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Il telencefalo è la parte più rostrale ed espansa del sistema nervoso centrale e più in particolare
dell’encefalo, si sviluppa a partire dalla vescicola encefalica, in realtà si sviluppa a partire dalla vescicola
encefalica primaria che prende il nome di vescicola prosencefalica che si evolve in due vescicole
encefaliche secondarie rappresentate dalla vescicola diencefalica e dalla vescicola telencefalica.
1. Lobo frontale
2. lobo parietale
3. lobo temporale
4. lobo fronto occipitale
5. lobo Limbico visibile soltanto osservando il telencefalo dalla faccia mediale
6. Lobo dell'insula che invece si trova al di sotto del lobo temporale, quindi per accedervi bisogna
divaricare la scissura laterale di Silvio che separa il lobo parietale e frontale dalla sottostante lobo
temporale
Infatti vedremo che l'aria visiva di Broca, area individuata dalla classificazione di Brodmann corrisponde
all'area 17 che si va a posizionare attorno alla scissura calcarina, quindi è un importante punto di riferimento
per quanto riguarda l'area visiva primaria.
● in periferia, quindi all'esterno, possiamo notare uno strato di sostanza grigia che andrà a costituire
la corteccia cerebrale
● internamente, quindi al di sotto della corteccia troviamo le fibre mielinizzate che andranno a
costituire la sostanza bianca del telencefalo che prende il nome di centro semiovale per la forma
che assumono le fibre mielinizzate al suo interno.
All'interno del centro semiovale abbiamo individuato un ammasso di sostanza grigia sotto forma di nuclei
che prendono il nome di gangli della base.
CORTECCIA CEREBRALE
Nel corso dell'evoluzione, lo sviluppo nel mantello corticale si è caratterizzato per un'organizzazione
stratificata della popolazione neurale:
● l’archicortex, indicata come archipallium perché la corteccia cerebrale viene chiamata anche
Pallio, che è la porzione della corteccia che si è evoluta per prima.
● Allocortex, dal punto di vista morfologico la corteccia sarà costituita da tre strati di cellule, quindi
sarà la corteccia meno evoluta e sarà anche quella porzione della corteccia che rappresenterà le
porzioni più interne delle telencefalo. le porzioni più interne chi si sono evolute per prime. in
particolare l’allocortex corrisponde a delle strutture che appartengono al sistema limbico.
Stratificazione della corteccia, come essa si localizzerà, caratterizzate dalle porzioni dell'ippocampo che
sono rappresentate da quello che viene indicato come corno di polmone (?) perché avrà una forma a corno
ricurva è il giro del talamo che invece apparterrà al complesso dell’ippocampo, è un'altra porzione indicata
come Rinencefalo che fa riferimento alla porzione della corteccia che ricevono le afferenze olfattive, quindi
sarà quella porzione della corteccia che avrà la funzione della decodificazione degli stimoli di origine
sensoriale.
Nell'insieme i citotipi che troviamo all'interno della neocorteccia possono essere suddivisi o classificati in due
sottotipi ovvero:
● i neuroni corticifughi che danno origine a delle fibre nervose che fuoriescono dalla corteccia
cerebrale. Quando parliamo di neuroni corti parliamo di due citotipi particolari:
1. Neuroni piramidali
Ci sono delle varianti regionali che riguardano l’isoCortex e sono 5: ( pag 755 libro mio)
1. corteccia agranulare, troveremo I neuroni piramidali che danno origine a delle fibre nervose che
abbandonano la corteccia e che nell'insieme andranno a costituire le fibre o vie cortico-spinali e vie
cortico nucleari. Quindi apparterranno a quelle vie definite discendenti motorie. caratterizza
maggiormente la circonvoluzione precentrale che corrisponde all'area motoria primaria che dà
origine delle fibre che costruiranno le vie piramidali, quindi emetterà le fibre che costituiranno le vie
discendenti.
