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Anatomia comparata

dei Vertebrati
una visione funzionale ed evolutiva
II edizione

Karel F. Liem
Museum of Comparative Zoology
Harvard University

William E. Bemis
University of Massachusetts, Amherst

Warren F. Walker, Jr.


Oberlin College

Lance Grande
Field Museum of Natural History, Chicago

Realizzazione grafica
William E. Bemis e William B. Sillin

Revisione ed aggiornamento della II edizione italiana a cura di:


Bruno Bertolini, Riccardo Castiglia, Carla Cioni,
Maria Vittoria Civitelli, Luciana Sola
Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Titolo originale:
K. F. LIEM, W. E. BEMIS, W. F. WALKER, L. GRANDE
Functional Anatomy of the Vertebrates
Copyright © 2001, 1994, 1987 by Harcourt, Inc.

ANATOMIA COMPARATA DEI VERTEBRATI - UNA VISIONE FUNZIONALE ED EVOLUTIVA - II edizione


Copyright © 2012, EdiSES S.r.l. - Napoli

9 8 7 6 5 4 3 2 1 0
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http: www.edises.it E-mail: info@edises.it

ISBN 9788879596947
Prefazione

Scopo dinamico. Noi riteniamo che gli studenti che intra-


prendono un corso di anatomia comparata funzionale
L’anatomia comparata sta divenendo sempre più uno abbiano già seguito corsi di biologia o di zoologia e
dei principali campi in cui vengono ad integrarsi disci- abbiano quindi familiarità con i principi di base della
pline biologiche diverse. Essa riunisce oggi l’anatomia biologia cellulare e della biologia dello sviluppo, della
descrittiva tradizionale, l’embriologia, lo studio fun- fisiologia, della teoria dell’evoluzione e dell’ecologia.
zionale delle strutture, la fisiologia, la sistematica, la Nel nostro testo non abbiamo sviluppato questi argo-
paleontologia, lo studio del comportamento e l’eco- menti, ma ne abbiamo riassunto i punti essenziali e su
logia, all’interno di un contesto filogenetico, in modo di questi ci siamo basati. La fisica necessaria per capire
che si possa pervenire ad una migliore comprensione l’anatomia funzionale viene presentata man mano che
della storia e della diversità di vita dei vertebrati. Per questo argomento viene sviluppato.
meglio interpretare e integrare questi diversi campi, i
dottori Liem e Walker hanno avuto il privilegio della
collaborazione, per questa edizione della Functional Caratteristiche particolari
Anatomy of the Vertebrates, di due eminenti biologi e approccio disciplinare
quali coautori: il dottor William E. Bemis del-
l’Università del Massachusetts ad Amherst e il dottor La caratteristica che maggiormente diversifica questo
Lance Grande del Field Museum of Natural History libro da altri è la discussione delle strutture e la loro
di Chicago.
Il nostro scopo e il nostro approccio di base resta-
no gli stessi delle prime due edizioni: aiutare gli stu-
denti a capire le forme e le funzioni dei Vertebrati ed
i loro modi di vita durante 500 milioni di anni di evo-
luzione. L’anatomia comparata classica mette in risal-
to i cambiamenti morfologici, ma le strutture fanno
qualcosa; esse svolgono funzioni che devono essere
integrate con le funzioni di altre parti del corpo, con
lo stile di vita dell’animale e con l’ambiente in cui
l’animale vive. In un certo senso, forma e funzione
sono due facce della stessa medaglia, una non esiste
senza l’altra. L’anatomia funzionale non è soltanto la
descrizione della forma e della funzione ma si chiede
anche come si siano verificati i cambiamenti di forma
e di funzione. In un corso moderno di anatomia com-
parata, attraverso lo studio integrato di forma e fun-
zione, gli studenti si renderanno conto di come le
“trame” di forma, funzione ed ecologia si intreccino Scheletri diafanizzati e con doppia colorazione (cartilagi-
insieme per formare un “arazzo” coerente, e questo è ne, blu; osso, rosso) di vari osteitti (cioè attinopterigi e sar-
oggi uno dei campi di ricerca più problematico e copterigi).
iii
iv Prefazione

