questione abba-
contro questo t'ichiamo e anche qui, sino a
stanza grve e profonda, quella dei rapporti
che il problema sar posto nel modo come , della Chiesa cattolica ol 'regime democraadesso posto, voteremo contro. Attraverso
tico repubblicano. : Il nuovo giuramento dei.
quel richiamo cos esplicito, in.fatti, ritorniamo
vescovi :sta nene; ma Concordato e Trattato
all'articolo primo dellff Statuto. Ora non disono qualche cosa di pi del giuramento, sono
un impegno e un gran'de impegno.

mentichiamo che l'articolo' primo delld Sta-'


tuto, in tutte le discussioni che ebbero luogo
Ora, in. cerca di una doume,ntaziOne so"pra questo tema, mi .accaduto di sfogliareprima nel Parlamento subalpino, dal 1849 in
un testo - autorevolissimo di Diritto . dello
poi, e quindi nei successivi Parlamenti italiani,
Decretali, manuale d'insegnamento nella Ponvenne sempre considerato come qualche cosa
di . decaduto. Basti ricordare in proposito
tificia Universit .Gregqriana in Rona, e a
proposito dei concorda'ti, delle condizioni e ,
il discorso di Marco Minghetti nel dibattito,
s.ulla legge delle Guarentigi~, dove egli dice del momento in cui la.Santa Sede li conclude
ho trovato una affermazione assai sintomatica
'la cos apertamente, e aggiunge che l'articolo
che mi permetterete di. citare: . Sedes
primo viene lasciato nello Statuto unicaApostolica) n~ evidenti ludibrio exponatur,
mente per non aprire un procedimento di
coriventiones in forma solemni inire 1ion solet,
revisione costitLzionale. soltanto nel Tratnisi gubernium. civile necessitate petendi
tato lateranense che questo articolo viene
consensus omitiorum publicorum . ndn sit
riesumato e rimesso i-i circolazione, ed
adstrictum .. ,,.

principalmente per questo che l'insrimento
Una voce.' Vuol tradurre? '(Si ride).
dei Patti lateranensi nlla nuova CostitTOGLI~TTI. 11er\ i colleghi che nn sono
zione non da noi approvato. Quando volete
democristiani posso anche fare la traduzione
farci tornare alla religione di Stato, ci volete
(Si ride), la' quale suona cos:

fare tornare a q:ualche cosa che la. nostra co'


.
scienza non pu accettare.
<< La Sed~ Apostolica, per non correre .il
Voi dite: si tratta defla nostra libert, cio
ris_chio di gravi delusioni, di solito non sti.:.
della 'libert della Chiesa.
pula convenzioni solenni, se non con quei
No, nessuno offende la vostra libert;
governi i quali non sono costretti a chiedere
nessuno ha proposto e nessuno propon di
l'approvazione d( un corpo rappresentativo)).
I
,
.
ritornare a un regime giurisdizknalista, -nesOnorevole Orlando, forse. in questa for-
suno sogna in que~ta Assemblea di proporre
una costituzione civile del clero: quindi la
mulazione. autorevole vi una spiegazione
vostra libert salva.
pi pertinente di quella che cercava di tiare
lei. relativa al momento in cul:-i Patti tra 10
Ma voi dovete rico!lose,re che nel. Traf.
St~to italiano e la Chiesa cattolica. vennero
tato e nel Concordato vi qualche cesa che
urta: la. nostra coscienza. civile e che sarebbe
conclusi. evidente che di fronte ad affermazioni simili, ci sentivamo dubbiosi.
bene-- lo stesso onorevole La Pira accennava
1

ASSEMBLEA .COSTITUEN.T

_ 2001 -

Ad ogni modo, concludendo su questo


puntq, ripeto che il problema della pace religiosa esiste e che deve esser fatta qulche .
cosa di comune accordo in questa Asselliblea
e fuori di questa Assemblea per .garan'tirne
la soluzione, ci per dare alla pace religfosa
del popolo italiano un carattere solido e
permanente, Noi vogliamo una Costituzione
la quale guardi. verso l'avvenire. I problemi
gi risolti nel passato non ci interessano pi;
'cerchiamo per che quelle posizioni. di libert,
che hanno conquistato i nostri padri e i nostri avi attraverso lotte memorabili, non vadano perdute. E voi, colleghi della Democra~
zia cristiana, credo che farete opera buona,
favorevole al consolidamento dell'unit politica e morale della Nazione, se non porrete.
noi e altre parti importanti dell'Assemblea
di fronte ad alternative troppo gravi e invece
cercherete insieme con noi la form o la formula migliore per risolvere questa questione
col soddisfacimento di tutti e co'n 1a pi
larga' maggioranza possibile.
'
E ,vengo al regionalismo. Il capitolo rP-
lativo suscita in noi molti" dubbi, e come
esso sta oggi non so se p9tremo votarlo
nella sua integrit.
Ci troviamo di fronte ,a due partiti <;li dif. ferente peso e numero: il Pa:rtito repub~
bllcano storico e , il Partito democristiano, .
che si afferrriano decisamente regionalisti ed
hanno fatto prevalere il loro punto di vista in
questo testo ostituzionale. Il Partito repubblicano storico rappresenta una nobile trali-
' zione; il regionalismo per soltanto parte
della sua tradizione, ma fors la parte ,pi
inte:ressante, certo la Ji progressiva., n
Prtito democristiano rappresenta esso pure
un complesso di dottrine e di posizioni politiche, tali per cui non sarebbe serio se trascurassimo le sue a.:ffermazioni, se prendessimo alla leggera le sue rivendicazioni. Occorre quindi discutere con spfrito molto obiettivo, per veder di trovare assieme la strada
giusta.

Nessuno pu dire oggi, se. sia stato giusto


organizzare l.' Italia come ' stata organizzata
dopo il 1860. Il tipo di organizzazione centralizzata, che stato dato allora all'Italia,
stato il risultato della unione di classi dirigenti diverse: lo volle la classe dirigente meridionale, lo vol~e la classe dirigente del.No'rd.
Poteva essere presa un'altra strada? Non so.
La storia stata cosi e basta. Per un fatto
che camminando per quella, strada abbiamo
fatto del cammino, abbiamo raggiunto 'determinate posizioni; ed essenzialmente dobbiamo
cl ire che l'unit nazionale, grazie a un ordi-

11 MARZO lG4 7

nAmento che aveva senza dubbio. gravi e


anche gravissimi difetti, stata ad ogni modo
mantenuta. Orbene, l'unit nazionale un
bene prezioso, soprattutto per un paese il.
quale la possiede da poco tempo. Da quanti
almi siamo noi un Paese nazionalmente unito?
Da 70 o 80 anni, non pi, e per arrivare a cor-.
quistare questo risultato abbiamo impiegato
secoli di lotta; di travaglio, di. sofferenze, di
sconfitte e di umiliazioni ..
Ci scopfissero e umilip.rono tutti o quasi
tutti i popo1i vicini perch non eravamo uniti,
perch non avevamo un.esercito e uno Stato
unitari, mentre essi li possedevano. da secoli.
Dobbiamo stare attenti a non perderla. ora,
questa unit.
.
Parlo qui come rappresentante di un
partito della e.lasse operaia, e la classe ,operaia
stata sempre pi unitari11: della borghesia.
La borghesia fu da noi unitaria', nelle su dif-
ferenti frazioni, solo. per particola:ri suoi
motivi egoistici, no.n sempre confessabili;
ment~ la classe operaia fu. unitaria prch .
la sua missione non poteva adempiersi se no.n
su una scala nazionale'. Non. per piente la
class~ operaia ha dato il primo italiano .leI
Nord, Brun Buozzi, organizzatore dei metal-
lurgici torinesi, il quale sia stato ei'etto- dep,utato .in u.na grande citt meridionale. In
questo modo gli operai dimostravano di essere
una '-classe progr.essiva. / I metai'lurgii di
Torino davano la prova di saper camminare
sul solco aperto dal Conte Camillo Benso-.
di Cavour, facendo 'proprie e portando avanti
quelle conquiste che non devono essere toccate,. arizi conseryate. e ,consolidate dalle
nuove genf!raz;io.ni. .
,
Pur essendo unitari, ~iamo per d~acyordo
per la concessione: di ur( regime particolare cti
larga autonomia a leternina:te regioni, e
cio alla Sicilia, alla Sardegna e alle zone
di lingue. e nazionalit miste. Nelle gran-
df isole italiane mediterranee si. sono creati.
_infatti una situazione particol'are economica e
politica e un particolare clina psicologicoche impongono . quella soluzione. Qui deve
quindi esser: concessa l'autorioinia pi larga.
A questo non facciamo nessuna obiezione in
qu~sto: camp9, .anzi siamo all'avang-ardia
della lotta per la libert dei popoli siciliano e
sardo in un'Italia democratica. Quando pr
si tratta di tutto il resto del territorio nazionale, lasciateci riflttere e riflettiamo assieme.
Misure di. decentramento. amministrativo;
.for.mazibne di enti regionli che permettano,
perch meglio e direttamente collegati ool
pplo, tanto un pi mpio e sicuro sviluppodemocratico, qi;rnnto la formazione di nuovi.

ASSl!l'MBLEA COSTITUENTE"

2002 __;,__

ii

MARZO

.1947

quadri dirigenti della Nazione su una scala


gionalistico. Marco Minghetti, quando prelocale: tutto questo considerato da noi con
sent alla Ca:wera, credo nel !1863 o 1864,
simpatia e accettato. d~ preoccupano per
un progetto il quale prevedeva determinate
due cose: da un lato una parte de.lle norme
autonomie regionali sulla base di un :libero
che avete scritto in questo progetto, dall'alconsorzio di provincie, propose che se si
tro lo spirito e gli argomenti coi quali le
dovesse accettare un sis~ema di autonomie

presenta.te.
locali, si prendesse come punto di partenza
Risulta, infatti, dal progetto che data
e pietra di parag_one il bilancio dello Stat e
si vedesse quali entrate e quali uscite dofacolt legislativa primaria al.le regioni, e
non soltanto per la \decisione di questioni invevano esser.e attribuite al potere centrale,
terne dell'organizzazione regionale stessa,
quali entrate e qu_ali uscite agli enti decenma anche, con i.ma riserva formle che non
trati. Questa dovrebbe essere la base di
si comprende neanche bene cosa significhi,
organj~zazione di qualsiasi. autonomi~; in:
per argomenti e temi di imp'or.tanza fondavece nel vostro :R_rogetto proprio questo
.men tale, come l'agricoltura. '11 problema
lato lasciato interamente al buio. (Interruagrario uno dei pi gravi fra quelli che la
zioni - Commenti).
Repubblica deve affrontare e risolvere. Ma
FUSCHINI. C' il rinvio aqa legge.
csa faremo per risolvere le questioni agrarie,
TOGLIATTI. Precisamente, il rinvio alla
legge . troppo pico. Ma se ci che stato
~io qh~ riforma agraria faremo seguendo la
scritto in questo progetto a proposito delle
strada indicata da' questo.pr9getto? Faremo
autonomie regionali, solleva in, noi una $erie
le fattorie collettive in Emilia e manterremo
di dubbi molto gravi; altri dubbi e non meno
il latifondo in Sicilia e la grande propriet
terriera nel Salento? Questo pu deriva.re
gravi sollevano in noi i commenti e lo spirito
da un'applicazione ~ella Costituzine regiocol quale .abbiamo sentito _che il tema vi.ene
discusso. Perc4-, , nelle discussioni, di che
nalista che ci viene presentata. (Interruzioni
a destra). Ma no, non. siete voi che dovete
si~ parlat? Si . parlato di mercati regio.I).ali,
di sbocclti al mare, di hi~terland, di por.
de_cidere, deve decidere tutta la Nazione.
regionali; sono stati agop8r~ti c9_n.cett_i. i
{Applausi a sinistra).!
quali servono unicamente per 'ragionare atLa verit che il nostro Paese non
torno a quella .. che l:orgnizzazion di un.o
economica:ente e socialmente tutto allo
Stato fede~ale .. Ma vogliamo. pr9prio. fare
stesso gra!do Ci sviluppo. Una p_arte, forse,
dell'Italia uno Stato. federale, crando 'tanti.
sarebbe gi matura -per trasformazioni di
picoli. Staterlli che lotterebbero I'un.con'tro
tipo socialista, mentl'.e .l'altra no, J'i:Utra non
ha ancora compiuto la rivoluzione aD.tifeu- 1 l'altro per corite.ndersi le scarse risorse del
'Paese? (Commenti Interruzioni). '
~iale. necessariq quindi che l necessarie
. Di questo orientamento; sostanzihne'nte
trasformazioni. economiche' e' sociali si com-'
federale, nella Costituzion rimasta persino
piano tenendo conto di questo dato di fatto.
la traccia, perch rimasta una.norma che si
E non vedete che qi+es'to ci che stiamo
giustificherebb slo . in .'una org9-nizzQ.zione
f"acendo noi, partito p'i avanzato deHa classe
prettamente federalistica, quella cio per la _
nperaia, e delle masse lavoratrici, appunto
quale una regione non pu ostacol,are . il
per evitare che da questa situazione possa
transito versp altre regioni. Una riorma sinscire una rottura della unit' nazionale?
mile, ripeto, non si giustifica n uI1o .Stato
Per questo indichiamo a una parte del fronte
unitario, ma soltanto in uno Stato federale.
dei lavoratori la necessit di segn_are il passo,
(Commenti).
.
,
allo scopo di poter fare avanzare-tutto il fronte
l)el resto, la perplessit non. .soltanto jff
in.sieme, altrimenti corriamo il rischio di perdere un bene che prezioso per tutti noi e
noi, la perplessit . riel Paese; Guar~ate il
deve essere la base di tutto il progresso poliPaese, intrrog~telo. S11 questo tema lo tro-
tico e sociale del Paese: l'm1it politica e
verete perplesso e in alcune sue parti anche.
profondamente turbato.'
morale della nazione. Questo ' CiO che stiamo
fa.endo noi, ma lo stesso metodo deve :es~
. Una voce a destra. Referendum. {Corrnenti).
sere seguito da tutti, e non bisogna che ad esso
. TOG:I:..IATTI. Il relatore sull'ordiriamento
possano fare ostacolo gli ordinam.en ti costiregionale nella sconda Sottocommissione
Luzionali.
ha detto che 'anche la r.egione sarebbe un
Inoltre trovo che nelle disposizioni che
ente naturale. In 'realt, se mc:i.i, -. qualche
avete scritto lasciata in disparte la finanza.
cosa di pi e di meno: un ente storica-
Grave lacuna, che .rende oscuro o incerto
mer:ite determinato. Per, quando rifletto .
J'a.ssieme delle norme sull'ordinamento re- . alla storia del nostro Paese, difficilmente:trovo.

ASSEMBLEA COSTITUENTE

-2003

ii

f)fARZO

1947

la regione come tale; t1ovo invece un'altra


Qui ~i presentano differenti temi, e in par<:sa, trovo invece la. citt.
tico1are quello della formulazione dei nuovi
Una voce al centro. Anche la provincia.
cosiddetti diritti sociali.
Siamo d'accordo, in generale, sule formuTOGLIATTI." so per gi la stessa cosa,
poich la provincia non ', in sostanza, ch
lazioni date; abbiamo per parecchie osserl'organizzazionfl della vita civile attorno alla
vazioni ia fare. Questo infatti il punto, dove
~itt. Il peso che. le citt~ hanno in questa
quel tipo deteriore di compromesso, onoreorganizzazione caratteristico' e impronta
vole Ruini, di cui ho parlato all'inizio della
originale della nostra storia e .del nostro
mia esposizione, ha giqcato ampiamente,
sostituendosi una parola all'altra, attenuanPaese, tanto nel nord co1ne nel snd. Orbene,
dosi questa o quella affermazione, in modo tale
oggi chi perplessa, a proposito dei piani
da far sparire del tutto-lineamenti originali
regionalfstici, proprio la citt italiana, la
del progetto che la prima Sottocommissione
quale nell'organizzazione provinciale ha troaveva elaborato.
vato finora lp, soddisfazione dei suoi interessi
.Nel corso della discussione in questa Asmateriali e delle sue aspirazioni ideali. La .
semblea, poi, a un certo mome)'lto si a stacitt italiana tipica, che la citt capoluogo
di provincia, teme la costituzione dei nuovi'
bilito un fronte quasi generale degli oratori
grandi centri regionali, e quindi la creazione
contro l'inserimento nella Carta costituziodi un apparato nuo.vo il quale potrebbe dinale della affermazione di questi diritti.'
ventare una nuova barriera tra la citt, .dove
Tutti - strano
dirsi - sembravano esser
diventati staliniani. Se si trattasse d'una consi risolvono tutte le questioni deHa provincia,
e lo Stato. quindi naturale la reazione.
vinzione ~eh.. e sinera, non potrei che ralCosa credete che siano tutte queste Tuscie;
legrarmi; ma non cos: si trattava 'unicae Daunie, e Japigie, e Intemelie_ che spuntano.
mente di trovare n~lla citazione di un 'testo
da una parte e dall'altra e di ,ui' non avevamo
corrispondente a una situazione ben diversa
dalla nostra un argmnto . per respingere,
mai sentito parlare prima d'ora ? Io i;ion r~do
oppure per togliere dal 1testo .costituzionale
di queste cose. Questa la forma che prende
vero e proprio l'affermazione - dei nuovi diquesto'. stato non ancora di ribellione, ma di
timore, che nelle popolazioni italiane, e
ritti sociali, per ifiserrli soltanto - in. modo
particolarmente nelle popolazioni cittadine,
ancora pi limitato e modesto di quanto non
che non vedono chiaro in quello che vogliamo
sia oggi - in. un. preambolo. In modo molto
fare riorganizzando lo Stato su base regioespressivo diceva u110 dei colleghi ,che mi
' hanno preceduto - che si .trattava di confinale. Vi qui in embrione ~ma specie di
nrla nel p:reambolo: il confino infatti il 1uogo
ril;>ellione della vecchia struttma potica e
'Civile italiana, come si storicamente fordove si mandano le persone non desiderate.
mata, rispetto a pani d organizzazione, i
TUPINI. Come i Patti Lateranensi, non
desi'derati.

quali possono essere ideologicmente o dottrinariamente giustificati, ma che vanno contro


. TOGLIATTI. In ralt . n~i ..vcigJiarno
qualche osa che gi esiste, che sol~db e non
l'inserzione di questi nuovi diritti nella c;osi. distrugge agevolmente.
stituzione per fare un testo che cor:risp9nda
Per concludere su questo punto, dico una
alla situazione reale del nostro Paese,- situacosa sola: colleghi democristiani, colleghi rezione di transizione, nella quale tali diritti,
pubblicani, non risolvete, col colpo d'una
noi non siamo riusqiti ancora a tradu~re in
maggioranza, che oggi avete, ma che domani
atto, ma forse ci saremmo riusciti se fa situazione internazionale non fosse. stata per noi
potreste non avere pi, una questione cosi
grave di organizzazione dello Stato itliano.
cos grave e dolorosa.

E soprattutto in questo momento. - ha raOltre a questo; noi teniamo a che venga I


gione l'onorevole. Nitti - in cui gi sono
fatta n'affermazione preisa circa il caratattive forze centrifughe, che non riusciamo a
tere c).ella Repubblica. Riproporremo. qui che
cont~ollare oggi completamente e che forse
la Repubblica italiana venga denominata
non potremmo pi . controllare in nessun
Rpubblica itaHana democra-ca di lavoramodo domani, se ci mettessimo su una strada
tori, e cn questo'non intendiamo dare !'.ostrasbagliata di organizzazione .dello Stato. Stiacismo a. nessuno, non vogliamo scludere
mo attenti a quello che facciamo.
nessuno dll'es.ercizio dei diritti civili e poliVengo all'ultima delle esigenze, che ho
tici, ma vogliamo affermare 'che la 'classedri.
.(
detto dover stare alla base del nostro lavoro
gente della Repubblica deve essere. una nuova
costituzionale: l'esigenza di progresso sociale
classe dirigente (Commenti a destra), 'iiiete di rinnovamento delle classi dirigenti.
tamente legata alle classi lavoratrici'.
I

-AssEMBLEA cosT1T.uENrE

2004 -

11

MARZO

1947

e) la 'necessit che vengano nazionalizInfine, avendo chiesto e chiedendo che


venga inserita in modo preciso nel testo costizate quelle imprese che per il loro carattere
, tuzionale l'afferihazione del diritto a~ lavro,
di serviz;io pul{blico oppure monopolistico
'-del diritto al riposo, del diritto alla assicuradebbono essere sottratte alla inizfativa pri- .
zion sociale e al'assistenza e cosi via, dobvata, allo scopo. precisamente di impedire
biamo dare uh.a chiara risposta alla grave
che gruppi plutocratici, avendo queste imprese
' questione, che mlti hanno sollevato, delle
nelle loro mani, se ne servan per stabilire una
; garanzie per l'attuazione e la realizzazione
loro egemonia s tutta la vita della Nazione;
di, questi diritti.
d) la necessit dell'organizzazione di
Consigli di azienda come organi per l'eserVonorevol Saragt, trovatosi di fronte
cizio di un controllo sulla produzione, da parte
a f!Uesta questione, ha risposto che la garanzia di questi diritti sta nel senso sociale e
di tutte le cat.egorie dei lavoratori, nell'i.nnel senso di civismo degli italiani. No, questo
teresse della collettivjt;
non basta ! Mi auguro che il senso sociale
e) la necessi~ che l'esercizio del. diritto
degli italiani sia sempre ricco, ricchissimo, e
di propriet:; di cui d'altra parte si garantipermetta dj risolvere bene e a tempo e nelsce la tutela. da parte della legge, sia limitato
l'interesse delle classi lavoratrici ttte le
dall'interesse sociale; e infine,
.questioni di organizzazion~ . economica e
f) la necessit che la distribuzione della
socite che si presenteranno nel futuro.
terra nel nostro Paese venga ~rofondameDte
Ma questo augurio ' poca cosa, anzi,
modificata in modo che sia limitata la grande
cosa nettamente insufficiente. Occorre qualche
propriet terriera. e vengano protette e difese
cosa di pi e di diverso; occorre cio che, se
la propriet piccola e media, e in modo parti:anche non siamo in grado di scrivere quello
colare l'azienda agricola del coltivatore diiche scritto nella Costituzione staliniana,
retto.
cio i m 9zzi concreti con cui si garantiscono il
Di tutto ques'to che cosa dobbiamo scrilavoro; il riposo, le assicurazioni, l'istruzione
vere
nella Costituzione'? Dobbiamo scrivere
dt tutti i lavoratori, indichiamo per il 'mequel
tanto
che"serva a. tracciare la strada ;;u
'~odo gnerale che deve essere seguito dal

c
dovranno
muovere le Assemblee legisJanuovo Stato damocratico repubblicano per
tive
nella
loro
opera d concreta organizzariu->eire a garantire questi. nuovi- diritti.
zione della vita economie~ 'e sodale.' Anche'
E qui non ho che da rinviare a.Ila relazione
questa Assemblea, pur essendo. di sua nach:i presentai ;a.11~. prima Sottocommissione,
tura, .costituente, avrebbe dovuto incomin:nella quale indicavo chiaramente che questo
care a muoversi per questa strada. Essa
matod.::i generale deve consistere nei punti . infatti' stata eletta dal popolo nella spernza
'.seguenti:
_
.. .
' che avrebbe preso le prime rpisu~e necessarie
. (<a) la necessit d'i un piano econqmico,
per introdurre, o i;lmeno .pe):'iniziare, ti:asulla ba.s del quale sia ~onsentito allo Stato
sformazion( profonde nll'organismo ecoi10.di iritervnire per il coordinamento e la
mico della nazione, nell)nteresse dell masse
direzione dell'attivit. prodttiva dei singoli
lavoratrici e d tutti i cittadinC Non siai;no

.e di tutta la Nazione;
ancora riusciti a farl: dobbiamo perQ farlo. '
Queste sono le opere che la Repubblica deve
b) il ronoscimento costituzionale di
fare; soltanto affrontando queste opere, com-
form.9 'd propriet dei mezzi di produzione
p?endo queste trasformazioni, si risolve radivr;;;e da quslla privata, e precisamente la
9-icalmente la questione dell<it legittirnit
propriet cooperativa e quella di Stato. n
del regiqie repubblicano. Vi una legittimit
riconoscimento della propriet .cooperativa.
formale della Repubblica, che sta nel referennella -Costituzione stessa consentir .al legis-la.tore' di sv'inco!e il movimento copera tivo
dum e nella maggioranza che in esso si manf est per il regime repubblicano. Ma vi
,d.:i.lle troppo ristrette pastoie dell'attuale
anche un problema di legittimit sostanziale.
legislazione civile e comn~rciale, e sar utile
Tale legittimit sostanzial consiste nel 'fatto
p:amessa a un largo' sviluppo della c'ooperache la Repubblica affronti e risolva quei prozioq e, nal a.mpo della produzione e leLlavoro
blemi di trasformazione economica e socia,le
in 1nocio pa.rtcla.re. Il riconosc~mento costiche il popolo ritiene debba.il.o essere risolti
tuiiona.le della propriet di Stato di deterdal regime repubblicano e che sono maturi
minati mezzi di produzione -servir, d'altra.
per una soluzione.
pJ.rte, a da.re una base costituzionale nuova
La nostra Costituzione, anche se. non sa.r
a.I' processo di nazionalizzazion.e di determiessa il documento che ci dar la soluzione ,di
nate bra:nch~ industriali;

ASSEMBLEA COSTITUENTE

2005 -

ii

MARZO

194. T

tutti questi problemi, dovr essere per un _ nel dibattito costituzionale, per sostenera che
documento che traci il cammino sul quale si
nella maggior misura possibile,la nuova C&rta:
costituzionale della Repubblica italiana <';or:muoveranno i politici e i partiti italiani.
risponda a questi prinipi; corrisponda cfo
Tut~i coloro che accettano questa Costituzione
-come fondamento della vita politica italiana
a: quelle che sono le aspirazioni della grande
devono essere impegnati a muoversi sulla
maggioranza del popolo italiano, aspirazfonii
via del rinnovamento economico e sociale.
che esprimono la pi profonda, l_a pi tirgepte
Ecco quello che noi vogliamo. Ecco perch _ esigenza 'della nostra vita nazionale in questo
chiedi9-mo : che la parte della Costituzione
momento. (Vivissimi applausi. Moltissime congratulazioni).
che tratta dei diritti sociali sia chiara, senza
tiquivoci e questi diritti siano sostanzialPRESIDENTE. iscritto a parlare l'onorevole Croce. Ne - ha facolt. '
mente garan~iti.

Ho finito, onorevoli colleghi. !}o sentito


CROCE. Dopo l'ampia di_scussine gene-
da molti, e giu'stamente, dire che i l compito
rale di quest,o disegno di ostituzione, 'dopo.
che sta davanti a noi grave, pesante:
la critica di cui _ stato oggetto - nella q'ua.li:r
vero,' - onorevole Calamandrei.
si direbbe che le censure hanno soverchiato
i cnsensi - dopo che si udita la parola di
Ma chi pensasse il ponderoso tema
ta:nti esperti gitrristi, permetterete a ~e eh.e,_
E l'omero mortal che se ne carca
quando,tento
di sottrarmi al nome impqpoNo 'l biasmerebbe se S()tt'esso trema''
. lare di filosofo I)1i rifugio in quello di lettrtO-,
Ma questo vale per noi come ~ingoli;
di osservare che 'forse una delle cagioni per
noi qui, per, non siamo come singoli.
cui l'opera non :felfoemente riuscita proviene
Noi siamo qui, prima di tutto, noi della
dall'essere stata scritta da pi persne in
grande maggioranza d~ll'Assemblea, gli espoconcorso. N un libro, n"lui' pagina si omnenti di un grande movimento nazionale
pone se non 'da una singola 'mente 'che' s'ola
liberatore, movimento il quale trk.e i succhi
compie la -sintesi necessaria e, av~ertend'o
della propria esistenza dalle migliori tradischivando anche le pi pi_ccol8 disscina.nze,.
zioni della vita .e della storia del nostro Paese:
giunge alla scrupolosa: logicit~ e' ail.'armoriia
le tradizioni liberali e dem()cratiche. Queste
delle parti nell'uni~. Veramerite gli a:toti
tradizioni il fascismo ha voluto negarle,
qesta volta "sorio stati froppi; ma 'foss~rci
ha c_ercato di distruggerle; non vi riuscito
stati; invece di 75, dieci; cinque o 'tr; serrrpre :
ed crollato .nel baratro, nel quale purtroppo
avrebber dovuto,>riatu,ralmente, dop-o ~se~
ha trascinato apche noi.
.
. guito il loro lavoro sp'ecifico e -fis'sat'e 'le 'ori-
Ma noi ci sentiamo qui, noi comunisti,
elusioni a cui erario pervenuti, dare i'na:ridato
voi socilisti e anche voi, colleghi della Dea uno" solo. di loro -di rimeditarle 'e :orm:..
mocrazia cristiana, noi tutti dobbiamo sen- ~ , larle, 11 quale poi le avr{)bbe ripresentate 'agii
tirci qui anche gli esponenti di qualche altra
altri e, raccolte le loro osservazioni ed biecosa: gli sponeriti di quelle masse lavoratrici
z.ini, rinnovato tante' voite quaiite'-''bso-di operai, di braccjanti, di contadini, di-imgnava il suo atto sintetico, ccirreggerido-:
piegati, di uomini del, popolo, di uomini che
le incoerenze e contraddizioni che. gli fossero
vivono soltanto del proprio lavoro, e che da
per caso sfuggite e -ggiliI)geldo parti' inte--'
decenni sorio attive nella lotta per la loro
grtive, e t:Utto ci 'sempre 'sotto la "sua.
emancipazione. Queste masse si sono organizrespnsabilit intellettuale, col suo 'dire'.ozate, hanno combattuto e combattono non
riesame e con la sua interire "approvaz'ine soltanto per.migliorare la loro esistenza giorno
e soddisfazione personale. Una scrihura''' diper. _giorno, attraverso le :1oro- agitazioni e i
versamente condotta,' per valenti h sierto {
movimenti loro economici e politici, ma anche
suoi molti e molteplici a'utri, lascia' p11" o'
e -soprattutto per gettare le fondamenta di
meno scontento ciascuno di', essi; 1:d46ve,
un nuovo ordinamento sociale,, di una societ
condotta a quel modo, ottiene il loro cohserio,.'
nazionale rinnovata, governata dal lavoro
come arrimiriarrio e facciamo nos'tra na :blla
secondo i propr interessi e secondo la propria
poesia senza essere. irifervenut ."scrlverl~:.
profonda moralit, secondo quei p'rincip
Tutto si potr co'llettivfaz~re o -sognar d
di libert, di uguaglianza, di giustizia sociale,
collettivizzare,' ma rion certamente l'arte-;
C:he sono l'essenza dell'ideologia delle classi
dello scrivere. In efI:etto, deilo St-aut al_.::~
lvoratrici, in tutte le forme in cui essa pu - bertino del R'.egn eh sarc'iegna lo 'scrlitore
manifestarsi.
fu il' giurista Des Ambrois, c~me la ''riazibne,
Onorevole Presidente ! Onorevoli colle- __ , ricorda, e di" quello '~apoletano' deo stesio '.
ghi ! !(nostro gruppo interverr attivamente'
anno l'avvocato e' fifosofo Bzzelii';. e ~cos1'.
1

e.

,\SSEMBLEA COSTITUENTE

2006 -

sempre che si sia fatta o si. voglia fare una


cosa. orga,nica, perch in questo riguardo
n.on y' luogo a distingure tra Statuto concesso e Statuto .eh~ il pop.alo chiede e ap
prova.
Ma a questa p'rima cagion\3 della mancanza
di coei:enza e di armonia del presente disegno ~i _ aggiunta un'a.ltra _ben pi grave:
che i molt suor autori non solo non potevano
portarvi un'unica mente di scrittore, ma non
vi perseguivano un medesimo 'fine pratico,
perch ai tre partiti che ora tengono il Governo, non gi in una benefica concordia
discors, ma !in luna mirabile concordia di
par le e discordia qi fatti, ha corrisposto
una commissione di studi e di proposte della
stessa disposizione di animo, nella quale
ciascuno di quei partiti ha tira,to l'acqua
ai suo mulino e ttutLi hanrio fatto come neila
dassica novella spagnola del cieco e del ragazzo che gli se_rve da guida e compagno,
della. quale qui leggerei ad ammonimento
qualche tratto se non temessi la giustificata
accusa di troppa frivolezza o distrazione letteraria. J?a tale ..procedere not quel che
l'onorevole Relatore chiama eufemisticamente
carattere intermedio i>. della proposta o divarsit di accento , ossia i ben trasparenti
negoziati accaduti tra i rappresentanti dei
partiti che hanno messo capo ad . un reciproco concedere ed ottenere; appagando alla
megli o alla peggio le r~chieste di ciascuno,
ma giustificando le .vichiest oggettive dell'opera che si doveva eseguire. La quale
'Dpera era semplicemente e severamente que-.
st: di dare al popolo italiano un complesso
di norme giuridiche che garantissero a tutti
i cittadini, di qualsiasi opinion'e 'politicaJ
categoria economica e condizione sociale, la .
5icurezza del diritto E) l'esercizio della libert,
la quale porta con s come logica sua con- '
seguenza (e nobilmente ce lo ha rammentato
l'onoreyole Orlando), con la crescente civilt
la giustizia social'e che le si lega.
Un esempio, e insie.me la dir13tta' prova,
del metodo tenuto (e sebbe{ie gi altri
parecchi ne abbiano altamente parlato, qui
non posso tacerne neppure io) nella proposta
di includere nella Co3tituzione i Patti lateranensi e l'impegno contro. una possibHe
legge del divorzio. E che cosa. c' di comune.
tra una Costituzione staia.le e un trattato
tra Stato e Stato, e come mai a questo~ tr.<lc,ttato in sede di Costituzione s pu aggiungere
l'irrevocabilit, cio l'obbligo di non mai
denunciarlo o (che vale lo stesso) di modificarlo solo con l'accordo dell'altra .parte,
mentre l'una delle due, :cio l'altro Stato,

11

MARZO

194. 7

non interviene e non pu intervenire come


contraente in quest'atto interno e .quell'obbligo resta unilaterale, ossia appartiene a
uno di c,ruei monologhi che, come arguta1111mte stato osservato, nel testo presente
si alternano coi dialoghi.
Pa.rlai io solo in Senato, nel 1929, contro
i Pa.tti lateranensi; ma anche allora dichiarai
nettamente che non combattevo l'idea delle
conciliazioni tra Stato e Chiesa, desiderata
e pi volte tenta:ta di nos~ri uomini di
Stato libera.li, perch la mia ripugnanza. e
opposizione si riferiva a quel caso particolare
di conciliazione effettuato.non con una Italia
libera, ma. con un Italia" se~va per. mezzo
. dell'uomo che l'av.e".a asservita, .e che, fuori
di ogni spirito di religion. come di pace, compieva quell'atto per trarne nuovo prestigio
.e rafforzare la sua tirannia. (Vivissimi applausi) .. Ma nelle presenti terribili difficolt,
nell'ffannosa problemat.iCa' di tutta la vita.
italiana, ness.iino e neppure io p'e.q.so a raprire quella questione, n penso ad agita.re
l'al,tra. del divorzio che non attecchl le altre
volte 'in cui fu proposta, sicch si direbbe
che il costume italiano non ne senta il bisogno la convenienza, e d'altronde,.I'indissolilbilit del matrimonio. s,ta, nel Codice
civile. Si dir. che la strana inclusione nella
Costituzione vilol essere 'una assicu~azione
yel'So'l'avvenirl:'.; ma quand() mai parole come
quelle legano I: avvenire? 'Lo legano 'cosi
poco quanto il famoso biglietto di impegno
che Ninon de- Lenclos fece a Le Chastre allorqh part per fa guerra. E .se mi consente
l'oi;iorevole Togliatti che 'pi volte mi ha
fatto ~egno dei suoi. motti satiric.i, che lo
ricambi col semplice motto scherzoso, io
quasi sospett che la parte di Ninon De
Lenclos abbi in monte di farla questa volt'a
lui coi comunisti, ch un giorrio sperano di
poter dire ai loro colleghi democristiani, i
quali invano punteranno il dito su un artlcolo
.qualsiasi della Costituzione da loro consentito: Oh, le bon bil1et qu'a l Le Chastre.!
E fin da ora si direbbe _che egli abbia l'occhio
a una particciuola diuscita, perch ammette
. l'indissolubilit del matrimonio fino a quando
una nuova anima civile non si sar formata
in Italia; e dipende evidentemente da lui
di accelerare' questa formazione ,d di annunziare che avvenuta; e allora poveri Patti
lateranensi,' povera indissolubHit matrimoniale. e povera Costituzicne. ! Dunque, .se
quella inclusione, che. uno .stridente. errore
logico e uno scandalo giuridico, troppo
fragile o illusorio riparo verso l'avvenire,
perch offendere il senso giuridico che

Ass.EMBLEA CosT1TuENT.E

2007 -

:stato sempre cos alto in Italia e che solo


il fa.si:fr3m) ha. o>gi.to calp:istare ?
Simili compromessi, sterili, o fecondi solo
di pericoli e concetti va.ghi o contraddittor,
'abbonda~o. come s' 'detto, nel disegno di
Costituzione, e saranno opportunamente rilevati e discussi, quando si passer all'esame
dei titoli e degli articoli. Ma un altro di essi
voglio qui accennare di volo, che sta a cuore
a molti tra noi, di vari e diversi opposti
pJ.rfiiti, libera.li' socialisti o' comunisti, dall'onoravote Nitti agli onorevoli Nenni e Togliattj: la "tendenza a istituire le regioni, a
moltiplicarne il numero ed armarle d poteri
legislativi e di altri di varia . sorte. L'idea
delle regioni come organismi a.mmfnistrativi
apparve gi nei primi anni dell'unit, con
la quale erano state superate le concezioni
federalistiche.\che non avevano avuto mai
molto vigore in Italia, vagheggiate' da solitari o da piccoli gruppi, o fugate dalla fulgida idea dell'unit che Giuseppe Mazzini
accolse dal pensiero. di Niccol 1Machiavelli,
dall'anelito secolare dell'Italia e dai concetti dei nostri pa.triotti delle repubbliche
suscitate da.Ila :tivoluzione francese, tra i
quali tenne un.o dei primi posti un politico
meridionale, dal Mazzini in gioyent studiato, Vincenzo Cuoco. M~ ora,. dop,P la pa.:.
.rentesi fascistica e la guerra sciagurata. al
seguito .della. quale vecchi malanni si ri-svegliano; 'come in un: organismo che ha
s9fferto una grave malattia., contrasti di
Nord e di Sud, di Italia. insulare e di' Italia .
'continentale, pretese e gelosie regionali e
richieste di autonomie, si son- fatti. sentire,
con gran dolore d chi, come noi,. crede che
il solo bene che ci resti intatto degli acquisti
del Risorgimento sia l'unit statale che dobbiamo mantenere saldissima se anche nel
presente non ci dia altro conforto (ed pure
un conforto) che di soffrire in comune le
comuni syenture. (Vivi applausi).
So bene che certe transazioni e poncessioni
di autonomie. sono state introdotte e che, al
giudizio o alla rassegnazione di molti, questo
era. inevitabile per storna're il peggio; ma il.
favoreggiamento. e l'istigazione al regionalismo, l'avviamento che ora si preso verso
un vertiginoso sconvolgimento del nostro
ordinamento sta.tale e amministrativo, andando incontro all'ignoto con complicate e
inisperimentate istituzioni regionali, pauroso. Sembra che tutto si debba rifare a
nuovo, che tutto sia da mutare o da distruggere della precedente Costituzione, alla quale
si attribuisce la colpa. di avf3' aperto la via
a~ fascismo; l!-ddove il vero che la via fu

i i MARZO i 947

aperta dall'inosservanza e violazione della


Costituzione, che non era nemmeno pi
octroye , concessa da un re, perch sanzionata poi dai plebisciti. Lo Statuto del
i848 ha regolato e reso .possibile lo splendido
avanzamento dell'Italia in ogni campo di
operosit per oltre settant'anni, e, non rigido
9ome questo nuvo che ci vi.en proposto di quella rigidezza che improvvisamente
scoppla o invita a mandarla in pezzi - ma
flessibile, consenti a grado a grado, .ol modificarsi dei pensieri, degli animi e dei costumi,
il diritto di siopero agli operai e l'e.l.largamento/del suffragio, fino al suffragio universale,' tutte cose che abbiamo trovate gi fatte e
preparate per la nostra ulteriore costruzione,
quando, abbattuto il fascismo, abbiamo riavuto il nostro vecchio Statllto. Si ode" ora
spesso faziosamente ingiuriare gli avversari
politici col nome "di fascisti; ma io ritrovo
l'effettivo fascismo, tra gli altri cattivi segni,
in questa imitazione del dispregio e del vituperio che i fascisti versarono sull'Italia quale
fu dal 1848 al 1922. Di quell'et io mi sento
figlio; nella benefica, neila santa sua libert
ho potuto eduarmi e imparare; e mi si per, doni questa d~gressione, perch dovere,
io credo; che i figli difendano l'opera e l'o-

nore de.i padri. (Applausi).


Ma io odo sussurra.re da pi di uno che la
discussione che o'ra si fa. nell'Assemblea
Costituente piuttpsto figurativa che ffettiva, perch i grossi parti ti hanno, com e. che
sia, transatto tra loro e si sono accordati 'attraverso i loro rappresentanti nella Com!
missione di studio -e d proposte. Avremo,
dunque, anche aWinterno una sorta di Diktat,
come quello che tanto ci offende e ci riblla;
imposto.ci dalle tre potenze nel cosiddetto
tr~ttato di pace, al quale l'Italia cobelligerante non ha partecipato e non vi ha veduto
accolta nes.suna delle richieste necessarie
lla sua vita? Ma quel Diktat, venuto dal
di fuori, se ci offende e ci danneggi_a, pure
unisce tutti noi italiani nel proposito di suoterlo da noi con tutte le forze del nostro pensiero e della nostra volont, con tutte le V:irt
del nostro lavoro, col va.lerci delle occasioni
favorevoli che non potranno non presritarsi
nel mutevole corso d~lla .St.oria; ma qu~sto,
invece, al quale. ci piegheremmo oggi nel
governo delle nostre cose interne, essendo
opera e c0lpa nostra, ci disunirebbe o ci corrompereb9e; .e per.ci non da sopportare e
bisogna provvedere affinch non eserciti la
sua. insidiosa. prepotenza. In qual mod~ ?.
si dir. Il modo c' e dipende da noi, 'n sta.
soli:> n_el fatto che, oltre i grossi partit~ ci sono

ASSEMBLEA

COSTITUENTE

. ii

2008 -

gli altri, numericamente forse ma non idealmente inferiori, gebbene anche e soprattutto
in ci che i partiti sono utili strumenti d~
azione per crti fini contingenti e non sono
il fine universale, non sono la legge del bene
alla quale solamente si deve ubbidire; perch,
come Montesquieu diceva di se stesso, egli
prima che francese si sentiva e11ropeo e prima
che europeo si sentiva uomo.
La partitomania, che ingenuamente si
esprime JJ.ella formula che fu gi del fascismo
ed , ora la tr'omba (ahi quanto diversa!) che
il tassesco Rinaldo cc lidi'a dall'Oriente, nella
formula verbalmente assurda .del cc partito
unico , vorrebbe invertire questa scala di
valori e porre lo strumento di sopra allo spiTito umano che deve a9-oprarlo e collocare
ci che ultimo al pos~o di ci che primo.
Con~ro cotesta ~istorsione della vera gera~
chia bisogna stare in, guardia e ad essa opporsi in modo assoluto e radicale. - Ciascuno
di noi si ritiri nella sua profonda coscienza e
procuri di non prepararsi, col suo voto poco
meditato, un pungente e vergognoso rimorso ..
Io vorrei chiudere questo mi discorso; c9n
licenz degli amici democristiani dei quali non
intendo usrpare le parti, raccgliendo tutti

MAl'tli':O

i 947

quanti qui siamo a intonar le parole dell'inno sublime:

"Veni, creator spfritus,


Mentes tuorum visita;.
Accende lumen sensibus;
lnfunde amorem cordibus ! 'j>.
Soprattutto a questi: ai cuori. (Vivissimi
applausi - Moltissime congratulazioni) ..
PRESIDENTE. Il seguito della discus-sione rinviato a domani alle i5,30;

La seduta termina alle 19.50.

Ordine del giorn~ per la "seduta di domani.


Alle ore 15,'!30:
Seguito della discussione del progetto di'
Costituzione dlla Repubblica italiana.

IL DIRET.TORE DELL'UFFICIO DEI RESOCONTF

Dott.

ALBERTO G,ruGANINO

TIPOGRAFIA DELLA CAMERA DEI DEPU'!;'ATI

ASSEMBLEA cosTITUENTE
CLX.

SEDUTA.. DI SABATO 21 GIUGNO 1947


PR~SIDENZA DEL PRESIDENTE. TERRACINI

Pag.

INDICE
Pag.

Sui la,ori dell'Assenl.blea:


PRESIDENTE . . . .

Cong~do:

5115

PRESIDENTE .

Presid~nte della Giunta delle


1
elezioni . . . . . . . : .. :, 5115

BERTINI,

. '.

51.15 /

Comunicazioni del Governo (Seguito della

Ministri

PRESIDENTE .
MARINARO
CRISPO . . .
MASTINO PIETRO
PALLASTRELLI .
MICHELI
GIANNINI .
BOVETTI. .
FOGAGNOLO
NENNI. . .
D'ARAGONA .
ANGELINI
LUCIFERO
NITTI .
CO VELLI
BERTINI
PASTORE GIULIO .
CIANCA .
CROCE .
DAMIANI
ORLANDO VITTORIO EMANUELE' .

513\:\

5146~

51-47
5148
5148
5f50
5150
5151

Risultato. della votazione nomiU:ale:


PRESIDENTE .

..

'.

. I
rispos~

PRESIDENTE . . . . . . . . . . .
MASTINO PIETRO
. . . . . . . . . .
DE GASPERI,' P?esidente del Consiglio dei

Ministri

. . . .' . .

.. .

'I"

La seduta comincia alle

5154
5155
5155 .

5153.

.5155

8~30:

MOLINELLI Segret~rio, l'gge il processo


verb.ale , della precedei-ite seduta . antimeridiana ..
( approvato).

Congedo.
PRESIDENTE. Ha" chiesto cgedo il
deputato Gasparotto.
( concesso).

51.41.
5145

Votazione nominale:
PRESIDENTE .

. urgente : .

514;8
5121

5123, 51-30
5135, 5144.
5138
5138
5138
51.SS
5138
5138, 5147''
5138
. . 5138
. . . 5139
51q9, 5144
5139

..

5153

Interrogazioni (Annunzi~):

discussione):
SCOTTI ALESSANDRO . . : . . . 51.16;
PERRONE CAPANO . . . . . ,. . . . ,
DE GASPERI, Presidente del Consiglio dei

'

In terrogaZioni con richiesta di


"

Presentazione di una relazione:

PRESIDENTE .

P~esentazione

di una relazione.

BERTINI, Presidente della Giunta ,delle


Chiedo di parlare.
PRESIDENTE: Ne ha facolt.

elezioni.

BERTINI~ Presidente della Giunta delle


elezioni. Mi onoro. di presentare la relazione

della Giunta delle _elezioni sull'elezione con-


testata della circoscrizione di . Catania_ . .
PRESIDENTE. Do atto aU'onorevole
Presidente della Giunta delle elezioni di. qu~
sta relazione. Sar stampata e . distribuita:

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5ii6 - '

2i

GIUGNO

i947

tivo supremo che deve essere la salyezza del


Paese.

Questa crisi ha visto gli onorevoli Nitti,.


Orlando, Bonomi, i nostri uomini politici pi
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca:
anziani e credo migliori, rinunziare a gui-Seguito della discussione sulle comunicadare il Paese per non avere potuto raggiun- .
zioni del Governo.
gere quel minimo di concordia nazionale per
. L'onorevole Scotti Alessandro ha preben governare.
se!1tato il seguente ordine del giorno:
La cronaca della crisi ci ha chiaramente
detto che nessuno dei partiti ha voluto sacri" L'Assemble Costituente. raccomanda al
Governo che sia; quanto prima, rimossa la . ficare un po' del proprio amor proprio per
consentire la formazione di un Ministero che
bardatura degli. ammassi o, quanto meno, ne
avesse avuto per programma l'unione di.
sia ridotta e contenuta l'applicazione al solo
tutti gli animi e tendente ad un solo fine
fine di garantire l'approvvigionamento per le
immediato: la salvezza della lira, la salvezza.
categorie dei nn abbienti.
dell'.unit
morale del popolo italiano. In
" In ordine al prezzo del grno, richiama
tutto questo lungo periodo della cnisi il po. l'attenzione del Governo sulla necessit. di
polo italiano in generale e quello rurale in
adeguare al costo effettivo la quota riservata
hanno dato aigovernanti un nobi-
pal'.ticolare
al produttore, tenendo presente gli alti costi
esempio
di maturit politica e di dilissimo
dei concimi, della mano d'opera, della trebB.
popolo
italiano nella sua grande
sciplina.
biatura . degli oneri fiscali.
maggioranza
ha
continuato
a lavorare silen"L'Assembla Costituente raccomanci
ziosamente
e
tenacemente
ben
sapendo che
. inoltre al Governo, .nella ripartizione degli
la risurrezione del Paese viene pi dal lavoro
oneri tributari, di inspirarsi ad una equa giue dalla saggezza del popolo che dall'opera dei
stizia distributiva,. tenendo presente come
governanti ai quali auguro di sapere ben
sulla media e piccola propriet terriera gi
dirigere
questo popolo cos ricco di energie.
gravi uno sproporzionato carico fiscale: .
La democrazia cristiana come Partito pi.
""L'Assemblea invita pure il Governo, in
numeroso ha ritenuto suo obbligo morale pren- .
attesa della riforma agraria,, a concedere,
dere le redini del Governo, il partito de'i cori-.
nella forma che riterr migliore, le- terre de- .
tadini si augura che essa sappia superare smaniali ai partigiani, ai reduci, agli agricolstessa e 1a prop.ria. visuale di partito per
tori d(\lla Venezia. Giulia 'che hanno lasciato
governare nell'interesse superiore della naper .l'amore dell 'Itlia terre italiane bonifizione e.resta in questa benevoJa attesa: procate con i loro :;;udori e di cui lo straniero
spettando al-nuovo Gov-erno quanto. desidera
coglier i frutti .
il popolo delle campagne, specie i mezzadri, i.
piccoli e medii pr?prietari. terrieri e 1' artl.gia-Ha facolt di svolgere questo ordine del
nato rurale. Il popolD rurale attende che gli.
giorno.
ammassi che hanno chiaramente dimostrato
SCOTTI ALESSANDRO. Onorevoli coldi essere onerosi per lo Stato, scoraggiant'i per
leghi, dopo i bellissimi discorsi di ieri, ib
gli agricoltori e svantaggiosi per i. cornmmaparler a nome del Prtito dei contadini
tori, siano definitivamente tolti e si. ritorni
d'Italia e cercher di essere br~ve perch noi
al regime di libert e di libera con~orrenza.
rurali preferiamo dire cose .semplici, chiare
Per gli anni passati il Governo ha consere concrete. Tratter vari argomenti; la sovato gli ammassi trincerandosi dietro l'obstanza per una sola e si pu sintetizzare
bligo che ne avevano fatto gli Alleati; ora
in due frasi: ingiustizia .distributiva degli
questa obbligazione morale pi non esiste.
oneri fiscali e privazione d libert nei riL'ingiusto trattato di pace avr almeno conguardi degli agricoltori ~pecie dei piccoli e cesso questa primordiale libert di fare a casa
de i medi.

nostra quello che pi riteniamo saggio nell'interesse del popolo. Ora il popolo rurale
Dai giorni della liberazione nazifascista ad
oggi l'Italia ha avuto ben sei ministeri; la
ritiene saggia l'abolizione degli ammassi checrisi test risolta stata la pi lunga e la
sono stati la causa prima e principale per .cui
pi laboriosa; ora io penso che le crisi del
si formato un ceto di intermediari profittatori spudorati ed incoscienti che hanno ina:-:
Governoj le contese di partito, le competisprito i rapporti tra produttori e consumatori,_
zioni per raggiungere o conservare il potere
non fanno che allontanare le possibili e volen- , hanno danneggiato .la produzione -~d hanno':
creato il disagio moral ed economico in tutta,
terose- energie tecniche e -_morali dall'obiet-

Seguito della discussione


sulle comunicazioni del Governo.

ASSEMBLEA COSTITUENTE

-5H7 -

la Nazione. Questo stato il solo risultato


positivo della politica degli ammassi: spendere 100 miliardi per mantenerli.
SEGNI, Minist1:0.. dell'agricoltura e delle
foreste. Non esatto.
SCOTTI ALESSANDRO. pe si conteggia il -tempo perduto dai contadini, i 100 miliardi saranno certamente superati. Il Partito dei contadini, dal giorno della liberazione
ad oggi, ha sempre ,onestamente e apertamente combattuto gli am:rnassi come una fonte
di ingiustizia; come un impedimento reale
all'aumento . della produzione; e come una
causa dell'alto prezzo del pane. Basta pensare
che per gestione ammassi, trasporto grano e
stipendi all'U.N.S.E.A. ogni quintale di grano
viene gravato di oltre mille lire - e oggi
questi disgraziati impiegati della U.l\.S.E.A.
sciperano chiedendo l'aumento dllo stipendio e chiedono che detti tiffici siano tra.Sfo1mati in uffici di statistica agraria... cos
la bur:ocrazia che prolifica a tHtto danno del
produttore e del consumatore.
Qualche giornale, qualche partito e anche
qualche Ministro del passato Governo, hanno confu:so tra ammassi e consegna del gqmo
e hanno detto che il Partito dei contadini ha
fatto propaganda perch gli agricoltori non
conse_gnassero il grano ai gran.ai del popolo.
Smentisco nella maniera pi ,categorica questa calunnia e leggo il manifesto che il Partito dei contadini stamp nel mese di giugno
del 1945, mamfesto al quale ha sempre ispirato la s,ua propaganda. Ecco il testo:

Contadini, consegnate il grano, tratteniamo lo stretto necessario per l'uso familiare, non vendiamone niente in borsa nera e
.portiamo il resto ai granai del popolo al giusto prezzo che retribuisca i nostri sudori, il
nostro lavoro e le nqstre spese.
Per noi contadini un dovere di solidariet umana consegnare il grano, per i 1 Go- verno un dovere che non defraudi il nostro
sudore, che non irrida alle nostre fatiche, che
non approfitti della nostra disunione, della
nostra disorganizzazjpne; non chiediamo privilegi, ma chiedian:o giuftizia e giustizia distributiva nei riguardi degli altri cittadini a
cui sentiamo di non essere inferiori per peso
specifico e sociale .
Ora, il prezzo del grano stato fissato nel
1945 in lire, 700 al quintale mentre.ne costava
all'agricoltore 1500; nel 1946 stato fissato
in lire 2500 (premio compreso) mentre ne valeva 3000 e quest'anno fissato in 4300 mentre
al piccolo' proprietario ne costa 6000 mila: Il
grano oro, anzi pi necessario dell'o,ro per-.
ch. con il grano si vive mentre con il so\o. oro

21

GIUGNO

i947

non si potrebbe vivere. Prima della guerra un


quintale. di grano valeva una sterlina oro,
perch non dovrebbe valerlo oggi che pi
ncessario cli allora? Perch si mette il prez'zo di imperio sul grano, sul granoturco, sul
riso e non lo si mette sugli altri prodotti industriali? Perch non stato con'cesso il
premio della maggior produzione? QualA la
categoria che lavora in perdita?
Bisogna tener presente che il prezzo dei
prodotti agricoli rappresenta il salario del
mezza<iro, del piccolo e medio coltivtore diretto, salario che deve essere equo, giusto,
. proporzionato alle spese, alle fatiche, alle
ore di lavoro, salario che la Diviri.a Provv:id_enza proporziona sempre all'intelligenza e
al lavoro che l' $tgricoltore d 'alla madre
terra.
Ogni agricoltore, come ogni altro lavoratore, ha il diritto 'di difendere il suo salario,
le sue spese\ l'interesse del suo cap1talp, e il
suo faticoso lavor'o che non di sole otto ore.
Specialmente nelle pianure, il grano il principale, raccolto clell' agricoltore, e quindi il suo
. principale salario, 'dal quale deve trarre il sostentamento per s e per la sua numerosa famiglia che tutta lavora,. dal b_ambino di clieci
anni al vecchio di ottanta. E per di pi da quel
salario deve detrarre le on13rose imposte su
cui il fis~o non tri.nsige.
I domanderei ai dirigenti della Confederazione del Lavoio a quale mezzo devono ricorrere i 'mezzadri e i coltivtori diretti per
difendere il loro s~ario, cio il prezzo dei loro
prodotti agricoli:

. Se il Governo, con atto di giustizia, av,esse


pagato il grano al suo giusto prei;zo, ! contadini. avrebbero consegnato non solo il cento
per cento del prodotto, ma avrebbero aumentato la produzione e oggi non ,si. dovrebbe.
constatare che oltre centomila ettari di terreno non
sono stati coltivati a grano, ma I
.
colture libere e _p redditizie, poich l'agricoltore, 'come ogni altra categoria di cittadim, cura i suoi in teres.si secondo le leggi economiche, che non si possono violare arbitrariamente senza provocar<;i danno per tutta
la Nazione.
Per fare funzionare gli ammassi c' voluto naturalmente il controllo governativo,
_controllo che in certe zone agricole stto
particolarmente brutale ed irritante. Anche
quest'anno pare si voglia mettere la sentinella accanto alla trebbiatrice.
Creda, onorevoie De Gaspri, che nulfa
pi uiniliante per. l'agricoltore di vedersi
sorvegliato qule comune delin,quente, quale
ladro della roba
sua.'Questo
controllo
offende.
'
.
'.
'

'

'-

ASSEMBLEA Co:>1'ITUENTE

5118. -

la dignit, la personalit, la bont dell'agri~


coltore, deJ soldato obbediente e valoroso; del
citt.3:dino laborioso e pacifico. II contadino
nel suo innato buon sensc1 ~i chiede: perch
non si messa la sentinella alle poche fabbriche di concimi? Perch non si mette la sentih~lla alle fabbriche di 1essuti, alle fabbriche
di scarpe, alle fabbriche che ci forniscono le
vanghe, gli aratri, i tratt.ori, per controllarne
i prezzi? Non sa il Governo che ci ha dato
una razione di assegnazinnr di concimi di 15
chili per ettaro mentre ne occorrevano almeno 15 quintali per ottenere una buona
produzione? Non sa il Governo che i concimi abbiamo dovuto comprarli a borsa nera
pagandoli sei, sette, ed .anche ottomila lire il
quintale? Perch questa difTerenza di trattamento?
Oggi la terra ha forse pi fame di concime
che il popolo italiano. di pane (Comm.enti a
sinistra) e iI solo sudore dell'agricoltorr:: non
basta a farla fruttificare.
Gasperi,
Questo controllo, onorevole
umdliante ed specialmente umiliante e
intirn.idato~io ,per le nostre donne rurali '
costrette a vivere in un clima cli paura; perch .
rnentre, gli uomini lavorai:io nei campi esse
vivono sotto l'incubo di sentire avvicinarsi'
il rombo delle macchine dalle ,quaVi scndono
i poliziotti dell \annonaria o della questura,
che come gi i petulanti squadristi fascisti
entrano in casa ... (Comme'nti a sinistra), violano il sacro domicilio familiare, met.tno.
sottosopra. ogni masseriz1'a per cercare il
quintale di grano non consegnato e trattenuto il pi delle volte per sfamare i propr
figlioloni, che alla terra danno forza di
muscoli e sudore della front.e, forza che non
potrebbero dare a stomaco semivuoto lavorando da una stella all'altra stella.
E questa paura si viene proprio a destare
nelle nostre sante donne rrali che danno
sacerdoti alla Chiesa, soldati alla Patria e in
quasi ogni fani.iglia rurale attendono un figlio dispers0, curano un figlio . mutilato o
piangono un figlio morto e nella loro lunga
giornata non perdo-no un minuto di tempo ,pt?r
tingersi le unghie dei piedi, e non sprecano un '
giorno per andare al mare o ai monti a mangiare la panna montata fatta con le uova
delle loro 'galline e con il latte delle lor
mucche, a cui porgono il mangime prima che
sorga il sole e mentre ancora tanta parLe di
italiane dormono saporitamente!
Questo sistema di controllo. una vergogna e il Partito dei contadini, siCuro interprete dell'anima e dell'onest dei rurali, invita ili Governo a nonpi praticarlo e sciprat-

De

21

GIUGNO 19/i,7

tutto a non applicare quelle feroci sanzioni


che sono state emanate in questi giorni.
Parliamo ora .del quantitativo di grano
lasciato agli agricoltori. L'anno scorso -er
stato fissato in quintali 1,50 e 2 per ogni coltivatore diretto; quest'anno stato fissto
ir quintali 1,80 - 2,40 per ogni persona .. Io
n.on dico che sia molto o che sia poco; dir
che per qualche famiglia sufficiente, per
molte invece non sufficiente. Ma voglio ricordare al Governo cl~e non quest 1 il giusto
criterio. Gi S. Paolo, i9 secoli or sono, diceva: <<Non si mette. la mseruola al bue che
trebbia ! E con questo voleva dire che al
produttore fosogna lasciare 11 necessario per
la sua famiglia. Il Partito dei contadini dice
agli agricoltori di trattenersi ,lo stretto necessario.
Abbiate fiducia. onrevoli membri dl
Governo, abbiate fiducia in quest'uomo' dei
campi che ve ne ha dato tnte prove in
guerra e in pace, e non mettetgfi la .museruola che lo irrita e lo umilia: Il volere misurare, i) volere 'limitare la rzione al procluttm'e
offende l sua indipendenza ecohqmica e
morale; ed 'questa u'na mentalit burocra~
ti ca sulla quale richia1'no l'attenzione dei
sig1iri nuovi Ministri, percl essa va esplicf:tndosi anche ip altri campi, oltre che id
quello del gra110. Cosi, nel decreto legislativo
del Capo. dlfo 'Stato del 29 marzo 1947. viene
lasciato al produttore di vino' un, solo litro
per perso\ia e su tutt il resto sella produzione
il fisco h Q.iritto del controllo: e cli applicare
la tassa. Ora, se si' vuole applicare una tassa
' che favorisca i comuni di produzione" questa
imposta deve essere applicata solo, sul vino
che viene scantinato e non gi sulla parte
che il vitcultore tiene per s, per la fUa fa-
miglia, per i suoi amii. a cui lo offre 'gratui1
tamente.
A proposito - del vino, quale esponente
, dei viticultori, faccio osservare che in questi
ultimi tempi il Governo ha abolito tutte le
.norme che tutelavano la viti-vinicoltura:
ha sospeso la tari~ cQ.ezionale dei trasporti
ferroviari per i prodotti mericlicmali-, ha elevato: l'ilnposta di consumo in misura esagerata, 11.a permesso ai grandi cntri urbani di
elevare 'il dazio che raggiunge per Torino e
Milano lire i2 al litro, h9- tassato i vini in
bottiglia con cifre sbalorditive, impedendo
cos il cqnsumo e . quindi la produzione di
qualit, che quella che viene sportata all'estero, con grave pregilidizio 'della nostr
bilancia, commerciale.
Or, nell'interesse della viti-vinicoltura,
necessario che il nuovo Governo rive'da

ASSEMBLEA COSTITUENTE

511!;) -

21

GIUGNO

1947

massa di piccoli e minimi proprietari terrieri


tutti questi prvvedimenti draconiani che
he non hanno certo' il reddito pe.rsonal~ di
danneggiano la produzione, il consumo e
280 mila ~fr~ stabilito per gli impiegati. Se
rendono quasi impossibile alla classe operaia
mai, questo reddito potr essere raggiunto
di bere un bic,chiere di buon vino.

da tre, quattro persone ch. lavoi'ino insiAme


Altri ingiusti provvedimenti oggi assit-
come nucleo familiare e non solo otto ore.
!ano i coltivatori dirtti e su quelli richiamo
l~ que<;;ta giustizia distributiva ?
'
l'attenzione dei competenti Ministri.
: stata da me, in questi giorni, una pov-Contributi unificati: i contributi unificati,
m vedova di guerra, Rosina Grassa.no,. la quacreati per l'assistenza ai lavoratori della terra,
oggi sono stati estesi ed applicati anche a quei' , le possiede due giornate e qu~ranta-tavole cii
coltivatori .diretti che non hanno nessuno -. 'terreno, circa nvemila metri quadrati di ter.i;euo, cio meno cli un ettaro, coltivato a camalle loro dipendenze e che nei layori di punta
po ed a vigna. Lo lavora essa stessa con un
fanno intervenire in loro aiuto il personale
figlio (li quattordici anni. Ebbene, questa
femminile familiare., F01le che si vuole con
domia ha ricevuto le cartelle di 'pagamento
questo. ingiusto provveclip1ento proibire al
coltivatore diretto, quando i lavori urgono, . che leggo,:
In1posta, terreno: lir 2.800; imposta cli
di alzarsi _presto al mat_tino e- rincasare tardi
reddito agrurio: !ire 320; imposta sul patrialla sera? Forse che si vuole castigare il.
monio:: lire 2.228; imposta proporzionale sul
suo duro lav-oro? Anche il premio della
patrimonio: lire 2i.869. Totale complessivo:
Repubblica si cercato di farlo pagare ctal
lire 27.812, somma che essa deve ricavare e
coltivatore diretto che non ha nr::;sun dipndente, e questo stato fatto dagli uffici del' : , pagare al fisco lavorando meno di un. ettar
di terreno e sulla quale il nuovo Governo prf>la'Voro dell'Istituto di Previdenza Sciale.
para l'imposta straordinaria' sul patrimonio.
Io ritengo che gli istituti' di previdenza
Ho qui le cartelle d_i pagamento per l'egredebbano essere sveltiti, altrimenti le. spese
del numeroso personale cliventann superiori ' gio Ministro P~lla nel caso volessrr controllarle.
agli incassi gi molto gr,a.vosi pe'. i datori
Ora, se .ci fosse su tut.ti i. trenta milioni di
di lavoro e pi nulla fosta per i lavoratori
etto.ri di terreno coltivabili d'alia una giusta
della terra e per i medir:.i' addetti alle mutue,
perequazione delle imposte, questi terrni
che pure prestano la loro opera con assidua
dovrebbero dare un introito all'rario dello
ab.negazione.
..
Stato di bep. 820 miliardi; e.questo senza ap_ Una deliberazione del consiglio dei miriiplic;are l'imposta progressi:va. Ebbene, questri del passato Governo - iJer venire ad
sta ~ifr.a sarebbe niente meno che la distrualtro argomento - proponeva ...
PRESID~NTE. OnorevolP. Sctti,
la , _zione della media e piccola propriet. terriera
1

e l'annientamento degli -agricoltori.


prego: lei ha oltrepassato il tempo prescritto.
SCOTTI ALESSANDRO. Onorevole PreQueste; onorevoli colleghi, sono le ingiusidente, l'argomento he io devo trattare ...
, stizie che gli agenil delle imposte delle pro, PRESIDENTE. Onm'evol(, Scotti, non
vnce, non controllati o spinti dalla burocra~
la natura dell'argomento quella che deterzia. centrale, commettono a danno dei piccoli
mina il tempo.
_
_
coltivatri . che dalla societ vengono chiamaSCOTTI ALESSANDRO .. :.una deliberati affama tori del popolo e che ancora vivono
zione del Consiglio d')i ministri del passato
in cert zone mangiando polenta ed ,ins~lata
Governo' proponeva l'esone1'0 dall'imposta di
con poco olio e pane .raffermo di otto giorni,
ricchezza- mobilA 'favore di tutte quelle
_
con cipolle al solo aceto.
~ingole prsone il cui stipendio annual~ fosse
' Onorevoli colleghi, oggi tutti vorrebbero
inferiore alle 280 mila lire. Noi contadini
pes,care a piene mani nelle casse .dello Stato,
siamo ben: lieti di que::;to provvedimento che
ma11 questo sperato pozzo di San Patrizio
favorisce tutti i travets del lavoro burocratico,
esausto. :Mentre miliardi di ricchezza nati
ma chiediamo: quale limite stato posto al
dalla guerra eludono il fisco, mentre la trionreddito ru:r:ale per esentarlo dalle imposte ?
fonte borsa. nera ostenta nel lusso, nel gioco,
Per l'imposta proporzionale stil patrimonio
nei bagordi, nei ritrovi eleganti, la ricchezza
sono stati tassati anche i patrimoni minimi.
acquistata 'senza sudore, l'agricoltore, l'artiCredo non occorra essere .un dottore in
giano, l'uomo semplice che continua a lavoscienze ecnomiche per constatare -come il
rare; che continua a risparmiare, che continua
milione e mezzo stabilito come Hmite per la
la sua modesta vita dei campi, vede le sue
denuncia della tassa patrimoniale permetta
tE)rre, la sua modesta casa, i suoi mezzi di proagli agenti delle imposte di colpire una enorme
duzione tutti _al sole~-oberati di imposte, di

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5i20 -

2i

GIUGNO

1947

tasse, di balzelli sempre pi duri, sempre pi


il Governo, forte del consenso dei partigiani
ingiusti.
e dei reduci, a.vesse consegnato ad essi le
terre incolte, le terre demaniali (poich biDa notare, onorevoli colleghi, che di quesogna ricordarsi che in: Italia il pi grande
sti piccoli coltivatori non ne troverete nessulatifondista ancora lo Stato), e con le terre
no che viaggi in treno .con i biglietti a ridue con gli attrezzi di lavoro avesse dato i capizione; .se entrate negli ospedali non ne trovetali necessari per mettere in efficienza )a terra,
. rete nessuno cui la mutua paghi l'ospedalit;
merc il lavoro e la buona volont dei partioo girate per la campagna li troverete a lavogiani.

rare ancora a settant'anni e senza pensione;


Ed
a.
fianco
dei
partigiani

reduci
io
mi
e quello che molte volte pi addolora si che
~uguro che il Governo trovi posto anche per
il frutto del loro lavoro, l'interesse del loro picgli ottimi agricoltori della Venezia ,Giulia.
colo capitale, le ingenti spese della campagna
che hanno lasciatctt con il pianto nel cuor~
s_ono sotto la cappa del cielo, il quale non
quelle terre italiane ch'essi avevano fecondato
sempre benigno verso .di loro.
con sudore italiano: anche questo un~do
Ed di questi giorni la notizia che la granvere
di giustizia, di solidaril?t nazionale e
dine ha fatto piangere gli agricoltori del 'verocampagnola.
nese, del canavesano, del casolese, di Frascati,
- La campagna che tanto Ifa. contribuito
dell'astigiano, dove furono distrutti anche i
alla guerra ed alla lotta partigiana, che '.ha
sostegni delle viti ed il raccolto stato comfornito la maggioranza dei combattenti dando
promesso pure per un altro anno.
mezzi alle brigate partigiane, viveri e ospitaChi pensa a questi sfortunati agricoltori?
lit al\che quando v'era pericolo di deportaQuali sono i provvedimenti dello Stato verso
zione, di_fucilazione, di_ incendio della pro-
questa benemerita categoria sulla quale si
pria casa, qu~sta campagna ha visto,. giunaccanisce il fisco anche dopo la tempesta? .
gere
la liberazione con un senso di sollievo;
Questa la tragedia dei. piccoli e medi
ma

stato un 'semplice miraggio, una fata


coltivatori, caro onorevole Pella, ai quali
morgand. ' .
prego di rivolge:i:e una attenzione benevola
Ne ha fatto l'annq scorso ed. ancora oggi
e non grifagna. Se, mai, lo sguardo suo ei'ierne
.
fa una triste esperienza. Il Governo ha
gico e severo - ella biellese e perci intG1 7
rinsaldate
e rp.fforzate le vecchie leggi fasciste
ligente osservatore - dovr rivolgerlo verso
e
r'3pubblichine:
Il buon onorevole Farri voquegli industriali che hanno trasportato al- .
leva
mettere
l'agricoltore
sul libro nero della
l'estero i loro tessuti, i loro prodotti industria-
GoverJ?.i
che
gli successero I~
Nazione,
i
li e invece di riportare in Italia la moneta
hanno
po~to in roce; io mi auguro che il
pregiata per sanare le piaghe di questa nonuovo Governo non ne ribad~ca . i chiodi,
stra grande ed amata malata, la Patria, lapoich
l'agricoltore sempre paziente, sempre
sciano i loro guadagni lass dove la loro rictollerante.,
soffre in silenzio, ma vi guarda,
chezza si accumula non a milioni, ma a migiudica
dagli
atti e non dalle parole o dalle
.vi
liardi. Contro questi la tenaglia della finanza
promes~e, e si prepara moralmente e intelletdovrebbe incidere nlle carni vive, tanto
tualmente al suo domani, che p'rossimo e
eh.e il dolore li obblighi a riportare in Pa~
non
pu man,care, poich la Divina 'Provvit
tria il proprio patrimonio depositato all'estero.
denza nei momenti difficili clella: vita sociale
Un'altra osservazione, onorevoli colleghi;.
chiama a rinnovare la societ esausta le forze
i molti nostri partigiani e reduci ancora non
s~ne, le forze vergini, I.e forze che hanno
si sentono a posto, sono irrequieti. Molti di
ancora volont di produrre, di risparmiare.
essi hnno nascosto le armi scitto i pagliai,
Saranno queste forze rurali, onorevoli collenelle tombe dei cimiteri, nelle cantine, sojtoghi, quelle che salveranno il Paese ! (Ap-,
terra, non so per quali occulti fini.
plausi).
o constato che quelle armi . probabilPRESIDENTE. L'onorevole Perrone Camente sono diventate arrugginite e col tempo, . pano ha pr_esentato' un ordine del 'giorno del
ritornando il popolo alla serenit dello spi-.
seguente tenore:
rito, pi non servono e pi non devono servire come armi fratricide.
" L'Assemblea, Costituente,
riconosciuta la necessit di contempeSarebbe stato . meglio che quelle armi
-rare le due urgenti e parallele esigenz di
fossero state consegnate allo Stato iLquale ne
una ferrea pressione. fiscale e -del massimoavrebbe acquistato autorit ed in cambio
possibile incremento delle attivit produttive
avessero chiesto armi pi belle pi pacifiche:
e della riprsa edilizia,
vanghe, zappe, badili, aratri, trattori; e che

.ASSEMBLEA COSTITUENTE

--'- 5i2i -

2i

GIUGNO

i947

f~rmalmente a portare subito il decreto legge


gi promulgato e da convalidarsi, all'esame
' di questa Assemblea.
L'imposta ordinaria, dicevo, colpisce i
patrimoni immobiliari da un minimo di lire
centomila.
Ora, basta fare questa precisazione pe:rch
subito se ne ricavi come l'imposta &dinaria,
in sostanza, colpisca i poveri, colpisca anche
coloro i quali oggi hanno propriet immobiliari modestissime, come potrebbe essere per
il contadino la piccola stalla destinata. a custodire il somaro, come potrebbe essere pe~
l'artigiano la modesta casuccia destinata a
ricoverare sotto nn tetto unico ed entro quat~
tro mura ristrette, il padre, la madre, e i figliuoli:
'
II malcontento, suscitato in tutto il Paese
da questa disposizione, vastissimo.
La stampa registra. ogni giorno notizie di
comuni nei quali si fa o si mkaccia di fare lo
sci opero fiscale:
-Noi deputati riceviamo tutti-io per me ne
ho ricevuta una grande quantit- lettere da
. sindaci ed anche da interi aggruppamenti di
piccoii proprietar che protestano, vivamente
protestano contro una' imposizione cosi grave,
cosi onerosa per . categorie cosi bisognose
e cosi meritevoli della soiet.
, Raccomando q1,Iincli 1, Governo di voler
considerare, come dicevo, l'opportunit di u~
riesame della determinazione del minimo imponibile, portando tale minimo a un IivellO"
adeguatamerite pi alto, per modo che i piccoli propriet.ri di immobili, rustici o urbani,
Ha facolt di. svolgerlo.
siano messi in condizione di nqn dover subire
PERRONE CAPANO. Onorevol colleghi,
l'espropriaziqne del loro piccolo capitale, o
io mi auguro, anzi affe'rmo che manterr
per lo meno l'assorbimento, a spron battuto,
senz'altro la parola data all'illustre Presiden-.
entro un anno e mezzo, di tutto il reddito di
te: svolger, cio, con molta rapidit, attesa
cui il loro capitale capace.
.l'urgenza del!P. conclusioni, alcune osservazioRaccomando altres d"P>voler rilevare queni che vorrehbero essere costruttive. Si - sta volta nei confronti dei piccoli e dei medi
molto parlato, nel corso .di questa nostra
proprietari, l'opportunit di una pi iunga-.
discussione, del decreto 29 marzo i947, n. 143 ..
dilazione della durata del tempo stabilito per
-concernente l'istituzione dell'imposta sul pa~
il pagamento di questa impo1ta.

