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APPARATI SCHELETRICO-MUSCOLARE

Entriamo nel mesoderma.


Raccontare lo sviluppo dellapparato scheletrico- muscolare, significa
descrivere sostanzialmente, ma non solo, lo sviluppo del mesoderma
parassiale, ovvero quel mesoderma che creatosi nella terza settimana, rimane
pi vicino alla notocorda e al tubo neurale. Infatti, sappiamo che grazie ai
campi morfogenetici formati in terza settimana, precocemente si puo dividere il
mesoderma in aeree differenti: mesoderma parassiale, quello pi proliferante,
vicino a notocorda e tubo neurale e prolifera di pi proprio perche sotto
leffetto dei fattori di crescita prodotti allinterno di questi due distretti suddetti.
Gradualmente, lembrione, da mesoderma parassiale, questo si assottiglia fino
ai bordi del disco embrionale e rintracciamo mesoderma intermedio da cui si
former apparato urogenitale e mesoderma laterale (quello dei bordi pi
estremi). Parte di esso (del mesoderma laterale) importante per la
formazione del derma, come abbiamo visto, e poi importante anche per la
formazione degli arti. Invece, mesoderma laterale splancnico sar trattato per
sviluppo dellapparato gastrointestinale e respiratorio.

Cosa succede al mesoderma parassiale?


Molto precocemente va incontro a processo di proliferazione, seguito da
processo di fondensazione (?), ovvero il mesenchima a livello del mesoderma
parassiale va incontro ad un fenomeno di transizione mesenchima-epiteliale e
quindi le cellule mesenchimali ritraggono i loro prolungamenti e si associano
tra di loro a formare delle strutture metameriche che sono posizionate craniocaudalmente lungo lasse embrionale. Inizialmente, si formano strutture
primitive che indicano un differenziamento del mesoderma parassiale e che
sono i somitomeri, ovvero delle aree condensate del mesoderma parassiale che
per mantengono dei ponti ed una certa relazione tra di loro, quindi, anche se
gi evidente la metameria che si vedr successivamente del mesoderma
parassiale che sar ancora pi evidente con i somiti, gia qui vediamo che
queste zone sono molto proliferanti e collegate alla zona successiva da un
ponte di cellule mesenchimali. Gradualmente, i somitomeri differenzieranno in
masserelle di tessuto separate tra loro che sono i SOMITI. I somiti si formano
dalla regione occipatale in giu, regione occipitale che corrisponde, a poche
settimane di sviluppo a circa la met dellembrione. Il tubo neurale si chiude a
livello della regione occipitale e la chiusura del tubo pi o meno al centro
dellembrione, cosi tutta la et craniale dellembrione sar interessata nella
formazione della testa e del collo.
In realt, la regione occipitale in giu, forma i somiti, ma il mesoderma
parassiale intorno alle vescicole encefaliche, non che non c, si formano le
strutture dei somitomeri, ma non diventeranno mai somiti, quindi si mantiene
questo stato primordiale e i somitomeri saranno molto importanti nella

formazione delle strutture soprattutto muscolari, della faccia e del collo, ma


non andranno incontro allevoluzione del somite.

Queste masserelle (ammassi di mesenchima condensati) di mesenchima sono


visibili anche sulla superficie dorsale dellembrione, per cui questi bozzetti
non indicano un ispessimento dellectoderma, bens un sollevamento
dellectoderma perch, sotto, il mesenchima prolifera di pi.

In sintesi, quindi, mesenchima, molto cellulato, produce una matrice ricca di


elementi della matrice amorfa e povera di fibre, le cellule di questo
mesenchima si condensano a formare questi ammassi metamerici che sono gi
somiti. Quando invece sono somitomeri, abbiamo delle aree rigonfie e
strozzate, ma con un certo collegamento tra esse, che qui (credo nei somiti),
invece, non vediamo pi.