analisi funzionale in un contesto filogenetico. Per far sistemi organici. Il Capitolo 12 tratta de Gli organi
questo abbiamo organizzato il libro in cinque parti. di senso, il Capitolo 13, Il sistema nervoso I: organiz-
Nella Parte I, Fondamenti per lo studio dell’anato- zazione, midollo spinale e nervi periferici; il Capitolo
mia dei vertebrati, discuteremo argomenti necessari 14, Il sistema nervoso II: il cervello; e il Capitolo 15,
per la comprensione dell’evoluzione dei dieci sistemi Integrazione endocrina. Non è l’uso comune intro-
organici. Nel Capitolo 1, Introduzione, cominceremo durre questi sistemi così presto in un testo di anato-
con alcuni esempi di anatomia funzionale per illustra- mia comparata, ma facendo così è possibile prendere
re il nostro approccio. Proseguiremo prendendo in in considerazione l’integrazione degli altri sistemi
considerazione le relazioni tra anatomia funzionale e organici man mano che vengono studiati. In labora-
sviluppo, per porre le basi necessarie ad interpretare i torio, in particolare, parti del sistema nervoso e le
metodi moderni di analisi filogenetica, concludendo ghiandole endocrine vengono osservate quando si
con una breve spiegazione della terminologia anato- dissezionano altri sistemi organici, cosicché è conve-
mica. Il Capitolo 2, Relazioni filogenetiche di cordati niente descriverle a metà del corso. La Parte IV,
e cranioti, pone i cranioti (quasi tutti sono anche ver- Metabolismo e riproduzione, tratta dei sistemi per
tebrati) in un contesto filogenetico e spiega l’origine mezzo dei quali l’organismo ottiene e utilizza l’ener-
delle loro caratteristiche distintive. Nel Capitolo 3, gia necessaria al mantenimento della la vita e della
Diversità e storia filogenetica dei cranioti, si comincia continuità della vita: Capitolo 16, Il sistema digerente:
con una visione d’insieme dei cladi attuali dei cranioti cavità orale e meccanismi per l’assunzione del cibo;
e si continua con la discussione dei gruppi maggiori Capitolo 17, Il sistema digerente: faringe, stomaco e
(compresi taxa fossili importanti), dei loro caratteri intestino; Capitolo 18, Il sistema respiratorio; Ca-
diagnostici, delle relazioni evolutive, della diversità e pitolo 19, Il sistema circolatorio; Capitolo 20, Il siste-
dei modi di vita. Il Capitolo 4, Sviluppo precoce ed ma escretore e l’osmoregolazione; e Capitolo 21, Il
embriologia comparata, getta le fondamenta essenzia- sistema riproduttore e la riproduzione. Nella Parte V,
li per capire la struttura adulta. Viene delineata una Conclusione, viene illustrato l’aspetto integrativo del-
traccia dello sviluppo attraverso l’organogenesi del l’anatomia comparata moderna, attraverso l’analisi
sistema nervoso e degli organi di senso e, su questa funzionale e filogenetica di due straordinari meccani-
base ci si fonderà per la discussione dello sviluppo smi uditivi che si sono evoluti indipendentemente nei
degli altri sistemi organici nei capitoli successivi. La pesci e nei mammiferi e l’importanza di ciò nell’evo-
particolare organizzazione della testa dei vertebrati luzione di questi gruppi.
viene presa in considerazione in una sezione speciale. L’approccio utilizzato facilita la comprensione dei
Nel Capitolo 5, Forma e funzione, vengono presi in cambiamenti evolutivi nei sistemi organici, ma po-
considerazione molti dei principi matematici e fisici trebbe far perdere di vista l’integrazione dei sistemi
che legano forma e funzione, mettendo in particolare nell’insieme dell’organismo e quindi faremo notare
risalto quelli che hanno a che fare con la biomeccani- come i cambiamenti nei sistemi organici siano correla-
ca, mentre altri saranno introdotti più in là. La nostra ti all’intero organismo animale, all’ambiente in cui
intenzione è che gli studenti usino la Parte I come un vive e al suo stile di vita.
frequente riferimento mentre leggono le Parti dalla II
alla IV.
Le Parti dalla II alla IV trattano della struttura e Considerazioni per i docenti
della funzione dei sistemi organici in un contesto filo-
genetico, ma abbiamo raggruppato i sistemi in modo L’anatomia comparata è insegnata in molti modi e
da poter discutere insieme su quelli correlati da fun- con diversi approfondimenti a seconda degli obiettivi
zioni comuni. Nella Parte II, Protezione, sostegno del docente e del tempo disponibile. In questo testo è
e movimento, discutiamo di quei sistemi correlati presente abbastanza materiale per un corso approfon-
alla protezione dell’organismo e al suo sostegno e dito, ma riconosciamo che molti corsi non possono
movimento in differenti ambienti: Capitolo 6, Il tegu- trattarlo tutto. Questo libro è stato preparato per il
mento; Capitolo 7, Lo scheletro del cranio; Capitolo 8, massimo di flessibilità, in modo che i docenti possano
Lo scheletro postcraniale: lo scheletro assile; Capitolo 9, scegliere ciò che ritengono necessario per i loro corsi.
Lo scheletro postcraniale: lo scheletro appendicolare; L’Indice dei Contenuti, lo Schema dei capitoli e i rife-
Capitolo 10, Il sistema muscolare; e Capitolo 11, rimenti incrociati tra i diversi capitoli permettono ai
Anatomia funzionale dei sistemi di sostegno e locomo- docenti di presentare i materiali in una sequenza diffe-
zione. La Parte III, Integrazione, tratta di quei siste- rente, di omettere o abbreviare argomenti, di trattare
mi che integrano l’attività dei muscoli che sono stati alcuni materiali come letture o di usare certe sezioni
studiati verso la fine della Parte II e di tutti gli altri come materiale di riferimento. Crediamo che gli ar-
Prefazione v