trimonio.
A riguardo di cotesta raccomandazione,
Questo decreto, come tutti sanno, consta
ho richiamato. anche i medi proprietri, ii;i
di due parti: una relativa a.ll;imposta ordiquanto nei lpro confronti si verificI?-er, per
,naria sul patrimonio, che gi andata in rieffetto della brevit del termine consentito
scossione; l'altra., relativa all'imposta progresper il pagamento, la contemporanea esistenza
siva 'straorclinaria, che dovr anelare in ridei due tributi: dell'imposta ordinaria e delscossione col prossimo anno.
l'imposta progressiva straordinaria sul patriLe mie raccomandazioni per la pri.ma parte
monio, in quanto, come noto, la prima dovr
riguardano l'opportunit di elevare il minimo
essere interamente estinta nel 1948, mentre
imponibile fissato nella somma veramente
la seconda comincer a gravare dall'inizio
-esigua, per i tempi che volgono, di lire cento~
dello stesso i 948.
mila; nei riguardi della seconda par.te, r.ifletL'onorevole La Malfa, nel suo chiaro e
.tono l'opportunit che il Governo si impegni
interessante discorsq, afferm avant'ieri che,

invita il Governo a disporre senza ritardo:


1) una equa .elevazione del. minimo
jmponibile della imposta proporzionale ordinaria sul patrimonio e una pi congrua dila.zione del pagamento di essa da parte dei picColi e medi proprietari;
2) la definizione, entro un breve termine, delle tassazioni degli utili. di cngiuntura;

3) la sottoposizione all'esame dell'Assemblea stessa del decreto legislativo presidenziale 29 marzo 1947, n. i43, concernente
l'istituzione dell'imposta straordinaria progressiva sul patrimonio, affiIch .si renda
possibile una cauta ed obiettiva revisione del
tributo, la quale elimini l'ingiustizia della
.situazione, , particolarmente . pregiudizievole
per le provincie meridionali, in base a cui
l'onere grava in modo quasi esclusivo sui patrimoni irrill!obiliari, ritenuti prsuntivamente altres deteritori dei beni .liqui.di, ed
.:affinch la necessaria maggi_ore pressione poss,.a
invece volgere a colpire-i beni che s'imboscano
o che sono il frutto .di speculazioni o di attivit improduttive, e al tempo stesso possa,no
-essere ricnosciute ed esercitate le esenzioni.
" Ai. medesimi fini l'Assemblea Costituente
raccmanda al Governo la graduale sostitu:zione di un regime di libero scambio dei prodotti al regime -vincolistico attraverso una
fase intermedia, tempestivamente predisposta, di disciplina della produzione e della
-distribuzione
'"

ASSE:MBLEA COSTITUENTE

_:_ 0122 -

2i

GIUGNO

'1947

per poter fare una politica antinflazionistica


niale, raccomando al Governo di mantenere
bisogna duramente colpire 'il potere di acqui- - la promessa di portare la legge all'esame e alsto, attuare una ferrea politica di tributi ~a
la discussione dell'Asseml:)lea, perch indiriscuotere in tempo relativamente breve,
spensabile che se ne riveda la struttura fon altrimenti gli scopi di tale politica non potrandamentale, in quanto essa consacra una granno raggiungersi. Si pu .sottoscrivere questa
de ingiustizia nei riguardi del Mezzogiorno
chiara osservazione; ma bisogna integrarla
d'Italia, perch, in sostanza colpisce quasi
.con l'altra che, mentre occorre colpire, duraesclusivamente la propriet immobiliare e
men~e colpire il potere d'acquisto, limitando
la colpisce due volte. Non solo, infatti, ne fa
quindi le possi~ilit di consumo e soprattutto
l'unica fonte dalla quale attingere, cpn criimpedendo i consumi superflui e voluttuari,
teri . particolarmente severi, il tributo, ma
bisogna al tempo stesso fare in maniera che
presuppne presso i proprietari imm::obiliari
la detenzione di quei beni mobili e liquidi dei
quella iniziativa privata, che stata tante vol..1
quali invece.andava ed. andr fatta la ricerca
te magnifica"f;a e posta sugli altari in questa
Aula come l'altro anello della catena della
presso le categorie degli speculatori e di colo- .
ro eh~ .si sono arricchiti,. comunque, per efdeflazione necessaria alla ricostruzione del
fetto della guerra, durante la guerra e dopo
Paese, non sia interamnte privata delle fonJ
ti alle quali potr attingere per dare increla guerra. L'esperienza .ci ha insegnato che_ in
mento alle attivit produttive.
materia di promesse di questo genere, relSe questo 1 esatto, se una finanza sana,
tive cio alla sottoposizione all 'esarhe. della
tesa veramente al miraggio della deflazione
Costituente di decreti-legge .o di disegni di
legge, il Governo non "sempre stato di pae della ricostruzione, si dovr ispirare a tal i
,rola ..
.!" _..
,
cri~eri,' sar assolutamentei-iecessario che le
raccomandazioni da me sviluppate siano , ,~ ' Que~ta. volta dqvr esserfo, perh non
accolte, perch altrimenti l'iniziativa privata ~ rpossibile lasciar passa:r;e sen_za un adeguato
sar aggredita alla base; cio nelle risors di
esame in tutti i suoi particolari 1,ma legge copiccoli proprietari e coltivatori, e pr~cisa~
s importante sotto. tut gli aspetti. Di essa
mente anche in quelle della categoria di me.: : ci dobbiamo. seriamente- interessare e preocdi proprietari.
pare tutti per farle raggiungere i. suoi giusti
Successivamente prego il Governo di voler
obiettivi, . senza tuttavia isterilire la. produ.considerare l'opportunit, sempre 'nel 'qua- .zione e . mortificare: le mol-teplici e sempre'
dro di queste esigenze fondamentali, di decrescenti attivit di questo 11:1,borioso popolo
finire una buona volta la tassazione, "e liquiitaliano.- Essa inoltre deve essere posta su
una piattafor:i;na 'di giustizia tributaria p'erd,azione dei. cosi detti utili di congiuntura;
.Non intendo insorgere contro questa imposi~
ch il contribuente pagher tanto pi yolenzfone' e. reclamarne l'eliminazione: segnalo soltieri e tanto pi prontamente: quanto pi
. tanto la imprescindibile necessit che essa,
avr la sensazione che non. saranno compiute
poich di carattere straordinario e di natu1:'a
sperequazioni ed ingiustizie.
tale da determinare, logicamente, nelle cate'Per quanto riguarda la politica degli ammassi desidero dire una parola sola~ Il Gogorie colpite o che. possono esserne colpite, il
verno ha accennato alla'.. vplont di passare
terrore, 'e quindi ancora una para lisi' della
dall'ammasso integrale all'ammasso per coniniziativa privata, sia una buona volta con.,
tingeritamento dei cereali. 'Se intende veradotta1 a conclusione. Tra il terrore. e il sospetmente attuare qQesto proposito, deve proceto rion. si produce.
dere'. ai relativi disegni di legge ed alle relatiGli onorevoli collghi sanno e il Governo
ve disposizimi fin da ora, perch coloro che
conosce benissimo la situazione che in questo
hanno il dovere ed il diritto di seminare la
campo, neglianni scorsi, si andata formanterra e che ci dovranno dare il grflno hanno
do. e che si manifestata sempre pi deleteria
bisogno di sapere in tempo in quali condizioni
ai -fini dell'0rganizzazione della produzione~
e con quali prospettive potranno svolgere
Un primo decreto fu promulgatcx nel 1944; un
questa loro attivit. (Applausi): .
secondo nel 1946, un ultimo nel 1947: noi spe. PRESIDENTE. Dichiaro chiusa. la diriamo che finisca .questa serie di decreti e che
scussione sulle ,comunicazioni del Governo.
sfano messi senza ritardo in esecuzion~ i principi
Ba chiesto di parlare l'onorevole Presiai quali decreti stessi sono ispirati, rappresendente del Consiglio -dei Ministri per rispontati nelle consecutive correzioni, chiudendosi
dere ai numerosi oratori che hanno parteci-
definitivamente questo increscioso Ca.pitolo.
patci alla discussione.
Jnfinei:per quanto riguarda :la sec0nda parte della legge relaitiva all'imposta patrimoNe ha facolt.
~

ASSEMBLEA GSTITUENTE

Oi23 ;

21

fl-IUGNO

1947,

;-. '. DE' GASPERI, Presidente .del . Consiglio.. ch, prmia, per. mancan'z cli'.visione pan.or~~
dei Ministri (Segrif di pivq, .ittenzione).. O.no- -.mica:; .1~il - poiev,a_ e~sete. cosi 'chiaro., ~e cos
'revoli colleghi, n,el mio .primo- discorso avevo_; evider1te: ' vero" che dopo, ccime. Go'ver1rn;
evitato d_i pai;lare dell(!. crsi,' del '-SUO ivolgi- . C~ sia.m ~ mes~i. con la, massima diligenza a
merito, dlle sue cause. ;Avvo . dtto'. .che'
con~rastare questa. hina .verso l'abi&'So: .a))~
sare'i ''stato" -~ cisposizloe'- .. del.l'ssemblea,'_ '.biamo" deli1)era tQ' j.elle" imposte '\'l 'c!.13lle 'tasse,
qualora. ayvers'ari;_. o.;~: m_ici .,. av~sf>efo :'-ri- . ::per 200 '.miliardi;. abbi'an10_.comprsso; tut# ,i,
ch~e~~. :una spi~gaziqn_Ei" o- fo1a ~ i'nfotma'zine; , ._.pilan_ci" ._abbi9'mo :ncl:ie :'proposta. la :r:~visi9}1e
:d_ett.gliata:._ Mi ero sba:gliato::.i:Cre.aev.o .:cp.e . lel ,n~ie_ro .clegli. imp~gati;:cpn la _ri,duzione!
l'importanza; .Jl. vl~re.:o . :miio.;di'.ri 1 Go-' "del :5"per. cp.to, siam'o:ia:rriyati. a_ risultati
yerncP :Venisse misurato: soprttutto:.:dal: suo:. ,relatvai'nente ottifui-.in:..:confronto: alla situa'progtainma:,'dalla su.a' costitu~ione; -d( com-.. : 'zfone :p'ecelente. Tutta~ia. ii :;de(i-it~ .di. 3'12:
ple$~o--: delle';. :forze che "vi.. 18.vorah_.\ '.:I~i:.., .JVilia:r~i rapprsentava _: s_f>mpr' lin: .n.~evol.
ive ;.:parecchi ortor.i deil' Asse1nblea si sqho
allarr:e; . accanto .'.ad .esso q' era il defi.Cit. qeHa
preoccupati 'soprttutt~/ d-~.lo .. .svo~gi'mento; ':'-bil~ncia: dei, 'p~~a:men;ti_ 'e' 'ii una? situaziop
della _crisi"e.di propos'iti .di,:chi. q,~sta,:crisi" : di cass:. per:_icolosa;; ei.,c'era.: scipr~attutto. iJ:
ha .'guidato.: Orq.. dobbi.Pio. ,.'tei1e;r.. conto di. -: ~egn> ~della_ man_can~a ,c\i .. fiducia: da parte
qu'sta tendenz:a, e: pr: -par.te-,_mia:: dfe:i:iscc -. ... q~. pub~lico_, i.talfan() -e.:.dei: risparmitori/e
'!n' :dettaglio: :come la::crjsi .:s1 :syolse. e''prch' ' ..certi s'iJgn~ clf poca-:s'fou_rezza.-nylla: ..J.lostra .. s{:.:
:la",cr-isi Venne:: "t~to. pf. IO (:Iebifo; 'fre,. in' : tua~io1ie: 'anche da.par.te di coloro' che 'si ,e~n9
_qui.? ..F onor~vql Nenni, 1~a . 'qU;i, pres~nta to. !. .. :'Mamati .:Per. :prim:~ .dal di...f\lori per ai tarci:
una sp,cfo.: di .i;toria romari~ata;" .che. ha .bi-' .'., :-: ; ' Quan_do. si, f8:.1a clpa.:---P.O~t 1;w 'ergo. pi.bpter-.
.:sgno ;.,di. molte -:'r-tti.fiche.
... h_o 7 4r mi.o. c;l(s_orso-r.1d1~:di:\:er :dat ;i_:ai~'.
:." ,,,Vi: :riCordo l.ch,;;pr.l'ma- che }ii.1 parlasse .di , Iarme; :si' deye. _pens.ar .:et~- i1 . c1.is0rso"'radio'
:crii, .sj . pa:r~~~o:.' ci_i ! gravit> ~ella sifot;tzio1;re:. ... :era,'. una. : COns.egU!')l,Z.'. delf a.llarm.~/' 1ion: :mi
Jnan,~iaria :: Quand :i.1 Ministro., Cam:piHi ..pie~
. .:allrmB,
:sezj-t. :)a-! su -.r~lazi'.oi1e:g~el'.~18,,_:una "spede ../ 1 ; ;:- :Fu; ip ql.1eJ. disc,ihio:-i~aclio: ..6l1.\3. !1a:cq.u~-.: i'l
cli i'e.ndiconto o' li~:i,1veri'1a,~ib.:'~hi;i ::i-i'on; si,_E)r_a, : .,pe11s!er'o~~di1.un,~ sol1,cla.riet~' p:,:,\;~~ta:;- _c}E(sJ.1 ~
:rri_ai, fatto in' qella rnisurif:.d ~nruella pr9-k''' .p1:>ras_~!'J. l.)ri:.tiere:< dL, pa1'.tifi '.e- lel Jin:;ti,te:
'fb1~d~t, "1' AssemblJ:_:scelse_: ia".rilli1ii{ dell.:" cP.,: fin' _a cfue1:moi11~~o', .s} era ten:ii-tf'rll'a
;-quattr9: Commissio'ni .:per "a ctfacussiQne prli-~:-- _:: i~_spoi:is~:piii.tA~ g{{yehiativ~-, ~:tii. <h\e(ciisco~'s:o'
.injnare. n quest~- quattrp. Com!11issioni: ra:11~;'..) <\o; ~'?.i~~Y.i. ~ull~: :c~r>. : :o:oyen\ci ~h'.1. fo,t~to'/:gl,i
"presenti quasi. tutti. gli: oratori che qui hanh<f . -' sfirz1. h~:.11. Gp:\'rno f11ce.va:e:che illti'i'cleya
i1ilterlo_l1.l~~o I~ :ma:tria .'fina~zi~ria;. e 'si syo),sE(;. _.:rai'~; .'.~1eL :_c~.fripp- .. ~_n;i61).1jc_9. :~ .':firian~i~i:;~.'-:::~
uria disussione:_oggettivi, appassii:mat; mossa-.:' )i-P..i; ,ggiungeV,9: :;f:,a 'yef,H che ..if Qo'\1ernd;:
sopratttj.tto,-'. neli'interss. cf '.t=>~es, dall'ai~, -~ cfu:_~lsi#i:':~0.6y,~_rnq,,,r~r\'."p.i.i' ;'.sp.$r;ar~,: i'a pre~
l,rme he .era: siato,:'.dat9:
::sent-srisi:,!=Jco~1!).nic'O:, _h'e:e.:~ll!'l,,bse.:c,risi~ d_i
, 'Al.la. discuss~(me . ~o .. non:-. ho ;par.t~cipa_to. .:};.lJci~; :_r~i ,.fduci~_._n~n,-,nei .po~hi.. 'u9i11inl 'Qh,
m.a:.ho assist~to .con_ la massima.:attenziri~, .starino _at,,Goy._eri~<:1,-.ina n~llb s~\:lJ.z'o::.ct'eLp,t>F
come :coli che ~vev la ~assima respnsab_f-., pq~o:i_tali~no\ qi riavArs.i. <ff11i ..~is9trt . :d1ct~P.?-:
.l.it_~ ~a:- questa. d~s~ussi~ne;-_ alla. quir. -hanno,.: _,, g~r~.a; ~ noh::.:J.<:: .p'u.:,-S,e_" g~1 ,?~'~any \'lcp:norn~j.
parte.cipto :: uom1111 :: clie ':appart'iJnevano; ':lal:. ~en,ai vita -nazion,ale;-c.1o ._gli :1st1tut1_; 'ecQ;fO:Govemo ed umlni. ,h,e. ne erano. al-'di, fvori,'. . inic'():-firianziari_; :.~e: c~ategqrie ;(l_~gli .,iri.cfo~triafi
uoIPin,i' che oggi sono favoreycHi' al .Governo .ed:_ .:e .c!f. c:olor</. h~ _si _ocupal() deli'e .-in\il1$_trje:,
uouin1 che ;oggi sono'-'"ntrrf, .Q.a questa"_. tantQ .dtri,--d.i'Javr.o cJ:i.e'- 'op:rai,''cfegh' :gr.i~
:i_is_c:ssfoP,e,. qhe. si.--fondava: sull'esp.osizione ... :o1t9.~i ~' dll~; .ompay~ecipazicin de!'.'J;lr!l:::
di'Canpilli - che ~i:riv.va.a. 610 mili<!-r~i di_ ).ia,r;iti-,::degli.:a_rtigi~ni,_'.~ella: . -~FainP-?:~li.e.:~de
pas'sivo.:del- bilanci.o,., .pi~i90 miliardi_.di resi-' 'r"appres,;nt:a:._gli_ ..i!}-teb;)'ssi, ,e:le' d~rettiy''; ::no_n. si
_d)li passivi, .--.-si' r?-ff.orza:ta iri"'me -la _.o_ny-i~-- . s~ringi_r.9 int9rnq ,.a1: G<_:ivril.9.-;.q;ti.e~f;p::.ci.S-yIJ
zione ch la situaziol).e finanziaria era' molto
: al~ro .c~e sift;.per uno sf.rzo wi.nune e sqli.dal.,
grav~. e che c'era bisogno . eh una scossa, part~.~- ' ..e ~o~ .~;,j:)rop'<;mga'.9.'cli
tt.er 'ord_in~' i,ri asa
colare nel Paese, perch~ 'ci;'arrest~~sim:o S una.' __ nostpl,. 'd'i: .dife~1~~i'.e. la '.moneta. . e"' q~ailto
c_hina che .mi. sembrava pricolC?sa.
.
.re.sta: del patrimonio'-nazionl,: sopp_o_rtaiiqo~
_: ..Si. pu esse~e. di diffenti "?pin5oni, .:si ._.. proporzionalmente .... alle proprie 'possibiU:t,
_pu credere che io abb,ia'- sagrat()_;: ma _I).Ori,.
i :sac,rifici necssari Accenna-\;ci p\'H. a(p'eri.si . . pu. dubitare . delle: :ragionf che hanno . : . oli . deWinflazione' e ;corildev.o': <<Possibile
scossa .la imi~ re~pons~bjljt e~. hanno. ~ich~'.3--.. ;_ .: ?h~- 11)u~}g,Q~i:id~pe _i. p'~i;~i)~o_r~ c?mp,ri1g~IJ_?
mato. alla mia attenzione uno stato d1 ct:ise. .. che quando~1 tratt:a cllla fi.cI.ucia_ nelle:\.: n;ioI

.me

)<

.ASSEMBLEA COSTITUENTE

5124 -

neta, dP.t credito dello Stato all'interno e all'estero, siamo tutti legati l'uno all'altro,
-che quello che ci salva non sono i programmi
ftlturi di destra o di sinistra,- ma sono nna
-sostanziale, manifesta e leale solidarit -di
-oggi nell'Amministrazione dello Stato e nella
legisl'azioirn della cosa pubblic,a ? Se i rappresentanti di tutti gli interessi onesti e di
tutte le concezioni economiche fattive fossero
dentro il Governo, o, consapevoli,de!'estrema
gravit dell'ora, conorressero alla salvazione del Paese, il popolo.. che lavora riprenderebbe quel senso di si'curezza, che vuol dire
fiducia, e l'estero riconoscerebbe che la
nostra. solidariet' merita credito. questo
il pensiero che mi tormenta da qu8illdo tornai dall'America; questo il pensiero che ritorna in r,nolte delle lettere inviate dalla popolazione e dai lavoratori n. E terminavo:
- E perch le eccezionali condizioni economiche che mettono in causa la. vita del Paese
non d'ovranno, in_ un certo. rrfomento, spin.gere gli stessi paTtiti politici ad una solidale
-collaborazione nell'opera di Governo, dando
tregua ai co.ntrasti pi . disgregatori ? Di
fronte al problema del risanamento finanzia.rio, dell'approvvigionament> -qei viveri,' delle
materie prim, e della vita stessa.delle classi
lavoratrici, di tutto il popolo italiano, ne-.
-cessario ()pporre, a. quello che i pavidi consi- -derano fatto inesorabile, la concordia" fattiva
di tutte le parti e di tutte le forze vive: unit
-che ~-on duca alla disciplina foterna ed allo
"spirito di sacrificio liberamente accettato .
Questo il discorso-radio che doveva tanto
.allarmare, questo il discorso incriminato com
..attent?.to all'unit democratic_a repubblicana,
-que-sto il discorso che doveva rnilla sua pratica attuazione condurre a tentativi che io
poi ho cercato di attare.
Ora, parler qui in concreto (li questi tentativi. L'onorevole Nenni risalito alla crisi
di gennaio ed ha parlato anche di cause oscure. Fra le cause oscure c' il ritiro di Nenni
--dal Ministero degli esteri, la divisione .avvenuta entro il partito socialista, che era n
partito rappresentato nel Governo. e le di-chiarazioni del Congresso di Firenze del.Partito repubblicano.
QuPste cause oscure rendevano necessario
un rimaneggiamento dcl Governo; per lo
meno, io ho creduto pi 'democratico di rimettere il Governo nelle mani del Presidente
-della Repubblica perch convocasse e sentisse
i rappresentanti di tutti i partiti, allo scopo_poich da tempo cerco la quiete non il
lavoro, che gi abbastanza nejio prestato .di affidare a un altro uomo la possi_bilit di

21

GIGNO

1947

organizzare una solidariet che credevo anche


allora pi che mai necessari a.
Si, lo confesso, volevo specialmente la
collaborazione con i socialisti temperati. Per.ch ? Perch avevo conosciuto nella pratica
di Governo uomini solidi e competenti come
Tremelloni, e come Corsi, che, avendo con me
diviso la responsabiiit del Ministero d_j:ll1' interno, dimostrava tale senso di collaborazion da dimenticare in molti momenti
il Partito; avevo conosciuto uomini come Saragat, che, ambasciatore a Parigi, aveva dimostrato di lavorare soprattutto per l'Italia,
e con questi non escludevo gli altri. Quindi,
nessuna pregiudiziale per escludere -socialisti
' e comunisti si presentata in quella crisi.
Certo, io penso anche oggi che per l'Italia
sarebbe una fortuna se si potesse costituire,
accanto alla democrazia cristiana, una democrazia dir_ cos laica,. una democrazia socialista, in modo' che le due forze.potessero, nei
mome:r;iti pi critici della Nazione, dare il
senso dell'equilibrio e della difesa dei principi soci~li, consolidandoli nella civilt cristiana. Questo dovrebbe essere il nucleo .cen~
trale, senza escludere altre forze che possono
confluire sopra tale direttiva. Certo, _questa
speranza -lecita; ma escludo che al momento
della crisi di _gennaio io ?-bbia c~rcato di fare
un simile Gverno, ed escludo soprattutto_
che la mia- intenzione fosse ~tata _quella di
mettere fuori comunisti od altri.
Oh, avrei avuto cento: pretesti se, di fronte a tutte le pressioni di giornalisti e di uriosit giornalistiche, avessi risposto con tenden- za anticomunista; ma prego i miei critici di
estrema -sinistra di rileggere la mia intervista
in America e le mie dlchiarazioni per trovare
una sola parol il). cui io, per opportunit del.
luogo, del tempoi'e degli interlocu~ori, abbia
detto una parola che potesse essere contrad' dittoria per un uomo che in quel momento
presiedeva un Governo, di cui facevano parte
i comunisti. (Approvazioni).
In quella crisi non voller"o entrare nemmeno i repubblicani, e nacque l'idea .della
(( piccola intesa n.
Anche i repubblicani avevano collaborato
al preced'nte Ministero;_ si era trovata una
affinit programmatica, ed io credevo e speravo che nel momento in cui si trattava di
consolidare la Repubblica, anche il Partito
repubblicano sentisse la responsabilit _.di
condividere le difficili_ situazioni, perch la
Repubblica, uscita fresca fresca dalle d_ecisioni. del 2 giugno, diventasse . reale nei
fatti e nei consensi delle m_p,sse del popolo italiano.

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5125

Poi venne un periodo di attacchi. Signori


1niei, voi. li conoscete gli attacchi contro il
..Governo, qugli attacchi che hanno quasi
:paralizzato per un mese e che h~nno tenuto
:in sospeso gli uomini che dovevano proprio
occuparsi delle finanze e della salvezza della
'lira; attacchi per che non si limitarono ai no-
.stri Ministri democristiani, ma che si riferirono
.anche ad altri Ministri che io, come era mio
,dovere, - e non sono qui per vantarmene 'ho difeso con la stessa forza e con la stessa
'imparzialit con cui ho difeso i miei. (Appro,vazioni).
Fu un mese di travaglio. Si dice: ma noi
.alla Costituente siamo stati zitti ! Grazie,
cari alleati, siete stati zitti, quando si trattato dell'ordine del giorno; io h<Y dovuto battermi per ottenere un minimo di ordine del
giorno .che ponesse fuori causa i Ministri, e
:sulla stampa {poich l'opinione pubblica non .
.si fa semplicemente qui e sulla stampa amica e dei mfoi amici) si. , inaugurat~ e ontiT\uata, con resistenza feroce, una campagna
contro i Ministri. Io qui, da que$ti banchi, ho
-difeso .la regola logica per ogni democrazia;
ho sostenuto -che si trattava, spe:ialmente nel
Caso del Ministro del tesoro, di responsabilit
ministeriale e che il Governo era solidale che
pertanto prima doveva esaminare, fare l'in~
chiesta, battersi il Governo stesso: poi doveva
venire . dinanzi alla Assemblea.
.
Questo principio, che era sacrosanto _e che
.avrebbe impedito che la Commissione scivolasse .in n compito che non era suo, questo
:principio io dovetti lasciar cdere per tener conto delle obiezioni" che mi venivano da parte
.amica socialista, quando in Consiglio dei Ministri mi si disse che, per ragioni di partito
ed anche per ragioni interne stesse, sarebbe
stato bene che io mi fossi indotto a recedere
<la questa mia pretesa, che pure era logica.
E allora io ho ceduto, cercando una di
.quelle formule transattive che salvano IafacCia, ma non la sostanza. Fu malB. Quando venne la relazione degli Undici, voi vedeste che ci
trovammo imbarazzati, -noi a giudicare favorevolmente, gli altri a giudicare in senso ne,gativo.
.
,
Tutto sarebb andato bene, se non ci fosse stata l. campagn.a; campagna che veniva
essenzialmente da parte comunista, con quesio foglietto che natralmente.'.. non viene
dal centro .. Togliatti mi dice sempre: <<Ma
.tu hai la fissazione che tutto venga dal centro ! Pu darsi, ma siccome questo foglietto
fatto molto bene, certo che st'ato fatto
per lo meno da amici dell'onorevole Scoc.cimarro.

21

GIUGNO

Hl47

Vennero poi le elezioni siciliane, cui i Ministri del mio Governo intervennero con molta energia. Certo, i Ministri avevano 111 libert cli farlo. Nessuna eccezione quindi, se
qualcuno mancato anche per otto o dieci
giorni cli seguito. (Commenti a sinistra).
Voci a sinistra. Aldisio ! A.ldisio !
. DE GASPERI, Presidente del Consiglio
dei Ministri. Non facciamo nomi, perch vi
erano Ministri che non erano per niente sici-,
liani, ma erano della parte opposta. (Applau-'
si al centro). Ora, io non faccio obiezioni a
questo, 'ma dico: qun'do si diffondono foglietti come questo per il Blocco del popolo, in cui
si insinua che un Ministro democristiano abbia fatto un miliardo e mezzo speculando in
borsa ... (Proteste a sinistra);
Voci a sinistra. Il nome ! Il nom.e !
DE. GASPERI, Presidente del Consiglio
dei Ministri. Non occorre che faccia il nome,
perch l'accusa stata mossa anhe qui .
Si dice nel foglietto: De Gasperi, Presiden:.
te del Consiglio - qui faccio il nomE) - ha
arricchito il fratello con l'intrallazzo e il com. mercio dell'olio. Falso dalla prima riga al~
l'ultima!
Poi ce n' un'altra: Ha affamato la Sicilia per favorire i metodi -degli speculatori.
Elettore, non farti togliere il pane; che il tuo
voto sbarri la ,;trada ai profittatori democratici cristiani. Vota per il Blocco del popolo ! ,
(Commenti, proteste al centro).
Una voce al centro. Con questi sistemi
haf).no la vittoria! (Interruzini - Com-::
menti).
~RESIDENTE. Per favore, silenzio, onorevoli colleghi.
DE GASPERI,. Prsidente del Cqnsiglio
.. dei 1}1.inistri. E non parlo dell'onorevle Ro-
mita che, Minfstro in carica, mi si dichiarava
pronto ad offrirmi il mazzo di rose per licenziarmi dal Governo: questione di frasi, di
delicatezza.
,
Io non ho prtecipato aHa campagna elet. torale in Sicilia; ci sono andato solo l'ultimo
giorno e ho fatto delle dichiarazioni che potevo fare a nom'e di ttti, prch non erano dichiarazioni che avessero un carattere di parte;
ed era l'uti~o giorno, dopo che erano giunti.
tutti gli altri. Mi hanno fatto anche regolarmente fishiare; e non posso addebitarlo ai
miei amici di par~.ito. Questo per spiegare
come si forma lo stato di fatto e il clima in cui
crte preoccupazioni, che sono oggettive, possono trovare anche ali.mento nellp stato di
animo. Nenni mi ha detto: cc Il doppio gioco
vecchio; dal 1850 Marx iiceva che dopo una
rivoluzione bisogna pungolare il partito vin-

.-\SSEMBLEA COSTITUENTE

5126

..
citore - il partito democratico in Germania non limitarsi a.cl aiutarlo, ma pungohrlo .
Non piacevole questa sensazione di av.ere smpre in Nenni e amici dei pungolatori
come se roi fossimo dei buoi. (Applausi al
centro).
Caro Nenni, quando Marx scriveva quello
a cui ti riferisci come- ad un Vangelo, erano
altri tempi, e il socialismo er in marcia per
conquistare, per vincere, per rovesciare lo
'Stato borghese; ma oggi nella Repubblica,
di cui voi siete parte, non pu essere tollerabile lo stesso metodo. (Applausi al centro
- Commenti ci sinistra).
Ora voglio dire a Nenni che stato cos
gentile, del resto, os sentimentale, che quando parla qui io .mi .dimentico quello che scrive
o quasi lo abbraccerei (Si rid); ma disgraziatamente scrive. Ora Nenni, in uno dei
suoi ultii1 discorsi, vi ricordate come ha
votato la .fiducia al Ministero che oggi si
vorrebbe descrivere corrie un idillio e una
salda fort.ezza ~ Ha_ votato itando il famoso
detto di Prampolini, che cominciava il discorso
con queste parole: u Noi voteremo coniro
Sonnino, quindi voteremo per l'o_noreyole
Giolitti n. Nenni l'ha tradotto: <e Noi voteremo
contro Giannini, quindi voteremo per l'onorevole De Gasperi '>>. Questo era il programma
di un partito .che aveva i suoi Ministri nel
Governo.

Non mi meraviglio ch Giannini abbia


detto su per gi la stessa cosa: u Non devo
niente alla Democrazia cristiana, che continua a co111ba ttermi - non so che giqrnale ha
tirato fuori per provarlo - 'non entro nel merito; egli ha detto: nl complesso la considero un male minore; e, soprattutto per far.
dispetto a certa gente, voto a favore .
Questo il voto a cara:mbola n come
viene definito; un voto a carambola che pu
essere ad un crto momento una necessit
(Commenti a sipistra);_in certi momenti si pu
sopportare, come ho sopportato il vostro;
ma che quest{>' debba essere, esaltato come
sistema democratico-!ila difendere e introdurre
p.ell'Assemblea come sistema naturale; non
ammissibile. Con questi sistemi la democrazia va ih.malora, non si salva. (Applausi al
centro). Certo, debbo a 'questo riguardo fare
la debita differenza, ch Giannini non. ha nessun -impegno col Governo, perch non vi . ha
nessun rappresentante, mentre Nenni aveva
Ministri nel Governo. (Applausi al centro).
Badate che non accetto la vostra tesi
che io abbia fatto la crisi semplicemente per
ragioni interne. Io dico che questo era il.i
clifoa in. cui la crisi, che da molti era cerc:ita.
~

. , 21

GIUGNO

1947

per sostituire il prece.dente Governo con un


Gabinetto di larga concentrazione, per ragioni economiche, si trovata a svolgersi.
Q_yando ho parlato di allargamento dopo il
discorso~radio, non vero che io abbia cominciato a fare dei raggiri. I primi che ho
consultato si chiamano Nenni e Togliatti.
Nenni partiva per una conferenza, non so se
a Venezia. Egli ha detto subito: Se vuoi
fare un allargamento verso _destra, il mio
partito non i star. Questa la mia opinione
pe_rsonale; ma insomma ci rivedremo luned. Quando l'ho rivisto luned, mi ha confermato la stessa cosa. Alora io gli ho detto:
<< il pensiero di Togliatti? E mi ha. rispostp: <<Mah ! domanda.glielo tu. Presso a
poco credo Ghe penser lo stesso. (Si ride).
Nell'Avanti I del 1 maggio incomincia la.
campagna (badate che queste - erano discussioni, conferenze fra. amici, assaggi, pourparlers) ..L'Avanti! subito comincia: u Noi vorremmo pregarlo (De Gasperi) di tenere per
s le sue consolazioni e le sue pene, tnto pi
che siamo portati a credere che l'a:llargamento
va sempre a scapito dell'efficienza .

Eco un. primo 'segno di at'teggiamento'


negativo. Siamo alla pr-crisi.
Nei diversi assaggi coi vari settori io
sottoponevo questa domanda: l< Qualora dalla
tribuna dell'Assemblea., dopo l'esposizione
della gravit della, situazione, v( si facess
appello a partecipare ad un Governo di
concentrazione nazionale, ad un Governo di
sa.Iute pubblica,_ accettereste voi ?, '
Questa. lti. domanda. che ho sqt.toposta ai
. vari partiti.

. Le rispi:1ste, in complesso, furdno incoraggianti: sp!:Jcialrnente da patte del settore


centro-sinistra non ho avuto rispoRte preginclizialmente negative. Vi ,Ii.o gi detto la risposta. di Nn111. Togliatti, il giorno 5, mi dice.
di non essere contrario a.cl mia certa collaborazione. E qui ha. fatto cenn. ad una. idea
riportata da giomali come mia (non era. 'mia..
. ma po'teva anche esserlo: tant,e idee mi sono
passate per la testa., e q~indi anche questa):
che si potevano portare al Governo rappresenta.nti rlella Confederazione. clel lavoro e
della. Confederazione dell'industria 1-ler vedere se si potevano superare assieme certe
difficolt. Per pii'. !'J.Vanti non si.amo anelati.
N aturalrnente, non cclllaborazi one clell a destra..
Allora mi trovai di fronte alla decisione :
del partito liberale, che diceva: s, ma a con- .
dizione di escludere i comunisti.
Una voce a sitiistra. E voi avetP mardatD.
DE GASPERI, Presidente del Consiglio
dei Ministri. Non abbiamo marciato
nulla.!

per

21 GIUGNO {947

'"5127

ASSEMBLEA' COSTITUENTE

Poi sian1o arrivali alla crisi. Fino allora


Vi domando se io uovevo venirp qui con. 'n
eran 'staLi assaggi.

mio' cli'scorso.per .pa.rlare a none. di chi.? Evi:. '. E' alla crisi p'rc:h siamo rriva~i? N ttti-'_
cl eritme'n te 'ri. c'era che da climf!1tersi; : e.
'ramerite,. c~~wii cors log}co della ni'a:_ini 1'
io mi sono dirne.sso:.. (Appro~cizioiii az"ce11tro).
ziativa: :sostanzialmente er~ una mi"inizi-
. 'J'QGLIATTL. f Ministri comunisti i1n
tjva; .ria l'oc.cas,i9ne uWm: ~n cui la; c.ri.si
vevano 'deo.qti"'ston13l C6ns:glio.: .
, .
s' present afa. 'dovuta:" aU~inizitiv. del . . '.DE .. ~ASP~Rl,, ~r:si~lente. del. Qdnsiglio.,
Partito sociaiista;cie nii 'ha: riie~sci:.fra i. piedi. dei 'lWinistri> Ecccl'"q~a:',(, Il Consiglio ha
un.a' dichiai'.azi.one: fo:,dovevqr::ye'fiir' qi.ii al- preso at1:o', ecc:;.iec.:.:.,.i pbi: ttn'. cni1seguenz
.l'Assemblea \. 'pres1itar!ni.'::a.~slcrne .,. ai du'e. . d.i c:, ap1:lare viclerite: che .. J'.oiiol':evole' :e:
Ministri del tesoro-" 'del'industria: Poi . si asperi. far.leO:sue cL.claz"onf' ai semplce:
d~tto': no, bene' che il: progra11'n1a. s.'uteti~-. : tii:olo':p('lrson,ai,' .e. DOl~~ come P~9 de'nte :del.
ztcdo faccia i! Presidellt. del Cons:gli o'stesso. ... .Consigli .i>'. (:A ppliiusi al ccniro.:.,:.-1nufr1;uzioni,
.\, M:1 s.ono quincti.'.assu1o g~ist'incai;icq ,. asiiJstT,a)','" ."' .'' .. :: .. : i';
rnt :sipo ,rnessp a sc'uol."di campillj' e cli M~- 1 ',.:C'era '1.in:"altro'. allarme. Nll "ina:ichett.
raneli:' Ho l'etto l: riazone di Morandi e ne ":dl' Unit si '.ci~ce.;a: (( J("1.ai:it ni.!~nre tori~
so
r.ima sto.:, e;~ tu ~iast:a1 , e'''.gli h'o . dett~: .Ac~
. corc{ate si Vl;,Q'J ~.applicare solo" '1,1:nei1tci.. ll.
c'etfo .in pi'no, :.foltaq~alche. cos.a . .(q,orn:.
p1:ezz'o. del pane ii:'.. (Fnterruz"ioni .a sinistr.af
.menti' a si1listra). . "" .". : . " ...
E questo :~si, rifer;sce l fat.to :ch. i' depiatf
: ::.Ora;~ quando ho.pt'para'to .le' ,cose, s . . 'corriii.tlistl,. pP.r iniziativa ci( Cerretii .av:evanci
cmh1ciatu :a: fa1;e. ol1i'ez'.~ui. e Mo1;andi ha' proposto.'cli ron.attuar Ja'.secohcla iatadel-:
cteito:' ~' nene'ch lo fac:cia: tu .':Ed'fo rl(
J'uqientq'del' P,ane C10,era fl~sa1.a a-~ . .v~;})ae.
"/idno: ~ssu.n(J tale"'on'.1piio:'. ,. .. . '.. "'
~orne 'decisione 'r.qmun~, "Unter:ru-;:,ini n..sini. '.: . Nt;ill'Avaii /~d~i.''1$ 'maggio t''. m'i.titolq': .' .str(f) .. QuesLQ pnr dfre ch' .ne1r11omento .de-'
L 'ouorevole .D'J 'Ga.spi. iin'pn'{ al P'es.e :~.i.s.'.vo;' noi.1'. va.Jgon'.o~..i1,An1rieno:: gp i1,;])gni..,
la"ri:si delle Jsbe' esila.zion'i .. EspJiCit.i("riserve. ....:che '.si sqno:presi form.almenfe ....( lnl!t.7"fUZioni
dei Minisi s6'clalisti". su:fl.8: pi'oceclufa dei, .. " s~nistf~ --!.:..Commen'ti ed applausCcil ;centro).:
Presidente 'dei' Co'nsialii:e:~\:il'allO:~~gainei-ltc;.'_" '.- .. "Ad: ogni 'nl.bdo"v'd'ianfo u:n lJO; cori' la
a:-.d.estr~ '; r;, .. ":: :>.~> ; . ' " "' . .. ': , ": :;:; . . stqria si1'\~volta',:'iri~"cdnrrci'n:to"Jella:st~ria
. .E si parJ: ci.i >tuga! Inr'a;tti','':.i1'. ~Qt.ifrtf'-:.,.: ,''.1~orn.nzt!-'...qi ;NemL:. q 'n1815o,':;(:~<n~: ibi~?
to19: ,; Fga dav~ntF alB 1;;rsporrsabilit' : ':~ .-. ,.du.: cl.i::storie ":rc:~n1riz;t;:. q\.:clla'Ai:~Nei11\i::
. ; . E si srive: .cdi Ministri"scia:Jisi:i: hal1r,0 ~ . ::.sull'Avantf f."e qell{i>'lii Neni .. qhie~11,.1v;:e.
rife'ritn all'secuti:Yo:cJel Pa'rtifo.e':l comitato"; /s9,r,w ohi;id'c(tlpfe.:.N'ni1i'q1 t'J.'Wnl.i.to~:C'On"
(1irttlvo d~l)G.1~upp?.~1.e. fi.ser~1 ':f~ ~~si. f~1:ri1ti:-~ :. ''~c~. . ~P '.u~i.~fl.c,1,6,.~:Pr'..ecj~~af~ la .9:91i~g.~';f.,a_.e;.1.a::
lat!3 a.l Cons1gl10 cle1 M1111st1:i.d1"ques~?-)nat.- . : . . pae..:Ma.,nell,:vanft=.1:11.a fatto una 1 poht1ca.'
't~1-. r,ijca l, crisi plt.ic!3.virtaI_inente .apert.{i . :;: QQ1~frri.{'h:~<iet\p:O.che'tC.~!so~1'f terrere. nt--.
. dal. flrsiderte"del Con~igli. e il'ten~ati.vocli~:, "ta~ehte .djvis.oil1:aes.Eiin. due blo'chi;'percli.
spostare l 'ass.e . pplitic9 :del' (rciv1-n, a:c~l.:e~. : qes,ta:_ l_a':'cl/a'..letHa '$sil,h1p1ente :i'i_~ct;:Ssa.;
sceridono l'illfl'ciei.za 'nl 'rno1i1ento in: c1' la :. :fii' dBJ)a'.'deirfo'crn,,;ip. >~., .,
<:. ,_, . :\ .\
si tuaz10ne ~con6ini ca ~onetaria J el 'Paese::, ;. . :Eco" qua,~ :novam~D,t 'nll )lva:y.iti ie(15"
impone\'.& J'a.pplicaziohe. dei J4 pun,ti .cb!J.- : maggio: l:./arcolo..ct(fmd6 (intit?fai.: .;< ..La
. corda.ti misu r' enetgicP,e qntro. l speet\: rriggiora~za q' fi')>. "In .'s~o: 'si! 1!1gg;Jr 1~ altr:
lazioile ." :. "
":"
... ti .La '.logica. e 'il dov:ere inrponev:a.no:.evide'.n.te-~.
. .'Come ~e i 14 pti.ti .si potessero applicare "':me:i:~e:pi: craggio.:e:pi.co.~renza.>~: {A.~.nie.
fri 21l m~e ! ... :. .""
: . ... : . <'. c:i predfoa!)::.,<;,Yut:~dir~~h:e.:iL?ciraggJ.o<;;~.:
caro Morandi, rion .prendertela. co1:1 me,: 'fa:o~ren:za;"mancafa: aDe'.Gasperi e nia1i.cata
I , ,
perch in ho. imparato dal to' gio1\1ale: a.
alla :Democr.azia cristial,l,. li avnpmole .let'7,,
. mettere in ridiisoloqU:esti f 4 punti, mentI'e O . trici gli eleori)e.qual(' i qu.ali S_ainO ch,
.li pfo1do:inve,'.'.e molto snl :seri?! . ).
' ' 1"sipist'ra; come non respinge' ggi le respo-'.
. , n; il giornale .con tipua: (( Il Qomita~o liret- sabilit~ .11.e1Vmb1t6 della sua fo:r:za:real e, irienq
tiy del Grupp>si_. .trovato 'pien.arpente d'c~
che mai 1e rspingra' il giorno che .avr.,ua
;cardo con le Ti serve: dei 'compagni .Ministri . . . 'inaggiorailza,' ..,fosse"" anche. di'. ui .:votro, ';oqn
. Nell'Unita veniva pu:pblicata '111' croriaa.
la quale. ~~.pu far~: il pi: forte" e'. il p~'
del Consi~lio riportando h i Ministri coh1u- ,. coeren~e dei Governi n. (Ilarit ,al .c~niro -:-
)1isti av~vano clchiarato cl)e il Presidente del: Viva,i coinrn,'nt.i).
' . " '." . : /
. onsiglio doveva. presentarsi soltant'o sotto la : .. D9po n 23 iraggiO,.: ~l 'inio:p'rtito :"~veva
s1ia: responsabilit. Cio 0he. il Presid~n t.e cl el : dchiartt_o..in 'uh:qr\}ine del giorno, conie a;vevo
. Consiglio si cl1weva presehtare personalmente: :- del. re~to gi 'avvertit io stesso, che, vista f

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ASSEMBLEA COSTTUENTE

5i28 -

2i

GIUGNO

Hl47

necessit di una larga concentrazione, vista


Quando ho fatto il . nome dell'onoriwole
Einaudi, ha fatto obiezioni per le stie dila necessit della solidariet nazionale, era
rettive economiche naturalmente, non per
disposto a rinunziare a quello che secondo le
la persona, poich stato suo maestro e ne
norme gli perveniva, cio alla Presidenza del
ha molta stima.
Governo, mettendosi a disposizione d'un
Poi ho trovato in un primo periodo una
capo che fosse al di fuori . dei partiti.
Che in questo atteggiamento entrasse un
disposizione favorevole nel Partito socialista
pochino, confesso, anche la mia voglia di
dei lavoratori italiani. Ma la sera che mi
dedicarmi ad altri lavori, questo vero.
pareva di aver combinato, co111parso ~n
articolo di Saragat: (( Assolutamente niente
I tentativi degli onorevoliNitti ed Orlando
li conoscete, quindi non me ne occupo. Per,
a destra . Credo che non occorre che ve lo
chiusi questi tentativi, e prima del reincalegga. E quest avvenuto nello spazio di
una notte. Poi ho trovato l'esclusiva per L
rico, l'Avanti I che pungola sempre un po',
scriveva il 23 maggio: Otto milioni di elet- "comunisti; d ho detto: (( qui non si riesce,
trici e di elettori non hanno votato per la
perch se fo un G:overno da capo come quello
Democrazia cristiana, perch essa si rifugi
di prima, inutile ogn,i sforzo: ma non v'oglio
fare nemmeno un Governo secondo lo spi-
sotto l'ombrellone d'ella irresponsabilit.
rito di esclusione. Tento quindi un'altra. sovero che i casi di questi giorni insegnano al
luzione, e sapete quale? Una soluzione la
corpo elettorale a non riporre la sua fiducia in
un partito che non pu organicamente essere
quale desse in parte ragione a Nenni quando
diceva che la responsabilit spettava alla
la guida della democrazia .
La prova stata che l'incarico lo abbiamo
Democrazia cristiana e in parte a me che
assunto. (Applausi a destra). Ed ho avuto una
volevo essere contornato di uomini, i quali
designazione indiretta anche dei colleghi di
potesse\P fare nascere fiducia di competenza
estrema sinistra, in quanto avrebbero
dovuto
tecnica.
(Commenti a sinistra).'

/ '
1
mettersi un po' d'accordo su tutto quello che
Allora ho detto: facciamo un secondo tensi era mosso contro di me, nella eventualit -tativo. Questo il secondo tentativo che non
che io componessi di nuovo il Governp. Essi
bisogna confondere con l'altro. Ho detto: la.
sperarono di creare qualche divergenza fra
preminenza di responsabilit politica se l'asi democratici cristiani, affermando che io ero
sumer la Democrazia cristiana; fatale che
fallito e che bisognava trovare un altro capo
si.a cosi; .per chiedo a tutti i partiti di manautorevole nella Democrazia cristiana. Ma
dare al Governo . un rappresentante che. si
la. Democrazi cristiana e l'onorevole Gronpossa dire tecnico, nel s_enso che, pur essendo
uomo di parti.to, non ,,impegni il voto del
chi hanno designato me. (Applausi al centro).
Ho fatto due .tentativi che qui si COJlfonpartito. Togliatti sa che, ad esempio, ho
dono l'uno con l'altro e che non si sono vedetto: voi avete un ottimo tecnico come 'iri-duti nella loro obiettivit: primo, concentra,
gegner Ferrari; con un elemento simile voi
zione politica; ossia sono tornato alla vecchia'
v:enite ad avere una vigilanza .politica entro
idea .di mettere, la maggior parte dei partiti
il Governo, edate tutti un certa competenza.
insieme. Qui ho trovato subito 1' onorevole
tecnic'a. Non solo, ma cade allorala questione
Nenni all'opposizione di qualsiasi allargadella dignit che quaiche volta mi ha fatto
mento. Invece anche il quarto partito esiste,
Togliatti, cio che cento non possono essere
disgraziamente, all'infuori di noi: anche quello- messi allo stesso livello di venti o trenta.
m'interessa. Ne avevo parlato nelle conversaOra qui mi son trovato dinanzi all'opzioni confidenziali con voi;' quando sono veposizione pi organizzata, questa volta, di
nuto da voi non sono venuto per contarvi , Nenni e Togliatti, i quali ormai agivano sulle'
storie e fantasie, ma con dichiarazioni e
leve della grande politica parlamenta.re e cer-
cifre della Ragion.eria generale. Vi ho detto
cavano di farmi il vuoto; hanno spaventato
quanto abbiamo di passivo ed altro; vi ho
anche molti che mi avevano detto di si,.
fatta la confessione della mia situazione. N aaffermando che facevo un - Governo monarturalmente, caro Nenni, quando tu mi richico, reazioriario (Applausi al centro); un
spondi: politique d' abord, so anche io che
Governo di guerra civile, un Gover.no che
si pu andare avanti cos. Ti auguro di arridivider il Paese in due blocchi, che per Nenni
vare al Governo in un tempo .in cui queste
erano di prammatica e che avrebbe/portato
questioni non premono pi e che tu sia felice.
cosi alla rivolta del Paese. (Rumori a sinistra).
L'opposizione di Togliatti fu pi attenuata,
Finalmente, dopo l'articolo di Saragat, mr
venuta una dichiarazione ufficiale da parte
naturalmente: non i qualunquisti. Ma su'i lianche di delygati del partito e in questa diberali si riservava di esaminare ie person.e.

5129 -

ASSEMBLEA COSTITUENTE

chiarazione ufficiale in" cin,que punti, una


diceva: niente elementi di destra; ed avendor
chiesto quali elementi di destra, mi stato
risposto: tutto quello che a destra della Democrazia cristiana.

,
E allora ho visto che anche questo dif~
ficilmente riusciva; mi son trovato un ultimo
giorno con Togliatti, il quale mi stima poco,
ma tiene conto degli inviti che gli mando, di
che lo ringrazio. Ho avuto un ultimo colloquio con Togliatti, abile tattico, il quale aveva
fatto gi delle manovre circa la data delle
elezioni, perch aveva detto: le elezioni, per
De Gasperi, se va con un Governo simile, sono
assolutamente nec'essarie subito; se non va
lui, si pu discutere.
TOGLIATTI. L'ha detto lei.
DE GASPERI, Presidente del Consiglio'
dei Ministri. L'ha detto lei ai capigruppo. Io
ho ammirato la sua abilit, per me ne sono
servito dopq, naturalmente. Mi rincresce
anche per la responsabilit da parte dei miei
amici, che la cosa non .sia andata in quel
senso. (Ilarit a sinistra).
Voci a sinistra. Doppio giuoco.
DE GASPERI, Presidente del Consiglio
dei Ministri. Non doppio giuoco. Per quello
che mi riguarda, Togliatti. ha fatto questa
dichiarazione:. (Badate -come sapiente: si
parlava allora del ritorno eventuale a un
uomo fqori partito; si diceva Nitti, Or-.
lando, ecc.).
Questa \ la 'risposta del 28 maggio di
Togliatti: cc Non esiste difficolt alla creazione
di un Governo di concentrazione repubblicana, che avrebbe una solida base parlamentare, s da giustificare una procedura. diversa
(la procedura diversa era la formula mia).
Qualora si ritenesse riecess~rio ricorrere ad
una formula presidenziale, non dovrebbe essere un leader di partito a fare il Governo,
perch ci toglierebbe alla formula presidenziale il suo carattere di imparziaUtn.
Questo era un atto di sfiducia formale
fatto a me, quind:i ho tirato le consegu,en~e:
fare, con i collaboratori che potevo trovare,
quello che credo dovere mio e dovere di un
partito di fare, perch domani non mi fosse
rimproverato dal mio partito di essere scappato nei momenti di pi grave responsabilit.
(Applausi al ~ntro). E l'ho fatto, vi ripeto,
non perch io non veda le difficolt: forse
le ho esagerate, certo non le ho drminuite;
l'ho fatto perch ho fiducia nel popolo italiano e nella sua resurrezione. (Vivissimi

applausi al centro).

Intanto Nenni, mio precettore, mi stava


indicando le quattro soluzioni, sotto il titolo:

21

GIUGNO

1947

<<Le tentazioni di Sant'Alcide . Dev'essereun lettore dei Santi Padri, Nenni! Non si
direbbe! E faceva le ipotesi di quattro Ministeri, dicendo, in fondo, che chio che di
queste quattro soluzioni la prima e la quarta
sono serie, mentre soltanto la prima presenta
-carattere di vitalit>>.
Prima soluzione: Ministero tripartito con
qualche aggiunta del centro-sinistro ed eventualmente di tecnici di indiscusso valore.
Quarta soluzione: Ministero democristiano,
con l'apporto di personalit politiche o tec
niche, individualmente rassegnate a co:r.rere
l'avventura di un Governo minoritario con
il Paese in ebollizione . Quello che stato
fatto! Vedete, quindi, che per lo meno una.
cosa seria! (Si ride).
Nenni poi venuto qui a parlare della pace
religiosa, ed anzi ha messo in un cert.o -imbarazzo Togliatti, il quale ,non credo abbia
risposto a Firenze o a Venezia.
Ora io dico che Nenni nell'Avanti! ha
fatto tutto quello che poteva per suscitare
. il sospetto che in quest'azione vi 'sfa stata una
manovra del clericalismo. Ha cominciato ad
inventare che i grandi ecclesiastici che si
occupano della crisi erano il Padre generale
dei Gesuiti, Monsignor Francesco Morandi,
uditore personle, Monsignor Giovanni Urbani, della Commissione Pontificia.
Devo dire la verit che .queste personalita.
mi sono ignote ! Ma .dove ha pescato queste
notizie? Evidentemente nell'Annuario Pon. tificio,,copiandole a caso. (Ilarit - Ap--

plausi al -centro).

Allora, dice Nenni, che cosa ha impedito


a De Gasperi di fare il Governo ? l'Azione
Cattolica, sostenuta da alcuni circoli - reazionari, fermamente decisi. a soffocare la
classe,: lavoratrice! E l'onorevole De Gasperi,
seguito dalla maggioranza della Democraiia.
cristiana, ha preso nettamente posizione per
il censo contr(') il suffragio universle.

Guardate' la fantasia feconda di Nenni!


Egli vede tutto sotto la veste rivolu~ionaria
e butta facilmente queste frasi. Egli sa che
per la via vagheggiata si va diretti a Monsignor Seipel. Povero Monsignor Seipel !
Una voce a sinistra. Povero, niente!'
DE GASPERI, Presidente del Consigli,
-. dei Ministri. Povero,, perch morto r O,
peggio, si va Dollfoss !
Vi ricordate chi Dollfuss ? una vit-',
. tima assassinata dai nazisti. (Applausi prolungati l centro e a destra - Vivi rumori e1

. intem.tzioni a sinistra).
Una voce a sinistra. Voi seguite quella.
strada e noi non lo vogliamo !

,-\SSEMBLEA COSTITUENTE
I

5130 -

DE GASPERI. Presidente del Consiglio dei


Ministri. Mi spiego subito ... (Rumori prolungat,i
a sinistra - Richiami' del Presidente) ... mi
spiego con tutta franchezza ... (Interruzione del.l'onorevole Lussu - Scambio di apostrofi - Rumori). Io non intendo attribuire a Nenni un
significato che potrebbe essere ovvio, per chi
non conosce la storia e per chi non conosce
Nenni. Non intendo, e non l'ho mai fatto, nemmeno in quel tempo, in cui mi sono dichiarato e l'ho anche stampato - cntro la politica di
Dollfuss. Non che io con ci intenda accusare
Nenni, n io l'ho citato per ~nalogia, n intendo
di coprire quello che ha fatto Dollfuss prch
io credo, e l'h sempre creduto, l'ho stampato
e ne ho i documentL. (Rumori a sinistra).
Una voce a sinistra.. Dollfuss austriaco !
(Rumori al centro e a destra).
1
DE GASPERI. Presidente del Consiglio dei
Ministri. ... che egli abbia commesso degli
errori; ma l:!adate, qundo c' la morte di
mezzo ... (Interruzioni a sinistra - Rumori vivissimi - Richiami del Presidente). Si detto.
che bisognava rovesciare il Governo, perch
si era scoperto che De Gasperi faceva ormai
da mesi il gioco della r~azione interna, sacri-
ficando l'unit delle forze popolari, con illu~
sori e promesse, che non si erano, del 'resto,
mai mantenute. Poi, il giorno 2 giugno, si sono
visti in giro certi cartelli, di cui faccio grazia.
Ma, a proposito dell'anticlericalismo che
appassiona,. tanta gente, io devo dire qualche
cosa. Mi si annuncia: badate che; con la vostra
azione, fate nascere l'anticlerialismo. Ih '_
verit io credevo che ci fosse gi. Da un ann
e mezzo u~1 giornale come il Don Basilio, .favorito cta alcuni, anche amici nostri, continua una
campagna violenta contro la Chiesa .. E voi
mi venite a dire che nasce l'anticlericalismo
se non facciamo attenzione ! Abbiamo' fatto
quello che voi avete detto. Ed oggi, che cosa
salt fuori? Un art_icolo niente di meno di un
intellettuale come Marchesi, il quale dice:
Oggi non pi lecito dubitare: la maschera
democratica cadu~a, via via, coh1e una crosta
che si stacca da s. Noi non ne siamo delusi,
n sorpresi. Seguendo la sua tradizione, oggi
pi che mai attiva, la Chiesa entra nella
santa alleanza capitalistica che ha negli Stati
Uniti d'America la sua centrale internazionale, e vi entra con tutto il peso della o~~
<ganizzazione cattolica divenuta, pertanto,
forza antiproletaria, collegat a questo fine
con tutte le frze secolari del .capiti,lismo .
(Commenti)~

Io hon nego la verit soggettiva .di quello


,che stato scritto, ma nego quella oggettiva.
Ma, come mai, dopo tutto quello che stato

21

194'/'

GIUGNO

scritto, dopo i tentativi di rovesciarmi, di


.crearmi il vuoto attorno, venite qui a presentare un ordine d,el giorno che chiede runione
, di tutte le forze repubblicane per salvare la
lira ? Semplicemente perch sono io solo, io
persona o io Democrazia cristiana, che impe. diamo questa possibilit? Siamo 'noi che ab. biamo messo delle esclusive o siete voi ? Siete
stati voi e di questo dovet~ subire le conse: guenze, conseguenze che possono e,ssere pi
: gravi per noi dal punto di vista elettorale, ma
';'che
sono per
noi un titolo d'onore per aver
'
.
: resistito, nonostante tutto, e per. aver assunto
'. le nostre responsabilit. (Applausi vivissimi
._ al centro) .

Il Governo si formatei con la collahorazione cli tecnici e, dovete ammettere, tecnici


competenti. Su questo essuno ha fatto ecce. zione. ll Governo si fonda - vi prego di rile: vare questa caratteristica del Govern'o, che
tm po' diversa dalla solidariet politica
del triparLito - il Governo si fonda essenzial. mente sulla responsabilit politica del partito
maggiore, cio della Democrazia cristiana, e
' sulla collaborazione specifica nel campo eco-'
: nomico di uomini che, nell'interesse del
: Paese, hanno messo a disposizione la loro com, petenza per difendere la lira, per sanare il
, bilancio e: per -preparare e perfezionare tutti
: gli organi necssar] a fronteggiai;e con una
azione economica modern13: e programmatica.
' le esigenze della ricostruzione e della, produ: zione, avendo cli mira soprattutto il migliora. mento del tenore di vita dei lavoratori ..
.
Fra i miei col.laboratori, da qualunque cor-
, rente provengano - . come vedete non tutti
: appartengono alla mia parrocchia - esiste
. un impegno di reciproca lealt di coordinare e,
' dove occorre, sul;iordinal'e le tendenze cli parte
.alle supreme necessit economiche A finanz,iarie
, del momento. (Applausi al centro).
Essi .non rappresentano nel Governo un
impegno-' cli' partito, ma intendono fare opera
co.n noi perch qllsto Governo di necessit e
di em,ergenza, nato da uno sforzo di concentrazione\ che per il momento non stato potuto
. condurre a fondo, costituisca un ponte verso
una pi la,rga concordia cli intenti, sia
nella Assemblea, sia nel Paese, fra tutte le
cla.ssi della produzione, del commercio~ del
risparmio e verso una nuova consultazione
popolare; fatt_a per dare finalmente alla Repubblia italiana le sue istituzioni. (Interruzioni - Commenti a sinistra).
Noi democratici cristiani - ed io in parti. colare - siamo grati dell'appoggio che ci viene
dato,, in quanto lo consideriamo un apporto
costruttivo per la salvezza 'del. Paese, e chie~

'

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5131 -

diamo, a chi ci combatte, di assumere la re-sponsabilit di altre soluzioni. (Approvazioni


,al centro).
Fra i deputati che ci sostengono o che
. voteranno per noi ci possono essere differenze,
secondo la topografia pa1:lamentare; ma noi
.confidiamo che, anche senza formali alleanze
Rolitiche - che si sono dimostrate cos poco
efficaci, come nel tripartito - la realt reci13roca, il senso della libel_'t e quello_ della responsabilit verso il Paese, costituiscano un
"vincolo di solidariet nazionale ed una base
per la .;italit, del nostro sforzo costruttivo.
-(Applausi al centro).
Non accetto la concezione cli '.J'ogliatti
relativa al metodo democratico: la vera essenza del metodo democratico sta nella re.-sponsabilit della maggioranza e nel controllo
-delle minoranze. Il suo concetto unitario,
invece, in realt la prevalenza del partito
pi organizzato e, con minori scrupol'i, ottenuta attraverso patti, accordi o coalizioni che
trasferiseono dentro il Governo e nei partiti
il giuoco delle forze politiche, che deve svol:gersi apertamente nel Parlamento. (Approvazioni al centro).

Con ci non escludo nessuna possibilit


.a nessun partito, ma credo che questo Ministero rappresenti un progresso verso il ritorno
-alle forme parlamentari, garanzia' di libert
di rinnovamento. N vi alcuna ohiezione
.alla legge fondamentale, perch il Governo\
comunque respor{sabile verso l'Assemblea, e
J_a prassi stabilitasi attorno all'articolo 3 ci _ha
gi fatto uscire dalle combinazioni extra-parlamentari di Comitati di liberazione nazionale e di partiti. Sento la responsabilit ma
-anche i partiti minori - che, m..i pare, . non ne
hanno capito il valore, che quello di destare
e liberare le energie e le responsabilit collettive - avvertiranno che ahbiamo combattuto
.anche una loro battaglia. La Repubblica cos
diventa, e cosi si attua il verdetto del 2 giugno-, al quale tutti i membri del Gover~o, -quali
-che fossero li?. opinioni e preferenze antecedenti, si inchinano come ad una sentenza definitiva deI!a volont popolare. (Approvazioni
-al centrn).
Il Governo profondamente addolorato ...
(Interruzioni a sinistra- Commenti- Rumori)
Credo di esprimere qualche cosa che ci co_mune in questo momento. Dicevo, 'il Goyerrib profondamente addolorato che. il Capo
della Repubblica (Vivissimi, generali, pro.lungati applausi - L'Assemblea sorge in piedi
-al grido di: Viva. De Nicola!), il quale, con le
sue altissime '-doti di lealt, di pensiero e d,i
.azione, ha contribuito in misura insigne al

21

GIUGNO

1947

consolidamento del nuovo regime, abbia manifestato il proposito di ritirarsi per ragioni d} 3alute (Commenti a sinistra); ed esprime ancora la speranza che hn periodo di
riposo possa rappresentare solo una 'breve
parentesi e che il suo validissimo concorso sia.
assicurato all'Assemblea, perch questa acceleri e finis'ca ii suo compito costituzionale
anche prima de11'ultimo termine, onde si pos.sa procedere il pi rapidamente possibile alle
elezioni delle due "'camere e alla nomina. del
Presidente definitivo della Repubblica. (Vivi
applausi).
La Repubblica deve essere un regime di
libert, di ordine, di pacificazione. (Approvazioni al centro). Il Governo si propone ,di procedere per questa via, p'rovvedendQ' int(!,nto
alla rapida eliminazione dei quindicimila ricorsi epurativi giacenti al Consiglio- di Stato.
Il Ministro dell'interno seguir direttive se~
vere di imparzialit (Commenti a sinistra), ma
di vigile autorit dello Stato per mantenere
la libert, intervenendo con larga comprensione delle esigenze di giustizia sociale, ma
con l'impegno sicuro di incoraggiare l'autodisciplina delle forze popolari e delle organizzazioni sindacali.
.
Sottrarre le forze di polizia a nefaste influenze di parte (Applausi al centro)r ridare
autorit e prestigio a tutti gli organi dello
Stato, ristabilire il se_nso di legalit decaduto
pe~ effetto di nostr vicende ..politiche e guerresche, non significa fare una potica d( parte e di reazione, rria significa soddisfare alle
esigenze elementari della stragrande maggioranza dell'opinione pubblica italiana. (Applausi al centro e a destra).
'
:. Una parola ~ugli attacchi alle persone.
- Prendo atto della grande estimzione da tutti
espre~sa _per il Ministro del .bilancio e Vicepresidente onorevole Einaudi, il quale, bench per -un apposito decreto conservi nominalmente il posto di Governatore della Banca
d'Italia, ne ha di fatto trasmesso le funzioni
al Direttore generale.
Prendo atto del riconoscimento dell'ano-:
revole Lombardi a f?-vore del.carattere, della
persona del professor pel Vecchio.
Non mia colpa se altri uomini di questa
Assemblea, di cui riconosco la competenza e il
valore, non si. trovan9 oggi fra i nostri collaboratori.
A Merzagora si gridat.o: uorrio di P1relli ! Non esatto, Merzagora, Presidante
del Comitato centrale economico, uomo della Pirelli; perch fu nominato, dopo -la liberazione, conimissario dell'azienda dai suoi
20.000 lavoratori. (Applausi al ceri,tro)> EgU

ASSEMBLEA COSTITUENTE

513~

21

S-IUGNO 1~47

ha creato e diretto il primo consiglio di gerazione di eminenti tecnici, fra cui l'amico
stione. Un mese prima della sua partenza per
Corbellini.
il Brasile, i comunisti insistettero per affiTOGLIATTI. Non si tratta di questo r
dargli la presidenza del giornale comunista
DE _GAS PERI. Presidente del Consiglio
pi letto. a Milano, il Milano sera. (Applausi
dei Ministri. Vuole Togliatti che per utilizal centrq).
zare di tecnici...
.
Due mesi prima . della sua paTtenza, i
.TOGLIATTI. Non come Mini stri!
socialisti
nenniani , chiamiamol'i cos...
DE GASPERI, Presidente del Consiglio
(Rumori a sinistra).
d~i Ministri . ... di questo valore, si attenda cl;1e
arrivi e faccia egli il sud Governo, per imiUna voce a sinistra. hiamateci in. un
altro modo. .
tare Stalin, che utilizza i tecnici che hanno
dato buone prove? (Applausi al centro Una voce al centro. difficile trovare il
modo come chiamarvi.
J
Rumori a sinistra).
Togni drigente di azienda, cio imDE. GASPERI, Pre~idente del Consiglio
piegato direttivo, un lavoratore con rapdei Ministri. Domando scusa, non volevo ofporto di impiego, un 1avora:tore con funziOne
fendere nessuno. Voglio t~nto bene a Nenni,.
che dire nenniano non , secondo me, fare
di mediazione fra impresa e lavoro; e J':\O.n
un.torto. (Interruzioni a sinistra).
direi che sia rappresentante della reazione
COSTANTINI. N.on dipendiamo da nesse egli, che viene dal Sottosegretariato del
lavoro, ha cominciato a denunciare quattro_
sun Nenni! (Commenti al centro).
grossi commercianti, responsabili di un certo
PRESIDENTE. -Onorevole Costantini, le
commercio di carbone, in una forma che ansembra proprio questo il momento opportuno
che un Ministro di estrema sinistra non poper fare un questio;rn lel genere?
teva fare pi energica.

'
DE GASPERT, Presidente del Consiglio
Anche l'Ambasciatore Tarchiani stato
dei ~Ministri. I socialisti italiani, con una
attaccato. Devo, per tranquillit di coloro
lettera commovente, ric?rdando l'appoggi
che pensano che egli sia stato chiamato qui
sempre da Merzagora dato ai 1avoratori,
1
lo invitavano ad e11.trare i1el loro parLito,(( che
per congiurare chiss che cosa, dichiarare
che il Ministro degli esteri lia: chiamato Taraveva bisogno cli una forza come la sua .
(Si ride al centro).
,
chiani, come tre: altri 'ambasciatori (e dico
Coie vi:odete, che poi sia venuto come , tre e nn quattro, perch Quaroni, che veniva
appena dalla Russi, era in grado di riportare
tecnico al .Ministero De Gasperi, e vi sia ve~
anche delle informazioni che venivano dalla
nuto come rappresentante della -reazione,
Russi.a), per una conferenza sulle conseguenze
un po' difficil~ a combinare con tutto questo
che ho letto. (Applausi al centro).

del Trattato di pace.


stato fatto un accenno anche all'ingeComunque sia, Tarchiahi non ptoviene
.dal mio partito, come tanti altri che si trognere Corbellini. Ora, ecco qua la concluvano a servizio dello. Stato. E vi prego, col-sione' della Conurtissione ep'urativa .. : (Interruzioni a sinistra - Rumori).
leghj, quando accusate il Partito democristiano di ac.caparra-re tutti i posti, vi p~ego
Vi ricordate che tutti i. funzkmari, dal
grado quinto in su', sono stati sottopos~,i a
di esaminare qua]Jti posti, in servizio pubblico
procedimento speciale.
n
e ~nterno, in servizio econom~co, sono in mano
La conclusione, eccola qua; firmata dal
di prson che non provengono da noi, e Ci
primo capo di Gabinetto dell'ingegner Fertroviamp perfettamente d'a_ccordo e lavorari: ((La Commissione ha tratto il convinci-'iamotutti di conserva per il bene del Paese f
mento che l'ingegnere Corbellini non stato
Cosi" oggi e cos sar domani ! Ed io faccio
n filofascista n filotedesco; e--. la sua emiappello anche a .coloro che non sorio nel Minente posizione dovuta al suo valore e alla
nistero ufficialfuente; quando hanno compe-flUa attivit, favorita anche dal particolare
ten:Za tecnica e amore- del Paese, perch 'ci
ambiente in cui agiva. D'altro canto le azioni
aiutino in tutti i campi dell'amministrazione.
non trascurabili da lui svolte dopo 1'8 setE faccio appello specialmente a coloro c]J.e ci
tembre 1943 dimostrano un netto orienta-
hanno. dato tanta collaborazione nella Com.:
missione delle finanze nelle quattro Conimismento contro il nazi-fascismo . (Applausi al
sioni riunite- .(ma specialmente nella Commiscentro - Commenti a sinistra).
sione delle finanze), perch questa preziosa..
A proposito dell'ingegnee Ferrari, a cui
coll~borazione parlamentare, della quale siamo
ha accennato Togliatti, mi associo al riconograti e della quale. spe"ialmen1te sar grat
scimento eminente dell'opera sua, che
il Paese ! (Applausi al centro e a destra).
dovuta a lui personalmente e aila collabo(<

ASSEMBLEA i-:osTITUENTE

__:_ 5133 -

A Tarchiani, che proviene da altro partito, ma che si - ~imostrato tenace, fedele collaborator~, fino al sacrificio, per migliorare i
rapporti con gli Stati Uniti ed ottenere l'appoggio economico di questa grande potenza
economica, _preoccupato per smpr:e e tuttavia degli interessi e della dignit del Paese,
mando un grato saluto, ed ai suoi collaboratori,
e lo mando anche alla delegazione Sacerdoti,
che mi.pare un Dep~tato abbia scambiato per
un'agenzia privata, mentre agenzia ufficiale.
E un saluto mando anche a Ivan Matteo
Lombardo ~ alla sua missione, a Lombardo
che si battuto contro grandi difficolt e diffide,nze, anch'egli non turbato dalle nostre
polemiche interne, ed io credo si sentir confortato nel vedere che qui facciamo opera di
serenit e di ricostruz;ione perch, si aumenti
il nostro credito. morale ed economico (-Applausi al /Jentro e a destra).
.
Ora ho da toccare alcuni . argomenti e
chiedo scusa ai colleghi se in questo discorso
- che ha dovu I.o essere rapidamente tracciato stamane - mi riesce impossibile di ri-
spondere a tutti e di tener onto di tutto.
Ringrazicf quelli che hanno detto delle
buone parole, anche se votano contr:o~ Ringrazio in modo particolare l'onoreyole Pac-:
dardi e lo ssicuro che, dal pun.to di vista politico, avrei preferito che qual~he uomo pi .
direttamente suo rappresentante . fosse nel
O-overno per offrire una garnzia, direi, pi
visibile.
,
,
L'amico Sforza, che ha. avuto li.cenza di.
partecipare, credo che sia sufficiente garanzia per la' politica estera ed anche per l'indirizzo generale della politica della Repubblica.
Dovr ora parlare del cambio della m9neta. Vi .sono state nel. passato opinioni diverse circa la opportunit di fare il cambio,
e vi sono ancora: ogg'i. Vedo che Scoc. fa
cenni con. la testa, perch l~i un partigiano
del cambio.
.
Comunque le discussioni le abbiamo fatte
sia nel primo, sia nel secondo Ministero. Quando si trattato li presentare la pat~imoniale,
abbiamo decis.o di esaminare la questione in
accordo. Nel passato Governo si riconobbe
che ormai conveniva fre. la patrimoniale e
che b1sogn_ava ricorrere. a certi elementi' induttivi per colpire questa ricchezza. mobile che
ci sfugge, e bisognava non parlarne pi perch, dal momento che facciatrio la patrimoniale, bisogna farla sul serio e non perderne
i vantaggi per parlarne. troppo. Bisogna.".a
lasciare in pace il' pubblico. (~pprovazioni).
Situazione delf'I.R.I.: c' una discrasia amministrativ. che dipende da uomini e cos.