Prima evidenza del differenziamento dei somiti la comparsa della cavit


interna MIOCELE, che compare allinterno di questo aggregato condensato di
cellule mesenchimali del mesoderma parassiale, e non avendo, in realt, una
funzione vera e propria nella determinazione anatomica di qualcosa, implica e
ci indica che le cellule del somite stanno differenziando. In particolare, il
mesoderma parassiale cos formato comincia ad essere influenzato in modo
diverso, a seconda del distretto in cui si trovano le cellule del somite stesso,
perch abbiamo gia visto anche che il tubo neurale, dorso ventralmente, non
produce le stesse sostanze con azione (?) e la stessa notocorda d delle
informazioni ventralizzanti per i territori circostanti, quindi il somite si trover
immerso in un contesto che d delle informazioni posizionali estremamente
precise. C una regione dorso laterale che riceve informazioni sia
dallectoderma sovrastante, sia dalla porzione dorsale del tubo neurale; e c
una regione ventro-neurale del somite che invece riceve dei segnali
ventralizzanti dalla notocorda e dalla porzione ventrale del tubo neurale.
Questo significa che le cellule che ricevono queste diverse concentrazioni di
segnali, cominceranno a comportarsi in modo diverso. Le cellule che
differenziano per prime sono quelle della regione ventro-mediale che
cominciano a perdere coerenza tra loro e danno vita allo SCLEROTOMO. Le
cellule dello sclerotomo abbandonano il somite e quindi vanno incontro ad
unulteriore transizione epitelio-mesenchimale, migrano intorno ai territori che
hanno generato questo tipo di migrazione e quindi intorno alla notocorda,
prima, e il tubo neurale, poi, andando ad avvolgere completamente queste due
strutture. Una volta che, dopo la migrazione, sono arrivate a livello di questo
territorio, cominceranno un processo di CONDRIFICAZIONE per la formazione
dei corpi vertebrali e quindi di quello che lo scheletro ASSILE dellembrione.
(quindi? lo scheletro si forma dallo sclerotomo)

Le cellule del compartimento dorso laterale sono quelle che differenziano pi


tardivamente, ma devono differenziare ed abbandonare anche loro il somite,
successivamente, e in questo momento cominciano a differenziarsi in quello
che viene definito DERMA MIOTOMO che contiene cellule precursori del derma
dorsale, e della componente muscolare scheletrica che si associa ai muscoli del
tronco e vedremo anche i muscoli dellapparato appendicolare, derivano anche
esse da questo contingente di derivazione mesoderma parassiale. (Tieni
presente che per le ossa degli ARTI non derivano dallo sclerotomo, c una
derivazione diversa.
I muscoli degli arti hanno la stessa derivazione degli altri muscoli scheletrici del
tronco, mentre le ossa no.)
IMPORTANTE: mentre il somite si forma, cosa succede al suo intorno
Inoltre, vediamo un cambiamento di posizione durante lincurvamento del
corpo dellembrione del mesoderma intermedio e del mesoderma laterale.
Quello intermedio gradualmente acquisisce una posizione sempre pi interna,
portandosi in prossimit del CELOMA, quindi in un distretto posizionato pi
vicino alla componente viscerale del corpo.

Si formano, a partire dal ventesimo giorno, i somiti, e la loro formazione implica


il processo generativo (?)
Intorno alla quinta settimana termina il processo di somitogenesi e si formano
circa 42 o 44 copie, perch gli ultimi somiti coccigei possono formarsi in
numero di 8 o 10, quindi questo ci d lincertezza. Di fatto,
morfogeneticamente, ci non ci d alcun tipo di informazione, perch la
maggior parte dei somiti coccigei va incontro a regressione, perch noi non
abbiamo la coda, quindi i somiti coccigei non devono essere cos numerosi.
Ricorda che questo avviene dalla regione occipitale in giu, ma comunque anche
nella parte superiore alla regione occipitale, c mesoderma parassiale di
somitomeri, e non di somiti. I primi 7 rimangono somitomeri intorno alle
vescicole encefaliche in formazione e dalla regione occipitale in giu,
osserviamo 4 somiti occipitali, 8 somiti cervicali, 12 toracici, 5 lombari, 5 sacrali
e 8/10 coccigei. In parte, anche i somiti occipitali, 2 di essi, andranno incontro a
regressione, ma essi, in generale, andranno a formare soprattutto strutture
della faccia e del collo, pi che strutture muscolo-scheletriche dellasse
corporeo e del tronco.

NB. Tubo neurale non uguale in tutte le parti.