gomenti siano presentati con abbastanza chiarezza da zione, che diversi capitoli sono stati completamente
permettere agli studenti di avvicinarsi ad essi con un riscritti, ogni capitolo è stato accuratamente rivisto e
minimo di assistenza da parte del docente. nuovi Focus sono stati aggiunti, senza però allungare
Per facilitare lo studio, sono stati inclusi diversi il testo in modo sostanziale. Capitoli completamente
strumenti pedagogici. Un Compendio introduce agli riscritti sono quelli che trattano dell’origine dei cra-
studenti gli scopi di ogni capitolo e un Sommario, nioti, della loro diversità e della loro storia filogeneti-
alla fine, mette in rilevo i punti più importanti. Alcuni ca, del loro sviluppo precoce e dell’embriologia com-
termini del testo sono in grassetto quando vengono parata e di forma e funzione. Lo scheletro postcrania-
usati per la prima volta, per indicare dove cercare le le è stato diviso in due capitoli, uno sullo scheletro
informazioni fondamentali. Abbiamo cercato di aiuta- assile e uno su quello appendicolare. I tre capitoli
re gli studenti ad imparare i termini che indicano le sugli organi di senso e sul sistema nervoso sono stati
strutture poiché una comunicazione efficace ha neces- rivisti, dati gli straordinari progressi nella neurobiolo-
sità di questa conoscenza. Dato che la maggior parte gia comparata dei vertebrati. Tutto il materiale sul-
dei termini sono una descrizione in latino o in greco l’endocrinologia, eccetto quello sugli ormoni ripro-
di qualche aspetto della struttura, una qualche cono- duttivi, è stato riunito in un solo capitolo e il capitolo
scenza della etimologia dei termini aiuterà gli studen- sulle cavità del corpo, presente nella precedente edi-
ti ad impararli ed a capirli. Quando viene introdotto zione, è stato inserito nel capitolo 4. È stato aggiunto
un termine importante, che probabilmente non sarà un nuovo epilogo. Vengono fornite più citazioni dalla
familiare, ne abbiamo fornito la derivazione dalle lin- letteratura originale di quanto non si usi in un libro di
gue classiche, in modo che gli studenti possano rico- questo livello, ma chi lo ha usato in passato ha trova-
noscere che il termine è descrittivo rispetto alla strut- to che ciò era utile. Cosa più importante di tutte, le
tura. Poiché molte delle radici derivanti dalle lingue illustrazioni sono state ridisegnate con metodi digita-
classiche sono usate ripetutamente, gli studenti ben li, sono state accuratamente riviste e ne sono state
presto le riconosceranno e l’apprendimento di nuovi aggiunte parecchie di nuove. Il colore è stato utilizza-
termini diventerà più facile. Fornire la derivazione to per aumentarne il valore didattico ed abbiamo cer-
quando un termine viene introdotto è un modo natu- cato di integrare meglio le illustrazioni con il testo. Il
rale per imparare la terminologia anatomica. Per faci- rigoroso controllo della grafica da parte degli auto-
litare la lettura è stato incluso un Glossario che è più ri, cosa non usuale per la maggior parte dei libri di
completo di quelli presenti nella maggioranza dei libri testo moderni, è stato reso possibile dall’ecceziona-
di testo perché fornisce non solo la definizione ma le talento di William B. Silling dell’Università del
anche l’etimologia. Massachusetts ad Amherst, che ha speso quasi due
anni nella preparazione delle nuove illustrazioni.
Noi speriamo che i lettori le troveranno utili per
Novità nella terza edizione seguire lo studio della anatomia funzionale dei ver-
tebrati.
I nuovi risultati delle ricerche sulla filogenesi dei ver-
tebrati hanno reso necessaria la revisione, l’espansione
e la reinterpretazione della prospettiva comparativa ed Ringraziamenti
evoluzionistica per riflettere la vitalità degli studi e
degli approcci sempre più integrati nello studio della Siamo grati a molte persone per l’aiuto che ci han-
forma animale. È particolarmente importante intro- no fornito nella scrittura e nella produzione del
durre ed applicare approcci filogenetici all’anatomia testo. L’eccezionale gruppo della Harcourt College
funzionale per scoprire i modelli di distribuzione dei Publishers, elencato sulla pagina del copyright, ci ha
caratteri anatomici e questo, a sua volta, è essenziale aiutato e guidato in molte maniere. Colleghi le cui
per qualsiasi teoria sui processi che possono aver competenze intellettuali e didattiche hanno contri-
influenzato l’evoluzione dei vertebrati. Abbiamo fatto buito in modo significativo a questo testo sono:
uno sforzo particolare per interpretare in tutto il testo A.W. Crompton, K. Hartel, A. Summers, F. Galis,
i modelli in un contesto filogenetico moderno ed essi C. Wilga, G.V. Lauder, E. Brainerd, S.L. Sanderson,
vengono presentati nelle sezioni conclusive dei capi- E. Hilton, A. Richmond, N. Kley, R. Lederman,
toli. Tuttavia, nell’aggiungere questa componente fi- D. Saulnier, D. Baker, W. Bassham, e K. Doyle.
logenetica, non abbiamo sacrificato gli aspetti di ana- Il dottor Liem è particolarmente grato a C. Souza
tomia funzionale. per i suoi instancabili sforzi, le sue abilità tecniche e la
Così tanti progressi sono stati fatti nel campo della sua dedizione nel produrre le numerose versioni delle
zoologia sperimentale, dal tempo della seconda edi- sue parti del manoscritto. Il dottor Walker ha benefi-
vi Prefazione

ciato anch’egli delle sue competenze ed è grato anche l’Università del Massachusetts ad Amherst, sono stati
a sua moglie, Tensy Walker, per il sostegno e per di grande aiuto nel miglioramento delle illustrazioni
l’accurata correzione dei manoscritti e delle figure. di questo libro.
Il dottor Bemis è stato lieto di lavorare con Infine, vorremmo ringraziare le seguenti persone
William B. Silling nel progettare, rivedere e adattare che hanno rivisto parti del manoscritto per la terza
accuratamente le illustrazioni ed è stata una relazione edizione. Siamo estremamente grati per il loro aiuto e
professionale estremamente piacevole. Gli studenti per i loro suggerimenti, ma restiamo responsabili di
del corso di anatomia comparata dell’anno 2000 del- qualsiasi errore che sia rimasto.