2 i GIUGNO 1947

.Evidentemente converr intervenjre. e su


questa strada era anche il passato Governo.
Ma non crediate che noi - ed .fo in parti. colare - non comprendiamo, dal punto di
yista 'sociale, l'utilit di_~fruttare questo ordi.:
gno nato male, ma utile per scopi dj controllo
-sulle industrie-chiave. Quando Molotof
Parigi - mi pare di averl9 gi rccontato
un'aitra volta - mi ha fatto delle eccezioni
al riguardo della politica. economica iti,liana,
io ho risposto che non esatto che non si siano fatti dei passi verso il c'ontrollo pubblico
sopra certi enti pubblici economici. Noi abbiamo l' I. R. I. E ho spiegato allora che cos'
V I. R. I. .Anche lui ha capito l'imp.ortanza del1'istrumento.nel senso che spiegava Lombardi.
E credo che sia uno strumento da trattarsi
con molta delicatezza, per salvare l'economia
per. il bene comune .. D'altra parte, nel m'io.
discorso programmatico si parla chiro.
Si rimproverato -all'onorevole Einaudi
di non aver parlato abbastanza della materia
economica; ma un'osservazione fliori posto,
perch egli aveva .preso ~incarico.' di parlare
come Ministro del bilancio, e parlo.va perci
. sopra tutte le qu$tioni flnanziarie e non Sbll
problemi economici, ai quali, inVE:ce, si era
accennato nel mio diE.corso. Ed io avevo cttto
che bispgna: riorganizzare gli orga1i _ delio
Stato, che bisogna,: crearli p:firna di dirigerli.
Oggi abbiamo il Comitato dei prezzi, abbia-:
mo _l' J. R. I., ed semplice.mente abboz~ata la
esperienza di un Consiglio economico.'
Accetto !I programma esposto cor.t- tanta
competnzaJ dalronorevol!=J. Tremelloni, .quando parla di vivace politi.a, di stimolo e di
.controllo del credito.
E, caro Di Vittorio, abbiamo trattato tante
volte insieme nei mome~ti difficili! Spesse
volte io h'o riconosci'~o 'che la. Confedera~
zione del lavoro aveva un senso di responsabilit limit'ndo, fr~nando i rriovirnen'ti, anche
se ragiopevoli-,.; che, .senza il controllo della
Confederazione, erano nati sponfane'amente.
Dopo la definizione che l'onorevole Di. Vittorio, Segretario generale della Confederazione del lavoro, ha fatto dfll Governo che pre-
siedo, sarebbe ingenuit che io mi ri:volgessi
a lui a nome del Governo. Ma io mi rivolgo
a lui a nom(l della democrazia e del Paese.
Cerchi di collaborar i1. quella inisura che
_r'eder opportna e nell'interesse dei lavoratori, con gli'sforzi che fa1; il.Govero, il
quale non vuole il danno dei lavoratori: pu
sbag,liarsi . sulle forme, sulle misure, sui
mezzi; ma salvando la lira, vuol salvare sopratttto il salario reale del lavorator~. E a
proposito di alcune. formulazioni pi cori-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5134 -

21 GIL'GNO 1947

crete, osservo che stiamo attuando le deciImport i3ank del 14 gennaio 1947; cio il
giorno della nostra partenza da Wshington.
sionli del passato Governo; j.Umento del 15
per cento agli impiegati e anche ai pensionati;
Badate, prossimamente uscir UJ;J. diario
sforzo che era ritenuto massimo nel momento
dell'Ambasciatore Tarchiani, in cui sar descritto mezz'or'a per mezz'ora il nostro calpi triste e pessimista della crisi. Ma non
.inaspr te nelle vostre trattative le" difficolt
vario di quei dieci giorni. Vedrete come in
partenza io non mi sia occupato di alcuna
estreme c~1e abbiamo, con pregiudiziali di
rclame; n. durante, n dopo "mi sono mai.
partito. Lo sforzo che faqciamo noi anche
curato di propaganda: politica; vedrete che non
lo sforzo per la classe operaia. Non vero che
sono stato soddisfatto delle manifestazioni
abbiamo voluto escludere i rappresentanti
pi diretti della classe operaia. vero che da
esteriori,, ma ho sempre mirato al sodo' e
parte di alcuni partiti. si tentato di sabofino all'ultimo momento _sono rimasto a
tare lo sforzo per pura preoccupazione poliWashington e illj sono rifiutato di t>artire due
tica., Ma voi che rappresentate l'unit opegiorni prima, come era stabilito, perch alla
raia -'sappiate che il Governo riconosce ~ il
Banca fosse strappato finalmente l'impegn
di accantonare per _l'Italia 100 milioni di
valore dell'unit operaia; che' la vuole elevare

a.I disopra dei partiti, perch sia veramente - dollari. Vi leggo la lettera:
una forza a beneficio della democrazia e della
cc Mio caro Ministro, il Consiglio direttivo
della Export Import Bank di Washingt.on _
dasse operaia. (Applausi al centro) .. .
lieto di avere concluso con lei e gli altri
L'onorevole Togliatti' ha avuto delle pamembri, in' occq,sione della sua visita, la conrole di critica amara contro di me: troppo
amara perch io reagisca con lo stesso mecessione di crediti di cui l'Italia ha biso'gno.
todo. Anch'io avrei argomenti per una \;aluLei ricorder che il -Governo italiq,no si ritazione della persona di Togliatti e della Sl.la
volse alla Export: Import Bank nel febbTaio
politica interna ed estera; ma poich, con
1946 per chiedere un redito molto ampio da
molte altre grav1ssime deficienze, egli trova finanziare l'acquisto di svariati pr,odottiame-
in me anche scarso sentirriento nazionale,
ricani,_ compresi gep.eri. alimentar!, coml:stievidente che egli conta ~uJ, mio' senso d~
bili, materie pl:ime ed impianti. Tal~ richiresponsabilit perch, nell'iqteresse del Paese;
sta. era intesa coprire il deficit , p_revsto
io eviti una polemica di politica estera alla . nella bilanci a dei p .gamen ti della . Banca
vigilia del Trattato di pace. {Applausi al
d'Italia per il 1946.
- .
.
centro e a destra).
,
cc La .Banca non stata in grado di accoUna questione che meriterebbe 'una lunga
gliere per intero la richies~a, essendo l'imporesposizione quell'a del famoso westito delto in questione al di l delle prop'rie_risorse,
l'&port Import Bank. Una delle pi cru_deli
date _le altre cospipue domande avanzate.
delusioni stato l'attacco del Minist:r:o Mo-.
N; d'altro _Iato, la Banca si..sentiva di potere
rand i, qon il quale, per la verit, abbiamo colaccogliere la richiesta solo in -parte, in quanto
lab'Clrato sempre in perfetta lealt; e de'i quale
.che non si vedeva in qual modo il- resto del
no in mano una relazione che egli doveva leg- deficit-italiano avrebbe potuto esser coperto.
gere da questi bnchi, e che non avrei diffiTuttavia' la Banca ha laborato con.la Bancacommerciale italiana e coi Governo italiano
cot a fare quasi completamente mia,,. tanto
era lo sforzo suo - lo riconosco - di mettersi
un credito a 'breve scad~nza: per facilitare.
sulla linea mediana del Governo.
l'acquisto di cotone greggio americano da
Ma per questa linea mediana del Governo",
parte dell'industria tessile itali,na.
<c D'altra parte, il s Governo ha .recen-
ol.tre uno sforzo te_cnico notevolfl - che io
gli rfoonosco - ci vuole anche un certo - temente .. di nuovo. interessato fa Export
'Import Bank per ottenere un c:r:edito 'geerale
senso di fiducia.
'
Ora dicono che il prestito di 100 milioni
che aiutasse a fronteggiare il previsto defic~t
era stato gi assicurato, e che poi _.ho trascudella bilancia dei pagamenti del :i.947. Marato, lasciato marcire l'applicazione di quepfoh la Banca ha deciso .di porre ter1:11ine
-ai suoi prestiti, per. scopo economico, le
sto prestito, una volta ottenuto. Questo;
stato al_ pari impossibile -di accogliere la se-amico Morandi, eccessivo. Sarebbe_ eccessivo- anche per uno che non 'fosse mai. stato . conda -dcl;liesta nella forma presentata.
al Governo e non avesse sguito le nostre
In' . conseguenza tu~tavia, delle nostre
discussini, con lei e con i S\lOi collaboratori,
vicende; ma poich devo _rispondere -anche
per quelli che le hano seguite, non ho qhe a
e dopo avere ulteriormente studiato il problE)ma italiano, il Consiglio direttivo della
fare una cosa: leggervi la lettera diretta al
Ministro. del Tesofo dal Di:rettore dell'Export
E;,:port Import Bank disposto a prendere.in

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5i35

2i

GIUGNO

1947

u L'Assemblea, considerato che l'applicaconsiderazione la concessione durante il i947


di crediti con scadenze appropriate nella , zione del decreto legislativo 29 marzo i947,
n. 143, colpisce fino all'espropriazione la procircostanza a ogni sinolo caso, allo scopo di
priet edilizia e rurale a danno dei meno abaiutare specifici settori dell'industria itabienti, con specifico, grave pregiudizio della
liana ad espandere il proprio m'ercato di
economia meri.dionale, invita il Governo agli
esportazione. La Bi.nca ha accantonato a tale
opportuni emendamenti .
scopo un .totale di iOO milioni d~ dollari. La
concessione di crediti individuali per l'imporCRISPO, BADINI GONFALONIERI, MOtazione dagli. Stati Uniti dipender dalle
RELLI RENATO, VILL{J3RUNA, REAcondizioni d'Italia, dalla sua stabilit e dalla
LE VITO, BozzI, RuBILLI, Sc9ccIsua capacit a provvedere al mantenimento
MARR, COSTANTINI, GULLO FAUdella prop:r:ia_economia. Firmato: WILLIAM .
STO, MANCINI, SERNI, PERRONE
Ora non so quello. che avvenuto dop,
CAPANO, MARTINO GAETANO, PRE-.
cio della sistemazione di tutto il materiale.
z10s1, CAso,
RonIN
MARIO"
Ho incaricat il M.inistro del tsoro ed il
ABOZZI, VINCIGUEI'lRA.
Ministro, dell'industria. La cosa non l'ho poL'Assemblea Costituente, .
tuta seguire da vicino; so che vi furono molte
sedute e si decise di invitar la Banca a man:.
considerando che il decreto .legfsiativo
dare i delegati s'tessi che per puro caso sono
29 marzo t947, n. i43, concernente l'istitucapitati durante la crisi economfoa o poco
zione. dell'imposta straordinaria progressiv~
prima. Non stata manovra. ~ssi sono ansul patrimonio e di un'impost proporzionale
dati in Alta Italia, hanno visto le industrie
straordinaria, non risponde, nella 'sua .attuale
come vanno; mi hanno telegrafato che torformulazione, a concetti di giustizia tributaria,
navano con parere positivo. E speriamo che e che sar esizia1e per la economia e specialquesto sia un vantaggio; vantaggio o :rp.erito
mente per l'agricoltura .. dell'Italia centroche io non pongo a beneficio mio, n del mio
meridionale . e delle isole;
Govern passato, n del tripartito e nemmeno
onsiderando anche che la sua applicadel programma attuale, ma a benefici.o dei zione, anteriore all'esame delle modifiche
nostri lavoratori, dei nostri in~lustriali, che
proposte dalla . Commissi-One permanente ed
dimostrano di essere capaci di meritare il
alla convalida da parte dell'Assemblea Costi.
credito all'estero. (Applausi).
tuente, aumenta le incertezze, gli inconv~~
Amico Nenni; ho cominciato con te ed
nienti ed il .danno; _.
.
'
.
fatale che con te. termini. Hai fatto un acinvita il Governo a '.riesaminare il decenno alla maggioranza protestnte negli
creto '.legislativo ,e ad. apportarvi ie modifiche
Stati Uniti. Io ho inierrotto perch. mi di-.
intese ad eliminare le ccinsgu.enze eccessivaspiaciut che tu ti domandassi che cosa quei
.niente gravose lamentte dalle lassi agri

protestanti. pel}sassero di un Governo di cle- cole.


riali, di preti, per quanto credo che molti
MASTINO PIETRO, Lussu, ABozz1, VEche sono qui non appartengano alla mia parRONI.
rocchia. (Si ride). Badate che in America cc L'Assembla Costituente raccomanda al
e . io l'ho . visto - dinanzi al monumento di
cfoverno che. sia, quanto prima, rimossa ' la '
Jefferson, che il Mazzini americano, ho
bardatura degli' ammassi o, quanto meno, ne
visto affermata una fede che ci accomuna:
sia ridotta e' contenuta l'applicazione al solo
credere in: Dio e nella libert. (Vivissimi
fine di garntire l'approvvigionamento p\3r le
prolungati applausi al centro e fl destra - Molcategorie dei . non abbienti.
tissime congratulazioni)'.
cc In ordine al prezzo del grano, richiama
PRESIDENTE .. Ricordo. che gli ordini.
l'attenzione
del Governo sulla necessit. di
del giorno svolti durante .la discussione sulle
adeguare
al
costo
eff8t!.ivo la quota riservata
comunicazioni del Governo sono i seguenti:.
al produttore, tenendo presente gli alti cos~i
L'Assemblea invita il Governo ad adotdei concimi, della mano d'opera, della treL-tare immediati provvedimenti a.tti a frenar-e
bia tur e degli. oneri fiscali.
.
i con~inui aumenti della circolazione, perse- .
cc L'Assemblea
Costituente- raccomanda
guendo una ferma politica crelitizia che iminoltre al Governo, ~ella ripartizione degli
pedisca il finanziamento delle,, operazioni di
oneri tributari, di inspirarsi ad una equa. giu-.
pura speculazione ed istradi il credito verso
stizia distributiva, tenenc\O presente come
la ricostruzione ed il risanamento economico .
sulla media e piccola propriet terriera gi
. MARINARO.
p:tF,vi uno , .. ~, 0::<.rzionato ca,rico :Bscale._

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5136 -

L'Assemblea invita pure il Governo, in


attesa della riforma agraria, a concedere,
nella forma che riterr. migliore, le t.erre demaniali ai partigiani, ai reduci, agli agricoltori della Venezia Giulia che hanno .lasciato
per l'amore dell'Italia terre italiane bonifi-:
ca te. con i loro sudori e di cu~ lo straniero
ne coglier
frutti .

SCOTTI ALESSANDRO.

21

GIUGNO

1947

dimost.rare di P-Ssere nullatenenti perch pns-.


seggono la casa distrutta .
MICHELI; MARCONI,
ALESSANDRO'.

VALENTI,

COPPI

'< L'Assemblea Cqstituente invita il Governo ad accelerare la normalizzazione della


vita pubblica, intensificando gli sforzi per raggiungere una effettiva. e completa pacificazione, aholendo le ormai imperate .e anacronistiche leggi.-'cczionali e provvedendo, con
ogni cura e cautela, alla sana amministrazione del Paese .

L'Assemblea Costituente, mentre rileva


con compiacimento che nelle comunicazioni
. del Presidente del Consiglio dei Ministri si
a~cennato all'importante problema delle bo GIANNINI.
nifiche, convinta che la sua soluzione , sar
uno dei mezzi pi efficaci per dare pane e
L'Assemblea Costitue.nte,
lavoro al popolo italiano, per provveder.
ritenuto che mentre l'articolo 7 <lel de-.adeguatamente fin da ora alla rifo.rma agrad.a
creto legisfativo 29 marzo 1947, n. 143, es.enta
e per cportare' un rilevante contributo al bidall'imposta patrimoniale le istituzfoni di assilancio dello Stato, invita il Governo a prenstenza e beneficenza, ]'"articolo 68 dello stesso
dere in attenta considerazione i voti espressi
decreto non fa distinzione fr'a persone fisiche
nel recent Congressoa di San Dorr di Piave
e giuridiche e viene ,a colpirle. ipdistintae per ci a fornire i mezzi perch, con una
mente.
}.
rganizzaziohe autonoma, si possa dare atritenuto ch, conseguentemente; tutte le
. tuazione ad un programma di lavori che conoper.e di heneficenza vengono per l'anno 1947
tribuir efficacemente a soddisfare al benesad essere gravate di n carico di impo,ste che,
sere delle' classi lavoratrici dovunque, ma. . avendo rig~rdo alla rivaluta,zione patrimoparticolarmente nell'Italia meridionale e nelle
niale stabilita dal decreto le<Jislativo 18 ottoisole.

..
.
. br'e 1946i viene ad essere di 5o volte 'il carico
L'Assemblea inoltre invita il Governo a ..precedente;

.
. ,. .
..
considerare la necessit del riesame del de- '
ritenuto che tutte le \opere.pie, ospeda-
creto dell'imposta straordin.aria. progressiva
liere, di ricovero, .di . edu2azione e,, comunsul patrimonio per evitare, con.necessari provque, di assistenza v:er~atto' in situazione ecovedimenti, all'agricoltura ed in. modo spenomica precaria: determina,ta dalla diminuciale alla piccola propriet, il grave danno
.zione delle entrate e dai ben maggiori oneri
.che deriverebbe da ta:le decreto'.
che il costo della vita e l; ccrescere degli assiP ALLASTRLLI.
stiti comporta; . : . :
:
che in ideritic'a situazione si trovano gli
L'Assemblea Costituente,
enti locali:

ritenendo. che, pure negli indispensb ili


'invita l1 Governo
aCJ'"'ravi determinati dalle nuove leggi si dbad emendare l'articolo 68 del decreto leb~"' tener sempre presente la necessit di agegislativo. 29 marz. 1947, stabilendo espressavolare la piccola propriet gi esistente e parmente la esenzione delle istituzioni di benefiticolarmente quella rurale e montana,
cenza e di as~istenza e degli enti 1ocali dalla
invita il Governo:.
imposta proporzionale sul patrimonio come
a) a rendere praticamen~e applicabile
.
gi lo sono per quella progressiva;
Tesenzione di terreni e fabbricati situati oltre
a riserbare ogni pi pro'(''viP,a cura: a fai 700 metri;
vore di tali istituzioni che costituiscono una
b) a sistemare 'con criterio di doverosa
delle pi nobili tradizioni del nostro Paese.

comprensione 1 contributi-... unificati;


BovETTI, CAso; CREMSCHI . CARLO,
e) ad esentare le quote minime dalla
FORESI.
j~nposta straordinaria progressiva del patrimonio;
'
L'Assemblea Costituente, constatati gli
effetti dannosi deHa spe~ulaz.ione che minacia
d) ad evitare _.che concessioni particoin modo sempre pi grave la gi compromessa
lari (ad fise.npio ind-:irinit per danni di guerra
.d9t.er.ninati d:i. azinni nazi-fasciste) siano r_ese
stabilit della moneta, invita il Governo .ad
adottare immediati 'provvedimenti, anche. di
inapplicabili per \utti coloro che non posso.no
I

.ASSEMBLEA COSTITUENTE

5137 -,....-

natura penale; contro quei cittadini o quei


:gruppi d'interessi, che operano contro la collettivit, e lo esorta altresi a perseguire una
pi ferma e coerente polit'ica creditizia coordfr1ata con un indirizzo produttivistico dell'economia nazionale, tale da avviare. finalmente il Paese verso la ricostruzione .
PATRISSI..
<e L'Assemblea invit~ il Governo ad emanare con tutta sollecitudine la pi volte promessa legge organica sui .danni di guerra ed
a mantenere in vita - rendendolo pi efficiente e adeguato ai nuovi compiti - il Sottosegretariato od ltro organo politico-amministrativo, pi rispondente, che - coordinando
i servizi e gli uffici oggi sparsi nelle varie amministrazio,ni dello Stato - provveda cqn unicit di criterio e di direttive a dare e:(ficace es.ecuzione alle provvidenze che la legge sar
:per fiss~re .
\

FoGAGNOLo, FEDELI ALDO, TOMBA


DE MICHELIS", PIERI, FACCIO, VERNOCCHI, DUGiONI, TONELLO, MALAGUGINI, CciSTA, FIORENT,INO, GIACMETTI, GHISLANDI. '.'
.

21

riconosciuta la neessit di contemperare le due urgenti e parallele esigenze di


una ferrea pressione fiscale e del massimo
possibil~ incremen~o delle at~ivit produttive
e della ripresa edilizia,
..
invita il Governo a disporre senza ritardo:
10) una equa elevazione del minimo
,imponibile della imposta proporzionale ordinaria sul ptrimonio e una pi congrua dilazione del pagamento di essa da parte dei piccoli e medi proprietari;
. 20) la definizione, entro u:. }?reve t'ermille, dell tassazioni degli utili di congiuntura;
30) la sottoposizione all'esame del1' Assemblea stessa del decreto legislativo presidenziale 29. marzo 1947, n. 143, concernentel'istituzione dell'imposta straordinaria progressiva. sul patrim0nio, affinch si renda
possibile un~ cauta ed obiettiva r.evisione .del
tributo, la quale elimini l'ingiustizia della
situazione, prticolarmente. pregiudizievole
per le provincie meridionali, in base q, cui
l'onere grava .in _modo quasi esclusivo sui patrimoni immobiliari, ritenuti presuntivamente altresi detentori dei beni liquidi, ed
.affinch la necessaria pressione possa invece
. volgere a colpire i beni che s'imboscano o

1947

che sono il frutto di speculazioni o di attivit improduttive, e al tempo stesso possano


essere riconosciute ed esercitate le esenzioni
giustificate dai danni di guerra.
Ai medesimi. fini l'Assemblea Costituente
raccomanda al Governo la graduale sostituzione di un regime ..di libero scambio dei pro~
dotti al regime vincolistico attraverso una
fase intermedia, tempestivamente predispo. sta, di disciplina della produzione e della
distribuzione .
PERRONE CAPANO.

L' A'ssemhlea Costituente,


udite' -le dichiarazioni del Governo,
le app>rova e passa all'ordine del gi&rio >>.

AN&ELINI, GUERRERI FILIPPO, UBERTI,


CAP,PUGI, ScHIRATTr.

Sono stati inoltre presentati' i seguenti


ordini del giorno:
"L'ssemblea Costituente, convinta che.
l'interesse del Paese, la difesa della lira, il
prestigio e f'unit morale della Nazione esigono un Governo rappresentativ pi tutte le
correnti demqcratiche repubblicane, passa
ali' ordine del giorno ;, .
-

L'Assemblea Costituente,

GIUGNO

.,NENNI, TARGETTI, VERNOCCHI, BARBA. RESCHI, DE MICHELIS,. MALAGGINI.

"L'ssemblea Costituente, considerato :che


la cris.i attuale sort dalla necessit di fronteggiare la situazione economica, finanziaria
e m.ol).etaria,. aggravatasi
.
. nel
. tempo.. per le in)
certezze; le contradizibni, e le defiCienze tecniche e politiche dell'azione del Governo tripartito; "considerato che dalla progettata formazione_ di Governo su basi politicamente. pi
Jar,ghe e. tecnicamente pi adeguate ed. onio'genee che poteva essere opportuna per una
6fficiente azione di difesa della lira si giunti
ad uno spostamento radicale di forze niente
affatto necessario e tale da rompere l'unit
defn.ocratica. e repubblicana la quale ha garentito finora __la ricostruzione della vita nazionale; considerato, infine, che qu(;!sto spostamento rende politicamerite pi difficoltosa
un'azione di Gov13rno che, dal punto di vista
tecnico, poteva raggingere, ~opo le ampie
. discussio"ni svoltesi in questi ultimi mesi, efficaci ed immediati risultati; delibera di negare.

la fiducia a questo Governo >1_:


D' ARAGNA, PARRI, PACCIARDI, CiANCA,
MOL.

Invito l'onorevole Presidente del Consiglio


ad esprimere il suo pensiero sui vari ordini
del 9iorno presentati.

Ai5S8MBLEA COSTITUENTE

5138

21

GIUGNO i9ll7

DE GASPERI, Presidente del Consiglio dei


saranno coordinati nel sensd indicato dai
presentatori.
,,
,
Ministri: All'onorevole Marinaro, il quale. ha
presentato un ordine del giorno che 'pi che
Il Governo terr conto dei suggerimenti
altro una raccomandazione, rispondo che,
contenuti nell'ordine del giorno Perrone Caoome tale, l'accetto e che il Governo provvedepano e dei .desider dei piccoli proprietar.
T alla convocazione immediata del Co.mitato
Assicuro che la tassazione degli utili di con-interministeriale per la disciplina del credito,
giuntura sar fatta con energia e sollecitu-dine.
allo scopo di adottare una ferma politica creditizia, sia per frenare l'aumento 'della circoNon posso accettare gli' ordini del giorno
lazione, che per combattere l'aspetto patolodegli onore~oli Nenni, Targetti ed altri e degli
gico della circoli,zione economica.
onorevoli D'Aragona, Parri e_d altri.
All'ordine del _giorno Crispo rispondo che,
Accetto il seguente ordine del giorno:
per ragioni di ordine politico, il Governo non
L'Assemblea Costituente, udite le dichia-poteva sospendere l'~pplicazione del decreto
razioni del Governo, le approva e passa al29 marzo 1947, legalmente efficiente dopo la l'ordine del giorno .
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Esso
ANGELINI, GUERRIERI FILIPPO, UBER-sar discusso dall'Assemblea, la quale potr
. TI, CAPPUGI, SCHIRATTI, MATTAapportarvi tutte quelle modifiche che consiRELLA.
derer opportune.
PRESIDENTE. Prego i presenta'Lori degli
Riguardo all'ordine. del giorno Mastino
ordini del giorno di dichiarare se li manPietro, Lussu. ed altri, rinnovo. l'impegno di
tengono, oppure se si dichiarano soddisftti.
provocare nell'Assembl6a la pi sollecita diOnorevole Marinaro, mantiene il suo orscussione per convalidare il decreto istitudine del giorno ?
tivo dell'imposta straordinaria sul patrimo~
nio e di adottare tutte le modificazioni che
MARINARO. Sono soddisfatto.
PRESIDENTE. Onorevole Crispo?
l'Assemblea trover giusto deliberare.
CRISPO. Voglio semplicemente augurarrri
Non posso accettare l'ordine del giorno
Scotti Alessandr.o, perch richiede rabolizic- . , che venga al pi presto sottoposto all'.esame
dell'Assemblea il decreto S\lll'imposta straor. ne degli ammassi, che anche quest'anno si
dinaria per gli eventuali emendamenti dei
sono dovuti imporre per la critica situazione
quali abbia.mo pa1'lato durante la discussione.
granaria mondiale, e perch non pronta una
PRESIDENTE. Onorevole Mastino Pieorganizzazione diversa.

tro?
Accetto come raccomandazione gli ordini
MASTINO PIETRO. Mi associo a quanto
del giorno presentati dagli onorevo.li Pallaha detto l'onorevole Crispo. .

r
strelli e Micheli.
PRESIDENTE. Poich l'onorevole Scotti
Anche l'ordine del gim;no Gfannini lo acAlessandro. non ,presente, si intende deccetto come raccomandazione di politica induto il suo ordine del giorno.
terna. '
Onorevole Pallastrelli ?
A proposito dell'ordine del gio~'no Bove.tti,
PALLASTRELLI. Mi dichiaro soddiavverto che non pu essere crncess'a l'esensfatto.
zione. richiesta, per quanto 1iguarda !'.imPRESIDENTE. Onorevole Michei?
posta proporzionale del 4 per cento, che deve
MICHELI. Sono soddisfatto.
indistintamente colpire sia le persone fisiche,
PRESIDENTE. Onorevole Giannini' ?
che le persone giuridiche. Il Governo interGIANNINI. Mi dichiard soddisfatto:
verr perch i fabbricati siano valutati a
PRESIDENTE. Onorevole Bovetti?
cinque volte il valore prebellico; 'cos come
BOVETTI. Ritiro il mio ordine del giorno,
vuole la legge. Comunqu0 assicuro che il
riservandomi di sostenere il mio punto di
Go ve, n ,-, ha a cuore le sorti dgli istituti di
vista in sede di discussione del decreto sulbeneficenza..
.I' imposta straordinaria.
Accetto l'ordine del giorno Pa.trissi, a tiPRESIDENTE. Poich ~onorevole .Pa~
tolo di raccomandazione; circa il suo invito ad
. trissi non presente, si intende decaduto il
una ferma politica creditizia,' confermo le assicurazioni <late all'onorvolc Mn.ri11aro ..
1:iuo ordine del giorno.
Per quanto riguarda l'ordine del giorno
Onorevole Fogagnolo?
,
presentato dall'onorevole :fogagnolo e da al. FOGAGNOLO. Mi dichiaro soddi.sfatto;
tri colleghi, devo dire che il Sottosegretariatp
soprattutto prch oggi il Presidente del
J:.ir. i danni di guerra ancora in vita, per
Consiglio ha dichiarato che il Sottosegretariatd
.:fuJ.nk 'cnperto del vitobre, e che i ~uui servizi
per i' danni di guerra non stato soppresso e

AssEMl'ILEA G:sTITUENTE

-61:::1\:l-

sar nominata la persona fisica che dovr


ricoprirlo. Ieri, invece, il Ministro del 1tesoro
aveva affermato che il .Sottosegretariato era__,_
stato soppresso e-, che le attribuzioni erano
stte affidate al Sottosegretario del tesoro.
PRES:!bENTE. Poich l'onort:lvole Perrone Capano non presente, si intende decaduto il suo ordine del giorno.
Onorevole Nenni ?
NENNI. Mantengo il mio ordine del
,
giorno.
PRESIDENTE. Onorevole D'Aragona?
D'ARAGONA. Insisto . .
PRESIDENTE. Onorevole Angelini?.
ANGELINI. Mantengo l'ordine del giorno.
PRESIDENTE. _L'ordine del giorno che'
ha la precedenza nella votazione quello Angelini
altri, che il Governo ha dichiara,to .
di accettare. Passiamo ora alle dichiarazidni
i voto.
'
LUCIFERO. Chiedo di parlare per dichia-
razione di voto.
_
PRESIDENTE; Ne ha facolt.
LUCIFERO. , Onorevoli colleghi, mi ero
iscritto a parlare sulle dichiarazioni del Governo ed ho rinunciato a parlare in quella
sede; e forse avrei rinunciato a parlare anche
in questa, se non mi trovassi in una partico:..
lare posi_zione e se alcuni interventi di altri
0olleghi non mi c_i avessero, in un certo
senso, costretto.

lo non posso, dopo questa 'discussione,


a.Ila chiusura di questa discussione, dimenticare che alla Consulta nazionale, da questo
stesso banco, allora con pochissimi amici del
vechio Partito democratico italiano, io so-.
~tenni, solo, la necessit di -dare al Governo
una forma omogenea in modo che potesse governare secondo un determinato programma,
lasciando al gioco delle opposizioni e delle forze
governative quepa dialettica e quei compiti,
senza i quali .non vi pu essere democrazia.
Fui solo allora, e ricordo con gratitudine
l'attenzione e il silenzio con i quali fui ascoltatb. Oggi non sono pi so'lo, perch l'esperienza ha dimostrato a mofti che forse il mio
punto di vista 'non era sbagliato. Io sono debitore di questo ricordo a quell che furono
i mi!'li compagni _di lotta, i mie_: ;">0chissimi
compagni. di lotta nei primi giorni _di questa
battaglia per la democrazia; ed in nome dei
qual-i io ebbi l'onore in queste;. sede di sostenere la tesi che oggi mi conduce a votare a
favore del Governo.
Ma c' anche un'altra ragione che mi induce a parlare: ci sono cose che sono state
dette da alcuni olleghi: c' anzitutto l'odio
dell'onorevolr Nenni, I' n ::1 1,;;ir:ne dell'ono-

~1

GIUGN0

194'7

revole Pacciardi, una chiamata in causa, incidentale, dell'on.orevole Togliatti.


PACCIARDI. Non riguardava lei; lei
gi repubblicano !. ..
LUCIFERO. Onorevole Pacciai'di, io sono
italiano e servo l'Italia; in qualunque forma
e in qualunque modo; ma non. ho rinunciato
nessuna delle mie convinzioni, ed in nome
delle mie convinzioni che servo la Patria in
qualunque sua forma 'e che sono un lealissimo
cittadino dello Stato italiano; ed anche della
Repubblica italiana, perch, ripeto, sono un
leale cittadino italiano'., Questo non signtfica
che io debba rinunciare ai miei sentimenti e
alle mie convinzioni.
Vi stato poi un incredibile discorso dell'on'orevole Granchi, che non. posso far passare sotto silenzio. Per quanto riguarda ii
partito liberale e la sua linea politica, molto
pi .altamente di me parler l'onorevole
Croce, e le mie. dichiarazioni', quindi, sono
di o;rdine personale, riallacciate ai motivi
a cui ho prima accennato e alle chiamate
dirette che io ho avuto in questa discussion.
L'onorevole Pacciardi ha invitato la Democrazia cristiana - e rivolgendosi a tutt
questo settore - a rinunciare all'umiliazione
della nostra presenza. Non spender molte
parole:. onorevole Pacciardi, quali che possano ess~re le opinioni, non mai' una umiliazione per nessuno quella di trovarsi
in compagnia li galantuomini! (Applausi a
estra).
PACCIAR:QI. Ho gi detto che non
riguardava lei. (Interruzione dell'onorevole
C'ovelli). .
. .
.
LUCIFERO. All'onorevole Paccfardi debbo far ~o tare che io faccio parte di un Gruppo
parlamentare che 1:appresenta un part~to
politico, ed anche se io mi sono sempre vantat_o di 0ssere un uomo libero ed indipendente,
nella, mia libert ed indipendenza che ho
aderito al Gruppo ed al Partito lberale; ci
significa cp.e sono con essi pienamente solidale. Quindi, quando si fanno. al 9io' Gruppo
parlamentar~ o al mio parto delle osservazioni alle quali io ritengo 'di poter. risponder, sia pure in proprio, lo facci perch
con essi mi sento pienamente solidale; e
tanto pi mi sento solidale in quant9 io
penso che inesatta l'osserv;:!zione fatta dal-
l'onorevole Foa, che 'noi siamo delle forze
parlamentarmE:nte irresponsahili. Si{imo dell~
forze parlame1J tarmentP responsabili perch
mandate qui d<J. . nostri eleLtori, qualcurio d~
noi da pi di un 'collegio, ed in ogni modo non
venuti qui con le cicche dei risultati: elettorali.
(A pp1ova:::ion i a destra).

AssE11rnLEA CosTITUE,NTE

5140 -

21

GIUGNO

1947

E vengo agli odi dell'onorevole Nenni.


parecchi; c' quello che pu essere definito
L'onorevole Nenni ha fatto una osservazione
socialismo totalitario, che noi non vogliamo
alla quale reagii immediatamente e che mi
escludere soltanto dal Governo, ma dalla
ha. profondamente ferito: cio ha detto che
democrazia, perch non democrazia. (Prot$le a sinistra).
.
nQi appoggiamo 'questo Governo - lo dico
perch siamo in sede di dichiarazione di voto, .
C' poi l'altro _socialismo; ma 1esso non
perch in queste risposte che si giustifica
soltanto un socialismo vostro, ormai di
il voto ;;... in odio ai partiti di sinistra.
tutti; perch merito di .tutti noi se i suoi
Onorevole Nenni, lei abituato a parlare
ideali non solo sono diventati universali, ma
sono in parte realizzati.
in termini di antitesi. stabilendo dei continui
dilemmi che hanno u;1 c~no mobile e un corE quando noi ci ribelliamo contro certo
no fisso. Il corno fisso il caos e il corno mosocialismo barricadiero, che non se non un
bile cambia secondo le circostanze. (Si ride).
avanzo d13l secolo scorso, perch queste barricate dovrebbero e_ssere costruite fra gli
Noi non siamo abituati a ragionare in questi
termini; noi non nutriamo odio per nessun
edifici che ad onore del socialismo e per la
partito. perch, se slamo liberali, non posbattaglia del socialismo l'umanit ha gi
incominciato a costruire e continua a cosiam0 non ricooscere non solo il diritto di
tutti i partiti, ma le e~igenze che fanno na- . .struire.
sere tutti i partiti. E se noi abbiamo msso
Dopo questo io debbo dire solo due parole
all'onorevole Gronchi. Fra 1 vari discorsi di
del.le condizioni, le abbiamo .messe proprio
p.er quel dovere democratico.
opposizione che noi abbiamo sentito finora;
Ben rispose, a questo proposito, l'onoreil discorso dell'onorvole Granchi stato certamente il pi velenoso, perch stato l'univole Corbino: le' esclusive le abbiamo messe
co che ha tentato di mettere in pericolo' la
a noi, non agli altri. Noi non potevamo ammettere che si formasse nuovamente un Gomaggioranza governativa. L'onorevole Gronchi ha qualche cosa in comune con l'onoreverno con forze che si paralizzassero a vicenvole Nenni e con il tenore Lauri Volpi: vi
da. Abbiamo detto quindi che le differenze
fra la nostra forza politica; e ce_rte altre sono
sono dei momenti per loro in cui essi debbono
troppo profonde perch si possa. collaborare _ strappare l'applat1so per forza.
con esse al Governo. Si vada dunque da una
MEDA. Questa- mia su. opinione. .
parte o dall'altra, ma non possiamo perpe-
LUCIFERO. una mia opinione, s;
tua.re un equivoco che ha gi arrecato suffiperch io sono qui per sostenere le mie opi~
cienti danni al Paese.
.
'
nioni e non le sue, onorevole Meda. (Si ride).
E che noi abbiamo fatto questo con pieno
Le sue, sono convinto che lei le s'ostiene molto
disinteresse e con assoluto amore di Patria " meglio di me. Ad og1ii modo non rri permette dimostrato dal: fatto, e, l'onorevole Presirei di prendere il suo posto. 'Ma non posso
dente del Consiglio e ne p11 dare atto, che da
passare sotto silenzio, . per dignit del mio
'parte nostra non vi s,ia stato nessuno di quei ' settore, la scortesia e la scorrettezza politica
co'mmerci delle vacche a cui egli stato abidi .parlare di <e sgradite combinazioni . Onotuto nelle crisi precedenti, da parte di altri
revole Granchi, questa una sua opinione
. pJ.rtiti.
personale, e mi dispiace; ma noi non siam
Abbiamo detto che eravamo a disposiqui per una combinazione, anche se questa
zione per servire il Paese e per dare quello
opinione personale fosse condivisa dal suo
che. ci veniva phiesto. Ci stato ch,Jesto uno
partito; noi, gli cc sgraditi combinati , sosterdegli uomini pi cari a noi e all'talia: lo
remmo ugualmente il Governo. del suo partito,
.abbiamo dato _sapendo l'enorme rischio e , perch' siamo iprofondamnte convinti che
l'enorme pericolo cui ci espon'evarno, ma
questo sia in questo momen.to l'interesse del
avendo perfetta coscienza che questo era il
Paese. (Applausi a destra). E badi l'onorevole
. miglior contributo che potevamo . dare al
Granchi a non assumere certe eredit e a non
nostro Paese per la risoluzione di problemi
prendere lui l'ini,ziativa di front al n_uovo
gravissimi che altri. prima di lui non hanno
Governo, di quei doppi giochi che sono stati
saputo .~isolvere.
deplorati nei confronti di altri' partiti verso
Questa l'esclusiva, onorevole Togliatti,
i Governi prec'edenti.
che noi ab:biamo dato: questa e non altra.
MAZZA. stato Un granchio di Gronchi.
Non la riehiesta dell'esclusione del sociali(Si ride).
.
smo dal Governo, anche perch bis'ogner
LUCIFERO. Con ci non posso che comintendersi una volta su questo termine di sopiacermi d'ella voce nuova.~on la quale oggi
cialismo. I socialismi sono infatti oramai
ho sentito parlare il Presidente del Consiglio.

'

ASSEMBLEA COSTITCENTE

514i -

Vi sorlo indubbiamente verso questo Governo


delle perplessit. Se l'adesione potesse essere
completa, sarei democristiano, e non lo sono.
Per vi un avviamento alla fiducia che apre
le speranze verso l'avvenire. Finalmente noi
speriamo di" vedere avviata la nostra politica
verso la democrazia parlamentare, cio noi
vediamo riportata nella sua giusta sede quella
dialettica, che erroneamente era stata portata nei Governi precedenti e che quei Govern.i ha paralizzato.
Questo ci apre il cuore alla speranza, e
quindi, il vto di fiducia che co -oggi all'ono-.
revole De Gasperi non soltanto un voto di
fiducia: qualche cosa di meno e qualche
cosa- di pi. qualche cosa di meno, perch
. non possiamo dimenticare completamente
- almeno io non posso' dimenticare - certe
responsabilit degli uomini, o di alcuni uomini, che compongono questo Governo;
qualche cosa di pi, perch veramente, almeno per m, il voto della speranza nell'avveire della Patria.
Dio vi assista, onorevole De . Gasperi,
perch questa speranza diventi realt. (Ap-plausi a .des~ra. Commenti a s-inistra).
NITTI. Chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
'

. PRESIDENTijj. Ne .ha facolt.


NITTI. Debbo accusare me stes'so. Ho
assistito a queste discussioni con disattenzione, alcune. volte, '.forse con troppo disat-'
tenzione, come un assente. ~Troppi discorsi,
troppe dissertazioni dei partiti e sui partit_i !
Voi sapt_e la mia Qpinione: i partiti sono
ipevitabili. I partiti -nel nostro : regime, at. tuale, nel nostro Paese, non .sono per una
grande forza, se si consideri la loro azione.
Non trovano il modo n di vivere isolatamente,
;n di vivere insieme: L'attuale cont.roversi i
in fondo nasce da una separazione, _dopo un
dissenso; la separazfone- dP.i democristiani
d .i comunisti e socialisti. Quale stata la
causa? quale refetto ?'L'effett'o da parte dei
comunisti non firiora l'odio n l'invettiva
amara dei socialisti e dei comunisti contro il
partito' democratico cristiano. Nulla, di aspro
n di duro: ma piuttosto una discussione malinconica. Par cbe si dica: eravamo nati insieme, dovevamo morire isi~me .
Quest.o distacco dei tre partiti stato il
tono della discussione di quella parte che
sembra
la. pi cattiva e qualche volta. la pi
.
aspra.
Si fatt.a acusa all'onorevole De Gasperi
di avere rotto la.solidariet del tripartito,
che, nato insieme, sotto forme diverse, dal-

2L

GIUGNO

1947

l'esarchia, e vissuto fino adessp, doveva finire insieme.


.
Si trovata quasi una infrazione costituzionale; vi era, si detto o si lasciato dire,
quasi un p!).tto che non si poteva rompere.
_La verit - che l'onorevole De Gsperi
pu essere accusato di tutto, fuorch di avere
infranto un patto costituzionale.
I tre partiti i massa si s0110 presentati alle
elezioni l'uno contro l'altro, hanno lottato
l'uno contro l'altro, poi si sono uniti e ora si
possono disunire. Il fatto essenziale che
non si siano presentati alle elezioni, con uno
stesso programma: ognuno aveva un pro7
gramma diverso e lottava co1itro gli altri;
hanno creduto utile unirsi temporaneamente,
si possono ora disunire senza rompre un
patto, che poteva venire rotto ogni giorno.
Quindi, l'accusa non va portata nel campo
della costituzionalit; va portata, se c',
nel campo della con:veriienza politica~
Ora, ciascun partito arbitro. della sua
azione, secondo la sua convenienza.
Io devo ('non vi scandaliz~ate, qualche
volta mi accade anche qualche paradosso)
nori solo. dife.ndere l'onorevole De. Gasperi
dall'accusa di incostituzionalit, ma dire
anche che, se . ha pro.dotto il dissidio, non
. poteva agire . diversamerite. Dover fare un
Govern0. Si pu avere un cattivo GQverno; ma
bisogna avere un Govern. L'onorevole De
. Gasperi si trovato nella situazione di non.
. ptere formare un Governo se 'non .. con la
formula attuale. Quando egli ebbe la cortesia
di consultarmi', una sola ,cosa gli dis.si: scegliere la via meno cattiva e a ogni modo-fare
un Governo. .

Non si pu lasciare- il Paese nell'incerto.


Noi siamo dal i6 maggio.senza un'ver G;overno che non sia in crisi o in stato di debolezza tale .da: non potere agire: Il Governo.
deve essere in condizione di q,gire, perch fatemi dire l verit - noi siamo in una situazione mortale ! Ed io vi d,ir cifre phe vi turberanno, ma vi devo paria:re un linguaggio
di verit: '(Gominenti).-Bisogna avere un. Governo e bisogna ~he il Governo resista -in
queste ore difficili.

Ora tutti i partiti non sono soltanto, in


lotta fra loro, ma sono .quasi tutti; in questa
follia che dilaga l'Italia, anche in lotta al.:
l'interno del partito-. Ogni partito diviso,
ogni partito tende a bipq,rtirsi o a tripartirsi,
e partiti sorti adesso o nascenti sono gi
divisi.

Si. sente dQvunque il bisogno di .qualche


cosa di solido e di stabile. Abbiamo bisogno
di. poggiare il piede su qualche cosa di serio

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5142 -

21

GIUGN0

1947

e di durevole, quale che sia, da una parte o


che rischiano, quello che, se hanno coscienza
dall'altra. Abbiamo bisogno di qualche cosa
delle loro responsabilit, devono soffrire.
. Dobbiamo pensare
una cosa sola, alche ci dia il senso della continuit e della
certezza: e pare dovunque camminare su ' l'Italia minacciata nella sua stessa esistenza.
Superare la minaccia finanziaria .ed evitare
sabbie mobili.
la inflazione deve essere il compito dei mesi:
. Voi sapete che io non ho desideri n aspiprossimi. E poi, quali duri compiti ci rirazioni. Quando qualche settimana fa potevo
serva l'anno prossimo e quali i seguenti'? E.
fare il Governo, non l'ho voluto fare. Non
di fronte a questa triste realt, ch si pu suavrei voluto fare un Governo secondo le mie.
perare solo con visione realistica e con animo.
iel.ee e secondo gli seppi precisi che mi profermo e intrepido e volont di .lavoro, quanta
ponevo. A me importava assai poco fare. un
incoscienza. e anche quanta dissipazione delle
programma, ma reali~zare un 'programma.
cose anche pi necessarie J E quanti fa.tu i
Ma ora un Governo occorre che dia un
progetti di avvenire !
senso di continuit.
Cos anche afoune proposte e alcuni proIl Paese si trova in condizioni cosi gravi .
getti finanziari mi sembrano sotto apparenze
che anche risorse pi. fondamentali possono
promettenti cause di nuovi danni. Non devo
venire a difettare se non a mancare da un modissimulare la mia profonda avversione permento all'altro. Il Governo afferma di aver
la imposta patrimoniale, mal pensata, mal
bisogno subito .di trecentocinquanta milioni
congegnata ed. al momento pi inopportuno,
di dollari, che attende da amici lontani, cio
perch nori avra altra funzione che quella
dall'A.merica,_ Questi trecntocinquanta midi turbare profondamente il . Paese, che
lini di dollari io non vedo come si possano
nena forma in cui la si vuole' attuare nori
0ra ottenere seriamente. Tutt'al pi, con
serve al presente n all'avvenire. Perch
uno sforzo, si pu riunire forse met di questa
non pep.siamo prima di salvare la lira e di
somma: avanzi dell'U. N. R. R. A., ed altri
fare una seria politica finanziaria ?
lem'enti che possibile utilizzare. Ma non
, Sono convinto che, app'-icata ora e nella
possiamo fare calcolo in modo assoluto sulforma attuale, l'insuccess,0,. anche dal punto
l'America. Ho gi .spiegato il meccanismo
di vista finanziario, sar esasperante. stato
che .adotta adesso _l'America; dobbiamo pro'pi un atto di vanit che di seriet. Sempre
cedere .cauti nel domandare, e purtroppo c''
la demagogia inconCludente ! Quali sono i
anche la probabilit di rion ottenere nulla ..
programmi finanziari? o quak dovrebpe
E quante cause di nuove ansie! Noi siamo
essere, per dir meglio, il vero programma finanminacciati da pericoli veri e .non lontani.
Il raccoJto di grano di quest'anno il ' ziario del Govern() ? Raccogliere il maggiorriumero di entrate che possibile nella forma
pi basso che si ricordi da molti anni. (Inche danneggia il meno possibife .e che non
terruzioni __.:_. Commenti).
rompe l'unit; della vita nazinale: Spero. che
Ci baster tutt'al pi fino a ottobre. E
l'onorevole De Gasperi sia sulla buona vi: e
dopo fino al nuovo raccolto ? I prezzi sono
per egli non deve arrestarsi: alle forme di
gi alti e probabilmente non diminuiranno,
apparenza. Il programma finanziario con cui
anzi aumenteranno. Il Ministero dell'agri'l'onorevole De . Gasperi si presentato gi
coltura americana ha segnalato la deficienza
per trel quarti caduto o non reale. :
di grano nel mondo. Noi avremmo bisogno
L'onorevole De Gasperi aveva annunziato
di almeno ventinove milioni di qu_intali e
che egli continuava il programma che era
cio ai prezzi correnti trecentocinquanta mistabilito nell'unione dei tre partiti di massa~
lioni di .dollari alla fine di quest'anno, e nel
nel programma erano molte cose, che poi
prossimo per comperare le quantit mancanti
sono cadute; ~ome i 14 pun,ti dell'onor~vole
che ci sono necessarie. E quali sono le riserve
Morandi, che son_o caduti prima anche deldi dollari del Tesoro italiano in questo mol'onorevole M0r1.111di. Altre cose annunziate
. mento? Ho insistito molto con l'onorevc.'le
sono cadute e non .si potrann() far risorgere.
Einaudi perch a~bia un programma e fin
Ma non imp,rta.
'
. .
da ora se ne occupi.

Occorre conentrare .ogr+i s~orzo nell'eviQualunque persona, anche mediocremente.


tare tutto ci che nelle. imposte apparenza:;
informata, lo sa. Quasi nulla. Occorre dunque
demagogia, spettacolu: sono soprattutto le
una grande seriet, una grande serenit per
imposte. dirette, le imposte di fabbricazione,.
affrontare le grandi dincolt che ci at_tendono.
.i monopoli (Interruzioni a sinistra.) che devono
In queste condizioni io non voglio creare
essere migliorati e bh;ogna che le imposte
nessuna. difficolt a coloro cle ci governano.
'siano re[dmente pagate." In realt in Italia
So come _,Penosa la. loro situa.zio , ,, ,<., 1111ellci

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5143 -

-vi sono imposte dirette che nOJl si pagano,


e anche imposte indirette e monopoli che
bene amministrati dovrebbero essere ben pi
fruttiferi.

La difesa della lira, che ora non sufficientemente fatta, deve essere seguita con
la pi grande efficacia. mia convinzione e non solo convinzione - che si speculi
troppo sulla lira, anche da italiani fuori d'Ita.:.
lia. L'onorevol Einaudi ha il dovere, insieme
al Ministro Merzagora, che ha chira intelligenza ed . competenssmo in questa
materia, di andal'.e incontro alla speculazione
e da.re degli esempi a chiunque sia il responsabile, anche se si. tratti delle pi grandj autorit bancarie .. Diano la sensazione che
niente rester impunito; e . qualche ~rresto
intelligente pu.. forse giol'-are alla difes_a.
<iella lira pi che molti discorsi. Io dunque
confido che il.: programma finanziario non
.sar fatto solo a parole. Nella difesa della:.
dira confido in un'azione_. realistica. E come
.non sono legato a nessun partit,o, a nessun
,gruppo, n ho. da difendere nessuna persona,
io desidero anche, e anzitutto, che si definisca I
. l'azione stessa del Governo. Parliamo con
lealt con gli amici di questa' parte. (Accenna
-alle sinistre). Vi una certa non giustificata
.diffidenza o uni,t certa preoccupazione per
l ~azione che pOssa avere il. Governo di un
solo partito.
.
,

,
11 Governo diun solo partito nei tempi
ordinari la forma normale e anche una necessit. un vantaggio anche in, tempi agitati,
mette fine, quando possibile, a Governi agitati, che composti di vari prtiti parali~zano
Ia loro stessa azione e soffocano tutte le iniziative utili.
Che vi sia al Governo un partito che ne
formi la base non dannoso: nei periodi a;gitati pu anche essere utile, a condizione che
la maggioranza che lo comp~me abbia la forza
per credito e sicurezza e dignit di programma ..
Ma io mi spiego molte delle vostre dif. fidenze..
'
Questo .Governo (dobbiamo parlare linguaggio sir}cero; non convenziona.le) dunque
.formato da- un solo partito, che ha esso solo
press'a poco i due quinti dell'Assemblea.
respo11sabile cl~ grn parte del passato e ha
tendenze ch6l non sono della maggioranza: si
teme possa quindi far _prevalere ragioni di
partito a quelle della nazione. Si teme sopra
tutto la politica interna; e noi siamo di fronte
a non lontane elezioni generali. Le elezioni
possono anche da un Governo di parte essere
fatte indubbiamente con relativa obiettivit.
Io so come feci le elezioni generali de11919 e

21

GIUGNO

1947

so anche come si son fatte prima e dopo di


me. Io so che un Governo pu fare azione diversa in pubblico e in privato. Un Governo
che sia solo di un partito e che abbia un Ministro dell'interno< del suo partito e che quindi
possa farsi guidare nella sua azione dai suoi
interessi e dalle sue passio.ni (qui siamo tutti'
candidati), . se il Ministro dell'interno noR
agisce in tale modo da essere garanzia per tutti
di Ol\:)st e di equit,. un pericolo.
" Ora mi spiego alcune preo.ccupazioni e
non poche difldenze; mi ~piego anche che vi
sia una preoccupazione nell'ordine politice
anche pi grande che nell'ordine finanziari.
Qui si tratta di molte centinaia di miliardi
che formano le spese fino a quando vi sar
una nuova Assemblea. Si tr:atta di spese qi
miliardi' di cui il Governo e il partito che lo
forma dispongono, senza che vi sia nessri
. controllo.,Con le categorie attuali del bilancio,
esteE!e e incerte, potere illimitato e pericolo
permanente cli abusj. Con le .pressioni che vengono da ogni parte, e anche dal partito unito
al Governo, ogn~ resistenza difficiie.

In ogni mcfo non si pu negare che rischiamo di andare sempre pi verso spese politiche
cresc~nti, crescenti pressioni politiche e "di
partito. e verso nessun controllo.

L'onorevole Einaudi rifletter su ci che


bisogna fare e i non oso precisare in materia
simile.
,
Certo occorre prima di t:utto dar.e diversa
,
conformazione alJilncio:
Si venuta sempre. pi affermando la cattiva abitudine di dividere il biJancio i~ enorm1: capitoli per cifre normi di miliardi'. Vi so- .
no categorie in cui si trova modo' di m1ir tutto,:

.
, .1
di comprender tutto.
Quasi nessun' limite al disordine e ariche
in qualche caso. allo.,sperpero e a.favoritismo. Oltre le enqrmi spese per i gabinetti, vi
sono stati procedimenti( che non avevano
avuto mai precedenti per la loro scandalosit.
Sperperi e cattive consuetudini di gravit
limitata: un Mintstro che e;ntrava al Governo
dava una somma grossa corne premio ai suoi
impiega,ti e altra somma andando via' dal
Governo e un'altra' se ritornava al Gov.erno .
Abitudini quasi familiri di finanza lello
Stato e modi cli considerare.il dnaro pubblico
con troppa indulgente 'larghezza non rappresentano tanto un diretto danno o pericolo
quanto una concezione dello Stato assurda
e dannosa.
Prima vi erano diversi partiti e spesso opposti al Governo. Il danno e il pericolo in parte
si compensavano. Ora sarebbero nella stessa
direzione:

ASSEMBLE.A COSTITUENTE

5144'-

Una diversa sistemazione del bilancio e


diversi . sistemi di controllo sono 9-unque
necessari.
Orav( uno speciale Ministro del bilancio.
Di che si ccuperebbe se non prima di tutto
. della forma del bilancio nella difesa della
seriet finanziaria ?
'"
fo non ho in .questi miei avvertimenti
alcuna )ntenzione pol.itica e tanto meno di
situazioni ministeriali. .
Ma non temo di dichiarare _che, lontano
dal Governo attuale e non consentendo in
molti suoi propositi, desidero evitare quanto
pi possibile ogrii crisi ministeriale. Nel rrio'piento attuale niente crisiL Si parla invece
troppo di crisi e si fan calcoli sui piccoli partiti che si uniranno o si disuniranno.
Ebbene: si parla in continuazione di voti:
tanti voti favorevoli al Min:istero, tanti voti
contrari. So tutte le difficolt interne e i.1
logorio interno, dei partiti e dei gruppi. Si
discute in qualhe gruppo se dare i1 voto f.vorevol e per quanto tempo, o il voto contrario
e fino a quando. Per ora esiste una sola necessit e non vi. paia strano che io lo affermi:
noi siamo stati gi, per molt& tempo, senza
Governo. La caduta del Governo in questo
momento, oltre che dar un grande discredito
all'estero, verrebbe anche a coincidere con
le dimissioni del Capo provvisqrio dello Stato
e Verrebbe anche a coincidere con l'approvazione di quel Trattato di pace che il Ministero
attuale e personalmente l'o!forevole De Gasperi 'e l'onprevole Sforza hanno avuto il
torto di no'n presentare ancora, bench$ io li
abbia richiamati a. far ci, perch -inutile
continuare. ancora ad ingannare il pu.bblico.
Qu'el Trattato va approvato senza d_iscussione.
SFORZA, Ministro degli affari esteri. Ho
detto ieri ch un dovere urgentissimo, onorevo.le Nitti..
NITTI. Quindi noi dobbiamo in qesto
momento, liberi nell'avvenire, assolutamente
evitare na nuova crisi che creerebbe un grande imbaraz~o per l'Italia. Ora neessario
avere un Governo. Voi adesso mi doma:n-derete come io voter. Ebbene io ,desidero _che
il Ministero non cada. I miei amici voteranno.
tutti in .favore e qualcuno solo si asterr. .
Poich io, con le mie idee,,i miei precedenti,
le mie manifestazioni non posso dar ".Oto di
fiducia, desidero personalmente astenermi.
'Si provveda alle necessit del presente e avremo modo di precisare la nostra azione in avvenire nell'interesse del Paese. (Commenti).
PRESIDEN'l'E. Credo che nessuno mi
rimproverer di aver permesso che alcune dichiarazioni" di voto occupassero un tempo

21

GIUGNO

1947

maggiore del. consueto; ma poich penso appunto che i colleghi credono che queste dichiara~ioni d'i voto debbano essere un poco
accelerate, mi rimetto alla discrezione degli
onorevoli colleghi che chiederanno di parlare, perch si attengano alle neces.sit di
questo momento.
D'ARAGONA. Chiedo di parfar~ per
dichiarazione ii voto.
PRESIDENTE. Ne ha facolt.
D'ARAGONA. Onorevoli colleghJ, desidero fare una breve dichiarazione di voto, a
'.nome del Gruppo del Partito. socialista dei'
lavoratori Italiani. Il mio: Gruppo, :rilevanlo
che in meno di quattro anni l'Italia si trova
di fronte alla undicesima f,ormazione ministeriale, prima di associarsi alla respnsabilit della dodicesima crisi. ha voluto riflettere. ponderatamente al dann'? eventuale
che questa successione .. cinematografica di.
Ministeri pu produrre all'economia e all
istituzioni democratiche e repubblicane, che
con fatica vanno affermandosi nel nostro
Paese. .
,.
. . . .
Se l'Italia avesse avuto un partito sociali~
. sta i,ndipendente, libero e .democratico, non
vi dubbio che questo avrebbe potuto, anzi
dovuto,. porre la sua candidatura alla _dire~
zione .politia del nostro Paes~. (Approvazio. ni). Purtroppo. :noi abbiamo:. ridato vita. ad
una libera esistenza 'ctel pensiero e:deil"azio_'ne socialista 'da troppo breve tempo, per.
poter pre,tendre .di. essere I' elemento principale di un Governo omogeneamente democratico e repubbll.anQ, deciso a ~nseguir,, con
onsta concordia. di (orze, quel. programm
minimo, econmico e sociale, he, abbiamo
gi enunciato e che, secondo noi; T.unico
raggiungibile nelle. attuali condizioni storiche
eQ. economiche del nostro Paese.
.
Per uscire dalla mortifera-,impotenza delle
alleanze tra forze sostanzialmente inconci'. 1liabili, dopo il fallimento della fotmula uto~
-pistica - deH'union sacre, non rimane che
-_ affidare il Governo del pese ad una u'niorie,
possibile nell'attuale schieramento ;-parla_mentare, di forze politiche repubblicane, de-
mocratiche e socialiste che. abbiano quel
tanto di qmogeneit necessaria per assicu-
rare una 'fattiva, costruttiva e concreta
azione di Governo.
Uonorevole .De Gasperi non ha ritenuto
possibile- accettare le p.ostre proposte, che
non volevano esser'e, e non erano; la ri~:
ch_iesta di un monopolio per il nistro. Gruppo,
ma soltanto la ricerca di un minimo di, omogeneit di intenti per garantire la possibilit
di_ un'azi0ne conco.rde fra gli elementi chia..:

,ASSEMBLEA COSTITUENTE

5145 -

mati a dirigere i dicasteri economici e finanzia,ri, ed ha preferito costituire un Governo,


cosiddetto tecnico, poggiante sulle forze' conservatrici di questa Assemblea."
. Il mio GruppO' non pu dare la sua fiducia
ad un Governo di siffatta specie. D'altra
parte, non desideriamo 'che le sorti del nostro
Paese siano affidate ad un Governo tripartito,
e forse sarebbe pi preciso ch\amarlo bipartito, come hanno dimostrato, ancora una
volta, i discorsi qui ascoltati; non desideriamo
che si ritorni ad un Governo la cui interna
antinomia porti a continuare il .nullismo sin
qui constatato.

Non spirito agitatorio od insufficiente co~


scienza del danno delle ripetute crisi ci por-
tano a negare la nostra fiducia a questo nuovo
Ministero De Gasperi, ma la ferma convinzione che nell'interesse delle classi lavoratrid, dei cittadini che traggono dal loro
lavoro i mtzzi di sostentamento; nec~
sario 'l'avvento 'di un Governo sincerament~e
sicuramente democratico e; repubblicano, efficiente e durevole. (Applausi).
COVELLI. Chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
, PRESIDENTE. Ne ha facolt.
COVELLI. Il voto al Governo, a nostro
avviso, sia e$so di fiducia o di sfiducia, ha,
nell'opinione pubblica, un valore assai pi '
~ampio e, oserei dire,' pi alto. Il voto al Governo si riflette. nell'opinione pubblica come
un voto di fiducia o di sfiducia nell. possibilit di rinascita del Paese, nella volont delle
forze sne di uscire finalmente da questa
situazione. per quest~ considerazione che
i. monarchici, 'tanto per accontenta,re l'ono- .
revole Pacciardi, quelli che pure serv.endo
lealmente gli interessi del Paese sono rimasti
per doverosa e spontanea coerenza, per ~i
spetto verso i propri elettori,. sulle decisioni
-del 2 giugno, i monarchici liSentono tutta la
responsabilit di assumere ciascuno col voto
della pi:opria .coscienza, un atteggiamento
preciso nei confronti dell'opinione pubblica.
Io esprimo il parere ed il punto di vista
del Partito nazionale mqnarchico, che mi
onoro di rappresentare in quest' Al.ila insieme
ad altri colleghi. Il Governo si presenta a noi
sotto molteplici aspetti. questo Governo,
soprattutto nella persona del primo responsabile, il Governo della Repubblica del 2 giugno. Ed il Presidente di questo Governo,
l'onorevole De Gasperi, che ha sollecitato il
titolo; che nessuno vorr invidiargli, di socio
fondatore di questq, Repubblica, ha in questo
Governo, per la difesa della Repubblica, un
complesso di le'ggi-, da avviare alla di,scus-

21

GIUGNO

1947

sione, che fanno fremere nella tomba 'il pi


sagace sostenitore di Francesco G-iuseppe.
(Commenti). Ha questo Governo la tara della
proclamazione della Repubblica. (Commenti'
a sinistra). Dopo di allora ogni legge sembra
diventata un'opinione, al punto che lo stesso
Capo dello Slato, per quanto provvisorio;
vuole andarsene, temendo egli stesso cli di-
ventare un'opinione dell'onoievole i>e Gasperi. Motivi questi sufficienti perch si voti
contro.
Ha, per anche, .questo Governo, a nostro
avviso, una o dellti caratteristiche favorevoli.
uscito finalmente dalla formula , dei compromessi, che tanto danno ha a:r;:recato. all'opera di ricostruzione del Paese; rappresenta,
nella sua omogeneit, il risultato pili concreto
della nostra critica, che stata sempre obiet-
tiva:: unicit di indirizzo, organicit di programma, e quindi respon~abilit, senza possi-
bilit di atteriuanti, questa volta, nei' confronti del Paese.
Rappresenta oltrn tutto - e questo determinante per noi - l'inizio del processo di revisione che noi chiedemmo per tutti gli errori
che si sono consumati in Italia. (Proteste e
com'J1'./,enti a sinistra). .

Sotto questo profilo. il nostro atteggiamento di contrari .si trasforma in quello di


_perplessi. Se n.on che, non possiamo dirnenti-:
care. di e$sere monarchici (Rumori_.:_ Com.menti'
. a 'sinistra) ed in. quanto, tali rapprsentanti.
qui dentro della trclizio.ne unitaria: di un
istituto che l'unit d'Italia .costrul con l'ausilio e4 il consenso di tutte le .'energie popolari,
monarchiche e repubblicane. (Approvazioni.e;.
destra _; Commenti e interruzioni a sinistra).
L'onorevole De Gasperi,. frse non invano~
si rifatto nel stio discorso ai concetti di
unit e solidariet nazionale, concetti che
noi sentiamo sempr volentieri riecheggiare,.
perch sono nati dall'animo generoso del re
all'atto della sua amara partenza. (Applausi
a destra - Commenti e inter_ruzioni a sinistra).
Una voce a sinistra. fuggito !
BENEDETTINI. Ma chi fuggito?
COVELLI. Orbene, siamo nelle condizioni
di poter superare questa perplessit; e -vogliamo questa. volta credere alla sincerit der-:
l'onorevole De Gasperi {Commenti ---: Interruzioni a. sinistra) 1 e raccogliere - 'e mi rife-
. risco al tramite del socio fondatore della
Repubblica - l'is~anza del Paese, che ci impone di votare per la sua tranquillit. Ebbe~1e, noi voteremo a favore del. Governo De
Gasperi. (Rumori -:-- Interruzioni a sin.istra)~
Col nostro. voto intendiamo dare credito
al Governo ed anche alla Democrazia cri-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5146 -

stiana; almeno per quella parte che aricora il


Governo rappresenta, per le fortune del
Paese. (Approvazioni a destra).
BERTINJ. Chiedo df parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facolt.
BERTINI. Le brevi parole che io. posso
pronunciare (stiano tranquilli i colleghi del
Gruppo) saranno improntate alla pi schietta
fraternit, ma anche, per altro, a quel senso
di franchezza a cui in cinquant'anni di vita
politica mi sono sempre attenuto.
Se talvolta esercito la critica, anche su
-quelli che sono gli atti del Governo, espressione della mia parte - e li esercito anche
sul partito - voi non potete dimenticare, o
signori, il travaglio che, durante questi cinquant'anni, ha vissuto la mia coscienza, fin
-.a quando, con Romol Murri, cui rivolgo
il mio pensiero reverente, ebbi' in Italia a
combattere le prime . e rudi battaglie per.
l'afferm~zione della democrazia cristiana.

21

GIUGNO

1947

diversa combinazione destinata comunque a


subire le stesse difficolt del Ministero attuale.
Di fronte dunque .ad .esso, impegnato
faticosamente a risolvere complessi e gravi
p'roblemi, io non avrei il coraggio, nonostante
i dissensi, di occultarmi, venendo meno a un
dovere di solidariet. Ora che la Democ.razia.
cristiana impegnata in condizioni di altissima responsabilit, io non posso essere solidale se non con essa e soltanto con essa.
(Applausi al centro).

Per la critica intendo esercitarla anche


oggi, perch a Roma non si vede il Paese
come lo vede chi, da buon provinciale, stando !optano da Roma, tiene lo sguardp
aperto continuamente su quello che nel
Paese si dice, si pensa magari erroneamente
si critica.
Esiste in Italia oggi una situazione amorfa di malcontento, alla quale si pretender~!!.be opporre il rimedio d'un"' Governo di
(Approvazioni al centro).
faYili vedute e facili ~spedienti. Tale la
situazione che, a contatto' del pubblico, posAllora essa era spregiata a destra ed a
siamo raffigurarci esattamente in questo
siniStra; e noi tirammo avanti senza timore,.
, momento.
,
.
per~h d'altra parte non ci alle~tava la spel
Qualcuno si sbarazzerebbe ben volentieri
ranza n di prebende n di onori. La nostra
posizione rimasta tale e .quale, almen'o per della Repubblica e dell democrazia, disposto
ad accarezzare ancora, non ammaestrato
i pochi che, con sicura fede democratica, non
dagli avvenimenti dolorosi di' 25 . anni, 'Ja
hamrn ceduto alle fosinghe . del fascismo.
mano d'un despota:, quasi un sedicente messo
. .Siamp rimasti con l'azion'e di' cultura, con
l'azione professionale indipendente; con aspre _. della Provvidenza per rstituiri il benessere
agognato. Perci, dico all'onorevole De Galotte davanti a tutti: .a mantener in Italia
la sementa della nostra attivit e la fede viva .'speri con iealt e con fraternit: Questa
folla di sbandati pu rappresentare una
<ii una coscienza cristiana, as.sociat al 'preillusione e u'n pericolo; se si desse a pensare
stigio ideale della democrazia. (Applausi
al .centro).

che combattendo i socialisti o l'estrema sinistra, col tenerli fuori dal Governo, il rimedio
Perci, o signori, io mi rendo conto del
sarebbe trovato, passando sopra, come_ nel
valore che po:S~.a oggi avere da parte mia il
consenso o il dissenso c'on l'attuale Ministero.
i920-1922, alle forze -del popolo e delle sue
organizzazioni lgittime.
Io non ho nulla da mutare a quelle che sono
Contro questa illusione cerchiamo di opstate le vere critiche espresse da me nel mo-
mento in cui non era contestata la libert
porre ogni forza di persuasione. La mia cridella critica; quando cio questa libert era . tica .fu dfretta appunto a questo: a disfare
permessa senza ledere la disciplina. (Approva- - un'utopia, 'la quale. rappresenterebbe un rizioni).
nascente substrato di filo-fascismo.
Ma oggi, o signori, dopo avere ascoltato i
Vengo ad un'ultima considerazione. Star
pareri delle diverse parti dell'Assemblea ed
al condottiero guardarsi dai marosi nei quali
anche l'intonazione eccessivamente polemica
la barca potrebbe essere impegnata, e naupresa dalla discussione, ritengo che, da parte . fragare, oppure veder compromesso il giusto
mia, occorra esaminare se vi sia la possibilit : impulso del suo guidatore. L'energia del'
di evadere da uno stato di emergenza nel
Governo dev'essere. rigida nel distinguere, tra
quale, come f.u detto da un autorevole coli voti che andranno ad esso oggi, ci che po- .
lega, sia permesso di sottoporre liberamente
trebbe essere allettamento a mutazione di
al nostro giudizio l'esistenza dell'attuale
indirizzo, affievolendo l'efficacia operosa e
Ministero o se, viceve1'sa, in questa impellenpratica dei pr.incipi democratici, sui qualiin~
te condizione, sia esclusa la possibilit, come
tendiamo che. esso abbia a continuare con
diceva or ora col consueto senso realistico
fermezza la propria via.
.l'onorevole Nitti, di sostituire ad esso una
PERTIN I. In questo ha ragione!

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5147 -

BERTINI. Con siffatta persuasione, afvinto che la maggioranza degli uomini ch


fermo l'utilit di una doppia corr.ente, e mal compongono ispirranno la loro azione
gari di una terza corrente, nel seno della
all'indirizzo sociale, del mio partito. Il che
Democrazia cristiana. Io detesto le forme di
mi garantisce fin d'ora che sar intrapresa
un'immediata ed energica azione contro gli
pecorile adattamento che menoman? l'educazione di un partito, attentano alla sua valospeculatori e che saranno prontamente adot-.
rizzazione,, lo privano di quella efficienza
tati tutti i provvedimenti atti ad assicurare
intima e -fattiva, di cui dobbiamo sapere
alle classi lavoratrici - ed in- primo luogo
<lare col nostro esempio sostanziale addestraai pensionati ed ai iisoccupati - un pill
alto e pi degno tenore di vita. (Applausi
mento al Paese.
.
Proprio con tale convinCimento rimango
al centro).
al mio posto nel partito, non separato dai
GIANNINI. Chiedo di parlare per dichiarazione di voto'.
miei amici che nel dissenso hanno saputo
essere verso di me fraternamente collegati,
PRESIDENTE. Ne ha facolt.
GIANNINI. Avremmo potuto risparcome lo fui con loro in ogni momento.
Terr il mio posto di sinistra, con la sinistra
miarci e risparmiare a voi, onorevoli co'lleg_!ii,
'democratica, perch~ un ta~ atteggiamento
questa dichiarazione di voto. Senoncht\, il
nostro ottimo amico onorevole Granchi ci
servir di compenso e di controbattuta ad
ogni tentativo che pensasse di sterzare a
obbliga a farla.
Diciamo dunque all'onorevole Granchi che,
destra la barca del Governo.
Questa fu sempre la mia forza, - questa
anche se egli avesse parlato in modo - pi
la mia tradizione di lavoro; e poich fu
bizzarro, noi avremmo ugualmente votato a
sempre radicata in me la convinzione che
fvore .del Governo. Noi votiamo nel nostro
la Democrazia cristiana abbia una funzione
esclusivo interesse (Cqmmenti), 'in quanto
utilissima di sodale progresso e di equili- __ riteniamo che questo esperimento di Governo
brio civilfl nella vita dell'Italia, come ho. lotci sia ltile: utile a noi come partito... /
tato da giovane, lotter da vecchio, per traUna voce a sinistra. E al Paese ?
mandare ai miei figli un esempio di- coerenza,
.GIANNINI. ... e utile al Paese. questa
di onest, di apostolato, fermo e fedele ai' la mia convinzione,
Noi abbia.rp.o sentito dire- per molti mesi,
principi fondamentali della mia coscienza e
del mio pensiero. (Applausi l centro -:- Comper due anni e pi - mentre c'era un Governo'
menti).
_
prima di sei partiti, poi di quattro, poi di
PASTORE GIULIO. Chiedo di parlare
tre, poi di due- e mezzo - che certe cose non
per dichiarazine di voto.
si potevano fare perch nel Governo i comuPRESIDENTE. Ne ha facolt.
nisti si opponevano a che si facessero, oppure
PASTORE GIULIO. Prendo la parol~
che si dovevano fare perch - che so ? - gli
per una brevissima e semplice dichiarazione
azionis~i pretendevano' che si facessero. Allii voto, che non avrei fatta, se nel suo interlora noi abbiamo auspicato un Governo privo
vento il collega Di Vittorio non avesse ff!:tto
di opposiziopi interne, per avere la possivrui largo uso del nome della Confederazione
bilit che ci sia risparmiata questa scusa
generale italiana del lavoro.
in avvenire, scusa che questo Governo orma'ii
Pich ci pu aver dato luogo ad equi- -non ha .pi. Esso nori potr dirci domani che
non ha fatto quello che doveva, fare perch
voco, desidero -precisare, della mia qualit
i comunisti 'che c'erano dentro glielo hanno
di rappresentante di una bon lieve aliquota
impedito.

llli la,oratorf italiani, f.che nell'odierno diI comunisti ora sono fuori. Questa una
battito la Confederazione non pu e non'deve
delle altre ragioni che avrebbero spiegato il
-essere coinvolta. In _ogni caso da considenostro atteggiamento, e che non_ ho voluto
rarsi arbitrario il voler preventivamente
dire l'altro ieri perch intendevo tenere
riscontrare un contrasto fra gli obiettivi con-. co.rp.e ho tenuto - il mio discorso su un
federali e il programma d.ell'attu'ale Governo.
tono 'di cordialit.
Ricordo che in Confederazione approOggi ho dovuto dirvelo. dunque anche
vammo -i 141 punti del precedente Governo:
per questo -'che noi diamo credito al nuovo
siamo stati ~er il tesseramento differenziato,
tentativo dell'onorevole De Gasperi. Sar. UB
siaipo sempre stati per una politica sociale
- crdito pieno, come si usa fra galantuo.avan:;ata per i lavoratori della terra.
mini, ma sar credito a breve scadenza, perOrbene, questi postulati io ho sentito
ch ,non possiamo scontare cambiali troppo
enunciare qui dal Governo De Gasperi. Per
lunghe. Ci auguriamo che l'onorevole De Ga~
-questo voter la fiducia al - Governo, con-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5148 -

speri, nel suo patriottismo, nella sua buona


volont e nelli. sua laboriosit, ci convincer a
rinnovargli il credito alla scadenza: e, se potremo farlo, lo faremo col massimo piacere.

2{ GIUGNO i94.7.

