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Capitolo 2: Soggetto Di Diritto

La persona
Ogni persona fisica è soggetto di diritto, ossia centro di interessi e di imputazione di rapporti
giuridici.

Questo principio è immanente nell’intero sistema giudico e trova riscontro in numerose norme di
diritto positivo, tra le quali artt. 1 e 2 (repubblica democratica e riconoscimento dei diritti
inviolabili.)

Anche le formazioni sociali (organizzazioni collettive, enti, società) sono soggetti di diritto.

Nei sistemi giuridici contemporanei persona umana, soggetto di diritto, uguaglianza e libertà
costituiscono articolazioni di un unico principio fondante di ogni ordinamento democratico,
riassunto nell’art. 1 Carta di Nizza.

I DIRITTI DELLA PERSONALITA’, detti pure diritti della persona sono l’espressione giuridica di
attributi essenziali della persona, fisici e morali. Non contengono un numero chiuso quindi sono
atipici.
I CARATTERI sono:

-Essenzialità: significa che la loro soppressione o la loro limitazione fa venir meno uno dei
fondamenti dell’ordinamento giuridico. Sotto quest’aspetto i diritti della personalità sono
denominati anche diritti fondamentali in quanto essenziali per la persona.

-Inviolabilità: richiamata in molte norme, segnala la tutela dei diritti in questione è garantita a
fronte di qualunque soggetto pubblico e privato, l’inviolabilità comporta l’antigiuridicità di
qualsiasi atto o norma di segno contrario. Attesta l’assoluta intangibilità della sfera della persona
da parte di qualunque soggetto pubblico o privato.

-Universalità: indica l’estensione dei diritti della personalità oltre i confini della cittadinanza e della
nazionalità.

Facciamo delle DISTINZIONI con altri tipi di diritti:

-I diritti personali si distinguono dai diritti patrimoniali perchè il loro contenuto è estraneo alla
dimensione patrimoniale (il diritto all’immagine è suscettibile di valutazione economica ma il loro
riconoscimento si attiene alla sfera della persona.)

-I diritti della personalità si distinguono sia dai diritti reali sia dai diritti di credito, in quanto inerenti
alla persona si estinguono alla morte del soggetto.

-I diritti della personalità sono qualificati indisponibili e distinti da quelli disponibili, art. 5 c.c.

! Rapporto con i diritti di libertà e sociali.

VITA
Nella nostra Costituzione non esiste una norma che esplicitamente tutela il diritto alla vita; ciò non
significa che la vita non sia specificamente protetta dall’ordinamento giuridico.

L’art. 27 Cost. NON ammette la pena di morte, idem art. 2 Carta di Nizza. Il c. p. Condanna
l’omicidio.

Il diritto alla vita è inviolabile nel senso che non è permesso ad altri di porre fine all’esistenza di
una persona, neanche con il suo consenso. In Italia la pratica dell’eutanasia non è espressamente
consentita dal legislatore, tuttavia la Corte Costituzionale nel c.d “Caso Cappato” ne ha ammesso
l’operatività a determinate condizioni, ossia ove venga agevolata <l’esecuzione del proposito
suicidio di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da una patologia
irreversibile, fonte di sofferenze psiche e fisiche che egli reputa intollerabili, ma pienamente
capace di prendere decisioni libere e consapevoli.>

Il diritto alla vita si acquista nel momento in cui si nasce. La questione dell’inizio della vita è
emersa a partire dalla legge sull’interruzione della gravidanza.

Il momento iniziale della vita inizia dal concepimento mentre la gravidanza si può interrompere
entro 90 giorni dal concepimento.

Il momento finale della vita è stato identificato con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni
dell’encefalo.

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