Jessica Bolker John W. Hermanson


University of New Hampshire Cornell University
Durham, New Hampshire Providence, Rhode Island

Brooks M. Burr John Long


Southern Illinois University at Carbondale Vassar College
Carbondale, Illinois Poughhkeepsie, New York

Ann B. Butler R. Glenn Northcutt


Krasnow Institute for Advanced Study University of California, San Diego
George Mason University San Diego, California
Fairfax, Virginia
G.G.E. Scudder
George R. Cline University of British Columbia
Jacksonville State University Vancouver, British Columbia
Jacksonville, Alabama
Larry Thomas Spencer
Frank E. Fish Plymouth State College
West Chester University Plymouth, New Hampshire
West Chester, Pennsylvania
Renn Tumlison
Terry Grande Henderson State University
Loyola University Arkadelphia, Arkansas
Chicago, Illinois Karel F. Liem
William E. Bemis
Brian Hall
Warren F. Walker, Jr.
Dalhousie University
Halifax, Nova Scotia Lance Grande

Chris Haynes
Shelton State Community College
Novembre 2000
Tuscaloosa, Alabama
Sommario

PARTE I Fondamenti per lo studio dell’anatomia


dei Vertebrati 1
1 Introduzione 2
2 Relazioni filogenetiche di Cordati e Cranioti 28
3 Diversità e storia filogenetica dei Cranioti 48
4 Sviluppo precoce ed embriologia comparata 121
5 Forma e funzione 182

PARTE II Protezione, sostegno e movimento 215


6 Il tegumento 216
7 Lo scheletro del cranio 242
8 Scheletro postcraniale: lo scheletro assile 282
9 Scheletro postcraniale: lo scheletro delle appendici 309
10 Il sistema muscolare 332
11 Anatomia funzionale del sostegno e della locomozione 370

PARTE III Integrazione 417


12 Gli organi di senso 418
13 Sistema nervoso I: organizzazione, midollo spinale
e nervi periferici 462
14 Sistema nervoso II: il cervello 499
15 Integrazione endocrina 532

PARTE IV Metabolismo e riproduzione 561


16 Il sistema digerente: cavità orale e meccanismi per
l’assunzione del cibo 562
17 Il sistema digerente: faringe, stomaco e intestino 589
18 Il sistema respiratorio 608
19 Il sistema circolatorio 638
20 Il sistema escretore e l’osmoregolazione 669
21 Il sistema riproduttore e la riproduzione 693

PARTE V Conclusione 731


22 Epilogo 732
Indice generale
PARTE I Fondamenti per lo studio I Teropodi e l’origine e la diversificazione
degli Uccelli 96
dell’anatomia dei Vertebrati 1
Sinapsidi 102
CAPITOLO 1 Introduzione 2 Mammiferi 103
L’interpretazione anatomica e funzionale 2 I Teri e la diversificazione dei Marsupiali 107
Anatomia funzionale e sviluppo 8 Euteri 108
Biologia sistematica e interpretazione Focus 3-1 Condiderazioni pratiche sui fossili
comparativa 10 e sulle ricostruzioni anatomiche 52
Terminologia anatomica 21 Focus 3-2 Abituarsi a una classificazione
Focus 1-1 Cladistica e matrici di caratteri 12 filogenetica dei Cranioti 52
Focus 1-2 Come ricostruire una filogenesi Focus 3-3 Riflessioni sull’origine dei Tetrapodi 78
degli Amnioti per mezzo della sistematica Focus 3-4 Ectotermia ed endotermia 84
filogenetica 14
Focus 3-5 I mammiferi primitivi
e l’origine dell’endotermia 105
CAPITOLO 2 Relazioni filogenetiche Appendice Esempi di sinapomorfie per i cladi
di Cordati e Cranioti 28 rappresentati nelle figure del Capitolo 3 119
Caratteristiche dei Deuterostomi e loro
rapporti filogenetici 29
CAPITOLO 4 Sviluppo precoce
Caratteristiche dei Cordati e loro rapporti
ed embriologia comparata 121
filogenetici 33
Concetti generali della biologia
Caratteristiche dei Cranioti 41
dello sviluppo 122
Uno scenario sull’origine dei Cranioti 44
Gameti e fecondazione 126
Focus 2-1 Gli organi escretori dell’Anfiosso 39
Segmentazione 134
Mappe presuntive 136
CAPITOLO 3 Diversità e storia
Gastrulazione, formazione del mesoderma
filogenetica dei Cranioti 48 e neurulazione precoce 138
Una panoramica dei maggiori cladi
Differenziazione del mesoderma 144
di Cranioti viventi 50
I Cranioti e l’origine degli Gnatostomi 53 Membrane secondarie dell’oocita
e strutture extraembrionali 146
Elasmobranchiomorfi 59
Modificazioni dello sviluppo
I pesci ossei e la diversificazione dei Teleostei 64
nei mammiferi euteri 148
I Sarcopterigi e l’origine dei Tetrapodi 75
Organogenesi del sistema nervoso
Anfibi 81 e degli organi di senso 150
Rettilomorfi e origine degli Amnioti 86 Sviluppo della cavità celomatica
Sauropsidi e origine dei Diapsidi 89 e dei mesenteri 163
Lepidosauri 91 Organizzazione fondamentale della testa
Arcosauromorfi 93 dei vertebrati 168
Indice generale ix