L'onorevole De Gasperi ha detto che bisogna consolidare la Repubblica; che bisogna


salvare le premesse di ur futuro democratico.
Noi - non abbiamo bisogno di dirlo - inten-
(Applausi a destra).
diamo il valore di questa posizione e raccogliamo l'invito: ma appunto per questo diSCOTTI ALESSANDRO. Chiedo di parciamo eh~ non si pu consolidare la Republare per dichiaraz1one di voto.
blica formando un Governo di sostanziale
PRESIDENTE. Ne ha facolt.
~inoranza, il quale trova il suo appoggio
SCOTTI ALESSANDRO. Ben volentieri
nelle forze monarchiche ed in quelle forze di
avrei ,votato per la Democrazia . cristiana,
destra le quali hanno .dato una esplicita moticon la quale condivido gli stessi principi
vazione al loro voto. E se di questa motivamorali e spirituali; ina il vivo malcontento
zione dlegli spiriti politici non sanno misurare
per i gravami fiscali e per 'il t~attamento
.
la gravit, vuol dire che falliscono al loro
degli agrioltori, mi consigliano l'astensione.
compito.
(Applausi a sinistra).
Mi auguro che il nuovo Governo, trattan-.
Una voce a destra. Vogliamo il bene della.
do meglio gli agricoltori, mi permetta la prpsPatria.
sima volta di votare a suo favore.
CIANCA. Non scendo a polemizzare con
CIANCA. Chiedo di p~rlare per dichiaracert in terruzipni.
zione di voto.
L'onorevole De Gasperi ha anche assePRESIDENTE. Ne ha facolt.
. gnato gli obiettivi a cui la R.pubblica doCIANCA. Il Presidente del Consiglio pu
vrebbe tendere. Se si tratta di obiettiyi cli
farci testimonianza che, durante, le trattalibert e di democraz"ia, questi sono i nostri
tive svolte in occasione dell'ultima crisi,
obiettivi. Ma appnto perch dobbiamo' salnoi abbia.mo affermato la: necessit di evitare 1 vaguardm la Repubblica, appunto perch
la formazione cli Governi" che per la troppo
vogliamo avvicinarci a questi obiettivi e non
vasta loro eterogen~it includessero il rischio
allont9-narci da essi, noi, che abbiamo presen-
di dissolversi rapidamente. rn'l1Je, loro intime tato ri or.di.ne del giorno. insieme con i repubcontraddizioni; e abbiamo affermato _altresi
blicani, con i democratici del lavoro e con il
la .necessit che si proceclessti alla crezione
partito\ socialista dei lavoratori italiani, af-
di un Governo di concentrazione repubblica~
fermiamo che. la responsabilit, al cui senso
na democratica con una direttiva economica
ci ha richiamato l'onore.vole De Gasperi, cf
di intervento pubblico democratico.
impo_ne di votare contro questo Governo.
Io non mi 'attardo sul processo delle respon(Applausi a sinistra).
~
. sabilit a cui l'onorevole De Gasperi nella sua
Votando contro questo Goverriq sentiamo,.
dichiarazione ha accennato. Dico che lo stesso. . co11 serena ma ferma coscien?<a,' "di salvare
onorevole De Gasperi ha dovuto oggi confesappunto 1a Repubblica, (Rumori a' destra),
sare il fallimento integrale del tentativo polidi salvare gli obiettivi indicati dall'onorevole
-tico al quale si era acci"nto. da questo che
De Gasperi e le possibilit de1nocratiche del
nasce la responsabilit politica alla quale
futuro. (Applausi 'a sinistra - Commenti).
f?onorevole De Gasperi ha fatto appeilo.
CROCE ..Chiedo di parlare. per "ctichhi.razione, di voto.
' .
L'on.orevole De Gasperi, nella parte con. elusiva del suo. discorso, ha anche ausp_icato
PRESIDENTE. Ne ha facolt .
la collaborazione della Democrazia cristiana,
CROCE. Il Partito liberale vota la sua
sul piano repubblicano, on la democrazia
fiducia nella presente composizione. minilaica e socialista. L'onoqwole De Gasperi sa
steriale, e nel fare' questa dichiarazione stima
che noi siamo su queste posizioni dal 1944,
superfluo aggiungere' che: rimane fedele al-
ma mi consentir anche di, dirgli che da una
l'idea che regge ogni suo atto e che lo porta
parte della sua dichiarazion.e esplicitamente
iri . alcuni punti sostanziali a cntrasti con
risultato come, non volendo o non potendo
il Partito della Demoazia cristiana. eviinsistere nel tentativo della formazione verso
dente che prima che un indh:id:i-io .si risolva
ad essere liberale o .democristiano . necessacui andavano le sue primitive dichiarate
speranze, egli si sia limitato prima ad accordi
rio che esso sia vivo; e l'Italia non potr
particolari colla Confederazione del lavoro--e
coltivare l'una o l'altra fede se muore, cio
con la Confederazione dell'inclstria, e, in un
se cade nella rovina economica, politica .e
secondo momento, soltanto con la Confede- - morale che al presente la minaccia. Il dovere
di . salvare la nostra Patria primeggia sugli
razione dell'industria. Il che spiega la formazione di questo Governo. (Commenti).
altri che a lei si riferiscono, e ci rende favore-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5149

21

GIUGNO

1947

voli al Ministero democristiano che lo ha porammo che avremmo accolto e rispettato iI


sto a suo fine precipuo e attuale e_ ci unisce
responso delle urne, come abbiamo fatto e
nel sostegno che diamo al conseguimento di
faremo, perch noi abbiamo una parola sola,.
questo fme precipuo e attuale. Mi pare che - e per _noi !'Itali.a oggi non altro che una
uno degli oratori che hanno parlato ieri,
Repubblica da servire lealmente. Certo il
nell'accennare con un:a punta di spregio
nostro passato non "quello dei repubblicani,
a siffatti legami, come li ha chiamati, occache da bambini e:Qbero nelle loro famiglie iI
sionali e transitori fra i due partiti, si sia . cappuccetto_ .rosso e giuochi infantili repubblicani, simili' a quelle bambole' che erano
espresso alquanto bassamente, o che, in ogni
caso, abbia mancato di dire che si tratta di
messe nelle mani della bambina che fu poi- la
una occasione assai alta e di una transitoriet.
monaca di Monza, e che erano vestite da mche si spera possa essere una rapida vittoria,
nache. Noi ci educammo nena tradizione del
dopo la quale ciascun partito ripiglier la sua
Risorgirrtento, che ebbe la sua ultima e grande
opera propria e specifica.
voce nel poeta del Piem.qnte e della Bicocca
Ho anche qualc_!ie ragione di dubitare
di San Giacomo, Giosu Carducci, e doveche nei molti _pi:,naggi -che qui ieri sono risuovamo riverenza a quei nostri nobili affetti.
nat alla libert, ci sia una piena comprenE chiudendo queste poche parole che dichiarano l'odierno nostro voto, non_ ;posso
sione di questa che non una cosa tra le cose,
rria per noi un principio religioso che non ha
non raccogliere un'asserzione dell'onorevole
bisogno di ricevere l'aggiunta di una cosidTogliatti, che, se ho ben udito, disse ieri che
io mi opposi, quando fu composto il' Mini~
detta non cl.iara sensibilit sociale, perch
contiene in s l'impulso a innalzare gli uomini
stero di Salerno, all'ammissione nella compagine del Partito comunista. L'o.norevol-e
tutti e a metterli in progrediente condizione
Togliatti . naTra sovente sui suoi giornali
di giustizia. Cosi l'intese il Cavour, il quale
disse che se egli non avesse avuto sulle bractratti della mia vita, e mi d il piacere di
cia il carico dell'indipendenza e dell'unione ' leggere di me stesso una vjta: romanzata.
d'Italia, .si sarebbe consacrato a quella~ che
Se non si foss'e assunto questo compito, ri. allora si chiamava la. _question sociale. Non
corderete che egli mi fece l'onore, nell'aprile_
reciter nomi di autori e btoli di libri inglesi, . del 1944, di venire a casa mia, insieme con
gli altri rappresentanti del Comitato di lipeamericani, svizzeri e di altri paesi che negli
ultimi anni hanno mostrato come. in virt
razione, ad ascoltare la dichiarazione di
quanto noi liberali avevamo fatto per to.:"
di principi liberali si possano e si debbano
combattere i mali e le ingiustizie degli ordi- gliere l'ostacolo alla costituzione di .un
nanenti economici, n rammenter che al
Govemo de~ocratico; e l'approv per il
primo: il che significava che il Ministero che
pensiero italiano si deve che sia stata dottrici accingevamo a comporr~, - e del. quale io
nalmente segnala la distinzione tra il liberalismo, che un principio morale, e come ho
fui tra i demiurghi, comprendeva, _come
gli altri partiti, quello comunista. Ma io
detto, religioso, e il liberismo economico. che
un metodo pratico di grande e benefica _ nOJ,1- posso pi oltre intrattenere .l'Assemblea
efficacia ed estensione, ma che pure trova,
sulle mie, non dir cordiali, ma ortesi e bosec.ondo tempi e luoghi, i suoi" limiti e non
narie relazioni col Partito comunista e_ con
pu escludere. in' assoluto l'intervento stalo stesso .Togliatti e tra l'altro sugli ~forz1
tale.
.

che feci per solltlcitare la loro unione con noi


Le logomachie di dest!a e sinistra rischia-_ nella prima crisi del Ministero Bonomi,. nel
rano assai poco circa la realt della libert
novembre, mi sembra, dello stesso anno 1944.
e della giustizia che ne discende.
Bastino questi pochi accenni, perch hon
Un'altra parola ho. udito enfaticamente
'ora il luogo n il momento di distendersi
-pronunziare, quella di Repubblica , con la
nella cronaca e nella aneddotica, n di :r:icotrepidanza d'ella sua incolumit e l'appello a
struire la storia vera e propria del recente
difenderla, che mi parvero effetto di una esapassato; e quel che ho detto ho dovuto dirlt
gerata paura o sospettoS"it, Comunque, se
perch non si _creda che noi accettiamo la
questa sospettosit pe~sa di rivolgersi a
storia non- vera che fiorita sulle labbra di
quelli di ni liberali che apertamente si mani- alcuni oratori di questa Assemblea.
_.
.
festarono favorevoli all'istituto monarchico
Ma tutto questo, ripeto, un passato, il
e per esso votarono (e di quei cotali son io
distacco dal quale stato effettuato da_lle
medesimo), noi preghiamo di smetterla, come
elezioni che hanno reso illogica e incompordel tutto fuori di luogo, perch in quella ditabile la composizione meccanic'a dei partiti
diversi ed opposti; e convalidato dalla espe..:
fesa e ib quella votazione no.i sempre dichia-

ASSEMBLEA COSTlTUENTE

5150 -

rienza che ha dimostrato che la persistenza.


nel metodo antiquato produce l'impotenza.
dei Governi. Le accadute elezioni vogliono il
ritorno alla prassi costituzionale di una maggioranza di Governo e di una minoranza che
conduca con metodo democratico l'opposi. 'zione, in attesa che il corsg parlamentare in-verta la minoranza in maggiora!;\Za. Questo
stato il grande guadagno otterito dalla recente crisi laboriosa. (Vivi applausi al centro).
DAMIANI. Chiedo di parlr~ per dichiarazione di voto.
r
PRESIDENTE. Ne ha facolt.
D.;\MIANI. Parler per un attimo soltanto.
L'onorevole Nitti, prima, ha dichiarato
che la nostra situazione estremamente difficile ed ha anche aggiunto che si pu considerare mortale. Ebbene, noi dobbiamo guardare la situazione italiana nel quadro della
situazione internazionale. (Rumori).
Fare per, in questo momento, una critica
di tale situazione, comporterebbe un tempo
lunghissimo. Non quind(in questa sede di
dichiarazione di vto ch io voglio parlare
di queste cose. Voglio semplicemente accennare a quei fatti grandiosi che oggi si sono
manifestati e si stanno sviluppando nel mondo
e che generano conseguenze tali da determinare la politica interna ed estera di tuttL i
paesi. Noi ci troviamo di fronte alla polarizzazione degli uomini verso due, grandi
b1occhi: il russo e l'americano. (Rumori).
Ci troviamo di fronte alla preoccupazione
dell'utilizzazione dell'energia atomica. (Ru-

21

GIUGNO

1947

mare tempestoso della vita internazionale


difficilissima, meglio che la nave italiana
sia eondotta da un solo pilota e non da tre
o quattro. Questa una condizione che mi
sembra necessaria. Ecco pt=>rch io vedo riel
Governo De Gasperi una soluzione adeguata
al momento, ecco perch ritengo che sia
.dannoso indebolire lo sforzo che Agli fa esclusivamente per il bene del Paese, per il bene
della democrazia e della Repubblica. Gli
oppositori e gli avversari possono col'laborare
benissimo con il Presidente De Gasperi, facendo una critica onesta, obiettiva, serena
di tutti i suoi atti e dei fatti che il suo Governo produrr. (Rumori a sinistra).
Egli stesso ,non pu essere considerato
responsabile della situazione che si creata,
in quanto essa conseguenza di un compless0
di fattori internazionali e nazionali pi forti
di noi.
Dobbiamo renderci conto del gioco di tali
fattori, e per questo io dichiaro che voter a
favore del Governo. (Applausi al centro e' a
destra).

ORLANDO VITTORIO EMANUELE~


Chiedo di pa.rlare per dich1arazfone di voto.
RRSIDENTE. Ne ha facolt.
ORLANDO VITTORIO EMANUELE.
Poich io ho avuto una parte in questo
riodo di soluzione della crisi, mi pare che
debba fare una dichiara:done, anche perch
sembra aspettata; comunque la colpa deU:inizia ti va non mia. Prova ne che, a Vtrlq,re; mi
sonn dciso per ultimo. Certo, la crisi si pose,
sin dal suo inizio, su questo tema: unione
di tutti gli italiani di fronte alla situazi9ne
mori - Interruzioni).
gravissima in cui' il Paese si trovava. e si
Lasciatemi parlare per tre minuti. Non
trova. (Commenti). Io n'on fi,ccio altro, da
potete impedirmi di parlare, anche se sono
che fui rimesso in circolazione il 4 giugno del
sGlo e non rappresento alcun Gruppo parla'44 (Si ride); che predicare l'unione, con un
mentare. Ho diritto anche io di fare la mia
insuccesso che non mi 'vergogno di dichiarare
dichiarazi0ne come avete fatto voi! (Apnotevple. Mi ci sono ostinato; mi ci ostfrto
plausi)
,
,

e mi ci ostiner. Per varie ragioni, il comPRESIDENTE. Onorevole Damiani, non


pito di risolvere. la situazione venne_ immesi metta a discutere con gli altri. Faccia la
diatamente affidato al mio amico Nitti; io
sua dichiarazione.
DAMIANI. Per gli altri dovrebbero , fui richiesto allora se avessi prestato il mio
concorso e risposi affermativamente. In ogni
sentire il dovere di non ostacolare la mia
modo, con qualunque qualit.
libert di parola.
Di ci ho avutO lodi molto calorose da
Se io cito questi fatti grandiosi perch
parte dell'mi.orevole Nitti, ed anche al di
bisogna tenerli bene davanti agli occhi.
fuori dell'Aula. Io non merito queste lodi:
Nello stesso tempo c' un naturale orientamento di popoli verso un mondo unito e Suppongo e spero che chiunque farebbe lo
questo 1 un altro fatto importantissim e ' stesso, qui dentro; perch, di ,fronte alle ne-'
cessit del Paese, non si chiede di .servire,
positivo nei confronti degli altri due che
ma se il servizio richiesto, si obbedisce.
possono essere considerati allarmanti.
Nitti non riusc ed allorasi pose la posCosa voglio concludere io ? Che, in un
sibilit di sostituirmi a lui. L'equazione almomento come questo, in cui tutto il mondo
gebrica che ne derivava, era semplice a porsi
in convulsione, in cui la navigazione nel

pe-

ASSEMBLEA t :osvrITUENTE

515i -

-e pi sernplce ancora a risolversi: quel che


. non era riuscito a Nitti pi Orlando non
potva riuscire ad Orlando meno Nitti, dato
che Nitti non poteva evidentemente partecipare a quella combinazione che si era rifiutata quando si trattava di farla lui. (Si

ride). _

Ebbene io accettai di fare una rapidissima conversazione con i colleghi. Fu appunto


per la consapevolezza della materiale impossibilit di risolvere la crisi, che io, pur accettando. di far~, come dissi, quella conversazione, volli-. esaurirla nello spazio -di ventiquattro ore per conseguire un primato di
rapidit. Ci mi cost la diminuzione di
tre chili di peso e si risolse nel modo da
me previsto.
Fu evidentemente un errore, dunque,
l'aver pubblicato che la soluzione Orlando
er stata sabotata. Nessuno l'aveva sabotata:
per s stessa, era condannata a non riuscire.
Ci si venne cos a trovare di fronte a quello
stato che fu qualificato di e'mrgenza - ormai
questa brutta parola , entrta nell'uso che significherebbe questo: bisogna che ci sia
un Governo qualsiasi. L'onorevole De Gasperi
si assunse l'arduo compito ed io gli dissi che
lo accompagnavo con tutta la mia simpatia
e con tutti i, miei voti. Questo il primo voto
ch'.e egli mi chiede re non potrei negarglielo.
Ad ogni modo, io avrei potuto non fare
questa dichiarazione di voto dopo la parola
di Benedetto Croce, la cui dichiarazione io
accetto wto corde. Attraverso la sua voce
risuonata la parola del vecchio partito liberale. S'e io ho qualche ragione --: anzi ne
ho parecchie - di divergenza dai vari par-
titi, forse la- divergenza di -carattere, dir,
pi personale, l'ho col partito liberale, perch
esso si voluto annunciare da tcmli come
qualcosa di nuovo. Noi siamo liberali,_ si
detto, ma nn siamo i liberali antichi; ci siamo
trasformati e rinnovati. No, io sono il liberale '
antico, e ci tengo a esserlo. Io so che il Partito
liberale rappresenta una grande tr;:i.dizione,
la pi grande tradizione politica che possa
vantare l'Italia; es~a non pu non concorrere, indubbiamente; con le forze nuove, perch appunto conflenz di forze la vita
politica di un popolo. Ma bisogna che i sia
pure il concorso di questo vecchio partito,
che fece l'unit d'Italia, che la fer.e grande
e la fece vittoriosa, inalberando la bandiera
della libert e dell'unit. Riassumiamo, dunque, questa -tradizione, riassumiamola in
tutti' i suoi aspetti, anche sotto quello che
egH pure accennh (Si rivolg1;; .<t~-,;;wrevole Croce) e che io avevo {J.Gcennato da un altiiosimo

21 GIUGNO 1947

seggio, quando cio ebbi l'onore di inaugurarequesta Assemblea con la modesta qualit
di decano - non so quanto desiderata o desiderabile - rria modesta per se stessa. Allora
io dissi, e trassi l'insegnamento dalla vechialtalia, che com~ sotto la monarchia;. quando
si trattava del servizio del Paese, non era
concepibile altra maniera di servire un ,ideale
di Stato - e ne hanno dato un glorioso esempio non pochi repubblicani ch ora noi 'piangiamo qui assenti - che servire la monarchia;:
nella stessa maniera chiunque aveva servito
con dignit ed onore il Paese in regime di
monarchia, se questo si fosse dato, un'altra.
forma di governo doveva, con la. stessa.
lealt, con la stessa ferm'ezza,' 'con la stessa:.
solidariet, servire lo Stato nlla sua forn;iainuova. Io concepisco ormai questo trinomio
- il1_non vier entrare. in campi preclusi alla
dottrina laica m'impedisce di usare la parola.
<1 trinit che pur soccorrerebbe per meglio'
indicare intlerezza di fusione dei, tre elementi
- io concepisco questo trinomio trinitario:
Stato, Repubblica, Italia. Questa la nostra.
divisa. (Vivissimi applausi).
-

Votazione
nominale.
'
\

PRESIDENTE. Pongo in votazion~ l'ordine del _giorno degli onorev9Ii Angelini,


Guerrieri Filippo, Uberti, Cappugi, Schiratti
e. Mattarella, accettato dal Governo:
L'Assemblea Costituente,
udite le ,dichiarazioni del Governo, le
approva e passa all'ordine del giorno .
Su di esso stata chiesta la votazione per
appello nominale dagli ono'revoli Uberti, An~
gelini, Monticlli, Gu~rrieri Emanuele, Piccioni, MichAli, Vicentirti, Gaia.ti, Del Curto,,
Ta:viani, Gui, Alberti, Meda, Coccia, Cappi,
Cremaschi Carlo.
Estraggo a- sor~t:l il nome del deputato dal
quale comincer la chiama.
.Comincer da:ll'onorevole MalaguginL
Si faccia la chiama.
SCHIRAT'.rI, Segretario, fa la chiama.
Rispondono si : .
Abozzi - Adonnino - Alberti ~ Aldisio
Ambrosini - Andreotti, - Angelini -
Angelucci - Arcaini - Arcangeli - Avanzini -- Ayroldi.
Bacciconi - - f:udini Gonfalonieri - Balduzzi - Baracco - BastianeLto - Bazoli Bellato - Bellavista - Belotti - Bencivenga - Benedettini - B'envenuti - Bertini
Gir.1v<mni - Ber-tota - Bertone - Bettiol Biagioni - Bianchini Laura...:.... Bonino -

ASSE!\fBLEA COSTITUENTE

5152

21

GIL'GNO

1947

Bonomi Paolo - Borsellino - Bosco LucaPallastrelli -- Paratore - Pastore Giulio


relli - B')vetti - Bozzi - Braschi - Bru- Pat - Patricolo - Patrissi - Pecorari sasca - B11bbio - Bulloni Pietro - Buono- . Pella Pef).na Ottayia - Perlingieri core - Butc=i.to.
P_err?ne Capano-:- Peri,,1,g'i'----" Petrilli - Pic1
accuri ---'-' Caiati Campilli. - Camc10m - Pignedoli - Ponti Proia Puoti.

posarcuno - Candela - Cannizzo - Cappa Paolo - Cappelletti - Cappi Giusepp Quarello - Quintieri Adolfo - Quin~.ieri
Cappugi - Capua - Carbonari - Carignan i
Quinto.
- Caristia - Caronia - Carratelli - Caso
Raimondi - Rapelli - Reale Vito - Cassiani - Castelli Edgardo - Castelli
Recca. :___ Rescigno - Restagno - Riccio
Avolio - Castiglia - Cavalli - Chatrian Stefano --: Rivera - Rodi - Rodin Mario
Ciccolungo - Ci-. - Rodin ugo - Rognoni - Romano Chieffi - Ciampitti cerone - Cifaldi - Cimenti - Cingolan i
Roselli - Rubilli - Ruini - Rumor Mario - Clerici - Coccia - Codacci PiRusso. Perez.
sanelli - Colitto - C~_loinbo Emilio ---'-- ,QoSaggin - Salizzoni,- Salvatore - Samlonna di Paliano - Conci Elisabetta - Conpietro _..l Sartor - Scalfaro - Scelba . dGrelli - Coppa Ezio - Coppi Alessandro Sclliratti - Scoca - Segni - Selvaggi Corbino - Corsini - Cortese - Cotellessa Sforza - Siles - Spataro - Stella - StorCovelli - Cremaschi Carlo ~ Crispo elli - Sullo Fiorentino. '
Croce.
.
Tambroni Armaroli - Taviani - TerraDamiani - D'Amico Diego ___.._ De. Caro
nova - Tessitori - Tieri Vincenzo - TitoGerardo - De Caro Raffaele - De Falco miJlio Vittoria - Togni - Tosato - . Tosi:
Do Gasperi - Dcl Curto - Delli Castelli
- T~zzi Condivi - T.rimarchi - Tripepi Filomena - De Maria - De Martino Trulli - Tumminelli - Tupini - Turco.
De Michele Luigi - De Palma - De UnUberti.
-'
.terrichter Maria- Di Fausto- DominedValenti Vallone .- Valmarana Dosset'ti.
,Vanoni - Venditti ~ Viale - Vicentini Einaudi - Ermini. .
.
Vigo Vilar:di - Villabrma
Volpe.
Fabriani :__ Fanfani - Fanto~i ,--- FedeJ
Zaccagnini
-..,Z.erbi
Zo~a.
, rici M:aria .:___ Ferrarese - F errario Celestino - Fcrreri - Firrao - Foresi - FranRispondono no:
ceschini - Fresa - F~oggio - Fuschi~i Fusco.
Alberganti ~ Allegato
A~nadei GarGabrioli Galati - Galioto Amendolo. - Aratl:L - Assennato _ Azzi.
lato - Gatta - Germano - Geuna - GiacB_aldassari - Barba~eschi - Bardini __:
chro - Giannini - Giordani - Gonella Bargagna - Barontini Anelito :__ BronGortani - Gotelli Angela -;- Grassi - Grontini Ilio - Bassano . -:- Basso -,.-. Bei' Adele :_
chi - Guariento
Guerrieri Emanuele , , Bellusci -:--- Benedetti - Bnnapi - Berna.Guerrieri Filippo - Gui - Guidi Cingolabei ~ Berna.monti - Bernini Ferdinando ni Angela.

Bianchi Bianca ---,- Bianchi Bruno - BianJacini - Jervolino.


chi Costantino - Bibolotti - Binni - BiLa Gravinese Nicola - Lagravinese Patossi - Bocconi - Boldrini - Bolognesi squale - La. ~ira - Lazzati - Leone GioBonfantini - Bonomelli - Bordon - Bruni
vanni - Lettieri - Lizier - Lucifero.
- BJcci - B~ffoni Francesco.
Maffi,ili - M3.lvestiti - Mannironi' Cacciatore - Cairo - Calamandrei Manzini - Ma.razza - Marconi - Marinaro
Caldera
- Cal_os.so - Camangi .:_ Caporali - Martinelli - Martino Gaetano - Marza.Caprani
- Carboni - .. Carmagnla - Car..:
rotto - M :i.sti'no Gasumino - Mastrojanni pano
Maglioli
- Cartia - Ca-Vallari - Ca-
M:i.ttarella - M3.zza - Meda'L tigi - Medi
vallotti - Cerreti - Cevolotto - Cianca___:
Enrico - Mentasti - Merlin U.nberto Codignola - Colombi Arturo .:__ Conti Miccolis - Micheli - MJnterisi - MontiCorbi - Costa - Costantini ~ Crmashi
celli - M1t1tini - M m3lli L iigi - Morelli
Olindo.
Renato - :M:0ro - Mortati - Mutolese De
D'Amico Michele - D'Aragona Mrdaca - Murgia.
Filpo - Della Seta - De Mercurio - De
Nicotrn M.1ria - Notarianni Nume-
Michelis Paolo - Di Giovanni - Di Gloria.!'OSO.
Di Vittorio - D'Oaofrio - Dozza ___:_ DuOrla1ld:i Camilla Odandn Vittorio
goni.
Emanuele.
I

.ASSEMBLEA COSTITUENTE

5i53 -

Facchinetti - Faccio
Fantuzzi Faralli - Farina Giovanni - Farini Carlo Fedeli Aldo - Fedeli Armando -- Ferrai:-i
Giacomo - Fietta - Filippini - Fiol'e Fiorentino - Fiol'itto - Flecchia - Foa
- Fogagnolo - Fornara.
Gallico Spano Nadia - Gavina - Gervasi - Ghidetti --... Ghidini _:__ Ghislandi Giacometti - Giolitti - Gina - GoneriGrazi Enr.ic - Gra'.4ia Verenin - Grjeo Grilli. - Gullo Fausto - GtillfJ Rocco.
Imperiale - lotti Nilde.
Jacometti.
Labriola - Laconi - La Malfa - Lami.
Starnuti - Landi - La Rocca - Leone
Francesco - Li Causi - Lizzadri - Lombardi Carlo - Lombardi Riccardo - Longhena - Longo - Lopardi - Lozza - Lui-
setti - Lussu.
Macrelli - Maffi - Magnani - Magrini
- Malagugini - Maltagliati - Mancini Marchesi - Mariani Francesco - Martino
Enrico - Massini - Massola - Mastino
Pietr-0 ___.:.__ M'attei Teresa - Matteotti Cario ~ .
Mazzei -:- Merighi - l\1erlin Angelina '~Mezzadra Minella Angiola - Minio Mol - Molinelli - Momigliano - Montagn~ma Mario - Montagnana Rita - Montalbano - Montemartini - Morand"i
Moranino - Moscatelli Muso lino - .
Musotto.
_Nasi - Negarville - Negro - Nenni:-.
Nobile Umberto Nobili Tito Oro Noce Teresa.

Pacciardi - Pajetta Gian Carlo - Pajetta Giuliano - Paolucci .:__ J;'aris - Pastore
Raffaele - Pllegrini - Perassi - Persico
- Pertini Sandro - Pesenti - Pieri Gino
-:-- Pignatari - Pistoia - Platone - Polla-Strini. Elettra - Pratolongo - PressinottiPreti - Priolo - Pucci.

Ravagnan ~ Reale Eugenio Ricci


Giuseppe - Romit. - Rossi Giuseppe Rossi Maria Maddalena - Roveda - Ruggeri Luigi - Ruggiero Carlo.
.Saccenti - Saierno - Sansone -..:... Sardiello - Scarpa - Schiavetti - Scocrimarro - Scotti Francesco - Secchia Segala -:--- Sereni - SicignanP - Silipo Silone - Simonini -.Spallicci -- Spano Stampacchia.
Targetti - Tega - Togliatti _:__Tomba ToneUo - Tonetti.
Vahani - Vernocchi - Veroni - Vigna
- Vinciguerr - Vischioni.
Zagari - Zanardi - Zannerini - Zuc-
-carini.

2i

GIUGNO

rn4l.

Astenuti:

Bergamini.
,
Fabbri - Finocchiafo Aprile.
Nitti.
So'TIJO' in congedo:

Bernardi.
Canevari - Caroleo - Colonnetti sanego.
Lombardo Ivan Matteo.
Mariani.
Natoli.
Pellizzari - Porzio.
Saragat.
Tremelloni.
Varvaro - Villani.

Cor-

PRESIDENTE. Dichfaro chiusa la votazione. e invito gli ortorevoli Segretari a prcedere al computq de~ voti.
(Gli onorevoli -Segretari procedo_no al computo dei voti). .
.

Risultato della .votazione nominale.


PRESIENTE. Comunico il risultato
della votazione nominaie:
Prsenti .
Astenuti
..
Votanti .
Maggioranza
. Hanno risposo si
Hanno risp,osto no

509
4
505.
2~3

27 4
23i

(L'Assemblea approva l'ordine ,(lel. giorno


di fdcia al Governo - Applausi al centro
e a destra - Commenti a sinistra) ...
'

'

Sui lavori dell'Assemblea ..


PRE~IDENTE. Onorevoli colleghi, v'era
gi un impegno da parte del Governo che la
prima
seduta
successiva al voto sarebbeI stata
.
,
dedicata esclusivamente - d'accordo con la
Presidenza dell'Assemblea - allo svolgimento
delle/ interrogazioni con carattere d'urgenza
presentate nel corso di questi ultimi quindici
giorni o anche prima.
LUSSU. Ma'il Governo rimane in 'carica.
dopo questa votazione ? (Commenti).'
PRESIDENTE". Fi~serei, pertanto, la prossima seduta a marted alle i6 per lo ~volgi
mento delle interrogazioni urgenti.
. (Cos rima'l'./,e stabilito).

ASSEl.\IIBLEA COSTITUENTE

5i54 -

2i GIUGNO 194'7

strato simpatie filo-francesi, e preci.samente 12


11 Tenda -e ii a Briga;
2) per conoscere ancora perch i sussidi
PRESIDENTE. Sono pervenute alla Preai
profughi
della zona (i70 famiglie), onde considenza le seguenti interrogazioni con risentire loro i mezzi di sostentamento in attesa
chiesta d'urgenza:
di sistemazione e di lavoro, non sia,no regolar-
" Il sottoscritto chiede d'interrogare il Mimente versati, contrariamente ai disposti di
. nistro del tesol'Oi e' dell'interno, per conoscere
legge vigenti (creando . giustificato malconfino a quando dovr perdurare l'attuale stato . tento);
di grave disagio degli ospedali che non sono
3) per conoscere, infine, se, di fronte al
in grado di provvedere ai bisogni pi essenben diverso trattamento che ; filo-francesi
ziali del! 'assistenza degli infermi.
ricevono dalle Auto.rit della nazione vicina,
cc BASILE.
ritenganoi che il preannunciato plebiscito, che
avverr nell'assenza dei profughi e nel timore" I sottoscritti chiedono d'interrogare il
dei rimasti non possa che servire ad invaliMinistro del tesoroi, per sapere' se sia confordare l'altro plebiscito, operato in piena obietme al vero l'informazione data dal Journa.l
' tivit"dai sindaci italiani e che - riconsciuto
de Genve, n. i39, del i7 giugno, Scondo la
non coq.tto <:laUa stessa Commissione Alleata quale un vagone di carta filogranata, stampi
- aveva dato n netta maggioranza contraria
di biglietti. da mille fore, macchine per impriall'annessione francese.
merli, siano stati clandestinamente trasfieriti
"' L'urgenza motivata dalla imminente oc-in uno stato estero e avrebbero servito a fab- cupazione della Alta Val Raia da parte della'.
bricare moneta italiana, e per sapere, nel, caso. Francia.
che la notizia abbia. consistenza, quali prov(( BADINI GONFALONIERI, GIACCHERO, BERvedimenti intende prendere per discriminare
TONE, scorn ALEssANoRo, BARcco,
' BOVETTI, BELLATO, STELLA, CRE-'
la valuta italina da- quella fraudolenta.

Interrogazioni con richiesta di risposta

urgente~

(( PIEMONTE, PERA, DI GLORIA, GRILLI,


PARIS; BIANCHI BIANCA, BORDON,.
PERTINI, ZANARDI, BOCCONI, BENNANI, -:[\foMIGLIANO, Lus.su "
,

" il sottoscritto chiede <l'interrogare il Ministro del tesoro, per sapere quanto vi sia di
vero nema allrmante noti.zia pubblicata dal
Joumal de Genve. del 'i7 giugno e secondo la
quale, nell'aprile del 1945, alla stazione di
Aidussina, sarebbero caduti in mani jugoslave
i clichs dei biglietti da mille, macchine per
la loro stampa ed un'ingente quantit di carta
filigranata, talch per lungo periodo. vi sa~ebbe stata in territorio straniero stampa e
messa in circolazione di' Cinquanta milioni
mensili.
"Nll'ipotesi che tale notizia abbia fond11:mento, quali provvedimenti si intenda prendere.
SCHIRATTI " .

" I sottoscritti chiedono d'interrogare il


Presidente del consiglio dei Ministri e il Ministro aell'intt:rno, per sapere:
1) quale fondamento di verit abbiano le
no.tizi8 IL;lative al fatto che - consenzienti
tutte le autorit di dogana, di polizia e comunali - nella notte del 5 giugno ultimo scorso,
23 muli provenienti dalla Francia abbiano valicato il confine e siano stati regalati a citta-
dini dell'Alta Valle Roja, che avevano, dimo-

MASCHI CARLO, VILLABRUNA, Bue,sro, ' RAIMONDI, BERTOLA, BORDON,


GEUNA, QUARELL, GRILLI.
.

" sottosritto chiede d'interroga1: 'fl Pre~


sidente del Consiglio dei Ministri, per cono-
scere - se ver la notizia che si appresa' p'er
l'interrogazione dell'onorevqle Bozzi _:_il testo.
della richiesta di erogazione di un fondo di
cinque miliardi da parte del Goyerho regionale
della Sicilia; e i criteri del Governo centrale
nell'esame della richiesta:
'"CONTI

ll.

" I sottoscritti chiedono di interrogare i


Ministri dell'agricoltura ~ foreste' e dell'industria e commercio, sulle misur:e- che intendono
prendere per garantire. ai bachicoltori un
equo pagamnoo1 del loro raccolto di b_ozzoli esull' eventuale req'uisizione, da parte.' delle autorit, degli essiccatoi affincl"l i contadini possano conservare i bozzoli da oessi racco.lti in
attesa di una nuova 'Voluzione dei prezzi sul
mercato serico, ci in vista de-I fatoo1 che, in
molte provincie italiane, tutti gli essiccatoi
si trovano- nelle mani di associazioni monopolistiche, che impongono .ai contadini il prezzo
cli lire" 200 al chilogrammo per i bozzoli fre3chi, prodotto estremamente i:leperibile.
(( PAJEITA GULIANO, PELLEGRIN, SCOT.TI FRANCESCO. BARDINI,. PRESSINOTTI,.
RosELLI, Bos1 ll.

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5155

21

GIUGNO

1947

cc I sottoscritti chiedono d'interrogare i Minascere a quali criteri si sia ispirato nello stanistri dell'agricoltura e foreste e dell'indubilire i prezzi del grano del_ nuovo raccolto
stria 1e commercio, per' domandare- quali mida conferire all'mmasso1: in lire 4000 al quinsure intendono prendere per assicurare ai ba- _ tale per l'Italia settentrionale e centrale, a<l
chicultori un prezzo dei J5ozzoli rimuneratore
eccezione delle Maremme, della Toscana e del
delle loro fatiche e impedire lia speculazione
Lazio; in llre 4300 per l'ltal_ia meridionale,
ai danni di una categoria di umili lav-0ratori.
ad eccezic:me della Lucania e della Calabria,
MOL, VERONI, CEVOLOTTO .
tale, prezzo estendendo ariche afle Maremme
della Toscana -e del Lazio; ed infine )n lire
cc IJi sotto.scritto chiede d'interrogare il Mi4600 per l'Italia insulare, Lucania e Calabria.
nistro del lV'Oro e della previdenza sociale,
"In tal modo l'Abruzzo - che, come tutti
per sapere quali criteri si .sono adottati ie a
sanno, costituiftce un~ regi-One in gran parte
quali interessi si obbedito al suo Miniatero,
montana, ad agricoltura prevalentemente ponel designare gli osservatori presso la conmis- vera, sicch il raccolto in m<J<lte zone sca.rsion-e di ricevimento e di avvia.mento degli
sissimo in rapporto alla superficie coltivata -operai italiani, istituita a Buenos Aires ai
viene considerato alla stessa strgUa delle resensi dell'articolo 13 dell'accordo stipuliato fra
gioni_ pi :fertili, ad altissima produziom gral'Italia e l'Argentina nel febbraio ultimo scornaria, quali - ad esempio - quelle di tutta
so; dato che i designati s1 dicono tutti el-ementi
la Valle Padana.
di sinistra, e nessuno di essi sembra _offrire,
cc Del pari si dimenticato che l'Abruzzo
per preparazione ed esperienza, quel minimo1.
stata la regiQne pi devastata dama guerra,
di attitudini che si richiedono per una funche vi ha ristagnato per otto inesi con la dizione del genere.
struzione di ottanta comuni e conseguente de'"Per sapere altres quanto vi sia' di vero
vastaziQne delle campagne e del patrimonio
nella vo~,. secondo cui, da parte di almni
zootecnico, considerando-lo - ~i malgrado nostri impresari assuntori di lavori in Argenal di sopra della Toscana e del Lazio, e mettina, s1 eserciterebbero indebite pressioni per
tendolo allo stesso livell delll'Umbria e delle
ottenete la nomina di altri osservatori di loro
Marche che, n-o.toriament~, hanno terre <l
fiducia, di guisa che i giudici del loro operato
gran lunga pi fertili_, ed immuni dai danni
sarebbero per essere, secondo un triste costudi guerra:.
'
. _
me in vigore, giudici di parte.
cc Infine, per quanto attenga al premiq in
BENEDETTINI ".
lire 400 ~l quiptale per coloro che conferiscono
il prod9tto pdma del 15 'luglio, si chi-ede se
Queste iuterrogazion saranno cmunicate
non .si rit.enga oppor~uno proil'ogare cngrtiaai Ministri competenti per sapere quando
mente detto termine per 'tutte re provincie preintendano rispondere.
.;
,
valentemente montane, nelle quali', nelle zone
MASTINO PIETRO. Chiedo di parlare.
pi
alte, prima di c:itta dafa' non si ancora
PRESIDENTE. :Ne ha facolt.
mietuto e, omunque, non si dai pi potllto
MASTINO PI~TRO. Chiedo quando verr
procedere alla trebbiatura del grano raccolto.
discu-{sa una mia interpellanza sullo Statuto
" L'interrogante chiede, quindi; se l'onoresardo.
vole
Ministro non' ii:itenda proporre la reviPRESIDENTE. Chiedo al Ouverno quan"
sione
dei prezzi suaccennati, mettendo
do intenda rispondere.
l'Abruzzo allo stesso livelilo della Calabria e
DE GASPERI, Presidente del Consiglio
della Lucania e; in ogni caso,' .deila Toscana
dei Ministri. In rnerlto alla interpellanza
e del Lazio, eliminando in 'tal.modo una spedel'onorevole Mastino Pietro, il Governo
1equazione. he nupa giustifica e costitis.ce
non si sente irripgnato ad assumere alcuna
un trattamento di ingiusto disfavore
soltanto
iniziativa per lo svolgimento; perch tale
per la laboriosa popo,lazione agricola ..
interpellanza .verte su materia di natura co LOPARDI.>>.
stituzionale, ulla quale sola competeHte a
pronunziarsi lAssemblea.
" I sottoscritti' chiedono d'intenogare i Ministri dl bilancio e, del tesoro, per' conoscere
Interrogazioni. ,
se non ritengano rispondente a giustizia e
PRESIDNTE. Si dia l\')ttma delle inumanit. disporre che gli impiegati e i salaterrogazioni pervenute alla Preside1:za.
riati statali, di tutte le categorie, che cessano
SCHIRATTJ, Segrf'.tariCI, legge:
dal servizio per quiescenza, .anzich dover attendere dolorosamente per anrn in~eri !a li" Il sottoscritto chiede d'interrogare il Miquidazione dei loro assegni di pensione, posnistn.J dell'agricoltura e_ delle foreste, per co~
'

'

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5156 -

21

GIUGNO

1947

sano fruire, _dal momento stesso del conge I sotto.scritti chiedono d'interrogare il
do - senza soluzione di continuit - di un
Ministro dell'interno., in relazione alla risposta
assegno. mensile provvisorio, corrisposto dalle
gi data con comunicazione del 19 aprile 1947,
Amministrazioni medesime presso cui prestan. 17972/309, in merito ad una precedente inrono servizio, pari all'ammontare dei quattro terrogazione relativa alla .ricostruzione della
quiqt almeno del rteo di pensione presumicarriera del segretario del comune di Sedegliano Ettore Fortunati', arbitrariamente colbilmente loro spettante, salvo successivo conguaglio.
locato a riposo, contro ogni principio giuriLe condizioni veramente .tragiche di midico e morale, e'poscia, con decisione del Migliaia e migliaia di pensionati in eterna atnistero 'dell'interno, riassuntoi in servizio ed
tesa della corresponsione dei lorq sacrosanti ' assegnato allo stesso comune Qji Sedegliano,
diritti, rendono indispensabile il richiesto
dal quale successivamente risulterebbe trasferito al comune di Camino di Codroipo, con
provvedimento per debito di elementare
equit.
ordinanza del prefetto di Udine;
premesso, in . merito alla ricostruzione
(( FRANCESCHINI, BELLATO, GORTANI, LIdella carriera, che il suddetto. funzionario
ZIER, . MORELLI
LUIGI,
PASTORE
stato proposto dal prefetto di Udine per l'asseGIULIO"
gnazione al grado 5;
tenuto presente che tale assegnazione noh
" Il sottoscritto chiede d'interrogare il Mipu
ritenersi
riparatrice del danno morale e
nistl'O della difesa, per conoscere se il fatto di
materiale
sofferto
per ragioni politiche, in
essere stato deportato. ed internato in Germaconsiderazione
che
l'altro funzionario, che il
nia durante l'occupazione ,tedesca non sia raFortunati
ha
sostituito
all'atto, della sua riasgione sufficiente per esseTe dispensati dal sersunzione
in
servizio
nel1
1932, con iri!zio
vizio militare attivo, soprattutto se detto internovo.
della
carriera,
nelle
cui
condizioni sLsanamento stato superiore ad .un anno. {L'inrbbe
trovato,

attl,lalmente
,al grado 4;
terrogante chiede la .risposta scritta).

che irrilevante il richiamo1 alle norme


" VISCHIONr ',,.
di legge che stabiliscono il . conc,o.rso per il passaggio al grado 4, iriquantoch trattsi nena
fattisp~cie di un provvedimento straordin.ario, .
" Il sottoscritto chied d'interrogare i~ Mi-.
nistro dei trasporti, per conoscere l!e ragioni . diretto a sanar~. una irregolare .posizione ed
una palese _ingiustizia;
,

del ritardo nella ultimazione dei lavori di rial


che
d'altra
parte
.la
partecipaziooe
pristin.o della ferrovia S'ora~Roecasecca ed i
concorso stata impedita dal fatto di non
provvedimenti che ha adottato o inte~de adotaver proceduto, frustrando' 'ogni norma giutare ailo ~copo di. ccelerare i lavori stessi,
ridica e di ~quit, alla promozione al 'gronde restituire al pi presto a quella zdna l'esdo 5,. neces~ario per partecipare al concorso;
sen'ziale e vi talle strumnto della . ferrovia.
.tenuto presente, .per quanto riguarda il.
(L'interroqante. chiede. la risposta scritta).
trasferimento, nel Comune di Camino di Co-
CAMANGI "
Clroipo:
che . il provvedimento ambiguo, in" Il sottoscritto chiede d'interrogare il Miquantoch non sono chiari i motivi che l'hanno
nistro dell'induS'tria e commercio, per conoprovocato;

scere se, di frpnte alla denuncia' del Sindacato


'
che nella nota ministerial.e sopra citata
grossisti e dettaglianti di legna di Brescia
si accenna ad un trasferimento :ed a ~n incacontro la insana speculazione che, in questo
rico '(in realt, secondo la forma giuridica,
momento, invece di portare una diminuzone
cos come appare nel! decreto del Prefetto di
sui prezzi invernali della,legna, come avviene
Udine in data 19 febbraio 1947, Div. 2a Segr.
normalment -ogni annO, triplica tali preEzi
n. 8385, trattasi di incarico provvisorio in Coelevandoli a 1500 lire il quintale, accaparrando
mune di grado inferiore, tanto- vero che viene
scorte, mezzi di trasporto ~d esercitando l'agcorrisposta anche l'ind~nnit di missione), ad
giotaggio delle legne dalle Alpi' ai monti della
una ragione di incompatibilit del funzionaCalabria, non intendq, prendere provvedimenti
rio del comune di Sedegliano ed alle particolari'.
adeguati per stroncare una speculazione inqualit del funzionario stesso, che lo avrebdegna, atta a portare il disordine nel Paese,
bero reso necessario nel .comune di Camino di:
nel prossimo inverno. (L 'interroqante chiede
Codroipo;
la risposta se.ritta).
'
ch appare -e;yidente che il provvedimento
. VISCHIONI ,, .
stato provocato esclusivamen~e O.a motivi di

ex

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5157 -

21

GIUGNO

1947

rappresaglia' e d( bassa faziosit da parte delpolitico di carattere nazionale, esposto in tutte


1'Amm)nistrazione comunalle di Sedegliano;
le altre provincie della Repubblica; e sEj n0n
che il pr-q!Vvedimento stesso antigiuriritiene suo dovere intervenire presso il predico, neUa sua sostanza, sia se considerato
fetto ed il questore di Pisa affinch il diritto
sotto l'aspetto del trasferimento, sia se considi libera espressione del pensi,ero sia garanderato sotto l'aspetto dell'incarico;
tito anche in qella provincia. (Gli interroganti chiedono la risposta' scritta).
che il comune di Camino di Codroipo
di grado settimo, mentre il COJT\une di Se- '
" BARONTINI ILIO, BARGAGNA .
degliano di grado sesto, per cui il trasferimento non poteva essere imposto(
" Il sottoscritto chiede di interrogare i Mi-
.che l'incarico, che, in ogni caso, non
nistri dell'agricoltura e foreste e delle fipu, in quanto1 tale, far perdere la titolarit
nanze, per conoscere quale fondamento abnel comune di Sedegliano, doveva esser'e af,biauo le notizi~ apparse .sui giornali, relative
fida.to con il consenso esplicito e pieno delad. emanande disposizioni di legge, in base
1'interessato;
alle quali si statuirebbe, anche per la prossiche l'allontanamento comunque dal co- - ma consegna gran~ria, il duplice prezzo del
mune di Sedegliano, prescindendo da IQigni'
prodotto pel riferimento dei, canoni rustici
considerazione di vantaggio o di dannai, deve
o una decurtazione dei canoni stessi. Il che
non appare giustificato:
essere considerato un atto di dispregio ad
ogni principio morale e di giustizia, poich
1) sotto il profilo tributario, perch 'i
la riassunzione in servizio del segretario Etduplici prezzi dei prodotti che forrano i catore Fortunati pi che su principi giuridici
noni di affitto hanno trasferito negli anni scor stata basata appunto su principi moral e
si dai proprietari agli affittuari un terzo cnca
del canone complessivo dovuto. La. somma to,
di giustizia;
tale di qliesti trasf.erimenti nell'ordine di
che la "riassunzione in .servizio in soparecchi miliardi. Di conseguenza lo Stato
stanza, dati i motivi che l ':hanno determinata,
non esige su questa cifra l'imposta generale
in. stretta relazione llia sede;
sull'entrata, rinunciando cos a molte -eritihe inammissibile che, mentre epuratr,
n!iia
di milioni di lire,. oltre a quanto ess
sospesi e discriminati vengon'o mantenuti nepercepisce in mn dalle imposte. personali
gli stessi posti coperti precedentemente, c~
(complem'entare, tassa dl'farhiglia,'ecc.) a caha partecipato alla lotta ntifascista ed al morico
di ciascun proprietari.
vimento di resistenza debba avere ull' tratta<(Pertanto
sono miliardi che annualmente
mento diverso;
Stato,
provinci,e
comuni, non incassano per
' gli intenoganti chiedono di conoscere
conseguenza
dei
doppi prezzi;
/
se l'onorevole Ministro intenda disporre:
2) sot\o il prpfilo economico, perch il
.
1) che venga pro<vveduto, con la masperdurare dei doppi prezzi toglie ogni seria
sima urgenza, alla ricostruzione della carriera
base per 1a contrattazione' delle nuove loadel seg~etario comunale Ettore F_ortunati, con
ziqni, con la sola conseguenza' di' far aumen]'assegnazione al grado 4, assegnazione, giu-
tare i quantitativi dei prodotti agricoli cui si
ridicamente e moralmente fondata, che sola
riferiscono i canoni, in quanto i locatari' tenpoitr riparare l'ingiustizia subita dal sud-.
dono a fissare quantitativi di riferim~nto magdtto funzionario, che non si piegato alla
giori, ignorando qale - sar la falcidia deritirannide fascista;
vante dalla differenza tra i prezzo fissato per
2) che il suddetto funzionario, in pen-
l'ammasso e il prezzo fissato per il riferi<lenza della sua ricnstruzione della ca_rriera,
mento dei canoni;
venga mantenuto titolare d,el comune di Se3) sotto il profilo sociale, pyrch i doppi
degliano, come suo diritto, e ci per ragioni,
prezzi non hanno pi ragione di essere dopo
di prestigia: e di dignit. (Gli interroganti
la pubblicazione del nuovo decreto S~gni sulchiedono la "!sposta scritta).
la perequazione di affitti agrari (uscito nella
(( DOZZA, GRAZIA, COLOMBI
Gazzetta U fficial.e n., 102 del 5 maggio 1946),
in quanto tale. decreto ~consente all'affittuario
I sottoscritti chiedono d'interrogare il
d1 ottenere dall'apposita crpmissione la riduzione dei canoni spereq,uati; perch il perMinistro dell'interno, per sapere se ritiene rispondente alfo1 spirito e alle l,eggi delle istitudurare dei doppi prezzi renderebbe quanto
zioni democratiche e repubblicane il provvemai incerta e confusa l'opera ,delle. Commissioni istituite dal suddetto decreto; e, infi:q.e,
dimento del pt-efetto della provincia di .. Pisa
dir~ tto a vietar,e l'affissione di un manifesto
perch
vi sono in Italia numerosjssimL pie1
)l

, , .~t58 -

,ASS]_l:MBtEA-'.CosTITUENTE;

21 GGN_O

1947

foli: proprietari che: posse'ggoni' 'In.:o ...di .u.'na . ." 'si fa' rif~ri_~nto in particolii.re ana G.~
.'ctecin 'd( ettari';' che' hanno-. ao"viifo ..'affiitare ' .. s~ion~. -:.raggruppament . aut~carri . '(G.. R.A-1,
:per :avvrse condizfoni fariil11~ri: B~ e :n"uo" ; che .syolge una attivit che viene cnsiderata
v~: :nt~li: )rn poste".' si do\iesse !.ilggi.nger~ il , .' f)F mo~teplici ::8:spetti antieconomia e. si r'iperdu.rare di aqppi 'pre~zi;::~1J:este'.fafniglie' di . tin~ pe.rfanto' ne,essario' ch' la gestione: d(
'pfcoli pro:Pr.i,eta.'ri 'Safebbefo.)ippt~ 'hi _condi-" ,'detto) ente si:' riesaminat da' na commis:zi~nJ' CO,(lqlich'':..d'.'assq~ut':,'.iliisri.' A:r~alo~~. Jsione (!:Jsper, d~l prblen}a dei, trasporti e:
gJ,1.e cnsiP.erzini .s.f ~~b~orio. Jar~ al rigu~r- .: .. :quJdi :risolta secoq.do i suggerinrnnti. :clie' sa".
:1?. ~~-lJ~;, Oper~: :P~, . p~r J?:.P_\U.: :P~~PD~ta~~ .,di t, , j~n~o '.dati;: ~a!la ..d~tta ommissip~'.. '.(Uini_r-:

,;~=~~~l~~;\\:i;~l1ifKti~~i~x:~~if.~:~:: :.:z~;r;r;~~!:~~ ~~'~,~~~itt:~}.i~~H~,;:.


1

'zl''ono:5th:''iny,aiil't(<iJia"ffiglstratura;'E :~' :: ':. :::''~ ir ~6tto;critt.o ':ilied~. ~r1nt~~i'.6g~r~ iI:ivii~


'iriltr, usp'icbile'ch~, .'avvfandoi'. vtirso ~9ri-' >:.-nistro' dell' finanze;, per, cono~cer's 'Ion'.in~.
<dbonl:p.ill .no'rma\i ,'.';Jo' Sfutc.)tbbi<{d i'nt'er~: .'..t.en:da estendere .ai o:rp ni'. di' Ga~t~;. Fornii a,
:~e1ire'. , s9lQ 'iri casi : eccezi'onali~'_ rieL,,1,-app_rti\. (Itri/C!:stelforte M1ntrno: e' ..- quhti tcorrV
'ii:beta:rn'ente '"conve1;ut1 tra: ('privati i .,'. ~t\ '.: .:.presVn;ella 'r~gione: irn1necif'l.tamente a:n.d~ct'

::; ~ _';' ~~) -~~ott :if'ii~~fifo>~:cnis?~-~ij~91ei~: '.p~r-;~ :_'. ~t)l .aa~i~~in~; '~h~:,: s_e~}dis~r~t~i. da~~j.:.'ev~~'..
,che.Ja: categor1a ..de1 pr9prieta,n d1 terre verr . tL,.belh1, :qIIJ.piono .m quesfa g1or.m .11 1oro

jci:ra tsot~9P,oi3ta;:~.::n. g-rvis.si'0~"nBre_.P~~; i1; :.~a.s~~Il?.~"~ '.'difficili~siino .sfo~~. ~io~truttivo~:


.fisatto 'dell 'irnposta:. ordinaria' sul. patrimonio: .. le.. forme d1 esonero o d1laz1one" delle t'assa-:
,ul'- ~( .~ggiQnger~ :; so'vrapponkndosi",, l ,.nuq,va i, ~- zio;n'i:: str6'riiriari~,, g cncess . ai, corri uni
:{inpsta pa:trimotlial;' Pr6i: v ''gli 'ffetti i (di: CassiN'oi 'Ausonia, Atina,~ coteiio Au$onio,;
'.:'dl perdifrre. dei.'.!iistnil:."d'e-i ,ijbpp{. prezzi fo~ , . .,: P,ont~.G.)rv9',: e(lc .. che, ... a,-difterenza''.'de1 -prece-

. ,~~s~efo: ~ggi:un.gi:~{:'4('gt~y!~sin1~ ~on_l'.j tti~.tJ-1. {:d~nti;- ls?~.q stati )~v?ri~i ~~da: .:mime.~osi< ailiti.
,tii,. i p~p_ri.~_ri::'.di,'.; fi;i_di'. rstici~ &tbb,ercr- i:.,e..:,:~occors1 :_da: parte. d~lle: organizzaz1oni:.:assi:;
;i).o~tl 'ri~ltimpissip}li~~:: df :~~'gjifr,-)~: o~ej:e}':Oi> A:,ste~zia,Ji.;_: :(L'.irifrrogante _,Chietf.e.:;:la" r'i~JJ,?-S'~~
mahutnzio:rie:e,rrig.lforare
iLp' atrimoniO'.,.-,~"'".:~I
'fon-''! :'.sr;,nua)::--:_:F.:.''
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:; l. , \.._
:: ....,.,,.: :<' .. '::';,
~
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'diario, fi-utt. de! Jayoro di n:umerose'.ghefi\:t. :~';~. :,<; :::,; ;::/\.'':!.
.
. "-<::> ":SE;LVAQ-.o.i: ,;'.,
-~r~~L: V~ '~-~e~~~f!:te;::~~~e~~}~}fsr{i~{~ . s;c:~~-t,~~5;;::. -~~';:;;:~',i:w:~~J{t~~~raiJ:'. ~hi~d~i-:~ ;iJ~~;~~i~~'fr~'_~~~:
: : .
:.;: ..:::'.;i.:;<":".'~~~~''.C,oNF.A,L~~rEru.:,,;_.,~. ~')1:rstro.':QeW~irlitur~ :0,ae_11"_ior~t;~:Per'po.::
:. );~:\~i-:,:; , . _:,_.i:".~.-: ..'/:k'-H: ,";;"/:>;":>;.': : _..;_: :.. _Il.oscer $e~ridoquali:'<rrg9nent~zip_ni):igli;h1~
: ;: {'- stts~~l'tto ~h'i~le'i'd.'it~rroC:.-ar.e:"i' Mi~ 1~ .:\~end,a:;di'sporre: .~na r,ictuzi9ri: ,iei.:~canonLdi
~ ~i~tri ~ei bil~riq~o.e:.ai~ i't~srii\.. Petc~.ilos,r~ t,: , _ ~~tto:: in': _jr~li;, .fav?I:n,d~, ~lf ~~tu~~i ~;ti~.
ch ''fine ,abbia- fatto' la "promessa, 'del 'passato,. , ,~P,~~e .-.co~titmscOJ?-0'. ,il _,maggiore: .~hafra,mma
,'.q~~!~p, _di:~q~e:~~~r~}~.l~}-~:Pi:p_~t~. 'stai~ii.':1~ :. ~: ~r~ ..:J{l.:';pr~liz!~i}-~. ;,~....i,~;; cqn~?19/ p~rti~,ol~r~.
serv1z10 un. auJllent' deht5. per cento-~s:ullo;, :;;~.~_I/.}~;.lP~~n JI!.p:rp.~n,i~. cosi ,g,ravELper. J,a.J>.rp:'sfo:ihqi9 ba'.se:, ':.i:_au~-~rit~re:'.''prigl:arn'~\te.i~ :~'P.r~et,. ..~~,!.i_r~~,~ s\il!.,q~a,l~ .'pfo~!)a:~::cjnterp~:
tutte l'. pen:sioni."':,, ; . ' . : .' :'.: '. ';-. ~ ,,..,. : -~ "::. '.".' , .:pQr!Ln~aD}~P,te la r1yaluta:po:ne. dal. 6 al ifl. de~.
~,,.> .:;-s'Criti~n(~'~~~nt~ cli~Jr pi6me:~~~' r~t~;.: f!_B}i. ~s~tmi;"~ira~f'(l; . ~~iii.c~l.i/ p9A~he.~_1;1~,~i
' s"fan \iado'tte :in'. attel.'onde' evita~e, ii 'dilgare' :,~,po~tw," patruqon~~l,e . ?rci~n~~1a;_' m:1ella .pa.tri:,:.A1.: .~fi ,7.gistifi.cat? -~~1,co*ten,~~;; cl1~ ..tr.?.v.~)~,:. : m.oma1~ ... ~tr~or~mar1'.1 ~rop~~~19na.1e;.::~-"
qH~.1~,
,;:~a, b,ase:.,rtell~, ~1ffic~l!,,. J)re~e.~ti-.~cop.~1i~.?n.1. ~-1.. . l-\,?.~tr;i;p~-~-~~l~ .. ~~r,ap~~~I1~; 1;, ~r9~~essiya .. '.
vita. _ (V.interrogante ._ c~t~<!~:", la;.:. nsp~~ta; . : ,
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~:,'.:.:;:. ";~P'.:.'dell:agr1coltura
s<i~t9'~~~i~_t?:.:6.M~~i~-~;:i'ditiH'6~~~k~~i-~Mi;
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tare. :Per. al_leviar~-' 'ia' grave '..situazioii dWr~


mjnatasi per i clt~vatori;i 'fittuari; :i picoli
". per,']e,. q'ali.:.Je az'i~'nde, che\con. :"il -,deGr~to. . propriet11r,i de'i. comuni di San Giuseppe Ve_)egislatiyi -.2 '_giug:Q.p :rn46~-! n.':-.502~'' _vcn_frno . su~i~~,- _PO.ggionariiio; .Ottavian'o,~Terzi~no,
ji:o~te in ven,d~t. da '.par~>.4.ello." Sfati, :: con-: >?Y~ :'l'i:i-tehsa'.grandin;i.ta'- del 2.9 \ maggfo ha
Jiriuin' ancora'. ::aa: -:essere" 'gestifa'' ctllo Stato~ ....'_~~rov:o~_to la perdita >qii'11si .:totale dei p:rod9tti
.-.st~,sso : ?on. ~rave.:-pre~~d~zic) ci.egli,' interes~i": _'d,ell~: t.rra, -: (L'interrogante. cht~de' :la ''.f~$pO
,. gen,:,1~11 .del. .J?aese e con g-rave onere. p_er-. iL.1 sta. scntta).
TSO'O.
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~}~ist,rq.,!i~i tr_asp~n:ti;. per -~oriosp,l'e _fa r~g10ni .

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ASSEMBLEA COSTITUENTE

5159 -

'"I sottoscritti chiedono d'interrogare il


Ministro del lavoro e della previdenza sociale, per sapere se risponda. al vero l'affermazione che . tuttora sospeso il pagamento di
assegni familiari ai lavoratori trasferitisi m
Germania negli anni 1943-45; e se, in tal caso,
non ritenga giusto e doveroso definire tale
questione con premurosa, 'sollecitudine. (Gli
'interroganti chiedono la rsposta scritta).
" GoRTANI, FANTONI, GARLATO "

21

GIUGNO

1947

lavoro straordinario ai funzionari dello Stato


che sono in missione, adducendo che essi- non
hanno limitazione di orario per l'incarico ricevuto e che la indennit di missione rimunera globalmente tutte le prestazioni inerenti
all'incarico, mentre l'articolo 5 del decreto
legislativo presidenziale 27 giugno 1946, numero 19, precisa con quali assegni non cu-.
mulabile il compenso per lavoro straordinario. L'indennit di missione non compresa
tra gli assegni non cumulabili, ed perci
che, nel cso .citato, stata violata la legge.
(L'interrogante chiede la risposta scritta).

" Il sottoscritto chiede d'interrogare il Ministro clell' agricoltura e delle foreste, per conoscere se, ai fini di favorire l'amm3sso de'i
cc FABRIANI .
cereali e di evitare che gli agricoltori sottragga-no quantitativi di cereali per utilizzarli
" Il sottoscritto chiede d'interrogar-~ il Micome mangime per il bestiame, .creda oppornistro della difesa, per sapere se intenda
tuno emanare subito una disposizione che r1provvedere con la necessaria urgienz:i . ana
conosc ai conferenti all'ammasso il diritto
concessione di licenze a militari contadini
di otten'ere l'assegnazione di un quantitativo
nella corrente stagione e in quella d~l prosdi crusca, ripartito nei diversi mesi dell ''arisimo autunno. (L'interrogante. chiede la rino, proporzionato al quantitativo dei cereali
. sposta scritta).
\
conferiti.
((CONTI,;.
" Purtroppo si dovuto deplorare per il
passato che, per il prezzo della crusca al mer" Il sottoscritto chiede d'interrogare il Micato nero superiore al prezzo di ammasso del
nistro del tesoro e del lavoro e previdenza sograno, molti agricoltori sono ' stati indotti a
ciale, per far l,9ro presente la grave situasottrarre all'ammasso quantitativi. di cereali
zione in cui si 'irovano i lavoratori siderurper utilizzarli come mangime per il bestiame .. gici dell'Isola d'Elba e per conoscere se non
" Tale incentivo sarebbe eliminato se. veritengano pssibile di affrontarla ai lume di
nisse iiconosciuto ai ,onferenti all'ammasso
una esatta valutazione del problema, abb.anc
il diritto di ottenere un quantitativo di crudonando il criterio sin qui seguito di sussisca, ad esempio, un sesto del quantitativo del
di improduttivi, con la realizzazione di un
grano conferito. (L'interrogante chiede' la ri- programma indu~triale organico e ricostrutspOsta scritta).

tivo che possa assieme favorire l'economia


cc PERLINGIERI ".
dell'Isola e quella della Nazione. (L'interrogante chiede la risposta scritta).
" Il sottoscritto chiede di interrogare i Mi-"BRUNI"
nistri delle finanze e del tlilsoro, per saper
se, in analogia a quanto : stato disposto per
;, Il :sttoscrltto chiede d'interrogare il Migli istituti di insegnamento privato diretti da
nistro dell'interno, per conoscere quali ragioni
religiosi e per ragioni di giustizia e di imparsi frappongano alla normalizzazione del Comzialit, non sia il caso di concedere anche agli
di pubblica sicurezza di Adria
.
missariato
istituti di insegnamento privato diretti da ci(Rovigo),
che
ancora viene diretto da un elevili, le anticipazioni sui danni subti da bommento nominato dal C.L.N. e che non ha nes_\Jardi.rnenti e asportazioni da parte dei nazisun titolo n requisito per conti-nuare .ad ocfascisti, in rhodo che essi possano riprendere
cupare un posto di ruolo dell'onorevole Amla loro normale attivit. (L'interrogante chieministrazione dell'interno. (L 'intenogante
de la ri~posta scritta).
chiede
la risposta scritta).
cc F ABRIANI ".
((ROGNONI"

" Il sottoscritto chiede d'interrogare il Ministro del tesoro, per sapere se la Ragioneria
generale dello Stato, come organo esecutivo;
abbia la facolt di trasformare con norme interne le disposizioni legislative, cme. avvenuto con la circolare 21 marzo 1947, numero 117491, la quale nega il compenso per

" Il sottoscritto chiede d'interrogare il Ministro dell'interno, per conoscere i motivi che
hanno provocato il provvedimento di trasf.erirrento del segretario comunale di Oria (Bri ndisi), dottor Gmseppe Frazzini, provvedimer;i.to che la cittadinanza di Oria ritiene do-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

5160 -

vuto ad intervento non legittimo di un partito locale. (L'interrogante chiede la risposta


scritta).
cc

Ordine rl;el giorno


per la seduta di marted 24 giugno.
Alle. ore 16:

'GRIECO "

PRESIDENTE. Le interrogazioni test


lette saranno iscritte all'ordine del giorno
e svolte al loro turno, trasmettendosi ai
Ministri competenti quelle per le quali s
chiede la risposta scritt~.

La sedut termina alle 13.40.

21 GIUGNO 1947

Interrogazioni.
\

IL DIRETTORE DELL'UFFICIO DEI RESOCONTI

Dott.

ALBE~TO GIUGANINO

TIPOGRAFIA DELLA CAMERA DEI- DEPUTATI

ASSEMBLEA COSTITUENTE

CXCIX.

SEDUTA ANTIMERIDIANA DI GIOVED 24 LUGLIO 1947


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE TERRACINI

INDICE
Pay.
Svolgimento di una mozione:

6141, 6157
6144
6146
6154
6155
6156
6157
6157

PARRI. . .
FoA .
LEONE GIOVANNI.
CROCE .
DI FAUSTO
RIVERA .
GONEA
PRESIDENTE .

Votazione segreta 1
PRESIDENTE

.......

6157

Risultato della votazione segretai


PRESIDENTE .

6158

La seduta comincia alle 10.


MAZZA, f'I. Segretario, legge il processo
wrbale dtilla precr:.dente sedta antimeridiana.
( approvato).

Svolgimento di una mozione.


PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca
lo svolgimento della seguente mozione degli
onorevoli: Parri, Bernini, Chiostergi, Ccdignola, Foa, Cianca, Lussu, Binni, Fornara, Carmagnola, Moscatelli, Faralli, Cacciatore, Malagugini, Barbareschi, Nasi, Mariani Enrico,
Montemartini, Costa, Nobili Tito Oro, Mariani
Francesco, Bennani, Della Seta, Di Giovanni:
L'Assemblea Costitwmte, considerato che
nella questione del nuoyo, ordinamento dei

Corpi consultivi del Ministero della pubblica


istruzione, il 1Y.linistro . ha volontariamente
trascurato di interpellare la Rappresentanza
nazionale, sia pure attraverso la sua apposita
Commissione legislativa e di consultare tutte .
le categorie interessate; ritenuto inoltre del
tutto ingiustificata la procodura d'urgenza
adottata dal Ministro della pubblica istruzione
per la sostituzione del Consiglio superiore di
detto Ministero, tuttora in carica; riscontrando nel comportamento dol Ministro un
grave difetto di valutazione dell'importanza
e delicatezza politica della materia; in vita il
Governo a sospendere l'esecuzione dl provvedimento, a risolvere la vertenza coll'attuate
Consiglio superiore della pubblica istruzione
ed a sottoporre il nuovo ordinamento alta
.

Assemblea Costituente .
L'onorevole Parri ha facolt di svolgere
la mozione.
PARRI. La mozione che ho l'incarico di
svolgere nasce dalla profonda insodisfazione
lasciata in larghi settori dulia Camera dall'esito delle interpellanze svolte dagli onor0voli Calamandrei, Bernini e Codignola. Io
prego vivamente l'onorevole Ministro d i
colleghi della Democrazia cristiana di non vulur
considerare le proteste e le richieste nostre su
un angusto ed opaco piano di partito; di non
voler avvilire questa discussione ad una bega
politica da risolvere a colpi di maggioranza
e non in ossequio alle buone ragioni. L'onorevole Ministro consideri i firmatari della
mozione: sono uomini di scuola - o che
amano e sentono la scuola ::- di parti divor:oe
d:~ll'Assemblea e non - lo croda l'onorevulu
Ministro :_ una speculazione politica, non ~

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6142 -

24

LUGLIO

1947_

pao;sione o mentalit settaria che li muove,


il suo modo di considerare la scuola privata.
ma l'intert)sse supromo dJlla scuola, un
di fronte alla scuola pubblica ha fortemente
senso di d wore che li induce a tentare l'ulturbato la nostra coscienza. Si - aggiunta la
timo mezzo a loro di posizione per salvare la
~ua politica d:ille parificazioni. Si aggiunta
dignit e l'indipend,mza, come essi la inten~nfine la questione d3lla riammissione nrlla
dono, d _\Ila scuola. Queste preoccupazioni
scuola di professori univarsitari, di presidi di
sono cos alione da posizioni di partit che le
istituti medi, di insegnanti mt'di di troppo
ritengo condivise anch da non pochi ed egregi
chiara fama fascista. Non si copra ancora una
coll1:'ghi di parte dJmocratico-cristiana; e
volta l'onorevole Ministro con le consuete giututti i firmatari, senza eccozione, credo,
stificazioni legali. Io vorrei ricordargli che
avremmo pruforito risolvere questa questione
m questioni di questa importanza morale g
con un am'ichuvole componimonto, componipolitica, come in quella d_il Con: iglio superiore,
mcnto la cui sostanza, signor Ministro, non
le giustificazioni legali e formali non toccano
pu poraltro essere se non un preciso 6 catela sostanza. E la sostanza qu 1sta: che nella
gorico impogno di Governo.

scuola e soprattutto nella scu Jia il aliana nelle


Questo ossond > mancato, noi ci troviamo
attuali condizioni, e specialmente d ipo il
costrotLi ad insistere por chLd8re al Ministro
fascismo, non possiamo tenere elumonti che
o p:Jr pr.JpJrre all' A:;sombl:a di sospendere di
si sono mostrati indJgni d Jlla missione di
urg mza qu)ste malaugurate elezioni al Coneducatore. Crediamo che lei avrubbe avuto
siglio Sup . rioro.
/
modo e mezzi per risolvero questa questione,
Ed il fatt che a muover questa richiesta
anche SEiJ avesse avuto obbligo di mantr:nere
sia prJprio io, ch3 cerco di seguire una linea
in servizio questo peri'ionaln, p::itend.1 provpolitica di temp )ratozza e mi sforzo quanto
vad3re sia con impieghi amminbtrativi, sia
posso di obb dire ad una oggettiva sereni1
con comandi in alLre amminLtrazioni che
di giudizi, vi d Nr0bbe dire quanto siano dH- , hanno difetto di personale, sia promovondo
opportuni provvedimonti lrgi::la1 ivi. E non le
fuse e sentite le preoccupazioni destate dalla
politica scola~tica d Jl'onortJvole Gonella. Non
nascondo, onorevole Gonella, che non doveva
proprio lo scrittore di Acta diurna essere lui
solo, F=igno~i, da questa questione d0l Consiglio
Supt~riore. Vd intendJte porfettamente che
a riaffidare la scuola a mani notoriamente
impure: proprio quello scrittore che aveva
l'ampit:zza e l'a-prezza che essa ha preso
in relazione ai pr.)cod m1i, al peso di una difgiustamente caratterizzato l'ind 'gnit dd
fidenza sodim.:mtata i giorno per giorno.
regime fascista con questa pervcrsione ddl'istituto scolastico. Ed io mi induco a par.Lei potr dire, vci potrete dirci: -settalargliene ora, incidentalmente, a proposito di
rismo, prevenzione. Io vi ri.-pondo domandanquesta diversa materia, solo perch sento il
do a voi, colleghi d _:Ila DJmocrazia cristiana,
dovere di farmi eco delle lettere accorate, delle
quale era "l'interesse d Jl vostro partito che
a.v:eva ottenuto qu0l posto - il Ministero della espressioni di sfiducia che mi vengono da
molte_parti, da gente della scuola e non da
pubblica istruzione - superando voi sapete
gente di parte.
quali resistenze e quali a~pre opposizioni.
In qt1.esto quadro e con questi precedenti
Avr0bbe m~glio servito i vostri interessi,
va posta la questione del rinnovamento del
attuali e soprattutto futuri, di partito di
Consiglio superiore.
governo, un Ministro che avesse smorzato,
dissipato le diffidmze e dimostrato -con. i
Reputo superfluo rifare la discussione particolareggiata, che gi ~tata fatta dall'onofatti l'ingiustizia d.:ille pr0Venzioni, se queste
revole Calamandrei, in ordine alla controvi erano.
versia col Consiglio superiore dimissionario,.
Io non vorrei n0ppure, in nessun modo,
dare sull'opera d.il Mini3tro Gonella un giurelativamente ai docenti immessi dal fadizio ingiusto. D .Jsid )ro sempre astenermi dal
scismo per chiara fama nei ranghi universitari, e dagli on. Bernini e Codgnola reladar corpo alle ombre e dal 'ccdere ad allartivamente al decreto formulato dal Ministro
mismi interessati. E credo si debba rendergli
giusto merito di molta attivit e fattivit, di
Gonella por la ricomposizione del nuovo
provvedimenti ammini.=;trativi di indubbia
Consiglio Superiore.
importanza, di serie ed interessanti intenzioni
Lascio considerazioni e questioni partiriformatrici.
colari, per tenermi solo ai lati essenziali. Ma la diffidenza e l preoccupazioni cui
Pu essere che su taluna di esse il Ministro
abbia ragione; altre questioni sono variaho accennato ripornno '3U basi qggettive. Mi
limito ad accennarne i motivi principali. Egli
mente opinabli: considero tuttavia certamente importa.nt~ il modo di composizione
sa che in tutti i settori della democrazia laica

.ASSEMBLEA COSTITUENTE

6143 -

delle Sezioni media ed elementar~ del Consiglio


Superiore, come risulta dal prcgetto.
Ancor meno opinabile e pi inaccettabile
la obbligatoriet del voto: le ragioni sono
state qui gi ampiamente esposte dai collr.ghi.
Il Ministro si persuada che questo obbligo,
imposto da un Ministro di partito, per UPa
elezione cos precipitata e non pr0parata,
coronato di una minaccia di sanzioni amministrative, ha un sapore pi che equivoco. Si
persuada signor Ministro, che in un corpo
cosi timorato, se non di Dio certo dei superiori,
come quello dogli insegnanti medi od elementari, la minaccia di tener conto la pi
temibile, la pi temuta E,d equivoca s~nzi0ne
che egli potesse adottare. Il signor Mini.:;tro
capisce cosa possa significare tener conto :
tra,ferimenti, incarichi, ore straordinarie,
supplenze ecc ..
Ma pi essenziale ancora la pr0fonda
e sostanziale illegittimit politica di I.giforar0,
in regime parlamentare, in materia cos
delicata ed importante, come ciuella d :lla
scuola, senz'altro_ controllo e c0llaburazione
che quelli del Con~iglio dui Ministri. Si tratta
di illegittimit di sostanza, di illegitlimit
politica.