2. Corteccia frontale
3. Corteccia parietale
4. Corteccia polare
5. Corteccia granulare chiamata così perché è costituita dalle cellule granulari indicate come cellule
corticicole in quanto non abbandonano la corteccia perché ricevono le informazioni da strutture
sottocorticali. Quindi ci sono delle afferenze sotto forma infatti possiamo notare che questa
corteccia caratterizza la circonvoluzione postcentrale che corrisponde all'area somestesica
primaria ovvero area sensitiva primaria. questa riceverà delle afferenze mediante le vie ascendenti.
Anche in questo caso le differenze morfologiche della corteccia hanno permesso di individuare che queste
efferenze morfologiche sono associate a delle funzioni specifiche.
Classificazione effettuata da Brodmann che ha individuato 52 aree della corteccia, 2 di queste le abbiamo
citate:
1. Circonvoluzione postcentrale o corteccia somatosensoriale che corrisponde all’area motoria
primaria e che corrisponde all’area 4 di Brodmann di tutta la circonvoluzione frontale ascendente,
tutta che a sua volta sarà formata da motoneuroni superiori i cui assoni andranno a costituire le vie
piramidali.
I neuroni che caratterizzeranno maggiormente l'area 4 di Brodmann, questi saranno rappresentati dai
neuroni giganti piramidali definiti anche i neuroni di Betz o cellule piramidali di Betz che corrispondono al
nostro motoneurone Superiore.
2. anteriormente rispetto all'area motoria troviamo estese aree motorie secondarie indicate come
aree premotorie, che come l'area motoria, sono implicate nell'avviamento di un programma
motorio. Quindi a partire dall'aria 6 che corrisponde alla porzione della corteccia antecedente
l'area 4 sarà caratterizzata dalle cellule piramidali che daranno origine alle porzioni delle vie
piramidali.
Per cui anche a questo livello troveremo delle porzioni superiori che saranno in grado di controllare i
movimenti volontari.
Nel lobo frontale possiamo trovare anche altre aree associate alle aree motorie che prendono il nome di
aree associative.
le aree corticali possono essere suddivise in:
- aree primarie che sono quelle direttamente responsabile di una determinata funzione sia essa
motoria o sensitiva
- aree secondarie che sono le aree di supporto alle arie primarie, Dove avviene un certo grado di
integrazione fra le varie informazioni che arrivano O che partono da queste determinate aree
- aree superiori o associative che andranno a ricoprire la maggior parte del volume della corteccia
stessa e sono delle arie in cui avviene l'integrazione I comandi motori e le informazioni sensitive. è
la porzione in cui si vanno a sviluppare i circuiti molto complessi per permettere la propria funzione
alla corteccia cerebrale
Nel caso del LOBO FRONTALE incontriamo:
● l'area motoria primaria che corrisponde all’ Area 4 di brodmann
● l'area premotoria o l'area motoria secondaria che corrisponde all'area 6 di brodmann
● anteriormente troviamo una serie di altre aree fra cui:
1. altre aree premotorie che appartengono alla corteccia prefrontale a cui appartengono l'area 8 e 9
2. area polo frontale che corrisponde all’area 10
● inferiormente troviamo l’area 11 che corrisponde all’area orbito frontale.
Questa è Associata a delle funzioni relative a dei processi decisionali, oltre ad essere in stretta
comunicazione con:
a. il sistema limbico (Con questo capiamo che sarà Associata a delle funzioni relative alla
memoria e alle emozioni)
b. sarà associata anche con le strutture sottocorticali che hanno a che fare con la
sensazione del ricompenso cioè un ricompenso seguito da una decisione ( Noi
prendiamo una decisione, queste aree sono in stretta comunicazione con vaste aree del
lobo frontale per permettere che le nostre decisioni siano effettivamente effettuate dal
punto di vista motorio)
esempio: davanti un pericolo Noi prendiamo la decisione di scappare o di lottare
eccetera, questo comporta una serie di programmazione anche dal punto di vista motorio
quindi produciamo una risposta sotto forma di un movimento.
NB) E’ tutto volto all'integrazione di questa informazione e alla pianificazione motoria.