Geni Hox, segmentazione ed evoluzione del Conclusioni: modificazioni di forma


piano di organizzazione dei vertebrati 174 e funzione 277
Focus 4-1 Specie modello ed embriogenesi Focus 7-1 Le forze che agiscono
dei vertebrati 127 sull’articolazione della mandibola 275
Focus 4-2 Segmentazione, gastrulazione
e neurulazione degli attinopterigi 132
CAPITOLO 8 Scheletro postcraniale:
lo scheletro assile 282
CAPITOLO 5 Forma e funzione 182 Le componenti dello scheletro assile 282
Grandezze fisiche 183 L’evoluzione dello scheletro assile 290
Forze 185 Focus 8-1 Perché sette vertebre cervicali? 303
Le proprietà e la crescita dei materiali Focus 8-2 Il ritorno alla vita acquatica:
strutturali 189 un esempio di evoluzione convergente 304
Le articolazioni e le catene cinematiche 199
I sistemi di leve 201 CAPITOLO 9 Scheletro postcraniale:
La distribuzione dei materiali 203 lo scheletro delle appendici 309
Fattori di scala: crescita isometrica Origine dello scheletro delle appendici 310
e allometrica 206 Lo scheletro delle appendici dei pesci
Focus 5-1 Analisi vettoriale 187 gnatostomi 311
Focus 5-2 Trasformazioni cartesiane 210 Lo scheletro delle appendici dei primi
Appendice: Fattori di conversione tra unità tetrapodi 315
per varie grandezze fisiche 213 Gli arti e i cinti di altri anfibi e dei primi
rettilomorfi 319
Lo scheletro delle appendici degli uccelli
e degli altri vertebrati volatori 322
PARTE II Protezione, sostegno Evoluzione dello scheletro delle appendici
e movimento 215 dei mammiferi 325
Focus 9-1 La mano e il piede: una nuova
CAPITOLO 6 Il tegumento 216 struttura? 318
Struttura generale e sviluppo del tegumento 217 Focus 9-2 L’arto si trasforma in pinna 322
La colorazione della pelle e le sue funzioni 218
La pelle dei pesci 219 CAPITOLO 10 Il sistema muscolare 332
La pelle degli anfibi 225 I diversi tipi di tessuto muscolare 333
La pelle dei rettili 226 La struttura dei muscoli 336
La pelle degli uccelli 228 La contrazione muscolare 337
La pelle dei mammiferi 230 La contrazione dell’intero muscolo 341
L’evoluzione della pelle dei vertebrati 238 Sviluppo e suddivisione del sistema
Focus 6-1 Il mascheramento adattativo muscolare 344
nei pesci piatti 220 Evoluzione della muscolatura assiale 348
Focus 6-2 L’evoluzione delle penne 230 Evoluzione della muscolatura delle appendici 360
Gli organi elettrici 364
Focus 10-1 Le curve di tensione - lunghezza
CAPITOLO 7 Lo scheletro del cranio 242 delle fibre muscolari 338
Lo scheletro 243
Focus 10-2 Le curve di tensione - lunghezza
La suddivisione dello scheletro dei cranioti 243 dell’intero muscolo 343
I componenti dello scheletro del cranio 244 Focus 10-3 Attività dei muscoli del tronco
Filogenesi dello scheletro del cranio 249 nei tetrapodi 360
x Indice generale

CAPITOLO 11 Anatomia funzionale Modificazioni dei nervi cranici


del sostegno e della locomozione 370 negli amnioti 490
Il sostegno e la locomozione in ambiente Sistema nervoso autonomo 492
acquatico 371
Il sostegno e la locomozione in ambiente CAPITOLO 14 Sistema nervoso II:
terrestre 380 il cervello 499
Il sostegno e la locomozione in ambiente Sviluppo embrionale e regioni dell’encefalo 500
aereo 402 Meningi e liquido cerebrospinale 500
Focus 11-1 Il ruolo della pinna dorsale 379 Il cervello dei pesci: un prototipo per tutti
Focus 11-2 Il reclutamento dei diversi i vertebrati 503
tipi di fibre muscolari nel ciclo dei passi 391 Principali tendenze nell’evoluzione
Focus 11-3 Costi energetici della dell’encefalo dei tetrapodi 512
locomozione 395 Vie nervose importanti nei mammiferi 517
Focus 11-4 Costi metabolici del salto Focus 14-1 Come si identificano le vie
negli anfibi 402 nervose e le loro funzioni nel Sistema
Focus 11-5 Attività dei muscoli dell’ala Nervoso Centrale 504
durante il volo 410 Focus 14-2 Dimensioni dell’encefalo 511

PARTE III Integrazione 417 CAPITOLO 15 Integrazione


endocrina 532
CAPITOLO 12 Gli organi di senso 418 Confronto tra integrazione endocrina
Recettori 419 e nervosa 536
Chemiocettori 420 La natura degli ormoni e del controllo
ormonale 536
Recettori cutanei 426
L’asse ipotalamo-ipofisario 538
Propriocettori 428
Epifisi 544
Sistema della linea laterale 429
Urofisi 545
Orecchio 436
Ghiandole surrenali 545
Evoluzione dell’orecchio dei mammiferi 444
L’asse ipotalamo-ipofisi-tiroide 548
Fotorecettori 446
Regolazione endocrina del metabolismo
Occhi mediani 447 del calcio e del fosfato 551
Struttura e funzione degli occhi Regolazione endocrina del metabolismo 553
che producono immagini 448
Regolazione endocrina del tratto
Origine e sviluppo dell’occhio 453 gastrointestinale 555
Adattamenti evolutivi dell’occhio 454 Focus 15-1 Il sistema renina-angiotensina-
Termorecettori 457 aldosterone 548

