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I tendini sono strutture di connessione che vanno a collegare il muscolo all’osso. Hanno
diverse funzioni:
Strutturale (stabilità articolare)
Trasmettere le forze sviluppate dal ventre muscolare ai segmenti ossei per rendere possibile
il movimento
Modulano la velocità del movimento perché al loro interno contengono gli organi tendinei
del Golgi che regolano la contrazione muscolare in base al grado di tensione del tendine.
STRUTTURA DEI TENDINI
Dal punto di vista strutturale sono costituiti da una matrice extracellulare nella quale è
immersa una componente cellulare. Le cellule sono di 2 tipi:
Le cellule mature sono definite tenociti che sono fibroblasti specializzati nella produzione di
matrice extracellulare.
I tenoblasti sono cellule staminali totipotenti che hanno un’elevata proprietà metabolica, con
l’età si trasformano in tenociti, diminuiscono di numero e permettono il turn over del
collagene nel tendine. Con il tempo si trasformano gradualmente in tenociti e si appiattiscono.
Quindi la produzione di collagene e la possibilità di riparazione a livello del tendine si riduce.
La componente extracellulare è costituita dalla matrice extracellulare formata da:
Proteoglicani: formati da lunghe catene di glicosamminoglicani (zuccheri) che legano ad alta
affinità le molecole di acqua, sono responsabili della viscoelasticità del tendine ovvero la
capacità di essere allo stesso tempo una struttura elastica e molto resistente.
Collagene prevalentemente di tipo 1: collagene di tipo fibrillare che insieme ad altre strutture
extracellulari come l’elastina contribuiscono a formare l’impalcatura del tendine. Ci sono altri
tipi di collagene ma in minor quantità.
ISTOLOGIA
I proteoglicani sono formati da glicosamminoglicani ovvero dei disaccaridi che si ripetono
in modo lineare. A questi glicosamminoglicani si legano delle proteine e la struttura che ne
risulta ha la funzione di legare le molecole d’acqua e di acido ialuronico per migliorare la
funzione di shock assorber del tendine. Nella matrice, oltre ai proteoglicani e al collagene
prevalentemente di tipo 1, esistono altri aggregati proteici costituiti da elastina e
fibronectina che rispettivamente conferiscono le proprietà elastiche e di resistenza del
tessuto.
Anatomia macroscopica
Dal punto di vista macroscopico, si vede un’organizzazione a strutture concentriche, nella
parte più esterna ci sono il paratenonio e la guaina sinoviale, la parte interna del rivestimento
esterno è rivestita da epitenonio. I singoli fasci di fibre di collagene sono rivestiti da
endotenonio mentre esternamente l’epitenoio è ricoperto o da paratenonio o da guaina
sinoviale, a seconda del tipo di tendine.
EPITENONIO
L’epitenonio è un rivestimento di 10 nm costituito da tessuto connettivo con fibre collagene
orientate obliquamente, longitudinalmente e trasversalmente in cui sono presenti strutture
vascolari linfatiche e nervose che portano il nutrimento a livello delle strutture tendinee più
interne. All'esterno del epitenonio, a seconda del tipo di tendine, un connettivo più lasso che
è definito paratenonio oppure in alcuni altri tendini una guaina sinoviale.
PARATENONIO
Il paratenonio è tipico dei tendini cosiddetti di ancoraggio, come ad esempio il tendine
d'Achille, questi tendini non hanno una guaina sinoviale e non possono andare incontro a
tenosinovite perché questa patologia è propria dei tendini con guaina. Possono invece andare
incontro eventualmente a una paratenonite. Il paratenonio riveste i tendini sprovvisti di
guaina sinoviale ed è formato da collagene di tipo I e da una buona componente di collagene
di tipo 3 che ha caratteristiche di maggiore resistenza e minore elasticità
GUAINA SINOVIALE
I tendini di scorrimento sono rivestiti da una guaina sinoviale; nei tendini flessori delle dita o
in alcuni tendini della caviglia come il tibiale posteriore o i peronieri la guaina sinoviale crea
un manicotto attorno al tendine. È costituita da due foglietti uno interno e uno esterno che
scorrono relativamente l’uno sull'altro, favorisce lo scorrimento del tendine e lo nutre. Tra
questi due si trova del liquido sinoviale, che è lo stesso che si trova all'interno
dell'articolazione, che in caso di versamento articolare o di infiammazione della guaina può
espandersi e dare tenosinovite.
VASCOLARIZZAZIONE
Per quanto riguarda la vascolarizzazione di questi tendini, abbiamo da un lato un sistema
estrinseco che deriva dalle zone di confine del tendine con le altre strutture, come la
giunzione osteotendinea e la giunzione miotendinea. Il sistema intrinseco invece, deriva
principalmente dai fasci connettivali che avvolgono la struttura tendinea, quindi paratenonio
e guaina sinoviale all'esterno, epitenonio ed endotenonio invece all'interno del tendine.