Epi-ectoderma produce BMP e grazie anche a dei segnali dorsalizzanti, prodotti


anche dalla porzione dorsale del tubo neurale che sono soprattutto questi
segnali WNT, il derma miotomo comincia processo di differenziamento molto
particolare, per cui, una parte della sua componente comincia a differenziare in
cellule ancora totalmente staminali, ma COMMITTED verso la linea
differenziativa miogenica, ed altre, invece, le PAX3 positive, saranno quelle che
migreranno dorsalmente per lo sviluppo del derma dorsale. Parlando del
tegumento, si ricorda, che il derma ha derivazioni multiple perch: il derma
relativo alla porzione laterale e ventrale del corpo deriva dal mesoderma
laterale somatico; il derma dorsale deriva dal dermatomo, dalla componente
dermica del derma miotomo; il derma e i tessuti connettivi associati alla testa
ed al collo, derivano dalle cellule della cresta neurale.
Quindi queste cellule che si trovano gia in una posizione dorsale, in realt
differenziano, devono solo migrare leggermente dorsalmente e differenziare in
cellule di tessuto connettivo.
Nel frattempo, la componente dorsale e ventrale del derma miotomo dar
origine a linea cellulare committed, destinata al differenziamento miogenico. In
particolare, si osserva che queste cellule ancora mononucleate e ancora
staminali, cominceranno a migrare. Un contingente migrer dorsalmente,
generando la COMPONENTE EPIMERICA DEL MIOTOMO, e un altro contingente
migrer ventralmente formando la COMPONENTE IPOMERICA DEL MIOTOMO.
Queste cellule migrano gradualmente, ricevendo segnali anche dallo stesso
mesenchima in cui migrano, quindi il processo differenziativo dei mioblasti
avviene DURANTE il loro processo di migrazione, e arrivate alla sede di destino
finale, il mesenchima d dei segnali differenziativi terminali, per cui, i mioblasti
si fondono e formano delle prime strutture SINCIZIALI, ancora non contrattili
che sono i MIOTUBI, che rappresentano il primo differenziamento di queste
cellule muscolari. I miotubi NON sono fibre muscolari e dovranno essere
sostituiti da delle fibre muscolari primarie che si formano sempre durante lo
sviluppo pre-natale e si formeranno varie ondate di strutture di fibre muscolari,
via via sempre pi differenziate cosicch lorganizzazione sarcomerica tipica
della struttura muscolare sia un percorso di acquisizione abbastanza lungo,
durante tutto lo sviluppo prenatale, infatti, dobbiamo tener presente che il
movimento del bambino avviene solo nella parte terminale della gestazione,
non necessario che il bimbo si muova precocemente.
Contingente epimerico per la formazione dei muscoli vertebrali,
sostanzialmente, muscoli che permetteranno il movimento della colonna
vertebrale. Mentre, la componente ipomerica d tutti i muscoli assiali, che
fanno parte del tronco, ma forma anche la componente muscolare associata
allo scheletro appendicolare.
Dallimmagine di vede che Il miocele viene aperto dalla perdita di coerenza
dello sclerotomo, si distaccano completamente gli sclerotomi, i derma-miotomi
rimangono pi a lungo associati alle strutture dorsali dellembrione e
successivamente anchessi andranno incontro a differenziamento.

Tornando allo sclerotomo e sviluppo delle vertebre


Durante la migrazione, avviene un processo di condrificazione, per si nota che
nella parte pi o meno centrale dello sclerotomo, si forma unarea di
rarefazione, unarea meno densa, quindi la condrificazione interessa
sostanzialmente due emi-sclerotomi (area rossa e gialla in foto).
Durante la formazione dei corpi vertebrali, assistiamo allavvicinamento di due
territori derivati da sclerotomi adiacenti (la parte craniale di uno sclerotomo si
avvicina alla parte caudale dello sclerotomo adiacente) che avvicinandosi,
terminano il processo di condrificazione e formano il corpo vertebrale.
C un motivo per cui si genera questa sorta di sfasamento tra quella che la
componente sclerotomica e quella che la componente epimerica del
miotomo. Sclerotomo e derma miotomo sono associati, sono alla stessa altezza
nella loro iniziale formazione. Derivano tutti dallo stesso somite. Poi sclerotomo
migra verso il centro e la componente epimerica del miotomo migra
dorsalmente, ma non c un andare sopra o sotto, una migrazione solo
dorsale, quindi sono alla stessa altezza. Perci, nella formazione di un muscolo,
un muscolo della colonna, i muscoli che incernierano la colonna vertebrale, se
ciascuno sclerotomo formasse un corpo vertebrale, i muscoli si troverebbero a
cavallo dellinizio e della fine di una vertebra. Invece, per, dovrebbero trovarsi
a cavallo tra due vertebre. Con questo sfasamento generato dalla presenza di
questarea meno densa e quindi dallassociazione di due emi-sclerotomi, noi
generiamo una sfasatura tra formazione del corpo vertebrale e posizione del
muscolo INTERvertebrale e quindi grazie a cio, il muscolo si trova a cavallo tra
due vertebre.
Il disco intervertebrale si forma ovviamente tra le vertebre cos formate e
permette il passaggio delle strutture nervose. La porzione del disco
intervertebrale lunica porzione in cui la notocorda, che era rimasta avvolta
allinterno, non degenera, perch durante la formazione della struttura della
vertebra, la notocorda va incontro a degenerazione nella parte interessata alla
formazione del CORPO vertebrale, mentre NON va incontro a degenerazione
SOLO quellarea posizionata nelle aree meno dense, in cui invece si differenzia
in quello che il NUCLEO POLPOSO del DISCO INTERVERTEBRALE, rimanendo
perci inserite in quella struttura connettivale che per lappunto il disco
intervertebrale.

