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Si nota il nucleo che sembra un rene , è reniforme ( l’elemento chiave che ci aiuta ).

Non è che i monociti non abbiamo granuli , è che non si vedono . Il citoplasma è più
omogeneo.
Il monocita inoltre è molto più grande rispetto ai neutrofili e ha meno citoplasma .

Freccia blu: neutrofilo


Freccia verde: è un linfocita, in quanto individuiamo il citoplasma

Frecce verdi :neutrofili


Freccia blu: monocita
Linfocita con citoplasma più grande .

Suggerimento della professoressa :bisogna considerare contemporaneamente tutte le


caratteristiche , non un unico elemento ,seguendo come riferimento la tabella allegata sotto
Es :nucleo grande con scarso citoplasma con nucleo rotondeggiante ,non si vedono granuli
> è un linfocita .

Es:Nucleo grande reniforme, con citoplasma leggermente meno abbondante e non si


vedono granulazioni ->potrebbe essere un monocita (la prof dice “neutrofilo” e “citoplasma
leggermente più abbondante senza granulazioni” ma credo sia sbagliato ).
Anche nel caso del polimorfonucleato, quando ha solo due lobi o non si vedono
bene,dobbiamo considerare altri elementi . Quando presentano più di due lobi, possiamo
escludere le altre possibilità di citotipi ed essere sicuri stiamo parlando di un neutrofilo .

Tutte le immagini di strisce di sangue periferico sono fondamentali soprattutto per chi
sceglierà di fare l’ematologo , dove l’analisi di strisce di sangue periferico è all’ordine del
giorno . Sarà importante anche nella diagnosi di alcune malattie infettive .
MIDOLLO OSSEO
Il midollo osseo è "una via a ponte “ tra i tessuti connettivi , perché è il tessuto che produce
le cellule del sangue, ma è anche un tessuto linfoide .
È un tessuto nel tessuto , in quanto è contenuto all’interno del tessuto osseo spugnoso ed è
costituito da un connettivo reticolare, molto vascolarizzato, gelatinoso , con cellule deputate
all’ emopoiesi .

MIDOLLO OSSEO: ORGANIZZAZIONE


Il midollo osseo presenta :
• uno stroma= connettivo reticolare
•un parenchima
• È presente all’ interno di cavità compartimentalizzate dalle trabecole ossee, contenenti
cellule adipose, parenchimali proprie (come le staminali,che consentono di ripopolare
costantemente il sangue dei suoi elementi figurati , progenitori e tutte le linee che daranno
origine agli eritrociti, alle piastrine e ai leucociti ) e cellule stromali.
• presenta inoltre un complesso sistema vascolare con arteriole midollari e corticali e una
rete sinusale (la professoressa ricorda di aver già trattato i sinusoidi, disposti attorno ad un
seno centrale ).
Questo sistema vascolare è permeabile alle cellule ematiche mature :consente il passaggio
attivo attraverso dei pori della rete sinusoidale, solo quando le cellule ematiche sono mature.
Ciò avviene per impedire che le cellule ematiche non mature, a contatto comunque con i
sinusoidi , possano entrare in circolo velocemente . Devono quindi prima compiere almeno
una parte della loro maturazione .

DIFFERENZA TRA MIDOLLO ROSSO E MIDOLLO GIALLO


Midollo Rosso (rosso perchè ci sono molti eritrociti)
• lo troviamo ovunque nel neonato.
Midollo Giallo
• Nelle diafisi delle ossa lunghe , dopo i 20 anni di età, inizia ad accumularsi grasso che
tende a sostituire i tessuti emopoietici . ATTENZIONE! Ciò non vuol dire che ad un certo
punto la capacità emopoietica venga meno ,cioè non è vero che a partire da una certa età
non siamo più in grado di produrre cellule del sangue .

