Sei sulla pagina 1di 15

TELENCEFALO

Il telencefalo è la parte più rostrale ed espansa del sistema nervoso centrale e più in particolare
dell’encefalo, si sviluppa a partire dalla vescicola encefalica, in realtà si sviluppa a partire dalla vescicola
encefalica primaria che prende il nome di vescicola prosencefalica che si evolve in due vescicole
encefaliche secondarie rappresentate dalla vescicola diencefalica e dalla vescicola telencefalica.

● La vescicola telencefalica darà luogo al telencefalo


● mentre la vescicola diencefalica darà luogo al diencefalo

Il telencefalo è caratterizzato da una serie di scissure e di solchi:


- le scissure sono i solchi più profondi che permettono di individuare dei lobi all'interno del telencefalo, i Lobi
sono 6:

1. Lobo frontale
2. lobo parietale
3. lobo temporale
4. lobo fronto occipitale
5. lobo Limbico visibile soltanto osservando il telencefalo dalla faccia mediale
6. Lobo dell'insula che invece si trova al di sotto del lobo temporale, quindi per accedervi bisogna
divaricare la scissura laterale di Silvio che separa il lobo parietale e frontale dalla sottostante lobo
temporale

Le scissure che permettono di individuare questi lobi:

1. Scissura centrale di Rolando


2. Scissura di Silvio
3. Scissura parieto occipitale
4. Nella porzione mediale individuiamo la scissura del cingolo chiamata scissura limbica che
viene separa il lobo frontale, Lobo parietale e occipitale posteriormente dal lobo limbico.
5. A livello della faccia mediale abbiamo individuato un'altra scissura che si sviluppa entro in lobo
occipitale caratterizzata dalla scissura calcarina che è un scissura intralobare in quanto non va a
separare i lobi fra di loro ma si trova internamente al lobo occipitale, la sua importanza riguarda il
posizionamento all'interno della corteccia che esso solitamente è associata alle aree visive.

Infatti vedremo che l'aria visiva di Broca, area individuata dalla classificazione di Brodmann corrisponde
all'area 17 che si va a posizionare attorno alla scissura calcarina, quindi è un importante punto di riferimento
per quanto riguarda l'area visiva primaria.

CONFIGURAZIONE INTERNA DEL TELENCEFALO


Si nota l'alternanza dell'organizzazione fra la sostanza grigia e la sostanza bianca:

● in periferia, quindi all'esterno, possiamo notare uno strato di sostanza grigia che andrà a costituire
la corteccia cerebrale
● internamente, quindi al di sotto della corteccia troviamo le fibre mielinizzate che andranno a
costituire la sostanza bianca del telencefalo che prende il nome di centro semiovale per la forma
che assumono le fibre mielinizzate al suo interno.

All'interno del centro semiovale abbiamo individuato un ammasso di sostanza grigia sotto forma di nuclei
che prendono il nome di gangli della base.

CORTECCIA CEREBRALE
Nel corso dell'evoluzione, lo sviluppo nel mantello corticale si è caratterizzato per un'organizzazione
stratificata della popolazione neurale:

● l’archicortex, indicata come archipallium perché la corteccia cerebrale viene chiamata anche
Pallio, che è la porzione della corteccia che si è evoluta per prima.
● Allocortex, dal punto di vista morfologico la corteccia sarà costituita da tre strati di cellule, quindi
sarà la corteccia meno evoluta e sarà anche quella porzione della corteccia che rappresenterà le
porzioni più interne delle telencefalo. le porzioni più interne chi si sono evolute per prime. in
particolare l’allocortex corrisponde a delle strutture che appartengono al sistema limbico.

Stratificazione della corteccia, come essa si localizzerà, caratterizzate dalle porzioni dell'ippocampo che
sono rappresentate da quello che viene indicato come corno di polmone (?) perché avrà una forma a corno
ricurva è il giro del talamo che invece apparterrà al complesso dell’ippocampo, è un'altra porzione indicata
come Rinencefalo che fa riferimento alla porzione della corteccia che ricevono le afferenze olfattive, quindi
sarà quella porzione della corteccia che avrà la funzione della decodificazione degli stimoli di origine
sensoriale.

