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Descrizione:
In parole semplici riconoscimento dell’importanza del capitale “produttivo” (quello che investe moneta per creare l’impresa), ma riconoscimento pieno anche a chi fornisce elementi altrettanto fondamentali per l’attività economico-sociale, cioè: “Le Braccia e la Mente”… Quindi, né dominio della moneta, né espropri statali: ma armonizzazione degli elementi in un rapporto di condivisione delle responsabilità (e degli utili…), affinché nessuno si senta tanto superiore da sentirsi depositario del destino dell’impresa e di conseguenza, della nazione.
Il Capitalismo e il Comunismo rimasero atterriti, perché compresero che questa legge li avrebbe cancellati per sempre dalla società umana; infatti il concetto di socializzazione si pone come Terza Via, tra il cinico liberismo capitalista (liberticida)e il comunismo, che statalizza in maniera coatta (quindi anch’esso liberticida) i mezzi di produzione, ponendo il proletariato in una condizione di passività assoluta.
In parole semplici riconoscimento dell’importanza del capitale “produttivo” (quello che investe moneta per creare l’impresa), ma riconoscimento pieno anche a chi fornisce elementi altrettanto fondamentali per l’attività economico-sociale, cioè: “Le Braccia e la Mente”… Quindi, né dominio della moneta, né espropri statali: ma armonizzazione degli elementi in un rapporto di condivisione delle responsabilità (e degli utili…), affinché nessuno si senta tanto superiore da sentirsi depositario del destino dell’impresa e di conseguenza, della nazione.
Il Capitalismo e il Comunismo rimasero atterriti, perché compresero che questa legge li avrebbe cancellati per sempre dalla società umana; infatti il concetto di socializzazione si pone come Terza Via, tra il cinico liberismo capitalista (liberticida)e il comunismo, che statalizza in maniera coatta (quindi anch’esso liberticida) i mezzi di produzione, ponendo il proletariato in una condizione di passività assoluta.
In parole semplici riconoscimento dell’importanza del capitale “produttivo” (quello che investe moneta per creare l’impresa), ma riconoscimento pieno anche a chi fornisce elementi altrettanto fondamentali per l’attività economico-sociale, cioè: “Le Braccia e la Mente”… Quindi, né dominio della moneta, né espropri statali: ma armonizzazione degli elementi in un rapporto di condivisione delle responsabilità (e degli utili…), affinché nessuno si senta tanto superiore da sentirsi depositario del destino dell’impresa e di conseguenza, della nazione.
Il Capitalismo e il Comunismo rimasero atterriti, perché compresero che questa legge li avrebbe cancellati per sempre dalla società umana; infatti il concetto di socializzazione si pone come Terza Via, tra il cinico liberismo capitalista (liberticida)e il comunismo, che statalizza in maniera coatta (quindi anch’esso liberticida) i mezzi di produzione, ponendo il proletariato in una condizione di passività assoluta.
LArticolo 12 della Costituzione della Repubblica Sociale Italiana
recita: Il popolo partecipa integralmente, in modo organico e permanente, alla vita dello Stato e concorre alla determinazione delle direttive, degli istituti e degli atti idonei al raggiungimento dei fini della Nazione col suo lavoro, con la sua attivit politica e sociale
LArt.12 della Legge sulla Socializzazione delle Imprese (Manifesto di Verona) recita: In ogni azienda (industriale, privata, parastatale, statale) le rappresentanze dei tecnici e degli operai coopereranno intimamente attraverso una conoscenza diretta della gestione allequa fissazione dei salari, nonch allequa ripartizione degli utili tra il fondo di riserva, il frutto al capitale azionario e la partecipazione agli utili stessi per parte dei lavoratori.