MIDOLLO OSSEO :VASCOLARIZZAZIONE ,SINUSOIDI E CELLULE EMOPOIETICHE


Il midollo osseo è vascolarizzato . C’è una ampia rete di sinusoidi, nelle cui maglie si
trovano le isole di cellule ematopoietiche, collegate tra loro a formare il comparto
emopoietico.
Bisogna precisare che nel midollo c’è un’organizzazione precisa :abbiamo isole che “fanno”
eritrociti , isole che fanno piastrine ecc ..
Sinusoidi
• Tappezzati da cellule endoteliali
• Circondati da sottili fibre reticolari e da cellule reticolari avventiziali . Nel citoplasma delle
avventiziali si accumulano gocce di grasso . Di conseguenza queste cellule si trasformano
in cellule adipose e a sua volta il midollo da rosso si trasforma in midollo giallo .
Gli adipociti nel midollo non sono veri e propri adipociti ,originano da cellule dello stroma e
invecchiando accumulano lipidi al loro interno .
• Le cellule reticolari avventiziali,insieme ai sinusoidi, formano una rete intorno alle cellule
ematopoietiche. I vasi nei vetrini sono dunque circondati da cellule .
Isole ematopoietiche
Nelle isole ematopoietiche troviamo i macrofagi per eliminare i residui dell emopoiesi(per
esempio cellule alterate, gli scarti derivati da eritrociti.. )

MIDOLLO OSSEO( immagini )


Riusciamo ad individuare:
-gli adipociti
-i sinusoidi con eritrociti all’interno ,
-cellule che dovrebbero ricordare dei
leucociti(sono appunto i loro precursori che
avranno destini diversi ).
Ad ingrandimento minore,
osserviamo trabecole di tessuto
osseo spugnoso, qualche
adipocita(“cerchietti in bianco” ) e
cellule del sangue in diversi stadi di
maturazione.

Quando è invecchiato, abbiamo una maggiore quantità di grasso


che va a sostituirlo (immagine a destra )

Il midollo osseo è appunto nelle cavità midollari delimitate dalle trabecole del tessuto osseo
(immagine sotto).
vasi midollari ,cellule dello
stroma e emopoietiche
Per artefatti della fissazione ,
Il midollo tende a staccarsi dall’ osso.

La professoressa ripete che le cellule somigliano


alla lontana alle cellule che abbiamo già visto,con
destini diversi.
Queste cellule( immagine sotto ) daranno origine alle cellule della serie bianca ,avremo il
passaggio attraverso diversi stadi e poi la separazione delle varie linee di differenziamento

BIOPSIA OSTEOMIDOLLARE

Il processo di invecchiamento del midollo non inizia contemporaneamente in tutte le ossa .


Se facciamo una biopsia osteomidollare in diverse ossa e nello stesso momento,
potremmo vedere diverse situazioni . La biopsia osteomidollare viene fatta non solo in base
alla facilità di accessibilità dell'osso (ad esempio se la faccio del femore, devo passare
attraverso i muscoli della coscia ), di conseguenza per questo viene eseguita in
corrispondenza di ossa superficiali .
Va inoltre considerata l’eventuale pericolosità (nel caso dello sterno è molto più
pericolosa rispetto alla biopsia della cresta iliaca ) .
Infine bisogna tenere conto della possibilità di prendere una buona quantità del midollo .

EMOPOIESI=FUNZIONE DEL MIDOLLO OSSEO


• Processo che genera gli elementi figurati del sangue, quindi tutte le cellule del sangue .
Se consideriamo l’emivita dei leucociti e degli eritrociti (da un massimo di 120 giorni ad un
minimo di poche ore ), capiamo che il midollo osseo è un tessuto molto attivo .
L’EMOPOIESI garantisce non solo la produzione ma anche il rinnovamento degli elementi
cellulari del sangue .
• Avviene per: -proliferazione delle cellule progenitrici,che derivano da cellule staminali e -
per differenziamento dei progenitori nelle diverse componenti cellulari del sangue.

L’EMOPOIESI comincia precocemente, rispetto al processo di ossificazione .