● Mesocortex è una corteccia di transizione che si troverà lateralmente o comunque in vicinanza


dell’allocortex e che è unirà l'alloCortex all’ isoCortex, sarà caratterizzata da quattro-cinque strati
variamente distribuite a diverse porzioni del telencefalo e sarà presente in una porzione che prende
il nome di subicolo o subiculum che si trova in corrispondenza delle porzioni più mediali delle
circonvoluzioni inferiori dei lobi temporali.
● Isocortex o neocortex o neopallio appartiene alla neocorteccia e sarà la corteccia caratterizzata
da sei strati. E’ la corteccia più evoluta ed è anche quella che occuperà la maggior parte del
volume della corteccia cerebrale.

Gli strati dell’ isoCortex nell’insieme sono rappresentati:

1. strato esterno rappresentato lo strato molecolare


2. Strato dei granuli esterni o delle piccole cellule piramidali
3. Strato piramidale esterno o medie e grandi cellule piramidali
4. Strato dei granuli interno
5. Strato piramidale interno che sarà caratterizzato dalle cellule giganti di BECHTEREW
6. Strato Multiforme che è lo strato più interno della corteccia e della neocorteccia

Nell'insieme i citotipi che troviamo all'interno della neocorteccia possono essere suddivisi o classificati in due
sottotipi ovvero:

● i neuroni corticifughi che danno origine a delle fibre nervose che fuoriescono dalla corteccia
cerebrale. Quando parliamo di neuroni corti parliamo di due citotipi particolari:
1. Neuroni piramidali

2. Neuroni polimorfi o fusiformi


NB) in alcuni casi a questi cito tipi vengono aggiunte le cellule dei granuli

● I neuroni corticicoli indicati come interneuroni o neuroni di associazione che costituiscono le


circuiti interni alla corteccia cerebrale.

Ci sono delle varianti regionali che riguardano l’isoCortex e sono 5: ( pag 755 libro mio)

1. corteccia agranulare, troveremo I neuroni piramidali che danno origine a delle fibre nervose che
abbandonano la corteccia e che nell'insieme andranno a costituire le fibre o vie cortico-spinali e vie
cortico nucleari. Quindi apparterranno a quelle vie definite discendenti motorie. caratterizza
maggiormente la circonvoluzione precentrale che corrisponde all'area motoria primaria che dà
origine delle fibre che costruiranno le vie piramidali, quindi emetterà le fibre che costituiranno le vie
discendenti.
2. Corteccia frontale
3. Corteccia parietale
4. Corteccia polare
5. Corteccia granulare chiamata così perché è costituita dalle cellule granulari indicate come cellule
corticicole in quanto non abbandonano la corteccia perché ricevono le informazioni da strutture
sottocorticali. Quindi ci sono delle afferenze sotto forma infatti possiamo notare che questa
corteccia caratterizza la circonvoluzione postcentrale che corrisponde all'area somestesica
primaria ovvero area sensitiva primaria. questa riceverà delle afferenze mediante le vie ascendenti.

La differenza è la quantità o la percentuale di un particolare citocipo Cellulare che la compone.


Le tre vie quali corteccia frontale, corteccia parietale e corteccia polare sono caratterizzati da diverse
concentrazioni di diversi tipi di neuroni presenti a loro interno.
L'organizzazione della corteccia è un'organizzazione di tipo colonnare, la corteccia è organizzata in
segmenti o colonne i cui neuroni formeranno dei veri e propri circuiti nervosi
Ogni colonna corticale rappresenta un segmento della corteccia di forma cilindrica orientata
perpendicolarmente alla superficie della corteccia stessa quindi questo significa che comprende tutti gli strati
della corteccia o meglio porzioni di tutti gli strati della corteccia.
Una colonna corticale riceve afferenze dalla stessa area recettoriale e risponde alla stessa classe di recettori
ed è anche organizzata in modo somatotopico, abbiamo fatto riferimento all'organizzazione somatotopica
in riferimento all'HOMUNCULUS MOTORIO E SENSITIVO serve a spiegare come le varie parti del corpo
vengono innervate da diverse zone della corteccia ma se fosse una mappa che ci permette di capire quale
porzione nella corteccia innerva una determinata area o regione recettoriale.
FUNZIONI DELLA CORTECCIA; non dobbiamo dimenticare l’importanza delle unità morfo funzionali che
caratterizzano tutti i sistemi del corpo.