Io non voglio indugiarmi sulla 'questione


controversa se .il C0n::.iglio Supuriore l':ia da
considerare come organo di natura i.3ti1 uzionale. E lasciamo stare anche la necesdt
di consultare il Consiglio di Stato, che pure
il suo stesso Governo ha ritenuto di d vor
interpellare a proposito ddla ricompoizione
del Consiglio Superiore d.,lle Miniere. Ma
. tengo per certo che non si pu {aro una .. riforma cos imporlante e centrale, in un settore
cos vitale ed esser.ziale, dell'attivit pclilica
del Governo, senza la collaborazione, il controllo e l'intervento del Parlamento. Non
possiamo abbandonare a nessun Ministro la
facolt di poter legiferare in materia cos
delicata a proprio beneplacito.
Non insegner a loi, signor Minhtro,
cosa abbia significato il Corniglio Sup . riore
dolla pubblica istruzione nella storia dAla
scuola italiana; quale sia l'importanza e, la
delicatezza ddle sue fonziorii; e come Eia oss@ziale che in un regime di d:imocrazia o di
sospetto~.a lotta di partiti questo organo
funzioni con le .garanzie pi manifeste di
indipendenza, di imparzialit, di libert di
controllo.
Convinto che in cuor loro sia d'accordo con
me buona parte dei colleghi dJlla D:imocrazia
cristiana, la cui collaborazione fortemente
mi interessa, dato il piano in cui desidJro si
ponga il problema, desiderando che, prima

24 LUGLIO HJ47

di tutto lei, signor Ministro e poi essi, apprezzino la natura delle nostre preoccupazioni
riassumo in questo modo i due punti che in
questa controversia noi riteniamo fondamentali:
1) illegittimit politica del provvedimento. Non si pu trattare questa materia
fuori del Parlamento.
2) osservanza di una elementare regola di buon giuoco d<::mocratico: preliminare
rogola di lealt per la quale devo loi stesso,
onorevole Ministro, preoccuparsi di dare a
tutte le altre parti diverse cd opposte al suo
partito la stessa possibilit, che il suo partito
ha, d..:lla propaganda nel preparare queste
cosi importanti eh:zioni.
Io intendo - e lei le ha ricordate - che vi
sono ra:gioni di urgenza. L d ha bisogno che
questo Con:=igliofunzioni e cho funzioni presto
in ordino a provvtdimenti d Jlla cui importanza cd urg,:mza n9_i ci rendiamo veramente
conto. Ora, noi riteniamo che queste necessit
di urgenza avr0bbero potuto essere scdisfatto con qu01 componimento c_ui accennavo;
forse, con provvedimenti temporanei e tranrnttivi, che' potrebb1::ro essere ancora escogitati.
Lei sa che, Volendo, questo elezioni potrubbero essere ritardate al ma>simo solo di un
paio di mesi e, se lui vuole. si potr0bbe proced_;re ad esse non oltre la prima dacade di
ottobre.
Ma, in ogni modo, la concimione nostra
che il danno del rinvio assolutamente infe-
riore al danno di elezioni che si svolgessero
nel mcdJ che lei ha pndi~posto.
E badi, che, in ultima analisi, queste
ragioni di fretta e di urgtmza si ritorcono
contro di lei e contro la sua opera. Non si
nasconda, onorevole Ministro, che non pu
d ,porre favor0volmente- per lei il fatto che
sia sorto un antagonismo cod acuto tra lei
e l'organo pi d.:licato od importante dal
suo Mmistero: il C msiglio Superiore d Jlia
pubblica istruzione. E che lei non abbia t~o
vato il mcdo o la volont di dirimere'questo
antagonismo. E cho lei abbia co~ a lungo indu-.
giato su questo problema grave e non lo abbia
apparentemente consid rato se non all'ultimo
m0mento: lei aveva il d.:Jvere di preoccuparsi
in tempo di far {unzionare qu0sto organo cos
vitale per il suo ministero. E non d :pone a
suo favore che lei, ali 'ultimo momento, mi.
lasci dire la parola, a precipizio, senza voler
d gnarsi di consultare, nemmeno in forma
privata, gli -esponenti d .gli interessi d.1lla
scuola di parte diversa dalla sua., abbia pens1to' di risolvere questo problema in qnesto
modo.
1

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6144 -

Questo non ci pu disporre favorevolmente


nei riguar.di della sua. opera,' tanto pi, torno
a dire, in un governo di questa natura: non
pi il Ministro' della pubblica istruzione di un
Governo di coalizione; lei il MinisLro della
pubblica istruzione di un Governo di partito
- che ben lungi dall'avere la maggioranza
dell'Assemblra- nel quale lei trcppo vicino
al facile sospetto di sviluppare senza alcun
controllo una politica di partito, quando
invece maggiori garanzie si impongono alla
sua opera.
1
Poich queste critiche vanno oltre la sua
persona, vorrti vedere al suo fianco il Capo d<)l
Governo, al quale vorrei ancora una volta,
e con la spassionatezza che spero egli mi riconoc;ca, contestare l'errore,- l'im:ufficienza e la
pericolosit di un Governo monocolore, non
solo di fronte ai grandi probl\')mi della politica
internazionale, e della politica economica e
finanziaria, ma anche di fronte a questi settori
cosi delicati della politica generale, quale
quello della scuola.
Per queste ragioni, noi hiediamo che Ella
signor Ministro, diEdica queste elezioni con
la massima urgenza e che presenti all'Assemblea un nuovo prcgetto_ di composizione del
Consiglio Superiort-, che potr studiare insieme agli organi dell'Assemblea. Altrimmti,
noi dubbiamo chicd :1re formalmente all'Assemblea Costituente di darle torto.
Ma il mi0 ultimo appello, signor Ministro,
per lei. L'Bi non pu non rendJrsi conto della
situazione grave nella quale il Consiglio Superiore, Consigli o ec-autorato in partenza da
queste polumicho o dalle astohsioni. Io non
cr< do cho lei si auguri di farn il Min-istro dalla.
pubblica istruzione a vita. Ed il suo successore che cosa far di quosto Consiglio Superiore? Con quo.lo autorit vuule che questo
Consiglio cp< r;? E lei in quale situazione di
disagio e di imbarazzo potr trovarsi? -Ed alle ra, il mio ullimo appello por lei.
Ministro Gonolla, per lei, che un uomo di
alta moralit. Ed p questo che noi vogliamo ancora spcraro G]rn quesi a di::-graziat a
controvursia pos~a 0ss0re senz'altro risr;l1a da
un suo atto di coraggio mcrale. (Applausi a
0

sinistra).

PRESIDENTE. Ha facolt di parlarel'ono.revole Foa, altro firmatario della mozione.


FOA. Ono.revoli collcghi, dopo le dichiarazioni doll'onorovole Parri, io credo di dover
dire solo pochisdme parole perch l'onorevole
Parri ha vorament toccato il fondo della
controversia, i motivi profondi e non contingenti che ci hanno mossi;> a presentare questa
mozione.

24

LUGLIO

1947

Io vorrei sottolineare, di fronte ail'Assemblea, che con la presentaziom ddlamozione noi


non abbiamo inteso e non intendiamo dare
alla controverEia in atto un minimo significato di schieramento politico, di prern di
poc;izione mi confronti dol Governo. - Queste
un punto che devo essere ben chiaro alla
coscienza di tutti noi. Quando gli onorevoli
Bf:rnini, Calamandroi e C. dignola hanno presentato le loro interpf;llanze ed ~anno sviJuppato le loro richieste, anche nelle loro dichiarazioni iniziali, noi non abbi2rno sentito alcuna
inten~ine polemica di parte politica. Anche
nelle loro dichiarazioni noi abbiamo sentito
unicamente la pas~ione per la scuola ed abbia.mo udito una richiesta (che nelle parole
era mcdesta per~ino umile) al signor Ministre
perch vagliasse il contenuto del problema,
discutesse e ve.desse se non si potesse modificare il provvE.dimento adottato.
con quello spirito che, completamenhl
insodisfatti del rirnlt ato delle interpellanZE,
noi 1:iamo stati costretti a proporre all'Assemblea il tema, perch potesse essere dibattuto
serenamente da tutti i settori. Ma quello
stesso orientamento, !:pirituale non di polemica
ma di concreto giudizio sui fatti, ch<:,.naspinto
noi a presentare la. mozion'tl noi chiediamo a
tutte le parti dell'Assembl0a. Lungi dunque,
dal nostro pensiero il dotid1)rio di conseguire
quaViad successo politico; quello che oggi
preme a noi presentatori d.,IJa mozione
l'avvenire della scuola; e l'avvenire dulla scuola, come ben di.srn il mio colltga: f,d amico
onorevoie Ccdignola qualche giorno fa, riflett0
un problema che non ci d1:;ve dividere, ma
ci deve unire.

Badate, coll0ghi, che il terrona di oppos1zione o di-collaborazione col GovGrno, il terreno di solid,ariet o di battaglia noi sapremo
trovarlo in allra Sfdo: in quos1a sede noi chiediamo invece all'Ass~mblm ch0 essa decida
serenamente_ per gli interessi d Ila scuola;
noi chh diamo all'c:nonvolo MinL~tro che ci
ronda posf.ibiln quindi di non arrivare al voto,
cho ci renda posi:ihilo di risulvor0 il problema
in termini concreti.
Alla richi1~sta d-Al'onorevole Parri io mi
associo quindi con tutto il cuore. Onorevoli
collcghi, che corn noi chiE.diamo in fondo?
Perch mai questo dibattito che poteva mantenersi sul terreno tecnico giunto invece, ad
u'n determinato moment.o, ad una cos ~acuta
tensione ed ha diviso l' AssE.rnblea nei termini
tradizionali in cui essa si scinde da quando
stato formato questo Governo?
Questo, onorevoli colleghi, non doveva
accadere, questo non era nelle nostre 'inten-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6i45 -

24

LUGLIO

1947

un organo gerarchicamente rnbcrdinato - per


zioni. Quando noi abbiamo chiesto all'onocui le di mb ic:r.i poten-no e<:scre ccndd<-rate
revole Ministro che ::i -compiacesse d1 ri:::ponccmo uri atto di ir.diFciplir:a - ma un Ccrpo
dore a.Ile nostre richieste sull'argomento dtl
conrnltivo che, ccmc ha riccrdato l'onc.nvole
Com:iglio Superiore della pubblica istruzione
Parri, ha Evelio prima dcl fa'cfrmo un'al1iEe intorno al provvedimento relativo alle nuove
sima funzicne di guida fl di orirntamrnto pPr
elezioni, io dobbo dire che anche quella modela scuola superiore Quando sorge n conflitto
razione che pu costituire per noi un dato di
di qlJ.esto gE'ncrc, qua1:.do ~i danno le -dimi<stempc:ramento e comunque di responsabil
sioni pt-r rntt clinrnre un diE swso pc litico,
saggezza politica, stata messa a dura prova.
questo un atto normale di metcdo dcmccraPl:rch il Ministro ci ha rifposto inEistendo
tico. Non trner conto di un atto di questo
puramente sulla legittimit formale doi suoi
genere significa ncn ricc noscE,re le Jr ggi dc-Ila
provv0dimenti, legittimit che , contestata
dc-mccrazia, che impc r gc no dr.tErmirlati rie contestabile, ma, a pade questo, il ministro
spetti. Formalmente il Ministro ha voluto
non ci ha dato minimamente ascolto circa il
dire: Vci vi dete dime<:Ei; io vi_ ignoro~.
contenuto ddle richieste. Si cosi diffurn in
Non ere do che ci abbia gicvato n al mete do
tutti i settori l'impres<:ione, e profonda e
democratico, n alla Ecuela, e neanche alla
penosa, che il Ministro, davanti alle voci di
comid0razicmi, all'E:stimazicne che ndla Ecuodissenso - non dico nemmeno di opposizione,
la e fuori ddla f cucia Ei dt ve avere del capo
perch non volevano essere di opposizione
dell'amminiE.trazicne <:cclastica.
nel senso della politica del Governo - che il
Quir.di, nei chic diamo, in una dP.llr nostl'e
Ministro, dicevo, abbia inteso di ri~pondere:
tre richieste, che il GcvE:rno ri~clva la vertenza
Questa la mia volont.
con il Comiglio Supcricrc ddla pubblica idruMa questo, onorevoli colleghi, il linguagzione. E nei ere diamo di avanzare una richiegio cui noi eravamo al:lituati in tempi lontani: ora il linguaggio dei nostri nemici. Ma
sta che rimane nd t0rmini dc! mdc do df mocra1ico; nei crediamo che. sorto un conflitto
noi non vogliamo condderare -l'onorevole
GonE:lla. come un nostro nemico, ma come un
nei termini dcl mdedo drmccratico, esso non
leale avverrnrio: -noi vogliamo ricordare in
posrn essere igncrato, ma dt bba essere rislto.
fui il compagno di lotta e. il direttore d01
E in secondo lm go, ne.i crt diamo che quelle
Popolo clandestino; Noi chirdiamo dunque,
stesse necesEit di lavoro che Ei adducono per
il rinnovamE-nto dd Ccmiglio Supcriore ddla
che l'onorevole Gonella segua la regola domopubblica istruzicne, mili i ino eggi - finch
cra1 ica sul modo di valutare le richieste della
l'Asst.mblca non abbia apprcvato un nucvo
opposizione.
ordinamento - a favcre ddla ccmt-rvazicne
innegabile che mai prima d'ora noi
in vi1 a del vecchio Ccm iglio Superi ere dc Ila
avevamo udito in questa Assemblea quanto
pubblica istruzicne. Cc me stato ossHvatc,
si lJdito in questa occa':ione da parte dolse questo contrasto n0n fosse rnnato, se si
l'onorevole Ministro dolla pubblica btruzione,
istituisse questo pncr drnte, ,che ur..a manife. cio un 'imile linguaggio di forza.
stazione di dissenso, er presrn in termini dc.moQuesto veramente un dato che con tutta
la. mirnra, la mcdestia e la mcdrrazione necescrat ici da un ali o ergano cc nf ul1 iv_o, col
sario dove essere sottolinc'ato. E questo comMinistro, viene prc-tcrmrErn, ccm iduat a cc-me
un null di fai 1o, io ere do w.ramrnte che tutti
por! amento come voi comprend: :rr~te, ci preoccupa, perch, in fondo, noi conflitto iniziale
i nuovi Ccmigli Supcricri ddla pubblic istrusorto tra il Ministro e il Condglio Supc:riore
zione che rnranno eletti, ncn avran110 pi
della pubblica istruzione, per lo nomino per
l'autorit necef:raria,, pfr rappnnn1 are di
chiara fama, che cosa accadute,? accafronte al Paese, di frcnte all'amminist raziom
duto cli, sorto un dissenso su un impor-1 ante
- cc me hanno rappre~ent'ato in pa5rnto problema di politica scolastica, non di polila dignit e le edgenze della scuola.
.per queste ragioni io chiedo che I' Assemtica di partili - perch questo dissenso col
blea valuti la nostra richiesta nei rnoi termini
Ministro riguardava. uomini di tutti i partiti
e di tutte le correnti - numerosi membri del
di merito: . o non giusto che questo contrasto venga composto; o non giusto che
Consiglio Superiore della pubblica istruzione
hanno creduto di dare le dimissioni.
' le elezioni di un Comiglio Supc-riore della.
Ora, io endo ch il fatto che il Ministro
pubblica istruzione, circcndale da tutte le
abbia creduto di dover ignorare queste dimisdiffidl:nze che questo stesso dibattito ha
contribuito a crrnre nei confronti dGl metcdo
o;ioni <'ia veramente un atto di violazione del
elettorale prescelto, vengan~ rinvia.te - che
metodo democratico, perch il Consiglio
in qualche rrodo si riesamini il problema e
Superiore della pubblica istruzione non era

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6146 -

che esso venga riesaminato nella sede sua


propria, che la sed 3 legi3lativa, la sede
della Commi3sione legi.;lativa dall'Assemblea
Costituente italiana?
In termini di merito, (onorevoli colleghi,
io rinnovo la mia preghiara con insistenza)
questo prJbl )ma d ..JVe essere valutato. La
politica ci divid3, e continll';r a dividerci o ci uni3ce, e continuer ad unirci, su altri
problemi e in altre occa iJni: non in questa.
Nel problema d Jlla scuola dJbbiamo valuta:re
tutti con a 1soluta lib )rt quali sono , le esigenzt; d)lla scuola, quali sono i metodi necessari p :ir arrivara a qu )l miglioramento che
cr0dJ sia ml cuJre di tutti noi.
In qu )3ti tormini di libart io chiedo ai
colleghi di valu ~ar l la m )ZJne.
LEONE GIOVANNI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. No ha facolt.
LEdNE GIOVANNI. Signor Presidente,
onorav Jli collaghi, al provv dmento legislativo CEmcernente la ricostituzione d :l Consiglio Sup3riJre d lll'i;truzione ed all'attuazione di qu~sto provv Jdim:mto sono state
rivolte num0rose critiche che fi possono considerare di due ordini: un ordine di crilicho
concerne la formazi;:me d ;lla l.. gge,. un altro
ordine concerne il met0dJ di applicazione
della legge.
Pr,mdmd) in esame lo criliche sulla formazione d Jlla legg 3, occorrer occuparsi
(perch qu}sta stata l'impostazione data
nelle pr:ic d-Jnti sedute e ribadita in parte
oggi) di due a-p:itti di quest'ordine di idee:
legittimit formale del provv-::dimento legislativo, LJgittimit sostanziale dal provvedimento lf.gi lativo.
La legg.:> d :lla quale di-:;cutiamo e sulla
quale verte la mozione odierna, non venuta
alle C)mmi.>oioni d ll'Assemblea; e non venuta. perch il C Jmiglio d ;i Mini ;tri P,a riteimto che si tra.tta1se di materia di maJsima
- urgenza, ip:itesi per la quale l'articolo 3 d01
nostro r1.;gJlamento - cos come noi lo mc.difica.mmo - stabili:.;ce che non $US!'.'iste l'c,bbligo p::..litico (perch si tratta di obbligo
pc.liticc1) d :l Governo di sottcporre il di5cgno
di k-gge al preventivo parore d Jlle Cc1m\Ilissiuni d ll'Assemblea CJstituente.
8
Chi il giudice dJlla ma>dma urgenza?
Giudice d Ha ma1Eima urgenza soltanto il
Con iglio d.Ji Mini3tri e, forse, la Corte d3i
conti. Nalla spJCi3, il C.:msiglio dei Mini>tri
(siamo sempre sul piano formale) ha valutato la ma >"'ima urg3nza e la Corte dei
conti l'ha ribadita quando ha rcgistrato
il d.ocreto lc-gi.Jativo di cui ci_,andiamo occupando.

24 LUGLIO 194.7

Si detto ancora che quest~ decreto non


stato preceduto dal parere del Consiglio di
Stato e ci si riferiti, dalla parte opposta,
- per analogia - al caso d0lla legge concernente il Consiglio Superiore dalle miniere.
Ch0 il Consiglio di Stato non dovesse dare
alcun parere per una legge dal genere fu
sufficientemente dimostrato dall'intervento
del Ministro in sede di discussione dell'interpellanza, e ritengo, per la validit indiscutibile c-d obiettiva d0lle argomentazioni portate dal Ministro e per l'assoluta ineff~ienza,
anzi inesistenza, di argomenti contrari, che
quella dimostrazione sia rimasta ferma. Non
valo dire che per il Con::;iglio Superiore dell0
miniere la kggo fu preceduta da un parer0
dd C:msiglio di Stato, perch noto che il
Govorno ha facolt di avvalersi, quando lo
ere.do, d.:l parore dd Consiglio di Stato, e
l'averlo fatto una volta per particolari motivi r;d in un momento nel quale forse ragioni di urgunza non si profilavano come nel
ca>o pre;,ento, non :3ignifica l'instaurazione
neppure di una prassi, per cui possa stabilir~i che una lc-gge conc0rnente il riordinamento o leo elezi,Jni di un Consiglio Superiore
debba pa>sare prima per il parere del Consiglio di S1 at9. Anzi, in contrario, potrebbe
osservar-;i che so voi nnn avete potuto tro'vare altro che qm.sto precedente legislativo,
vuol dire che lo leggi concernenti altri Consigli Sup0riori non sono passate per il parere
dl Consiglio di Stato.
Questo per quanto attiene la correttezza
formale d.Jl provvudimento legislativo. Massima urgenza docretata in maniera in.,sindacabile dal CJmiglio d8i Ministri e ribadita
dalla Corte d .ii con1 i. N ssun sindacato sulla
ma1sima urgenza da parte dell'Assemblea
Costit.uento, la quale, anche dopo la modifica d)l rrgolamento che ha ampliato i
suoi poteri (p,:rch opportuno non dimenticare che noi sorgemmo come Assemblea
Costituente e con l'unico potere di provvedere a emettere leggi soltanto per quanto
concerneva i trattati internazionali e la .
materia costituzionale; e non penso si possa.
sostenere che la disciplina del Comiglio
Superiore abbia riferimento con la materia
costituzionale), non ha alcun potere di sindacato sul giudizio di urgenza. Non occorreva
infine, come ho dimostrato, alcun parere del
Consiglio 9-i Stato. La legge, pertanto_, si
presenta corretta dal punto di vista esclusivamente formale.
Ma noi abbiamo anche la. possibilit, e in
questo sono d'accordo con i presentatori
dell'interpellanza e della mozione, an:ti il

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6147 -

dovere, dini, di domandare, per lo meno in


sed0 politica o in SE:de di giudizio sulla tecnica di un determinato Ministero, se ricorresse quella massima urgenza, non per trarre
un motivo di invalidit della lPgge - la ll'gge
formalmm1te valida - ma p~:r trarre un
giudizio che posrn attenere all'cporatn politico del Ministro o mrglio dol Gabinetto. Ora,
dal punto di vista ddla corr0ttezza sostanziale, io credo che le ragioni che indic il Ministro, e che soprattutto sono note a tutti noi
che amiamo la scuola, fossero di tale importantissima urgenza da non poter far rima0d~re ancora ulteriormente una di-:ciplina e
sopratutto le 0lezioni dd C0ndglio SupcriorH della pubblica istruzione.
Per chi conosca, come ho l'onore di conoscere io per la mia at'Livit profosEionalo, la
vita dell'Univ<3rsit non un mistero che il
Consiglio Superiore costituisce una d.Jle
chiavi dell'attivit amminidraliva; che il
Consiglio Superiore costituisce una. dolle
valvole fondamentali, centrali, per la vita di
t.utta l'amministrazione dt:ll'istruzione rnperiore. Si pu dire, anzi, che con il ripristino
della vita democratica dull'istruziorw superiore non vi siano organi sovrani in materia
di disciplina e di amministrazione univer.,itaria che le Facolt e il Con~iglio Sup:riore,
e che l'attivit del Ministro Eia svuc.tata di
qualsiasi contenuto sostanziale. L~ Facd1 ,
con il potere sovrano e in gran parte imindacabile .. di chiamare i professori pf-r trac:ferimento e su concorso; il Com igliu Supl:riore
con il potere imindacabile ( d usclu ivo di
proporre bandi ai concorfi, di proc1 d:_:ro
allo scrutinio - non alla nomir.a d Jle c.. mmissioni - delle votazioni allo quali abbiamo
pr0vv0duto qualcho gic.rno fa p r la f. rmazione d li<:, C11mmis::ioni di Cvl1Cf r ,, C rt il
potore di nominare lo C~.mmi : L lli P' .r la
libPra dJccnza, col paroro vince !ante pi r il
Ministro sul pas!"aggio da una cattc dra all'altra, con il potero di dar pan.r1:. vi11c0lante
sulla riforma dc:gli statuti d .Ile Univor. il.
Duvo dird che tutta la vita univer.-ilaria,
tutto il gc,vorno ddl'istruzione suplrivre
ancorato alla vita dd Com-iglio Supe:rioro
d ,Jl'islruzione pubblica. Ora il C_.nr.igliu
Superiore dc:ll'i.;truzionc pubblica caddt:J in
crisi.
notorio che 23 <:u 36 m0mbri d,11
C.Jn:"iglio Superic.re >ji dimisero ccli 'gialmrnto.
Le dimisEioni - non un mL;Le:ro, purch a
questo prrpofito c' sta1 a una inhrpdlanza
e d'altrond: il ca'>O nolis~imo - furl>no prosentate colkgialmente come una critica, cc.m.'l
un sindacato nei confronti del Ministre.

24

LUGLIO

19!7

Intervenuta la cn:c1 con le dimisEioni di 23


membri, per cui il Comiglio Supericre, mancante d .. i due terzi, non pote.va pi riunirsi,
si prcfilavano queste due strade (( d su questo appunto, onor1woli cclkghi, che richiam)
la vostra lealt, la massima m1 ditazione o
la masEima comapE:vc.kzza): o ricc mpcrre il
Consiglio Superiore, sosti! u01;.do i 23 dimisEionari, o prOC(dore, affrettare, acc(forare quello
elE:zioni del Configlio Supericre, che non
avrebbero potuto andare oltre il 15 ottobre
corrente anno, se vero che la lf.gge De.
-Ruggiero cmportava la vi1ali1 del Consigiio Superiore fino al 15 ottcbre dell'anno
decorso, prore gai a so11antn por un anrn ..
Si detto: il Ministro poLE:va ricorrere ad
allri e!'p(dicmti o battere altre strade. Poteva sul piano della dficienza del Condgliu
Superiore invitare i dimis~ionari a reccden
dalle dimissioni. Qu0sto, onon., voli coli( ghi,
un punto che concerne esclu; ivamc.ntc,
personalmente l'attivil d0l Minidro. E lasciatemi dire che quando un Ministro Vlde
che lo dimissioni non sono atti singoli, non
sono date singulatim, non rnno e: pres~ione
di uno stato sia pure di di agio personale
di alcuni membri, ma sono le o:pressioni di
una ddibera.zione quad collegiale, di una
deliberazione ccmpl0;:Eiva pr1 para1 a, perch
noto che fu prtparata da circclare cd accompagnata da una notevole campagna di
stampa, io ponso che il Ministro posrn sentire anche l'cpportunit di non rinn0vare
ai dimis,ionari l'invito a rtC< di:re dalle dimissioni. Ma, aggiungo, avrE bbe potuto. condurre a quajche tiffetto pratico, in maniera
sicura, l'invito a recedere dalle dimis~icni?
Porch voi rnpponete che l'invito d01 Ministro agli illustri e rfrpetJabili ccmponent.i
del Com.iglio Superiore dimisdcnari avr0bbe potuto portare come consrgu0nza il recesso da parte di costoro dallfi dimi::-o ioni?
Ma chi ci impl di~ce di penr art', chi pu
assolutamente prcvare che i d1mi~Eionari,
che a mio avviso avnbbt-ro fatto bene ad
inEistere, non avessero imistito nelle lol'o
dimisoioni? Si trat1 ava di dimi~ficni d.yute'
non ad un particolare incidrnte n ad m1
piccolo contrasto con il Ministro, ma dimissioni _dovute a un contrasto, sia pure montato, ma certamcnte di appannte notE:vole
impcr1 anza, concErnonte un settore dr:licaLo
dvlla vii a univtnit aria, eh la ccmrrvazione
in carriura o l'alkn1 anam1:nto dall'ambknte
univ0f~itario
dd professori ncmina1i per
chiara fama; e di dimi:Fi< ni prornntate in
manivra ccllf.giale, acct mpagr ate da una
campagna di stampa per cui da ritepere, -

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6148

molto pi agevolmmte, ch9 non sar8bb&ro


sta.te seguita d1l nce>:>o d)lle m)dJ-oime.
C)munqu1, ,;u qu13to punto di non avere
voluto il Mi.1i;trJ riv)lg JrJ l'invito ai dimissi:rnari di ritirar3 le dimi>Sioni, io penso che
l'Assemblea non p)SSa e non d1bba e non
abbia fa'.:)lt di e>prim)ra alcun pa.r0re; se
vero cha si tratta di un prJvv idim3nto perscma.la dJl ca.p) di u:ia a.nmini.:;trazione, il
quale non tenuto a. subir') l'umiliazione di
chiJdJr.: il rac;i:,30 d:i.ll-3 dimi;:;ioni di pJr3one,
cartam mte ri>p:ittabili, che p::ir queste d1mi5sioni hanno accompagnato con un gesto
che non era c3rta.mmte d1ferente, ma di perf.etta lotta e di battaglia... (Apprvazioni Applaur;i al centro - Interruzione del deputato Tonello).

N assuna urgmza, nessuna. esigenza pu


imp)rre ad un Mini3tro, p'.lr obbedire a
qll Hti pnfili, di unilia.r;i a. chiJdm~ il riliro
d 1lle dimi3si9ni, qua.nd) pu scegli ere una
-via pi dintta, pi sola.re, qu::illa d 1lla ricostituzione d JmJcratica d 1!1'organo, sugg Jrita
dalla prossima sca.d mza. d 1ll'organo medJsimo.
P0rch 0pp,rtuno non dim)ntica.re che il
C)1iglio Supariore, che io ammiravo perch
era costituito indubbiamr,mte, in gran parte,
da.i pi autorevoli ma0stri di tutte le dLciplino, non era di formazione elettiva., ma, per
necessit d_il ffi)mento, c'era stato elargito,
sia. pure elargito con mano generosa. e giu.3ta..
Ci si diceva (altro profilo di a.ccma. che
si prasenta. mi confronti d Jl Min!3tro): se
!ilOn avate V.)luto incamminarvi pJr questa
~trada umiliante e pJricolosa. e non di sicuro
eficltto fa.v JrJV Jl9, l'invi tari:. i dimi 3siona.ri
a reced 3r.3 dalle dimi ;sioni, voi avreste potuto
fare proc-sd 1ra alle elezioni (altra crilica in
fa>e di interp 1llanza.) soltanto par la. prima
S 1zbn::i d Jl C m ;iglio Sup )rior0, cio quella
ch:i concerne la i3truzi.:me sup 3riore, rimanda.nd) la di3cplina e le elezi.:>ni d.Jlle altre
due S )ZiJni a sed .J pi opp Jrtuna..
Anch9 qui, onorwJli C)lLJghi, voi dovete
riconoscere ch::i ad un Mini;tro, anzi a un
G)vorno, p3rch la raspJma.bilit d.Jlla kgge
riJale al G w0rno, sia pure sul piano d J!le
critiche tecnich9 (ed io sono convinto ed
a.cc:Jtto le VJ3tre d;limita.zi::ini di questa
cavalleresca lotta a un campJ pu:ra.mente
tecnico; e prendo _atto con viva scdi.:;far;Lme, e con ri ;p 3tto d Jlle vostre nobili ed
ottim'.l intenzi.mi, eh :i qui si a.gila un problE.ma di carattere tecnico, di tecnica di govarno e quindi non si agita uri probl0ma di
ca.rattert. e>clu ;ivam 1ntl- p )litico) bi3ogna
la ;ciare un mini ffi) di lib:irt ,di orga.nizza.r;ione legi.slativa. di un organo.

24

LUGLIO

1947

Il Consiglio Superiore d3ll'istruzione, 'le


ha qualche cosa di notevole (non so se di
originale, perch, per l'urgenza. di questa
di3cussione, io confesso che non ho potuto
approfondire alcuna indagine) se non per
originalit, certo por interesse, se si presenta
d gno di studi e.cono:idora.zione por il fatto
che costituisce un organo unitario, in cui si
articola.no tre S1zioni: istruzione superiore,
i;t_ruzione media tecnica, istruzione elementare, ma che conserva tuttavia, ad onta di
questa ben formata articolazione, una unit~
di organizzazione e soprattutto di finalit;
ed io vorrei che ci fosse sottolineato alla
vostra coscienza..
Se vero, come voi avete d :itto pi volte
in questa scdJ, che la scuola una, ch se vi
sono di.;tinzioni, non sono di gradi ma di
funzioni e di responsabiliL, che il pi umile
ma':lstro elementare pu esercita.re una [unzione alta come il pi autorevole professore
univer.::itario, vero che bisogna trame la
conseguenza che un organo consultivo, che
in talune questioni consultivo con il parere
vincolante, che un organo consultivo d ;lla
i3truzione sia un organo unilario, u_n organo
nel quale sfociano i d)sid-.lri, le 0sig0nze, lo
a,pirazioni, lo necessit d.;i tre ordini di studi,
ma che trova una soluzione unitaria.; perch
solo a.ttrp.ver30 un esame unitario, complessivo dJl problema d illa scuola, senza di3tacchi che siano separazioni ma invece con
piccole difforenze, che ribadiscano l'unii ddle
edgenze scola1tiche, si pu-realizzare unasana.
politica. scola.;tica. Ora, onorevoli colleghi, con
la logge, con la cosid:Jtta "riforma ddl Consiglio Superiore, he poi, in sostail';.;a., contiene piccole d Jttagi di variazioni, si obbedi3ce a. questa i::.pirazione, alla quale non
poteva rinunciare un Mini3tro che avesse
voluto di.3ciplina.re in Italia gli studi con un
metodo squi>ita.mente d.:mocra~ico. Non
quindi un_ CJmiglio Sup )riore d 1lla scuola.
f i l dia ed elementar0 irn-irte, n,on un C.msiglio di i3truziom, supdriore che ignori le
esigenze d Jlla scuola elementare. Se la legge.
su questo punto adattata a questa necessil Gd sentita s9tto qu9sta spiritualit, vui
non potete criticare un GJverno, pi che il
Mini;tro, e neppure una legge ch:J provvode
unitariamente a questa formazione. Riconosco che le urgenze si delineavano, si pr0filavano prevalentemente, non esclu:;iva.monte,
ma pro:valentemente, per quanto attiene a.1l'i >truzione sup )fiore. Riconosco eh 'l rispetto
ad essa il Mini;tro si senti va condannato a
scegli..1re una via. senza possibilit di adJttare
neppure soluzioni diverse p8r i noti mbtivi

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6149 -

24

LUGLIO

1947

riguardava la disciplina economica della


di urgenza. Ma se la riforma di questo or-.
Magistratura - dalla cui sorte siamo tutti
consultivo era imperniata su questa
pensosi - mentre la prima Commissione
base unitaria, voi non potete far criLica al
permanente unanimemente e~primeva al GoMinistro se questa base unitaria non ha inverno il parere dJll'elevamento dCJl minimo
franto. (Applausi).
di indennit di toga, il Governo non abbia .
Contenuto dJla legge. Ho detto che la
sentito l'opportunil, per motivi pi che
legge pu essere contestata ed stata criticata e per la legittimit della sua formazione
spiegabili, di accogliere il voto della Commissione dJll'Assemblea.
e per il contenuto.
Non ho possibilit, in questo momento,
Noi ci dbbiamo domandare, come si
domandato poco fa l'onorevole Foa, se la
di offrire una documentazione di quanto asserisco; ma ritengo che non sia raro il caso, in
leggEi, oltre che nspondJre, nella sua legittimit costituzionale, formale, alla essenza vera
cui il parere d::illa CJmmissione dll' Assemblea
d0lle cose, su cui mi sono soffarmato, rinon sia atteso dal Governo.
Non mi voglio rinchiudere, dicevo, in
sponda alle ec:igenze di una buona politica
scolastica, di una buona. tecnica d 1lla scuola.
questa pregiudiziale.
Sono d'accora.o con voi che occorre par~
Io potrei chiudermi in una pregiudizialo;
e dovete riconoserlo. Potrd dirvi che in
lare in questa sede, senza una diretta conclusione di carattre costituzionale, trattandosi
regime di 10gi !azione dJlcgat a strano che
della ~ostanza d-.;lla legge si d :bba di3cutere
di giudicare la politica dJl Governo, concerin questa sc:de e non nell~ sod-1 pi propria,
nente un parlicolare settore ddl'Amminicio nel futuro Parlamento, che potr ernstrazione, l'i>truzione. Sono d'accordo che
minare nel complesso tutta questa lrgi :;!apossiamo ernminare il contenuto d :illa legge.
zione, quando dwr convertire in legge il
Ed allora vr d Jte se la legge sia veramente
decreto di dJloga al Governo per il potere
il capestro d Ila scuola, se uccida veramente
legUativo, o in s0de singola; perch non
la libert d lla scuola, se a cau3a di questa
sappiamo n posc:iamo prevL.dJre quale atlegge ci pos~iamo pr0occupare d.:ille sorti che
teggiamento a-;sumer il futuro Parlamento
sono ri.servate alla scuola e se essa ci faccia
nei corifronti di tutta questa nostra legi3lapensare che pJr la scuola ita_liana si apra
una tomba, ch~i si ;;cop:rchi qudla tomba in
zio ne.
In sostanza, anche nei casi in cui una
cui la scuola d0vo affondare il suo miserando
corpo. O se non sia piuttosto una logge che
legge del Gov0rno viene inviata alle Commis- pur con le inevitabili mende che hanno
sioni d Jll'Assemblea, it parere di queste non
tutte l(;} l&ggi, spC1CiJ qu ;!le che si formano
vincolante.
in un momento cosi dJlicato e travagliato
Quell'accorgimento, al quale ricorremmo,
della, vita nazionale, mend3 che potremo
quando, un anno fa circa, fummo posti di
tuttavia, corr.o.ggere e ritoccare con una
-~fronte al dilemma o di abdicare al potere
kgi 'lativo, come voleva la legge che ci co- - legge intogra4iva - segni un passo sulla via
dJlla ricostruzione d.;mocra.tica dJlla scuola
stituiva, o di a'lsumere tutto il potere 10giin Italia: su questo chi,jdJ a voi un riconoscisla4 ivo, come p::iteva essere nlle nostre a--pimento leale. (Rumori a sinistra - Applausi).
razioni (p'.rch riconoscevamo di essere il
Questo il punto- dJci.::ivo sul quale io
primo organo d)mocratico d)l Pa:ise), qudrichiamo la vostra attenzione. Ora, onor0voli
l'accorgim<mto ing'gnoso di introdurre, attracolJ.1ghi, dJpo oltre venti .anni nei quali in
verso una modosta modifica d.11 rogJlamento
Italia non ec;isteva un organo dJmocratico
d::illa Camera, una praisi (e questa pra>si non
della pubblica i.struzione - e vi passer in
incid.:i sulla validit dilla l:igg J), qu)!la,
brevissima ra>segna questa legi-;lazione solo
cio, che il Governo pa >rn -;se i di ;cgni di lngge
. indicandJVi tutti i prJCe:d Jn ti legi3lalivi, nei
alle Commi>doni d:ll'Assemblea (tranne i ca;i
quali questa d Jmocrazia non si era mai readi massima urgonza) e queste e,:;prim0ssero
lizzata, sia prirna dJl fa-;ci:;mo, che durante
un parere, non compJrta altro che un dJv0re
il fasci;mo - solo ora si potuta realizzare
mJrale, di corrattezza, un d 1vara p::ililico
una cosi p 1rfetta d 1m::icrazia d .:gli organi
dal Governo di tener conto ed a<::cJgli Jre gli
comullivi d Jl!a pubblica Ltruzione. (Rumori
emendamenti che le mmi:;siJni p0rmanenti
a sinistra - Applausi al centro).
prJpJngono, ma non cnmp)rta alcuna inciVd lo dimJstrar: inuLile sollevarvi in
dJnza formale, vincolante sul contenuto dJlla
legge.
-,
ma -;sa. P Jtote di :;eutere la mozione e p Jtete, in
questa A -;semblea, controbattere le id 30 con le
E non vi siete meravigliati, quand), in
idae. QuandJ vi dir che con la legge Ca;;ati
un problema veramante scottante, perch
~ano

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6i50 -

si costituiva un consiglio Superiore di 21 membri, tutti di nomina ministeriale, e che con


la legge Baccelli si stabiliva che dei 32 membri
16 erano eletti e 16 di nomina ministeriale, e
quando infine vi rammenter che la IE'gge Gen
tile fi.ssava a 2i il numero d )i membri, tutti
di nomina ministeriale, voi avrete intesa la
verit dalla mia afformazione. N' vi citer
tutta la sequela ddle leggi fasciste in cui
tutto intero il Consiglio Superiore era di nomina autoritaria. II Corn:iglio Superiore
organo veramente importante e delicato,
perch l'unico che ha poteri sovrani, tali che
lo sovrappongono allo stesso Ministro, cosi
da farlo chiamare, come hanno fatto taluni,
in modo grossolano, il <<passacarte del Coni:;iglio Superiore dalla pubblica istruzione.
Quando noi consid0riamo che lattuale
Consi~lio Superiore formato per oltre t, (~
quarti di membri elettivi, permettetemi di
dirvi\. che la logge in discussione ha attuato
in Italia non la perfezione ddla democrazia,
ma il massimo dulla democrazia. (Rumori a.
sinistra).

La stessa Ir.gge De Ruggiero, che pure


non si pu negare abbia stabilito che il Consiglio. Superiore fosse elettivo (e stabiliva
cont0mporaneamente - non Io dimentichiamo - che il Consiglio Superiore so lo nominava
il Ministro)~ quella stesrn kgge De Ruggh:ro
importava la possibilit di cooptazione di
membri ministeriali da parto di qu..:Jli eletti.
Io non nego che, attraverscr un perfezionamento legislativo, si potr avere un pi
perfetto funzionamento democra1 ico dol Consiglio Superiore; ma io voglio qui rilevare che
in Italia, nemieno prima dcl fascismo, si
-potuto mai realizzare un Consiglio Superiore
totalmente elettivo. nelle nostre a pirazioni arrivare a questo. Ma ci arrive:r:emo a
gradi. Questo il primo passo verso quella
perfezione. Io penso che la dJmocrazia dubba
risorgere aLtraverso non una riv0luzione,
bens un'evoluzione che si svolga a pa1si
]enti, ma costruttivi; puch i passi trcppo
apparentemente od eccossivamonte rivolu.zionari possono condurre all'abisso.
Ora, onor0voli collcghi, com' composto
l'attuale Com:iglio Supuriore? Scusatemi, s
ripeto dei da1i a voi gi not_i - io, b0nch
presente all'altro diba~tito, non vi ho pr.eso
parte oratoriamonte - ma necesrnrio chr
ne riassuma la compo~izione:
prima S :zione: 28 membri, di cui 19
eletti dallo Facolt:, 3 dalle categorie e 6
soltanto di nomina mini:oteriale;
seconda S..;zione: su 12 membri, 7 eletti
e 5 nominati.

24

LUGLIO

194T

Io conosco la criLica c]Je si rivolla qui


perch si detto che i tre professori universitari che fanno parte della seconda Seziono
d !I Condglio Sup!:!riore possono essere prescelti
fra ql)ei sei che il Ministro ha nominato di
sua nomina: diretta e che non provengano
d8ll'elezione. Io potrei rispndere che con
questi cai estremi e con questi casi limiti
non si pu formulare una critica d Jlla legge.
. Ma ancorch si verificasse che il Ministru
prescelga i tre professori universitari, che
d wono andare a far parte d3lla seconda
S .;Zione, da quoi sei che egli ha nominato.,
non Vi pare che sia estremamente offemivo
non per la categoria alla quale appartengono
ma por una categoria quaUasi di insegnanl i
il sospettare che perch nominati dal Ministro possono asservire la loro coscienza al
Ministro stesso? Questi professori durano
in carica tre anni - e la democrazia ci insgna
che nessun Ministro durato mai in carica
tre anni - fd in questi tre anni essi dovrebbero a:;servire la loro coscienza di tecnici,
di studiosi, di scienziati, o di uinili servitori
della scuola, ai desid-Jri del Ministro?
L'ingiurioso sospetto lo potete formulare
nei riguardi dol Ministro. Anzi bene che questa diffid.mza verso l'esecutivo ci ispiri; ma
questa diffidenza noi dobbiamo organarla,
d-~bbiamo farla vivere. Questa diffidenza
offensiva per coloro a cui si rivolge, non per
il Ministro.
L'e::perienza ci dice - e questo lo potetn
affermare anche voi, onorevole Calamandroi,
che con la vostra presenza onoraste il Consiglio Superiore - che non ci si mai It)gat.i
al Ministro e che la propria porsdnalit si
sempre tenuta al di sopra d.:Jll'organo governai ivo, dimenticar.do perfino se la nomina
era stata fatta da questo o da quel Mini'itro.
LUSSU. Allora, era Mini.stro De Ruggiero,- il meno seti ario d gli ur1mini peli: ici.
LEONE GIOVANNI. Io sono cos ammiratore dc 1 professor De Ruggi"ro che d :VO raccogliere l'interruzione p:ir ribadire l' aff Jrmazione. Questo prva la grand i ncibil1 di
aziono gov.:mativa dJ prc.fessc.r D; Rugg ro.'
Ma il mio esempio non r ignificava pos::ibilit
di ingc:rEmza, ma Fignificava chu quando Ei
nomira1 i ci d dimrn1 ica pl'rfino d ,J Mini_stro
Chi~ ha prOVVLdUtO alla nomina. (Approvazioni).

Gli stessi sospetti che vd formulate por i


professori univ.,r i1 ari chiama' i a far parte
d Ila seconda S zi .. ne, f i p Are bb1:ro formulare per tuU i qu gli orga .i con:ult ivi dvllo
S ato o di altri en1 i pubblici o P' r qu..Ile alte
g_urarchie la cui nomina di competenza.mini-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

sterialo. Ed allora perch non diffidare a11ehe d -igli organi che sono di nomina d.:il
Ministro? Perch non so~pettare, per esempio, nell'attuale ordinamento d .illa Magistratura, che i magistra,ti d :gli alti gradi che,
come sapete, sono nominati dal Consiglio
dei Ministri, possano subordinare la loro
azione giudiziaria al Goyerno che li ha nominati?
Questo sospetto non si mai profilato
in. Italia e non si deve mai profilare. Lo d0sidero, perch la categoria dei professori univer;;itari che andranno alla Sezione media e
tecnica sentiranno di portare con maggior
senso di responsabilit il contributo della
loro esperienza e il peso del loro prestigio.
questo il punto su cui deE.iduro soffermarmi. Si detto che pu costituire oltraggio alle categorie dei professori di scuola
media la presenza di tre professori universitari nel lor organo. Si detto cho questo
eostituirc:bbe una paralisi per l'autogoverno
di questa categoria.
Ora, intendiamoci, questa categoria, gi
co"n la legge Gonella - chiamiamola cosi, per
intenderci, dato che Gonella l'imputato gi con la legge Gonella ha faLto grandi,
notevoli passi verso il suo autogoverno, se
vero che dal 1911 in poi gli ordini inforiori
di scuole non hanno mai avuto un Consiglio
Superiore, un. organo consultivo. gi un
notevole passo e noi dovremmo elogiare il
.Governo, che anche per la scuola nc-dia ed
elementare ha istituito una Sezione dPl Consiglio Superiore, la quale ha il notevole
pr gio di essere sullo stesso piano del Consiglio Superiore, Sezione universitarta, proprio per quella di~cipiina organica e unitaria
sulla quale mi sono soffermato poco fa.
~Applausi al centro).
Ma perch occorre la presenza di professori universitari? Non certo per un riguardo
verso i professori universitari: pnrch ta. luni organi consul1 ivi, o che hanno il governo
di una particolare categoria, si orientano per
necessit pra1 iche e, sopratutto per una esigenza di maggiore sereHil, a chi al di sopra
d ;Ila mischia ed , quindi pi sereno; si giustifica CO$ l'inclu::iono in questi organi di
elementi appartenenti alla m.~,de.- ima amministrazione, ma che si trovano ad un grado
pi eluvato.
Su qmlsto punto, dovremmo prondore
ernmpio dal Consiglio Superiore d0lla Magistratura: nessun magistrato inferiore - u-iamo questa espressione, anche se non molto
rispettabile - nessun giudice, n&ssun pretoro
si mai lamentato che il Consiglio Superiore

6151 -

24 LUGLIO 194 7

sia urganizzaLu in mcdo da essere compuslu


in prevalonza da consiglieri di CassazionP.,
predd-Jn-l i di S .:zio ne, ecc.
Perch si ricorre a questo? Perch, trattandosi dul'organo che ha il governo di una
catf'goria, di un potere, di una attivit amministrai iva, bene che vi sia as~icurata la
partecipazione d:igli organi superiori, cho
hanno e;aurito la loro a'pirazione di carriera,
o hanno a:pirazione di altra naiura, che
hanno larga esperienza, che sono lontani dal
conflitto di interessi e che possono, quindi,
portare il contributo della loro serenit f:d
imparzialit.
Ed allora, per quanto attiene a questa
seconda e terza Sezione ...:. non mi fermo sugli
altri Configli Superiori perch la loro funzione
non caduta sotto la nostra critica e perch,
d'altra parte, il mio mc:desti;;~imo, umilo
contributo in questa discussione vuol portare
l'elemento dell'esperienza dtii professori universi tari e non vorrei invadore campi estrand
alla mia eFperienza - per quanto concerne
queste sezioni, io devo concludere su questo
punto, ed _ la conclusione quasi finale:
noi dobbiamo fermarci alla sostanza. E la
sostanza questa: che l'istruzione mLdia,
tecnica od elementare devono pur avere un
loro congrgno_, che, anche se ancora imperfetto, rudimentale, pu essere perfezionato
pi o mono rapidamente. Quos1i due ordini
di scuole hanno conquistato gi parzialmente
se non totalmente - secondo la dimostrazione
che io volevo offrire - il loro autogove:rno.
Ma, questa espres:;ione ancora imprecisa:
hanno conquistato gi la democrazia nella
organizzazione dJi loro organi consultivi.
C' un secondo ordine di critiche, che
concerno le modalit di applicazione della
logge.
Iniziando questo mio intervonlo, avevo
dotto che erano due gli ordini di cri'! iche che
si proclamavano ex adverso: qudlu attinenti
alla kgge riguardo al rno contenuto u cri: iche
concornonti le mL dalii di applicazione d :Ila
stessa. Kauriamo, pertanto, qu:sto secondo .
ordino di criticho, concernenl i cL le mcdalit
di applicazione dulia 18ggo. L'onorevole Par6
ha contenuto in questi limii i lo ::;volgimvnto
e l'interpretazione dulia m0zione; ma., proprio por questa impostazione di una cri.ica
tecnica, v0i rion potete apprc.fit1aro di quJsta
mozione per scivdaro in una erilica all~ politica scolastica dc:l Gov8rno.
Pur ri petto al r, golam.-'nto stesso, io mi
appE:llo alla vostra sen .ibili nella di cussione; io vorrei cha la dLcus::.ione si riducesse
a questo.

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6152 -

La prima critica che la legge stata


fatta alla macchia e che di consoguenza
mancato qu0l certo tempo che si d.we alla
pondJrazione necessaria in una d'Jcisione di
tale natura. Ma questa. critica non ha alcun
fondamr:mto pJrch, prima he sL compissero
le formalit p3r cui la logge fosse perfetta, il
Ministro ne ha dato ampia pubblicit attraverso la stampa e attrav,:irso lo stesso Bollettino della pubblica istruzione, il quale ha annunciato le elezioni. Non si tratta dunque di
cosa fatta alla macchia.
Ma riman0 una seconda critica, ed che la
brevit dJl tempo intercorrente tra la pubblicazione della kgge e la data fissata per le
elezioni non sia da reputarsi sufficiente, cosi
che questa eccessiva angmtia di tempo inciderebbe sulla normalit e la sincerit delle
elnzioni. stesse. A me ci paro inesatto; il
dibattito su questo punto si in parti colar
mc do soffermato sulla impossibili l di far
sl che, in cosi r1stretto spazio di tempo, si
possano dJlinoare le candidature ed orientari'i "i pareri d..i votanti. Si detto: non
erudiate che si possa dare, senza la dovuta
pondJrazione, un voto quaL;ia ;i; bisogna che
le candidature si formino, che di esse venga
fatta ampia pubblicil, bisogna che vi siano
d1Jlle liste.
O~orevoli colleghi, qmmdo hanno luogo
le lezioni politiche, si 0d.:J in genere discorrere di lettere che circolano, di nomi, di
candidature e qualche volta anche di auto-
candidature: ma qui non si tratta di e'lezioni
politiche; qui si tratta di una cosa profondamen,te diverca.

Il giorno 26 ognuno dovr dire, in coscienza, chi sono i tre professori - per attenerci
all'esempio dJlla mia facolt, quella di giurisprudJnza - che ritiene i pi d.'gni non
solo per l'operosit scientifica, ma anche e in
particolar mcdJ per la probit morale (e la
probit morale non si accerta davvero nei
pochi giorni proc0d mti alle a:rinimciate elezioni; la prl!bit morale si accetta attravarso m3Si cd anni addirittura, si accerta
attraverso tuti.a una vita di studi, tutta una
vita di esp1ri1nze, di commbsioni, di concor.so, di insognamento, di p:msiero), quali
sono dunque .i tra uomini che non soltanto
por la loro competenza scientifica ma, diroi,.
soprattutto p 1r la dirittura morale sono i pi
d _:gni di govdrnarci; quali sono i tre uomini,
i tre giuri;ti italiani, qhe sono i pi d gni di
. di porre d :l d istino d :lle nostre catt(:drti, d :i
concor.;i, d dle commi ;sioni di dJcenza, d :i
nostri tra:;ferimenti da cattt,dra a cattedra
diversa.

24

LUGLIO

1947

Se, dunque, questo l'a<:petto negativo


raggiunto dalla decisione dell'onorevole Gonella, io credo che sia questo un folico effetto
negativo, se cos si pu dire, perch all.ora.
veramente avremo quell'offotto... negativo
ri:opondente a!Jo a"petlative in Italia.
Ma non neppure cos, purLroppo, perch
da oltre un mese il Mini~tro ha annunciato
le elezioni; o badate che in oltre un mese,
attraverso - e sono lieto che arrivi in questo
momento il Ministro d:)lle poste e dJlle telecomunicazioni - il ripristinato funzionamento
d~i servizi di comunicazione, le liste di candidati possono circolare da un capo all'altro
d'Italia in due giorni. (Commenti a sinistra).
Ma, ancorch, onorevoli colleghi, voi vogliate,
ritenere che qualche com si rncrificato attraverso questo breve spazio di tempo tra la
pubblicazione della l<'gge e le elezioni, non vi
pare che spetti al Governo e al Mini3Lrc( di
valutare le due esigenze: sacrificare una perfetta, non dico normalit, ma una perfetta
ri:::pondenza qelle elezioni a queste pretese
inesistenti esigenze d2'.mocratiche, o sacrificare gli interessi d81I'istruzione pubblica
che sono giacenti, che dormono da mesi,
forse da qualche anno? In questo conflitto
non volete riconoscere la dLcrezionalit del
Governo di poter sacrificare in un momento
cos delicato della vita dt:l Paese alcune esigenze invece di altro? Si sacrificato tanto,
e spesso ingiustamente! Le stesse elezioni
del 2 giugno 'furono precedute soltanto di
due mesi dalla pubblicazione del relativo
decreto; e se i partiti non avessero preparato
in procodmza le liste, s-i sarebbero forse trovati
a disagio per il breve pericdo di tempo concesso tra la pubblicazone del .decreto e le
elezioni. Quante cose sono state affrettate,
quante variazioni, quante applicazioni di
leggi sono andate in esecuzione, specialment0
in materia fi3cale attraverso anticipate cir~
colari ! Dvbbo ricordare, ad esempio, che con
una circolare _ si adott l'abolizione della
ricchezza mobile per determinate categorie
di lavoratori?
Ora, in un momento delicato come quE:sto,
cosi grave per l'urgenza d:;lla ricostruzione,
che cosa significa sacrificare qualche piccolo
d~ttaglio, quando la sostanza pu essere
salva?
Altra critica: la difficolt di partecipare
alle elezioni. Su questo punto, credo di .Poter
affermare che il cong0gno, che non solo si
trova in quell'ordinanza ministeriale cosi
criticata, rr:ia che s1.at9 esposto anche dal
Mini.~tro, sa cosi perfetto, anzi,. direi, largo
da consentire a chiunque la massima aomo-

ASSEMBLEA Cosr1TUENTE

6153

24

LUGLIO

1947

sanzioni. Ma non importa, quel punto, rindit di votazione, implicando solo il fastidio
vio delle 0lozioni, pc:rch se quelle che voi
per il votante di recarsi da ca"a sua ad una
chip.mate sanzioni dovessoro oporare op.-.requal~iasi scuola che si trovi nelle vicinanze.
r0biwro dopo le elezinni. E allora l'Assemblea
Obbligatoriet del voto. Ma si pu dire
ha diritto su un'ordinanza o circolare' minifondatamente, seriamente, che in quell'ordisteriale di efprimere un'opinione e pu anche
nanza si parli di obbligatoriet dtll voto?
dire: noi riteniamo che :::ia stato mal fatto
Quando il Ministro si limitato a richiamare
SEgnalare gli assent.i alle ekzioRi. Ma questo
cia:;cuno a questo d:were moraJr_,? Questo
non importa il rinvio ddle elezioni. Vuol
rientra anzitutto nei dweri. dJl Ministro fra
dire 'che il Ministro si asterr dal tener conto
cui vi quello di attivare lo 1:pirito d.:imocraddle segnalazioni, qudle che vci chiamate
tico in un Paese che. esce da un regime ditrnnzioni. E allora, onorevoli collcghi, la ::;ituatatorial6. V ci dovreste apprezzare un Minizione questa: (Interruzioni Commenti).
stro (Commenti a sinistra) che dJpo ventiSperavc p0r lo meno cho, essendo uno dei
cinque anni di dittatura nella scuola, quando
deputati pi contenuti nell'alzar~i a prlare,
nessuno - di voi ha votato, m.a ha dwuto
subire i diver.3i organi, vuole riwegliare . potesfi avere la tolleranza d li coll1 ghi.
questa coscLmza d )mocrat.ica; por quanto
Una voce a sinistra. Ne ha aburnto!
LEONE GIOVANNI. La 10ituazione
io sia convinto che la nobile categoria di
elettori ai quali egli si rivc,!gcva, 1:i senta
questa, onorevoli colkghi: richiamare in
cosi d .:gna d _:Ila sua responsabilit, da non
vita il pre:cc drnte Com iglio Superiore. Oggi,
sen1 ire il bisogno di essere sollecita1 a dal
ancorch il Ministro volesse attuare' qudlo
Ministro. Ma, comunque, una soll0citazione
che non ha crL.duto opportuno di attuare
dd Ministro ad un risveglio dell'attivit in
- un invito a ri1 irare le dimisfioni - un
questo senso, richiamare cio la nocesfit
rinvio ddle elezipni non posdbilr:, porch,
essendo entrata in vigore la kgge di cui anmorale, richiamare il senso di reEponsabilit
diamo discutundo, questa leggo nell'artie la coscienza di ciascuro a partecipare alla
formazione d gli organi prL posti alla vita
colo 25 porta l'abrcgazione o:prosrn (ch.3
d,illa propria amministrazione, un atto
inu1 ile perch l'abrcgaziono impli~ita) d,:!la
kgLlazione procedente. II Ministro, se volesse
che va olc giato e non criiicato.
E qual' la 10anzion0? S gnalare quelli
attuare quell'invito che non ha cn:duto di
che non partecipano; od il Ministro forse
attuare, non lo potn:bbe; e quindi, anche se
in grado di esibire una cartella che riguarda
rinviasse le elozioni ( bene che ql,lesto Fia
l'attivit di cgni sing0lo professore, in cui
tenuto presente ai fini ddla reEpom:abilit
si segnano perfino le assenze dalle lezionL
che andiam assumondo di fronte alla scuula)
Non volete che l'assenza dal voto possa
il Conf iglio SupE:riore non potrc:bbe edsttre.
essere messa alla pari .almeno con l'assenza
E allora che com potr0bbe fare il Ministro? Ecco un purito veramente importante
dalle lozioni? (Commenti - Tnterruzioni a
che non stato finora occes: i vamente preso
sinistra).
in com:iderazione da voi. Il Mini>tro aveva
TONELLO. Altro che morale! Voi rnpete
che difend0te una cau:a ingimta ! (Rumori . un solo potere: potere prima dJlla legge
al centro - Interruzione del deputato Coccia).
della quale stiamo discutendo; avr~bbe po immorale! E dico il mio pensiero, piactuto (se la Jr:,gge prec< dente non fosse stata
abrcgata con g:udla di cui discu1 iamo) sosticia o non piaccia!
LEONE GIOVANNI. Io vorrei che l'onotuire i 23 membri dimi'3f ionari con altri 23
membri di sua nomina. E allora, di fronte a
revole Tonello si rend3sse conto che cer-ti
questa altcrnativa, io ho il diritto di domanatt8ggiamen1i, se sono utili dal punto di'vista
elettorale, in questa Assemblea non hanno
dare: di fronte a questo prob)oma, anche
pc.lilico, un Ministro, che dJvend:i scegli0re
nessuna risonanza (Applriusi al centro).
fra due strade: ricomporre, rinrnnguare il
TON ELLO. Nessun attEggiamento elettoComiglio Superiore con la nomina diretta
ra!P ! Non si deve sp3cularo sulla moralit!
(Proteste al centro - Interruzione del deputato
e quindi con .J.a pos:=:ibilit di es~ere accmato
di aver preso 23 amici o qua i amici; o inCoccia).
LEONE GIOVANNI. Comunque, ono- .. vece afirettare con una legge che pu essore
rv1 Ii colli ghi, qu0sto punto d.lla co~dd :tta
imperfetta ma che . riprbtina il principio
obbligatoriut d l voto un punto sul quale
d::mocralico (l elozioili dol Corniglio Supev, i p )tote e' primere un giudizio, giudizio
riorr:), sc glie la prima; ornte vci d< plorarlo ?
su questo che dovete giudicare, onorevoli
che significh. r p0r il Ministro segnalazione
colleghi. Se avesse sostituito i ventitr rnem. a non applicare quelle che voi chiamate

ASSEMBLEA COSTITUENTE

61M-

bri immediatamente, la vita univer::itaria. sarE:bbe rifluita, rnrebbe ritornata nel rno corso
normale; i professori non attendert,bb0ro da
un anno i trasferimenti da una cattodra all'altra; le buste dvi concorsi non star-l'bbero
giacenti in una cassaforte dd Ministero;
le libere docenze, che non sono state ancora
riprese dopo la liberazione, non starebbero a
d.,rmire; la revic.ione dt:i concord, per cui
mvlti studiosi attendono un attq di riparazione da tro anni, non sarebbe ulteriormente
sospern. Ed ancora' altri settori non rnrobbor0 rimasti paralizzali: le riform& di "tatui i; cattedre da sopprim0re p ... rch di impronta fascista; cattedre da istituire prrch
di impronta d_:mocral ica: e, infine, il Consiglio Suporiore rnrt:bbe sopravvissuto con
23 mrimbri di fiducia del Gove:rno. Questo
egli si rifiutato di fare. Se ci voro, io,
turminando, ho il diritto di dirvi (specie a
vd col!t gbi di sinistra che vi siete scagliati
contro l'operato d~l Ministro): se siete pensosi della scuola - come non vorroi dubitare
- rd insieme entusiasti . d.:il ripristino del
metcdo d :mocratico; che noi avremmo
d ,vuto presagire, lungi dal tentativo di
rinvio, la facilitazione di questo primo
eE p :rimonto di costituzione degli organi consultivi d.-,mocra.lici, elettivi della scuola. La
d mccrazia, .in un Paese che no rimasto
privo pcr c-ltr\') venti anni, non si restaura
d'ircantu: csrn pro cc d pi::r. gradi e, provando
e ripr0vndo, apprcda" a quelle sponQ.e della
porfuzione e d.:ll'armonia, che sono -nella
nostra unanime ac:pirazione. Ci saremmo
at.ted, d' po un eEperimonto di Comigl!o
Sup_:rhro d,i nomina ministorialo, da pure in
p r:one di ri pettabili maestri, cho un provv dim(ntu kgi-Ja1ivo, il quale attua.va una
ri';~::..truzL rw dul Con':iglio Superiore, a larga
ba 'IJ elc:ti iva, e cho d0p9 _moltissimi anni
ripri.:i inava m:1a _St:zione per. l'insegnamento
m. dio- l:d una S zione por l'ins'Egnamonto
ekmonfarn, riconorcendo cof. a questi due
settori d ,l!'inscgnam<:nto il pros1 igio e la
.. dignit che !ero i:pettano; ci saremmo atte--=i
'che questo provvLdimento, che costituisce
l'.ln notevole passo sulla difficile via ddla
ricostruzione ddl'ammini:;,trazione sta1 alo,
avesse placato le nostre e le .vostre ansie
v.;r:>o quclla giustizia nell'amministrazione
che !;"i realizza scprattutt.o mr diante . organi
conrnltivi l d elettivi. amaro per neii
a;;' istere a questo schieramento. Le dimissioni del Gcin:-iglio Supe:riore potENano rispJnd )re a questa alternativa: o sostituire
i mumbri dimissionari o accdl'rare le elezioni
del nuovo Cun~iglio :S:periore, anche perch

24

LUGLIO

1947

quollo dimissionario non avrebb& potuto


prore gare la sa vita oltre il 15 ottobre 1947.
Fra un atto di autorit per la sostituzione
di molti membri dimis~ionari .:. . senza dubbio
lq~ittimo, ma forse inopportuno e facilmente
criticabile - e una inizia1 iva di ricostituzionr.
dtimocra1 ica. d !l'organo, il Ministro ba scelto
la seconda strada.
Nulla kgge vi potranno essere incongruenze e difficolt pratiche, ma il danno
non rnr grave. A parte la possibilit che la
correttezza. di un Ministro, e soprattutto il
controllo parlamentare, potranno perfezionaro lit legge, non da dimenticare che il
prossimo Parlamento, il quale sar certamente in funzi~ne fra non molto, avr i pi
ampi poteri di apportare le rettifiche e gli
emendamenti necesrnri. Tutto questo dettaglio. La verit, che nessun avverrnrio e
nessun a.rlificio di . propaganda potr oscurare, resta chiara Ed che l'operato d.;l!o
onorevole Gonolla ri -pondo a un senso di
indhculibile corretkzza e' sopraLtutto di
democrazia. (Applausi).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare
l'onorevole Croce. Ne ha facolt.
CROCE .. Tra i motivi per i quali stata
fissata nel Ia. tornata antimeridiana la discussione di questa mozione, stato detto che un
deputato pi che ottantenne desiderava esservi presente e non avrel!})e potuto in una
"seduta notturna. Tale motfvo era bensi gente nell'intenzione, ma inopportuno politicamente, come stato notato da altro pi
rigoroso osservatore delle buone norme. e io
rni associo a lui.
Ora, vene.udo al motivo per il quale prendo
la parola di; quale questo sia. Sono stato
anch'io al posto che ora occupa l'onorevole
Gnolla, e proprio quando il Partito cattolico
o popolare fece la sua prima e grande entrata
nel Parlamento itliano. Liberale e laico e
gi autore di quella filosofia che a tutti era
nota e la' Chiesa non aveva creduto allora
conveniente di innalzare all'onore clell'lndice, io riuscii molto gradito ai cattolici pei'
la mia connaturata imparzialit.
Ricordo una discussione con uno dei loro
uomini pi autorevoli, di pqi senatore, intorno a certe richieste dcl le scuole confessionali, nella quale io gli dimostrai il punto
in cui dovevo fermarmi, e il bravo uomo, persuaso, si lev e si accomiat dicendomi: ab
amicis justa petamus. Ricordo che Don Sturzo,
che tanto bene starebbe ora in questa Aula,
quando accadde la crisi del Ministero Giolitti, venne da me a dirmi che il Par.t.i-W popo-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6155

lare avrebbe puntato sul mio nome per la


nuova combinazione, e io gli feci osservare,
ridendo, che egli aveva dimenticato che io
-ero un liberale! Memorie di tempi lontani..
E} se nelle crisi dei nostri giorni deprecai che
il Ministero dell'istruzione fosse occupato dai
democristiani, tra l'altro perch io temevo
gli effetti della lunga brama e della lunga
astensione, e gli eccessi e le prepotenze che
ne sarebbel'o seguiti.
Ci purtroppo accaduto e l'onorevole
Gonella, del quale pregio l'ingegno e che sono
dolente di dover criticare, ricordevole della
molta cortesia di cui m'ha dato prove, ha
troppo fatto nell'interesse della sua parte e
ha suscitato molto scontento e opposizione
negli animi. Di ci prova il suo contegno
verso i deliberati pareri del, Consiglio Supe-.
riore dell'istruzione, che anche uomini insigni della sua pal'te hanno deplorato, e sul
quale io non mi distender, bench potrei
illustrarlo con qualche esempio assai efficace. E, per di pi, egli ha adottato un metodo, che dir imperatorio nel sentimento e
precipitoso nell'esecuzione; e anche di questo
prova la riforma del Cousiglio Superiore,
a!Ia quale ha avuto un anno intero per pensa1e e che ha attuato con un decreto urgentissimo, togliendo all'Assemblea il respiro
per esaminarlo e criticarlo ed emend<}rlo.
Ierl'altro mi si detto che con un simile
decreto stato provveduto al patronato scolastico: un'istituzione che fu gi fatta da me
nel 1920, con una semplice circolare, perch
cosi come l'avevo formata non costava niente
a!Io Stato, non richiedeva nuovi impiegati,
e contava sull'interessamento e cncorso
delle famiglie degli alunni abbienti, che si
manifes1 molto largo e volenteroso.
e
Non ho avuto mai il proposito di diventare il critico dell'opera dell'onorevole Gonella, per la pratica ragione che altri e pi
dolorosi proble.mi mi occuparono e che mi
mancava il tempo e_ la forza per questo particolare lavoro, che spettava a pi giovani
E' pi alacri colleghi. Ma nell'occasione che
mi si ora presentata ho sentito il dovere
di stare accanto ad essi e unirmi alle loro ben
ragionevoli richieste, con la speranza che
l'onorevole Gonella finisca con l'accettarle,
reprimendo in s il naturale impulso che
porta a ostinarsi per impegno di amcr proprio, il quale in questo caso (l'amico Nitti
ama celiare sulle parole del a Chiesa che mi
suonano sovente sulla labbra) sarebbe un
atto di superbia e, sotto colore della fermezza da dimostrare, una suggestione del
Maligno. (Applausi).

24

LUGLIO

1947

PRES~DENTE. iscritto a parlare


l'onorevole Pi Fausto. Ne ha facolt.
DI FAUSTO. Essendo fra i pochissimi
in questa Assemblea interessato ai problemi
dell'arte, io non posso non fare un accenno
al Consiglio Superiore delle belle arti, riportandomi anche a precedenti dichiarazioni.
Particolarmente mi riferisco alle dichiarazioni fatte il . 4 giugno, quando tentai di
sottrarre dopo le Antichit e Belle Arti
anche la cc Urbanistica dall'ingerenza delle
Regioni.
In quella occasione deplorai la mancata
creazione di quell'organismo autonomo che,
in piena emergenza, dopo le gravi ferite
inferte dalla guerra, avrebbe dovuto presiedere con visione unitaria ed organica, a
tutte le attivit artisticpe ed alle enormi
necessit de'lla ricostruzione. Mi ridussi ad
invocare in quella occasione la pi sollecita
ricostituzione del Consiglio Superiore delle
belle arti, supremo. organo tecnico consultivo,
al quale solamente possono essere deJeriti
i gravissimi problemi che interessi contrastanti potrebbero compromettere irrimediabilmente.
Esemplificai, fra i tanti temi in attesa
di esame, le questioni relative al Palazzo della
Ragione a Ferrara, al Palazzo dei Tribunali a
Vicenza, all'ex Palazzo Reale di Milano, al
restauro dei Duomo di .Modena, al gratfa- .
cielo sul mar di Napoli, alle Mura Urbane
di PiaGenza, alla ricostruzine del. Ponte di
mezzo e dei qartieri interni di Pisa, alla:
ricostruzione dei Borghi intorno al Ponte
Vecchio di Firel'ize.
Sorvolai sui problemi peculiari di Roma
che avevo trattati prcedenternente, ma: non
potei non. denunciare la. minaccia che sia
infirmato il vincolo panoramico che tutela
la suggestione. dell'Appia antica.
Illus'tr;:Li infin!3 la minaccia che grava sulla
Basilica di San.Marco. Ma questa A~semblea,
che dedico una intera settimana a discutere.
suila formula di giuramento di fedelta a.la
Repubblica, non trover certo una mattinata
da dedicare a questi pi veri e pi alti problemi di interesse nazionale e internazionale.
Esigenze - queste da me denunciate - che
superano qualunqire critica e qualunque polemica.
Ee>co perch fui indotto a sollecitare ed a
scongiurare che fosse ricostituito senza .ulteriore indugio .il Consiglio Superiore dello
belle arti.
Sono pertanto sodsfatto di constatare
che questo problema sia finlmente all'ordine
del. giorno.
,

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6156

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare


l'onorevole Rivera. Ne ha facolt.
RIVERA. Onorevoli colleghi, non avrei
preso la parola in questa discussione se da
. pi parti e, questa mattina stessa, da alcuni
colleghi della Facolt di scienze dell'Universit di Roma riunita in Commissione di
laurea, non mi fosse stata confidata una loro
vivissima preoccupazione di andare incontro,
a causa di questa discussione, ad un ulteriore
prolungamento della loro attesa. Io parlo
dunque a nome- dei colleghi meno anziani, giacch per quelli pi anziani il problema diverso.
Per i primi questo problema divenuto angustiante ed assillante: si tratta in
molti casi di perscne che hanno superato
la quarantina, di spcialisti che hanno trascorso una vita a studiare, chiusi nell'Universit, a cercare di far progredire la
scienza.
Qui si sono discusse eleganti tesi giuridiche, si sono fatte acute disamine di competenze, raffinate valutazioni di poteri, ma
nella discussione rimasto dimenticato l'interesse massimo che noi dovremmo curare e
tutelare quello dell'alta cultura,. delle Universit e, per queste, degli insegnati universitari.
La parte migliore e pi meritevole di questi
, come gi detto, impressionata della possibilit di un rinvio, che pu significare per loro
l'oscurarsi della speranza di poter presto salire
la cattedra di quella disciplina per la quale
hanno lavorato per decenni. e della quale si
sono resi ormai talora altamente benemeriti. Si tratta di Ciecine di colleghi che ci
ostiniamo a chiamar giovani, anche se ultra
qarantenni, i quali hanno sopportato m
questo ventennio l'amara martellatura di
concorsi non indetti o peggio male eseguiti.
Accenner ad un episodio, che ho vissuto,
perch riguarda un mio al!ie:vo.
Si fa un concorso per cattedra universitaria: Presidente della Commissione un
senatore fascis1a e quesLi, con p11gni sul tavolo
e mezze parole cli colore oscuro, impone la
soluzione seguente al concorso: una parte dei
concorrenti idonea scientificamente, ma
non didatticamente, un'altra parte idonea
didatticamente, ma non scien'Lificarnente. Io
non ho mai capito come una persona non
idonea scientificamente, cio non sfficientemente preparata, possa efficacemente insegnare, cio essere un didatta idoneo, come
non ho mai capito come possa una Commissione, che neppure forse conosceva la faccia
dei candidati, tutti lib'ri docenti, giudicare

24 LUGLIO 1947

di inidoneit didattica persone non messe


alla prova.
Questo arbitrio, evidente per l'assurdo
logico attraverso il quale stato perpetrato,
e con COS poca graziosit, a carico di una schiera di una diecina di giovani, che sono poi
rimasti per dodici o quattordici anni ad aspettare che queste cattedre di cui erano evidentemente degni, almeno in parte venissero finalmente loro concesse subito dopo la caduta
del fascismo, uno dei tanti che la originalit
del fascismo ha saputo escogitare. Ad alcuni
di questi candidati si chiudevano le porte in
faccia quali <e sospetti ad occhi fascisti in
quanto, non si crederebbe, discepoli di persone non in odore di santit presso il partito
fascista. Questo uno degli esempi; ve ne
sono tanti altri del genere, o diversi.
Orbene, nell'ambiente universitario si
invoca solo che agli insegnanti universitari
sia lasciata libert di fare. Oggi sono indette
delle elezioni ed ad essi poco importa se
perfetta sia la forma giuridica escogitata,
perch esprimano con 'Ia scheda il loro pensiero. Gli insegnanti universitari intendono l.i
essere tutori di se stessi, ci <;lispensano volentieri dal compito di far noi da tutori alle
scienze ed ai cultori di scienza.
Esistono delle liste, che circolano vero,
ma. personalmente ho fatto e~perimento,
parlandone con colleghi di varie Universit,
che nessuna di gradimento, sicch succeder che saranno nominate al Consiglio Supei:iore della pubblic~ istruzione le persona-Iit pi degne del mondo universitario. Non
dunque gradit questa nostra premurosa
tutela fatta di argomentazioni giuridiche pio meno valide e perci lasciamo che le nomine i professori universitari le facciano a
loro piaci mento.
C' una pre~ccupazione nelle parole che
ha pronunciato qualcuno di quella parte (Accenna a sinistra): quella di far tornare al
Consiglio Superiore quelle stesse persone che
facevano parte del- Consiglio Superiore dimissionario. Ebbene, io vi dico: se i professori
. universitari italiani hanno per quelle persone'
questa stessa predilezione dei colleghi che
questo ci hanno fatto' capire, essi hanno il
modo, votand_o nomi dei vecchi componenti<
del Consigtio Superiore di riporli sull'antico
scanno: ci attraverso la scheda che loro si
offre.
Ma . la cosa che importa, l'interesse dell'Universit quella di coprire le cattedre
al pi presto possibile. Io vi chiedo che
lasciate che i nostri docenti votino come essi
credono affinch sia accelerato il completa-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

24 LUGLIO i9A7

6i57

mento dei quadri delle nostre Universit.