CAPITOLO 13 Sistema nervoso I: PARTE IV Metabolismo


organizzazione, midollo spinale e riproduzione 561
e nervi periferici 462
Componenti cellulari del sistema nervoso 463 CAPITOLO 16 Il sistema digerente:
Organizzazione del sistema nervoso 468 cavità orale e meccanismi
Midollo spinale e nervi spinali 476 per l’assunzione del cibo 562
Nervi cranici dei condritti come modello Lo sviluppo del tratto digerente 563
per gli gnatostomi 481
La bocca e la cavità orale 564
Evoluzione dei nervi cranici 488
I meccanismi per l’assunzione del cibo
Origine di neuroni sensitivi specializzati 490 nei vertebrati 571
Indice generale xi

Il palato 582 Evoluzione del cuore e delle arterie 647


Lingua, guance e labbra 583 Evoluzione del sistema venoso 660
Ghiandole della bocca 585 Evoluzione del sistema linfatico 663
Evoluzione del meccanismo per l’assunzione Focus 19-1 L’evoluzione degli archi aortici 656
del cibo nei vertebrati 586
Focus 16-1 Cinesi cranica o mobilità CAPITOLO 20 Il sistema escretore
intracranica 578 e l’osmoregolazione 669
I tubuli renali 670
CAPITOLO 17 Il sistema digerente: Sviluppo ed evoluzione del rene 674
faringe, stomaco e intestino 589 La vescica urinaria e la cloaca 677
La faringe e i suoi derivati 590 Escrezione ed osmoregolazione 678
Struttura del tubo digerente 590 Canalizzazione dello sviluppo, evoluzione
L’esofago 592 convergente e retrograda, novità evolutive 689
Lo stomaco 594
L’intestino e la cloaca 597 CAPITOLO 21 Il sistema riproduttore
Il fegato e il pancreas 602 e la riproduzione 693
Focus 17-1 Struttura dell’intestino Determinazione del sesso 693
e metamorfosi degli anuri 599 Modelli riproduttivi 695
Focus 17-2 Anatomia funzionale dei grandi Sviluppo del sistema riproduttore 697
mammiferi erbivori 601 Le gonadi mature 699
Evoluzione dei dotti riproduttivi 707
CAPITOLO 18 Il sistema Ormoni riproduttivi 721
respiratorio 608 Le tappe più importanti dell’evoluzione
Il sistema respiratorio dei pesci 609 urogenitale 725
La respirazione nei tetrapodi primitivi 623 Focus 21-1 La discesa dei testicoli 702
La respirazione negli uccelli 627 Focus 21-2 La placentazione negli squamati 714
La respirazione nei mammiferi 631
Evoluzione dei modelli di respirazione
aerea nei vertebrati 633 PARTE V Conclusione 731
Focus 18-1 La prima pompa aspirante
nella evoluzione dei vertebrati 619 CAPITOLO 22 Epilogo 732
Focus 18-2 Valvole aerodinamiche Anatomia comparata ed omologia 732
nel polmone degli uccelli 630 Forma e funzione: un Rinascimento
nell’anatomia dei vertebrati 735
CAPITOLO 19 Il sistema Innovazione evolutiva e diversità 738
circolatorio 638 Il ruolo attuale dell’anatomia comparata 739
Componenti del sistema circolatorio 638
Sviluppo embrionale dei vasi sanguigni Glossario 743
e del cuore 642
Il sistema circolatorio dei pesci 644 Indice analitico 775
parte I

Fondamenti per lo studio


dell’anatomia
dei Vertebrati

Capitolo 1 Introduzione
Capitolo 2 Relazioni filogenetiche di Cordati
e Cranioti
Capitolo 3 Diversità e storia filogenetica
dei Cranioti
Capitolo 4 Sviluppo precoce ed embriologia
comparata
Capitolo 5 Forma e funzione
1
Introduzione

COMPENDIO
L’interpretazione anatomica
In questo capitolo vengono introdotti concetti
e funzionale
che vi saranno utili per cominciare lo studio Fin dalla pubblicazione de L’origine delle specie di
dell’anatomia, delle funzioni e dell’evoluzione Charles Darwin nel 1859 e dalla generale accettazio-
dei vertebrati. ne della teoria dell’evoluzione degli organismi, i bio-
logi hanno studiato le grandi linee dell’evoluzione
essenzialmente attraverso la comparazione dell’anato-
SCHEMA DEL CAPITOLO mia delle diverse specie. L’anatomia comparata è
assai utile perché permette di sviluppare ipotesi che
L’interpretazione anatomica e funzionale delineano l’evoluzione di organismi e organi e con-
Il nostro approccio all’insegnamento temporaneamente permette di porsi in un più ampio
dell’anatomia comparata funzionale contesto biologico. Le generazioni precedenti hanno
Esempi di anatomia funzionale lasciato una ricca eredità di informazioni anatomo-
Anatomia funzionale e sviluppo comparative, ma resta da svolgere un’enorme ricerca
Accrescimento e modificazioni nelle anatomo-comparativa di base.
proporzioni delle parti del corpo Per mezzo di una varietà di tecniche, gli studiosi
Eterocronia di anatomia comparata possono condurre ricerche
Biologia sistematica e interpretazione dettagliate sulle funzioni delle strutture anatomiche e
comparativa l’anatomia funzionale esamina le attività delle strut-
Filogenesi e classificazione ture, quali le cellule, i tessuti, gli organi, i sistemi e
Omologia e omoplasia altre strutture funzionali complesse, nell’insieme del-
Storia della Terra ed evoluzione dei vertebrati l’organismo. La forma di un organo è correlata alla
Terminologia anatomica sua funzione proprio come il disegno di uno strumen-
to musicale è correlato con il suono che può emette-
Focus 1-1 Cladistica e matrici di caratteri re. Il collegamento tra forma e funzione è stato un
Focus 1-2 Come ricostruire una filogenesi degli principio organizzatore per molti aspetti delle scienze
Amnioti per mezzo della sistematica naturali e umane almeno a partire dal 18° secolo. Dal
filogenetica punto di vista filosofico, forma e funzione sono due
facce della stessa medaglia, l’una non può esistere
senza l’altra. Nello studiare la forma di una qualche
struttura anatomica è, quindi, naturale chiedersi quale
sia la sua funzione. I biologi a volte si riferiscono alla
combinazione di una struttura anatomica con la sua
funzione più immediata o essenziale con il termine di
“complesso morfo-funzionale”. Tuttavia, per scoprire
come i complessi morfo-funzionali funzionino nel-
L’interpretazione anatomica e funzionale 3