Anche in questo caso le differenze morfologiche della corteccia hanno permesso di individuare che queste
efferenze morfologiche sono associate a delle funzioni specifiche.
Classificazione effettuata da Brodmann che ha individuato 52 aree della corteccia, 2 di queste le abbiamo
citate:
1. Circonvoluzione postcentrale o corteccia somatosensoriale che corrisponde all’area motoria
primaria e che corrisponde all’area 4 di Brodmann di tutta la circonvoluzione frontale ascendente,
tutta che a sua volta sarà formata da motoneuroni superiori i cui assoni andranno a costituire le vie
piramidali.
I neuroni che caratterizzeranno maggiormente l'area 4 di Brodmann, questi saranno rappresentati dai
neuroni giganti piramidali definiti anche i neuroni di Betz o cellule piramidali di Betz che corrispondono al
nostro motoneurone Superiore.
2. anteriormente rispetto all'area motoria troviamo estese aree motorie secondarie indicate come
aree premotorie, che come l'area motoria, sono implicate nell'avviamento di un programma
motorio. Quindi a partire dall'aria 6 che corrisponde alla porzione della corteccia antecedente
l'area 4 sarà caratterizzata dalle cellule piramidali che daranno origine alle porzioni delle vie
piramidali.
Per cui anche a questo livello troveremo delle porzioni superiori che saranno in grado di controllare i
movimenti volontari.
Nel lobo frontale possiamo trovare anche altre aree associate alle aree motorie che prendono il nome di
aree associative.
le aree corticali possono essere suddivise in:
- aree primarie che sono quelle direttamente responsabile di una determinata funzione sia essa
motoria o sensitiva
- aree secondarie che sono le aree di supporto alle arie primarie, Dove avviene un certo grado di
integrazione fra le varie informazioni che arrivano O che partono da queste determinate aree
- aree superiori o associative che andranno a ricoprire la maggior parte del volume della corteccia
stessa e sono delle arie in cui avviene l'integrazione I comandi motori e le informazioni sensitive. è
la porzione in cui si vanno a sviluppare i circuiti molto complessi per permettere la propria funzione
alla corteccia cerebrale
Nel caso del LOBO FRONTALE incontriamo:
● l'area motoria primaria che corrisponde all’ Area 4 di brodmann
● l'area premotoria o l'area motoria secondaria che corrisponde all'area 6 di brodmann
● anteriormente troviamo una serie di altre aree fra cui:
1. altre aree premotorie che appartengono alla corteccia prefrontale a cui appartengono l'area 8 e 9
2. area polo frontale che corrisponde all’area 10
● inferiormente troviamo l’area 11 che corrisponde all’area orbito frontale.
Questa è Associata a delle funzioni relative a dei processi decisionali, oltre ad essere in stretta
comunicazione con:
a. il sistema limbico (Con questo capiamo che sarà Associata a delle funzioni relative alla
memoria e alle emozioni)
b. sarà associata anche con le strutture sottocorticali che hanno a che fare con la
sensazione del ricompenso cioè un ricompenso seguito da una decisione ( Noi
prendiamo una decisione, queste aree sono in stretta comunicazione con vaste aree del
lobo frontale per permettere che le nostre decisioni siano effettivamente effettuate dal
punto di vista motorio)
esempio: davanti un pericolo Noi prendiamo la decisione di scappare o di lottare
eccetera, questo comporta una serie di programmazione anche dal punto di vista motorio
quindi produciamo una risposta sotto forma di un movimento.
NB) E’ tutto volto all'integrazione di questa informazione e alla pianificazione motoria.