Questo .mi sembra il problema essenziale e se
qualche valore ha la mia voce, essa vuole
farsi interprete del desiderio di questi studiosi, non pi giovanj, che hanno aLteso tanto
tempo. Questa la preghiera che io porto,
a. loro nome, all'Assemblep, Costituente oggi,
ehe lasciate che abbia libero. sviluppo questa votazione, onde siano degnamente e presto
riempiti i quadri della nostra alta cultura
con coloro che sono capaci di dar lustro alla
scienza e, attraverso quella, di dar lustro all'Italia. (Applausi al centro).
TONELLO. Hanno atteso tanti anni con
la tessera fascista in tasca e possono aspettare ancora !
PRESIDENTE. Ha facolt di parlare
l'onorevole Ministro della pubblica istruzione.
GONELLA. Ministro della pubblica istruzione. Riugrazio vivamente coloro che sono
intervenuti in questo dibattito e particolarmente l'onorevole Leone, che ha esposto
in maniera cosi preci~a i motivi sui quali, gi
nel corso di due interpeilanze, ho avuto occasione di intrattenermi.
Purtroppo oggi non avrei che da ripetermi per la maggior parte delle argo.menta:.i:ioni.
Sono grato anche all'onorevole Parri di
aver po'rtata la discussione in una sfera pi
alta. di serenit, che. particolarmente ccnferisce alla trattazio'ne d.Ji temi scolastici e
di tutti i problemi che riguardano la dignit
della scuola.
Il Governo non ha nulla da aggiungere a
quello che ha sostenuto c,d il suo punLo di
vista in rapporto a questa mozione il seguonte: il Governo si rimette a quello che
sar il voto dolla maggioranza ddl'Assembka e far suo il voto d.Jla maggioranza dell'AssembJr.a. (Applausi al centro).

PRESIDENTE. Onon:Vole Parri, a norma dd r1'.g1~Jamnnto, olla ha ancora diritto


di parlart1. Vun!e usufruire di questo suo
diritto?
PARR I. Vorrd ri"pondrre af Ministro
Gonolla c,d ai colkghi d lla Demrrcrazia cristiana che le argomonl azioni addotte dall'ononvole Leone, so costituiscono un'arringa degna dulla sua fama, non hanno potuto
avere nessun potere porrnasivo su di noi,
perch esse hanno girato intorno al nocciolo
dull'argomento ed alla sostanza della ;ontroversia.
Se lei, onorevole Ministro, si rimette al
parere dell'Assemblra per cercare di sollecitare un atto da risolvere nel miglior modo

e di trovare degli e:=pedienti che possano


tener conto della situazione che ha prospettato qui il professore Rivera, noi rnremmo
di~posti ad omettere alcuni cc corn:iderando
della nostra mozionP, cit quelli che possono
sembrare _una prern di posizione contro di loi,
contro il suo Ministero e contro la sua politica scolastica, mantenendo l'invito a
spendere l'esecuzione del provvrdimento e
insistendo nel sottoporre il nuovo ordinamento
all'Assemblfa Costituente.
PRESIDENTE. Si pasrn allora alla votazione d ..Jla mozione, ,dato che l'onorevole Parri
ha dichiarato di conservarla.
P ARRI. La mozione subordinata ad
una risposta del Ministro; potrebbe cio essere
resa non necessaria solo con l'accettazione
sostanziale delle nostre richieste. Mancando
tale riposta, la conservo, modificandola nei
seguenti termini:
L'Assembka Costituente invita il Governo a sospendere l'esecuzione del provvedimento relativo alla ricostituzione del Con- siglio Superiore ddla pubblica istruzione t~d
alle relative elezioni;
a risolvere la vertenza con lattuale Consglio Superiore della pubblica istruzione, ed
a. sottoporrt. il nuovo ordinamento all'Assemblrn Costituente .
PRESIDENTE.
Comunico all'Assemblea
I
che su questa mozione stata chiesta la votazione por appello nominale dagli onorevoli
Mazza, Leone Giovan.ni, Mattardla, Numeroso, Marconi, Pat,-Mc.di, Galati, Moro Benvenuti. D'altra parte, gli onort:Voli Fiorentino,
Pistc,ia, Carpa.no Maglie.li, Proti, Grilli, Cartia,
Lombardi Riccardo, Fc'a, Binni, Filippini,
Malagugini, Mariani Enrico, Morandi, Dugoni, Lussu, C, digncla, Ghidini Bernini,
Vornocchi, FioriLto, Zanardi, Caporali, Boe-__
coni, Rossi Paolo, Morighi, Faccio,_ JacomotLi, Fornara, Giua e Cacciatore hanIJfJ
chiesto la vot aziono a scru1 inia srgreto.
A termini di Rrgclamwto ha prcNalenza
la richiesta di votazione a scrutinio. segreto.

so-

Votazione segreta.
PRESIDENTE. Indico la votazione a
~crutinio Sf.grcto sulla rnuzio~e dell'onorevole Parri.
(Segue la votazione).
;

Dichiaro chiusa la vetazione e invito gli


onorevoli Segretari a proc!dere alla numerazione dei voti.
(Gli onorevoli Segretari numerano i voti-).

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6158 -

Risultato della votazione segreta.


PRESIDENTE. Comunico il risultato
ddla votazione a scrutinio segreto:
Presenti e ,votanti. ..
Maggioranza . . .
Voti favorevoli . .
Voti contrari . , .

(L'Assemblea approva nistra - Commenti).

412
207
218
194

Applausi a si-

Voci a sinistra. Dimissioni! diinissinni !


Hanno preso parte alla votazione:
Abozzi - Adonnino - Alberti - Allegato
- Amadei - Amendola - -Andreotti - Angelini - Angelucci - Arata - Arcangeli Assennato - Avanzini - Azzi.
Balduzzi - Baracco - Barbareschi - Bardini - Barontini Anelito - Barontini Ilio Bassano - Basso - Bastianetto - Bei Adele
- Bellato - Bellusci - Belotti - Bencivenga
- Benvenuti - Bergamini - Bernabei Bernamonti - Bernini Ferdinando - Ber:.
tola - Bertone - Bettiol - Bianchi Bianca
- Bianchi Bruno - Bianchi Costantino Bianchini Laura - Binni - Bitossi - Boe~
coni _-Bonomelli - Bonomi Paolo - Bordun
- Borsellino - Bosco Lucarelli - Bovetti Bozzi - Braschi - Brusasca - Bubbio Bucci - Bulloni Pietro - Buonocore - Burato.
Cacciatore - Caiati - Calamandrei - Calosso - Camangi - camposarcuno - Canevari - Cannizzo -:--- Caporali - Cappa Paolo
- Cappelletti - Cappi Giuseppe - Cappugi
- Caprani - Carbonari - Carboni Angelo
- Carboni Enrico - Carignani - Caristia
- Carmagnola - Caroleo - Caronia - Carpano Maglioli - Carratelli - Cartia - Caso
- Cassiani - Castelli Edgardo - Castelli
Avolio - Cavalli - Cavalletti - Cerreti -
Cevolotto - Chatrian - Chieffi - Chiostergi
- Ciampitti - Cianca - Ciccolungo - Cifaldi - Cimenti - Clerici - Coccia - Codacci Pisanelli - Codignola, - Colombi Arturo - Colom~o Emilio - Colonna di Paliano
- Colonnetti - Conci Elisabetta - Conclorelli
-- Coppa Ezio - Coppi Alessandro - Corbi Corbino - Corsanego - Corsi - Cortese Costa - Costantini - Cotellessa - Covelli Cremaschi Carlo - Cremaschi Olindo - Croce.
D'Amico Michele - De Caro Gerardo De Ca-ro Raffaele - De Falco - Del Curto
-- Della Seta - Delli Castelli Filomena -

24

LUGLIO

1947

De Martino - De Michele Luigi - De Michelis Paolo - De Palma - De Unterrichter Maria - De Vita - Di Fausto - Di Giovanni
- Di Vittorio - Domined - D'Onofrio Dossetti - Dozza - Dugoni.
Ermini.
Fabriani - Facchinetti - Faccio - Fan.
toni - Fantuzzi - Faralli - Farina Giovanni - Farini Carlo - Fedeli Armando - Federici Maria - Ferrari Giacomo - Ferrario
Celestino - Ferreri - Fietta - Filippini Finocchiaro Aprile - Fiore - Fiorentino Fioritto - Firrao - Flecchia - Foa - Fognagnolo - Foresi - Fornara - Fuschini.
Gabrieli - Galati - Gallico Spano Nadia
- Garlato - Gasparotto - Gatta - Germano
- Gervasi - Geuna - Ghidetti - Ghidmi Ghislandi - Giacchero - Giacometti - Giannini - Giolitti -'-- Giordani ...:__ Giua - Gane.la .
- Gorreri - Gortani - Gotelli Angela -- Grazi Enrico - Grazia Verenin - Grieco - Grilli
- Granchi - Guariento - Guerrieri Emanuele
- Guerrieri ,Filippo - Gui - Gv.llo Fausto
- Gullo Rocco.
Imperiale - Jotti Leonilde.
Jacipi - Jacometti - Jervolino.
Labriola - Laconi .:_ La Malfa _:__ Lami
Starnuti - Landi - La Pira - La Rocca Lazzati - Leone Giovanni - Lettieri - Li
Causi - Lizier - Lizzadri - Lombardi Carlo - Lom.bardi Riccardo - Longhena - Longo - Lozza - Luisetti -- Lussu.
Macrelli - Maffi - Maffioli - Maguani
- Magrassi - Magrini - Malagugini - Maltagliati - Malvestiti - Mancini - Maimironi - Manzini - Marazza - Marchesi Marconi - Mariani Enrico - Marinaro Martinelli - Marzarotto - Massini - Massola - ).\llastino Gesumino - Mastino Pietro
- Mastrojanni - Mattarella _:_ Mazza Meda Luigi - Medi Enrico - Mentasti Merighi - Merlin Angelina - Merlin Umbertg - Mezzadra - Miccolis - Micheh Minella Angiola - Minio - Molinelli - Montagnana Rita - Montalbano - Monterisi -
Monticelli - Montini - Morandi - Morani-.
no - Morelli Luigi - Morelli Renato Moro - Mortati - Moscatelli - Murgia Musolino.
.
Nasi - Negarville - Negro - Nenni Nicotra Maria - Nobile Umberto - Nobili
Oro - Noce Teresa - Novella - Numeroso.
Orlando Camilla - Orlando Vittorio Emanuele.
Pajetta Gian Carlo - Pallastrelli - Paolucci - Paratore - Parri - Pastore Raffaele
- Pat - Pecorari - Pellegrini - Penna Ottavia - Pera - Perlfogieri - Perrorie Ca-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6i59 -

pano - Pertini Sandr - Perugi - Pesenti


- Piccioni - Piemonte - Pignedoli - Pistoia - Platone - Ponti - Porzio - Pratolongo - Pressinotti - Preti - Preziosi
Priolo - Proia - Pucci - Puoti.
Quarello - Quintieri Adolfo.
Rapelli - Reale Eugenio - Recca - Rescigno - Restagno - Ricci Giuseppe - Riccio
Stefano - Rivera - Rodi - Rodin Mar10 Rodin Ugo - Rognoni - Romano - Romta
_:.__ Roselli - Rossi Giuseppe - Rossi Maria
Maddalena - Rossi Paolo - Rugger Luigi
- Rumor - Russo Perez.
Saccenti - Saggin - Salizzoni - Salvatore - Sampietro - Sansone - Sardiello Scalfaro - Scarpa - Scelba - Schiavetti Schiratti - Scoca - Scoccimarro - Scotti
Alessandro - Secchia - Segala - Selvaggi
- Sereni - Sicgnano - Silipo - Simonini
- Spallicci - Spano - Spataro - Stampacchia - Stella - Sullo Fiorentino.
Tambroni Armaroli - Targetti - Taviani
Tega - Terranova - Titomanlio Vittoria
- Togliatti - Tomba - Tonello - Tenetti
- Tosi - Tozzi Condivi - Treves - Trimarchi - Tumminelli - Tupini - Turco.
UbertI.
Valenti - Valiani - Valmarana - Vanoni - Vernocchi - Viale - Vicentini -

24

LUGLIO

1947

Vigna - Vigo - Vigorelli - Villani - Vinciguerra - Vischioni.


Zaccagnini - Zagari - Zanardi - Zannerini - Zappelli - Zerbi
Zuccarini.

I,

Sono in congedo:

Ambrosini.
Bellavista.
Fedeli Aldo - Ferrarese.
Galioto.
Lombardo Ivan Matteo.
Pigna tari.
Raimondi.
Ravagnan.
Saragat.
Zotta.
PRESIDENTE. Rinvio il Seguito dello
svolgimento dell'ordine del giorno alla prossima seduta antimeridiana.

La seduta termina alle 12.50.

IL DIRETTORE DELL'UFFICIO DEI RESOCONTI

Dott.

ALBERTO GIUG,ANINO

TIPOGRAFIA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

ASSEMB,LEA COSTITUENTE

cc.

SEDUTA POMERIDIANA IJI GIOVED 24 LUGLIO 1947


PRESIDENZA DEL PRESIDENTE TERRACINI

INDICE

Comunicazione del Presidente.


Pag.

Comunicazione del President:


PRESIDENTE . .

6161

Disegno di legge (Discussione):

Approvazione del Trattato di pace tra le


Potenze Alleate e Associate e l'Italia,
firmato a Parigi il 10 febbraio 1947 (23)
PRESIDENTE . . . . . . . . . . 6161, 6181
SFORZA, Ministro degli affari esteri
6161
CROCE. . .
6169
GASPAROTTO.
6172
CANEPA . . .
6177
RUINI . . .
6181
Interpellanza ed interrogazioni eon ri- chiesta d'urgenza (Annunzio):
PRESIDENTE . . . . . . . . . .
6190
D~ GASPERI, Presidente del Consiglio dei r

ministri . . . . . . . . . . . . . . 6190
GRAssr, Ministro di grazia e giustizia . 6i 91

Sui lalori <lcll'Assemblea:


PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . .
LA MALFA . . . . . . . . . . . .
DE GASPERI, Presidente del Consiglio dei

6192
6192

ministri . . . . . . . . . . . . . . 6193_

Interrogazioni (Annunzio):
PRESIDENTE .

. . . . . . . 6193

La seduta comincia alle 17.

RICCIO, Segretario, legge il processo verble della precedente seduta pomeridiana.


( approvato).

PRESIDENTE. Comunico che l'onorevole


Corbino rni ha fatto pervenire le sue dimissioni
a presidente e da componente del gruppo
parlamentare liberale.
Sar pertanto iscri~to al gruppo misto.
Discussione sul disegno di legge: Approvazione
del Trattato di pace fra le potenze Alleate
ed Associate e l'Italia, firmato a Parigi il
IO febbraio 1947. (23).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca


la discussione sul disegno di legge: Approvazione del 'I'rattato di pace tra le Potenze Alleate ed Associate .e l'Italia, firmato a Parigi
il 10 febbraio 194'7. (23).
Ha chiesto di parlare il Ministro degli affari esteri, onorevole Sforza. Ne ha facolt.
SFORZA, Ministro degli affa1i esteri.
Onorevoli colleghi, perch sento la grave
responsabilii. morale che pesa oggi su ognuno
di noi, che, pi che un discorso vorrei sottoporvi una specie di riassunto assolutamente
obiettivo.
Il Trattato che oggi sottoposto alla vostra
ratifica fu firmato il 10 febbraio scorso.
La responsabilit di quella dolorosa decisione fu presa dall'onorevole De Gasperi e
da me, confortati non solo dal favorevole avviso dei partiti che erano allora al governo con
noi, ma anche di altri gruppi, i cui capi, con
franchezza e decisione, ci dichiararono la loro
solidariet.

Malgrado ci, il nostro rispetto per la


sovrana volont dell'Assemblea. CostiLuente

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6162 --

fu e rimase sl profondo che, per mia istruzione,


d'accordo col Presidente del Consiglio, il nostro Plenipotenziario part per Parigi con l'ordine di depositare prima della firma una formale dichiarazione precisante - qui Cito - che
u la firma stessa rimane subordinata alla
ratifica che spetta alla sovrana decisione dell'Assemblea Costitw~nte .
La notte che precedette il momento della
firma telefonai io stesso al nostro Plenipotenzial'io a Parigi, 'ripetendogli che se fossero
sorte obiezioni alla solenne accettazione della
nostra dichiarazion egli doveva tornar tosto
a Roma senza firmare.
L'Assemblea Nazionale, voi dunque lo
vedete, pienamente libera e sovrana nelle
sue decisioni. E il mondo intero lo sa.
Poche ore dopo la firma pensai ch'era
dovere mio di chiarire al mondo a quali condizioni o per quali ragioni ci eravamo indotti
a firmare. Credo opporLuno leggervi la breve
nota che quel 10 febbraio inviai per telegrafo
alle venti Potenze firmatarie del 'l'rattato.
Eccone il tosto:
Il Governo italiano, firmando un Trattato che non stato chiamato a negoziare e
che sar sottoposto alla approvazione dell'Asscmb1ea Costituente, ha voluto provar.e che
affronta gli atti pi dolorosi por aITrettare
l'avvenire di una vera pace costruttiva nel
mondo.
Ma i I suo primo dovere verso i Governi
firmatari e i loro popoli di esprimersi ed
agire con la pi assoluta leall. Questa lealt
gli impone di l'icordaro che i Trattati di Pace
non sono eseguipiJi che se sostenuti dalla
coscienza morale dei popoli.
Il popolo italiano ha la coscienza di aver
agito coatto di fronte al regime che lo trascin
poi nella guerra e che tanti ali'estero sostennero con le loro lodi. Il popolo italiano non
pot inostraro al mondo il suo vero carattere
che riuscendo a liberarsi per il primo da un
regime di oppressione e fornendo poi agli alleati, durante la guerra di liberazion~ dei
vantaggi diretti ed indiretti cui non stata
resa sufficiente giustizia.
11 Governo italiano mancherebbe all'onore - il patrimonio che gli pi sacro - se no,n
avvertisse gli alleati che il Trattato peggiora
ancora nelle sue c'.ausole territoriali economiche colonia! i militari quella atmosfera di
soffocazione demografica che posava praticamente sul popolo italiano e che in parte
all'origine di tanti mali por noi e per gli altri.
11 Governo italiano stima che un interesse
dirotto de1 le grandi democrazie di rivedere per
il bene gen,erale le loro relazioni col problema

24

LUGLIO

HJ47

italiano che un aspetto essenziale del riassetto mondiale.


Pur ammettendo tanti errori passati,
l'espiazione del popolo italiano stata si dura
fino alla firma odierna che noi ci sentiamo per
l'avvenire, come italiani e come cittadini de!
mondo, in diritto di contare su una revisione
radicale di quanto pu paralizzare o avvele nare la vita di una Nazione di quarantacinquP
milioni di esseri umani congestionati su un
suolo che non li pu nutrire >i.
Tale fu il piio primo commento alla firma
del Trattato. La risposta che primo fra tutti
- dieci giorni dopo - mi fece giungere il Segretario di Stato americano, fu per noi preziosa,
colla sua franca affermazione che la via della
revisione ci era aperta. Quasi tutte le risposte,
del resto, furono ispirate a sincera simpatia.
Ci che pi mi piacque come italiano fu che
il mondo cap che noi protestavamo non solo
come italiani, ma come europei, e che protestavamo onestamen,te e lealmente, perch ,
decisi a rigettare tanto una politica di astuzie
quanto di sterili violenze; e che, se ci dolevamo del cattivo Trattato, ci non era solo
pel torto che esso ci infliggeva, ma anche perch colle sue concezioni da secolo XVIII esso
nuoceva agli interessi pi alti e pi veri di
coloro stessi che lo redassero e ce lo imposero.
Il Trattato di pace costituisce l'ultimo capitolo di un periodo della storia d'Italia. Non
distinguendo sufficientemente un popolo reso incapace di ribellarsi - da un i:_egime di
oppressione (che - come ricordai il 10 febbraio - tanti appoggi ricevette dallo straniero),
il Trattato volle costituire la condanna di una
lunga politica inconsciamente contraria agli
interessi supremi del1' Italia.
Il Trattato non tanfo la sanzione di una
sconfitta, quanto il suggello di una politica
. immorale e sbagliata. Esso l'atto final~ di
un isolamento, che cominci nel 1922, quando
una dittatura soffoc i sentimenti della Nazione, e ci separ moralmente e politicamente
dal resto dell'Europa libera, gettandoci poi,
impreparati, in una guerra dove in ogni caso
avevamo tutto da perdere. Nel 1940 l'isolamento politico e morale divenne crisi violenta
e port il paese alla catastrofe e disperse le
vite di tanti italiani in Patria e sui fronti di
guerra. Amarissimo per noi sopratutto il
ricordo di questi soldati, formati ad una tradizione di sacrificio e di disciplina, che combatterono una guerra ingrata, male armati ed
equipaggi.a.ti, abbandonati spesso dai tedeschi
nei momenti di maggiore sfortuna, e che scrissero tuttavia belle pagine nella storia del
valore e della fedelt del soldato italiano.

ASSEMBLEA t:osrrTVENTB

-OiM-

Fu necessaria ancora, dopo 1'8 settembre,


l'innata generosit di questi stessi nostri
soldati, furono necessari i sacrifici eroici della
nostra Marina, fu necessario il sangue di tanti
volontari e di tante vittime, perch intorno
alla Nazione Italiana si riformasse all'estero
un alone di simpatia. Il nostro isolamento
morale fini relativamente presto, perch presto si vide di che sostanza umana l'Italia era
fatta. Entro certi limiti, questo miglioramento
si tradusse in termini politici. L'armistizio
fu interpretato con spirito pi aperto, l'Italia
normalizz o quasi le sue relazioni diplomatiche cogli altri paesi, entr a far parte di
vari organismi internazionali.
Tuttavia. alla Conferenza della Pace e ai
tavoli dove erano uomini mai stati a contatto
con l'Italia liberata, italiani ardenti di patriottismo - come Alcide De Gaspori - dovettero riconoscere che c'era ancora molta strada
da percorrere per adeguare al piano JliOrale
raggiunto, il piano politico e diplomatico.
Fu allora che dovemmo sentire come il rifiutare la firma avrebbe significato ribadire
l'isolamento nost1'o, mentre nostro supremo
interesse era di rientrare di pieno diritto nel
concerto delle Nazioni, appunto perch eravamo sicuri di noi stessi e del nostro avvenire.
Non firmando, avremmo in un certo senso dato
ragione agli autori del Trattato, i quali non
si erano accorti che fra il pi irragionevole
degli armistizi e i negozia ti di Parigi il clima
nazionale e internazionale dell'Italia era profondamente mutato.
Da allora gli spiriti mutarono gradualmente, fino a che si cristallizz una atmosfera
di cui l'espressione pi recente fu l'accoglienza
cordiale e leale che le Potenze, riunite a Parigi
per la ricostruzione economica dell 'Enropa,
fecero ad una rinnovata Italia, riconoscendole
la posizione e l'influenza che le spettano, e ci
prima dell'atto formale della nostra ratifica
del Trattato.
Ma non soltanto da uu.'punto di vista
immediato che va posta la questione.
Per noi necessario creare delle vie libere
intorno alla nostra politica. Un singolo uomo
diventa un eroe se rimane in prigione; un
popolo non ha il diritto di rimanere in un
campo di concentramento, un popolo deve
affermarsi, agire, espandersi. (Applausi al centro). soprattutto quando, temporaneamente
o no, non si forti, che bisogna-se non si vuol
essere esclusi dalla vita - accettare il principio della collaborazione.
Guardate la Germania, ancora immersa
nello stupore che segue 1-a crisi di follia, quale
quella di cui questo sciagurato popolo fu

24 .t.UGL?O i947

preda; essa giace accasciata e son certo che


vi sono ancora tra i tedeschi dei nazisti abbastanza fatui per compiacersi del loro isolamento.
Ma noi italiani, la cui vita sempre stata
tanto pi dura di quella dei ben pasciuti tedeschi, P.ossiamo bensl sentir piet del loro fato
come si ha piet delle follie di don Chisciotte,
ma non indulgere agli stessi sentimenti, poich abbiamo superato il punto morto e riacquistato una sana fiducia in noi stessi, ben di'versa dalla malata megalomania che ha invasato per tanti anni la Germania.
Guardate invece la Cecoslovacchia: sem-
pre fedele, sotto la guida di Masaryk e di
Benes, alla collaborazione internazionale. Essa
cadde: a Berchtesgaden e a Palazzo Venezia
irrisero alla sua caduta; ma essa risorse cirondata dal rispetto del mondo.
Purtroppo noi italiani facemmo l'esperienza inversa. Pagammo il fio del massimo
errore dei capi fascisti: aver rotto la collaborazione internazionale.
Ormai la coscienza dei popoli tende ad
una sempre maggiore coordinazione economica e morale, come condizione essenziale di
pace e di progresso. E i popoli hanno forse
capito tutto questo meglio dei governi ed
perci che - in assenza di un organismo internazionale in perfetta efficienza e di na compenetrazione di interessi sentiti da tutti dobbiamo porci al riparo dal pericolo che, in
caso di crisi, il problema europeo si ponga di
nuovo in termini di forza. qui che noi italiani on dobbiamo farci illusioni~ in caso di
ritorno alla vi.olenza, sar chi militarmente
pi disarmato che soccomber pel primo, che
pagher per tutti.
Oltre a queste elementari ragioni di sicurezza, che ci spingono a solidarizzare con gli
sforzi di tutti quei paesi europei che sono decisi
ad adoperarsi in ogni modo perch sia scongiurato il pericolo di una nuova guerra, vi
sono altre ragioni, che ci consigliano di reprimere giusti sdegni e santi dolori pur cli collaborare a una impostazione non isolazionista
della nostra politica estera.
Gli avvenimenti degli ultimi anni hanno
impresso un tale ritmo al progresso collettivo degli uomini, da modificare completamente il volto della soci1,=Jt. Ci che noi abbiamo chiamato finora democrazia si avvia a
divenire democrazia pi ampia e pi vera, trasformandosi in regime che pu reggersi solo
se sostenuto dalle grandi masse popolari in
continua, pacifica ascesa. Ma come potremmo
effettuare la costruzione di tale solida moderna
democrazia, come potrebbe aver luogo questo

SSEMBLEA COSTITUENTE

grande pacifico assestamento di tutta la nosti-a societ nazionale, se la nostra politica


estera si orientasse verso un isolamento che,
anche se non divenisse mmbosn.nente xenoftibo, rischierebbe di giuocar le sorti della
po.tria su giuochi di carte di cui a noi sfuggirebbero g1i svimppi e gii scopi?
Non ctimenticilamo quanto si verific all'epoca de,l'urtimo Minislel'o Giolitti, di cui
feci parte. Allora una puiilica este1a di calda
co1w.boruzone ou10pea, che sal'Obbe stata
feconda di bene in ogni campo por l'Italia,
cadde sotto i colpi di frze reazionarie; oggi la
c1eazione della nuova Italia pull'ebbe venire
compromessa da una politica estera che ci st.:parasso dal mondo. g un dato acquisito ormai
che il cammino delle masse popolal'i legato
al trionfo della collaborazione mtemuzionale.
d'a1tronde una fondl:lnza naturale quel:a
che sta ovunque conducenuo aite unit, ade
collaborazioni. Gua1'date la crescente unione
degti Stad Americani, dall'Argentina ai Canad, quulla dei Pa0si Arabi, q~d1a dd Paesi
Scandmavi, quella del Dolgio, Paesi Bassi,
Lussemburgo, cho han pe1 tino creato una
nuuva. parola col1ettiva: i1 Bunelux. Guardate
sovratutto la grand~ tendenza unitaria mat1ata dlll'aII1 e 1a Stconua guorra mondiale:
l'orgm1izzazwne delie ,Nazioni Unite.
QLtanLlo par.iamo do11'0. N. U. noi non
pensiamo su1tanto alla strada che pacificamente ci pot1 avviare verso la revisione del
Trattato e attraverso la quale porteremo
ab'attenzione dei popoli aicuni no5lri problemi fondamenta.i; noi pensiamo anche, e
sop.attuttu, allo spil'ito che sempre pi dovr
a111ma1e il mondo.
L'urganizzaziune. delle Nazioni Unite, significa tiucia che le grandi forze internazionali preva1enti sulla terra trovino un teneno
di intesa o almeno di tolleranza. Uno scettico
e ignaro richiamo, a propusito deli'O. N. U.,
dcl triste fct.to che tocc al.a Societ dcl.e Nazioni non tiene conto di una difi'erenza essenziale: che da Ginwra erano assenti gti Stati
Unili e la Russia; e che Russia e Stati Unit!
sono invece attivi e presenti a Lak.e Success.
Spt:sso discordi ? Ebbene, ci non fa che rendere pi impattante il nostro compito, che noi
non s1 sfugga al pi nobile forse dei nostri
doveri, quuuo di essere anche noi presenti e
di aiuta1:e le intese, di creare atmosfere di
acc01Llo. l, l. solo, in tali funzioni, che un
popolo disarmato come l' Italin. pu farsi
vn.1ure cone in lerprete e araldo di formidabili
forze morali.
E 4 questo punto occorre ricordiate che
entro il 10 agosto la Commissione formata do.l

24

LUGLro'~i\H'

Consiglio-di Sicurezza per l'esame delle domande di ammissione all'O. N. U. dovr riferire al Consiglio stesso l'esito delle sue indagini. Se. per quella data l'Italia non avr ratificato il Trattato, essa sar costretta a riferire
che man.ca uno degli elementi essenziali per la
nostra ammissione. E che, se pel'diamo quella
data, potr essere ritardato di un anno il nostro ingresso nel pi solenne areopago del
mQndo, dove tanto potremmo per noi e,spero,
per la pace mondiale, cio por la eliminazione
di blocchi ostili. Qualcuno ha gi obiettato
a questa considerazione che, anche con la
nostra ratifica, dubbio che saremmo ammessi per la formale imperfezione del rrrattat,
finch le ratifiche dei' Quattro non siano presentate. Ma vi dir, in primo luogo, che nulla
esclude che nei prossimi giorni questa presentazione avvenga; nel qual caso solo l'espresso veto di una delle grandi Potenze potrebbe
escluderci dall'O. N. U.
Comunque, sia di fronte ad un impedimento di forma, che di fronte a un inverosimile veto, la nostra posizione sar pi forte di
quel che non sarebbe se la responsabi it del1'esclusione potesse farsi, senza compromissione degli altri, ricader su di noi.
Avevo cominiato a parlarvi di questi
problemi anche in relazione alla nostra vita
interna: lascia.temi ripetere su questo punto,
che solo attraverso una politica internazionale di collaborazione profonda che sar possibile salvare In democrazia e la pace anche
in .casa nos.tra. solo con una politica estera
che non speculi su delle ipotesi di guerra che
' noi potremo realizzare quella distensione
che conrlizione prima perch la democrazia
si stabilizzi e progredisca come una legge di
natura ammessa da tutti.
Bisogna essere franchi.
O noi consideriamo il Trattato come un
atto ingiusto, la cui necessaria revisione deve
farsi con mezzi paciflci, ed allora la ratifica
diviene la sola via ptir far valere, sopratutto
attraverso l'O. N. U., ma non l'O. N. U. soltanto, il nostro diritto a progressivi supera-
menti di situazione; o noi rifiutiamo la ratifica,
e allora ci significa che noi affidiamo la. nostra
sorte ad una crisi internazionale, che noi contiamo -anche senza confessarcelo -su nuove
conflagra7'ioni. Ma, in questa ipotesi, chi
dunque non vede che rischieremmo di pagare
la distru7'ione del Trattato con la distruzione
dell'Italia?
Del resto, questo Trattato cosi poco un
organismo sicuro e stabile che gi gli Stati
Uniti da un lato e la Gran Bretagna dall'altro hanno aerito da tempo ad intese che

.\ssEMBLEA COSTITUENTE

6165 -

hanno significato dei veri e propri inizi di


revisione.
Il Govflrno inglese cominci col riconoscere spontaneamente che, secondo l'art. 46,
le clausole militari e navali potevano venire
modificate in seguito ad accordi fra noi e lo
Potenze Alleate. E pi oltre lo stesso GovPrno
ci signifc che era disposto, dopo la ratifica,
ad addivenire ad accordi diretti col Governo
italiano su tutte quelle parti del Trattato
che, riferendosi unicamente a diritti riconosciuti alla Gran Bret agIJ.a, pot<'vano venire
modificati senza pregiudizi a diritti di tcri;e
Potenze. Saremmo ingius.1i se dimenticassimo gli <e accordi Menichella , con cui il
Governo britannico accolse amichevolmente
non poche nostre importanti richi0ste.
Quanto al Governo dogfi S1ati Uniti, esso
fu ancor pi esplicito circa il superamento
del Trattato. In molte dichiara.zioni di capi
polit.ici - fra cui importantissime quelle del
Senatore Vannenberg, i(io luglio - si ribadiva
il concetto della. rnvisionA, si lasciava comprendere che attraverso l'O. N. U. si sarebbe
potuto giungere a modifiche anclie sostanziali ..
Questo stato di animo del Governo e del popolo americano veniva, con un atto che credo
unico nella s1oria, solennemente confermato,
al momento della ratiflca americana, da un
messa~gio dcl Presidente Truman, che non
solo riconosceva l'ingius1 i zia di certe clausole
e la possibili1 della revisione, ma, in un certo
senso, parlando del contributo italiano alla
causa comune, svalutava anche !'ingiusti;:>
preambolo del Trattato stesso. E ci and
al nostro cuore, perch (bene o male che sia)
noi italiani siamo cosi fatti: una parola sincera e fraterna vale spesso per noi pi dei
vntag-i;d materiali. Lo ricordino quegli stranieri che ci rinfacciano spesso un nostro pi
o meno autentico machiavellismo e non si accorgono che non siamo mai tanto ingenui
come quando ci imbarchiamo in ragionamenti
pseudo machiave!lici.
La lontana ma amica i;:tepubblica cinese,
in risposta alla nota italiana, ci dichiarava
per iscritto di ritenere che il Governo italiano,
dopo l'entrata in vi:ore del Trat1a1o di pace,
non ha che da chiederne la revisione, purch
nell'ambito dell'O. N. U.
Di un'altra iniziativa per la revisione del
Trattato si fat1o promotore l'Equatore: tale
iniziativa fu sviluppata mediante il nostro
suggerimento di un passo collettivo degli Stati
americani presso !'O. N. U., psso che ha
servito e servir-a mettere in chiaro come sorse un Trattato, che non fu negoziato con l'Halia,_ma 'ad__essa imposto. Molti Stati, fra i

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LUGLIO

Hl47

quali l'Argentina, hanno risposto favorevolmente, e il movimento di simpatia per la nostra tesi prende sempre pi corpo in tutti
quei PaPsi.
Le Rr,pubbliche di Cuba, Panama e Honduras sono andate ancor pi in l, con atti
chA, per ci che le concern(', annullano quasi
il Trattato. Vada a tutti i nobili popoli latini
d'oltre_ OcAano la riconoscenza dell'Italia!
(Applausi al centro).
Quando un Trnttato di pace nasce accompagnato da: ta:i mar.f0stazioni - e molte
altre potrei ci1arne, e negli stessi arnbinnti
responsabili rli quasi tntti gli S1ati interessati
- esso porta gi in s il marchio di una vita!ii di:stinata ad ('Saurirsi. Dcl rcs1 o noi dovremmo al 1argare il nostro orizzorit.e e sentire che l'Hai i3. non pu circoscrivere la sua
azione alla revisione drl Trnt1ato, per importante e n0cP.ssaria che essa sia. Vi sono, al di
l del Trattato, interessi italiani spirituali e
materiali, come il salvataggio di un grande
patrif0onio di sacrifici e di lavoro in Africa
e la ricostruzione di tutte le influenze eco~ nomiche e spirituali di un grande paese quale
l'Italia stata, , e dovr essere.
Ora, 1'<1 atto della ratifica incide anche
. su tutti questi intflrcssi; bPnsl vero che
affidamenti precisi non possiamo ancora dire
di averne; ma dobbiamo riconoscere che impostare q11rsti problemi rinviando la ra1 ificA.,
signifclJorc'bbo non avere neanche la possibill1 di chiencre e di lottare in una atmosfera
di fiducia e di simpatia.
Se l'Assemblea o il Paese non sentissero
che occorre un gesto di sag-g-ezza poi itica e
accettare .la ratifica, cosa potrebbe accadere?
certo che una nostra mancata ratifica
prov0clwrebbe una rrazione -nettamrnte sfavorevole, anche se pi o mf'no rlissim11Tata,
in un primo tempo. Le stesse H0p11bbliche'
latino-arnPricane sarebbero incrppate nella
loro azione a nostro favore. Rimarrebbero
crrto amicissime, ma di qual prudenza avrebbero bisogno!
In caso di incinenti e rivolgimenti che purtroppo niuno pu assolutamc.nte csc 111dere,
sarPmmo noi, q110sta volta, i pi irr.pndonabili; _perch dopo l'esperienza dell'anno
scorso, saremmo s1a1i noi, gli uni con n11ove
dubbiezze e altri con speranze di ipotetici
terni al lotto, a riportare la nostra Italia sul
tavolo anatomico su cui le folli guerre fasciste
la gettarono.
Certo, cotaTi ipotP.si noi vogliamo considerarle assurde. Ma tutt'altro che assurdo
il prevedere che se rimane~simo staccati dal
resto del mondo, potremmo_. tl'Ovarci, senza

ASSEMBLEA COSTITUENTE

t'd66 -

saperlo e senza volerlo, di fronte a conseguenze


pratiche pericolose. Prendiamo un esempio
recentissimo: per le delimitazfoni di confine
interno a Gorizia, problema di cui mi sono
personalmente occupato anche a Parigi coll'affetto che voi pensate, ricevetti parole di
simpatia e di comprensione; ma ci accadeva
in una atmosfera che, pel fatto stesso de!Ia
nostra presenza nella capitale francese, faceva
considerare la ratifica come acquisita. Anche
per continuare a difendere l'italianit di Trieste abbiamo bisogno di un punto fisso da
cui batterci.
Potrei qui indicarvi i danni immediati
di interessi pubblici e privati italiani che
potrebbero colpirci, in caso di non ratifica,
in Libia come in Eritrea, in Tunisia come al
Giappone, in Germania come nel campo delle
riparazioni, punti tutti dove, lntanwnte, tacitamente, pazientemente siamo riusciti a migliorare la situazione a nostro favoJ.'.e. Ma non
lo far perch, pensoso soprattutto degli interessi italiani, non voglio neppur supporre
che certe cose possano accadere. Ma il dovere
del Governo non solo di lavorare con fiducia
e. ragionevole ottimismo, sibbene anche di "
)rospettarsi tutte le eventualit.
Non voglio neppure pensare a un' rove.;ciamento di attitudine dogli Stati Uniti
verso di noi; forse perch ricordo tuttora
con emozione che pochi mesi dopo che Mussolini dichiar la guerra a quel grande Paese
amico, un giorno ancor vivo nel mio spirito,
i dieci milioni di italiani sparsi nelle dueAmeriche udirono commossi e stupefatti questo
messaggio da Washington: ((L'America in
guerra con il fascismo, non con l'Italia; noi,
quindi, convinti che gli italiani sono amici
nostri, decidiamo di -togliere i cittadini italiani dalla lista dei nemici; d'or innanzi essi
-rimarranno fra noi liberi e tranquilli con tutti
i diritti dei cittadini degli Stati Uniti >>.
E cosi accadde fra lo stupore del mondo,
se non dell'Italia incatenata che niente ne
seppe. Ma, malgrado tanta generosit, nostro dovere renderci conto che anche negli
Stati Uniti si darebbe alla mancata ratifica
un significato di nostra scarsa volont di
collaborazione internazionale. E di ci avremmo inevitabili ripercussioni, anche in relazione alla Conferenza per il cosidetto piano
Marshall, ripercussioni da cui mi sembra che
tutto il buon volere degli Stati Uniti non riuscirebbe a salvarci. Mi spiego ..
Entrata l'Italia onorevolmente nei lavori
della Conferenza di Parigi,- sono convinto
che nessuno penserebbe ad elimin'arla, bench giuridicamenti ci sia. concepibtle.

24

LUGLIO

iM7

Ma quando il piano di aiuto americano


all'Europa venisse in esecuzione e fossero
fissate le cifre di intervento, verosimile che
le aperture di credito in dollari sarebbero gestite dai singoli Governi, mentre invece per
quanto riguarder la Germania i crediti dovranno essere. gestiti dalle Nazioni occupanti
o da qualche organismo che esse creeranno.
La pi ovvia delle giustificazioni a questa
diversit di trattamento sa1' quella che la
Germania si trover ancora senza trattato di
pace. Non sarebbe allora probabile che anche
per l'Italia, non legata da trattati s'i deliberasse la stessa procedura prevista per la Germania?
E come sarebbe concepibile l'esecuzion~
del piano Marshall nei confronti dell'Italia,
quando questa, per essersi rifiutata di ratificare il Trattato, non fosse in condizionP. di p1'ocedere a pagre le riparazioni che il Trattato
le impone? Le Nazioni aventi diritto a riparazioni potrebbero irtvocare dall'America di
sospendere l'applicazione del piano Marshall
nei riguardi dell'Italia, per costringere questa
all'osservanza di un Trattato che l'America
ha ratificato.
Queste considerazioni portano a con'ludere, dunque, che ben difficilmente l'esecuzione del piano Marshall (non la sua formulazione) sarebbe conciliabile con una posizione
di un'Italia rimasta isolata nel 'mondo;- in tal
caso, sarebbe molto probabile la creazione,
per l'esecuzione del piano Marshll nei confronti dell'Italia, di organi speciali per la
garanzia delle nazioni vincitrici, organi che,
mentre 'diminuirebbero la dignit e la sovranit dello Stato italiano; finirebbero per avvicinare la figura dell'Italia a quella della
Germania, cio a farci fare un formidabile
passo indietro sulla via che abbiamo onorevolmente percorso per raggiungere la posizione che ci spetta.
D'altronde, che materia copre politicamente il Trattato?
Il Trattato s.i basa su concetti che la coscienza e la reall del nostro secolo vanno
scartando come arcaismi. Esso infatti tutto
basato su clausole di confini, di servit militari, di imposizioni e limitazioni economiche.
Ora l'esperienza storica e, vorrei dire, tecnica del mondo moderno ha rivelato - come
gi prima ho accennato - il progressivo fon'dersi dei confini nazionali in unit sempre pi
vasta, ha spostato completamente i termini
della potenza militare, facendone ormai un
semplice aspetto della potenza industriale,
ha per sempre fatto svanire il mito dei cir~
euiti QCOnomici chiusi e q1;1indi ha messe a

\SSEMBLE.\ COSTITUENTE

6167 -

piena luce il principio cardinale che le riparazioni eccessive o non si pagano o presto
o tardi crmno uno scompenso risentito da
tutto il sistema economico internazionale.
Che cosa, invece, il Trattato non copre?
Vorrei dire che esso non copre proprio la
materia della politica estera che noi italiani
abbfamo impostato e vogliamo impostare.
Noi agiamo - e in tal senso mi espressi anche
nei giorni scorsi alla Conferenza di Parigi per contribuire a creare un'Europa che non
sia aggressivamente tesa contro altri sistemi,
ma sia un'Europa di libert e di comprensione por tutte le- forze del m9nclo.
Sul piano che una volta si chiamava coloniale, abbiamo cercato di affrontare in maniera moderna il problema dei nostri rapporti
con il mondo africano. Di fronte all'emancipazione e alla coscienza popolare e nazionale
del mondo arabo e africano abbiamo sentito
che il vecchio colonialismo era morto per tutti
e che per tutelare i frutti del nostro lavoro e
della nostra libera emigrazion8 in Africa noi
dovevamo associarci a quei popoli in marcia
ormai verso l'indipendenza, creando per l'avvenire le- premesse di un rapporto di dignitosa collaborazione e, se possibile, di alleanza.
Il terzo pilastro della costruzione dovrebbe essere, oltre la politica migratoria coll'America latina, anche una vasta politica culturale e commerciale con la stessa America
latina, da un lato e con l'Europa orientale
dall'altro, non perdendo occasioni per migliorare le nostre relazioni con quei mondi dell'avvenire per noi tanto importante, dalla
vicina Jugoslavia fino all'Unione sovietica,
pac::sando per tutti i popoli balcanici.
Il Trattato esprime insomma una concezione anacronistica della guerra, della vitto. ria, della pace, della vita internazionale. Per
contestare il Trat1ato non possiamo ...servirci
di un arnese della vecchia politica.
-opponendo al Trattato non un rifiuto, che
oggi come oggi danneggia noi, ma una visione
pi larga e pi intelligente, noi lo superiamo
nella rP.alt.
'
Il miglior modo 'per modificare il Trattato
non solo la sua pacifica revisiune: l'invenzione o l'applicazione di una politica pi fresca ed elastica, degna del secolo in cui viviamo
e dell'et verso cui marciamo.,
Mi sembra che in Italia la grande maggiorariza l'abbia sentito; tanto vero che il
dibattito si spostato: soprattutto negli ultimi giorni parso chiaro che il problema
.non verte pi1 tanto sulla ratifica quanto -sul
rinvio o meno della ratifica. Le tesi a questo
proposito sono in sostanza due: una preva-

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LUGLIO

Hl47

lentemente giuridica e l'altra prevalentemente


politica.
La prima parte del concetto che, siccome l' U. R. S. s.- non ha ancora ratificato, il
Trattato non entrato in vigore e quindi
noi non siamo obbligati a ratificarlo: A quf:st.o
riguardo la formula suggerii a dal Governo
concilia la necessi1. politica e morale della
urgente ratifica con il dPsiderio di non impegnare, n giti.ridicamente n moralmente
l'Italia, fi!lch il Trattato non sia entrato in
vigore.
Ma conviP.ne, a noi, metterci su un terreno esclusivamente giuridico?
In fornio, in che cosa consistita la nostra
politica dal Hl43 in poi? Nel modificare di
fatto una situazione di diritto. Tutta la nostra
politica consistita nell'annullare o per lo
meno diminuire di fatto le dure c~ausole armistiziali. Ci che l'Italia ha sempre cercato di
fare di sovrapporre al crudo testo una situazione rli fiducia, fondata sulla nostra assouta
franchezza e lealt, una si.tuazione politica
articolata, cordiale, sicura di noi.
Al diritto armistiziale abbiamo opposto la
impareggiabile tenacia della nostra gente e
il suo spirito di resurrezione materiale e spirituale. Siamo riusciti cosi a compiere' un
arduo cammino.
Ma noi abhiamo interesse a che le nostre
posizioni si rafforzino al pii'1 presto, noi. abbiamo in1 Presse a dare una ferma- base alla
nostra azione.
Il Trattato fu per i Grandi un faticoso
compromesso; un atto di pacificazione fra
di loro. I nost.ri interessi furono duramente
subordinati al bisogno di intese altrui, quali
in quel momento prevalevano.
Ma da qualch'l tempo le relazioni fra gli
alleati sono, speriamo solo provvisoriamente,
peggiorate. Molti hanno interesse a rendere
di nuovo fluido tutto, a non considerare pi
definitivo niPnte, a rimettere tutto in discussione. Noi invece non ci troviamo in una condizione che consenta di attendere fra nuove
incertezze. Abbiamo bisogno di fondare su
basi sicure e coincidenti con gli interessi generali deil'Europa e della pace il nostro sforzo
modificante la situazione di inferiorit in
cui fummo posti. Con la ratifica noi acquisteremo subito, sia pure a duro prezzo, un motivo
per proseguire la lotta che meniamo da lunghi
mesi. Con la ratifica oggi noi non modifichiamo il nostro status giuridico ma il nostro
status politico-morale.
Qui una osservazione mi pare essenziale;
da acuni si teme che la nostra ratifica, votata
prima della ratifica. sovietica, possa contri-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6168 -

buire, sia pure senza volerlo, alla instaurazione della poi itica dei blocchi, foriera forse
di guerra, quindi fatale per noi.
Ora mi pare che proprio iI contrario sia.
vero: la rat.ifica servir invece a creare una
atmosfera di fiduciosa collaborazione con le
Potenze europee che, come noi, vogliono creare l'Europa. E creare l'Europa la sola maniera di evitare la politica dei blocchi. Isolandoci 'dal resto del continente, ostacoleremmo
la creazione di un complesso europeo interessdto alla pace, cio allo sviluppo di buone
relazioni fra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica.
.
Del resto, l'atteggiamento dell'Unione Soviei ;ca rispetto al nostro Trattato di pace non
ci lisulta mutato da quando ci si disse che
firma e ratifica erano per essa la stessa cosa,
e che dovevamo - in nome del nostro futuro
- dare per scontato sia l'una che l'altra.
Noi non dobbiamo metterci nella situazione
di una foglia morta, alla merc degli eventi.
Alla merc degli eventi tutto .diventa un.
gioco: pu andar meglio, pu andare peggio.
Ma ratifici:mdo, metre non cambiamo nulla
di nulla, finch tutti non ratificano, fissiamo
d'altro canto, una base, creiamo un diaframma politico e morale fra un passato opprimente e l'avvenire.
"
Se tutti ratificheranno, la nostra ratifica
sar un atto apprezzato da tutti; e se il Trattato non dovesse entrare in vigore noi ci
saremmo creati un .titolo che ci permetter
di chiedere la riconsiderazione di molti problemi italiani. Ma una ragione soprattutto,
debbo ancora ripeterlo, fece che il problema
della ratifica divenisse questione urgente e fu
la convocazione della Conferenza di Parigi.
NC!n anelare a Parigi significava non solo isolarci da,ll'Europa, ma recidere colle nostre
mani ogni possibilit di futuri crediti americani. Fu allora che gli Ambasciatori a Londra
d a Parigi mi f~cero sapere in modo categorico che, se non v'era interdipendenza giuridica, v'era tuttavia interdipendenza psicologico-politica tra la ratifica e una nostra efficace deg11a partecipazione alla conferenza.
L'urgenza che v'era allora e di cui la maggioranza del la Commissione dei Trattati si
rese conto, cresce ora - gi ve l'ho detto perch siamo alla vigi,lia della discussione
all'O. N. U. circa la nostra ammissione.
Riassumendo, ci sono ragioni contingenti,
e ci sono ragioni assolute. Fra queste la prima
che dobbiamo creare fiducia degli altri popoli
in noi.
Il senso del Trattato non sta soio nelia.
dolorosa mutilazione cJ:te esso ci infligge, ma

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LUGLIO

1947

anche e soprattutto nello spirito di sfiducia


che alla base di quello strumento. Si teme
o si temeva un ritorno di spirito aggressivo,
non si crede o non si credeva in una nostra
vera funzione: insomma si ha l'impressione
che si cerchino garanzie contro una politica
di inconsistenti oscillazioni. questo che si
legge tra le righe del Trattato.
Ed perci che nostro primo interesse
creare questa atmosfera di fiducia al! 'estero.
In gran parte ci siamo gi riusciti. E come
potremmo pretendere di pi, se basta un momento di incertezza, a far cambiare opinioni,
a far sorgere da ogni lato, come funghi, delle
sottigliezze procedurali? Non per cotali vie
che si tuteleranno i nostri interessi in Africa
o che si difender l'onore di queJla marina
da guerra il cui eroismo fu nostro orgoglio e
la cui disciplina Jornl vantaggi preziosi agli
alleati (Vivi applausi). Nn per questa via
che si riconquister finalmente la piena indipendenza nazionale.
E noi qui, in questa Aula, dall'estrema
sinistra all'estrema destra, non invochiamo
ogni giorno a gran voce indipendenza per l'Italia, indipendenza, libert, e pace?
Ma solo la ratifica l'argomento di cui
potremmo incessantemente servhci per chiedere il ritiro delie truppe. e la cessazione di
ogni controllo.
Io credo, con tutta l'anima, che sarebbe
dannoso per noi l'arrestarci oggi sul cammino
dell'intesa europea; noi rischieremmo di perdere quanto anni di lavoro e di sacrificio ci
han fatto guadagnare; ma attualmente credo
che la. ratifica dovr servirci a meglio condurre
su t~tti i fronti, non solo la battaglia pel
superamento del Trattato, ma anche per
ridare a tutte le funzioni dello Stato l'importanza che compete a una grande Nazione
sicura del proprio avvenire. La ratifica la
porta da cui dobbiamo passare, se voglia.mo
sul serio impostare davanti al mondo tutti
i nostri problemi.
Condannando con una solenne protesta
morale il Trattato e mostrando insieme con
la nostra stabilit intema e con la nostra
ripresa in ogni campo che noi stiamo gi marciando molto pi in l della miope atmosfera
del Trattato stesso, noi affermeremo di fronte
al mondo la vitalit della Nazione italiana.
Il resto verr.
Anche giorni fa a Parigi, io mi domandai
pi di una volta se sapevamo abbastanza
quanto ci eravamo rialzati. Ovunque sentii
un nuova rispetto per questa. nostra Italia
laboriosa e tena.ce.

ASSEMBLEA COS'l'l'rUENTE

6169

Abbiamo dunque fiducia in noi, nelle nostre


forze, nel nostro avvenire: una politica estera
non che lo specchio di una politica interna.
Sian pure vive le nostro lotte politiche, ma
purch tutti noi guardiamo avanti e non indietro. Indietro non troveremmo che recriminazioni e rancori. Se noi amiamo i nostri
fratelli ai violati confini, proviamolo loro con
l'unione di tutti di fronte ai supremi ideali
_omuni di democrazia. Sar questa la forza
maggiore dei nostri fratelli, la loro linfa di
italianit.
Fra qualche decennio parr miracoloso
ci che abbiamo gi compiuto per rifare l'Italia, dopo lo sfacelo do! 1943. La via dolorosa,
come oggi. Ma troppe volte i nostri avi parlarono dolio Stellone. Questa volta, quando sar
chiaro a tutti che l'Italia si risollevata, nessuno potr dire che lo Stellone ci aiut. Sar
nostro vanto di .esserci salvati da noi colla
tenacia del nostro lavoro, colla forza di un
popolo come il nostro, che mai si abbatte a
lungo, che sempre risorge, fedele ai pi santi .
ideali di pace e di libr.rt. (Vivissimi applausi
-Congratulazioni).
PRESIDENTE. iscritto a parlare l'onorevole Croce. Ne ha facolt.
CROCE. Io non pensavo che la sorte mi
avrebbe, negli ultimi miei anni, riserbato un
cosi trafiggente dolore come questo che provo
nel vedermi dinanzi il documento che siamc:t
chiamati ad esaminare, e nell'essere stretto
dal dovere di prendere la parola intorno ad
esso. Ma il dolore affina e rende pi penetrante l'intelletto che cerca nrl 1a verit la sola
conciliazione dell'interno tumulto passionale.
Noi italiani abbiamo perduto una guerra,
e l'abbiamo perduta tutti u, anche coloro
che l'hanno deprecata con ogni loro potere,
anche coloro che sono stati perseguitati dal
regime che l'ha dichiarata, anche coloro che
sono morti per l'opposizione a questo regime,
consapevoli come eravamo tutti che la guerra
sciagurata, impegnando la nostra Patria, im_pegnava anche noi, senza eccezioni, noi che
non possiamo distaccarci dal bene e dal male
della nostra Patria, n dalle sue vittorie n dalle
sue sconfitte. Ci pacifico quanto evidente.
Senonch il documento che ci viene presentato non solo la notificazione di quanto
il vincitore, nella sua discrezione o indiscre_zione, chiede e prende da noi, ma un giudizio
morale e giuridico sull'Italia e la pronunzia
di un castigo che essa deve espiare per redimersi e innalzarsi e tornare a quella sfera
superiore in cui, a quanto semb!'a, si trovano,
coi vincitori, gli altri popoli, anche quelli del

Contineote nero.

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LUGLIO

1947 -

E qui mi duole di dover rammentare


cosa troppo ovvia, cio che la guerra una
legge eterna del mondo, che si attua di qua
e di l da ogni ordinamento giuridico, e che
in essa la ragion giuridica si tira indietro lasciando libero il campo ai combattenti, dall'una e dall'altra parte intesi unicamente alla
vittoria, dall'una e dall'altra parte biasimati
o considerati traditori se si astengono da cosa
alcuna che sia comandata come necessaria o
conducente -alla vittoria. Chi sottopone qu-1sta materia a criteri giuridici, o non sa quel
che si dica, o lo sa troppo bene, e cela l'utile,
ancorch egoistic, del proprio popolo o Stato
sotto la maschera del giudice imparziale.
Segno inqui~tante di turbamento spirituale
sono ai nostri giorni (bisogna pure avere il
coraggio di confessarlo) i tribunali senza alcun
fondamento di legge, che il vincitore ha istituiti per giudicare, condannare e impiccare,
sotto nomi di criminali di guerra, uomini
politici e generali dei popoli vinti, abbandonando la diversa pratica, esente da ipocrisia,
onq.e un tempo non si dava quartiere ai vinti
o ad alcuni dei loro uomini e se ne richiedeva
la consegna per metterli a morte, proseguendo
e concludendo con ci la guerra. Giulio Cesare
non mand innanzi a un tribunale ordinario
o straordinario l'eroico Vercingetorige, ma,
eseritando vendetta o reputando pericolosa
alla potenza di Roma la vita e l'esempio di
lui, poich gli si fu nobilmente arreso, lo trascin per le strade di Roma dietro il suo carro
trimfale e indi lo fece strozzare nel carcere.
Parimenti si ~ preso oggi .il vezzo, che sarebbe
disumano, se non avesse del tristemente ironio, di tentar di calpestare i popoli che hanno
perduto una guerra, con l'entrare nelle _loro
coscienze e col sentenziare sulle loro colpe e
pretendere che le riconoscano e promettano
li emendarsi: che tale pretesa ch neppure
Dio, il quale permette nei suoi ascosi consigli
le guerre, rivendicherebbe a s, perch egli
non scruta le azioni dei popoli nell'ufficio che
il destino o l'intreccio storico di volta in volta
loro assegna, ma unicamente i cuori e i reni,
che non hanno segreti- per lui, dei singoli individui. Un'infrazione della morale qui indubbiamente accade, ma non da parte dei vinti,
sl piuttosto dei vincitori, non dei giudicati,
ma degli illegittimi giudici.
Noi italiani, che abbiamo nei nostri grandi scrittori una severa tradizione di pensiero
giuridico e politico, non possiamo dare la
ns~ra approvazione allo spirito che soffia in
questo dettato, perch dovremmo approvare
ci che sappiamo non vero e pertinente a
transit.oria mals!tnia dei tempi: il che noli ei

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6170 -

si pu chiedere. Ma altrettanto duhbio suscita


questo documento nell'altro suo aspet1o di
dettato internazionale, che dovrebbe ristabilii-e la collaborazione tra i popoli nell'opera
della civirt e impedire, por quanto possibile,
il rinnovarsi delle guerre.
Il tema che qui si tocca cosl vasto e complesso che io non posso se non lumeggiarlo
sommariamente e in rapporto al solo caso
dell'Italia, e nelle particolari1 di questo caso.
L'Italia dunque, dovrebbe, compiuta l'espiazione con l'accettazione di questo dettato, e cosi purgata e purificata, rientrare
nella parit di collaborazione con gli altri
popoli. Ma come si pu~ credere che ci sia
possibile, se la prima condizi01:ie di ci che
un popolo serbi la sua dignit e il suo legittimo orgoglio, e voi o sapienti uomini del
lripartito o quadripartito internazionale, l'offendete nel fondo pi geloso dell'anima sua,
perch, scosso che ebbe da s l'Italia, non
appena le fu possibile, l'infesto regime tirannico che la stringeva, avete accettato e _sollecitato il suo concorso nell'ultima parte della
guerra contro la Germania, e poi l'avete, con
pertinac volont, esclusa dai negoziati della
pace, dove si trattava dei suoi pi vitali interessi, impedendole di far udire le sue ragioni
e la sua voce e di suscitare a s spontanei
difensori in voi stessi o tra voi? E ci avete
fatto per avere le sorti italiane come una merce
di scambio tra voi, per equilibrare le vostre,
discordi cupidigie o le vostre alterne prepo-
tenze, attingendo ad un fondo comune, che
era a disposizione. Cosi all'Italia avete ridotto
a poco pi che forza di polizia interna l'esercito, diviso tra voi la flotta che con voi e per
voi aveva combattuto, aperto le sue frontiere
vietandole di armarle a difesa, toltole popolazioni italiane contro gli impegni della cosiddetta Carta atlantica, introdotto clausole che
violano la sua sovranit sulle popolazioni
che le rimangono, trattatala in pi cose assai
pi duramente che altri Stati ex nemici, che
avevano tra voi interessati patroni, toltole o
chiesta una rinunzia preventiva alle colonie
che essa aveva, acquistate col suo sangue e
amministrate e portate a vita civile ed europea col suo ingegno e con dispendio delle sue
tutt'altro che ricche finanze, impostole gravi
riparazioni ariche verso popoli che sono stati
dal suo dominio grandemente avvantaggiati;
e perfino le avete come ad obbrobrio, strappati pezzi di terra del suo fronte occidentale
da secoli a lei congiunti e carichi di ricordi della sua storia, sotto pretesto di trovare in quel
possesso la garanzia contro una possibile
irruzione italiana, quella garanzia che una

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LUGLIO

1947

assai lunga e assai fortificata e assai vantata


linea Maginot non seppe dare.
Non contino nel compendiare gli innumeri danni ed onte inflitti all'I1alia e consegnati in questo documento, perch sono incisi
e bruciano nell'anima di tutti gli italiani; e
domando se, tornando in voi stessi, da vincitori smoderati a persone ragionevoli, stimate
possibile di avere acquistato con ci un collaboratore in piena efficienza per lo sperato
nuovo assetto europeo. Il proposito doveroso
di questi. collaborazione permane e rimarr
saldo in noi e lo eseguirenfo, perch risponde
al nostro convincimento e l'abbiamo pur ora
comprnvato col fatto: ma bisogna non rendere troppo pi aspro all'uomo il gi aspro
suo dovere, n dimenticare che al dovere
giova la compagnia che gli recano l'entusiasmo, gli spontanei affetti, l'esser libero dai
pungenti ricordi di torti ricevuti, la fiducia
scambievole, che presta ,impelo ed ali.
Noi italiani, che non possiamo accettare
questo documento, perch contrario alla verit, e direi alla nostra pi alta coscienza, non
possiamo s()tto questo secondo aspetto dei
rapporti fra i popoli, accettarlo, n come italiani curanti dell'onore della loro Patria, n
come europei: due sentimenti che confluiscono in uno, perch l'Italia tra i popoli che
pi hanno contribuito a formare la civilt
europea e per oltre un secolo ha lottato per la
liber1 e l'indipendenza sua, e, ottenutaia,
si era per molti decenni adoperata a serbare
con le sue alleanze e intese difensive la pace
in Europa. E cosa affatto estranea alla costante sua tradizione stata la parentesi
fascistica, che ebbe origine dalla guerra del
1914, non da lei voluta ma da competizioni
di altre potenze; la quale, tuttoch <;issa ne
uscisse vittoriosa, nel collasso che s0gul dappertutto, la sconvolse a segno da aprire la
strada in lei alla imitazione dei nazionalismi e
totalitarismi altrui. Libri stranieri hanno test
favoleggiato la sua storia nei secoli come una
incessante aspirazione all'imperialismo, laddove l'Italia una sola volta fu imperiale,, e
non propriamente ossa, ma l'antica Roma, che
peraltro valse a creare la comunit che si
chiam poi l'Europa e, tramontata quell-'egemonia, per la sua posizione geografica. divenne
campo di continue invasioni e. usurpazioni dei
vicini popoli e stati. Quei libri, dunque, non
sono storia, ma deplorevole pubblicistica di
guerra, vere e proprie falsificazioni. Nel 1900
un ben pi sereuo scrittore inglese, Bolton
King, che con grande dottrina nrr la storia
della nostra unit, nel ritrarre l'opera politica dei governi italiani nel tempo. seguito

\SSEMBLEA COSTITUENTE

,-----""'=-----

-=~--------

=---,. . ___

6171 -

__..,_,___,.

,,,.,.,,,_,.,,,,,,.,~.,,,,.,.,.,....--_,.,,..,,,,,.,==..,,,,,===,,,.,,,,==-""'-

all'unit, riconosceva nella conclusione del


suo libro che, al confronto degli altri popoli
d'Europa, l'Italia <<possedeva un ideale umano e conduceva una politica estera comparativamente generosa.
Ma se noi non approveremo queMo documento, che cosa accadr? In quali strette ci '
cacceremo? Ecco il dubbio e la perplessit
che pu travagliare alcuno o parecchi di voi,
i quali, nel- giudizio di sopra esposto e ragionato del cosiddetto Trattato, so che siete tutti
e del tutto concordi con me ed unanimi, ma
pur considerate l'opportunit contingente di
una formalistica ro.1 ifica.
Ora non dir ci che voi ben conoscete;
che vi sono questioni che si sottraggono alla
spicciola opportuni1 e appartengono a quella
inopportunit opportuna o a quel la opportunit superiore che non del contingente rria
del necessario; e necessaria e sovrastante a
tutto la tutela della dignit nazionale, retaggio affidatoci dai nostri padri, da difendere
in ogni rischio e con ogni sacrificio. Ma qui
posso stornare per un istante il pensiero da
questa alta sfera che mi sta sempre presente
e, scendendo anch'io nel campo del contingente, alla domanda su quel che sar per
accadere, risponderei, dopo avervi ben meditato, che non accadr niente, perch in questo
docmento scritto che i suoi dettami saranno
messi in esecuzione anche senza l'approva~ione dell'Italia: dichiarazione in cui, sotto
lo stile di Brenno, affiora la consapevolezza
della verit che l'Italia ha buona ragione di
non approvarlo.' Potrebbero bensi, quei dettami, venire peggiorati per spirito di vendetta,
ma non credo che si vorr dare al mondo di
oggi, che propl'io non ne ha bisogno, anche
questo spettacolo di nuova cattiveria, e,
del resto, peggiorarli mi par difficile, perch
non si riesce a immaginarli peggiori e pi
duri.
Il governo italiano certamente non si
opporr all'esecuzione del dettato; se sar
necessario, coi suoi decreti o con qualche
suo singolo provvedimento legislativo, la
seconder docilmente, il che non importa
approvazione, considerato che anche i condannati a morte sogliono secondare docilmente nei suoi gesti il carnefice che li: mette
a morte. Ma approvazione, no! Non si pu
costringere il popolo italiano a dichiarare
che bella una cosa che esso sente come brucia, e questo con l'intento di umiliarlo e di
togliergli il rispetto di se stesso, che indispensabile ad un popolo come a un individuo,
e che solo lo preserva dal! 'abiezione e dalla
corruttela ..

__,. . ,.,_

,_._~

24

LUGLIO

.... ___

-""---~-""--~--'"'--:-"""!-=

1947

Del resto, se prima eravamo soli nel giudizio dato di sopra el trattamento usato
all'Italia, ora spiritualmente non siamo pi
soli: quel giudizio si avvia a.divei1tare un'opinio communis e ci viene incontro da rnolti
altri popoli e perfino da quelli vincitori, e da
minoranze dei loro parlamenti che, se ritegni
molteplici non facessero per ora impedimento,
diventerebbero maggioranze. E fin da ora
ci si esorta a ratificare sollecitamento il Trattato per entrare negli aeropaghi internazionali, da cui siamo esclusi e nei quali saremmo
accolti a festa, se anche come scolaretti pentiti, e ci si fa lampeggio.re l'incoraggiante
visione che le clausole di esso pi gravi e pi
oppressive non saranno eseguite e tutto sar.
sottoposto a revisione.
Noi non dobbiamo cullarci nelle facili
spranze e nelle pericolose illusioni e nelle
promesse pi volte trovate fittizie, ma contare anzitutto e soprattutto su noi stessi;
e tuttavia possiamo confidare che molti comprenderanno la necessit del nostro rifiuto
dell'approvazione, e l'interpretaranno per
quello che esso : non una ostilit contro il
riassetto pacifico dell'Europa, ma, per contrario un ammonimento e un contributo a.
cercare questo assetto nei modi in cui soltanto pu ottenersi; non una manifestazionedi rncore e di odio, ma una volont di
liberare noi stesso dal tormento del rancore
e dalle tentazioni dell'odio.
Signori deputati, l'atto che oggi siamo chiamati a compiere, non una deliberazione
su .qualche oggetto secondario e particolare,
dove l'errore pu essere sempre riparato e
compensato; ma ha carattere solenne, e perci
non bisogna guardai:'lo unicamente nella difficolt e nella opportunit del momento, ma
portarvi sopra quell'occhio storico che abbraccia la grande distesa del passato e si
volge riverente e trepido all'avvenire. E non
vi' dir che coloro che questi tempi chiameranno antichi, le generazioni future dell'Italia
che non muore, i nipoti e pronipoti ci terranno responsabili e rimprovereranno la
generazione nostra di aver lasciato vituperare
e avvilire e inginocchiare la nostra comune
Madre a ricevere rimessamente un iniquo
castigo; non vi dir questo, perch so che
la rinunzia alla propria fama in certi Cl.Si
estremi richiesta all'uomo che vuole il bene
o vuole evitare il peggio; ma vi dir quel che
pi grave, che le future generazioni potranno
sentire in se stesse la durevole diminuzione
ch:i l'avvilimento, da noi consentito, ha prodotto nella tempra italiana, fiaccandola.
Questo pensiero mi atterris~, ~ non cl.ebb&

ASSEMBLEA COSTITUEJ\TTE

6172 -

24

LUGL10

i947

passare il Piave e tre giorni ciopo si recaya


sul posto, di Villa Giusti, a confermare l'at!d::t. ce Comando, P il 27 ottobre ci portavn. alla
vittoria della Scrnaia, sulla strada gi aperta
di Vittorio Veneto.
Ora, io comprendo che l'uomo che porta
il peso di tanta gloria non possa, non debl-1a
firmare questo Trattato che distrugge tutta
l'opera sua e dei nostri soldati. Ma noi non
siamo prigionieri di nessuna gloria, e dobbiamo al sentimento far prevalere la ragione.
Noi siamo grati alle democrazie europee ed
americane che hanno salvato il mondo dal
(Applausi --: Congratulazioni).

pericolo tedesco, gi denunziato da un itaPRESIDENTK iscritto a parlarel'onoliano oltre cento anni fa: Carlo Cattaneo.
revole Gr..sparotto. Ne ha facolt.,
Siamo grati all'America per avere ofl'erto
GASPAROTTO. Onorevoli colleghi, tutti
all'Europa un piano seducente che ci fa
portiamo nel cuore la pena, anzi !'angoscia,
sperare che i sensi di solidariet umana clie
sembravano smarriti possano rivivere in
di questa discussione. II Presidente del Consiglio, con parola sinrera. com' suo costume,
noi; siamo grati alla Francia e all'Inghilte:::-ra
ha dichiarato che l'urgenza della ratifica
per il trattamento fatto a Parigi ai nostri
questione di opportunit. Oggi, il Ministro
rappresent<:lnti: e ci felicitiamo con l'onorevoJePresidente del Consig! io e ci felicitiamo con
degli esteri, parlando, con tono quasi apol'onorevole Ministro degli esteri per i successi
calittico, ci ha messo, invece, di fronte ad
recentemente ottenuti.
un'ineluttabile stato di nece~sit. Anzi, ad
Ma ci non toglie, per quanto granclR sia
un certo momento, abbiamo avuto l'impresla nostra simpatia, per quanto sia profonda
sione che l'onorevole Ministro degli esteri volesse, se non ginst ificare il Trattato, attela mia personale a_mmirazione per le potenze
vittoriose della guerra, che in questa occanuarne la gravit della portata.
sione non ci si debba poritare dal dire una
Ma, _onorevole Sforza, perch dissimularlibera e franca parola.
lo? Questo Trattato - bisogna rieonoscerMerita.va dunque, l'Italia tnto duro
lo - coi suoi nQvanta articoli glaciali, una
atroce sentenza di condanna, resa cc inaudita
trattamento? Ci si imputa, di aver dichiarato
guerra; ci si imputa di avre per troppo
altera parte n, contro il popolo italiano;
tempo ..:.. per venti anni - tollerato- il faun verdetto inesorabile che richiama, a discismo che ha condotto il Paese alla guerra;
stanza di secoli,_ il vae victis di gallica memoria.
e questa la nostra vergogna, questa la
Legato alla responsabilit ministeriale
nostra sventura; ma ci sono delle complial tempo della prima firma del Trattato che
cit europee, e non soltanto europP.e, alla
ora porta la data di Parigi del 19 febbraio
nostra sventura. (Ap]Jrova::;ioni). Quando il
scorso, avverto la delicata posizione in cui
popolo italiano era incatenato ad un l'cgime
si trova la mia persona; p.erci mi propongo-di forza, vi furono liberi Paesi che mandarono
di parlare col maggior senso di misura, di
in Italia ambascerie generoso di elogi al
responsabiljt., di moderazione.
duce predestinato alla nostra fortuna e
Tutti, o per lo meno quasi tutti, cominvece scelto dal destino alla nostra suprema
prend.iamo che oggi o domani dovremo eserovina. (Approvazioni).
guirlo questo Trattato. Dovremo ratificarlo
E subi t.o dopo 1'8 settembre, non richiesti,
ed eseguirlo, chi per convinzione, i pi per
per primi noi abbiamo ofl'erto alle Potenze
disperazione ! Ci sar assieme a lei un alt.ro
Unite l'aiuto italiano colle forze ancora inuomo, in quest'Aula, onorevole Croce, che
tatte dell'esercito che presidiavano la Sar-:
non potr firmare la ratifica e convalidare
degna. E l'ofl'erta fu respinta. E subito dopo
l'ingiusto Trattato col suo voto: l'onorevole
abbiamo dato - accettata l'offerta, questa
Orlando: l'uomo che il 18 ottobre del 1918,
volta - il Raggruppamento motm izzato che
quando vi erano esitanze nei comandi milisi sacrificato a Cassino. Successivamente
tari circa l'opportunit_ e la possibilit di
entr in campo il Corpo di Liberazione, e
riprendere l'offensiva o trasferirla alla succesin un terzo tempo abbiamo creato un piccolo
siva primavera; il 18 ottobre, con un teeesercito - piccolo, perch non ci fu consen1 i to
gra.mma che non ancora passato alla storia,
di !a.rlo maggiore - un esercito di 300.000
imponeva al Comando Supremo italiano di

tacervelo nel chiud:e il mio discorso angoscioso. Lamentele, rinfacci, proteste, che
prorompono dai petti di tutti, qui non sono
sufficienti. Occorre un atto di volont, un
espi icito cc no . Ricordare che, dopo che la
nostra flotta, ubbidendo all'ordine del re ed
al dovere di servire la Patria, si fu portata a
raggiungere la flotta degli allea.ti e a combattere al loro fianco, in qualche loro giornafo
si lesse ch tal cosa le loro flotte non avreb_bero mai fatto. Noi siamo stati vinti, ma noi
siamo pari, nel sentire e nel volere, a qualsiasi pi intransigente popolo della terra.