In parole semplici riconoscimento dellimportanza del capitale produttivo (quello che investe moneta per creare limpresa), ma riconoscimento pieno anche a chi fornisce elementi altrettanto fondamentali per lattivit economico-sociale, cio: Le Braccia e la Mente Quindi, n dominio della moneta, n espropri statali: ma armonizzazione degli elementi in un rapporto di condivisione delle responsabilit (e degli utili), affinch nessuno si senta tanto superiore da sentirsi depositario del destino dellimpresa e di conseguenza, della nazione. Il Capitalismo e il Comunismo rimasero atterriti, perch compresero che questa legge li avrebbe cancellati per sempre dalla societ umana; infatti il concetto di socializzazione si pone come Terza Via, tra il cinico liberismo capitalista (liberticida)e il comunismo, che statalizza in maniera coatta (quindi anchesso liberticida) i mezzi di produzione, ponendo il proletariato in una condizione di passivit assoluta. Nonostante ci troviamo in un mondo dominato dal capitale finanziario, con tutti gli enormi danni che costantemente apporta (ovviamente, incluso anche quello che stiamo vivendo), invocare il ritorno al diritto naturale della partecipazione diretta delluomo inteso come costruttore diretto . quindi VERO ARTEFICE della sua vita (privata e sociale), pu forse apparire fuori tempo. Ma la cosa non deve n spaventare n scoraggiare: se unidea giusta, lo a prescindere dalle contingenze di epoca e di cultura in cui viene espressa. Il liberismo ha almeno trecento anni ed stato sconfitto dalla storia (e dalletica) uninfinit di volte Il comunismo ha avuto 70 anni buoni per giustificare la sua denominazione di repubblica dei soviet, cio dei consigli, e quindi, della partecipazione diretta degli operai allimpresa che non mai avvenuta. Giustificazione che il comunismo non ha dato per un motivo molto semplice: non poteva farlo; perch la sua realt filosofica e ideologica non gli ha consentito nessuna possibile giustificazione. e cos la storia si presa la briga di mostrare al mondo quanto l essenza del marxismo fosse meschina, malvagia e innaturale. Ma non dispero, il Fascismo una rivoluzione giovane. Il Fascismo ha avuto appena 22 anni per realizzarsi e in questo breve periodo ha realizzato tantissimo; purtroppo stato fermato da una infame sconfitta militare (peraltro appositamente complottata). Ma c tempo per riprovarci c anche la volont di riprovare e con il tempo questa volont aumenter! verr il giorno in cui le mistificazioni del Comunismo e del Capitalismo verranno messe al bandoper sempre!
Nel 1943 avvenne un fatto storico clamoroso, (storico e clamoroso a livello mondiale, ben inteso) venne proclamata una Repubblica che, per la prima volta nella storia e a tuttoggi mai ripetuta, intese definirsi ufficialmente Sociale, oltre che Italiana. In un momento non certo favorevole per lItalia visto landamento del conflitto, questo evento volle significare e testimoniare che, nonostante limminente catastrofe militare, il Fascismo, anche nella sua nuova veste di Repubblica Sociale Italiana, poteva (e voleva) dare ancora moltissimo, sul piano dellevoluzione della societ nazionale. Ecco perch il Duce la addita come Lo sviluppo logico della nostra rivoluzione. ovvio che rivoluzioni cos profonde, da poterle definire EPOCALI, non si possono fare dalloggi al domani. In campo sociale il primo passo fatto dal Fascismo fu il Corporativismo, con la sua Carta del lavoro; il momento e soprattutto i fortissimi attriti con la classe aristocratica e capitalista, fecero comprendere che, tempi e condizioni non erano ancora maturi, per cui si doveva andare per piccoli passi. Dopo molto tempo si pass alla Filosofia della Socializzazione, che si badi bene, non fu il tentativo di recuperare le originarie matrici di sinistra ( pi corretto dire, proletarie) del Fascismo, per un motivo molto semplice, perch il Fascismo non perse mai quelle origini.
