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Il sistema muscolare

Il movimento delle ossa è dovuto all’azione dei muscoli, che presentano


2 caratteristiche molto importanti:

• la contrattilità, cioè la possibilità di accorciarsi


• l’elasticità, cioè la capacità di ritornare alla forma originaria.

Contraendosi e rilassandosi, i muscoli spostano le ossa cui sono collegati.


Oltre a permetterci di compiere i movimenti consapevoli, i muscoli sono
indispensabili per sostenere il peso del corpo quando siamo fermi e per
muovere gli organi interni, consentendoci di svolgere funzioni vitali come
respirare, alimentarci, pompare il sangue in tutto il corpo.

➢ Nel corpo umano vi sono circa 600 muscoli, che costituiscono circa
la metà del suo peso totale. L’insieme dei muscoli forma il sistema
muscolare.
Muscoli e movimento
I muscoli scheletrici sono collegati alle ossa mediante cordoni fibrosi detti
tendini e consentono al corpo di compiere svariati movimenti.
Vengono classificati in base alla funzione che svolgono:

• Gli abduttori allontanano un arto dalla linea mediana del corpo, come
quando divarichiamo le gambe
• Gli adduttori avvicinano un arto alla linea mediana del corpo, come
quando uniamo le gambe
• I rotatori fanno ruotare un osso sul suo asse, come quando ruotiamo
il collo per girare il capo
• I flessori avvicinano un osso a un altro, come quando pieghiamo un braccio
• Gli estensori allontanano un osso rispetto a un altro, come quando distendiamo
un braccio.

➢ Due muscoli vengono detti antagonisti quando lavorano in coppia,


svolgendo azioni opposte per realizzare un dato movimento.
Bicipite contratto / Tricipite rilassato
Bicipite rilassato / Tricipite contratto
I muscoli
Esistono tre tipi di muscoli con caratteristiche strutturali e funzionali
diverse:

• il muscolo striato o scheletrico, muscoli volontari


• il muscolo liscio, muscoli involontari
• il muscolo cardiaco che si contrae ritmicamente e ininterrottamente
senza intervento della nostra volontà pur essendo formato da tessuto
striato
Il muscolo scheletrico
Consideriamo un muscolo scheletrico: esso è formato da numerosi fasci di
fibre muscolari o miociti, che sono le cellule del tessuto muscolare.
Queste vanno da un’estremità all’altra del muscolo e al loro interno
contengono un insieme di fibre più piccole, dette miofibrille.
Le miofibrille sono costituite da 2 tipi di filamenti disposti parallelamente
fra loro: alcuni sono sottili e composti da una proteina detta actina, altri
sono più spessi e costituiti da un’altra proteina, la miosina.

Durante la contrazione, in tutte le miofibrille, i filamenti di actina scorrono


fra i filamenti di miosina e provocano l’accorciamento del muscolo.
Quando il muscolo ha finito il suo lavoro, i filamenti di actina tornano alla
posizione di partenza e il muscolo riprende la forma allungata iniziale.
La contrazione muscolare
Durante la contrazione, all’interno del sarcomero, i
filamenti di actina scivolano nella zona occupata da quelli di
miosina.

Ciao
Dal punto di vista chimico
Quando si contraggono, i muscoli consumano energia. Per gli scambi di
energia le cellule utilizzano l’ATP (sigla di ADENOSINTRIFOSFATO), una
sostanza che viene prodotta all’interno dei mitocondri bruciando
zuccheri e grassi contenuti negli alimenti in presenza di ossigeno.
Questo processo, definito respirazione cellulare, avviene in tutte le
cellule ma è particolarmente importante nelle fibre muscolari.

Ciao
L’ATP accumulato viene utilizzato quando la cellula ha bisogno di energia: ad
esempio, durante la contrazione muscolare la cellula compie un grosso lavoro e
consuma molto dell’ ATP prodotto dai mitocondri. Quando la contrazione cessa e la
cellula muscolare torna a riposo, la “scorta” di ATP viene ricostruita.

Affinché un muscolo possa contrarsi, è dunque necessario che il sangue lo rifornisca


in modo adeguato di alimenti energetici (zuccheri e grassi) e ossigeno. A questo
provvedono i numerosissimi capillari sanguigni che circondano le fibre muscolari.
Inoltre, all’interno delle fibre muscolari è presente una proteina (mioglobina),
responsabile della colorazione rossa dei muscoli, che è in grado di accumulare
l’ossigeno che giunge dal sangue.
Alle fibre muscolari giungono le terminazioni nervose che stimolano la contrazione
muscolare. Quando a una fibra muscolare arriva l’impulso nervoso, le miofibrille in
Ciao
essa contenute si accorciano e le cellule muscolari si riducono di lunghezza.
Il risultato è la contrazione del muscolo.
La contrazione di un muscolo è possibile grazie all’ actina e alla miosina, due
proteine che formano le miofibrille e possono scorrere l’una sull’altra. Queste due
proteine sono organizzate in unità contrattili (sarcomeri) in grado di accorciarsi o
allungarsi: quando il muscolo è rilassato, i filamenti di actina e miosina sono disposti
parallelamente tra loro in modo alternato, quando il muscolo si contrae, i filamenti
di actina e di miosina scorrono gli uni sugli altri facendo accorciare la miofibrilla.

Oltre all’ATP, nel processo di contrazione è importante anche lo ione calcio, che
permette ad actina e miosina di agganciarsi tra loro per scorrere reciprocamente.
Quando l’impulso nervoso cessa, lo ione calcio viene recuperato, actina e miosina si
sganciano e il muscolo, che è elastico, si distende e torna in posizione di riposo.

Ciao
https://www.youtube.com/watch?v=BWMZKQ5_fdU
https://www.youtube.com/watch?v=_BuNiKHgrbU
Il muscolo scheletrico
I muscoli scheletrici del corpo umano

Ciao
7
I muscoli volontari
I muscoli scheletrici, in genere, hanno forma affusolata.
Alcuni, tuttavia, possono presentare una forma diversa, come i muscoli
dell’addome che sono appiattiti e, pur attaccandosi alle ossa, non possiedono
veri e propri tendini.
I muscoli anulari, invece, non si collegano alle ossa e presentano una forma
circolare che consente loro di chiudere o allargare un’apertura; si trovano per
esempio intorno alla bocca e intorno alla pupilla, che per questo può
contrarsi e dilatarsi.

I muscoli pelliciai o mimici sono in genere collegati a


un osso e alla pelle oppure solo alla pelle.
Salvo i muscoli che ci permettono di muovere la
mandibola, che sono scheletrici, i muscoli della faccia
sono praticamente tutti pellicciai. Essi ci consentono di assumere le diverse
espressioni del volto. Il muscolo orbicolare della bocca, per esempio, è il
Ciao
muscolo pellicciaio che ci consente di sporgere le labbra in avanti.
Domande ~ muscoli
1) Quali caratteristiche del muscolo sono fondamentali per il
movimento?
2) Quali funzioni svolge il sistema muscolare?
3) Come si chiamano le cellule dei muscoli? Da che cosa sono
formate?
4) Quali forme possono assumere i muscoli scheletrici?
5) Quale caratteristica distingue un muscolo scheletrico da un
muscolo pellicciaio?
6) Quali tipi di fibre muscolari esistono?
7) Come si chiamano le cellule dei muscoli?
8) Il cuore rappresenta un’eccezione rispetto a tutti gli altri
muscoli, per quali motivi?
9) Come avviene la contrazione muscolare?

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