Le cellule del sangue infatti vengono prodotte molto prima.
L’emopoiesi prenatale è divisa in quattro fasi:
• Mesoblastica (o pre-epatica): la prima fase avviene in una struttura detta sacco vitellino ,
quando l’ embrione non ha nemmeno la sua forma riconoscibile.
• Epatica:per gran parte della vita embrionale il fegato è il principale organo
emopoietico ,motivo per cui nelle prime fasi è così grande .Quindi diciamo che “fa le veci
del midollo osseo “,oltre alle sue tradizionali funzioni . Precisazione :Non avremo parti del
midollo osseo nel fegato, ma in quest’ultimo ci saranno le isole ematopoietiche .
• Splenica: emopoiesi fatta dalla milza
• Mieloide: fatta dal midollo osseo all'interno delle ossa .

TIMING DELL’EMOPOIESI

In questo grafico, sono riportate l ‘età in termini di mesi e il numero di cellule del sangue che
vengono prodotte(asse Y).
Si evince che l’emopoiesi mesoblastica del sacco vitellino dura poco , già al terzo mese è
quasi terminata.
Intorno all’ottavo mese il midollo osseo( parte piano in realtà già dal quinto mese ) ha
sostituito del tutto il fegato nella sua funzione emopoietica .
La funzione emopoietica si riduce in modo differenziato nelle varie ossa ,con il passare dei
mesi .
Se la tibia è una delle prime ossa in cui termina la funzione emopoietica (seguita poi dal
femore ,guarda grafico ) ,nelle vertebre invece perdura per parecchio tempo .
*Ricollegandoci alla biopsia , non è pensabile fare una biopsia delle vertebre per tutti i
rischi connessi .
IL MICROAMBIENTE EMOPOIETICO
Il microambiente è l’insieme delle cellule mesenchimali ed emopoietiche che forniscono:
• Una superficie su cui far avvenire l’ emopoiesi
• una Matrice extracellulare
• Fattori solubili che tutti assieme sono responsabili della regolazione dell’emopoiesi ,del
differenziamento ,del reclutamento di nuove cellule staminali ematopoietiche . Sono quei
fattori che stabiliscono se quel gruppo di cellule dovranno fare eritrociti,linfociti ecc..

LE FASI DELL’EMOPOIESI :schema variabile da libro a libro


alcune fasi sono comuni a tutte
le linee

Qui abbiamo la cellula staminale


ematopoietica ,che è una
cellula staminale
multipotente, marcata da un
antigene specifico CD34 + (che
è l’unico modo che abbiamo per
poterle identificare all’interno del
midollo perché alla vista non ci
sarebbe modo per identificarle).

1)È una cellula che va incontro


da una parte ad un
automantenimento, cioè in parte
va a mantenere se stessa quindi
si replica e dà una cellula figlia uguale a se stessa, per mantenere il compartimento di
cellule staminali ematopoietiche ; dall’altra parte dà origine ad una cellula figlia , che è già
orientata verso la formazione di cellule che sono in una fase di maturazione successiva.
Questi (dovrebbe fare riferimento alle multip/unipot del ppt )danno origine ai progenitori .
2)C’è una fase di orientamento verso la linea mieloide o verso la linea linfoide. Secondo
quanto riportato dalle slide, L'orientamento comporta la transizione fino ai progenitori .
3)I progenitori vanno incontro ad un differenziamento diverso: nel caso della linea linfoide
daranno origine ai linfociti T o ai linfociti B , nel caso della linea mieloide daranno origine
alla linea - dei granulociti o dei -monociti , o -dei megacariociti (che daranno origine alle
piastrine ) o -degli eritrociti .4)Queste cellule intermedie (i precursori ) andranno incontro a
quella che è la maturazione .
La fase di automantenimento è fondamentale . Se non ci fosse l’ automantenimento, tutte le
cellule si sarebbero orientate verso una linea , si sarebbero consumate e non avremmo
avuto più la possibilità di rimpiazzare il midollo osseo .