I processi decisionali sono processati in primo luogo a livello della corteccia orbito- frontale,
● Altre aree importanti sono le aree visive che si andranno a localizzare intorno alla scissura
calcarina.
queste aree Vengono riportate come:
a. area 17 di brodmann Per quanto riguarda l'area visiva primaria
b. area 18 di brodmann, invece area visiva secondaria
c. area 19 di Brodmann area visiva terziaria

● Per quanto riguarda le informazioni relative alle aree acustiche Queste vengono processate a
livello del lobo temporale, in particolar modo vengono processate al livello delle aree 41 e 42 che
si trovano al di sotto della scissura laterale
● aree gustative tra cui l’area 43 Che si trova in corrispondenza del lobo dell'insula che sarà
particolarmente implicato nella processazione degli stimoli gustativi

Aree importanti per il linguaggio:


● area di Broca Che è l’area 44 e 45, considerata come un’ estensione dell’area 4 di Brodmann,
quindi dell’area motoria primaria in quanto quest’area sarà particolarmente implicata
nell'innervazione dei muscoli della fonazione. quindi è particolarmente importante per il linguaggio.
- L'area di broca è associata ad un'altra area Per quanto riguarda il linguaggio però stavolta per
quando riguarda la percezione acustica quindi una codificazione
del linguaggio parlato → area di Wernicke, Sì Localizza
internamente al lobo temporale particolarmente a livello
dell'area 22, area 39 e 40. quindi abbiamo l'area 22 che come
possiamo vedere dall'immagine è in stretta vicinanza all'area
acustica primaria e secondaria.

● Oltre a queste aree possono esserne


individuate delle altre al livello del lobo parietale dove
andiamo ad incontrare le aree che hanno a che fare con la
codificazione delle informazioni sensitive, in particolar modo
l'informazioni sensitive della sensibilità generale che riguarda
la parte sn corpo e quindi della porzione controlaterale.

NB) Perché l'emisfero di destra ricevere informazioni della sensibilità generale della porzione sinistra del
corpo?
Fino ad ora i sistemi sensoriali principali che fino ad ora abbiamo descritto che permettono alle informazioni
sensitive di viaggiare all'interno del nevrasse:
● Lemnisco Spinale,
● Sistema delle colonne dorsali Lemnisco mediali chiamate così perché a livello del bulbo
queste vie si incrociano.
Di conseguenza la sensazione o le informazioni sensitive della sensibilità generale
provenienti dalla parte dx del corpo finiranno dalla parte dell’emisfero di sn e viceversa.
in particolar modo a livello dell’area somestesica primaria che corrisponde ad un’area di
Brodmann che viene definita come area 312 che corrisponde alla circonvoluzione
post-rolandica o post centrale.

Lo stesso vale per le vie discendenti motorie dove l’emisfero di dx andrà ad innervare la maggior parte della parte sn
del corpo tramite le fibre di dx e viceversa perché con le fibre di sn andrà ad innervare la parte dx del corpo.

Per quanto riguarda l’anatomia del linguaggio riguarda l’area di Broca e di Wernicke, nonché delle particolari fibre che
uniscono queste due aree e permettono la processazione di queste informazioni, il modello classico relativo a
questa spiegazione è ormai obsoleto in quanto ad oggi si sa che esistono delle aree del telencefalo che vengono
coinvolte in maniera molto diffusa nella decodificazione di molte informazioni, quindi non è facile associare una
funzione ad un’area circoscritta della corteccia telencefalica.

Dall’immagine possiamo osservare:


● l’HOMUNCULUS MOTORIO può
essere graficamente rappresentato a
livello della circonvoluzione
prerolandica che corrisponde all’area
4 di Brodmann dove possiamo vedere
ciascuna porzione della corteccia sarà
responsabile dell’innervazione dei
muscoli di una specifica area del
corpo. In particolar modo una grande
estensione della corteccia sarà
dedicata all’innervazione dei muscoli
della mano.
Si tratta di una caricatura grafica di un
corpo umano dove delle parti molto
piccole occupano una funzione molto
grande della corteccia perché a livello
della mano vi sono molti muscoli
innervati in maniera precisa e
singolare da fibre nervose che
provengono da plessi dove le fibre sis
cambiano le informazioni fra loro. Conseguentemente l’area 4 di Brodmann sarà dedicata all'innervazione
motoria della mano
● l’HOMUNCULUS SENSITIVO, l’area 312 d brodmann corrisponde all’area somestesica primaria dove
possiamo tracciare questo Homunculus.
Notiamo in questo caso che una grande porzione della corteccia telencefalica dell’area 312 è dedicata alla cute
della faccia, in modo particolare alle labbra che sono ricche di recettori sensitivi. Quindi quanti più recettori
sensitivi si trovano all’interno della cute, in termini di numero di questi recettori: tanto l’area corrispondente alla
sua innervazione sarà estesa a livello corticale per questo parliamo di una caricatura.