AssEMDLEA CosTITUENT

6173 -

uomini che ha accompagnato gli allea1i dal


Galigliano fin oltre la linea del Po, mentre i
parligiani uscivano da ogni macchia e da
ogni casa. E quando ci fu chiesto il concorso
della nostra Marina, tutta essa si dp.ta agli
alleati, dal primo fino all'ultimo giorno. E ci
fu .un Ministro italiano che, sempre su richiesta degli alleati, si portato a visitare
tutti i campi di aviazione nell Puglie, per
gridare agli avitori italiani che, per la causa
che gli alleati dicevano la causa comune ,
era necessario bombardare anche le citt
italiane dell'Istria, anche._le opere militari di
Pola, della nostra Pola. E con la morte nel
cuore gli aviatori italiani hanno obbedito a
questo invito crudele. Perch queste cose
sono state dimenticate?. Permettetemi di
ricordarle a voi, onorevoli colleghi, dolente
di non avere tanta autorit per far s che queste cose uscissero da qui e fossero sentite da
tutti, fuori d'Italia.
Dunque, venendo pi da presso al tema:
le soluzioni che ci si presentano sono tre:
rifiuto alla ratifica; accettazione della ratifica
subordinata al verificarsi delle condizioni
portate dall'articolo 90 del Trattato; sospensiva ,SU ogni deliberazione.
Onorevole Orlando: 1ifiuto alla ratifica !
Atto generoso senza dubbio, atto che potrebbe.
forse segnare nella storia un ammonimento,
non per noi, ma per tutti i popoli - come ha
detto Benedetto Croce - ma purtroppo gesto
sterile, purtroppo gesto dannoso.
Secondo punto: ratifica deliberata dalla
Assemblea, in questa sede di discussione,
ma subordinata al velificarsi delle condizioni
di cui all'articolo 90. gi questo un felice
accorgimento del Presidente del, Consiglio;
un passo avanti sulla via della conciliazione
fra le opposte opinioni. E poich la politica
italiana minaccia di essere dominata dai capipartito, anzich essere fatta dall'Assembl0a,
mi auguro che i capi-partito trovino il modo,
questa volta, di accord~si col Governo per
una soluzione che possa rarcogliere la grande
maggioranza dell'Assemblea, perch il Paese
aspetta da essa una prova di saggezza, ma,
al tempo stesso, una prova, se non di fie-rezza,
almeno di dignit.
La sospensiva proposta ieri dall'onorevole
Orlando miro.va ad un fine: fortificare di
fronte alla pubblica opinione del mondo la
n~stra protesta, e non pregiudicare, attraverso un'anticipazione di volont, che potrebbe essere domani qualificata atto di
spontanea acquiescenza al 'l'rattato, la revisione. Questo il sentimento dei pi, perch
la revisione, che sar la nostra salvezza, in

24

LUGLIO

1947

fondo; gi in atto. Lo Repubbliche americane infatti hanno gi alzato, a nord e a sud,


la voce a nostro favore, e sarebbe imprudente
pregiudicare la sit11azione con un atto di
affretlata e volontaria ratifica. Questo, in
fondo, stato il pensiero di coloro che - me
compreso - si son trovati concordi nella
domanda sospensiva dell'onorevole Orlando,
che suona, ripeto, protesta contro il Trattato
e domand:i. di revisione.
E perch revisione ? E, prima della revisione, perch la protesta ? Perch la rivolta
contro questo Trattato che anche il cauto
relatore della maggioranza qualifica pressoch
iniquo?' Perch noi abbiamo diritto di domandare in questo momento, profittando di
questa discussione, senza perdere neanche un
minuto, agli alleati: Cosa in.tendete di fare
delle nostre colonie? Come intendete che
restino in avvenire fissati i nostri confini
d'Briente e d'occidente che aprono le porte
d'Italia allo straniero ? Cosa intendete di
fare delle navi. che dovremmo consegnare a
voi, dopo che esse hanno combattuto per voi
dall'S settembre 194.3 ? Cosa intendete di
fare, soprattutto, della frontiera orientale?
Cosa intendete fare di Gorizia, che secondo
voci recenti rninacciata di essere divisa per
met nel' suo stesso abitato ? Insomma, volete
mantenere al Trattato Io spirito e la forma di
upa condanna a tutto il popolo italiano ?
No; vi sono segni - per fortuna - che cf
persuadono che ci non sta per avvenire;
che ci non avverr.
Gi il Partito comunista francese l'anno
scorso, per 'bocca del suo segretario generale,
ha dichiarato che il Partito non si sentiva di
chiamare il popolo italiano responsabile della
dichiarazione di guerr del 10 giugno 1940;
e il Ministro Bidault, il 18 giugno di questo
stesso am:io ha detto: il ,popolo non va con- .
fuso con gli uomini. Sante parole ! La democrazia francese, del resto, non pu ignorare
che tutte le volte che il popolo italiano fu
libero, esso fu solidale con essa per impedire
conflitti fratricidi. Basti il ricordo della guerra
di tariffe, imperante Crispi, nel i887-88,
che minacciava di portare l'Italia e la Francia
alla guerra pi ingiusta. Ebtene, la democrazia
italiana, interprete del popolo italiano, si
eretta in quel momento contro il Governo del
suo Paese e contro Crispi, che pure proveniva
dai suoi ranghi, per mettersi al fianco della
democrazia, francese e scongiurarl la guerra.
E con questo fu salvo l'avvenire della civilt
latina !

E la democrazia francese anche non pu


ignorare che proprio per dar modo alla F;an-

6174 -

~4 Ll!IOL!O

1947

pronunciato a Milano un ministro francese,


eia di sguernire la frontiera delle Alpi e porper la prima volta e ben prima della ratifica,
tare le sue truppe sul Reno, il giorno dopo la
venuto in ltalia a iappresentare ufficialment&
dichiarazione di guerra della Germania (i agoil suo Governo, ci danno affidamento che le
sto), il due agosto l'Italia, che era legata da
nuove promesse saranno mantenute. Tuttaun patto di -32 anni agli imperi centrali, invia, qui, in sede di ratifica di un trattato cos
sorgendo contro il patto e proclamando la
duro, non possiamo dimenticare che i passi
sua neutralit 15l consenti di portare le sue
delle Alpi sono aperti ai francesi. Varranno i
truppe sulla Marna.
plebisciti a modificare la siLuazione?
Dunque? Noi non verremo meno alla
Pi difficile, anzi angosciosa, la situazione
gratitudine verso gli alleati d'America ed
nostra rispetto ai confini orientali. Con il
Europa per il grande servigio reso alla civilt,
trattato di Versaglia il confine tra l'Italia e
ma ci non toglie che verso di essi abbiamo
diritto di dire una libera e decisa parola.
la Jugoslavia era di 24-0 chilometri, costituito da una zona alta a taglio di coltello,
Che cosa dunque, intendete fare delle nostre
e alle spalle di 'l'lieste spaziavano 50 chilovecchie colonie ? Noi vi abbiamo profuso
teso1i di lavoro, di sudore, di lacrime, di , metri d'aria. Oggi si ritorna, onorevoli colleghi, al confine dcl 1866. Fin. quasi alle foci
sangue, di denaro; abbiamo trasformato vildel Timavo, dalla conca di Tarvisio, lungo
laggi in citt (Massaua, Asmara, Cheren,
quella df Plezzo e di Caporetto, l' ILalia abAdua, Adi-Ugri, Agordat); abbiamo bonificato
bandona i suoi teniL01i alla Jugoslavia.
deserti, abbiamo irrigato terre incolte, abTutte le montagne irrorate di sangue itabiamo nella sola Eritrea aperto 3300 chiloliano - Merzli,. Monte Nero, Sabotino, San
metri di strade camionabili, abbiamo gettato ponli su torrenti e sbarrato acque con
Marco, San Gabriele - reslano in mano aldighe, e soprattutto abbiamo portato la luce
trui. A noi rimangono, a modesto conforto e
nel cuore semplice degli indigeni, che ancor
perpetuo ricordo, il Cimi Lero degli Eroi della
IIIa Armata a Redipuglia, e l 'ossai io di Oslavia
oggi ci ricordano e ci ariiano.
colmo d'ossa italiane. La citt di Golizi<.1. ha
S, ci amano; tanto vero che se le loro
rivendicazioni culminano in via principale
il confine frc1. le mura del suo Cimitero; epnella' domanda di autonomia, in via subordipure anche essa ci contesa, e il Trattato che
non porta ancora la firma della grande Ponata essi chiedono il protettorato italiano.
Senza di noi, infatti, cosa avvenuto nelle
tenz.a che avalla le 1 icliieste jugoslave, non
vecchie colonie ? Disoccupazione preoccusi sa quale sorte le riserbi.
pante; industrie languenti, autarchia diMa Gorizia, signori, fa parte' del Friuli;
strutta. L'Italia, dunque, .ha portato in quel
la vecchia Contea ha sempre fatto parte del
territorio del Friuli, del quale parla il dialetto
paese tesori di civilt che non possono andare
dimenticati e soprattutto non devono essere
che la poesia di Zorutti ha elevato a lingua
distrutti. Ora, perch si vuole interrompere
letteraria. Go1 i zia nel 1914, p1 ima della grande
l'opera nostra? Quando l'estrema sinistra,
guerra, il 25 marzo clel 1914, quando l'Auin tempi lontani, si batteva contro Crispi e
stria era un possente impero rniliLare temuto
contro le imprese africane, tuttavia 'per bocca
per la implacabile seve1iL della sua Polizia,
di Giovanni Bovio diceva: Qualunque sia la
Gorizia mandava fin da allora al Consiglio
sorte di queste vicende, siamo certi che il
Comunale la maggioranza iLaliana, e quando
popolo italiano porter su quelle sabbie lonle si domandavano giuramenti di fedelt
tane una parola di civilt. E l'Italia l'ha porall'Imperatore, Go1 izia li negava, come semtata; tanto vero, ripeto, che gli indigem ci
pre li ha negati T7icste resistendo ad ogni
vogliono ancora bene, malgr~do le turpitudini
minaccia.. Questo dovrebbero ricordare i
compiute dal regime fascista e i massacri del
nostri avversari. No, preferisco chiamarli i
maresciallo Graziani. Ma vi di pi. La pernostri vicini. Non parlo per spirito nazionalista.
.
dita delle nostre colonie ci condanna concentrare la nostra economia nel territorio naSi dice, anzi, che io abbia sangue slavo
zionale e a mandare in altri Paesi, che non
nelle vene. Ci fu uno scienziato italiano che
sono e non saranno mai nostri, i nostri lavorasedeva nell'antico Parlamento che dal colore
tori, destinati, forse a non ritornare mai pii.
degli occhi e dall'etimologia del mio nome mi
Una parola sulla frontiera d'occidente.
giudicava pi slavo che ilaliano .Pu darsi.
Con la Fra'hcia, ho gi detto, non bbiamo che
Non me ne offendo. Non ci sono razze pure in
.ragioni di affetto. Penso che un'intesa fra
Italia. Il FriulL ha avuto, a suo tempo, una
noi non dovrebbe essere difficile. Le parole
notevole immissione di sangue. slavo; ma il
che in occasione della Fiera campionaria ha
, Friuli fra le italiane, la pi italianissima Pro-

AssEMBLEA

CosTITUENTE

6175 -

vincia, o Regione che sia. E quegli stessi che


sono chiamali slavi del Nati~one e di Resia
che il Trat ~ato di pace del 1866 ha. incorporato
all'Italia sono diventali e sono italiani, quanto~
i romani di Pia~z. Montecitorio.
A questo riguardo, l'onorevole Tessitori,
recentemente, ha ricorciato l'episodio del battaglione Natisone. Io ne ricorder un altro
ancora pi signifkatho: nelle giornate di
Cap0retto quando il battaglione Val Fel!a,
composto in gran partf:' di ex slavi, sfilato
per il suo Paflse, San Leonardo, nessuno ha
pPnsato di disertare; nessuno si fermat.o
davanti alla propria casa, e dalle case invf'ce vennero fuori le donne ed i fanciulli
per accornpagn8.re i padri e i mariti fino al
Tagliamento, aiutandoli a portare gli zaini,
per poi ritornare al paese e alle casr. per riaccendere il focolare e mantenere cala la
frde e la cnm:a degli italiani. Del resto. quando
nel Hl20, Ministro della guerra, mi sono portato a Trieste per l'applicazione della prima
leva militare, il rappresentante slavo, l'onorevole Wilfan mi ha dichiarato lealmente cht~
gli slavi intendevano cc di sottoporsi ai comuni
doveri, senza inyocare privilegi . 1\1 et tere in
dubbfo, comunque, la italianit di Gor'.zia e
della Venezia Giulia funri luogo; lo hanno
riconosciuto tutte le potenze europee nel
Patto di Londra, e lo ha riconosciuto, prima
delle potenze dell'Intesa, prima della Francia
della Inghilterra, la stes!'a Russia, che il
23 ottohre 1\H4, ben prima che l'Italia entrasse in guerra, ha dato la libert a tutti i
prigionieri della Venezia Giulia, riconoscendo
che essi face,ano parte non dell'Austria, ma
de!l' Italia, anticipando di quattro anni gli
avvenimenti di Vittorio Veneto e di cinque
anni il trattato di pace.
Io sono antico ammiratore del maresciaJlo-Tit.o, e gli ho espresso la mia ammirazione in pi occasioni. pono un ammiratore
di questo uomo che ama dispratamente il
suo Paese e ha trasformato hande partigiane~
in formazioni quasi regolari che hanno fronteggiato per lunghi anni la potenza germanica. Ma il maresciallo Tito deve 1ricordare
che le sue bande ebbero il soccorso di buna
parte delle divisioni italiane che l'armisti~io
ha sorpreso in Oriente. E il maresciallo Tito
deve ricordare ancora che, se consegu la
brillante vittoria di S;;rajevo, quando vi
entrarono i suoi soldati trovf!.rono la citt
sgomberata dai 'tedeschi, pPrch gli aviatori
italiani ne l'avevano gi ripulita! Dunque,
al maresciallo Tito domandiamo una ben
mh.ggiore comprensione della situazione giulina. E gli domandiamo anche cosa abbia

24

LUGLIO

1947

fatto degli italiani deportati nel suo Paese.


contro ogni legge umana e civile.

La questione della Venezia Giulia, signori,


pu essere fatale ali' :Europa, perch l'Isonzo
pu diventare quello che era il Reno per la
Francia e la Germania: il fiume della discordia. Sull'Isonzo si incontrano due civilt: la
civilt latina e la civilt slava. Io mi auguro
che si incontrino e non che si scontrino. -Questo il pensiero di tutti. Ma per arrivare a
fissare questo pensiero - pensiero o sogno . :. .
nella concreta realt della vita internazionale,
bisogna che non ci siano nazionalismi n da
una parte n dall'altra dell'Isonzo. Perci,
noi che siamo un popolo estremamente sensibile, non possiamo che registrare con sdegno e amarezza che lungo la strada che porta
a Trieste, presso le foci del Tlmavo, sia stata
abbattuta l'erma che ricordava gli eroi della
terza Armata, abbattuta da coloro che rl.ovrebbero ricordare che gli eroi della terza
Armata sono morti non solo per la nostra,
ma anche per la loro libert.
Torni dunque Trieste all'Italia in breve
tempo, o vi ritorni in un tempo pi o meno
lungo, oggi noi non possiamo che deplorare
la costituzione di uno Stato libero senza sovranit, uno Stato libero ma non sovrano,
che non pu nominare il proprio Governatore e nemmeno il capo della sua polizia;
uno Stato senza territorio, senza retroterra,
che deve vivere quasi di mendicit e ricevere
tutti i rifornimenti dai popoli vicini. Che
avvenire pu avere una simile larva di Stato?
stato detto in America, da Bridges,
che la questione di Trieste pu diventare <e il
focolaio pericoloso nel centro meridionale di
Europa , - e fu detto anche in Senato, dal
senatore Wherry, che il Trattato pone l'Italia
dietro un sipario d'acciaio.

Noi intendiamo denunciare alla pubblica


opinione del mondo - se la nostra voce avesse
tanta forza da arrivare lontano - che la soluzione di Trieste, com' disciplinata nel
Trattato, non pu essere che una soluzione
provvisoria.
vero che ci sono stati sempre antichi
appetiti su Trieste, anche da parte germanica; vero che nel 1919, quando Orlando perorava la causa italiana a Parigi, il Ministrq
Korosec, a Lubiana, diceva con linguaggi(,
poetico che cc la nostra solatia Goriz~a e la
nostra soave Trieste non possono che essre
slave . vero che egli diceva questo, ma il
Capo della polizia di Trieste, il Lanech, anche diceva che scavando cento metri sotto
terra, a Trieste, si finiva sempre per trovare
l'irtidenlismo ...

..\ssEMBLEA COSTITUENTK

Per nostra fortuna il Trattato lascia immutato il confine settentrionale. Giusto ed ottimo confine di 290 chilometri costituito da
enormi massicci alpini, dei quali i40 coperti
di ghiacciai. Per 152 volte l'Italia ha subito
l'invasione straniera; per 62 volte l'invasione
venne dalla via del Brennero; le altre volte
venne qua.si sempre da Oriente, tanto vero
che il Friuli chiamava la conca di Adesberg
la strada dei barbari .
Con gli allogeni dell'Alto Adige andremo
d'accordo. Siamo gi andati d'accordo con
loro fino al giorno dell'avvento del fascismo.
Un Ministro dell'interno dell'impero Austriaco, Toggembcrg, diventato deputato italiano, in un incontro nel 1921 col nostro Ministro della guerra, a me non ignoto, diceva:
a L'italiano un popolo che irradia dietro a
s fervide simpatie. Voi potrete conquistare
l'anima degli allogeni alla condizione che sappiate governare con autorit e con giustizia.
Venne il fascismo, che volle governare con
autorit e senza giustizia, da qui persecuzioni
disinganni e conflitti.
Un breve accenno ora alle clausole militari, che non possono non preoccupare l'animo nostro.
L'esercito italiano il 25 luglio 1943 teneva
in armi 4 milioni e 150 mila uomini (Siamo
ben lontani dai dieci milioni di baionette
promesse da Mussolini a Hitler). Oggi il Trattato di paco ci autorizza a mantenere in armi -185 mila uomini pi~ 65 mila carabinieri;
in totale 250 mila uomini.
Per dovere di sincerit, dobbiamo rionosere che il sacrificio, per quanto riguarda
l'esercito, sopportabile.
Infatti, l'esercito fascista, secondo le statistiche del 1930, era costituito di 15 mila ufficiali, 13 mila sottufficiali, 220 mila uomini
di truppa., 50 mila carabinieri: un totale di
298 mila unit.
Non siamo molto lontani da questa cifra.
L'esercito - checch ne dica qualche gemirale deluso - non in sfacelo. Esso non
fu mai tanto saldo come ora. L'esercito italiano in questo momento gode le simpatie del
Paese, come lo dimostra il_ fatto che tutte le
volte che i suoi soldati sfilano per le vie delle
citt, riscuotono gli applausi delle folle popolari.

L'aver conciliato il soldato col popolo italiano stata una conquista che intendiamo
mantenere. Esso esce dalla guerra con l'onore
intatto. Formazioni regolari e partigiane gareggiarono in eroismi.

24

Ll:(tLIO

i947

L'Aeronautica al 25 luglio 1943 disponeva


di 1337 apparecphi, dei quali 272 da bombardamento, 582 eia caccia: di 195 mila uomini
al servizio degli apparecchi.
Dopo 1'8 settembre essa ha compiuto
4i55 azioni di guerra con 24199 ore di volo;
ha compiuto 33 mila voli per trasporti e collegamenti a profitto degli alleati.
Oggi l'Aviazione ridotta: a 200 apparecchi da caccia, a 150 da trasporto; a 25 mila
uomini. Non si meritava simile trattamento,
dopo le prove date. '
Ma il colpo formidabile lo riceve, purtroppo, la Marina italiana; e il Paese lo sente e
lo registra. con profonda. amarezza.
In contrasto con l'accordo intervenuto a
Taranto il 23 settembre 1943.fra Cunningham
e De Courten, accordo da noi lealmente rispettato e generosamente praticato, contro
tutte le aspettative, un secondo accordo segreto fra gli Alleati interwenuto a Teheran
nel dicembre del 19113, stabiliva ln spartizione fra essi della flotta italiana.
Perci, il Capo di Stato Maggiore della
Marina italiana in un -rapporto meditato e
severo, che d a pensare p1ofondamente per
l'autorit del norne e dell'ufficio, poteva scrivere che, mentre si chiedeva alla Marina di
collaborare con tutte le sue unit a.lla causa
comune, una decisa volont di spoliazione
dominava gli Alleati. Parole tanto forti che

sono esitante a sottoscrivere.


Comunque,- nelle azioni di guerra compiute per la causa comune dopo 1'8 settembre, la Marina italiana ha perduto 71 unit da combattimento, per un totale di 135
mila tonnellate: un terzo e pi del suo tonnellaggio totale; sempre per la causa alleata ha
spiegato una imponente attivit, trasportando 5'!3.000 uomini e 448.000 tonnellate di
materiale da guerra, compiendo 47.000 missioni da guerra, con un percorso complessivo
di 5.150.000 miglia; offrendo agli alleati tutta
le nostre basi navali contro la Germania, tra
cui il cantiere navale di Taranto di cui gli alleati disposero ampiamente per le loro opera-.
zioni. La Marina, in base al Trattato di pace,
non pu pi conservare che due vecchie corazzate, .quattro incrociatori, quattro cacciatorpediniere, venti corvette e un certo numero
di unit minori. A guerra finita, malgrado le
falcidie e gli afTondamenti sub ti negli scontri con il nemico, la Marina italiana era ri-
masta con .266.000 tonnellate e con 39.000
uomini. Il Trattato cli pace ci lascia soltanto
68.500 tonnellate e 25.000 uomini.
Oggi tutta la nostra costiera adriatica,
gi povera di porti, lasciata alla preva,le~za

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6i77

24 LUGLIO 1947

assoluta ei nostri v1cm1;- con la smilitarizper non assumere la terribile responsabilit


zazione delle Puglie, della Sardegna, della
di ritardare la ricostruzione economica, e
Sicilia, con il divieto di costruzione di armi
soprattutto spirituale, dell'Europa. Ma domoderne e con divieto del diritto di studio
vremo pur sempre ricordarci ed assumere
e con il divieto - state bene attenti - di
l'impegno c;t'onore di pensare, oggi, domani e
costruzione dei sommergibili, l'arma dei paesi
sempre, all'avvenire dei nostri fratelli giupoveri, con il divieto di uso delle motosiluliani che, contro ogni intere~se materiale, inranti che rende impossibile l'addestramento
tendono ,restare fedeli al genio del loro Paese.
Spettacolo commovente! Se un giorno il
dei mezzi antisommergibili, il Trattato ci metpoeta italiano del Risorgimento, Giovanni
te in condizioni umilianti. Insomma, si vuol
Berchet, in un canto accorato, h:i. esaltato i
togliere all'Italia il diritto di autodifesa, riprofughi di Parga, sfuggenti al dominio del
conosciuto a tutti i popoli dalla Carta di
turco, che cosa dovrebbe dire il poeta moderSan Francisco.
no dei profughi di Pola, che hanno abbandoE se ci non bastasse, ci si impone l'affonnato altari e sepolcri, e spento i focolari, e
damento di 31 sommergibili, e tutte le navi
fatta della propria terra deserto, per rifuesuberanti a quelle 153 unit che ci sono rigiarsi in grembo alla vecchia Italia, per penconosciute, tolte quelle destinate in un sesare e parlare e viyere italianamente?
condo tempo all'autoaffondamento o ,alla
Se vi sono ancora in lt~lia uomini, donne,
demolizione, debbono essere consegnate agli
bambini, cos fedeli alla loro Patria, da
alleati.
amarla di cos puro e santo amore, vivaddio,
Apro una parentesi: non pu non preocl'opinione pubblica- del mondo deve convincuparci il fatto che nella Marina italiana
cersi che questa vecchia Italia un Paese che
corsa voce pi volte che vi chi intende rinon
pu morire. E non morir. Prima di tutto
bellarsi a questa dura imposizione. lo, Miniper la salvezza dei propri figli; poi per l'avstro del tempo, h_o creduto di intervenire ed
venire e la gloria di tutti i popoli liberi. (Apho richiamato quei giovani ardenti, che inplausi a sinistra,).
tendevano di sacrificarsi con un atto di fiePRESIDENTE. iscritto a parlare l'onorezza alla clausola ingiuriosa, facendo loro
revole Canepa. Ne ha facolt.
intendere che il Governo italiano soltanto
CANEPA. Onorevoli colleghi, io parlo
ha facolt di scegliere il modo onde provve.dere alla dignit della Marina italiana.
a nome del gruppo parlamentare del Partito
Socialista dei Lavoratori Italiani, il quale
Il Capo di Stato Maggiore domanda su
questo delicato argomento la solidariet del- 'dar vot favorevole alla ratifica nella formula proposta dal Governo.
1' Ai:semblea. L'Assemblea certamente conAbbiamo ascoltato tutti, con la riverenza
corde nell'esonerare la Marina italiana da
che merita l'illustre pensatore, il discorso di
qualunque responsabilit di quello che possa
accadere. Alla dignit di essa penser il Go--- Benedetto Croce, ma egli si tenuto nelle
sfere eteree della filosofia e della storia, menverno italiano. L'Assemblea difende fin d'ora
tre qui siamo sul terreno della politica che
i nostri valorosi marinai, che si sono tanto
non ammette voli molto alti, ma richiede
sacrificati nella lunga guerra, dall'accusa o dal
una seria espressione logica. Non si dato
sospetto di debolezza. (Bene).
- Essi hanno sempre fatto salvo l'onore delle
un minimo pensiero dei danni che deriveloro navi e la maest della tradizione milirebbero al Paese, e specialmente alle classi
tare, e hanno diritto alla riconoscenza del
lavoratrici, da una denegata ratifica. NemPaese. Rinuncio a parlare di altre clausole
meno una parola. Ed allora:, mi sia permesso
che offendono il diritto e la stessa dignit
di dire che chiunque padrone di fare l'atto
umana, come l'amnistia ai soldati traditori
sdegnoso che crede, di dire costi quel che
e la consegna allo straniero dei criminali di
costi quando paga lui, non quando manda
guerra.
il conto agli altri, non quando chi paga il
Dunque, signori del Governo, in un
popolo. Non si. ha il diritto di sacrificare una
momento o in un altro, domani o dopo donazione per un atto di fierezza che pu essre,
mani, tra qualche giorno e tra qualche mese,
se individuale, epico, ma che quando invece
a seconda delle circostanze e dell'andamen fatto a spese degli altri meramente retoto delle cose, purtroppo, noi finiremo con
rico. Il sacrificio che noi stiamo per fare,
l'approvare, o meglio coll'eseguire, questo
obtorto collo, non ~certamente nuovo. Tutta
Trattato, coll'eseguire questo Trattato che
la storia piena di trattati ingiusti e duri che
ci lacera l'animo. Lo eseguiremo per non
i vincitori impongono ai vinti: i vinti firaggravare ancor pi le condizioni del Paese e
ma.no. perch non ne possono a meno, ma

ASSEMBLEA COSTITUENTE

non per questo si disonorano, non per questo


vengono meno alla propria dignit. E mi
sia lecito ricordare il pi glorioso degli esempi:
H Trattato che a noi sta davanti pieno di
quelle ingiustizie che splendidamente l'amico
Gasparotto ha illustrato, ma ingiustizie non
meno minori conteneva il trattato che la
Germania impose alla Francia dopo la guerra
del '70 e '7i. Il Secondo Impero di Napoleone il Piccolo era stato come una prefigurazione - del fascismo, aveva portato la
Francia a Sdan; ebbene, la repubblica nata
da quella catastrofe ha firmato il trattato
di Francoforte e poi ha atteso al proprio
risorgimento economico e spirituale, con uno
splendore che tutto il mondo ha ammirato
appena tre anni dopo, alla splendida esposizione di Parigi del 1874! Questo onore,
questa la dignit delle nazioni! Non negare
una firma, quando vi prendono per il collo,
ad un pezzo di carta; ma rilevarsi dalla bassura in cui si cacciati da un regime iniquo
e dalla prepotenza- dei vincitori, rilevarsi_ alti
e ascendere di nuovo alla gloria del benessere,
della cultura, insomma, dello splendore della
civilt.
Questo ha fatto la Francia nel 1870-74,
questo faremo noi in, modo certo non meno
minore, conformemente alle nostr13 tradizioni.
inutile, superfluo che io dica che
questo Trattato che dobbiamo ratificare
contiene molte clausole dure ed inique, perch
l'ha gi detto il collega Gasparotto, perch
tutti ne siano convinti; ma vorrei notare che,
pur dovendo amaramente deplorare che
esso abbia dimenticato la cobelligeranza e
l'insurrezione gloriosa dei nostri partigiani,
si pu in parte comprendere la gravezza di
certe clausole, quando si pensi al delitto che
aveva compiuto la. coppia criminale monarchia-fascismo: la monarchia pi colpevole del fascismo (Applausi a sinistra), perch
domani, 25 luglio ricorre l'anniversario del
giorno in cui il re, liberatosi di Mussolini, ha
lanciato l'appello al popolo, nel quale per
diceva la guerra continua)).
Quelle fatali parole sono state una delle
cause pi gravi delle nostre disgrazie e della
sventura che ci 1ha colpito.
Tutti i popoli vincitori commettono sempre delle ingiustizie, ed io noh sono qui a
sminuirne l'importanza, ma dico che urgente uscire dall'armistizio, il quale non
altro che una guerra sospesa. L'armistizio,
come dice la parola stessa, per definizione,
altro non che la condizione del popolo che
si arreso ed in balia, quindi, dei vincitori.

6178 -

24

LUGLIO

i9L.l 7

Noi oggi siamo a questo punto: non siamo


padroni nemmeno di concludere un trattato
di commercio senza il beneplacito e l'autorizzazione dei riveriti nostri quattro padroni.
E abbiamo le nostre piazze occupate a
truppe straniere, ivi compresi i marocchini
le cui gesta tutti conoscete. Questa la condizione che si protrarrebbe con il rinvio a.
tempo indeterminato della nostra ratifica.
Se, senza preconcetti, si esamina questa questione, non pu sorgere in noi ombra di dub
bio.
"
Io mi rendo perfettamente conto chi:',
fino a poco tempo fa, nell'animo di molLi,
specie di una parte della Assemblea, vi fossero
delle esitazioni, vi fossero dei dubbi. Si diceva: perch la Russia non ha ratificato?
Io ho rivolto questa domanda a persone lH
quali, sia per il loro partito, sia per le informazioni diplomatiche di cui si presumeva
potessero disporr-e, avrebbero dovuto essere
in grado di saperne qualche cosa: tutti si
stringevano nelle spalle. Chi lo sa? - mi si
rispondeva - Forse medita qualche cosa;
forse si attendono delle novit che non si sa
bene che cosa siano. Insomma un'aria di
mistero si era determinata e ptoprio della
natura umana che nella notte del mister(J
i cavalli della fantasia galoppino. '
Si creata cosi ogni sorta di ipotesi. Ma
ora questo stato d'animo deve essere dileguato, perch c' un fatto a cui mi meraviglio- non si dia la dedita importanza: recentemente nell'assemblea de.lle Nazioni Unite,
Gromyko, rappresentante dell'Unione sovietica, ha dichiarato che appena 1' Italia avr
ratificato, anche la Russia ratificher (Interruzioni a destra) e non c' motivo per dubitare
della parola data dalla Nazione sovietica.
Dunque tolto questo dubbio, dunque
la quesfione chiarita; ora il popolo sente
che entriamo in un'epoca nuova.
L'onorevole Gasperatto ha parlato benissimo della questione delle navi. -Ebbene,
l'altro giorno, il Municipio di Genova ha
chiesto che una di queste navi sia data ai
genovesi perch essi possano rinnovare l'antica-; gloriosa tradizione della nave Garaventa
che raccoglieva i ragazzi dalle strade, li educava e li istruiva: da quella scuola- sono iu
gran parte usciti i nostri valorosi marinai
E sap\)te a chi Genova ha rivolto questa domanda? Non gi ai signori Quattro, ma all'Organizzazione delle Nazioni Unite. E alla
stessa Organizzazione - spetta il decidere
anche su tutto quanto riguarda le ex colonie.
Dico le ex colonie, perch il regime delle
colonie tramontato; al regime defle colonie

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6179 -

succede ora il regime dei mandati fiduciari ch0


si dnno a un popolo perch educhi alla civilt
dei popoli indigeni ,e, una volta che tali popoli abbiano raggiunto un dato livello di
civilt, li lasci alla loro sorte. Ebbene, questi
mandati che tanto giovano al popolo cui
affidata tale missione, come aI popolo c,hr
ne l'oggetto, questi mandati con le nostrf'
antiche colonie prefasciste, nelle qual i abbiamo speso tanti capitali e in cui tanti n.ostri
lavoratori possono trovare lavoro, io ho la
certezza che ci saranno dati, precisamente da
quella organizzazione della quale ho parlato.
Ora, qui dovrei entrare a parlare del
cosiddetto piano Marshall ; dico cosiddetto, perch non esiste un piano Marshall,
ma esiste semplicemente un'offerta fatta dal
generale Marshall, a nome dell'America, di
soccorsi, di aiuti alla comunit europea: il
piano deve farselo ogni nazione europea
prima, e poi deve farselo l'Europa nita.
Ma io ho la fortuna - fortuna per me e
fortuna per voi - di poter forse fare a meno
di parlare del piano Marshall , perch
debbo darvi la lieta notizia che stamane
giunto da Parigi il nostro collega Tremelloni,
1l quale si former qui qualche giorno per raccogliere dati per l'esercizio del.suo arto mandato tecnico; e per quanto egli debba fare
sollecito ritorno a Parigi, spero che trover
il tempo per parlare qui. Egli ci dir, a causa
cognita, meglio di quell potrebbe che farlo
chiunque di noi, perch ha vissuto queste settimane nel centro della creaz~one della nuova
Europa, quali siano le condizioni nostre in
questa cooperazione, in questo-comitato, e
credo di poter affermare che da quanto egli
dir, ricaverete una forza, un argomento pi
decisivo ancora per comprendere che la. ratifica assolutamente necessaria.
Senza dubbio tutti vorremmo che quest.a
coope"razione europea fosse di tutta quanta
l'Europa geografica, dall'Atlantico agli Urali.
Io non entro nella questione del perch la
Russia e i suoi satelliti non abbiano aderito,
perch non questo il momento di trattare
tale questione; dico soltanto che la porta
lasciata aperta, e mi auguro che ben presto
la Russia e i suoi vicini vogliano associarsi
a questo lavoro. Ma intanto noto che lo spirito di questa Europa occidentale, chiamiamola cosi, stato espresso benissimo, prima
di tutti dal nostro Ministro Sforza, e poi,
domenica scorsa, tre giorni fa, dai discorsi
pronunciati ai rispettivi popoli dai rappresentanti dei Governi di tre grandi Naziom:
dell'Inghilterra, della F;ancia e dell'Ia.lia.
Ha parlato Bevin, in un sobborgo di Londra,

24 LUGl:..IO 1047

Ramadier, a Perpignano, sui Pirenei, De Gasperi a Trento. Ebbene, tutti hanno espresso
quasi con le stesse parole lo stesso concetto:
cio hanno auspicato l'unificazione dell'Europa che si conseguir eliminando l'antagonismo fra Mosca e Washington. Questo voto
dei tre Ministri, rappresentanti dell'Europa
d'oggi, certamente il voto nostro, certamente il voto di tutto il pqpolo italiano.
Sul compito della cooperazione europea,
nitre che, come ho detto, della parte economica, parler l'onorevole Tremelloni; dico che
il principio di quella unificazione Europea,
di quegli Stati Uniti d'Europa di cui si
parlato tanto e a cui finora si sono dedicati
libri e giornali e congressi. Ma ora cominciano i fatti. C' l'unione del Belgio, Olanda
e Lussemburgo (Benelux) che hanno spezzato le barriere doganali che li dividevano
e si sono stretti in unione. E pare su via analoga si stiano mettendo i tre Stati Scandinavi, he stanno aI vertice della scala della.
civilt. Da queste unioni parziali nascer
l'unione generale, gli Stati' Uniti d'Europa
da idealit diventeranno una realt concreta. questo l'unico modo di risolvere
la questione germanica, la quare non pu
ertamente continuare nello stato in cui ,
perch la Germania ha diritto di essere riunita, ha diritto d essere posta in condizioni
di vivere, ma neI!o stesso tempo il mondo
_ha anche diritto di vigilare e prevenire il
ripetersi di aggressioni, come consigliava Arrigo Heine nel suo celebre libro De l' Allemagne. E io non vedo come si possa stare
con gli occhi aperti senza unificare. l'Europa,
togliendo cosi a ciascun'.1 nazione la possibilit di aggredire le altre. Non si deve confondere il concetto di indipendenza con quello
di sovranit. Devo ricordare per gloria nostra
(dicono tanto male di noi, che, se qualche
volta possiamo citare qualche merito un
piacere), che con l'art. 4 del nostro Statuto
<<l'Italia rinuncia alla guerra come strumento
di conquista e di offesa alla libert degli
altri popoli e consente, a condizione di reciprocit e di eguaglianza, alle limitazioni di
sovranit necQssarie -ad un ord.inamento che
assicuri la pace e la giustizia tra i popoli .
Per questo lavora., rivolto alla resurrezione
d'Europa come condizione necessaria del
nostro risorgimento, l'uscita dallo stato armistiziale assolutamente necessaria; e possiamo uscirne a capo alto, come un popolo
che ha riscattato i suoi errori e riprende le
sue gloriose tradizioni, dal Rinascimento
che ha rinnovato la vita del mondo, fino al
Risorgimento.
'

AsSEl\TRLEA CosTITOENTE

6180 -

- Ma non basta l'unione -Europea. ~occorre


ancora l'unione mondiale. Io devo qui citare
un giornale che l'espressione dei veneti
giuliani, La Venezia Giulia giOrna'e calorosissimo per la loro CG.J.Isa. Ebbene, il 22 giugno Li Venezia Giulia domandava al Governo di fare una decisiva e fattiva politica
per la difesa dell'italianit nel territorio libero
di Trieste e nel resto della Venezia Giulia
assegnata agli slavi, e diceva: Noi posse~
diamo i mezzi per applicare questa politica.
Ce li conferisce oltre che il diritto naturale,
la ratifica e l'applicazione del trattato aprendoci le porte drll'O. N. U. .
dunque lo stesso organo giuliano che
riconosce la necessit della ratifica, perch
si possa svolgere. la nostra azione a favore di
quelle regioni.

Con molta sorpresa ieri quando ho detto


brevi ,parole per combattere la tosi del rinvio e ho accennato all'O. N. U., ho sentito
qualche sogghigno come se si trattasse di
una creazione di poca importanza. Ho sentito anche, ironizzando, ric.ordare la Societ
delle Nazioni. Ebbene dobbiamo aver fede
che dall'O. N. U. staranno lontani i fati
della Societ delle Nazioni, la quale morta
per vari motivi che rapidissimamente possiamo vedere.
Il primo che ad essa non appartenevano
i due pi grandi e potenti stati del mondo,
la. Russia e gli Stati Uniti. Ora invece la
Russia e gli Stati Uniti sono a capo dell'ONU.
Il secondo \motivo la mina posta alle
sue fondamenta dal fasismo e dal nazismo.
Questo si sapeva gi, ma ora abbiamo Ia
confessione del reo, nel Diario di Ciano
che stato pubblicato, tradotto in giornali
esteri, ma che oggi vede la luce anche su un
giornale italiano, il Corriere della Sera, nel
testo originale. Nel Dia.rio di Giano narrata la storia della congiura che Mussolini
e Hitler avevano ordito per mandare all'aria
la Societ delle Nazioni.
Ora, purtroppo, nazismo e fascismo non
sono morti o meglio tentano di risorgere, ma
ci non pu avvenire senza che il mondo
abpia perduto il senso delfa propria conservazione: il nazismo e il fascismo non potrebbero risorgere che per la rovina delle nazioni
e della collettivit umana'.
Terzo motivo: l'organizzazione operaia
in quel tempo, cio dopo la guerra 1915-1918
era ancora un poco infantile, e i partiti che
da essa promanavano affettava:no una intransigenza assoluta. Eravamo in pochi allora,
accanto al nostro insigne Maestro, Leonida
Bissolati, ad insistere pe1ch 1'organizzazione

24

LUGLIO 1947

operaia. suffragasse la Societ delle Nazioni.


Ma ci si rispondeva che era una istituzione
borghese.
Ora. tutto questo cambiato. Vediamo
che l'organizzazione operaia si fatta adulta
e che i partiti che da essa promanano appartengono ai governi insieme ad altri partiti.
Ora anche qu:i c' un altro fatto che 9
passato inosservato e che per me invece ha
grande importanza, poich giorni fa a Praga
la Federazione sindacale mondiale strin
geva intimi rapporti con l'Ufficio Internazionale del lavoro; e l'Ufficio Internazionale del Lavoro altro non che una sezione
dell'O. N. U. Le due istituzioni, l'organizzazione delle Nazioni Unite e l'Internazionale operaia, stringendosi l'una all'altra si
irrobustiscono a vicenda e da. questo irrobustimento dipende in gran parte la conservazione della pace.
1
Quarto ed ultimo motivo - ma non ultimo per ragioni d'importanza - toccato
alla Societ delle Nazioni, quella che Niccol Machiavelli diceva per i profeti disarmati.
La Societ delle Nazioni era inerme.
l'O. N. U. sar ben armata.
all'ordine del giorno della sua prossima
sezione l'abolizione degli eserciti nazionali,
e la creazione di un sercito unico; e in che
misura ogni nazione deve contribuire, alla
formazione dello Stato Maggiore, e alla forza
dei v.a1;ii reparti.
Risaliamo i secoli col pensiero, richiamiamo alla nostra memoria i grandi congressi che segnano le epoche della storia:
ness.uno mai ha. avuto la minima importanza
a paragone di questo che segna la pi radicale del le trasformazipni del moodo. Riuscir.? Non riuscir? Sar rimandato? Ma il
solo fatt che sia all'ordine del gio:i,:no, il
solo fatto che tutte le nazioni ne discutono
dimostra la grande importanza; e ditemi se
possibile che ad un avvenimento come questo, per il quale si deve ripetere il verso che
due mila anni fa scriveva il nostro Virgilio:

N ovu.s ab integro saeclorum_ nascitur ordo,


ditemi se a questo convegno noi possiamo
mancare.
..
Ditemi se pu esservi presente tutto il
mondo meno l'Italia e la Spagna. Questo
impossibile.
Non entro nella disamina del Trattato,
perch questo sar fatto domani dal nostro
collega onorevole Treves; ed gi stato fatto
dall'onorevole Gasperotto. Ma mi limito ad
osservare che per la questione del confine con
la Francia c' un ordine del giorno che ab-

AS!'l':J\tBLEA COSTITUENTE

5181 -

24 LUGLIO

l\ii'I

missario, qualcosa come i Prefetti delle nostn~


biamo firmato quasi tutti: credo che raccolga
Provincie.
la firma cii tutti quanti.
Chi 1o nomina il Prefetto? L'O. N: U .. Se
Noi abbiamo l'ardente desiderio che fli
dunque
noi saremo fuori di questa organizvenga ad una conciliazione con la Francia;
ed io ho. una viva speranza che ci si arriver, . zazionc, non avremo voce in capitolo nemmeno per l'amministrazione di Trieste, sopra
prnch ricordo che contro l'amputazione dci
la quale invece dobbiamo influire per mann0stri confini occidentali ha protestato Lon
tenere con essa tutti i rapporti economici e
Blum, leader del partito socialista francosr,
culturali
e sopratutto spirituali che conseril quale ha detto: per pochi jugeri di neve vano l'anima della italianit. Questo noi lo
quelques arpents de ncige - volete voi turpotremo fare se vivremo la vita internaziobare i rapporti di due pepoli che la storia,
nale, che lo spirito dei tempi nuovi, che
la np.tura, soprattutto i .loro interessi legano?
l'anima verso la quale i popoli che hanno
Pertanto nella transazione auspicata dalpaura,
giustamente, della guerra aspiran'o.
l'ordine del giorno io ho ferma fidcia.
Verso questa politica intemazionale e
Lo so, il confine orienta~e stringe il cuore,
sopranaziona!e noi dobbiamo rivolgere i
perch lo hanno segnato due numi indigeti
del!a Patria, Dante Al ighiori, nei c8lebri , nostri sforzi, anche porch essa sar il' bene
non soltanto di tutto il mon_do, ma il bene
versi <<. a Pola presso del Quarnaro, che Italia
particolarmente
nostro; in essa la via della
chiude e suoi termini bagna e Giuseppe
salvezza in cui ritroveremo il nostro benesMazzini nell'ultimo suo scritto sulla politica
sere, la nostra cultura, le nostre glorie antiche.
internazionale. E i confini antichi li hanno
Questa la via che i giovani devono percorsantificati il sangue di tanti nostri frate] I i
rere ed essi devono essere ben superbi che un
Caduti ed il martirio di Guglielmo Oberdan.
A questi nostri fratelli che sono strappati .: simile compito ad essi assegni la storia. (Applausi al centro e a sinislra. - Congradal nostro seno dobbiamo mostrare un amore
tulazioni).
che non sia un amore platonico. Noi dobPRESIDENTE. L'onoreyole Ruini ha
biamo accoglie.re i giuliani che non credono
presentato il seguente ordine del giorno:
di poter rimanere di l, coll'affetto che si
" L'Assemblea Costituente,
mostra ad uno della famiglia che ritorna,
assisterli in tutti i modi, sistemarli tra noi.
esprime il dolore e la protesta dell'ltaE quanto a quelli che restano dall'altra parte
La, perch non questa la pace che ha meriricorder - Gasparotto ha parlato di Tito ed
tato; il Trattato che le imposto ferisce, as giusto quello che ha detto - che se noi volessieme ai suoi diritti, le esigenze int.nQaziosimo protestare perch sono tenuti in stato
nali proclamate dalla Carta Atlantica e daue
di soggezione, purtroppo, se rimaniamo in
dichiarazioni degli Alleati; n tiene conto che
stato di armistizio, la nostra protesta cala responsabilit della guerra del fascismo,
drebbe nel vuoto.
,
e che il popolo italiano insorto ed ba cnmOrbene, il paragrafo 4 dell'articolo 19 del
battuto a fianco delle Potenze Unite contro
Trattto dice: Lo Stato al quale stato ce-
a Germania per' il trionfo delle democrazie;
duto il territorio assicurer a tutte le p~r
riconosce che, nonostante tutto, l 'Itaha
sone che si trovano sul detto territorio, senza
deve, per lo stato di necessit in cui viene
distinzio1:i-e di razza, di sesso, di lingua, di
messa, ratificare il Trattato, rivendicando nel
religione, il godimento dei diritti dell'uomo
tempo stesso il suo incancellabile diritto alla
e delie libe:r:t fondamentali ivi comprese
revisione;
le lihert di espressione del pensiero, di stampa,
. autorizza il Governo a procedere all'atto
di pubblicazioni, di culto, di associazione e di
formale di rat.ifca quando; col deposito drlle
riunione.
ratifiche delle quattro grandi Potenze, a tE-rNoi non potremo fare rispettare ,questo
rnini dell'articolo 90, si verifichino le condiarticolo, ;;e non quando avremo ratificato
zioni obiettive, di fronte alle quali l'Italia
il Trattato. Potremo dire: Se pesa su noi
c-0stretta a tale ratifica "
per tante parti inique ci si accorda, almeno
per questo barlume di luce che ci si lascia,.
L'onorevole. Ruini ha faeolt di svolgere
la forza e la solidariet internazionale a cui
il suo ordine del giorno.
rivolgerci .
RUINI. Onorevoli colleghi, l'ordine del
Concludo: quanto a Trieste, Stato Libero,
giorno che ho presentato una settimana fa.,
esso deve avere una amministrazione, un
aveva un'intento di chiarificazione e cercava
Consiglio Comunale, un Sindaco, comunqufl
di evitare il pericolo che la. soluzione allora
sostenuta dal Governo di una ratifica imme:'
11> chiamino. un Sopraintendente, un Com-

ASSEMBLEA COSTITUENTE

6i82 -

diata, e le oppos1z10ni che sollevava spostassNo le basi ed il terreno della discussione.


Quella che doveva essere unanime ed accorata
protesta, non doveva diventare una angusta
e rissosa questione di procedura. che si sarebbe
prestata d interpretazioni non esatte: di
ad0sione all'uno o all'altro b'.occo, di appendice d'un termine di ratifica al trattato.
Ad un dato momento si verific un incontro. Il Governo adott la soluzione, e!'prcssa
nel mio ordine dcl giorno - che non era
soltanto mia, ma rispecchiava idee manifestate da gran parte delle correnti d'opposizione e da non pochi democristiani - di
riconoscere la ratifica inevitabile, ma di
rinviarne l'atto formale a quando, col deposito delle ratifiche delle Quattro Grandi Potenze,. il Trattato sarebbe divenuto esecutivo,
e si sarebbe verificata por rltalia la necessit
di firmare.
Sembrava che si potesse realizzare un
pieno consenso; ma ecco nuovamente divampare il dibattito, che si annuncia confuso ed a
linee non ferme; cosi che il mio ordine dcl
giorno risponde ancor pi ad. una esigenza di
chiarificazione e, nell'osci'lare delle posizioni
a~trui, tiene fermo un punto di vista che
esprime, con la via tramata dalla coscienza,
quella del pi sicuro interesse nazjonale.
Ho sentito l'onorevole Sforza parlare con
tanta nobilt; ma, qualche volta, nel suo discorso, mi pareva che si attardasse la difesa
della prima posizione, della ratifica immediata,
che poi era stata abbandonata. D'altra parte, i
partiti estremi, che avevano ottenuto quanto
chiedevano, rimettono tutto nell'incert~zza
e, rinviando una netta orientazione, si rfuniscono, nella confusione delle lingue, con coloro
che non vogliono la ratifica.
Bisogna, sollevandosi al di sopra del la
tattica di partito, cercare non di confondere
ma di distinguere tre posizioni essenziali.
Prima, il grido di dolore e la protesta, che
di tutto il popolo italiano, e noi qui, avremo
l'unanimit.
Seconda, il riconoscimento che non si
pu evitare, quando che sia, la ratifica; __ ed
avremo anche per questo una quasi unanimit,
tranne un piccolo gru}'.>po di spiriti eletti, e di
elementi nazionalisti, che non si vogliono piegare alla_ratifica mai. ,.
Terza, la determinazione del momento,
in cui dovremo ratificare; quando? subito?
dopo la ratifica delle Quattro Grandi potenze?
Qui va localizzato il dissenso. Ma, abbandonata.
dal Governo la tesi della ratifica immediata,
qual' la differenza, che ci pu lividere?

24

LUGLIO

:J47

Parlo con un sillogismo: visto che si deve


fare la ratifica, visto che all'atto-formale di
ratifica si addiviene con una autorizzazione
al Governo, ecco la conclusione: questa autorizzazione la dobbiamo dare ora o aspettare
che sia data quando le quattro Potenze avranno firmato? La differenza qui.
Di1 rapillamente le ragioni, per cui credo
di potere difendere la tesi adombrata nel mio
ordine del giorno.
Protesta unanime. Non dobbiamo neppure
per un momento indugiare. La frase questa
non la pace che abbiamo meritata frase
detta dal Capo dello Stato con alta passione.
Noi possiamo e dobbiamo affermare che il
nostro paese, col suo contegno, in guerra,
ha meritato una pace diversa di quella che le
duramente imposta. Qualche giornale estero
cerca di negarci il diritto a qosta protesta.
Crede di av.er ragione, nel senso che questa
non la pace d0ll' Italia, una pace che i vin~
citori hanno fatto con l'Italia; un tentativo
di pace che hanno fatto fra di loro.
Ricordo sempre la frase di Byrnes: s,
. vi sono cose ingiuste; ma dovevamo evitare
la guerra europea e mondiale .--se vi sono
ingins\.izie, se l'Italia crocefissa e martoriata,
abbiamo il diritto ed il dovere della protesta.
I nostri figli ci rimprovererebbero un umiliate
silenzio. N la protesta inutile gesto;
dignit e volont di popolo, che non accetta
anche se costretta a dargli esecuzione, il trattato non si ribetla, ma si riserva il futuro f'
la rivendicazione dei propri diritti.
Non andr a cercare - stato detto c.011
molta autorit e finezza da Croce - le ragioni
per cui questo Tr~ttato offende la storia i taliana. la storia. che insorge contro tli esso,
con i valori pi alti dello spirito, con gli
apporti decisivi che ha dato alla civilt universale; con la certezza che, come ha_ fattr1
sempre dopo le pi gravi catastrofi. (ed in ci<'J
unica nel mondo) l'Italia contribuiI- ancoro.
e sar alla testa, nello sforzo per una nuovn
civilt.
Ho accentuato, nell'ordine del giorno, du"
ragioni immediate contro l'ingiusto Trattate_
La responsabilit della guerra del fascisme._
che - sorretto al suo sorgere da larghi stra1 i
politici ed economici negli attuali vincitori
asservi con la violenza il popolo italiano; m;;
qu~sto insorto, ed ha combattuto a fianc:.
degli alleati. Responsabilit del fascismo ..
Voce. Della monarchia.

RUINI. Io par'fo' di un regime nel su"


complesso. Che la responsabilit sia del fascismo ammesso 0ra dagli a'lleati; e bisognfl
ripeterlo. Se no, sembrerebbe che la nespon

ASSEMBLEA COSTITUENTE

sabilil fosse dcli' Italia, e che qunsta dovtis.;e


giustamente pagare. Dobbiamo ripflterlo perch la verit e perch oggi assistiamo ad
una mostruosa invorsionP.: che sono propi'io
coloro che furono fascis1 i o che he.nno !ti.
nostalgia del fascismo a rimprovera.re u1'a
all'Italia., .al popolo chu insodc>, a noi che
l'abbiamo guidato. la responsabilit dcl:a
dura pace che l'Italia dove subire coni e credito del loro regime fun0s1.0. (Approvazioni).
Un'altra ragione profonda, a cui ci appelliamo, sono lo dichiarazioni che gli All<'ati
.hanno fatto, durante la guena, sulla pace e
le e~igenzn o:la convivenza in l.ernazionalo.
La Carta Atlantica ed a1Lre solenni proclo.rna
zioni non sono state applicate allTLa ia e la
pace fra gli alleati ha re.rito, insieme agli
inte:i;cssi vitali d'Italia., i pi'incip dol diritto
e della giustizia internazionale; n ha tenu Lo
conto che, anche co.mo convenienza pratica
e concreta, le . soluzioni meno sfavorevoli
all' Halia erano quel le che pi si confacevano
all'interesso comune ed assicuravano 110a
pace durcwole nel mondo.
.
Mi sono appellato alle dichiarazioni gcuerali, pi che alle promesso Jargite dagli Alknti
aTitalia. Vi tutta una storia, che si potrebbe
fare, delle illusioni, o autoillusioni in cui
vissuto il popolo italiano. Non forse esatto
dire che ci hanno ingannati. Ci siamo ingannati, ma hanno lasda~o che noi ci i ngannassi mo e si sono va '.si delle nostre ili usioni.
Se anche, come degli infelici ci siamo illusi
sulla po1~tata delle loro promesse, queste vi
sono state, e si formato - l'affermazione
non mia, l'ho letta in uno degli ultimi
numeri di Civilt Cattolica - un tacito patto
Lra noi e fra loro. un'esigenza morale ed
abbiamo il dil'itto di chiedere che i I tacito
patto sia mantenuto.
$u questi motivi si basa la protesta che
io vi propongo di elevare, in nome dcl popolo
italiano. Noi non possiamo approvare un
testo di legge sulla ratifica anche non immediato, senza consegnare agli atti dell'Assemblea, ed alla memoria del popolo un
grido di dolore, che vorrei risultasse da un
documento migliore del mio.
Dopo la protesta, il riconoscimento che la
ratifica necessaria. Abbiamo accettato
C!'Oc0; sentiremo O:'lanclo: vi sono a'.cimi
dinieghi, nobilissimi, che non possono per
indurci ad accettare la loro tesi. Ho vissuto
e vivo anch'io noll'ansia, di fronte al'ingiusto
Trattato. Ma sono tranquillo dal punto di
vista morale, perch quando la situazione
determina uno stato di necessit al quale
siamo materialmente costretti a piegare, la

nts3 -

24 LUGLIO L\H-7

nostra coscienza non menomata; e possiamo


e dobbiamo toner conto di altre considerazioni,
d'ordino pratico, e valerci della stessa ra1ifica
nello sforzo di risollevarci dal nostro isolamento e dalla nostra depressione. Se l'esigenza. et.ica sava, l'osta quella che Croce
chiama, nella sua filosofia, economica in
senso lato; ed egli stesso non vorr negare che,
soltanto uscendo dal regime armistiziale ed
entrando nel circolo della organizzazione
internaziona'.e, potremo iniziare la nostra difficile ascesa. La pace, anche non giusta:,
per noi condizione di vita. Non basta che a
pace diventi, anche ~enza la nostra ratifica,
esecutiva. Bisogna che, pur protestando e
riservandoci il diritto di chiederne una men
sfavorevole applicazione ed una futura revisione, dichiariamo intanto - questa la
ratifica - di darle noi stessi, per quanto ci
riguarda, esecuzione, e di col !aborare subito,
con situazione non dubbia, all'opera comune
di salvare l'economia europea ed impedire
nuove guerre nel mondo .
Sono entrato cosi, ormai, nel terzo. punto
dell'ordine del giorno, che, tutti lo sanno,
era stato comunicato a molti amici ed aveva
il consenso di molte correnti, tranne l'esile e
nobile schiera dei negatori assoluti, negatori
di coscienza, Ratifica si, ma non immediata.
L'ordine del giorno contro la ratifica immediata. Non ha capito, il paese, la fretta e la
corsa alla ratifica, che erano rn~lle prime intenzioni del Governo; e non apparivano giustificate dalle pressioni di alcuni alleati che non
si sa in quale misura vi furono, e le amplific
comunque il desiderio e la sollecitazione di
chi lo ha ricevute. Vi sono in questa materia
due punti di vista estremi ed esagerati, di
eh.i non sente che il bisogno della protesta
incondizinnata ed aspra, senza vedere le
esigenze della collaborazion<>, per rimetterci
in piedi, e l'altra di chi non ha un accento di
protesta (non ne ho sentito uno solo nel disc'Jrso di Sforza) e prova soltanto l'anelito della
aziono per la ripresa. Sono due note che bisogna far convergere ad una sintesi superiore.
Quando? q11ando dovremo compiere l'atto
formale di ratifica? Qaando, in hase all'art. 90,
il Trattato sa1 divenuto esecutivo, con la
ratifica delle quattro grandi potenze. Badiamo
bene: il Trattato non sar nrppure allora pQr- fozionato; ha ragione il C')llfga P0rassi:
perch sia perfetto occorre anche la ratifica
dell'Italia; ma pur senza di essa, l'art. 90
chiaro, il Trattato av1 le correlazioni richieste
(con formula eccezionale) per la sua esccutor.iet. Non pu sorgere dubbio giuridico af
riguardo.

ASSEMBLEA COSTTTUENTE

-0184 -

Fino a che il Trattato non sia esecutivo,


non sussistono le condizioni obiettive dello
stato di necessit, di fronte al quale la ratifica
nostra non pu esser negoziata. Allora soltanto saremo anche moralmente giustificati;
_prima di quel momento ripugnerebhe alla
nostra coscienza di curvarci a ci che non ha
ancora la forza della coazione.
Ma se cosi - si pu opporrt: - perch
non attendere. la quarta firma, e decidere
a.Bora sulla ratifica? Non certamente stato
opportuno che l'impazienza del Governo ci
abbia sottoposto fin da ora la questione. Sarebbe stato meglio attendere. Ma poich noi
siamo, come Assemblea, investiti del probl't>ma,
non possono sfuggire i riflessi d'ordine internazionale del non voler riconoscere la necessit della ratifica.
La soluzione che vi proposta. di affermare tale necessit; il che equivale ad una
ratifica implici1a, virtuale, sospesa nella sua
applicazione; e nell'autorizzare il Governo
a compiere l'atto formale di ratifica, quando
siano avvenute le altro quattro ratifiche.
Si dice - un'altra obiezione - se. intanto
avvengono delle nuove cose? Potremo sempre
ritirare la nostra autorizzazione, che va intesa
con la clausola rebus sic stantibus. Intanto,
mentre sotto ogni altro aspetto etico-giuridico ineccopibile, la formula che vi. davanti,
politicamente la pi felice, ed ha l'abilit
spontanea della esattezza e della sincerit
sostanziale: sodisfa gli alleati che domandano
la.nostra decisione per la ratifica, od perfettamente riguardosa per l'altra Potenza che
non ha ancora ratificato.

Fin da ora, e nell'atto formalo del!a


ratifica, dobbiamo rivendicare il nostro incancel'.abile diritto alla revisione del Trattato.
Pensarvi sempre e non parlarne mai , fu
detto in Francia dopo l settanta. Non parlarne
aprtamente, non opporci all'esecuzione, ma
cercare che siano risolute a nostro, minor
svantaggio alcune questioni ancora aperte
d'applicazione; e non stancarci mai di rivendicare, con la nostra stessa collaborazione
reale al bene comune, in ogni occo.sone che si
presenti opportuna, l'esigenza di una concreta
e giusta revisione.
Sar una dura fatica. Vi sono molti punti
dolorosi nel nostro Trattato: mutilazioni di
territorio, perdita delle colonie, riparazioni
economiche, dei quali non sar facile ottenere la revisione.
Ci hanno mutilati alle nostre frontiere;
tranne al Nord. Sarebbe un assurdo se l'Austria avesse avuto brani del nostro territorio,
dopo che ha combattuto flllo all'ultimo contro

24

WGLIO

i947

le Potenze alleate. Eppure abbiamo temuto


anche questo pericolo! Vedo_ qui nel Trattato
un patto De Gasperi-Grilber, col quale l'Italia
si impegna a dare all'Alto Adige poteri legislativi ed esecutivi autonomi. Non chiedo se
il Patto era necessario; non chiedo se doveva
essere inserito nel trattato. Avremmo concesso noi, spontaneamente, tutela adeguata
agli allogeni tedeschi come abbiamo fatto ai
francesi. Comunque n Patto c', e non formulato felicemente. Non entro nel fatto
che le due dizioni, quella francese e quella
italiana, non sono eguali fra. loro (il testo
autentico, in cui fu stipulato, l'inglese, e
non lo conosciamo). La frase <<potere legislativo ed esecutivo autonomo pu prestarsi
ad una interpretazione eccessiva, che pu
essere invocata contro di noi, tanto pi. che
quest'Atto diventa un Atto internazionale.
Io vorrei - e credo l'onorevole PresidentH
del Consiglio non o.vr difficolt ....: che l' Assemblea, nell'atto di autorizzare la ratifica
del Trattato, dichiari che questi poteri legislativi ed esecutivi si devono intendere in
limiti analoghi a quelli che abbiamo concesso
alla Sicilia, ed alle Regioni con autonomie
speciali.
Non sono poteri autonomi nel senso pieno
della parola, un'autonomia regionale nei
limiti della sovranit dello Stato italiano e
nei limiti della costituzione e dolle leggi che
il nostro Stato vorr stabilire. Se noi facciamo
questa dichiarazione come inter.riretazione
autentica, ha un corto valore e pu correggere
le impressioni che possono venire da una considerazione affrettata.
Mu1 ilazioni allo frontier1:i occidentali. Vi
l'ordine dol giorno Badini-Confaloni:iri; non
sar facilo riavere quo~to terro, ma d<;bbiam0

.afformare il nostro diritto.


Mutilazbni alle !rolli::ire orientali: k
pi vo.3te e profond0: interi lembi di terri.torio
ci sono strappa. i; p:lrdiamo le g:;mmo giu
liano che sono Ii alia, e si trovano rid .ttt1 in
una d uazione a"1g.Jscim:a; Trieste rid .tta.
ad una Danzii::.a., ad una Scia!1gha.i, peric,..lo:.a
p-Jr l'. quilibri..:i d'Europa. Convuniva a tutti
gli all ati c,ho fosse rima .ta a noi. Qualcunc
dgli anglosassoni d accorto chn non
opportuno por1 are gli slavi fino all' bonzo.
Gli slavi, fino a poco tempo fa, erano numeri
ca.mente la terza parto; s'avviano ora ad (:y;;sere la. met d ll'Europa, con1inua il lon
sviluppo p: liiico cd econ mica; e grar.d: it
loro p0so c1mphls ivo. D'altra parto n11 (~
balenato un accenno, quandJ : i parlato d :lla
possibilit di ncgo_~iare G Jrizia con Tri1sto:
che la stesga Russia forse si accorta. c.Jao noi:.

ASSEMBLEA COSTITUENTI!.

era sua conveni0nza far sorge-re una grar.dc


cit1 marfo.ara, in mano ad al1 re p,, tcnz"
P,r verit, vi0n in mr::nto il giudizio di Talkyrand par l'asrndnio d l duca d'EnghLn:
Non scltanto un delitto; anchJ un orror,j >:.
Malgrado tutto, una vclta compiuto
l'errora, non sar fa0ile rimediare.
E co:::i pclr le colonie. Avommo il no 11
secco dJll'Inghiltnra ad una prnposta russcfrancese, a.pp::ggiata dall'Amrrica, di rostituirLi alla nostra g;stfone. Le rnbbiu invadono
. le fattorie libicho; sono inutilizza i gli impian1i indmtriali e commorciali d' Erit rla, m:irciscono le banane 80malo. Ma gli inglesi sono
contro di nei; io Vt.do ancora levar~i un alto
funzionario del Fordgn Office e dire che aver.-;
lo vecchie colonie significa avere la fl.Jtta, r:ignifica la guorra, con gli arabi Eignifica una
di p :mibili 1 di mc zzi finanziari che ne i non
abbiamo. Chiara da la nostra ri posta: che
non vegliamo il vecchio tipo di colonie; vogliamo un Li po nuovo che esce da quello storico,
ch1 non pi colonia, e che ba a su due cose:
sulla Ficur0zza, sulla libert, sull'avviamento
alla indipendenza dl lle prpolazioni indigene,
t.d in:_i0me rnlla collaborazi0ne con le altre
potenze nello sforzo comune.
Vi sono pc i le riparazioni: 230 milioni di
dollari cui ci ha condannato il Trattato. Ec;sore condannati a pagare delle riparazi:mi
un assurdi), se si considera ci che abbiamo
dato agli allea.ti ccme apporto E,conorriico di
roquh.izioni, di lavoro, di amlire; e qua'1to
abbiamo sofforto combattendo insieme contro
i tedeschi; tre quarti dei danni globali per
tutta la guerra caddero E.u nei quando eravamo
cobelligranti con le Potenze Unite.
Dovrf;mo pagare anche pi dei 230 milioni di dollari, se ci applicheranno duramente
l'art. 69 che, col SPqum.tro di tutti i beni italiaTJ.i all'estero, ci rbbliga ad indrnizzare tutti
i danni avuti dai cittadini stranieri. In Brasile, dove si discute, e non certo, se una d )lld
rne navi sia stata aftondata da un sommergibile italiano, tutti i beni dei nostri connazionali vennero sequestrati e venduti.
Si aggiunga che, essendo obbligato a concorr11re alle riparazioni con le nostro industrie,
ci potr limitare il nostro sforzo di ricostruziun0, anche pel piano Mar~hall.
Saranno i 230 milioni ed i diritti di riparazicne al di sopra di es~i, rinunziati? Hanno
rinunziato le potenze pi grandi, l'Inghilterra,
l' Amorica; sono in corso accordi con la Francia p\lr il sequestro di beni italiani; non m0lleranno le piccole nazioni.
Dobbiamo combattl~re con tutte le forzo
1e battaglie per la revisione, senza crt:arci

OHl5 -

24 LUGLIO I q '1'7

nuove e far;i!i illu i ni. Alcuni gi :rnali ripetono, con gra d J 1


"r(zza: <<la r vi Lne
in atto . Dal mini tro Sferza - nes: uno
pu con maggi.,r prc:s1igio rappr:.sentar._, il
no,;tro pa ;se - ho a coltato parole co='i vibranti di ~ p.:,ra:i.za che non oso prend r.-i di
fronte; Pgli ci ha d ;tto di a'mosf~ra ~piri
tuale; di pare, lo buono; ne i italia-i, ci ha dJtto,
amiamo ml lto le par: lo che tcccano il nostro
cuore. Ha aggiunto cho non d bbiamo far .. i
piccoli MachiaVtlli. D mardJ p rd .. no alla
ombra di messer Nic<:l; almeno sap Js: imo
fare da piccoli Ma".hiavdli, e non buttarci
avanti, senza -nulla di cr_ ncroto', ( d acconton~
tarci di solo parulo! L'idoali.om~ pi alto non'
si pu scompagnare da un sano n:ali:-mo.
L'onorEJVO!e Sforza ci ha detto di avere udito
parolo buone per Gc.rizia, di cui si lima e
s'in: idia la corchia pi str;t1 a.
SFORZA. Ministro degli affari estrri.
Furono dichiarazi ni, non parole:: 10 par In
sono parole e le dichiarazioni sono dichiarazioni.
RUIN 1. Sono parole, onorevole Sforza;
nessuno pi di me le augura che diven1 ino
cose.
Nessuno pi di me ha soff:.rto dPlle parde
buone cho abbiamo ascoltato noi ddla ri:dstnnza e della cobelligt-ranza; e ne na' ceva
pi spr:Sso il frutto amaro dolla dolusiorn01.
Non d)bbiamo rim:aldare ancora di nuove
a.nella la catena umiliante delle illm ioni.
L'onorevole Sforza fu molto cvrtese con me,
e disse di ammirare la schietta semplicit con
la qua.lo, il giorno chl Badoglio al Grand
Htel, rivolto al Comitato di liberazion0
nazionale ci offene di entrare nnl suu Governo
io ri:posi: ~;, il Comitato come gWf:rrio di
liberazione. So io avesc i :3.puto da Lei (ma.
Lei era ancora ottimi:;ta) come ;;tavano ri)alirrnnte i nostri rappcrti con gli Al! ;ati, che
non ci lacia.vanJ muover.::i, e non ci davano
abba~tanza di ci che d 1mandavam0, di armarci per morire per loro, se io av1:ss'i saputo
questo, non avrei ri. posto co~i. Sal'f.:bbe :;tato
forse megfa, Ghe al governo fosse restato Badoglio o un comando all~ato.
Perdonatemi, se in~i.;to. Vorroi che ci
immunizzassimo contro il ritorno amaro o
desolante ddle au~ oilluc:ioni.
Anch: p<3r il piallo Marshall ~ che voi volete
trpppo legare al Trattato, ma che Ct:rtamuntfl
riE.1ntra nel quadro attivo d lla pacu.
Che coso. il piano Mar~ hall? In vnrit ,
non un piano; un invito a !'are un piano;
un avver;,imento alle p Jtrnze \)urr poe p Jrch
pensifi:o a se stesse: pcrch coordidno i loro
::;forzi; l'America v1odr pd che co~a da"f di

gg

S15l!:MBLEA COSTITUENTE

01M -

aiuti per evitare il disor,line e lo sfacelo, per


rendere pos~ ibile la ricostruzione e la rnlvezza
d'Europa. Questo il piano Marshall; e non
vi neppure un impegno formale. Non si Pa
che cosa decider, a fine d'anno il Congresso;
dove non mancano riserve e dubbiezze di
partiti.
Ii piano Marshall per nui una necessit,
perch non potremmo avere altrimenti gli
aiuti che ci sono indispern:abili. Ed , ad ogni
mcdo, una cosa seria e formidabile
Dobbiamo andargli incontro senza esitazione e con fervore, ome hanno fatto, al
primo parlarne qui, con giovanile entu'ia!':mo,
in un loro duetto, Cancpa e Sforza. Ma non
ci giova accendere ancora una vcl1 a la fiaccola
dJll'illmiom; e cr(dcre che sia il Bngcdi
dJstinato a ri'Solvere tutti i nostri probL:mi.
Dio non voglia che si pa::s.i troppo fadlmonte
dal torrido entu~ ia~mo alla boutade - non
cortamente sua, onore, vole Sfc rza, che la
montagna partorisce il topo., Ar.diamo incontro a que$to piano con tutte le nostre forze,
ma illusioni no: il Paese ne riportere:bbe demani un'altra amarE,zza.
L'America ha perfettamente ragione di
impostare cos la sua posi::.ibilit d'aiuto; che
non sar0bbe efficace senza un coordinamento
europeo di sforzi. A pt'1scindero da ogni
proi::pettiva politica, che vi sempre, la ripresa
economica europea - e l'America d rivolgeva
anche alla Russia, condizione di pace cd
implica un piano d'insieme. E l'Amrrica ha
la possibilit d'aiutarci: non ne dubiti l'onorevole Nitti; immenso Paese, ricco, cmi ricco
che non c' nPppure il socialismo; un operaio guadagna 400 dollari al mese, (centinaia
di migliaia delle nostre lirette). Questo Paese
ha una .bilancia commerciale che quest'anno
presenta, dagli ul1 imi dati, un supero di otto
miliardi di dcllari. Ne gcdrcmo due col turismo. ha detto qualche amcricano; fd anche
il turi 'mo ci aiuter; resteranno ad e gni mc do
sei miliardi, che sono una picee.la parte d Ila
sua prcduzione annua d. 150-200 miliardi di
dollari all'anno, e potrebbero bastare alle
esigenze dell'Eurcpa.
N la convenienza degli Stati Uniti di
America soltanto indiretta, seppure come
tale grandissima, nell'assicurare l'ordine e la
quete nel mondo. anche diretta, economica.
So l'America vuole continuare nel suo enormf:
apparato produttivo, rnella sua gigantesc:a
struttura industriale, deve. aiutare gli altri
Paesi e continuare come faceva con la lC'gge
u affitti e prestiti . Che questo tenga lontano
da lei per sempre la crisi di sovraprcd]Jzionc.:,
io non so; che possa continuare sempre ad

!4

LUGLIO HJ47

i rnportare tanto meno di ci che espo t , io


non so, ma la situazionB attuale questa, od
esiste una larga possibilit di aiuti.
Hoover ha detto che l'America non vuole
pi darci soltanto carbone, petrolio, grano,
noli; vuole e:oportare piuttosto prod.Jtti fini'!i.
Si d'altra parte affermato che alcuni rami
d'industria hanno gi comandi per 10 anni,
e si dovranno equilibrare le domande interna
ed esterna. Ma prernpposto di studio, pr.l
piano Marshall, l'esatta situazione dolla
economia americana; e l'Europa d :ve rel!dersene conto per le sue domande; ma questo
corto, onor0vle Nitti, che non ne manca
la pos;-ibilit .

Dobbiamo prrpararci pe1 I' olaborazio1w


' del piano Mar hall. Anzi: avrommo d_.vuL
essere gi pr. para'. i; e non lo riamo. Gi
1 organi di riccrca che io a vovo forma~ i a.I
1 Ministero d:lla"Ricostruzione (o di quello p i
piani avevo chiamato alla prm.:idenza l'at. tuale ministro Dd Vecchio) non vissero pi,
quandJ lGJ.sciai il Ministero, pcr dissnd sul
piano finanziarie-economico. Si sono, p< r
II eccezione, prosC'guiti gli studii dlla Commi. I sione Caini, cho avuvo cos1 il ':lito per la ricon!I versione; ma i rn( i ri,-ul1 ali non vcnnoru
ancora pubblicai i. N lo sono i dati cho r i
dovevano racccgliere, secondo le di po~izioni
di Campilli e Vanoni, per la nostra documrnl tazione a Bretton Woods.
I
questione di coscienza e di responsabilit; ed io non esito a dire chn l'Ufficio economico agli Esteri - u' quale ha alla tor:t a un
ex diplomatico, che non ::i intend) di ca: e
economiche e ad una confercnza stampa ha
...detto cose molto inerntte - d we essero r.Jrganizzatc;, non sslo per la s1 ipulazione d. i
trattati di commorciGJ (ove pi gic,verf,bbo la
competenza del Ministero d ;l commercio
estero), ma per la rac,colta e !'mo tempestivo
di elementi sulla nostra economia, di cui non
si pu fare a meno nei rapp Jrti internazionali.
Manca tale pnparazione; _ e d -;bbiamo
sperare che non si ripeta la scampagnata 0
l'improvvi::azione che si obbo un'altra volta
a Parigi. L'esempio ci ammoni!ce; sono andati
in meno, e sono capaci; ma la proporazionr:_
non era purtroppo gi pronta.
In Italia manca il piano; c' dappertuttv:
il piano Truman in America, il piano Morrison
in Inghiltorra, il piano Monnet in Francia, il
piano De Groote in Belgio. Noi non ne abbiamo nessuno. I piani sono paziente opera
collt:ttiva; da noi si parla piuttosto dei pianificatori, come di rabdomanti che hanno la
bacchetta magica; e ci fermiamo a.Ile formule

l
I

A!!Sl!:MISL~A COS'll'!UENTE

tH!57 -

esterne. Il piano manca; e Sf' 111 vede ora


l'asscluta necessit.
Se occor.re fara, dt:l piano Marshall, un
piano dai piani, europeo, bisogna ch vi sia
prima, p:ir noi, un p~ano italiano. Dobbiam0
averlo per le nostr richieste, di fronte a,
quelle degli altri. Dobbiamo averlo, porcM
se ~, necesf ari0 un coordinamerto eurc- poo,
non pu andare oltre i limi1 i dulle inder:gabili
Rsigenze dJila nostra economia nazionak;
1~ se va Sfppellita per sempre la funesta chimera d 1ll'autarchia, non si pu distrugger(
una determinazione autonoma di moviment(J
~iconomico, ch0 condizione di successo e di
vita.' Il coordinamento richirde obblighi
reciproci, ma anch0, in ciascun paese, una
corta lib :rt di azione.
Il piano dJbbiamo averlo e manovrarlu
noi italiani: l'America tende a dare i suoi
mutui, alle singole imprese, ( d industrie,
sia pure con la garanzia dello Stato. Ora
evidente che allo Stato spetta l'intorVEmto
ed il controllo, per la miglior dUribuzione di
sforzi noll'intHesse della Nazione. Il piano
italiano , anche sotto tale a"petto, necos."ario.
Ed necmwaria una nostra impostazione
nel piano europeo che r'sponda ai nostri,
interessi. Nel quest onario o merrwrandum
alle potenze aderenti, di cui abbiamo avuto
fugace notizia dalla stampa d'oggi, sembra
che si chiedano dapprima dati sui danni di
guorra. Possiamo e dobbiamo dimostrare
che pi di altri ne ha sofferto la nostra Italia,
pc,rcvr: a tutta, ndla sua lunghczza, dalla
gurra- dova 1tatricA. Ma la sostanza d,)lla
richicista sembra impostard cod: far l'inventario d Ilo risorrn di rgni paeso, indicare la
posdbilit di sviluppo di_ queste risorse,
ricavar,0 - come tormiIJEl di 1111 diazione fra i .
due ordini di dato - il fabbi3c gno del paese
por lo sviluppo indicato. Se coil - -d appare
prc,babile - bi;;f gna guardarfi porch l'Italia
non parta har_dicappata cd in condizioni di
inforLri1 di frnte allo altre nazioni; e seduta
al t ave lo di Parigi accanto a potenze pi for1 i,
avvan1aggiate dalla loro condizione di vincitrici, non abbia mono di ci che avrebbo
avuto, presentar.dod sola, agli Stati Uniti.
Nei non abbiamo le risorse che hanno altri
Paesi; noi ci troviamo in uno stato di sofferenza e di:agio maggiore l.0gli altri paesi.
Non deve far velo lo spettacolo balordo fl
dannoso di godimento e di spreco, a cui assistiamo da parte di pochi privikgiati;.. kggevo
anche stamane in giornali stranieri: Lusso
e miseria in Italia. In realt da noi, il tnor di
vita e la situazione alimentare sono inferiori
che arove. ' Se siamo considera.ti nazione
4

24 LUGLI6 1\)47

vinta, si tenga conto almeno della poo:izion:peggioro, in cui :=-iamo gettati.