Le coste si formano grazie proprio ad un processo di allungamento delle


strutture derivate dallo sclerotomo stesso. A livello dei segmenti toracici
succede che il piano morfogenetico gia acquisito in terza settimana, e per cui i
territori sono gi stati stabiliti (regione occipitale, cervicale, toracica) implica
non soltanto una differente posizione, ma anche una morfogenesi leggermente
diversa delle strutture connettivali e cartilaginee associate. Quindi, a livello dei
segmenti toracici, si vedr allungarsi la componente costale che former le

costole e fa parte proprio del differenziamento dello sclerotomo e del


mesoderma parassiale.

(Notocorda: nodino di cellula)


Laddove non c unarea rarefatta del tessuto, ma c cartilagine, vuol dire che
si sta formando la vertebra e la notocorda in quellarea quindi destinata a
regredire.
Tardivamente, osserviamo anche linizio dellossificazione della vertebra, si
formano dei centri di ossificazione primari, ma comunque tutta lossificazione
della struttura ossea del bambino investe la fase post-natale dellevoluzione
dello sviluppo e la vertebra quella che ossifica pi tardivamente, infatti il
termine della sua ossificazione intorno ai 18/20 anni di et.

Interessante anche lo sviluppo dello sterno, che ha una sua formazione


autonoma. Nel mesoderma somatico che si forma ventralmente con la chiusura
dellembrione sul lato ventrale, nello spessore del mesoderma somatico si
formano delle barre cartilaginee che sono le barre sternali che si fondono
mentre le vertebre si allungano. Si forma quindi lo sterno e successivamente
verr raggiunto dai processi costali. Di conseguenza, anche se la gabbia
toracica una struttura singola, in realt, formata da componenti che si
formano in modo autonomo. Quindi lo sterno non deriva dallo sclerotomo, n lo
scheletro appendicolare, cio quello degli arti deriva dallo sclerotomo, ed
anche la clavicola con tutti i suoi cingoli ha unaltra derivazione, diversa dallo
sclerotomo, che corrisponde direttamente al mesoderma somatico in cui si
trovano immersi.
Perch parliamo della clavicola? Perch la sua ossificazione davvero unica nel
suo genere, dal momento che la clavicola un osso che origina per
ossificazione DIRETTA, INTRAMEMBRANOSA, ma in realt ha una ossificazione
mista, poich si forma un abbozzo osseo per ossificazione intramembranosa
che si arricchisce alle estremit di strutture cartilaginee. Quindi il processo
successivo di ossificazione e di allungamento della clavicola, responsabile
dellaccrescimento corporeo, di tipo endocondrale.
Per poter agire sia come strutture connettivali che come future fibre muscolari
scheletriche, i dermo miotomi devono abbandonare la loro posizione iniziale.
La componente ventrale ipomerica, inizialmente forma una singola banda che
poi si struttura in tre bande laterali ed il contingente che migra pi
ventralmente, former i MUSCOLI RETTI delladdome.
Il contingente ipomerico dei miotomi sar importante anche per lo sviluppo di
un altro muscolo fondamentale, che il diaframma, fatto da muscoli di
derivazioni diverse, ma il mesoderma parassiale sicuramente tra questi ed
quindi coinvolto nella formazione della muscolatura diaframmatica.