I processi decisionali sono processati in primo luogo a livello della corteccia orbito- frontale,
● Altre aree importanti sono le aree visive che si andranno a localizzare intorno alla scissura
calcarina.
queste aree Vengono riportate come:
a. area 17 di brodmann Per quanto riguarda l'area visiva primaria
b. area 18 di brodmann, invece area visiva secondaria
c. area 19 di Brodmann area visiva terziaria
● Per quanto riguarda le informazioni relative alle aree acustiche Queste vengono processate a
livello del lobo temporale, in particolar modo vengono processate al livello delle aree 41 e 42 che
si trovano al di sotto della scissura laterale
● aree gustative tra cui l’area 43 Che si trova in corrispondenza del lobo dell'insula che sarà
particolarmente implicato nella processazione degli stimoli gustativi
NB) Perché l'emisfero di destra ricevere informazioni della sensibilità generale della porzione sinistra del
corpo?
Fino ad ora i sistemi sensoriali principali che fino ad ora abbiamo descritto che permettono alle informazioni
sensitive di viaggiare all'interno del nevrasse:
● Lemnisco Spinale,
● Sistema delle colonne dorsali Lemnisco mediali chiamate così perché a livello del bulbo
queste vie si incrociano.
Di conseguenza la sensazione o le informazioni sensitive della sensibilità generale
provenienti dalla parte dx del corpo finiranno dalla parte dell’emisfero di sn e viceversa.
in particolar modo a livello dell’area somestesica primaria che corrisponde ad un’area di
Brodmann che viene definita come area 312 che corrisponde alla circonvoluzione
post-rolandica o post centrale.
Lo stesso vale per le vie discendenti motorie dove l’emisfero di dx andrà ad innervare la maggior parte della parte sn
del corpo tramite le fibre di dx e viceversa perché con le fibre di sn andrà ad innervare la parte dx del corpo.
Per quanto riguarda l’anatomia del linguaggio riguarda l’area di Broca e di Wernicke, nonché delle particolari fibre che
uniscono queste due aree e permettono la processazione di queste informazioni, il modello classico relativo a
questa spiegazione è ormai obsoleto in quanto ad oggi si sa che esistono delle aree del telencefalo che vengono
coinvolte in maniera molto diffusa nella decodificazione di molte informazioni, quindi non è facile associare una
funzione ad un’area circoscritta della corteccia telencefalica.
b. fibre corticipite sono quelle che derivano dai centri sottocorticali per portarsi a
livello dei neuroni della corteccia cerebrale, a provenienza:
→ talamica
→ ottica
→ acustica
→ dirette verso le fibre piramidali
Le fibre corticipite costituiscono le vie ascendenti sensitive, come si organizzano all’interno del centro
semiovale?
Dall’immagine abbiamo un riferimento al:
1. fascio spinotalamico laterale che deve:
a. sinaptare con il talamo
b. e poi mediante la radiazione talamica
c. trasporta l'informazione all’area somestesica primaria della corteccia sensoriale.
d. subito accanto alla corteccia sensoriale notiamo la corteccia associativa parietale
che è la corteccia sensitiva secondaria → che è quella che permette di integrare le
informazioni sensitive che arrivano al lobo parietale, integrarle anche con la
pianificazione motoria.
Quindi diciamo che le aree di associazione parietali relative alle informazioni sensitive sono più
complesse da questo punto di vista perché la loro integrazione deve risultare nella pianificazione di
un gesto motorio di conseguenza formano dei circuiti motori molto estesi.
➢ Importante è da dire che la nostra area somestesica Primaria che corrisponde all’area 312
riceve informazioni della sensibilità generale relative alla parte controlaterale del corpo.
➢ Mentre la corteccia associativa riceve le informazioni sia della parte dx che della sn del
corpo, questo permette di integrare ulteriormente tutte le info in maniera adeguata.
➔ Questo succede soprattutto per quanto riguarda la sensibilità somatica generale cioè quella
che viene trasportata mediante il sistema delle colonne dorsali lemnisco mediale e
mediante il lemnisco spinale.