SOSTANZA BIANCA (quello che si trova al di sotto della corteccia cerebrale)


prende il nome di centro semiovale per la forma che assume ovvero assume la forma di un semiovoide per
ciascun emisfero.
La sostanza bianca. quindi il centro semiovale. è costituito da diversi tipi di fibre con diverse funzioni
che possono essere così organizzate:
1. Fibre di Proiezione, possono essere costituite sia dalle vie discendenti motorie e sensitive*,
si distinguono in:
a. fibre corticifughe sono quelle che nascono a livello della corteccia cerebrale e si
porteranno in periferia a livello delle strutture sottocorticali (originate dai neuroni
della corteccia e dirette ai centri sottocorticali, è il caso delle:
→ vie piramidali, in modo particolare delle vie discendenti motorie
Queste fibre Di Proiezioni andranno a formare delle porzioni della capsula interna
che una volta attraversata si andranno a distribuire in base alle specifiche funzioni
che ha ciascuno di questi fasci.
possiamo osservare:
- Fascio corticospinale anteriore
- fascio corticospinale laterale che sono delle fibre che si incrociano a livello
del bulbo formando la decussazione delle piramidi e decorrono
internamente al midollo sotto forma di fascio corticospinale laterale
anteriore.
quindi al di sopra della decussazione delle piramidi parliamo esclusivamente del fascio cortico spinale,
al di sotto parliamo del fascio corticospinale laterale e anteriore.
- fascio cortico nucleare che costituisce la II porzione delle vie piramidali che
andranno ad esaurirsi a livello del tronco encefalico in quanto sinaptano
con i nuclei somatomotori associati ai nervi cranici.

*Vie discendenti motorie si organizzano su una catena di due motoneuroni


★ motoneurone superiore
★ motoneurone inferiore

Vie discendenti sensitive si organizzano su una catena di tre motoneuroni

b. fibre corticipite sono quelle che derivano dai centri sottocorticali per portarsi a
livello dei neuroni della corteccia cerebrale, a provenienza:
→ talamica
→ ottica
→ acustica
→ dirette verso le fibre piramidali

Le fibre corticipite costituiscono le vie ascendenti sensitive, come si organizzano all’interno del centro
semiovale?
Dall’immagine abbiamo un riferimento al:
1. fascio spinotalamico laterale che deve:
a. sinaptare con il talamo
b. e poi mediante la radiazione talamica
c. trasporta l'informazione all’area somestesica primaria della corteccia sensoriale.
d. subito accanto alla corteccia sensoriale notiamo la corteccia associativa parietale
che è la corteccia sensitiva secondaria → che è quella che permette di integrare le
informazioni sensitive che arrivano al lobo parietale, integrarle anche con la
pianificazione motoria.
Quindi diciamo che le aree di associazione parietali relative alle informazioni sensitive sono più
complesse da questo punto di vista perché la loro integrazione deve risultare nella pianificazione di
un gesto motorio di conseguenza formano dei circuiti motori molto estesi.
➢ Importante è da dire che la nostra area somestesica Primaria che corrisponde all’area 312
riceve informazioni della sensibilità generale relative alla parte controlaterale del corpo.
➢ Mentre la corteccia associativa riceve le informazioni sia della parte dx che della sn del
corpo, questo permette di integrare ulteriormente tutte le info in maniera adeguata.