LA CELLULA STAMINALE EMOPOIETICA


Precisazione : non c’è modo per distinguere morfologicamente la cellula staminale
emopoietica in un vetrino , quindi se la professoressa ci chiede di indicare in un vetrino la
cellula staminale emopoietica ci sta tendendo in realtà un tranello , a meno che non faccia
vedere un’ immunoistochimica specifica per l’antigene CD34 che marca le cellule staminali
ematopoietiche e di conseguenza anche i vasi sanguigni.
CD sta per ‘cluster of differentiation’ (nomenclatura con cui si identificano alcune proteine).
L’antigene CD34 è una glicoproteina coinvolta in fenomeni di adesione e trasduzione del
segnale.
La cellula staminale emopoietica coesprime altri antigeni oltre CD34,come CD117 (antigene
di staminalità) e contemporaneamente antigeni della linea mieloide e della linea
megacariocitaria, esprime quindi differenti possibilità nell’indecisione.

IMMUNOISTOCHIMICA per CD34

CD34 colora in marroncino i vasi sanguigni e le cellule staminali .


I vasi sanguigni hanno una forma allungata e si vedono piccoli spot(?) corrispondenti alle
cellule staminali emopoietiche, che sono molto poche rispetto al totale delle cellule del
midollo. Quindi è fondamentale mantenerle in quanto poche .Se ne perdiamo qualcuno si
riduce la capacità di fare nuove cellule .

DIVISIONE ASIMMETRICA DELLA CELLULA STAMINALE

Questa è la divisione a cui va incontro la cellula staminale ematopoietica , che è una


caratteristica di tutte le cellule staminali che si rispettino. Ha una divisione cellulare che
garantisce il self renewel, l ‘automantenimento. Si tratta di una divisione asimmetrica .
Infatti , una cellula matura si divide in modo simmetrico formando due cellule figlie
esattamente identiche alla cellula madre ; invece, nella divisione asimmetrica di un cellula
staminale, una cellula figlia risulta identica alla madre, l'altra ha qualcosa di diverso-> è più
avanti durante il percorso di differenziamento.

SCHEMA DELL’ EMOPOIESI


- cellula staminale che dà origine ai progenitori ,
-i progenitori danno origine ai precursori,
-i precursori danno origine alle cellule mature.

SCHEMA EMOPOIESI
Questo è uno schema di cui esistono molte varianti. Non tutti sono concordi es :c'è una
discordanza sulla presenza di una fase comune tra eritrociti e piastrine o sull’esistenza di un
precursore comune a tutti e tre i tipi di granulociti .
Quello che è importante sapere però che tutto comincia dalla cellula staminale
multipotente , che dà origine ai progenitori primitivi che vengono committed, cioè
indirizzati verso un tipo di cellula o un’altra e le successive variazioni che verranno.
Tutti questi processi sono sotto il controllo sia di fattori propri ,intrinseci alla cellula, quindi
la cellula in parte già sa cosa vuole fare, ma in parte viene anche indirizzata dai fattori
solubili che vengono liberati nel microambiente o dalle stesse cellule o da cellule vicine o da
cellule che sono distanti. Sarà il cocktail di fattori prevalenti in un senso o nell’altro che
indirizzerà verso un destino o verso l ‘altro.

GERARCHIA DELLE CELLULE EMOPOIETICHE


Nota sbobinatore : si consiglia la lettura della slide allegata sotto, in quanto riporta
precisamente la distinzione tra capacità mitotica e capacità differenziativa delle diverse
cellule emopoietiche . Importante soffermarsi anche sulla capacità di automantenimento
caratteristico in particolare delle staminali .

Nell’emopoiesi esiste una gerarchia estremamente rigida, queste cellule sono organizzate in
modo gerarchico . C’è una gerarchia anche nella qualità di quello che devono fare.
Mentre le cellule staminali hanno capacità mitotiche limitate e una volta che sono state
orientate a formare i progenitori, sono proprio questi ultimi che hanno soprattutto spiccate
capacità mitotiche ,fanno quella che viene chiamata “ esplosione mitotica”, proliferano
tantissimo . Quelle immediatamente successive avranno scarsa capacità di automantenersi
e elevatissima capacità mitotica, quelle ancora dopo avranno minori capacità mitotiche ma
soprattutto capacità differenziative .