Il ginocchio della capsula interna sarà costituito dalla radiazione talamica dorsale o posteriore che
mette in comunicazione il talamo con la corteccia del lobo occipitale.
Il braccio posteriore contiene la maggior parte di altre vie tra cui:
- fibre cortico nucleari che rientrano nella costituzione della via piramidale, LE VIE CORTICO
NUCLEARI METTONO IN COMUNICAZIONE LA CORTECCIA CON I NUCLEI
SOMATOMOTORI ASSOCIATI AI NERVI CRANICI, QUINDI E’ UNA PORZIONE DELLA VIA
PIRAMIDALE CHE CONTROLLA I MOVIMENTI SOMATICI DEI MUSCOLI DELLA REGIONE
DELLA TESTA COME I MUSCOLI MIMICI, I MUSCOLI MASTICATORI.
- fibre cortico spinali che fanno parte della II porzione delle vie piramidali e sono quelli che
mettono in comunicazione la corteccia con i nuclei somatomotori del midollo spinali, quindi
sono destinati all’innervazione dei muscoli scheletrici della regione del tronco, degli arti
superiori ed inferiori.
Dall’immagine vediamo:
- La radiazione talamica superiore mette in comunicazione il talamo con il lobo
parietale
- le fibre temropontine, la II porzione della via cortico pontina con il nuclei basilari del
ponte
- Radiazione talamica posteriore che metterà in comunicazione il talamo con il lobo
occipitale
Oltre alle fibre di proiezione che costituiscono le fibre mielinizzate del centro semiovale, troviamo
anche le fibre che vengono indicate come:
NB) il corpo calloso non è suddiviso in diverse porzioni solo perché è molto voluminoso ma anche
perché ciascuna di queste porzioni del corpo calloso sarà rappresentata da fibre specifiche che
mettono in comunicazione le zone specifiche di entrambi gli emisferi.
Infatti questo è anche determinato dal fatto che, non esattamente tutte le aree delle emisfero di destra
saranno in comunicazione con le arie delle emisfero di sinistra, ci sarà una comunicazione variegata
però ciascuna porzione del corpo calloso può essere ricondotta precisamente a delle fibre che
connettono due strutture specifiche di entrambi gli emisferi. Questo determina la formazione di una
radiazione indicata come radiazione del corpo calloso (non è visibile osservando il corpo calloso)
formata da delle fibre che da diverse porzioni della corteccia si portano verso il corpo calloso.
nb) Nel senso che queste fibre che partono da diverse regioni della corteccia telencefalica in
qualche modo devono arrivare al corpo calloso, questo passaggio, questa porzione delle fibre che
compiono questo viaggio per arrivare a costituire Il corpo calloso prende il nome di radiazione del
corpo calloso.
Questa radiazione è distribuita diversamente a livello delle porzioni anteriori del corpo calloso e delle
porzioni posteriori del corpo calloso che sono invece quelle che costituiscono:
- una parte più voluminosa del corpo calloso indicata come forceps major
- forceps minor del corpo calloso, parte meno voluminosa
Quindi queste sono delle porzioni del corpo calloso che compiono questo viaggio verso la formazione
del corpo calloso e si distribuiscono in maniera differente tra porzioni inferiori e superiori, motivo per
cui si ha una diversa nomenclatura.
Distinzione fatta in base alle zone della corteccia che mettono in comunicazione fra di loro.
Dall’immagine possiamo osservare alcuni dei fasci che sono implicati nelle funzioni specifiche, fra
questi:
● fascio uncinato che mette in comunicazione delle aree del lobo frontale con le aree del lobo
temporale. questo è associato a delle afferenze del lobo temporale relative all’associazione di
un determinato nome ad un volto.
● fascio longitudinale superiore che mette in comunicazione le aree del lobo frontale con le
aree del lobo occipitale e temporale. implicato nella decodificazione del linguaggio, infatti a
questo viene associato il fascio arcuato che permette di mettere in comunicazione l’Area di
Broca con l'area di Wernicke assumendo un ruolo nella decodificazione del linguaggio
parlato.