Ai lati del tronco dellembrione, si formano due abbozzi: al 24/25 giorno, si


forma labbozzo dellarto superiore e poi labbozzo dellarto inferiore.
Inizialmente queste due strutture evaginate sono collegate tra loro dalla
CRESTA DI WOLF che per transitoria e viene riassorbita molto rapidamente.
***La fibra muscolare non si forma per fusione, bens questo un evento che
avviene con gradualit. Perch dopo che i mioblasti sono diventati cellule
committed, devono maturare questa decisione differenziativa durante il
processo di migrazione, quindi acquisiscono sempre nuove informazioni che
modificano lespressione genica delle cellule, e grazie ad altri segnali
provenienti dal mesenchima, queste cellule fondono, ma di nuovo sono sempre
dei segnali territoriali che gradualmente forniscono ulteriori informazioni per
cui le seconde, terze generazioni di fibre muscolari saranno sempre pi, via via,
pi differenziate in modo da dare origine a delle fibre muscolari sempre pi
conformi a quella che la fibra muscolare che conosciamo dallistologia. Quindi
lorganizzazione sarcomerica delle fibre gradamente acquisita da varie
generazioni di fibre muscolari che vengono formate, eliminate, riformate da
mioblasti residenti allinterno del territorio in cui si formato il primo (?)
Esiste un controllo combinatorio, caratteristico un po di tutti i tipi cellulari.
Lespressione genica viene cambiata, ma viene cambiata con gradualit. I
mioblasti diventano committed, ma non devono SUBITO differenziare in
miotubi, altrimenti non raggiungeranno mai i territori definitivi, per questo
che lespressione genica deve cambiare ma con gradualit. Ci sono dei primi
marcatori, che sono dei fattori di trascrizione, come MAYO D, fattori che ci
dicono che quella cellula non potr che fare in futuro una cellula muscolare, ma
oltre quel fattore di trascrizione, quella cellula non ha alcuna caratteristica che
ci fa pensare che questa cellula sia una cellula muscolare. Gradualmente,
durante tutto il loro transito allinterno del mesenchima, i segnali che lo stesso
mesenchima dona ai mioblasti in migrazione, fanno s che queste cellule
comincino ad esprimere altri fattori di trascrizione come miogenina ecc, tutti
fattori che IN COMBINAZIONE tra di loro, ci daranno lespressione genica tipica
della linea, ovvero: actina e miosina scheltrica, la desmina, il citoscheletro del
sarcomero, ma tutto avviene sempre con gradualit per assicurare corretta
formazione della fibra muscolare. I segnali derivanti dal mesenchima non sono
segnali caotici, ma estremamente precisi. Quindi c e ci deve essere una
coordinazione efficiente per il processo di migrazione e differenziativo del
mesenchima. In caso contrario, potrebbero generarsi de segnali caotici che
inibiscono la migrazione di un contingente, in questo caso, un contingente
miotomico, ma anche di altre linee cellulari.
Nel mesenchima si formano anche i vasi sanguigni, che hanno unimportanza
fondamentale nel guidare i mioblasti nella loro migrazione, tant vero che
quando ci sono alterazioni dellirrorazione di un distretto, come per esempio
nella sindrome di Poland, si vede lassenza di migrazione di un contingente
miotomico, e lassenza o lipo-sviluppo di alcune componenti muscolari, come,
nel caso di Poland, dei pettorali e questo implica anche un ipo sviluppo della
componente vascolare associata a questo tipo di migrazione.

