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Istologia 14 Osso (parte 3)

Ossificazione
Lossificazione il processo che porta alla formazione dellosso.
Avviene soprattutto durante la vita prenatale e per tutto il periodo dello sviluppo. Nelladulto, invece,
avviene solo il ricambio dellosso pi vecchio, senza la creazione di nuove strutture ossee.
Si distinguono due tipi fondamentali di ossificazione:
Ossificazione diretta
Ossificazione indiretta
Ossificazione diretta
Si tratta di un processo in cui il tessuto osseo si forma direttamente dal
mesenchima. Il mesenchima un tessuto embrionale dallaspetto
membranoso; per questo, tutte le ossa che si creano per ossificazione
diretta prendono il nome di ossa membranose.
Lossificazione diretta procede in diverse tappe:
Un gruppo di cellule mesenchimali si addensano in un punto e
diventano ipertrofiche. Questo gruppo forma il centro di
ossificazione, da cui parte il processo. Il centro di ossificazione
circondato da una ricca trama vascolare.
Le cellule mesenchimali si differenziano gradualmente in osteoblasti. Questi formano lo strato
epitelioide e iniziano a depositare la componente organica della sostanza fondamentale amorfa,
che prende il nome di tessuto osteoide.
Il tessuto osteoide va incontro a mineralizzazione, trasformandosi in osso fibroso. Via via che la
deposizione di osso prosegue, i primi osteoblasti restano racchiusi in lacune ossee trasformandosi
in osteociti, mentre nuovi osteoblasti si differenziano apponendosi alla superficie dellosso
neoformato, che si accresce progressivamente in spessore.
Dal sangue arrivano i pre-osteoclasti che si differenziano in osteoclasti, i quali avviano la
dissoluzione dellosso fibroso, che viene successivamente rimpiazzato con osso lamellare da altri
osteoblasti.
Lossificazione diretta, tipica delle ossa della volta cranica e di gran parte delle ossa della faccia.
Un particolare tipo di ossificazione diretta quella che avviene a livello della
mandibola.
Losso in formazione, infatti, si modella attorno ad un abbozzo cartilagineo a
ferro di cavallo, detto cartilagine del Meckel. Si ritiene che sia la cartilagine del
Meckel ad indurre la differenziazione del mesenchima circostante. Tuttavia, a
differenza di quanto avviene nellossificazione indiretta, la cartilagine non
ossifica; essa viene circondata dal tessuto osseo ed infine involve; il vuoto che
rimane viene colmato da tessuto osseo.
Ossificazione indiretta
Si tratta di un processo in cui il tessuto osseo si forma dal tessuto cartilagineo e, quindi, indirettamente, dal
mesenchima.
Losso preceduto da un abbozzo cartilagineo che richiama la forma del futuro segmento osseo e che viene
successivamente riassorbito e rimpiazzato da tessuto osseo.

Istologia 14 Osso (parte 3)

Losso si forma sia allinterno dellabbozzo cartilagineo (ossificazione endocondrale) sia sulla superficie di
questo, apponendosi allesterno tra cartilagine e pericondrio (ossificazione pericondrale).
Ossificazione endocondrale
Avviene in diverse tappe:
Un gruppo di cellule mesenchimali si
addensano in un punto e si differenziano in
condroblasti. Viene depositato quindi, in quel
punto, del tessuto cartilagineo.