NB) Nucleo caudato e putamen sono associati fra di loro perché la loro derivazione embriologica è la stessa
Infatti Entrambi questi nuclei deriveranno dal telencefalo.
c. il nucleo accumbens che si trova lateralmente alla testa del nucleo caudato.
Lo striato farà parte di un complesso che nell'insieme viene indicato come corpo striato al quale oltre allo striato
partecipa anche il nucleo lenticolare formato:
- esternamente dal putamen di derivazione telencefalica
- Dal Globus pallidus sarà di derivazione diencefalica.
Ai vari nuclei viene aggiunto un particolare nucleo, in particolar modo il nucleus accumbens che ha particolare
compito relativamente ai processi di ricompensa, quindi è particolarmente implicato nelle azioni in cui vi è una
scarica di dopamina e che ci fanno provare piacere relativo ad un’azione compiuta con successo.
E’ attivato in quelle situazioni in cui ci sentiamo gratificati per la ricompensa del lavoro appena svolto.
Lo Striato che è formato dal Nucleo caudato e da Putamen a sua volta può essere suddiviso in 2 diverse parti:
Oltre a questa suddivisione che è prettamente topografica cioè in riferimento alla posizione, alla localizzazione di queste
porzioni dello striato, funzionalmente associato a circuiti specifici.
Possiamo fare un altro tipo di classificazione dello striato in base al profilo filogenetico. Possiamo, quindi, parlare dello
striato che prende il nome di:
- neostriato a cui appartiene il Putamen e il nucleo caudato
- paleostriato che è formato dal pallido dorsale e pallido ventrale o pallido mediale e laterale o interno ed esterno (in
base alla nomenclatura che viene data)
E’ un NUCLEO a forma di VIRGOLA che si sviluppa anteriormente, superiormente, posteriormente rispetto al talamo,
infatti circonda quasi tutte le superfici.
Anteriormente il nucleo caudato essendo così sviluppato può essere suddiviso in varie porzioni:
a. anteriormente troviamo la testa del Nucleo caudato
b. la porzione che sormonta il margine superiore del talamo prende il nome di corpo del nucleo caudato
c. la porzione finale prenderà il nome di coda del nucleo caudato
NB) queste tre porzioni in riferimento alla porzione ventrale del talamo cambiano leggermente il proprio
orientamento:
a. La testa del nucleo caudato si troverà spostata leggermente medialmente e anteriormente
rispetto al polo anteriore del talamo
b. Il corpo del nucleo caudato inizierà a portarsi leggermente lateralmente
c. la coda andrà a circondare il polo posteriore del talamo lateralmente, è come se lo
attraversasse obliquamente dalla porzione mediale del polo anteriore alla porzione laterale
del polo posteriore.
d. In corrispondenza della coda del nucleo caudato troviamo l'amigdala o complesso
amigdaloideo che si troverà in una posizione particolare,
1. in vicinanza dell’uncus che andrà ad implicare la porzione espansa
2. anteriormente del giro paraippocampale
3. che a sua volta insieme al giro del cingolo faranno parte del Lobo Limbico.
Sono tutte quelle strutture corticali che si trovano internamente e osservabili mediante la visione della faccia
mediale del telencefalo e vanno a sormontare le porzioni del Diencefalo o anche il corpo calloso.
● Il globus Pallidus è suddiviso nelle sue due parti mediante l'interposizione di una sottile
lamina di sostanza bianca che prende il nome di lamina midollare interna.
● Mentre Il globus pallidus esterno è separato dal Putamen mendiante un’ altra lamina di
sostanza bianca molto sottile che prende il nome di lamina midollare esterna. (fibre molto
sottili)
Dall'immagine possiamo notare la coda e vediamo come si trova in vicinanza del pavimento del corno occipitale del
ventricolo laterale che presenta 3 corni:
Quindi il ventricolo è una cavità molto estesa all'interno dell'encefalo e possiamo quindi prendere questa struttura
come un importante punto di riferimento nel caso della coda del nucleo caudato.
Sappiamo anche che in vicinanza della coda del nucleo caudato troviamo il complesso amigdaloideo.