l’organismo integro, è importante analizzare gli ani- c’è dubbio che il tipo e l’estensione delle modificazio-
mali viventi e per questa ragione l’anatomia funziona- ni evolutive di forme e funzioni di una struttura del-
le e la fisiologia devono collegarsi spesso con studi sul l’adulto dipendono, almeno in parte, dai modelli e dai
comportamento animale. meccanismi di sviluppo nell’embrione.
Gli anatomisti funzionali non descrivono soltanto
forme e funzioni, ma si chiedono anche “Come e per-
ché si è evoluto quel particolare complesso morfo-
funzionale?”. Per rispondere a questa domanda non
Il nostro approccio all’insegnamento
dobbiamo studiare soltanto l’anatomia e la funzione dell’anatomia comparata funzionale
dei diversi sistemi di organi, ma dobbiamo anche
imparare come si possa studiarne la storia evolutiva. Dato che l’anatomia comparata è una delle discipline
Gli scienziati propongono ipotesi sui modi della storia più antiche tra le scienze naturali, sono stati tentati
evolutiva utilizzando analisi filogenetiche e deli- molti diversi approcci su come insegnare agli studenti
neando le ipotesi filogenetiche, che ne derivano, questi argomenti, ma, tra questi, tre approcci fonda-
mediante diagrammi detti cladogrammi. L’inclusio- mentali risaltano in modo particolare, anche se ciascu-
ne dei vertebrati fossili nelle analisi filogenetiche può no comprende elementi degli altri due.
fornire ulteriori importanti dettagli sui cambiamenti Anzitutto, si può insegnare l’anatomia comparata
evolutivi riscontrabili a livello anatomico. Quindi, secondo un approccio regionale, comparando la
riportando le caratteristiche anatomo-funzionali sui struttura e la funzione delle differenti regioni del
cladogrammi, possiamo proporre ipotesi su come si corpo, come ad esempio la testa, in differenti gruppi di
sia evoluto un particolare complesso morfo-funziona- vertebrati. Un lavoro che segue quest’approccio è
le. Possiamo riscontrare, ad esempio, che il volo si è Studies on the Structure and Development of Vertebrates
evoluto negli uccelli in più tappe, anziché in una sola, di E. S. Goodrich (1930), uno dei testi più importan-
con l’evoluzione delle penne, come isolamento termi- ti che sia stato mai scritto sul tema dell’anatomia dei
co, che ha preceduto l’evoluzione del colpo d’ala e vertebrati.
delle penne remiganti, usate per il volo ad ali battenti. Una seconda organizzazione fondamentale del-
In qualsiasi studio di anatomia evoluzionistica è l’insegnamento può essere definita un approccio
essenziale ricordare che nuovi disegni anatomici si tassonomico, secondo il quale viene descritta in
evolvono soltanto attraverso la modificazione di strut- dettaglio la biologia di un particolare gruppo di ver-
ture preesistenti. Il cambiamento può essere radicale tebrati, seguito da uno successivo, e così via, fino a
e, con i tempi dell’evoluzione, una struttura può assu- che tutta la diversità dei vertebrati sia stata trattata
mere una forma nuova, pur mantenendo la funzione con il dovuto approfondimento. Alcuni libri di testo
originale, o, viceversa, può perdere la sua funzione molto diffusi e alcuni corsi sono organizzati secondo
originale e acquisirne una nuova o può acquistare sia questo approccio.
una nuova forma, sia una nuova funzione. Le penne Nel nostro testo abbiamo adottato un terzo mo-
sono un ottimo esempio di quest’ultima possibilità, dello di base per l’organizzazione dell’insegnamento,
dato che la loro originaria funzione di isolamento ter- e cioè un approccio che prende in considerazione i
mico non offriva alcun indizio della loro potenziale sistemi. Questo approccio ci permette di mettere in
capacità di evolversi in strumenti di volo. A differenza risalto le corrispondenze tra struttura anatomica e fun-
di una macchina, che può essere fermata quando si zione. Noteremo strette corrispondenze a molti livelli
effettuano modificazioni dei suoi meccanismi, i cam- di organizzazione, dalla corrispondenza esatta tra cer-
biamenti evolutivi nei meccanismi del corpo di un te proteine regolatrici, con siti specifici sulle molecole
vertebrato devono svolgersi sempre mentre la macchi- del DNA, alla corrispondenza tra leggerezza delle ossa
na sta girando (Frazzetta, 1975). e particolari disposizioni dei muscoli connessi con il
Per capire meglio l’anatomia comparata dei verte- volo, negli uccelli. Il nostro modo di trattare i sistemi
brati è importante capire i cambiamenti di forma e ci permette anche di delineare la loro evoluzione attra-
funzione che avvengono durante lo sviluppo di un verso l’uso di alberi filogenetici, un processo che viene
animale, cioè la sua ontogenesi. E a sua volta l’onto- detto analisi dei caratteri. Confrontiamo l’organiz-
genesi può offrire indizi sul perché certe forme e fun- zazione di ogni sistema, nell’ambito della diversità dei
zioni si sono modificate secondo vie particolari duran- vertebrati, in modo da illustrarne le modificazioni ana-
te il corso dell’evoluzione. Qualche legame sembra tomiche e funzionali nel corso dell’evoluzione dei ver-
esistere tra ontogenesi e filogenesi, anche se la natura tebrati. Uno dei maggiori vantaggi dell’approccio per
di questo legame si è dimostrata sfuggente per più di sistemi è che questo modo di procedere mette in risal-
150 anni e resta tuttora controversa. Comunque, non to come i differenti vertebrati abbiano “risolto” pro-
4 Capitolo 1 Introduzione