Ricorda :Una cellula che ha grandi capacità mitotiche ha poche capacità differenziative e
viceversa . Quelle nelle fasi terminali hanno perso la loro capacità mitotica per essere
unicamente capaci di differenziare .
SCHEMA :STAMINALI-PROGENITORI-PRECURSORI-CELLULE MATURE nel dettaglio .
In questo schema allegato sotto ,distinguiamo chiaramente una parte di cellule staminali
capaci di fare automantenimento, rispetto ai progenitori , a quelle che sono riconoscibili
morfologicamente e alle cellule mature.

Staminale
La cellula staminale ematopoietica si automantiene e dà origine a cellule della linea
mieloide o linfoide ancora capaci di auto rinnovamento , che daranno poi origine ai
progenitori .
Tutte queste cellule staminali non abbiamo modo di distinguerle morfologicamente, le
conosciamo solo se sappiamo che cosa esprimono , facendo un’immunoistochimica .

Cellule staminali della linea mieloide che danno origine ai PROGENITORI


I primi progenitori che vengono prodotti si chiamano CFU, unità formanti colonie, (colony-
forming unit) per cui avrò dalle cellule della linea mieloide :
•CFU E-mega (le unità formanti colonie di megacariociti ed eritrociti )
•CFU- GM (granulociti e monociti ) .
•Secondo alcuni c’è anche CFU-Eo specifica per gli eosinofili , secondo altri gli eosinofili
derivano dallo stesso precursore degli altri tipi di granulociti .
•Infine abbiamo i progenitori che daranno origine a basofili e mastociti .

Cellule staminali della linea linfoide che daranno origine


-ai progenitori dei linfociti T e NK
-ai progenitori dei linfociti B

Precursori ,MORFOLOGICAMENTE RICONOSCIBILI


CFU E-mega si separano formando CFU -E e CFU- mega (che ancora fanno parte dei
progenitori ) ,e a loro volta daranno origine rispettivamente ai precursori degli eritrociti e ai
megacariociti (che sono precursori delle piastrine ).
Il discorso è analogo per tutti gli altri .

Risposta alla domanda di uno studente sulla fase di orientamento :L’ orientamento avviene
già nella staminale non a partire dalla linea mieloide /linfoide .La cellula staminale di
partenza va in mitosi, dando origine ad una uguale a sè e ad una già orientata verso una
delle due linee .
RITENZIONE DELLE CELLULE STAMINALI

Tutte queste cellule prodotte all’interno del midollo (che sono tanti precursori diversi)
devono rimanere nel midollo, finché non termina la loro maturazione e sono diventate
cellule mature .
Ci saranno sulle cellule che costituiscono lo stroma del midollo dei recettori che si legano
a proteine di superficie che hanno la funzione di trattenere le cellule nel midollo . nota
sbobinatore la prof ha usato il termine ligando al posto di recettori ma credo sia più corretto
recettori ,secondo quanto riportato dalle slides
Molecole di adesione/ligandi /proteine di superficie :
- VCAM
Recettore di adesione :
-integrine e selectine
- fattori CD,che sono importanti nel processo di homing e di ritenzione delle cellule
staminali nel midollo .
Infatti ci possono essere situazioni nelle quali le cellule staminali possono essere richiamate
in altri tessuti a distanza .

REGOLAZIONE DELL’EMOPOIESI e FATTORI DI CRESCITA EMOPOIETICI


L’EMOPOIESI è regolata a diversi livelli ,argomento già anticipato :
- le cellule emopoietiche hanno capacità maturativa intrinseca ,es : se sono committed verso
i linfociti già sanno in parte cosa devono fare ,ma la regolazione dipenderà anche dalla
matrice extracellulare e da fattori solubili liberati dalle cellule dello stroma e da cellule a
distanza .
Precisazione : i fattori solubili che vanno nel microambiente possono provenire o da quella
sede o da sedi a distanza .
Es :eritropoietina , il fattore che stimola l’eritropoiesi , è prodotta dal rene , quindi è
prodotta a distanza ma agisce a livello del midollo .