GLI ARTI:
Gli abbozzi degli arti si formano per proliferazione del mesenchima in
particolari regioni, in particolar modo, a livello degli ultimi metameri cervicali e
dei primi metameri toracici si formano abbozzi laterali che sono abbozzi degli
arti superiori che coinvolgono sia mesoderma laterale somatico, sia lepitelio
sovrastante e cio lectoderma. Per gli arti inferiori, il punto di formazione a
livello degli ultimi quattro metameri lombari fino ai primi tre metameri sacrali.
Si formano pi o meno intorno al venticinquesimo giorno. Lembrione avvolto,
ma la componente che former le strutture cefaliche quella sempre pi
lunga.
NB. Lo sviluppo dellarto inferiore sembra anche inferiore come posizione,
questo perch larto superiore precede nella sua formazione quello inferiore.
Per cui, quando abbiamo gia formazione di una struttura pi consistente
dellarto superiore, c soltanto un accenno nella formazione dellarto inferiore.
In questo caso, il mesenchima allinterno non strutturato, quindi non c
condensazione mesenchimale precoce, come invece abbiamo visto durante
formazione dei somiti. Il mesenchima qui prolifera per due motivi. difficile
cosa di fatto formi la gemma dellarto perch classicamente si dice che il
fondatore della gemma dellarto sia la CRESTA APICALE ECTODERMICA, che
sicuramente genera informazioni proliferative per il mesenchima sottostante,
producendo dei fattori di crescita dei fibroblasti, FGF, di tipo 4 e 8, per anche
vero che gia prima della formazione della cresta apicale ectodermica e
probabilmente grazie alla formazione dei campi morfogenetici formati in terza
settimana, il mesenchima sottostante la futura cresta apicale ectodermica
comincia a produrre FGF 10, per cui c questa relazione complementare tra
mesenchima e cresta apicale ectodermica che interagiscono tra loro e
comunicano lunico con laltro degli eventi differenziativi, palleggiandosi delle
informazioni. Quindi il mesenchima influenza lectoderma sovrastante che
diventa cresta apicale ectodermica e a sua volta genera delle informazioni
proliferative e posizionali al mesenchima fondativo dellarto stesso.
In sezione istologica, vediamo lectoderma di rivestimento e il mesenchima
totalmente indifferenziato ancora allinterno dellarto. NON CI SONO
CONDENSAZIONI. A questo livello, per, dal punto di vista molecolare, la
posizione dei distretti, comincia ad essere gia piuttosto complessa. Se infatti,
facciamo a livello di questarto apparentemente non differenziato, uno studio
dei geni selettori-omeotici, gi vedremo che ci sono delle aree ben delineate
dal punto di vista dei vari assi dellarto, ovvero lasse antero-posteriore,
prossimo-distale e dorso-ventrale.
In parte, sono gi dovuti al processo fondativo del nodo di Hensen, per cui
lectoderma dorsale e ventrale ha gia delle informazioni posizionali di per s,
senza bisogno dellevento fondativo n del mesenchima, n della cresta apicale

ectodermica. A questo si aggiunge che la cresta apicale ectodermica comincia


a produrre delle sostanze che hanno azione proliferativa e morfogenetica
dellarto, consentendo lallungamento prossimo-distale dellarto. La
collaborazione di queste varie aree riesce a formare unaltra area
morfogenetica fondamentale, che la zona ad attivit polarizzante, che si
genera nellarea posteriore dellarto, in prossimit della radice dellarto stesso.
La zona ad attivit polarizzante importante perch anchessa produce dei
morfogeni, in particolare, acido retinoico e sonic (?), ma li produce in modo
asimmetrico, per cui la dose di acido retinoico e sonic.. verr distribuita lungo
lasse antero posteriore in modo decisamente sbilanciato. Ci garantir
lasimmetria, durante la formazione delle strutture ossee allinterno del
mesoderma somatico che si sta allungando, per processo di condrificazione dei
segmenti ossei, in particolari, quelli dei raggi digitali della mano, per cui si
former un pollice e un mignolo in modo non perfettamente simmetrico ed
ci che vogliamo ottenere. Infatti, prima che si sviluppi questarea morfo
genetica formativa, la mano una sorta di struttura schiacciata, a padella,
senza alcun tipo di polarizzazione, con simmetria radiata.
Su embrioni di pollo, si seguito sviluppo embrionale e si visto che se
sullarto del pollo, che poi unala, rimuoviamo la cresta apicale ectodermica,
a differenti fasi di sviluppo, otteniamo lamputazione di porzioni dellarto che
sono via via sempre pi gravi, quanto pi precoce la rimozione che abbiamo
effettuato della cresta apicale ectodermica. Quindi quando ci sar gi stata
lazione della cresta apicale, lamputazione sar meno grave.
CROSS-TALK tra mesenchima e cresta apicale ectodermica. Nel mesenchima,
subito al di sotto della cresta apicale del mesenchima, molto precocemente c
formazione di un canale vascolare. La vascolarizzazione anche qui
fondamentale per lallungamento prossimo distale dellarto e per poi la
migrazione delle cellule del miotomo allinterno dellarto. Questo si capito
prelevando anti-angiogenico alle gestanti, che ha impedito lallungamento
corretto delle strutture vascolari e quindi gli arti erano o corti oppure cera
impianto della mano a livello del tronco (focomelia).
Comincia poi processo di condrificazione dellarto, fortemente influenzato dalla
presenza di questa zona ad attivit polarizzante (che agisce sulle cellule
mesenchimali in modo da modellare le ossa dellarto in modo asimmetrico
lungo lasse antero-posteriore), e cos si formano le ossa dellarto e i raggi
digitali. La mano da una struttura a semicerchio, appiattita, comincia a
strutturarsi e c una rarefazione mesenchimale a livello dello spazio che c
tra le dita, per cui, per apoptosi, il tessuto andr a perdersi e le dita cos si
separeranno dandoci la mano che conosciamo.
Il processo di apoptosi interessa principalmente le cellule dellectoderma.
Nonostante il fatto che allinizio la mano sia formata tutta da mesenchima, la
condensazione dei raggi digitali allinterno del mesenchima, implica
condensazione del mesenchima INTORNO al processo di condrificazione dei
raggi digitali, quindi c una perdita di sostanza mesenchimale, nella porzione
tra i raggi digitali, quindi il tessuto attraverso il quale le dita rimangono legate