Vi dir soltanto alcune cifre:
Inflazione, tranne i paosi in dissolvimenti,
monetario (come l'Ungheria e la Grecia)
la circolazione rion supera negli Stati extr
europei e negli altri europei di quattro volti',
quella del pr11guerra; in Gr.an Brettag11a non
la supera di due volte; in Francia, pur cos
prova1 a, di sei volte. In Italia (sono dati del
1946) l'al:lmento di 25 volte!
Costo della vita. Prendendo come riferimento il 1939 ed il 1946, ni paesi extra
europei ed anche europei, nel Benelux e nei
paesi Scandinavi, non si raddoppiato il
costo della vita. In Inghilterra aumentato
so1tanto di un terzo. In Francia di 8 volte.
In Italia di 30, od ora siamo a. 40 volte, in
confronto al preguerra.
Sono cifre di comparabilit discutibile,
ma servono come grande indicazione; e vorrei
cho fossero tenute presenti.
. Ma si, noi adAriamo con tutte le nostri
forze, ma chindiamo che si tenga conto delle
nostre neces~it. Il generale Marshall, quandn
parl per la prima vol1 a del suo piano, diSSl'
che vcleva evitare il bisc.gno ed il di.sordine,
e dare la sicur0zza all'Europa. Noi italiani che,
malgrado le nostre b( ghe, non abbiamo conosciuto gli sc10pori e le agitazioni dialtri Paesi,
ed abbiamo dato prova di disCiplina, ci troviamo in condizioni pC'ggiori di altri paesi,
per alimentazione e per tenore di vita, p,
siamo pertanto pi esposti, obiettivamente,
ai pericoli che il piano intende evitare.
Noi non vogliamo tcgliere nulla a nessuno.
ma far presenti le nostre necessit par1 icol'ari.
Non parlo di paesi scandinavi, non parlo d J
Benelux, ove il franco btlga fa premio sulla
sterlina, ed quasi alla pari dc:l dollaro; <:;
quel governo, ha nel suo piano, dichiarato di
poter far frnte ai' suoi bisogni con le suE
risorse.
Siamo legati all'Inghilterra ed alla Francia,
con cui damo destinati a fare molto cammino,
specialmente sul terreno economico. Con~ciamo le loro difficolt. Grava sull'Inghilterra.
l'ombra d,:ill'Impero che sembra dissolver_ i,
della funzione di clearing, mondiale che ha
perduta, df:lla necessit in cui si trova di
importare pi della met del suo pane e d-~111
materi6 prime, per le sue industrie. Nonostante le enormi difficolt, l'Inghilterra, con
sforzo austero verso cui deve andare l'ammirazione di tutti, ha fatto si che il bilancio dolio
Stato in parrggio; che le esportazioni hanno
quac-i raddcppiato i valori che avevano nel
1938; che la paurosa data dPl 15 lugliol in

ASSEMBLl'.A COSTITUENTE

cui la sterlina doveva. parificard al d::.Uaro


(ne parl qui con appremione C)rbino)
pa.-;rnta, e le cose sono andato a posto. Morrison ha ragione di elevare l'inno alla vita,
contro il di::fatti5mo. La v0cchia Inghilterra
vu0l rnn0vare i sur i macchinari, ed impianti
perch il fatto ronda.montale economica.mento,
oggi, che l'America si industrializza.la. in
una forma mcdcJrnhsima, di fronte allo altre
potenze, che P trovano arrotrate. C IDpk~s
sivamnnte, dagli S1a.ti Uniti e dal Canad,
l'Inghilterra ha avuto ere.diti per oltre 5 miliardi d d Ilari.
La Francia in condizioni non. buone,
come noi, per la. finanza. dello Stato, per l'inflazione, por i prezzi, per il disavanzo nella
bilancia dei pagamenti inferna.zionali.
Ma non dobbiamo dimentica.re che la
buona terra di Francia bastava a sfamare
la sua popolazione ed anche ora, nel piano
Monnet, previsto che, ridotta del 25 per
cento la. superficie a grano, baster al suo
pane . La Francia era la terza . potenza al
mondo per il ferro, la quinta per il carbone.
Grandi sono le sue risorse. Ed ora vuole
anche essa rinnovare i suoi impianti, ed ha
avuto prestiti per quasi tre miliardi di dollari.
Ne ha avuto per 300 milioni il Belgio; da
15(J a 200 ciascuna l'Olanda, la Danimarca,
la Norvegia; pi di 100 ciascuna la Cecoslovacchia, la Polonia, la piccola Grecia. L'Italia ne ha avuti 180, come prestiti, ed vissuta dei 550 milioni di elargizione dell'U. N.
R. R. A., che pure non hanno raggiunto, per
abita.nte, l'aiuto dato alla Grecia. L'Italia ora
chiede anch'essa prflstiti da restituire. Ed ha
diritto ad una perequazione.
I suoi bisogni sono grandi: Ha pagato
la guerra, sostanzialmente, con una riduzione del tenore di vita pi duro che altrove.
Si calcolato che soltanto nel 1950, con
sforzi eroici, producendo di pi, esportando
di pi riusciremo a raggiungere un tenore di
vita corrispondente a quello del 1938. L' Italia ha un suolo in gran parte arido e montuoso, che non basta al suo cibo; ha un sottosuolo povero; e non possiede grandi risorse
d'energia. Durante il periodo fascista, quando
per vivere dovevo scrivere articoli anonimi in
riviste tecniche, ho dimostrato, con raffronti
internazionali che il primato e la vasta disponibilit dell'Italia per la conquista della.
forza .. una leggenda. Non parliamo poi del
Mezzogiorno: al sud del Sangro e del Liri
la portata di tutti i corsi d'acqua soltanto
di 50 metri cubi al secondo; cio non superiore
alla portata. di magra del Ticino.

61~1

24

LUGLIO

1947

Fra i paesi del mondo l'Italia era, secondo


Colin Clark, al venticinquesimo posto per il
reddito. Secondo il Fischer. non potr('lbbe
mantenere pi di 100 abitanti per chilometro,
quadrato; e ne ha pi di 150. L'Italia rappresenta soltanto il due e mezzo dell'industria dcl mondo; mentre come popolazione,
di fronte alle altre nazioni industrializzate,
rappresenta il cinque per cento. Dati raccolti (che hanno stupito dapprima gli stessi
dirigenti della nostra Statistica) dicono che
il numero degli occupati nell'agricoltura
rimasto a 8,8 milioni (lo sforzo dei miglioramenti compensato dallo sviluppo dei mozzi
tecnici) ; gli addetti alle industrie ed ai trasporti sono andati da 4,6 a 6,2 milioni; al
commercio ed alle banche da 0,7 ad 1,6; a
prof0ssioni varie da 1,4 ad 1,7. Ci che impressiona che la cosiddetta popolazione
improduttiva salita da 7,6 a 15,4 milioni.
gente che in parte attende anch'essa,
ad esempio, ad attivit domestiche, ma la
cifra, raffrontata ad altri paesi, ha un innegabile significato: che in Italia pi difficile
trovar da lavorare; che vi da noi, in questo
senso una disoccupazione cronica, endemica;
pit profonda che quella dei disoccupati temporanei, iscritti agli uffici del lavoro.
La popolazione, cosl numerosa, il nostro
tormento, ma anche la nostra forza. Un'altra volta vi dissi che di fronte al preguerra
siamo aumentati di un milione e mezzo di vite.
Siamo invece aumentati di 2 milioni e, se
teniamo conto di un milione della Venezia
Giulia abbiamo un aumento di 3 milioni.
Soltanto gli Stati Uniti che sono saliti
da 130 a HO milioni, ci superano in percentuale d'incremento. Sono aumentati i
i paesi extra europei. In Europa - tranne la
Scandinavia e l'Olanda, in lieve aumento -,
tutti i paesi sono diminuiti. L'Inghilterra ha
perduto pi di mezzo milione;' la Francia un
milione e mezzo d vite. L'Italia ormai -: infranta la Germania - la nazione pi popolosa del continente europeo, tranne la Russia,
che un continente.
Questa enorme umanit>> nostra, italiana, ci crea dei bisogni; che dt:vono essere
prospettati per il piano Marshall anche sotto
il riflesso internazionale. Ascoltato: In Francia, 'come nell'America Latina e nella stessa
Inghilterra, nf'SS\ln processo di ricostruzioni:r
e di sviluppo industriale e agricolo pu essere
realizzato senza la mano d'opera italiana,
che la chiave di tutti i problemi . Q-.iesto
scritto in un piano economico francese.
Se altri paesi hanno bisogno della nostra
mano d'opera, dobbiamo fare in modo , che

AssEl\IBLEA CosrnuENTE

-M89-

i nostri emigranti siano accolti bene e senza


sospetto; non dobbiamo . proseguire nella
stolta politica dei Fasci italiatii all'estero, ma
farci rispettare; e studiare piani di emigrazione, una buona vblta organici e completi.
L'emigrazione comunque non pu bastare.
necrissaria anch'essa (Interruzione clel deputato Maz:wni). Caro Mazzoni, sto per dire
ci che desidera; che pref3ribile lavorare in
casa nostra. Anche dal punto di vista internazionale - dobbiamo dimostrarlo a Parigi
- costa di, pi trasportare un italiano nel
Belgio 'od in Francia (bisogna creargli alloggi
e condizioni d vita, bisogna pagarlo tre
volte i nostri salari); costa di pi che far lavorare i nostri operai in Italia.
Abbiamo in Italia, ogni anno, 400 mila
uni1 lavorative in pi; e dobbiamo far le
lavorare. Manderemo fuod con l'emigraziom', soltanto quelli che non troveranno occupazione nella agricoltura (non saranno _molti,
e noll'industra, dove esistono possibilit;
abbiamo, oltre alle alimentari ed alle trasformazioni doi nostri prodotti agricoli, rami
d'industria come le tessili, le chimiche, le
stesse meccaniche (ma non devono pi vivere
sulle commesse di Stato) che possono assorbire nuova mano d'opera.
Ci sia dato il modo di lavorare, con materie grezze o semilavorati stranieri; il nostro
destino di esportare mano d'opera, anche
quando esportiamo prodotti finiti.
Sta beninteso - caposaldo del piano
Marshall - che i rapporti di scambio non saranno con la sola America, n soltanto fra
i paesi aderenti al piano. Dovranno estendersi ai paesi che non vi hanno aderito; speriamo che atleriscono in spguito. Intanto la
sfera degli interscambi sar, con criteri economici la pi larga e la pi conveniente. Noi
italiani non possiamo far a meno di esportare
e di importare con paesi, che hanno caratteri di complementarit con la nostra economia. Cosi coi paesi balcanici e con la stessa
Russia, che ci pu dare materio prime' perch
lavoriamo le sue navi. Cos con i paesi mediterranei e del Medio Oriente; dove - pur riprendendo la gestione fiduciaria delle nostre
ex colonie - possiamo avere contatti con le
popolazioni arabe, pi' amichrvoli che non.
abbiano con le grandi potenze europee; (a
proposito perch non si dato corso agli
accordi commerciali con l'Egitto, che ci potevano compensare degli altri, meno favorevoli
per il sequestro dei nostri beni?). Vi sono poi i
rapporti col Sud America ... Non insisto pi,
ma vonei che questo largo panorama non
sfuggisse ai nostri rappresentanti a Parigi,

Lu&L10

rntio7

perch non ne mancasse il riflesso, sia pure


indirette nel piano Marshall. Soltanto con
uno sforzo d ampio respiro possiamo - tale
sia il nostro piano interno - realizzare la
nostra ricostruzione; purch ci striangiam<1
la cintola ancora per qualche anno; e purch
riusciamo ad esportare il 130 per cento pi
di prima; ad accrescere la nostra marina mercantile del 50 per cento. Meta di aspra conquista, e da affrontare senza illusioni.. ..
Ho voluto assumermi il compito di vaccinare contro le autoillusioni; ed esporvi
nuove cifre, che ho messo insieme con fatica,
ed hanno soltanto un valore di indicazionfl
e di interesse per illuminare la via. Il piano
Marshall, con le sue difficolt, luce di speranza di organizzazione . internazionale .....
Lasciate ora che, da un dovere pi ingrato, mi sollevi anch'io all'inno fervente di
Canepa. L'Italia ha dato il contributo maggiore al concetto di nazione, con i suoi pensatori, sia dal punto di vista ideale, come il.
Mazzini, sia da quello strettamente giuridico,
come il Mancini. Uno scandinavo, premio
Nobel, il Lange dice: ''Quando si parla di
nazione, si pensa in italiano . L'idea di nazione la forma pi alta finora raggiuntti.
dallo spirito: noi siamo nati e. viviamo nel
cerchio di quell'idea, disposti a sacrificarle I.a
vita ed ogni altra cosa le nostre convinzioni
individuali,. la stessa giustizia supernazionale: L'idea di nazione non pu non. deve
morire; deve anzi potenziarsi e vivificarsi nel
quadro dell'idea internzionale. Anche qui
noi italiani siamo all'avanguardia. Nell'altro
dopoguerra Coodenhove Kalergi aveva scritto
nella sala di Paneuropa: L'.Europa di Mazzini ha vinto sull'Europa di Metternich).
Purtroppo non stato cosi.
Sembr che vincesse l'Italia di Hitler;
e purtroppo noi oggi viviamo, come per
una vendetta beffarda di Hitler, fra due
''spazi vitali che stanno di fronte, e pur~roppo lo stesso piano Marshall parrebbe
avere dato occasione ad un irrigidimento fl
ad una frattura. Vi un blocco che ormai
gravita sopra la Russia e potr non chiedere
m~i un soldo all'America, vivendo appunto col
sistema russo di ridurre i propri consumi f'
provvedere ad impianti e piani nuovi. Contro
questa lacerazione noi dobbiamo reagire con
tutte le nostre forze e potremo riuscirci con lo
stesso sviluppo del piano Marshall, esercitando intanto una funzione di indipendenza
e di mediazione tra i due blocchi. Noi apparteniamo alle potenze del piano Marshal I;
apparteniamo all'occidente, e del resto anche
l'onorevole Togliatti nel suo discorso a Yene-

A331'::MBLEA COSTITUJ!:NT!

011'0

zia disse che l'Ita 1ia deve partecipare al


piano Marshall, purch questo non soffochi
l'autonomia economica delle nazioni partecipi, e non sia un'arma contro la Russia, Il
piano Marshal 1 non deve prendere posizic;me
contro il pi ampio complesso internazionale,
nel quale potr sboccare domani. Chi depreca
la guerra, desidera con tutto il cuore che, non
in antitesi, ma come anello fra i due << spazi
che sono ciascuno (anche la Russia) un continente, la vecchia Europa che fu definita
un promontorio dell'Asia per la sua posizione
geografica, la piccola Europa che ha creato
e dato la civilt bianca.al mondo, l'industre
Europa che nel secolo scorso .era diventata
l'officina del mondo J>, l'impoverita Europa
che durante questa guerra ha _perduto il suo
primato economico ed ha visto la rivolta delle
genti di colore nonostante tutto, l'Europa
possa - ne sia il piano Marshall l'inizio riprendere una sua funzione di equilibrio, e
riaffermare ancora il suo compito e la sua
forza di civill. In questa rinascenz l'Italia
sar al suo posto, accanto all'Inghilterra, e
pi ancora alla Francia, ed insieme alle altre
nazioni europee.
Da questa Assemblea, nell'atto stesso che
ferita come nazione, l'Italia rivendica i suoi
d!ritti, si alzi un'invocazione appassionata
all'idea ed all'organizzazione dell'Internazionale, che fa n-on spenta fede dei democratici alimentata da Mazzini; lo spirito
profondo della religione cattolica, che vuol
dire <e universale ; il pensiero del manifesto dei comunisti, che non rinnegano pi
l'idea di patria. In nome di queste forze vive,
sollevandosi sopra i partiti, l'Assemblea - dovrebbe esso re l'ultima parte del mio ordine.
del giorno, che riecheggia un'articolo della
nostra Costituzione - l'Assemblea afferma
la volont dell'Italia di partecipare allo sforzo
comune per la salvezza economica dell'Europa e per la creazione di un ordine interna. zionale che, anche mediante limitazioni reciproche di sovranit fra gli Stati, assi ~uri la
pace e la g'iustizia fra i popoli (Applausi).
PRESIDENTE. Il seguito della discussione rinviato a domani.

Interpellanza e interrogazioni
con richiesta di urgenza.
PRESIDENTE. Comunico che gli onorevoli Lucifero. Condorelli e Colonna hanno
presentato la seguente interpellanza con
richiesta di svolgimento urgente:
" Al Governo, per conoscere se, conside. rando la necess:t di rientrare nella normalit

24

LUGLIO

1947

e di dare un effettivo. contributo alla pacificazione nazionale, non ritenga di procedere


alla liquidazione delle leggi, delle procedure
e degli organi straordinari, restituendo ai
giudici precostituiti ed alle leggi ord'.narie
dello Stato l'autorit ed il prestigio indispensabili ad un reale sviluppo democratico della
vita del Paese.
" LUCIFERO, CoNDORELLI, COLONNA "

Chiedo al Governo quando intende rispondere.


DE GASPERI. Presidente del Consiglio
dei Ministr._i. Far sapere quand questa interpellanza potr essere svolta, dopo essermi concertato con gli altri Ministri.
PRESIDENTE. Sono state inoltre presentate le seguenti interrogazioni con richiesta di risposta urgente:
"Al Ministro dell'interno, sul contenuto
della sua circolare telegrafica dell'8 lug1io
1947, con la quale si dispone di sottoporre ad
autorizzazioni e controlli della polizia le riunioni dei lavoratori all'interno delle aziende
in cui lavorano, anche quando dette riunioni
sono indette dalle Commissioni interne; ci
che costituisce un attentato gravissimo alle libert democratiche e sindacali.

DI _VITTORIO, BITOSSI, NOCE TERESA,


NEGRO, FLECCHIA, MASSINI ".

" Al Min:stro del~'interno, per conoscere i


motivi che hanno indotto il direttore generalt>
della pubblica sicurezza ad emanare la circolare 40617/4412/1962 dell'8 luglio 1947, che vieta le riunioni all'interno delle fabbriche.
" Questo provvedime.nto annulla di fatto
cinquanta anni di conquiste sindacali, realizzate dai lavoratori italiani di ogni tendenza
politica col proprio sacrificio e spesso col proprio sangue, e pone il nostro Paese alla retroguardia di tutte le Nazioni democratiche del
mondo .
'-" L'interrogante chiede, perci, che la circolare venga immediatamente revocata.
LIZZADRI " ..

Chiedo al Governo quando intende rispondere.


DE GASPERl, Presidente del Consiglio
dei Ministri. Informer il Ministro dell'interno perch faccia sapere quando intendP
rispondere a queste interrogazioni.
PRESIDENTE. Comunica il testo delle
seguenti altre interrogazioni urgenti:
" Al Ministro di grazia e giustizia, per sapere se risponde a verit la not:zia data ,dal

ASSEMBLEA

CosTl1'U!<;NTE

6191 -

giornale l'Vrnanit sui fatti delle carceri di


Poggio Reale; e quali provvedimenti d'ordine
generale intenda prendere per difendre }l
cittadino dagli arbitrii della polizia.

CALOSSO "

" Al Ministro di grazia e giustizia, perch


cdia chiari riferimenti su quanto la stampa
vien pubblicando circa sevizie e maltrattamenti che sarebbero stati inflitti a detenuti
nel carcere di Poggioreale di Napoli, e per
sapere se, in vista di siffatti avvenimenti, non
creda di impartire istruzioni intese a rafforzare il poter di controllo sulle carceri da parte
dell'autorit giudiziaria di organi ausiliari,
e di ripristinare il diritto di accesso dei membri del Parlamento negli Istituti di pena.
" SALERNO, LEONE GIOVANNI, RICCIO
STEFANO.

,_

Chiedo al Governo quando intende rispondere.


GRASSI, Ministro di grazia e giustizia.
Ricordo di avere gi dichiarato, in occasione
di analoga interrogazione dell'onorevole Pertini, che risponder allorch mi saranno pervenuti i risultati di un'inchiesta che ho ordinato sui fatti di cui a queste interrogazioni.
PRESIDENTE. L'onorevole Cimenti ha
presentato le 'seguenti interrogazioni. 1Jrgenti:
" l Ministro della difesa, per conoscere :
1) quali provvedimenti siano stati adottati a
seguito di quanto il Ministero del tesoro disponeva, con suo telegramma 6 giugno 1947,
n. 1718) - diretto al Ministero della difesa
(Esercito) - per il rapido e meno oneroso
completamento della bonifica dei campi minati, e ci conforme anche a quanto a suo .
tempo suggerito dagli organi tecnici competenti dell'Ispettorato bonifica campi minati
(B.C.M.); 2) se non sia il caso, quindi, di accogliere le richieste del Ministero del tesoro,
dirette a fare eseguire tutti i lavori di bonifica campi minati attraverso il sistema degli
appalti, adottando il criterio della formazione
di piccoli lotti (5 o 6 milioni), da affidarsi a
cooperative che assumano la totalit degli
operai sminatori e diano garanzia di risolvere rapidamente questo delicato, quanto urgente problema;. 3) perch, dopo la precisazione data alla stampa dal Generale ispettore del B.C.M., riguardo alle irregolarit
della zona di Genova (caso Ricci), che escludono in modo assoluto qualsiasi corresponsabilit da parte delle cooperative, non sia stata sentita la necessit. di smentire le afferma-

24 LUGLTO 1B-'l7

zioni contenute in una lettera ditetta alla


stampa dal Segretario del Sindacato nazionale sminatori, dipendente dall 'Ispettorat(J
B.C.M., con la quale si ledeva, senza giustificato motivo, il buon nome della cooperazione
e si affrmava che i lavori di sminamento sarebbero stati proseguiti dal Gruppo di sminatori alle dirette dipendenze dell'Ispettorato
B.C.M., con l'esclusione quindi delle cooperative.
u CIMENTI"
" Al Ministro dl tesoro, per sapere:
1) perch in questi giorni ha disposto
il collocamento a riposo di pochi funzionari
di gruppo A, di grado elevato, nati neli primo semestre dell'anno 1881, i quali soltanto
da poco hanno raggiunto i limiti di legg.e;
mentre funzionari molto pi anziani, anche
ultrasettantenni, continuano il loro lodevole
servizio presso tutte -le Ammin:strazioni statali, compresa quella delle finanze, cui il Tesoro fino a poco tempo fa stato unito;
2) perch sono stati esclusi da siffatta
grave misura, che mette i colpiti in pietosiss:me condizioni economiche, date le attuali
gravi contingerize della vita, i funzionari della Ragioneria generale dello Stato e degli Uffici' provinciali del Tesoro, tutti dipendenti
dalla stessa Amministrazione; il che giustificherebbe il sospetto di un provvedimento non
obiettivo, ma inteso solamente a_ favorire interessi particolari;

3) perch non ha ritenuto dj uniformarsi


alla circol.'rre della Presidenza del Consiglio
dei Ministri n. 49941/43320/1 del 23 ottobre
1945, tuttra in vigore, la quale faceva obbligo alle Amministrazioni di procedere gradualmente ai collocamenti a riposo, 9010 dopo ch1:,
espletati i concorsi, fosse stato possibile di
procedere alle conseguenti nomine in relazio.i:ie ai posti vacanti.
" L'interrogante fa osservare che _nei riguardi della carriera amministrativa. del Tesoro risulta che sono scoperti oltre 160 posti,
mentre l 'Amm:nistrazione di recente ha ban-'
dito un concorso per coprire soltanto una parte di essi; e la definizione di tale concorso
da ritenersi non prossima.
CIMENTI"
Chiedo al Governo quando intende rispondere a queste interrogazioni.
GRASSI, Ministro di grazia e giustizia,
Interesser i Ministri competenti, affinch
facciano sapere quando intendono rispon~er11.

ASSEMBLEA COSTITUENTE

61!12 -

Sui lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Avverto l'Assemblea. che


la seduta di domani, con inizio alle ore 10, sar
dedicata al seguito della discussione sul disegno di legge relativo all'imposta straordinaria progressiva sul patrimonio.
Mi permetto dire alcune cose a questo
proposito. Salvo alcune decisioni; di carattere
non dir secondario, ma che sono state lasciato
indietro per alcune precisazioni, ci si trova
adesso di fronte ad un Titolo nuovo, quel lo
relativo agli enti collettivi.
Non voglio porre la questione se sia possibile, dal punto di vista della procedura parlamentare e della pratica legislativa, inserire ex novo un Titolo nel progetto di legge
presentato e discusso dalla Commissiono,
Titolo che tratta una materia, la quale, pur
collegandosi a quella del progetto di legge in
esame, potrebbe essere considerata a s stante,
come materia d'un progetto di legge del tutto
indipendente.
Anche accettando l'Assemblea un procedimento .di carattere cosi anormale, quant.o
meno occorre che la cosa di svolga secondo
un certo criterio; ed il criterio questo: che
tutto ci potr avvenire, dopo che l' Assemblea avr espresso il suo parere. Il progietto
stato esaminto dalla Commissione. Ora.
la Commissione una parte molto importante
dell'Assemblea, ma non pu sostituirsi ml
essa. Il progetto, anche se, per ipotesi, la Commissione lo accettasse nelle sue linee generali,
ignorato dall'Assemblea; ess? dovrebbe
essere distribuito immediatamente, come
mtato distribuito il testo del progetto del Governo, prima ancora che l'Assemblea lo esaminasse. Tutti gli onorevoli colleghi, prima
ancora che la Commissione esaminasse il
progetto, avevano il diritto di riceverne il
tsto completo.
Vorrei che si tenesse presente questo
aspetto particolare della questione: che, sia
pure trovandosi l'accordo tra i1 Ministro, la
Commissione e l'Assemblea nel suo comp'.esso,
questo accordo non rappresentasse- poi qualche cosa, che domani esponesse ,il provvedimento conclusivo a delle eccezioni, che lo
rendessero inapplicabile.
Perci, prego il Governo e l'onorevole
La Malfa, di volere esaminare questo problema.
Ha facolt di parlare l'onorevole La Malfa.
LA MALFA. A me pare che il problema
non esista o almeno non esista nella gravit,
in cui l'onorevole Presidente l'ha prospettato.

2ft LUGLIO 1!'147

In definitiva, l'Assemblea deve decidere


sull'accoglimento di questo terzo Titolo, dopo
aver deciso sugli emendamenti all'art. 2.
Quindi, non si tratta di un nuovo provvedimento. La discussione del l'art. 2 stata sospesa e sar ripresa domani. Se l'Assemblea
accoglier gli emendamenti all'art. 2, nel
senso di accettare la tassazione degli enti
collettivi, dovremmo esaminare il provvedimento, che consiste in una s<:rie di disposizioni tecniche forniteci dal Governo. Quindi,
il Governo, a mio giudizio, non ha presentato
un nuovo progetto, ma una serie di emendamenti per il caso che l'Assemblea decidesse
l'estensione della tassazione agli enti collettivi.
In questa situazione, io credo che domani
la Commissione potr esprimere il" suo parere
sugli emendamenti all'art. 2. L'Assemblea
decider e poi continuer la discussione sugli
altri importanti articoli, come quelli sulle
aliquote dell'imposta progressiva che non
sono stati votati.
Chiedo all'onorevole Presidente di fissare
per marted mattina la seduta conclusiva, in
modo che sia.no distribuiti gli emendamenti
aggiuntivi del terzo Titolp prima della seduta
di marted; cosicch l'Assemblea avr preso
conoscenza di questi artic,oli e marted1 potremo iniziare la discussione.
PRESIDENTE. Questi che lei, onorevole
La M.lfa, chiama emendamenti aggiuntivi,
sono in realt dei nuovi articoli./Quando saranno portati a conoscenza dell'Assemblea?
LA MALFA. La Commissione si riunir
luned1 e per marted1 verranno portati a conoscenza della Assemblea, in modo che nella
giornata stessa si potr injziare la discussione.
PRESIDENTE. comunque desiderabi1~ che tutti gli onorevoli collrghi siano
posti in grado di esaminare questi articoli
per poterli discutere
Il Ministro, insieme con it Pr:esidentfl
ed i membri della Cominissione, potrebbero
completare il loro esame nella giornata di
domani, in modo che sabato mattina, sia possibile distribuire il testo di comune accordo
redatto.
Avverto inoltre gli onorevoli colleghi chfl
sab.ato sar necessario tenere due sedute fl
due luned.
Nelle sedute di domani. mattina - come
ho detto - si proseguir nella discussione
dell'imposta patrimoniale. Nel pomeriggio
sar proseguita la discussione del disegno di
legge sul Trattato di pace. La seduta dovrebbe prolungarsi nelle .ore notturne per
proseguire l"esume dol la patrimoniala e' liiQ

ASSEMBLEA CosTJTTJENTE

~193

l'onorevole La Malfa domani sera non potr


esser pronto; nella seduta notturna continueremo la discussione del Trattato di pace.
L'onorevole Presidente del Consiglio d'accordo?
DE GA8PERI. Presidente del Consiglio
dei Ministri. Sono d'accordo.~
PRESIDENTE. 8e non vi sono osservazioni, resta stabililo questo ordine del giorno.
(L'Assemblea approva).

Interrogazioni.
PRESIDENTE. Si dia lettura delle
rogazioni pervenute alla Presidenza.
AMADE_I, Segretario, legge:

int1~1

" Il sottoscritto chiede d'interrogare il Ministro della d:fesa, per sapere se non creda
opportuno e giusto provvedere alla sistemazione nell'Esercito degli ufficiali giuliani trattenuti in servizio perch provenienti da territori naz:onali ceduti allo straniero e che
meritano la riconoscenza della Patria per l'alto spirito di sacrificio di cui han dato prova.
(L'interrogante chiede la risposta scritta).
a: ABOZZI "
" I sottoscritti chiedono di interrogare il
Presidente del Consiglio dei Ministri, per sapere se non ritenga opportuno, anzi necessario, un intervento del Governo presso il
C.O.N.I., affinch sia riveduta la situazione
dell'Unione Sportiva Triestina nel campionato di calcio italiano.
" Questa societ, che da 19 anni ininterrottamente partecipa al massimo camp:onato nazionale, dovrebbe quest'anno retrocedere nella Lvisione inferiore: tale retrocessione, che
in tempi normali costituirebbe niente altro che
un episdio, assume nel momento attuale un
significato che esula dal settore sport. vo. Infatti, la partecipazione dell'U11ione 'Sportiva
Triestina al campionato ha rappresentato lo
scorso anno uno dei pochi vincoli che ancora
uniscono Trieste.con la Madre Patriq. Un vincolo cui hanno partec:pato idealmente tutti i
triestini. Di importanza ancora maggiore risulta il problema, ove si consideri che a Trieste un'altra societ disputa un campionato di
calcio, che non quello ital:ano. L' Amatori
Ponziana " aiutata con larghezza di mezzi e
potenziata in ogni modo, parteciper anche
il prossimo anno al pi importante campionato d1 calcio jugoslavo, per cui le manifestaz:oni di qnet'ultima societ, qualora si veri-

24 LUGLYO 19!i7

ficasse la deprecata retrocessione dell'Unione


Sportiva Triestina, risulte.ranno le pi impo.rtanti in Trieste.
"Dal punto di vista tecn'.co, il manternmento della Triestina nella divisione A pu
essere deliberato senza ledere le regole del
campionato: infatti, o si potrebbe, come gin
altre volte stato fatto nel passato, non procedere per quest'anno alla retrocessione di
alcune squadre, o si potrebbe tenere conto d:
un particolare tutt'altro che trascurabile,
quale quello che l'Unione Sportiva Triestina
ha g:uocato la pr_ima prte del campionato
scorso senza il notevole vantaggio del fattore
campo. (Gli interroganti chiedono la risposta
scritta).
" SALIZZONI, ZACCAGN_INI n.
PRESIDENTE. Le interrogazioni test.
lette, per le quali si chiede la risposta scritta,
saranno inviate ai Ministri competenti.
La seduta termina alle 20.45.

Ordine del uiorno per le sedute di dom11.ni.


Alle ore 10:
Seguito della discussione sul disegn~ di
legge:
Convalida del decreto legislativo. del Capo
provvisorio dllo Stato in data 29 marzo 1947,
n. 143, concernente l'istituzione di una imposta straordinaria progressiva sul patrimonio. (14).
~

Alle ore 17:


i. - Seguito della discussione sul di~egrw
di legge:
Approvazione del Trattato di pace tra le
Potenze Alleate ed Associate e l'Italia, firmato a Parigi il 10 febbraio 1947. (23). '

2. - Seguito della discussione sul disegno


di legge: .
Convalida del decreto legislativo del Capo
provvisorio dello Stato in data 29 marzo 1947,
n. 143, concernente l'istituzione di una imposta straordinaria progressiva sul patrimonio. (14).

IL DIRETTORE DELL'UFFICIO DEI RESOCONTI

Dott. ALBERTO GIUGANINO


TIP00RAFIA Dli:LLA ElAJ.Ui:RA Dli:! Dl>PUTATI

Estratti da

BENEDETTO CROCE
Taccuini di lavoro VI 1946-1949
Arte tipografica, Napoli, 1987

Discussione sul Progetto i Costituzione 11 marzo 1947


6 marzo

Corretta la copia di uno scritto composto in una delle


sere passate, intitolato Anima e corpo. Cominciato ad abboz- .
zare una pagina sull'Alfieri.
7 marzo

Lavorato tutta la giornata a cose letterarie. Nel pomeriggio sono venuti Morelli e Cassandro a dirmi di recarmi
domattina con loro a Roma a una riunione della giunta del
Partito liberale e per parlare alla Costituente sul disegno di
Costituzione nella discussione generale. Ho fatto notare che
il Morelli mi aveva assicurato che ci doveva aver luogo
verso la fine della prossima settimana, e che io non avevo
letto le discussioni finora fatte n studiato per mio conto
il testo del disegno. Domani farei tutto ci, e potrei partire
per Roma soltanto dopodomani, cio col primo treno di
domenica. Si rimasti d'accordo su ci.
8 marzo

Lettura del testo del disegno e delle notizie che sono


nei giornali dei discorsi fatti in proposito all'Assemblea. Nel
pomeriggio, ho cominciato a s~gnare le linee del mio discorso;
ma ho poi dovuto interrompere il lavoro, perch avevo promesso di chiarire ai giovani dell'Istituto la teoria di Luigi
Blanch, molto profondamente sntita ma assai logicamente
imbrogliata sulla storia e sull'antinomia che sorge di doveri
positivi e doveri speculativi, com'egli li chiamava. Il Maturi,
che ne aveva accennato, non l'aveva esposta e risoluta: sicch restammo d'accordo che l'avrei ripigliata io; e cosl ho
fatto con soddisfazione di quei giovani e del Maturi stesso. La
sera, apparecchi per la partenza, e poi visita del Morelli col
quale ho preso accordi per domattina.

108

9 marzo

La mattina, levatomi alle 5. Partenza pet Roma alle


6.50. Arrivo, un po' prima delle 11. In treno, per fortuna,
si pu leggere, come non possibile in auto. A Roma, ho
preso a correggere bozze della Storia della storiografia,
finch non sono venuti i componenti della Giunta, che si
sono radunati presso di me. Mi sono sentito per la prima
volta solo con pochi dei fondatori del partito: Morelli~ Cassandra, Libonati. B intervenuto anche l'Orlando. I pi sono
per non fare opposizioni ai brutti e scorretti articoli imposti
dai democristiani a servigio del Vaticano. Pressione chiesastica, che non avrebbe sofferta un cattolico come Manzoni o
come un Cavour; preoccupazioni elettorali ... Io ho parlato
chiaro sull'uno e sull'altro punto, e ho fatto intendere che
avevo gi fermo il mio discorso. All'Orlando ho domandato
se egli che eminente giurista e costituzionalista poteva
darmi giudizio su un altro grosso sconcio, ma da altri non
notato, e che a me pareva evidente, in uno di quegli articoli, nel quale lo stato italiano prendeva un impegno di reciprocanza verso il Papa a non denunciare il trattato, quando
il Papa, estraneo alla legge che si prepara di Costituzione,
non si lega n pu legarsi da parte sua. L'Orlando mi ha
risposto: - Tu dici di non essere giurista, ma hai scoperto
un errore giuridico che a me era sfuggito. Ne parler nel
mio discorso. - Io gli ho detto di non farlo perch gi
l'avevo accusato nel mio. La giunta si sciolta senza conclusione, quantunque quel che io ho detto non sia stato
con tradetto.

10 marzo

La mattina ho steso il .discorso,,.. che poi ho dettato


al Cassandra. Sono stato con Morelli, De Gasperi e alcuni
personaggi eminenti dell'industria e della banca a colazione
dalla signorina Bucher. Di l, mi sono recato all Costituente,
109

e ho ascoltato i discorsi dell'Orlando e del Nenni. La sera,


venuta, raccomandata da Elena, una signora francese, che mi
aveva cercato a Napoli, con una presentazione del Pasquier,
dell'Institut franais; ma io non sapevo che mi avrebbe
strappato un'intervista, letteraria per fortuna. Del resto, la
signora mi parsa ignara anche di letteratura, e di letteratura del suo paese.
11 marzo

La Pira

Ho fatto alcune aggiunte e qualche ritocco al mio discorso. Visite ricevute. Ho parlato anche col Mattioli. Alle
16 mi sono recato alla Costituente, dove ho durato fatica
a ottenere dal Nitti che non chiedesse la parola sul processo
verbale per iniziare una polemica con l'Orlando circa la
priorit sua nella conciliazione trattata e definita in ogni
parte con la Santa Sede. Ho insistito che quel dibattito
sarebbe parso sconveniente, e avrebbe dato luogo a ripetere
che noi vecchi non siamo d'accordo tra noi e che la vanit
ci domina. Non ho potuto avere il suo assenso, e io ho spezzato il discorso e sono tornato al mio posto. Poco prima
dell'apertura della seduta, il Nitti si voltato verso di me
e mi ha detto ridendo: - Tu vuoi dunque che io non
parli? - Certo che no! - Ebbene, non parler. - E cos
l'incidente si chiuso. Ha poi parlato a lungo un democristiano, che mi dicono un socialista o comunista convertito,
che fa vita ascetica in un convento, e insegna diritto nell'universit di Firenze: discorso bizzarrissimo, puerile nelle spiegazioni e nei paragoni, terminato con una invocazione alla
Vergine e con un largo segno di croce. Ha parlato poi il
Togliatti, sottile e cupo di minacce; e, infine, stata data
a me la parola, che ho parlato brevemente, studiandomi di
condensare molto in poco. Molti sono scesi per affollarsi
presso il mio banco e meglio ascoltarmi: il discorso stato
sottolineato da applausi e alla fine da molte congratulazioni,
anche da parte di avversarii. Ho parlato secondo il mio
110

uso semplicemente e chiaramente e con scrupolosa logica:


il che se non mi procura gioia, non mi d rimorso. La sera
ho conversato con l'italo-americano Megaro, e poi sono
andato a letto.
12 marzo

Ho dormito nove ore, segno che ero molto stanco. Ho


scritto qualche lettera. Visite di varii fino alle 12, quando
mi sono recato dal De Nicola, col quale mi sono trattenuto
un'ora, discorrendo su varii punti del disegno di costituzione. Il De Nicola mi ha inculcato come mio dovere ineluttabile di restare nell'Assemblea costituente fino al giorno in
cui avr pronunziato un discorso in riferimento alla ratifica
del trattato. Gli ho risposto che sentivo anch'io questo dovere; ma non gli ho detto (e forse lo sapr gi da altra parte)
che io sono contrario alla ratifica. Sono andato poi a vedere
Don Sturzo, che non vedevo da circa quattordici anni: mi
sono trattenuto a chiacchierare con lui per due ore e mezza.
Dai discorsi ho tratto la conclusione, o la conferma, di
quello che egli stesso mi ha dichiarato: che tagliato fuori
dalla vita attiva del partito democristiano. Sono andato, in
ultimo, a rendere visita al ministro dell'istruzione Gonella,
che stato molto cortese verso di me per le cose dell'Istituto storico italiano, alla cui inaugurazione si rec di persona.
13 marzo

Sono partito, col Morelli e col Sarno, col primo treno


cio alle 6, e siamo giunti a Napoli verso le 10~. Solita
valanga di lettere e carte e stampati e bozze, accumulatisi
in soli tre giorni! Ho trovato qui il direttore dell'Istituto,
lo Chabod, che si trasferito in Napoli, e nella sede dell'Istituto, con la sua signora. Mi son messo subito a
lavorare.

111

Sul discorso alla Costituente per la fiducia al IVGoverno


Gasperi. Note su: Gronchi, Badoglio, "l'infame stoltezza
De
inglese"
per il trattato di pace
23
maggio
Ho cominciato a scrivere un articolo su Filosofia e
religione. Ma tra molte interruzioni per faccende e per
letture.
24 maggio

Ho ripreso e terminato il detto articolo, nonostante le


visite e distrazioni.
25 maggio

Ho scritto e fatte aggiunte e copiato il detto articolo.


Altri particolari che ho ritrovato intorno al Selvaggi ho inseriti nel mio articolo su lui. Letture e appunti.
26 maggio

Riveduta copia dattilografica dello scritto su Filosofi.a e


religione. Sbrigate lettere. Corretto bozze di ristampe. Scelti
e incollati ritagli. Qualche lettura.
27 maggio

Lavorato all'ordinamento provvisorio del nuovo volume


che volevo intitolare Saggi di metodologia storica, e credo
che intitoler invece: Filosofia e religione ed altri saggi.
Vorrei pubblicarlo nel 1948. Letture di novit librarie.
28 maggio

Ho fatto lo schema di un articolo: Apraticit della


poesia e praticit della storiografia, che scriver quando avr
un po' di tempo libero. Letture varie.
29 maggio

Letture. La sera, rimeditato problemi filosofici finch


mi sono addormentato al tavolino.
128

30 maggio
Prima delle sette, stavo ancora a letto, venuto Renato Morelli, che era molto inquieto per la riluttanza di
Einaudi ad entrare nel ministero del De Gasperi, il che
mette a rischio di tornare in piena e disperata crisi di gqverno. Mi sono a~tccato al telefono e mi sono messo in comunicazione con. 'Einaudi, pregandolo e supplicandolo di
non chiudersi ne la negazione, perch questa non solo sarebbe la rovina del paese ma un'accusa contro noi liberali,
che assai ci danneggerebbe. L'Einaudi ha opposto le difficolt che non sono state ancora rimosse all'opera sua, e gli
ulteriori discorsi da fare col De Gasperi: infine, gli ho chiesto che, prima di dire un no, avrebbe riparlato con me, ed
egli l'ha promesso. Pi tardi, -da Roma il Cassandro ci ha
avvertito che la disposizione dell'Einaudi diventata migliore.
Alle 12, mi stata comunicata l'accettazione da lui data.
Ho fatto letture e scritto lettere; ma ho dovuto ricevere
parecchie visite e io stesso ero stanco per la tensione d'animo
che ho sostenuta. La sera, altre letture e rivedute bozze della

Logica.
31 maggio
Lettere urgenti e letture. Troppe interruzioni nella giornata. La notte ho pensato di scrivere un articolo di proposito e, per cos dire, definitivo sulla ragione della mia disistima e odio per la cosiddetta poesia moderna o poesia pura.
1

giugno

Fatto lo schema del detto articolo. Recatomi con Cassandro e con Astarita alla Torre dell'Annunziata per le elezioni amministrative (la citt piena di operai in gran prevalenza comunistica e socialistica) a dare qualche appoggio
ai liberali di col. Cassandra ha parlato con la solita chiarezza e prec1s1one, e 10, richiesto di parlare anch'io, ho di129

chiarato che accettavo parola per parola tutto ci che il


Cassandro aveva detto, e poi ho divagato sui ricordi storici
di Torre dell'Annunziata dal Quattrocento all'Ottocento. Corrette le bozze di un mio articolo per la rivista Bel/agor di
Firenze.
2 giugno

Sbrigate lettere urgenti e riordinate carte di amministrazione. Sequela di visite e di piccole faccende tutta la mattina. Nel pomeriggio ho cominciato a scrivere l'articolo:

Ragione della mza disistima per la poesia pura e i suoi


sznonzmz.
3 giugno
Terminato il detto articolo. La sera, letture.

4 gzugno
Riveduta la copia dattilografica del detto articolo. Sbrigati manoscritti per Laterza e altre faccende. Nel pomeriggio ho tenuto una conversazione ai giovani dell'Istituto storico, nella quale, tra l'altro, ho raccontato come dai miei
studi storici fossi condotto e costretto a filosofare e a fare
quel giro di tutta la filosofia attuale che si chiama sistemazione filosofica. Mi pare, dall'attenzione che mi prestavano,
di averli interessati, istruiti e anche divertiti. La sera ho
letto una rivista di poesia e di critica ermetica, e, nonostante la mia buona volont di scorgervi qualche spunto
vero, l'ho sentita come un tentativo d'incretiniti per incretinire anche me che leggevo.

5 giugno
Fatti ancora alcuni ritocchi alla copia dattilografica del
mio articolo; il quale potrebbe avere molti sviluppi nelle
varie sue parti, ma io ho voluto segnarvi, con risalto, le
130

linee essenziali del problema, e credo di averle mc1se a


fondo. Lettura di manoscritti varii per parere da darne al
La terza.
6 giugno

Lettura di libri varii tutta la giornata.


7 giugno

Letture come sopra, e faccende o faccenduole. Revisione di bozze della Logica, 7a edizione.
8 giugno

Letture . come sopra. Sfilata di visite. venuto anche


Morelli che mi ha informato delle cose di Roma.
9 giugno

Tutta la giornata occupata nel leggere e nello scrivere


lettere! Faccende di casa. Ho riletto Celso contro i cristiani
per ritemprarmi nelle antiche grandi polemiche. Celso ragionava bene, ma non intu lo spirito nuovo che spirava nel
cristianesimo.
10 giugno

Adelina, operosissima sempre, partita per Foggia stamane e ne tornata stasera. Quasi tutto il carico dell'amministrazione caduto ora sulle sue spalle ed essa lo sostiene per il senso fortissimo che ha del dovere e per la
prontezza a sacrificare sempre s stessa. Quando io penso
quale era allorch venne la prima volta a Napoli trentacinque
anni fa, tutta nel suo mondo di atfetti, estranea alla pratica
degli affari, non posso non ammirarla e nel tempo stesso
provare come un rimorso nel vederla cos cangiata. Mi pare
di aver lasciato maneggiare da rozze mani un'opera delica131

uss1ma dell'arte o della natura! - Rinnovata tensione per


gli eventi politici. La sera ho cominciato a stendere quelle
note che presi sulla poesia e l~ storiografia, e la rispettiva
apraticit e praticit.
11 grugno

Le solite interruzioni, ma anche la necessit dell'ulteriore meditazione su qualche punto, mi hanno impedito di
condurre a termine il saggio iniziato ieri. Ma ne ho corretto
e copiato una parte e delineato il seguito.
12 giugno

Ripreso e terminato il detto saggio sull'Apraticit della


poesia e praticit della storiografia. Letture. Mandato ai giornali un pezzo del mio diario dell'aprile '44 perch pu riuscire illuminante e utile nelle presenti polemiche politiche,
nate dalla crisi del cosiddetto tripartito.
13 giugno

Lettura di libri varii francesi. La sera ho corretto diligentemente la copia dattilografica del saggio anzidetto.
14 giugno

Lettere ed affari urgenti. Alma ripartita con reciproca


commozione, perch essa, con la quale io trentacinque anni
fa celiavo chiamandola dracine - greca di nascita, scandinava per padrigno e per simpatie, napoletana per lungo soggiorno e per relazioni con la societ napoletana, fidanzata di
un ambasciatore belga in Cina (come poi stata ambasciatrice col e a Berlino e a Madrid) - mi si provata tenacissima e tenerissima nell'affetto per Adelina e per me, ed
venuta difilato da Bruxelles, appena ha potuto, innanzi ormai
negli anni e malata di un'infermit incurabile alle gambe,
unicamente per stare con noi qualche settimana, e tornare
132

poi a Bruxelles .. - Riunione del Comitato dell'Istituto storico, con intervento del Mattioli, nel quale si sono prese
tutte le deliberazioni attinenti all'anno scolastico 1947-48.
Nel pomeriggio, e la sera, letture varie.
15 giugno

Correzioni a lavori gi scritti. Revisione di bozze della


ristampa della Logica. Letture varie. Passeggiata a Posilipo
con Petaccia e Dora.
16 giugno

Scritta una noterella polemica e satirica contro i professori italiani che ora s'iscrivono al comunismo. "t venuto
Morelli al quale ho dato istruzioni per Roma. Letture di
poesia. La sera, copiata per correzioni la noterella .
17 giugno

Terminata detta correzione e copia. Letture letterarie


durante la giornata. Ho cominciato a rileggere alcuni volumi
o parti dei volumi di Benjamin Constant. Ritagli scelti e
messi a posto.
18 giugno

Scritte alcune noterelle pe1 Quaderni. Lettura del


Constant.
19 giugno

Apparecchi per la partenza per Roma, dove avevo fatto


sapere che desideravo a ogni patto trovarmi presente, non
volendo che mancasse il mio voto al nuovo ministero. Ma
sequela di piccole e fastidiose faccende che ho dovuto sbrigare. Alle 19, stanchissimo, sono partito per Roma, accompagnato dall'amico on. Crispo; e in treno ho potuto leggere

133

per un paio di ore, e il viaggio stato buono e fresco.


Giunto a Roma dopo le 22 e andato ospite del buon Sarno,
sempre verso di me affettuosissimo.

20 giugno
La mattina, qualche molto interrotta lettura. Alle 11
mi sono recato dal De Nicola, senza la speranza che altri
riponeva in questo mio colloquio per mutare la sua risoluzione di ritirarsi o almeno per indurlo a restare ancora due
o tre settimane per lasciare avviarsi il nuovo ministero e
per la discussione della -ratifica del trattato di pace, ora
imminente, e nella quale io gli avevo promesso, e mantengo
la mia promessa, d'intervenire. Niente da fare. Vuole assolutamente andare via subito; e nessuno, e neppure io, pu
insistere e costringerlo a un sacrificio pel quale egli non
sente la forza, o che contrario al suo temperamento. Nel
pomeriggio sono andato a111Assemblea e vi sono rimasto ad
ascoltare i discorsi, tra i quali assai brutto, perch insidioso,
quello del democristiano Gronchi, che certo volentieri vedrebbe fallire 'il De Gasperi per sostituirsi lui e rifare il
tripartito rovinoso all'Italia, come gi si a sufficienza dimostrato. Ero appena tornato a casa quando il Morelli mi ha
telefonato di tenermi pronto perch, nonostante gli accordi
presi, c'era il pericolo che si affrettasse conclusione e votazione nella sera o nella notte. Ma, invece, circa la mezzanotte,
sono venuti Morelli e Cassandro a confermarmi che la conclusione e votazione si avranno domattina, e a pregarmi di
scrivere un discorsetto per la dichiarazione di voto. Ne ho
fatto lo schema e all'una e mezzo sono andato a letto per
levarmi presto perch la dichiarazione deve essere pronta
per le 8.
21 giugno

Mi sono levato verso le sette, scotendo da me il sonno


che era ancora desiderato, e ho scritto, e poi ho dovuto
134

copiare perch fosse leggibile, la dichiarazione di voto. Poco


dopo le otto, l'ho fatta leggere '"l'ho consegnata al Morelli
e al Cassandra. Andato all' ssemblea, ho ascoltato l'ultima
parte del discorso polemic del De Gasperi, e poi le varie
dichiarazioni di voto, e la mia stata quasi l'ultima, ed ha
prodotto favorevole impressione. Finalmente, si votato e
il ministero ha riportato una discreta maggioranza con molte
assenze di quelli che erano favorevoli ma non hanno voluto
porsi contro i loro partiti o, in genere, contro le cosiddette
sinistre. Resta ora la elezione del nuovo presidente della
Repubblica, per la quale pare che il De Nicola abbia suggerito il mio nome come quello che solo potrebbe raccogliere
la quasi unanimit; ma ci non doveva fare perch sa fin dal1'anno passato, e gliela ho ripetuta ieri, la mia inadattabilit
e incapacit a quell'ufficio. Comunque sono stato gi assediato dall'insistenza di ministri e di amici perch questa volta
io mi arrenda. Ma la cosa impossibile e soltanto vorrei
evitare una stancante schermaglia di no, e per prudenza non
interverr nell'assemblea per l'elezione del presidente. Sequela di visite nel pomeriggio. La gentile amica signora Brichetto mi ha invitato a cena stasera, insieme con la figliuola.
Tornato a casa, mi ero messo a lavorare, ma sono sopraggiunti gli scrittori del Risorgimento liberale, e con loro ho
molto chiacchierato sin oltre mezzanotte.
22 giugno

Ho dovuto scrivere una intervista per un giornale brasiliano sulle ragioni delle dimissioni del De Nicola, che per
polemica politica si vogliono far credere dovute al suo dissenso sul modo con cui si formato il nuovo ministero: di
che non c' nulla di nulla, e le dimissioni erano state da lui
gi prefisse da alcuni mesi, e unicamente per sua fisica insofferenza della vita che era stato costretto a condurre. Col
Morelli mi sono poi recato a far visita al Badoglio, che non
vedevo da tre anni e col quale ho ripercorso i comuni ri135

cordi. Comunque si giudichi della sua vita politica, io ho


avuto sempre per lui simpatia, dovuta al suo buon senso,
alla lealt con cui mantenne i suoi impegni con noi e alla
dignit che sapeva conservare pur bonario e sorridente. A
casa nuova serie di visite: il Flora, gli Sprigge marito e
moglie, Natale giornalista e giolittiano, ora comunisteggiante
(ma il brav'uomo veramente in pietose strettezze economiche); e altre persone. Cos sono giunto stordito alla stazione col Morelli e siamo partiti per Napoli alle 16, giungendo alle 19 e 20. A casa, ordinamento di libri e carte, e
copia dell'arretrato di questo diario. Sono andato a letto
dopo l'una.
23 giugno

Terminata la copia, cominciata in Roma, degli ultimi


tre mesi di questo diario. Corrette bozze della Logica. Cominciato a pensare al discorso da leggere alla Costituente
sul trattato di pace o piuttosto contro l'approvazione di quel
trattato. un compito angoscioso, perch mi costringe a rivivere il dolore e la vergogna dell'accaduto e l'infame stoltezza precipuamente inglese che mira per vendetta e per
cieco egoismo a distruggere e annullare una nazione sorella
che non ha certo minori titoli dell'Inghilterra nella civilt
europea. - venuta Elena coi due figliuoli.
24 giugno

Scritto il discorso che mi stato detto che bisogna tener


pronto perch il dibattito potr aprirsi da un giorno all'altro.
Rivedute bozze della ristampa della Logica.
25 grugno

Riveduta copia dattilografica del discorso. Terminato di


correggere un centinaio di pagine della ristampa di cui sopra.
Letture varie.
136

Approvazione del Trattato di pace e critiche a Gonella


( ministro educazione DC 24 luglio 1947)
10 luglio

Come sopra. Letture.


11 luglio

Come sopra.
12 luglio

Terminato estratto del diario. Visita di Giovanni Porzio per risolvere questioni sorte circa i locali tra la Societ
storica napoletana e la sezione napoletana della Dante Alighieri, istituzione di altri tempi e ora affatto anacronistica e
inetta. Letture varie. venuto il Morelli, che mi ha comunicato che l'Orlando, primo iscritto tra gli oratori intorno
al trattato di pace, spontaneamente cede a me il suo turno,
ed egli si riserva di parlare per ultimo.
13 luglio

Letture. Ritocchi ad alcuni scritti non ancora pubblicati.


Scritta una postilla filosofica da inserire nel IX o nel X
Quaderno.
14 luglio

Faccende molteplici. Letture.


15 luglio

Come sopra.
16 luglio

Apparecchi per l'andata a Roma. Qualche lettura. Partenza alle 19, giunti a Roma alle 23. Sono andato a letto
dopo l'una.
140

17 luglio

Stamane ho saputo che la discussione sul trattato, che


era annunziata per sabato, rimandata a martedl. Mi sono
risoluto a restare a Roma, anche per vigilare l'andamento
della cosa. Mi son procurati alcuni libri dalle biblioteche, e
ho cominciato a leggerli. Intanto ho riscritto in modo pi
limpido un articolo pei Quaderni, e ne ho riveduto un altro.
18 luglio

Qui si sono fatte copie dattilografiche del discorso per


tenerle pronte. Colloquio con l'Orlando, scambiate idee e
presi accordi. L'urgenza della ratifica, mancando la ratifica
della Russia, non appare chiara n molto decorosa; pare che
sj a cald~giata dallo Sforza, che vuole andare a Londra. Come
r'che sia, essendo andato dal De Nicola, ho incontrato il De
Gasperi che ne usciva, e che mi ha detto che la discussione
comincer martedl o forse mercoled . Il De Nicola ha tro-vatolii}; via di mezzo tra la ratifica e il rinvio, che una
ratifica di cui si d la facolt al governo per il tempo in
cui le condizioni stabilite siano adempiute. Ma ci non riguarda n me n i miei amici perch noi siamo contro la
ratifica stessa. Mi sono recato a Montecitorio, restandovi
fino alle 21. La sera, oppresso dal caldo.
19 luglio

Ho fatto un piccolo ritocco al discorso in relazione alla


cangiata procedura proposta dal De Nicola. Colloquio col
Corbino, che presiede il gruppo parlamentare, circa la discussione del trattato. Per il partito liberale, essendo io risoluto
a dare le dimissioni al prossimo congresso, e sorgendo difficolt circa il successore, si pensto che il meglio sia che
anche il partito liberale, come gli altri, abbia non un presidente ma un segretario generale. Ho poi letto libri presi
m prestito dalla Bibl. del Senato.
141

20 luglio

Letture delle opere del Constant e della Propalladia


del Torres Naharro. Visite di amici di qui.
\.

21 luglio

Come sopra, letture. Visite di am1c1.


22 luglio

Recatomi a prendere -nccordi con l'Orlando per la tornata di domani, in cui dov~ebbe iniziarsi la discussione sul
trattato. Ho scritto un saggio sul Constant e l'Adolphe,
nonostante interruzioni e visite. Letture varie. La sera, mi
si _porta la notizia che la discussione non s'inizia neppur
domani e che tutto di nuovo in aria.
23 luglio

Dormito poco e male per la notizia datami ier sera, che


mi ritiene qui in Roma, dove ero venuto sicuro di starvi
due giorni soli. A ogni modo ho scorso le nuove copie fatte
del discorso e le ho serbate presso di me. Mi sono recato
alla biblioteca del Senato. Nell'assemblea, ho votato per la
discussione immediata del trattato di pace e contro il rinvio
immotivato a settembre . (L'Orlando, che ha sostenuto il
proposto rinvio, non ha saputo motivarlo altrimenti che col
troppo caldo di questi giorni: sfuggita che troppo scopre la
speranza di qualche conflitto internazionale imminente, cio
di un aiuto della fortuna contro lo sconcio e infame trattato).
Stranamente il Corbino, presidente del gruppo liberale parlamentare, si manifestato pel rinvio, non ho ben compreso
per quali ragioni e non raccolgo qui i sospetti che egli miri
a una crisi ministeriale. Comunque, la proposta stata respinta. La sera, conversazioni in mia casa.

142

Gonella

24 luglio

Avevo gi dichiarato l'appoggio che avrei dato agli oppositori del ministro dell'istruzione Gonella, che non esita
a commettere soprusi. Tanto pi mi preme segnare netta la
posizione del nostro partito, che se appoggia il governo del
De Gasperi contro le antiparlamentari pretese di comunisti,
socialisti e altri di sinistra, e per la necessaria convergenza
degli sforzi sulla questione finanziaria e monetaria, non gli
alleato in altri rami dell'amministrazione, n vuole esser
complice delle sue male fatte. Tuttavia, poich gli oppositori
erano disposti ad accettare una sospensione dei provvedimenti precipitosi del ministro e un rinvio dell'esame di essi
a dopo le brevi vacanze, ho parlato della cosa col De Gasperi,
esortandolo a questo accomodamento. Stamane venuto
da me il ministro stesso, al quale avevo indirizzato una
lettera nel senso detto di sopra: e con lui ho discorso a
lungo, non tacendogli nessuna parte del mio pensiero n il
mio proposito e criticando l'opera del suo partito e sua
nelle cose della pubblica istruzione, e gli ho consigliato di
cedere alle giuste~icieSteeleg_li oppositori. Mi parso che
egli piegasse verso uesto consiglio; e, andato a Montecitorio, ho incontrato il De Gasperi e gli ho raccomandato di
aiutare la soluzio e in questo verso (il che mi stato poi
assicurato che egl~bbia fatto). Senonch nella seduta mattutina, apertasi la dsc: ssione sui uoi provvedimenti ultimi
e presentata dagli oppositori con molta moderazione la proposta del rinvio, le sofistiche prolisse difese degli oratori democristiani mi hanno spinto a prendere la parola e dire il
mio giudizio. Venutosi ai voti (mi stato domandato dagli
oppositori se si dovesse chiedere l'appello nominale, e io
l'ho sconsigliato per far s che anche qualche gruppo democristiano votasse liberamente contro), i provvedimenti legislativi del Gonella sono stati respinti con una notevole maggioranza contraria. - Nella seduta pomeridiana, dopo un
discorso del ministro degli esteri Sforza, ho parlato 10, e
143

il mio discorso stato ascoltato con grandissima attenzione,


sebbene alla fine non abbia riportato se non gli applausi di
pochi. Veramente, gli applausi disdicevano in cosi doloroso
argomento; ma l'atteggiamento dell'assemblea stato troppo
cauto, troppo pi di quanto era da aspettare in una decisione che tocca l'onore e l'avvenire nazionale. Dopo il discorso, sono uscito dall'aula, e ho conversato con qualche
amico. Un deputato del gi partito d'azione ma di animo
generoso, il Lussu, venuto a domandarmi il nome di
quel generale che in un giorno aveva vinto due battaglie
(alludeva cosi al mio discorso contro il Gonella e a quello
contro l'approvazione del frattato: due cose conformi al suo
sentire. Ma, purtroppo, la seconda non sar una vittoria,
salvo che nelle risonanze morali). La sera, visita e lunga conversazione col Megaro, che sta per tornare in America: egli
convinto della imminenza della guerra. Mi ha detto che
le osservazioni da lui fatte gli fanno giudicare che, tra i
popoli dell'Europa, l'italiano il pi sano . Cos penso
anch'io, ma son cose che fa sempre piacere udirle da bocche straniere.

25 luglio
Mi sono svegliato alle 4 e mi sono levato alle 5, e
scritto lettere e sbrigato faccende, volendo tornare a casa.
La discussione dell'Assemblea sul trattato si trasciner in
lungo, n io intendo di prender pi la parola. Sono rimasto
d'accordo con gli amici di qui che sar loro cura di venirmi
a prendere perch io partecipi al voto , Ho riparlato anche
con Orlando, il quale mi ha detto: Tu i discorsi li scrivi .
E voleva intendere che li pondero e mi garantisco dalle
divagazioni e dalle improvvisazioni orali. Verso le 17 sono
partito col Petaccia che tornava a Napoli, e sono giunto
alle 21 ~. Ho cominciato a dare assetto ai grandi mucchi di
carte e stampe, accumulatesi durante l'assenza, assai pi

lunga del previsto.


144

26 luglio
Dato il p.rimo assetto e fatto il primo sceveramento
dei sopradetti mucchi. Sono andato a far da testimone al
matrimonio dell'amico Eugenio della Valle. Nella funzione
religiosa il padre Cilento ha fatto un discorso, alto di concetti e letterariamente bellissimo. pJ'on -tenendo c.onto che
i miei libri sono all'indice, si v{so di mie parole .e mi ha
persino citato. Il discorso sar clal Della Valle stampato in
opuscolo. Cominciato a correg re le molte bozze che mi
aspettavano.

27 luglio
Correzione di bozze. Revisione della copia dattilografica dell'articolo sul Constant, scritto a Roma. Nuova visita
e conversazione col Megaro. Altre visite.

28 luglio
Appunti varii e correzione di copie dattilografiche. Scritta qualche lettera urgente. Letture varie durante la giornata.
Visite di amici.

29 luglio
Letture e appunti. Correzione di bozze durante tutta la
giornata. Non mi sono sentito bene: il caldo soffocante
ed estenuante.

30 luglio
Terminata correz10ne delle bozze arretrate. Sbrigate
molte faccende. Alle 19 nuova P!Utenza per Roma.

31 luglio
La mattina, sbrigate molte lettere. Poi, dalle 11 alle
19, ali' Assemblea costituente. Ho ascoltato i varii discorsi,
145

e ho votato contro il rinvio della votazione, e poi ho dato


il voto contro l'approvazione. La sera, molte visite a casa.
1 agosto

La mattina sono continuate le molte v1s1te, sicch a


stento ho fatto qualche lettura e scritte alcune lettere. Nel
pomeriggio, altre visite. Sono partito la sera per Napoli col
Morelli e col Quintieri, col rapido. Ma il treno ha fatto il
ritardo di tre ore, perch sul binario era stato lasciato un
treno merci col quale si urtato e poteva essere un gran
disastro se il macchinista . non avesse con molta destrezza
messo in opera tutti i freni. Il sobbalzo stato fortissimo,
ma io non mi sono mosso dal mio posto e, poich ho veduto
che il disastro non era accaduto, ho continuato la lettura che
stavo facendo. Cos mi accaduto altre volte dinanzi a pericoli improvvisi di forze alle quali non dato opporsi n
scansarle. Giunto a casa dopo l'una.
2 agosto

Appena svegliato, giornalisti che volevano intervistarmi


e che ho fatto rinviare, accorsi perch nei giornali stata
data la notizia che io ero contuso! Mi sono poi giunti telegrammi e ho avuto telefonate in proposito. Caldo asfissiante:
tuttavia ho scritto lettere, spogliato grossi pacchi di ritagli
della stampa e fatte letture.

3 agosto
Correzione di bozze e letture. Ma la sera sono stato
sopraffatto dalla sofferenza del troppo caldo e mi sono addormentato.
4 agosto

Preparato lo schema di un altro articolo su .Marx e


l'utopismo. Bozze, letture e faccende.
146

Elezione del presidente della Repubblica 11 maggio 1948


cendo la ripugnanza delle sconce alleanze, non abbiamo nascosto il fermo proposito di tornare a una forma degna.

2 maggio
Appunti per un articolo sullo Huysmans. Riunione di
akuni amici, componenti del partito liberale, ai quali ho
dato in iscritto il mio parere sulla situazione e sul da fare.

3 maggio
Rivedute copie dattilografiche. Letta lunga corrispondenza arretrata e sbrigate le risposte pi urgenti. Stancanti
discussioni su lavori statici ed edilizii nell'appartamento del
direttore dell'Istituto storico. Rivedute bozze dei Saggi sul
seicento.

4 maggio
Lettura di libri dello Huysmans. Dalla ferocia dei visitatori non ho strappato, in tutta la giornata, se non un
paio di ore.

5 maggio
Letta un-' garbata traduzione e integrazione, fatta da
Eugenio_ d)Jla' Valle, degli Epitrepontes di Menandro. Continuata)!< ?oiosa lettura dei volumi dello Huysmans. Faccende,,..relative ai lavori da fare nell'Istituto.
6 maggio

Letture e appunti. Apparecchio di carte per l'andata


a Roma dopodomani. Letture vatie. La sera, venuto da
Roma l'avv. Russo, zelante e inte1ligente componente della
sezione napoletana del Partito liberale italiano, e mi ha informato di quel che accaduto in Roma, dove Lucifero
cm su01 accoliti ha rifiutato la formazione di un comitato

193

neutro per preparare un congresso non viziato nella sua


stessa origine. Il Lucifero, che mi aveva solennemente annunziato le sue irrevocabili dimissioni dopo le elezioni, ora
vuole continuare a spadroneggiare su un partito che egli
non aveva creato, nel quale fu accolto e del quale diventato segretario per un colpo di maggioranza (di sette
voti) e per la buona fede dell'onesto e serio Cassandro,
che s1 lasci ingannare dalla gente di cui si fidava.

7 maggio
Apparecchi per la , partenza. Sbrigate lettere, conti e
altro. Disposte faccende di casa. Visita del Jedin, l'autore
della monografia sul Seripando, che ora studia la Controriforma e il concilio di Trento, e poi di due reduci da Berlino, molto pessimisti. Partenza col treno delle 16. In treno
ho corretto le bozze della seconda met del mio libro su
Dante. A Roma, riunione di liberali presso di me. Stabilita
la nostra linea di azione. Mi sono persuaso che c' poco da
fidare degli atteggiamenti leali e cavallereschi del Lucifero.
8 maggio

Mi sono svegliato intorno alle 5 e sono rimasto a


leggere la Sophonisbe del Mairet. Sparsasi la voce del m10
arrivo, anche qui sfilano i visitatori, e fino a sera.
9 maggio

Avevo scritto alcune noterelle filosofiche e poi preparato la trama dell'articolo sullo Huysmans. Ma, dopo un
breve sonno, dalle 16 in poi non sono rimasto mai solo.
10 maggio

La mattina ho scritto qualche cartella del saggio sullo


Huysmans. Poi sono andato alla Camera per la votazione

194

del presidente della Repubblica: votazione che durata


oltre tre ore e non ha dato nessun risultato, perch molti
voti sono stati dati al De Nicola (anch'io ho dato il mio
per segno di gratitudine dei due anni che ha tenuto l'ufficio: gli altri voti e insufficienti li ha avuti Sforza, che
il candidato governativo, ma che non pare sia voluto dagli
stessi democristiani). Nel pomeriggio, seconda votazione. Ho
avuto un lungo colloquio col De Gasperi, che mi ha raccontato a lungo quali sono stati i rapporti tra lui e il
De Nicola, dal quale non si potuto avere parola che facesse sperare che egli avrebbe accettato una rielezione o
una conferma: and via da Roma~ scans una visita che
il De Gasperi voleva fargli a Torre del Greco, fece dichiarare dal suo amico Porzio in una intervista che per niun
conto avrebbe accettato di restare presidente ecc. Cos il
De Gasperi ha appoggiato la candidatura Sforza, che il De
Nicola stesso aveva incoraggiata e coltivata. Da quanto ho
potuto intendere il De Gasperi, impegnato com' in una
feroce lotta coi comunisti, pensa che lo Sforza, dai comunisti avversato e ingiuriato da tempo in qua, non avrebbe
debolezze per loro, laddove il De Nicola, per eccessivo studio di incensurabile correttezza, non gli dava pari affidamento. Un giornale di Roma, la Repubblica, che dei
comunisti o a servigio dei comunisti, essendo stato notato il mio discorrere col De Gasperi in un angolo
dell'aula di Montecitorio, ha pubblicato stasera un ragguaglio, del tutto immaginario, delle cose che ci siamo dette.
Del colloquio, com' naturale, io non ho detto verbo con
nessuno. Ho provveduto a fare prontamente smentire quel
ragguaglio della Repubblica. Nella seconda votazione ho dato
un voto perduto al Casati, del quale non e.ra venuto il
turiiO'; e neppure era venuto , quello dell'Einaudi, che il
De Gasperi mi ha detto che non vuole perdere il posto che
tiene nel suo ministero come soprintendente al Tesoro e

e finanZe:
195

11 maggio

Ho lavorato alcune ore in casa la mattina. E pot mt


sono recato all'Assemblea. Qui, colpo di scena. Tramonto
della candidatura dello Sforza, dalla quale il candidato si
ritirato. In verit, oltrech la maggioranza governativa
non era compatta per lui, l'opinione pubblica non gli era
favorevole. A Roma, come gi a Napoli, aveva destato diffidenze per il suo fare e dire brillante e leggero. Io sono
rimasto curiosamente contrariato: perch senza nessun personale rancore contro di lui, memore della lunga amicizia prima e durante gli anni dell'esilio, per solo zelo
verso l'Italia ho lavorato anch'io a combattere la sua candidatura; e potevo non darmi questa fatica non a me
gradevole, perche! a sua candidatura non aveva base solida.
Nel pomeriggio, recatomi a Montecitorio, e assurta la candidatura ~ell'Einaudi, ho votato, naturalmente, per l'Einaudi.
Quella del~ati, che era stata appoggiata da me quando
non era sorta l'altra dell'Einaudi, non venuta al punto
di maturit: credo che le abbia nociuto il favore verso di
essa di socialisti e comunisti. Nell'intervallo tra le due
sedute, ho collaborato a un manifesto dei dissidenti del partito liberale, con l'intesa che, quando fosse pubblicato in
quei termini, io avrei presentato le mie dimissioni da presidente di onore del partito e mi sarei ufficialmente unito ai
dissidenti.

12 maggio

Di buon'ora, partenza per Napoli, rinunziando per stanchezza ad assistere alla proclamazione del nuovo Presidente,
al quale scriver da Napoli i miei rallegramenti ed augurii.
Arrivo - a Napoli dopo le 11. Nel pomeriggio, ho dovuto
dormire un'ora, perch la notte avevo dormito pochissimo.
Poi, ho letto la corrispondenza e sceverato carte e stampati.
Nuova lettura delle bozze della ristampa del Dante e del
196

Quaderno XI della Critica. Sono andato a letto, come non


di rado mi accade, alle 2 dopo la mezzanotte.

13 maggio
Levatomi presto. Fatta nuova rev1s1one delle bozze
del Quaderno. Riempite piccole lacune del saggio, scritto
in Roma, sullo Huysmans. Lettura di riviste e di libri e di
manoscritti.

1.4 maggio
Correzioni e' ritocchi di varii miei scritti che aspettano
la pubblicazione. Altre da introdurre nelle definitive bozze
del Quaderno.
15 maggio

Terminate dette rev1s1oni. La mattina mi sono recato


alla Biblioteca Nazionale, insieme con Adelina, a vedere Ia
mostra bibliografica del 1848. Sbrigate lettere. Lettura di
libri nuovi.

16 maggio
Lettura di libri varii durante la giornata per tenermi
possibilmente al corrente. Riveduta copia dattilografica dello
scritto sullo Huysmans.

17 maggio
Terminata rev1s1one precedente. Lettura di grossa corrispondenza arretrata. Povero me ' se continuassi, come facevo prima delle due grandi guerre, a rispondere a tutti
per uno scrupolo di cortesia. Letture varie. La sera venuto Casati.

197

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