I nuclei del complesso amigdaloideo avranno a che fare con tutte quelle funzioni esperienziali che hanno a che
fare con le emozioni che vengono associate a delle informazioni di tipo sensitivo nonché con la memoria:
Infatti sappiamo che l'amigdala sarà in comunicazione diretta con delle porzioni o delle strutture specifiche
dell'ipotalamo rappresentate:
- dai corpi mammillari e saranno in comunicazione con questi corpi mediante il circuito di
papez.
Nel Circuito di Papez i corpi mammillari inviano le afferenze mediante il fornice, costituendo quest’ultima struttura
di Sostanza Bianca interna al telencefalo e comunicano mediante il fornice con delle strutture telencefaliche fra cui
l'amigdala.
In questa immagine mostra il rapporto topografico che si instaura tra il nucleo caudato e la capsula interna. Infatti
possiamo vedere come nelle prime porzioni relative al corpo o al tronco del nucleo caudato esso si trova
medialmente rispetto alla capsula interna.
Mentre la coda del nucleo caudato nelle sue porzioni più distali compirà un giro, si curverà lateralmente al di sotto
della capsula interna per portarsi verso il lobo temporale dove a livello dell’uncus incontrerà il complesso
amigdaloideo.
(questa in blu l’ho messa io per avere
un’idea)
IL SISTEMA LIMBICO non corrisponde al LOBO LIMBICO, comprende diverse trasformazioni telencefaliche tra cui;
- il giro del Cingolo che fa parte Sistema Limbico (immagine pag 761 libro mio)
- l’istmo del giro del cingolo che appartiene al giro del cingolo
- Giro paraippocampale con l’uncus che rientra nella costituzione del lobo limbico
Il giro paraippocampale corrisponde al lobo Olimpico in modo particolare alle strutture corticali del lobo limbico.
quando parliamo dell'ippocampo intendiamo delle strutture sottocorticali che si trovano all'interno del giro
paraippocampale. Infatti l'ippocampo è costituito due porzioni differenti che sono rappresentate dal corno di
ammone che è una porzione che compie una curvatura motivo per il quale prende il nome di corno di
ammone all'interno del l’uncus del giro paraippocampale insieme al giro dentato che sarebbe una porzione
sotto verticale Del giro paraippocampale che rientra nella Costituzione dell'ippocampo.
Possiamo distinguere il sistema limbico in una porzione definita:
- porzione centrale o core del Sistema Limbico Che a sua volta comprende le strutture corticali che le
strutture sottocorticali.
a. fra le strutture corticali troviamo il giro paraippocampale
b. fra le strutture sottocorticali Troviamo i nuclei settali che sono quei nuclei che si sviluppano nel contesto
della membrana pellucida che è quella che unisce il corpo calloso con il fornice. l’amigdala come
complesso e lo striato ventrale cioè la porzione medio-ventrale del nucleo caudato e del putamen
nonché il nucleus accumbens che rientra nella costituzione del sistema limbico
- La porzione periferica viene indicata come porzione paralimpica, anche in questo caso possiamo
parlare di una porzione:
a. corticale relativa alla corteccia, in questo caso insulare e entorinale. Per corteccia entorinale intendiamo
Una porzione della corteccia che sarà caratterizzata dalla paleocortex, in particolar modo dal
Mesocortex, è una porzione della corteccia che si trova Lateralmente rispetto all'ippocampo è
mediamente rispetto alla faccia inferiore, quindi Circonvallazione Inferiore del lobo temporale. anche
una porzione della corteccia insulare che rientra nella costituzione del sistema limbico.
Per quanto riguarda la parte sottocorticale troviamo ipotalamo, in particolar modo i corpi mammillari e i
nuclei anteriori del talamo, ci sono queste due strutture dell'ipotalamo perché entrambe rientrano nelle
circuito di papez che fa parte del sistema limbico perché è il circuito principale che permette un flusso
continuo di informazioni tra telencefalo e diencefalo , Ovvero associato a tutti quei processi legati alla
memoria.