soprattutto ectoderma, che poi deve essere rimosso per apoptosi. Mentre cio
succede, la cresta apicale ectodermica, dar informazioni allectoderma dorsale
superficiale per la formazione dei PLACODI dellunghia, che si formano
sullapice delle dita e si ritira e si retrae poi leggermente dorsalmente, sulla
superficie dorsale delle dita in formazione.
Alterazione della zona ad attivit polarizzante, porta alla formazione di una
mano a sei dita, che un mano SIMMETRICA, infatti il pollice e il sesto dito si
somigliano moltissimo, perch non c sbilanciamento di secrezione dei
morfogeni e quindi niente asimmetria dellarto.
A seconda della distribuzione delle cellule e quindi della loro disposizione
spaziale, queste avranno, una combinazione di geni selettori omeotici che
UNICA di quelle regioni. Ci sono anche una serie di mutazioni a carico di geni
selettori omeotici o fattori di trascrizione, che quando sono mutati sono
coinvolti proprio in alterazioni dellassetto proprio della formazione dellarto,
perch le informazioni posizionali sono ESSENZIALI per la corretta morfogenesi
dellarte. Sottolineiamo, inoltre, che quando un gene selettore omeotico
espresso da un gruppo di cellule, questo modifica lespressione genica e queste
stesse cellule cominceranno a produrre altri fattori con azione di morfogeni e
quindi si amplifica linformazione posizionale e anche la distribuzione spaziale
di quelle che sono le sostanze che vengono secrete e quindi gradualmente le
informazioni diventano via via sempre pi precise e complesse. Di qui, c la
possibilit di errore perch se un gene selettore omeotico non correttamente
espresso, magari si genera una seconda zona ad attivit polarizzante e quindi
ci sar unespressione di fattori diffusibili che simile a quella dellasse ad
esempio antero-posteriore.
Quindi i geni selettori omeotici non solo determinano la posizione, ma in base
alla posizione che assumono, modificano lassetto di informazione genica,
dando ulteriormente anche altre informazioni.
Nellarto ci sono un contingente dorsale ed uno ventrale. Il contingente
ventrale dar origine ai muscoli flessori, mentre quello dorsale dar origine ai
muscoli estensori dellarto. Importante per la migrazione dei mioblasti
sempre la vascolarizzazione e anche la cresta apicale ectodermica e del
mesenchima che produce una matrice in cui questi mioblasti riescono a
migrare e soprattutto producono un fattore, HGF, fattore di crescita
epatocitario che non agisce solo sul fegato, ma anche come chemo-attraente
per le cellule del miotomo, tant che vero che quando questo gene alterato,
c alterazione della migrazione delle cellule allinterno dellarto e anche del
diaframma.

Rotazione degli arti:


Quando si formano, gli arti si estendono prossimo-distalmente dalla porzione
prossimale del tronco, distalmente orientati verso lesterno. Verso la
settimana/ottava settimana, c un riassetto dellorientamento dellarto, per

