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Cellule

staminali:
cellule aperte ad
ogni destino
Cosa sono le cellule staminali?
Le staminali sono cellule che possono differenziarsi negli specifici tipi
citologici e, per auto-rinnovarsi, sono in grado di produrre altre cellule
staminali.

Nei mammiferi ci sono due grandi tipi di cellule staminali:

● Cellule staminali embrionali, isolate dalla massa cellulare interna


delle blastocisti nello sviluppo embrionale precoce
● Cellule staminali adulte, che si trovano in vari tessuti di
mammiferi pienamente sviluppati.

Negli organismi adulti, cellule staminali e progenitrici agiscono come


un sistema di riparazione, reintegrando i tessuti maturi.
In un embrione in via di sviluppo, le cellule
staminali hanno il compito di differenziarsi in
tutte le cellule specializzate e di mantenere il
normale ricambio degli organi rigenerativi,
come sangue, pelle o tessuti intestinali.
Nell'uomo esistono ben tre fonti accessibili di
cellule staminali che possono essere asportate
e trapiantate in altri distretti dello stesso
organismo (allogeniche): midollo osseo,
tessuto adiposo e sangue. Il prelievo delle
cellule staminali può anche avvenire dal
sangue del cordone ombelicale del bambino
subito dopo la nascita. Di tutte le terapie con
cellule staminali, la raccolta allogenica
comporta globalmente il minor indice di
rischio.
Le cellule staminali adulte sono utilizzate in
varie terapie mediche, ad esempio il
trapianto di midollo osseo. Oggi possono
anche venire artificialmente coltivate e
trasformate (differenziate) in tipi citologici
specializzati con caratteristiche adeguate a
quelle di vari tessuti come muscoli o nervi.
Sono state proposte come potenziali
candidate anche le linee cellulari embrionali
e le cellule staminali embrionali allogeniche
generate attraverso il trasferimento o la
differenziazione delle cellule somatiche.

Curiosità:
La ricerca sulle cellule
staminali è nata dalle
scoperte di Ernest A.
McCulloch e James E.
Till, all'Università di
Toronto, negli anni '60.
Proprietà delle cellule staminali
La definizione classica di cellula staminale richiede che possieda due proprietà:

● Autorinnovamento: la capacità di attraversare numerosi cicli di divisione cellulare


mantenendo lo stato indifferenziato
● Pluripotenza: la capacità di differenziarsi in tipi di cellule specializzate. Nel senso più stretto,
ciò richiede che le cellule staminali siano o totipotenti o pluripotenti – per essere in grado di
dare origine a qualsiasi tipo di cellula matura, sebbene siano a volte indicate come cellule
staminali anche le cellule progenitrici multipotenti o unipotenti. La funzione delle cellule
staminali è regolata da un meccanismo di feedback.
A che punto siamo oggi?

In Italia sebbene la complessità della terapia sia comprovata da diversi casi mediatici, la cura
con cellule staminali è ancora avvolta da un alone di mistero e tabu per lo più legato a
questione più etiche che non meramente mediche o scientifiche. Sebbene all’estero il
fattore italiano sia tra i pionieri della ricerca, in territorio italiano le cose procedono a rilento
con scetticismi per quanto riguarda i vai trattamenti.

Ad oggi uno studio Italiano conferma come sono costituiti i programmi informativi che
differenziano le cellule staminali, in particolare lo studio indaga il ruolo specifico di ciascuno
di questi “nuovi geni” nella riparazione dei danni che causano le malattie degenerative e
nell’opposta attivazione di quelli che bloccano l’invecchiamento cellulare. Questa ricerca
mira a definire meglio il contorno irregolare della ricerca per la definitiva
riprogrammazione.

Ad oggi le tecniche bio tecnologiche non hanno ancora determinato quale possa essere la
differenze tra cellule staminali embrionali e quindi neutrali e primitive e cellule
riprogrammate coattivamente in laboratorio, l’unica cosa certa è che queste anche definite
IPS, non risultano riprogrammate ancora al 100% e questo forse rappresenta ancora una
grande sfida per questa nuova branca della medicina 2.0
Il Parlamento ha approvato la
legge relativa alla ricerca sulle
cellule staminali embrionali.
La legge sulle cellule staminali embrionali,
approvata giovedì dal Senato, fissa precisi
limiti alla ricerca.

Essa prevede che i ricercatori ottengano


un'autorizzazione da parte dell'Ufficio federale
della sanità pubblica, l'approvazione della
commissione d'etica e il consenso delle
coppie dalle quali sono state prelevate delle
cellule.
Gli embrioni, e le cellule staminali
potranno essere ceduti o acquisiti solo
gratuitamente.

Inoltre, l'autorizzazione dovrà essere


rilasciata soltanto per un progetto di
ricerca ben preciso onde evitare la
Le norme approvate si produzione di riserve di cellule staminali
occupano solo delle cellule embrionali.
staminali. La ricerca sugli La legge prevede anche sanzioni che
embrioni sarà invece regolata vanno fino a una multa di 200'000 franchi
nell’ambito dalla legge relativa o il carcere fino a 5 anni per chiunque violi
alla ricerca sull'essere umano, le disposizioni.
che sarà posta in consultazione
probabilmente nel 2004.
Il testo della sentenza della Corte di Giustizia su cellule
staminali ed embrioni umani:

«Direttiva 98/44/CE – Art 6, n. 2, lett. c) – Protezione giuridica


delle invenzioni biotecnologiche – Ottenimento di cellule
progenitrici a partire da cellule staminali embrionali umane –
Brevettabilità – Esclusione dell'"utilizzazione di embrioni
umani a fini industriali o commerciali" – Nozioni di "embrione
umano" e di "utilizzazione a fini industriali o commerciali"»
Bibliografia:
-www.my-personaltrainer.it;
-www.sismed-it.com;
-roadtogreen2020.com;
-www.tvsvizzera.it;
-www.ambulatoriprivati.it.

Realizzato da:
Lucy Filetti 4^A

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