La Legge sulla Socializzazione entr in vigore i primi del 1944, quindi a guerra quasi finita e comunque, gi perduta. A causa della particolarissima situazione del momento, questa legge vide un periodo di applicazione troppo breve, per cui i lavoratori non riuscirono a percepirne appieno la portata e, cosa ancora pi importante non ebbero modo di constatarne pienamente i benefici.
Domanda! Come mai il Comunismo odiava cos tanto questa legge, se essa migliorava le condizioni di vita dei lavoratori? Risposta: perch questa legge avrebbe comportato innovazioni di portata storica, sarebbe stata una pietra miliare nellevoluzione dellordinamento sociale e lavorativo della societ italiana; ma cosa ancora pi importante, con il tempo lo sarebbe diventata per tutti gli altri popoli, quindi, molto verosimilmente avrebbe portato ad una svolta epocale lintera societ umana. Basta questo per capire la grande menzogna del comunismo; in realt esso per sopravvivere ha bisogno di masse operaie POVERE, per poterle manipolare ideologicamente e istigarle allo scontro sociale.
Questa legge era odiata , ma per i motivi opposti, anche dal Capitalismo mondiale, perch la sua fruibilit da parte del sistema lavorativo avrebbe rappresentato la perdita del potere e anche degli enormi guadagni che il sistema capitalista garantiva ai potenti della Terra. Tutto ci era stato ben compreso dal Comunismo e dal Capitalismo.
Ecco perch Mussolini e il Fascismo dovevano essere assolutamente eliminati!
I motivi che abbiamo indicato rappresentano il vero punto di saldatura che ha consentito al Capitalismo e al Comunismo di marciare compatti contro il Fascismo, ecco perch, su scala internazionale (opera della Massoneria) si attuarono tutte quelle condizioni che in seguito portarono allo scoppio della 2a Guerra Mondiale, ed ecco perch, finito il conflitto, fu la prima legge Fascista ad essere abrogata dai partigiani comunisti italiani, allatto del loro insediamento al governo.
Questa legge non stata (come alcuni mascalzoni vorrebbero liquidarla) un espediente di propaganda per creare, in finale di partita, un nuovo consenso di massa; La legge sulla socializzazione voleva essere tra le altre cose, il tentativo di mettere, a guerra conclusa, davanti ad una realt compiuta (per quanto possibile) da un lato il Capitalismo e dallaltro lato il Comunismo, per indurli a rivedere le loro posizioni.
Un seme di civilt quindi, piantato come ultima risorsa, in favore di tutta la nazione; un seme che presto o tardi germoglier e, noncurante di coloro che ancora una volta, con maligna pervicacia tenteranno di abbatterlo crescer, dando i suoi buoni frutti a tutti!
Ciononostante, ci sono ancora individui, pendagli dei regimi antifascisti che, nel tentativo di minimizzare limportanza delle leggi sociali fatte, dal Fascismo Regime prima e da quello Repubblicano poi, continuano a dichiarare che gli atti legislativi dello Stato Fascista Repubblicano non erano giuridicamente validi perch, sempre a loro dire, non si trattava di uno Stato legittimo.
Ma allora, se quello Stato non era legittimo, che bisogno cera di abrogare giuridicamente i suoi atti legislativi che, per esempio, resero LEGGE DELLO STATO la legge sulla Socializzazione delle Imprese (introdotta con Decreto del Duce 12.2.1944, n. 375) e tante altre leggi?
I partigiani rossi, figli della democrazia stalinista, da veri mascalzoni e da grandi ignoranti, si smentiscono da soli, infatti, la mattina stessa del loro insediamento al governo, (25 aprile 1945) la prima legge che di gran corsa abrogarono, con tanto di atto legislativo, fu proprio quella sulla Socializzazione delle imprese.
Un decreto abrogativo che porta la firma di Mario Berlinguer, il padre di Enrico Berlinguer, 2 ipocriti mascalzoni che, come tutti i comunisti, ancora oggi millantano falsamente credenziali di difensori dei diritti dei lavoratori.