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La cellula

I microscopi costruiti da Hooke (1635 - 1703), che si avvalevano di nuovi sistemi ottici e
di un nuovo sistema di illuminazione, gli permisero una serie di scoperte esposte nel
libro Micrographia: da risultati sull'anatomia degli insetti alla famosa scoperta, nel
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sughero, di quelle cavità, separate da pareti, che chiamò 'cells' (cellule).
Le cellule sono le unità di base della
vita

La teoria cellulare si basa su tre affermazioni:

•La cellula è l’unità di base dei viventi;

•Tutti gli organismi viventi sono costituiti da


cellule (essi possono essere unicellulari o
pluricellulari);

•Nuove cellule possono derivare soltanto da


cellule preesistenti.
L’unità elementare della vita
La dimensione delle cellule è limitata dal
rapporto tra superficie e volume.
Il volume determina la quantità di attività
chimica svolta dalla cellula nell’unità di
tempo.
La superficie determina la quantità di
sostanze che la cellula può scambiare con
l’esterno

Le cellule sono piccole per


ottimizzare il rapporto
superficie/volume; ciò consente
alla cellula di ottenere una
Numero e Area Volume Rapporto
superficie di scambio con l’esterno misure dei cubi totale totale area/volume per
adeguata per il passaggio di ogni cubo
nutrienti e scarti. 1 cubo, 4 cm di 96 cm2 64 cm3 1,5/1
lato
8 cubi, 2 cm di 192 cm2 64 cm3 3/1
Volumi ridotti Superfici più ampie lato
64 cubi, 1 cm 384 cm2 64 cm3 6/1
di lato
Lo strumento che ci consente di osservare le cellule più
piccole di 0,1 mm è il microscopio.

Esistono tre tipi di microscopi:

ottico elettronico a
(LM) scansione
elettronico a (SEM)
trasmissione
(TEM)

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Le cellule differiscono tra loro per dimensione,
forma, funzione.
Esistono molti tipi di cellule diversi
tra loro ....

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... ma tutte le cellule hanno in
Sono separate dall'esterno
comune alcune caratteristiche
mediante una “membrana
plasmatica” fondamentali.
Contengono una serie di
istruzioni genetiche sotto
forma di DNA

All'interno della cellula c'è il


citoplasma, in cui si trovano le parti
specializzate necessarie alla vita 9
A parte alcune eccezioni, come la cellula uovo o
alcune cellule nervose, le cellule sono normalmente
piccolissime, con dimensioni comprese tra 0,4 e 100
micrometri.

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Esistono due tipi di
cellule: procariotiche e
eucariotiche
• Le cellule procariotiche
sono molto più piccole di
quelle eucariotiche (2-8 μm)
e hanno una struttura di
base più semplice.
• Le cellule eucariotiche sono
più grandi (più di 10 μm) e
più evolute

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Eucarioti e procarioti
Le cellule procariotiche caratterizzano batteri
e archei.

Le cellule eucariotiche si trovano in protisti, funghi,


piante e animali.

Nelle cellule eucariotiche sono presenti


compartimenti interni delimitati da membrane
chiamati organuli, ognuno dei quali svolge
una funzione specifica.
La cellula procariotica

Le cellule procariotiche possiedono una struttura


comune: una membrana che racchiude il citoplasma,
all’interno del quale si trova il nucleoide.
Caratteristiche di un procariote
• Parete cellulare: da sostegno alla cellula e ne determina la forma.

•Capsula:
-proteggere i batteri dal sistema immunitario degli organismi infettati
-evita l’essiccamento
-favorisce l’adesione ad altre cellule o ad un substrato

• Membrane interne (cianobatteri)

• Flagelli e pili

• Citoscheletro: filamenti proteici importanti nella divisione cellulare


o nel mantenimento della forma delle cellule.
Vibrio Microscopo
Cholerae, contrasto di fase,
dotato di Treponema pallidum,
flagello spirocheta che
provoca la sifilide
La cellula eucariotica
parete cellulare
cloroplasto
mitocondri
membrana plasmatica
centriolo reticolo endolasmatico
citosol
apparato di Golgi

filamenti del citoscheletro


nucleo
lisosomi, perossisomi
vacuolo

10-30 m 10-100 m

CELLULA ANIMALE CELLULA VEGETALE


La struttura di una cellula eucariotica animale
Vantaggi della compartimentalizzazione:

1.Creazione di un microambiente nel quale enzimi, substrati e


cofattori sono concentrati: aumenta il numero di interazioni

2. Controllo degli ambienti


chimici: pH, conc. ioni, ecc

3. Sostanze pericolose (farmaci)


sono sequestrate in organuli
adeguati
Citosol
•Sostanza semifluida che occupa metà dello spazio
totale interno
•Alcune attività cellulari si svolgono nel citosol
•Contiene tanti soluti:
•Ioni inorganici
•Componenti elementari e precursori delle
molecole organiche
•Carboidrati
•Lipidi
•Proteine (alta concentrazione)
Membrana La cellula eucariotica 5-100 m
nucleare Pori Nucleo N
ucleolo Mitocondri
nucleari
Ribosomi Citoscheletro

Apparato
del
Golgi

Lisosomi
Centrioli
Reticolo
endoplasmatico Reticolo
Perossisomi endoplasmatico
liscio
Membrana rugoso
citoplasmatica
Nucleo cellulare
▪Componente essenziale della cellula
▪Struttura assente nei procarioti
▪Contiene il materiale genetico (DNA)
▪ Sede di meccanismi
indispensabili alla
riproduzione cellulare e
alla sintesi proteica
Il nucleo è delimitato da una
doppia membrana, INVOUCRO
Nucleo
NUCLEARE dotata di pori che
consentono le comunicazioni tra
il nucleo e il resto della cellula
(citoplasma).

All'interno del nucleo si trova una


regione specializzata, detta
nucleolo, che è deputata
all'assemblaggio di particelle
chiamate ribosomi, che
contengono RNA e proteine e
che, una volta sintetizzate,
migrano nel citoplasma, dove
presiedono alla sintesi proteica.

Il nucleo controlla la sintesi


proteica inviando nel
citoplasma diverse molecole
con funzione di messaggeri.
Membrana La cellula eucariotica 5-100 m
nucleare Pori
Nucleo Nucleolo Mitocondri
nucleari
Ribosomi Citoscheletro

Apparato
del
Golgi

Lisosomi
Centrioli
Reticolo
endoplasmatico Reticolo
Perossisomi endoplasmatico
liscio
Membrana rugoso
citoplasmatica
I RIBOSOMI
I ribosomi sono gli organuli che provvedono alla sintesi proteica. Nelle
cellule eucariotiche possono essere:
legati al reticolo endoplasmatico
Producono Proteine:
liberi nel citoplasma -destinate ad essere inserite nelle
Producono Proteine: membrane, o
-che sono utilizzate nel -destinate ad essere esportate
citosol dalla cellula (secrete)

Ribosomi liberi e legati sono identici e possono alternarsi


I ribosomi sono la sede della
sintesi proteica
Membrana La cellula eucariotica 5-100 m
nucleare Pori Nucleo Nucleolo Mitocondri
nucleari
Ribosomi Citoscheletro

Apparato
del
Golgi

Lisosomi
Centrioli
Reticolo
endoplasmatico Reticolo
Perossisomi endoplasmatico
liscio
Membrana rugoso
citoplasmatica
RETICOLO ENDOPLASMATICO
Lo strato esterno della membrana nucleare prosegue nella
membrana del RETICOLO ENDOPLASMATICO (RE), sistema
ininterrotto di concamerazioni e tubuli membranosi, che
spesso si estende a tutta la cellula e si divide in RER e REL:

rugoso

liscio
RETICOLO ENDOPLASMATCO RUGOSO
Funzione:
Sintesi di proteine: :

1. destinate ad essere
esportate al Golgi,
ai Lisosomi,
alle vescicole di accumulo

2.destinate ad essere
secrete

3. proteine di membrana

Dopo la sintesi le proteine sono rilasciate nel lume del RE


e subiscono rimaneggiamenti e ripiegamenti specifici
Membrana La cellula eucariotica 5-100 m
nucleare Pori Nucleo Nucleolo Mitocondri
nucleari
Ribosomi Citoscheletro

Apparato
del
Golgi

Lisosomi
Centrioli
Reticolo
endoplasmatico Reticolo
Perossisomi endoplasmatico
liscio
rugoso
Membrana
citoplasmatica
RETICOLO ENDOPLASMATCO
LISCIO