TABELLA 1-1 I dieci sistemi organici dei vertebrati

1. Sistema tegumentario 6. Sistema digerente


2. Sistema scheletrico 7. Sistema respiratorio
3. Sistema muscolare 8. Sistema circolatorio
4. Sistema nervoso (inclusi gli organi di senso) 9. Sistema escretore
5. Sistema endocrino 10. Sistema riproduttivo

blemi generali simili o abbiano sviluppato specializza- strerà come forma e funzione rispondano all’unisono
zioni per vivere in habitat particolari. nel permettere ai vertebrati di sfruttare una larga scel-
Forniremo, quindi, informazioni generali nella Par- ta di fonti alimentari. Lo studio sia del sistema respi-
te I del testo, in capitoli da leggere e da consultare ratorio sia di quello circolatorio ha fornito molte
come materiale di riferimento, e descriveremo i fatti teorie fondamentali e molti esempi dell’evoluzione
essenziali sull’origine dei cordati e dei vertebrati nel dei vertebrati, come quelli che riguardano la transi-
Capitolo 2, passeremo in rassegna la loro diversità zione dalla vita acquatica a quella terrestre o le essen-
nel Capitolo 3, ne riassumeremo lo sviluppo nel Ca- ziali modificazioni anatomiche e fisiologiche che si
pitolo 4 e delineeremo i principi generali della strut- verificano alla nascita in un mammifero placentato. La
tura e della meccanica applicati al loro corpo nel descrizione dei sistemi escretore e riproduttivo
Capitolo 5. comprende esempi di come i meccanismi di sviluppo
I dieci sistemi organici dei vertebrati sono elencati possono aver determinato la direzione e l’estensione
nella Tabella 1-1, mentre la trattazione dettagliata del cambiamento evolutivo in questi due sistemi
dell’anatomia e delle funzioni di ciascun sistema è lo organici strettamente collegati. In uno o in ambedue
scopo delle Parti dalla II alla IV. Presenteremo il questi sistemi sono spesso necessari adattamenti fun-
sistema tegumentario (la pelle) come un sistema zionali per confrontarsi con modificazioni ambientali,
multifunzionale e forniremo diversi esempi della sua quali quelle cui vanno incontro gli anfibi con la meta-
diversificazione funzionale. morfosi o i pesci ossei nel passaggio dall’acqua salata
Il sistema scheletrico è fondamentale per analiz- all’acqua dolce o viceversa. Un Epilogo rappresenta
zare molti aspetti dell’anatomia, delle funzioni e del- una conclusione che analizzerà un esempio di sistema
l’evoluzione dei vertebrati e, quindi, suddivideremo la modello (quello uditivo) come studio di un caso par-
sua trattazione in tre capitoli, di cui il primo focalizza- ticolare di integrazione di forma e funzione, metten-
to sullo scheletro del cranio, il secondo che descrive lo do così in risalto il significato e l’importanza degli
scheletro assile e il terzo lo scheletro appendicolare. studi comparativi.
Dopo aver introdotto gli aspetti generali del sistema
muscolare, comprese la disposizione fondamentale
dei muscoli della testa e le loro modificazioni, presen- Esempi di anatomia funzionale
teremo un capitolo che mette in risalto gli aspetti bio-
meccanici dello scheletro e dei muscoli in rapporto Per fornire un primo esempio di come vengano con-
con la locomozione. La trattazione del sistema ner- dotti gli studi di anatomia funzionale, riassumeremo
voso e degli organi di senso, ad esso associati, richie- brevemente un’elegante ricerca sul volo dello storno,
derà tre capitoli, dato che l’anatomia comparata di condotta da Dial e collaboratori (1991). I principali
queste strutture è un campo affascinante e in rapida muscoli per il volo e gli elementi scheletrici ad essi
crescita. Come il sistema nervoso, il sistema endocri- associati furono dissezionati su storni morti e la loro
no ha un importante ruolo di integrazione delle fun- anatomia descritta e illustrata (Fig. 1-1). Era necessario
zioni degli altri sistemi organici, ma in questo testo acquisire un’accurata conoscenza anatomica per pro-
forniremo soltanto una panoramica relativamente porre ipotesi sulle funzioni, tali da poter essere messe
breve degli aspetti più importanti delle ghiandole alla prova, quali, ad esempio, che un certo muscolo
endocrine perché una trattazione approfondita di espletasse una particolare funzione durante il volo.
quest’argomento richiede oggi una conoscenza più Una volta che queste ipotesi fossero state proposte,
avanzata della biologia molecolare, rispetto a quella l’analisi funzionale poteva avere inizio. Gli storni furo-
che potrebbe essere inclusa in un libro di queste no addestrati a volare lungo un corridoio di 50 metri
dimensioni. La trattazione del sistema digerente illu- fino ad una piattaforma di atterraggio o in una galleria

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