I fattori di crescita agiscono:


- inducendo la proliferazione dei progenitori emopoietici
-inducendo il differenziamento
- attivando le cellule mature
- stimolando le funzioni delle cellule mature
- stimolando la produzione di altri GFs (fattori di crescita )

ERITROPOIESI
L’eritropoiesi = formazione degli eritrociti ed è sotto il controllo di alcuni fattori locali :
-fattore delle cellule staminali (SCF)
-IL-3 e IL-9,prodotti localmente
-eritropoietina, prodotta dal rene

ERITROPOIESI BFU -E E CFU-E

•Vengono prodotti 2,5x10^11 eritrociti al giorno .Il midollo produce tantissimi eritrociti,per
questo motivo è più probabile vedere isole emopoietiche di eritrociti e non di altri citotipi .

•Il processo di eritropoiesi avviene grazie al passaggio attraverso due fasi di unità formanti.
Due tipi di progenitori :
- BFU-E (blast-forming units-erythrocyte)[CFU = unità formanti blasti , E per gli eritrociti]
-CFU-E (colony-forming units-erithrocyte) [CFU unità formanti colonie ]

•Quando abbiamo l'abbassamento degli eritrociti circolanti, il rene risponde producendo


eritropoietina.
- L’eritropoietina induce il differenziamento delle CFU-E in BFU-E.

-Avviene l’Esplosione” mitotica , che produce un elevato numero di CFU-E che entrano in
differenziamento .nota sbobinatore :credo sia il contrario quindi PRIMA BFU-E e poi CFU-E
differenziate
-Sono necessarie basse concentrazioni di eritropoietina per indurre la maturazione degli
eritrociti.
Come avviene la maturazione degli eritrociti ? Tutte queste cellule derivano da un
precursore comune ,quindi l'aspetto istologico di questi precursori sarà molto simile a
quello di tutti gli altri . L’eritrocita d’altronde è una cellula molto specializzata .

STEP ERITROPOIESI
I

Si nota progressivamente :
-una riduzione delle dimensioni della cellula
-condensazione della cromatina
-una riduzione delle dimensioni del nucleo che si rimpicciolisce
- il citoplasma si schiarisce sempre di più
-il nucleo viene spinto in posizione eccentrica e poi espulso
-Rimangono solo alcuni ribosomi fino a quando non saranno eliminati
Proeritroblasto = Cellula più grande di tutte è quasi, tre volte un eritrocita con nucleo molto
rosso
Successivamente si forma l’ eritroblasto basofilo, leggermente più piccolo, dove inizia la
produzione di un po’ di emoglobina .
Nel policromatofilo( che è molto più piccolo ) ,il nucleo si inizia ad addensare ,aumenta la
quantità di emoglobina che diventa più granulare .
Nell ‘ortocromatico il nucleo si è condensato molto ,si è rimpicciolito .Ci sarà una maggiore
quantità di emoglobina .
Si prepara a espellere il nucleo , lo spinge verso un lato , portandolo in posizione eccentrica.
Nel reticolocita il nucleo è assente e il citoplasma pieno di granulazioni (dai ribosomi che
producono emoglobina )
Negli eritrociti il citoplasma è rosa . Gli eritrociti sono dei sacchetti contenenti solo
emoglobina in cui il nucleo è assente .

ERITROBLASTI ORNOTOCROMATOFILI,RETICOLOCITI E MACROFAGI

Nucleo spinto, quasi uscito fuori dalla cellula, in un eritroblasto ortocromatofilo.

Reticolociti con residui di poliribosomi


Qui abbiamo un’isola di eritrociti con un macrofago pronto a fagocitare tutti gli scarti . Il
MACROFAGO è la cellula che coopera alla formazione dell’ eritrocita , se pensiamo a tutti
gli scarti dovuti all’eritropoiesi .

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