Funzioni:
1. Sintesi di molecole lipidiche: colesterolo, steroidi, trigliceridi e fosfolipidi che faranno parte
di tutte le membrane cellulari, comprese quelle dello stesso reticolo
2. Sintesi di glicolipidi, carboidrati
3. Trasporto di proteine, glicoproteine elipoproteine
4. Sede in cui avviene l’ idrolisi del glicogeno
5. Sede in cui avviene la detossificazione di scorie metaboliche, sostanze nocive, farmaci
(tossine, pesticidi, erbicidi).
6. Accumulo ioni calcio per la contrazione
Membrana La cellula eucariotica 5-100 m
nucleare Pori Nucleo Nucleolo Mitocondri
nucleari
Ribosomi Citoscheletro

Apparato
del
Golgi

Lisosomi
Centrioli
Reticolo
endoplasmatico Reticolo
Perossisomi endoplasmatico
liscio
Membrana rugoso
citoplasmatica
APPARATO DI GOLGI

Funzioni: Le diverse cisterne hanno


diversi enzimi che agiscono
1. Apporta modifiche alle molecole che sulle molecole che mano a
passano nelle sue cisterne mano raggiungono le diverse
2. Rimaneggiamento dei lipidi cisterne, in maniera precisa
3. Sintesi di polisaccaridi per la parete secondo una sequenza
cellulare delle cellule vegetali determinata
4. Immagazzina, impacchetta e distribuisce
molecole già sintetizzate
in diverse regioni della cellula
APPARATO DI GOLGI
Le molecole nuove vengono raccolte in vescicole di trasporto che si
originano per gemmazione e si fondono alle cisterne successive o si
avviano verso la membrana plasmatica
FUSIONE

GEMMAZIONE

vescicola di
trasporto 1. molecole dirette verso la
apparato membrana plasmatica,
di Golgi perché destinate a farne
vescicola di parte o seguono la via
trasporto
della secrezione
poliribosomi
legati al R.E.
2. molecole destinate ad
altri comparti cellulari
(lisozima).

Numerosi meccanismi di smistamento 3. proteine trattenute nel


perché numerose sono le destinazioni Golgi perché residenti
indicate da segnali molecolari funzionalmente in esso
Membrana La cellula eucariotica 5-100 m
nucleare Pori Nucleo Nucleolo Mitocondri
nucleari
Ribosomi Citoscheletro

Apparato
del
Golgi

Lisosomi
Centrioli
Reticolo
endoplasmatico Reticolo
Perossisomi endoplasmatico
liscio
Membrana rugoso
citoplasmatica
LISOSOMI
I lisosomi sono sacchettini di enzimi
digestivi, che degradano gli organelli
troppo consumati e anche le
IDROLASI
macromolecole e le particelle che la
ACIDE
cellula assume per endocitosi. proteasi
glicosilasi
Contengono una quarantina di enzimi lipasi
idrolitici di diverso tipo, tra cui quelli fosfatasi
che degradano le proteine, gli solfatasi
oligosaccaridi e i fosfolipidi. fosfolipasi

ph acido facilita le reazioni che


avvengono nel lisosoma

CITOSOL
PEROSSISOMI
piccoli organuli con enzimi capaci di demolire i
perossidi tossici (come l’acqua ossigenata o
perossido di idrogeno, H2O2) che si formano come
sottoprodotto di alcune reazioni chimiche cellulari.
Gli organuli del sistema dellemembrane
interne lavorano in sinergia

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Membrana La cellula eucariotica 5-100 m
nucleare Pori Nucleo Nucleolo Mitocondri
nucleari
Ribosomi Citoscheletro

Apparato
del
Golgi

Lisosomi
Centrioli
Reticolo
endoplasmatico Reticolo
Perossisomi endoplasmatico
liscio
Membrana rugoso
citoplasmatica
I mitocondri demoliscono i carboidrati e
producono ATP
I mitocondri sono le «centrali energetiche» cellulari.
Tali organuli gestiscono la produzione di energia tramite
i processi di respirazione.
Gli organismi eucariotici producono energia (ATP) attraverso il
processo della respirazione cellulare, che consente di liberare
l’energia immagazzinata nel glucosio usando ossigeno.

