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Ipotesi genetica
Gli studi di Brodie portano, negli anni 40( studi sull' albero genealogico
della famiglia Asburgo affetta da prognatismo), all'ipotesi sull'esistenza
di uno stretto controllo genetico della morfologia facciale. Sì ipotizzo che
cartilagini e suture fossero sotto il controllo genetico. Secondo Questa
teoria la crescita del cranio e predeterminata e non soggetta ad influenze
esterne e quindi si riteneva relativamente semplice definire previsioni di
crescita.
Ipotesi funzionale
Risale al 1960 la teoria di crescita di Moss con la formulazione
dell'ipotesi della matrice funzionale. La teoria di crescita della matrice
funzionale nasce poiché ammettendo che né osso né cartilagine siano
determinanti per la crescita dello scheletro cranio facciale,
Sembrerebbe che il controllo debba essere attribuito ai tessuti molli
adiacenti. Moss sostiene che ne la cartilagine condilare, nè quella del
setto nasale rappresentano fattori determinanti per la crescita dei
mascellari ed ha teorizzato che la crescita facciale avvenga in risposta a
necessità funzionali e che risulti mediata dai tessuti molli che circondano
i mascellari. In quest'ottica sono i tessuti molli a crescere mentre sia
l'osso che la cartilagine reagiscono.
L'ipotesi della matrice funzionale dunque, afferma che l'origine, la
crescita il mento di tutti i tessuti ed organi scheletrici sono sempre
fenomeni viamente secondari e compensati da altri avvenimenti precedenti che
si verificano in tessuti non scheletrici, organi o spazi funzionali, matrici
funzionali, ad essi specificamente correlati. Quindi il controllo genetico E
al di fuori della componente ossea e la formazione scheletrica serve da
supporto e protezione alla matrice funzionale. Moss suddivise il cranio in
una Serie di componenti funzionali distinte, costituite ciascuna da una
matrice funzionale associata ad una unità scheletrica di supporto.
Le matrici funzionali possono essere:
Matrici Periostali, unità micro scheletriche rappresentate dalle strutture
muscolari, la cui attività influenza i processi di apposizione e
riassorbimento e quindi di rimodellamento a livello delle unità scheletriche
adiacenti(es. Muscolo temporale, processo coronoideo);
Matrici capsulari, unità macro scheletriche rappresentate dalla capsula orto
facciali e da quella neurocranica, la cui attività provoca una modifica
spaziale nella posizione delle ossa e quindi una loro traslazione.
Infatti l'aumento volumetrico degli spazi e delle masse che si trovano se
nelle matrici capsulari, agisce provocando un'espansione secondaria sulla
capsula avvolgente. Ognuna contiene tessuti, strutture specifiche e spazi
che devono rimanere aperti; in seguito all'espansione delle matrici
capsulari, devono accrescersi per mantenere gli spazi fisiologici. In altre
parole elettricista crescono solo secondariamente a quelli non scheletrici.
Componente di una matrice funzionale svolge una funzione
Vitale( respirazione, vista, udito, equilibrio, fonetica, masticazione,
digestione etc.), mentre le formazioni scheletriche la sostengono e la
proteggono.
Moss Considera i fattori genetici come importanti per la formazione ossea
primaria, ma sostiene che la crescita scheletrica sia dipendente dallo
stato funzionale dei tessuti molli, cioè dalle matrici funzionali. La
crescita risulta essere, quindi, un processo multifattoriale in cui Fattori
genetici, neurologici e ormonali coesistono sotto l'influenza della
funzione, cosicché quando essa è alterata si altera anche la crescita. Un
esempio di crescita sotto la guida della matrice funzionale è quello della
scatola cranica. Essa cresce sotto la spinta dell'encefalo che, nel periodo
prenatale, raggiunge uno sviluppo maggiore di qualsiasi altro organo. Alla
luce di questa teoria, può essere ora spiegata la sproporzione esistente tra
crescita del neurocranio e dello splancnocranio. Il neonato ha già un
encefalo abbastanza sviluppato per poter svolgere la sua attività vitale,
ovvero la conduzione delle funzioni periferiche da parte del sistema
nervoso, mentre la porzione viscerale del cranio non utilizzata dal feto
per parlare, respirare, mangiare deve ancora svilupparsi. Nel caso della
cavità nasale la funzione delle vie aeree è tale da provocare
riassorbimento, così il diametro delle vie aeree superiori aumenta
progressivamente con la crescita, garantendo una normale capacità
respiratoria. Per quanto riguarda, invece, la fossa cranica, al suo interno
ci sarà riassorbimento dovuto all'espansione degli emisferi celebrali mentre
all'esterno avremo apposizione.
Infine, l'aumento in altezza del mascellare dovuto alla crescita suturale a
livello delle ossa frontale e zigomatico e alla crescita, per apposizione,
dei processi alveolari: le gemme e gli elementi dentali veri e propri
costituirebbero la matrice funzionale di crescita per l'osso alveolare.
L'apposizione ed il riassorbimento osseo si verificano contemporaneamente ma
su lati opposti della stessa superficie ossea ed in conseguenza di una
precisa stimolazione funzionale.