cui, queste strutture che si formano, che sono orientate in modo identico,
quando si formano le articolazioni del gomito e del ginocchio, il gomito e il
ginocchio puntano entrambi verso lesterno. In settima settimana, assistiamo
ad una rotazione di 90 degli arti, ma in senso opposto. Gli arti superiori
ruotano verso lesterno, tanto che troveremo il pollice in posizione anteriore,
mentre invece gli arti posteriori ruoteranno verso linterno, per cui lalluce si
posizioner, invece, nella parte pi intera e saranno i due alluci affrontati.
Quindi differente orientamento dei due arti.
A livello della testa, tutto strutturato in maniera differente. Quando si forma il
mesoderma, il mesoderma parassiale forma dei somitomeri che non
diventeranno somiti; il mesoderma ai lati di quello parassiale non forma il
mesoderma intermedio; il mesoderma laterale non forma un celoma, ma si
formano degli archi faringei per la formazione delle strutture facciali. Quindi la
connotazione dei territori cranio-facciali completamente diversa rispetto a
quello che succede negli altri territori corporei. Anche in questo caso,
ovviamente, lo sviluppo per associato al differenziamento del mesoderma,
ma a livello degli archi faringei, entrano a far parte in modo massiccio anche le
cellule della cresta neurale, che nella regione faccia-collo, si comporteranno
anche come componente connettivale, tanto da essere definita: ectomesenchima. Quindi la componente strutturale scheletrica, sia del neurocranio
che dello splancnocranio, deriveranno essenzialmente sia dalle cellule della
cresta neurale, sia parzialmente dal mesoderma parassiale dei somitomeri e
dei somiti occipitali. Questi ultimi, infatti, non entreranno granch a far parte
delle strutture vertebrali, ma collaboreranno di pi con quella che la porzione
bassa delle strutture della faccia e del collo. Il neurocranio formato da un
neurocranio membranoso ed uno cartilagineo. Quello membranoso formato
da ossa che si formano per ossificazione diretta e sono le ossa che avvolgono la
volta del cranio: osso parietale e osso frontale. Per la formazione della base del
cranio, invece, c un condrocranio, quindi si formano delle strutture
cartilaginee separate grazie al differenziamento soprattutto delle componenti
del mesoderma parassiale dei somiti occipitali: queste si organizzeranno e
fonderanno insieme per formare lo sfenoide e letmoide.
Splancnocranio membranoso: tutte le ossa della faccia, in gran parte si
specificano come ossa membranose, ossificazione diretta. Ma c piccola nota
per lossificazione della mandibola ossificazione MANTELLARE: la mandibola
ossifica per ossificazione intramembranosa, ma ossifica allintorno di un
abbozzo cartilagineo che si forma allinterno del primo arco faringeo e che la
cartilagine di Meckel, che non forma la mandibola per ossificazione
endocondrale, bens si retrae e va incontro a fenomeni di regressione, ossifica
nella sua porzione distale (come abbiamo potuto dire anche a proposito
dellorecchio, formando lincudine e il martello), per la posizione della
cartilagine di Meckel fondamentale per lacquisizione da parte del
mesenchima della competenza in differenziamento di cellule, gli osteoblasti. La
cartilagine non ossifica per ossificazione endocondrale, per d delle

informazioni posizionali al mesenchima che in questo modo in grado di


ossificarsi ossificazione mantellare.
La componente cartilaginea piccola, ridotta e il contributo che viene dato
soprattutto dagli archi faringei, perch tutti gli archi faringei contengono delle
barre cartilaginee, ma in realt parte di queste cartilagini non ossificheranno
mai, quindi quelle associate al collo non ossificheranno mai, mentre le
cartilagini che ossificano daranno origine allosso ioide e agli ossicini
dellorecchio. Tutto il resto della faccia si ossifica per ossificazione
intramembranosa oppure mantellare.
Per la formazione dei muscoli della faccia, sono coinvolti sia i primi sette
somitomeri e i 4 somiti occipitali con la loro componente miotomica, in
particolare i somiti occipitali sono coinvolti nella formazione del muscolo oculomotore (muscolo dellocchio) e non invece del muscolo del corpo ciliare o del
muscolo dello sfintere dilatatore della pupilla, che sono invece di origine
ectodermica.
Anche la lingua deriva dagli archi faringei, per la componente muscolare entra
allinterno di questo mesenchima della lingua e la componente muscolare
deriva sempre dai somiti occipitali. Muscoli masticatori derivano dal primo arco
branchiale, somitomeri che entrano nel primo arco faringeo branchiale. Muscoli
mimici derivano sempre dai somitomeri che per entrano nel secondo arco
branchiale. Muscoli laringei e faringei (del collo) derivano sempre dai somitori
dal terzo, quarto e sesto arco branchiale.
Muscolo liscio: muscolo delliride, di origine ectodermica.

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