La formula chimica della respirazione è:

C6H12O6 + 6O2 6CO2 + 6H2O


glucosio ossigeno anidride carbonica acqua
La respirazione cellulare ha sede nei
mitocondri.

Essi sono suddivisi in comparti: la


membrana esterna, lo spazio
intramembrana, la membrana interna,
le creste e la matrice.

Il glucosio viene demolito nella matrice,


mentre nelle creste si produce l’ATP.
ORIGINEDEIMITOCONDRI
I mitocondri probabilmente erano cellule procariotiche che
miliardi di anni fa sono state inglobate da cellule eucariotiche
più grandi con cui hanno cominciato a vivere in simbiosi (teoria
endosimbiontica).
Infatti questi organelli possiedono un proprio DNA

Il DNA mitocondriale :
• contiene le informazioni per produrre alcune delle
proteine necessarie alla respirazione cellulare e
diversi tipi di RNA.
• È molto simile al DNA batterico;
Membrana La cellula eucariotica 5-100 m
nucleare Pori Nucleo Nucleolo Mitocondri
nucleari
Ribosomi Citoscheletro

Apparato
del
Golgi

Lisosomi
Centrioli
Reticolo
endoplasmatico Reticolo
Perossisomi endoplasmatico
liscio
Membrana rugoso
citoplasmatica
Il citoscheletro dà forma alla cellula ene
guida imovimenti
Il citoscheletro, che significa «scheletro della cellula», ne
mantiene la forma, contribuisce alla formazione delle
giunzioni tra cellule e permette il movimento sia della cellula
stessa sia dei suoi organuli.

Il citoscheletro degli eucarioti è costituito da tre tipi di


elementi:

microfilamenti filamenti intermedi microtuboli


Le ciglia e i flagelli contengono
microtubuli
Ciglia e flagelli sono
estroflessioni a forma di
frusta che si trovano in
alcune cellule procariotiche
ed eucariotiche.
Le ciglia (al singolare,
ciglio) sono strutture brevi
(2-10 μm).
I flagelli sono appendici più
lunghe (200 μm).
MATRICE EXTRACELLULARE
FUNZIONI:
• tiene unite le cellule di un tessuto;
• contribuisce alle proprietà fisiche di
tessuti come la cartilagine e la pelle;
• collabora al filtraggio di materiali che
passano da un tessuto all’altro;
• serve a orientare i movimenti delle
cellule durante lo sviluppo
embrionale e la rigenerazione dei
tessuti lesionati;
• svolge un ruolo nell’invio dei segnali
chimici da una cellula all’altra.
CELLULE VEGETALI
CLORORPLASTI
I cloroplasti sono le «centrali
energetiche» cellulari.
Tali organuli gestiscono la
produzione di energia tramite i
processi di fotosintesi.
La doppia membrana dei
cloroplasti racchiude un
ampio spazio detto stroma,
dove avviene la sintesi dei
carboidrati.
La clorofilla che cattura la
luce solare è invece
localizzata nella membrana
dei tilacoidi.
ORIGINEDEICLOROPLASTI

I cloroplasti probabilmente erano cellule procariotiche che miliardi di


anni fa sono state inglobate da cellule eucariotiche più grandi con cui
hanno cominciato a vivere in simbiosi (teoria endosimbiontica)
Infatti questi organelli possiedono un proprio DNA

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VACUOLO
• Accumulo: sottoprodotti tossici e di prodotti di
• Sostegno
• Riproduzione: alcuni pigmenti (soprattutto blu e rosa) nei
petali e nei frutti delle angiosperme sono contenuti nei
vacuoli.
• Digestione: nei semi di alcune piante certi vacuoli
contengono enzimi che idrolizzano le proteine del seme
scindendole in monomeri utilizzabili come alimento
dall’embrione in via di sviluppo.
PARETE CELLULARE
• struttura semirigida

• composta da fibre di cellulosa immerse in proteine e


polisaccaridi complessi.

FUNZIONI:

• Sostegno alla cellula

• Barriera contro le funzioni fungine

• Contributo nel dare forma alla pianta


Le cellule vegetali
sono connesse tra loro
tramite sottili canali, i
plasmodesmi.
Essi consentono lo
scambio di materiali
tra cellule adiacenti e,
di conseguenza, tra
tutte le cellule della
pianta.
L’origine degli organuli

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