Allincirca attorno al 3 mese di vita


intrauterina, compare il centro di ossificazione
primario (solitamente, prima nella clavicola).
Nel centro di ossificazione, i condrociti
diventano ipertrofici e iniziano a produrre
collagene di tipo X e VEGF (Vascular
Endothelial Growth Factor), il quale ha due
funzioni: attiva i condroclasti e richiama nel centro cellule endoteliali, indispensabili per formare
nuovi vasi sangugni.
Parallelamente, i condrociti iniziano a deporre calcio nella matrice cartilaginea. In questo modo si
forma la cartolagine calcificata, sensibilmente diversa dal tessuto osseo. La cartilagine calcificata,
tuttavia, non vascolarizzata e, per questo, degenera subito. In questo modo, si ha la formazione
di zone di degradazione.
Nelle zone di degradazione entrano i vasi che si sono appena formati grazie al VEGF. Allinterno
del sangue di questi vasi sono presenti condroclasti e pre-osteoblasti. In questo modo, si ha la
graduale deposizione di osso e, in parallelo, la distruzione della cartilagine calcificata. Nelle ossa
lunghe, il primo osso deposto verr nuovamente digerito per lasciare spazio al canale midollare.
Attorno al 9 mese di vita intrauterina, compaiono, a livello delle epifisi delle ossa lunghe, i centri
di ossificazione secondaria. Questi seguono le stesse tappe del centro primario.
Le varie fasi dellossificazione encondrale sono visibili al microscopio
usando colorazioni particolari, come lAlcian blu-PAS, che permette di
discriminare il tessuto osseo dal tessuto cartilagineo. Usando queste
colorazioni, si possono individuare diverse zone:
Cartilagine a riposo, con piccoli gruppi isogeni di cellule
globose.
Cartilagine proliferante, o seriata, in cui i condrociti
proliferano dividendosi; pertanto i gruppi isogeni sono
formati da cellule disposte le une sulle altre in pile ordinate
parallele allasse maggiore dellosso;
Cartilagine ipertrofica, con condrociti voluminosi pieni di glicogeno e di lipidi.
Cartilagine calcificata, i cui i condrociti presentano segni di degenerazione.
Osso neoformato, in cui sono presenti osteoblasti che depongono osso fibroso a ridosso dei
residui della matrice cartilaginea calcificata ed osteoclasti impegnati nei processi di
riassorbimento.
Ossificazione pericondrale
Prende avvio da cellule osteoprogenitrici (pre-osteoblasti) che si differenziano nel pericondrio, che si
trasforma cos in periostio. Si assiste allincremento dei vasi del pericondrio, alla differenziazione di cellule
osteoprogenitrici che si trasformano poi in osteoblasti, alla deposizione di tessuto osteoide che

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mineralizzando si trasforma in osso fibroso ed al rimaneggiamento di questultimo da parte degli


osteoclasti, con successiva deposizione di osso lamellare.
Accrescimento delle ossa
Una volta formatosi losso, questo si accresce. Laccrescimento avviene sia in lunghezza che in larghezza.
Accrescimento in lunghezza
Laccrescimento in lunghezza delle ossa lunghe avviene grazie alla persistenza di tessuto cartilagineo
proliferante a livello delle metafisi (zone di transizione tra la diafisi e le epifisi). Questa cartilagine detta
cartilagine di coniugazione (o metafisaria) e presenta in successione topografica tutte le varie zone che
sono state descritte per lossificazione endocondrale. La cartilagine metafisaria scompare completamente
attorno ai 30 anni.
Accrescimento in larghezza
Laccrescimento in larghezza delle ossa avviene per apposizione di osso lamellare dal periostio. Al termine
dellaccrescimento, sulla superficie esterna dellosso vengono deposti alcuni strati di lamelle a decorso
parallelo che costituiscono il sistema circonferenziale esterno. Pertanto losso compatto della diafisi tutto
di origine periostale.
Fattori che influenzano la formazione dellosso
La formazione dellosso finemente controllata da una serie di molecole. In particolare, influiscono sulla
formazione del tessuto osseo:
Paratormone (PTH), che, oltre ad agire sugli osteoblasti inducendo la produzione di osteoclasti,
promuove anche il riassorbimento di calcio a livello renale, innalzando quindi la calcemia.
Calcitonina
GH ipofisario, che induce la produzione delle somatomedine a livello del fegato. Queste hanno
due funzioni:
Stimolano la crescita dei condrociti della cartilagine ipofisaria
Promuovono il riassorbimento di calcio a livello renale
T3 e T4 tiroidei, che aumentano il metabolismo delle cellule, stimolando la deposizione e la
maturazione dellosso
Ormoni sessuali (estrogeni e testosterone). Questi hanno diverse funzioni:
Agiscono sugli osteoblasti, promuovendo il rimaneggiamento osseo
Gli estrogeni stimolano la proliferazione degli osteoblasti e provocano lapoptosi degli
osteoclasti.
Esercitano unazione inibitoria sui condrociti della cartilagine metafisaria al termine
dellaccrescimento. Questo determina la chiusura delle epifisi.
Vitamina D, una molecola liposolubile che agisce:
A livello osseo, inducendo la differenziazione degli osteoblasti, con conseguente deposito di
matrice ossea
A livello intestinale, promuovendo lassorbimento di calcio
A livello renale, inibendo lescrezione di calcio
Vitamina C, una molecola idrosolubile che interviene nella sintesi del collagene della matrice ossea.
Se manca, si ha la condizione di scorbuto.
Vitamina A, una molecola liposolubile che agisce sugli osteoblasti favorendone la differenziazione
in osteociti.

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