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INTRODUZIONE ALL'ISTOLOGIA
L'ISTOLOGIA studia come appaiono microscopicamente le cellule, le quali si organizzano per formare tessuti.
• Tessuti: è un insieme di cellule con la stessa formula e funzione, con la stessa origine embrionale.
Nei mammiferi sono presenti 4 tipi di tessuti:
○ Connettivo: formato da cellule diverse
Hanno molta matrice extracellulare (ambiente in ci sono immerse le cellule)
Ha funzione di sostegno e protezione
○ Muscolare: formato da cellule muscolari
Hanno poca matrice extracellulare, lo spazio tra le cellule muscolari è poco
Ha funzione di movimento
○ Nervoso: le cellule sono i neuroni
non hanno matrice extracellulare
hanno la funzione di trasmissione dell'impulso nervoso
○ Epiteliale: hanno cellule poliedriche (forme e dimensioni diverse), tendono ad aggregarsi tra loro
Hanno poca matrice extracellulare, lo spazio tra le cellule è poco
ha funzione di secrezione, movimento e protezione
• Organi
CENNI STORICI:
l'istologia nasce nel momento in cui l'uomo ha avuto a disposizione i microscopi e nel momento in cui si ha avuto la possibilità di preparare colorazioni per le cellule.
Camillo Golgi (italiano) fu il primo studioso ad utilizzare colorazioni per cellule da studiare poi con il microscopio. Con la colorazione e l'osservazione dei neuroni egli vinse
il premio Nobel per la medicina.
Il premio Nobel è stato condiviso con Cajal (spagnolo), che osservando al microscopio i tessuti ha notato il modo in cui le cellule si connettevano le une alle altre.
La disputa tra i Golgi e Cajal era sulla trasmissione dell'impulso nervoso:
• Golgi pensava fossero mediate da contatto diretto. l'assone va a diretto contatto con la membrana citoplasmatica del neurone successivo
• Cajal notò che la trasmissione dell'impulso avveniva mediante sinapsi: uno spazio tra i neuroni.
Vinse la teoria di Cajal. Quindi la trasmissione dell'impulso nervoso avviene per liberazione di un neurotrasmettitore rilasciato nello spazio neurosinaptico.
Organismi pluricellulari:
• Un globulo rosso umano ha il diametro costante per età e sesso
di 7,5/8 µm. In un preparato istologico sono facili da notare,
perché un vaso sanguigno passa sempre in un tessuto;
osservandoli si può dare una scala dimensionale di quello che
stiamo osservando
Organismi unicellulari:
• Ameba gigante: cellula più grande che raggiunge i 1-5 mm di
lunghezza.
MICROSCOPI
Microscopio ottico: non si distinguono bene le varie cellule.
Si guardano cellule vive.
Microscopio elettronico: si riesce a vedere l'interno della cellula.
Si guardano cellule morte.
Coloranti: sfruttando molecole fluorescenti per colorare cellule morte in modo da osservare i vari elementi interni con più facilità
MICROSCOPIO OTTICO
• Lenti: per ingrandire il campione da studiare.
• Oculare: sfruttando le lenti che hanno un ingrandimento fisso, di solito 4x di ingrandimento
• Obbiettivi: danno diversi ingrandimenti (4x, 10x, 20x
Se ho un 4x in obiettivo e un 10x in oculare ho un ingrandimento di 40 volte, perché devo moltiplicare.
• L'illuminazione è garantita dalla luce
• le viti macrometriche: mettere a fuoco il campione.
• La vite micrometrica: spostare il campione
2. Fissazione: deve essere fatta il prima possibile per bloccare le attività metaboliche; gli enzimi e le attività proteiche devono essere bloccate
○ Bisogna indurire i tessuti per vitare il collasso.
○ Avviene attraverso l'aldeide formalina (o formaldeide): attraverso il cross-link la formalina lega le proteine (lisina) e ha un effetto indurente, bloccando
l'azione degli enzimi e garantendo il mantenimento della struttura
○ Per 24 ore va lasciato in questo aldeide
○ Deve esserci il giusto rapporto tra fissativo e campione: Quantità fissativo = rapporto 1:10
○ Deve essere fatto rapidamente per evitare che gli enzimi presenti degradino il
tessuto
Inadeguata fissazione: alterazione della morfologia cellulare
Caratteristiche: deve essere compatibile con il tessuto che si sta studiando e con le colorazioni che avverranno successivamente
Ci possono essere fissativi:
○ Agenti chimici:
□ Organici: formalina. La formalina è un formaldeide al 40% in soluzione acquosa. In realtà basta usarla al 10% in una soluzione fisiologica. Se lo
mettessi solo in acqua per l'osmosi ci sarebbe la distruzione del campione.
mettessi solo in acqua per l'osmosi ci sarebbe la distruzione del campione.
□ Inorganici
○ Agente fisico: congelamento o calore
6. Taglio al microtomo:
○ si taglia il campione di paraffina con uno spessore di 3/5 micron.
○ La luce può così passare attraverso e il tessuto mantiene la struttura 3D di un solo
strato cellulare.
○ Si trasferisce in una vaschetta di acqua tiepida (perché la paraffina galleggia)
○ si raccoglie con un vetrino
Non è ancora colorato
In base al taglio che faccio vedrò cose diverse: per esempio nel caso dell'osso tagliato
longitudinalmente, quello che vedrò saranno due bordi e il centro quasi vuoto.
Se lo taglio trasversalmente vedremo un anello circolare. Vedrò invece un anello
obliquo se lo taglio con sezione obliqua.
Questo avviene per tutti i preparati, anche per esempio nel caso della
ghiandola sudoripara della pelle:
I lipidi sono solitamente bianchi alla colorazione di ematossilina ed eosina, non vengono colorati
I lipidi sono solitamente bianchi alla colorazione di ematossilina ed eosina, non vengono colorati
Per evidenziare contenuti lipidici si utilizza Sudan Black o Osmio: colora in nero grassi, lipidi, mielina.
Questo perché i lipidi non incorporano coloranti acquosi.
Esiste anche la colorazione tricromica: per quando si mette in evidenza la parte delle
fibre collagene che riempiono tutti i tessuti e fanno da cuscinetto tra due tessuti.
Queste colorazioni rendono le fibre collagene di colore blu
Si utilizzano talvolta colorazioni cito-istochimiche che danno maggiori informazioni sul contenuto
e la natura delle sostanze specifiche della cellula ma anche riguardo alla presenza di agenti
biologici all'interno del tessuto (per esempio microbatteri).