Spiegazione motivo per cui sono di provenienza talamica, ottica e acustica:


abbiamo più volte parlato delle vie sensitive ascendenti e abbiamo detto che tutte le informazioni
sensitive che sono destinate a diventare coscienti prima devono attraversare il talamo prima di
raggiungere la corteccia cerebrale.

➔ Questo succede soprattutto per quanto riguarda la sensibilità somatica generale cioè quella
che viene trasportata mediante il sistema delle colonne dorsali lemnisco mediale e
mediante il lemnisco spinale.

➔ Per quanto riguarda la percezione o l’informazione acustica e l’informazione visiva,


queste non devono necessariamente passare dal talamo, anche se lo fanno in parte.
➔ Infatti lungo le vie ottiche ci sono dei nuclei specifici che fanno parte del metatalamo e
sono rappresentati dal corpo genicolato laterale che fanno parte dei nuclei posteriori del
talamo. Quindi in parte alcune delle informazioni giungono a livello del metatalamo
determinando un’integrazione dei segnali visivi con i nuclei del talamo da lì partono altre vie
mediante:
➢ le radiazioni ottiche e le informazioni arriveranno direttamente alla scissura
calcarina e di conseguenza l’area visiva primaria.
➢ Ma parliamo anche delle fibre direttamente a livello dei collicoli superiori quindi a
livello della lamina quadrigemina del mesencefalo.
NB) Questo succede perché le informazioni ottiche sono implicate anche nel mantenimento
dell’equilibrio e di conseguenza, mediante dei circuiti specifici, andranno a sinaptare con:
1. i collicoli superiori che poi mediante le vie extrapiramidali, in particolar modo le vie tetto
spinali permetteranno di controllare l'avviamento o la contrazione muscolare in particolar
modo degli arti superiori ed inferiori
2. nonché andranno a sinaptare anche con i nuclei somatomotori, associati ai nervi cranici
che sono destinati all’innervazione dei muscoli dell’occhio, quindi saranno importanti per
direzionare gli occhi verso l’ambiente esterno.
Avverrà un’importante integrazione tra tutti questi circuiti che ci permettono di muoverci
adeguatamente nell’ambiente circostante.

Quindi sappiamo che le fibre di proiezioni si distinguono in:


a. fibre di proiezioni ascendenti quindi corticipite,
b. fibre di proiezioni discendenti quindi cortifughe
In particolare queste fibre si organizzano a formare delle lamine che andranno a separare degli
ammassi sostanza grigia in termini del telencefalo, rappresentato dai gangli della base.
In particolare queste lamine saranno rappresentate dalla:
- capsula interna che sarà quella porzione delle fibre mielinizzate che sarà delimitata:
a. medialmente dal talamo per quanto riguarda il braccio posteriore
b. dal nucleo caudato anteriormente
c. Lateralmente dal nucleo lenticolare che a sua volta sarà costituito da un nucleo più
esterno che prende il nome di putamen e dal Globo pallido.

il Globus pallidus a sua volta è suddiviso in due porzioni:


- una porzione interna o Globo mediale
- una porzione esterna o Globo laterale

Il nucleo lenticolare che costituisce:


a. il limite laterale della capsula interna,
b. il limite mediale della capsula esterna che è quella che si interpone fra il nucleo lenticolare,
in particolar modo il putamen, e un altro sottile nucleo che prende il nome di claustro
inferiormente separato mediante l'intera posizione di ulteriori fibre mielinizzate che
prenderanno il nome di capsula estrema dalla corteccia insulare quindi del lobo dell'insula.
Quindi la sostanza bianca in riferimento ai nuclei della base Formerà tre lamine:
1. Senso medio- laterale o mediale laterale rappresentate alla capsula interna che si interpone
immediatamente tra talamo e il nucleo caudato medialmente e lateralmente dal nucleo
lenticolare
2. la capsula esterna che si interpone tra il putamen, che rappresenta la porzione esterna del
nucleo lenticolare e il claustro
3. la capsula estrema che si interpone tra il claustro e la corteccia del lobo insulare
Questa è l'organizzazione della sostanza bianca del telencefalo,
Quindi all'interno di questa capsula interna esterna ed estrema possiamo individuare delle fibre
specifiche che connettono delle strutture specifiche.
Per quando riguarda la capsula
interna possiamo riconoscere tre
porzioni:
1. braccio anteriore
2. braccio posteriore
3. porzione che unisce
braccia anteriore e
braccio posteriore che
prende il nome di ginocchio
della capsula interna.
Ciascuna delle porzioni nella
capsula interna sarà occupata da
fibre specifiche:
1. il braccio anteriore sarà
occupato dalla via fronto
pontina che sinapta con i
nuclei basilari del ponte che appartengono al tronco encefalico (è quella via che mette in
comunicazione la corteccia telencefalica con il cervelletto) questa via è divisa in due diverse
vie:
a. la via cortico ponto ponto cerebellare ed è quella via di cui le fibre andranno a
costituire il maggior volume del peduncolo cerebellare medio.
NB) la via cortico ponto ponto cerebellare, in particolare la I porzione abbiamo detto che le fibre
potranno derivare da diverse porzioni del telencefalo:
- sia dal lobo frontale
- che dal lobo parietale che dal lobo occipitale che dal lobo temporale.
di conseguenza la via fronto pontina ne costituisce un tratto ovvero quella che collega la corteccia
del lobo frontale con i nuclei basilari del ponte.
2. All’interno del braccio anteriore troveremo una porzione della radiazione talamica anteriore
che mette in comunicazione il talamo con i lobi frontali, quindi non solo fibre discendenti ma
anche fibre ascendenti.

Il ginocchio della capsula interna sarà costituito dalla radiazione talamica dorsale o posteriore che
mette in comunicazione il talamo con la corteccia del lobo occipitale.
Il braccio posteriore contiene la maggior parte di altre vie tra cui:
- fibre cortico nucleari che rientrano nella costituzione della via piramidale, LE VIE CORTICO
NUCLEARI METTONO IN COMUNICAZIONE LA CORTECCIA CON I NUCLEI
SOMATOMOTORI ASSOCIATI AI NERVI CRANICI, QUINDI E’ UNA PORZIONE DELLA VIA
PIRAMIDALE CHE CONTROLLA I MOVIMENTI SOMATICI DEI MUSCOLI DELLA REGIONE
DELLA TESTA COME I MUSCOLI MIMICI, I MUSCOLI MASTICATORI.
- fibre cortico spinali che fanno parte della II porzione delle vie piramidali e sono quelli che
mettono in comunicazione la corteccia con i nuclei somatomotori del midollo spinali, quindi
sono destinati all’innervazione dei muscoli scheletrici della regione del tronco, degli arti
superiori ed inferiori.

Dall’immagine vediamo:
- La radiazione talamica superiore mette in comunicazione il talamo con il lobo
parietale
- le fibre temropontine, la II porzione della via cortico pontina con il nuclei basilari del
ponte
- Radiazione talamica posteriore che metterà in comunicazione il talamo con il lobo
occipitale

Oltre alle fibre di proiezione che costituiscono le fibre mielinizzate del centro semiovale, troviamo
anche le fibre che vengono indicate come:

2. fibre di associazione a loro volta possono essere distinte in:

a. fibre di associazione interemisferica (tra i due emisferi) che andranno a mettere in


comunicazione i vari giri o circonvoluzioni fra di loro, oppure i vari lobi fra loro, dello stesso
emisfero. Quindi mettono in comunicazione l’emisfero di dx con l’emisfero di sn, mediante una
struttura specifica e ben delimitata che ha un nome proprio e prende il nome di corpo calloso che
è costituito dalle fibre mielinizzate che mettono in comunicazione dell’emisfero di dx con
l’emisfero di sn.
NB) Quindi le fibre di associazione interemisferica compongono il corpo calloso che è una struttura:
- formata completamente dalla sostanza bianca,
- si trova in profondità della scissura interemisferica con cui non è a diretto contatto
- si trova ad una piccolissima distanza da un’altra struttura di origine connettivale rappresentata dalla
grande falce cerebrale che è un sepimento della dura madre che si interpone all’interno della
scissura longitudinale o interemisferica e dà luogo, grazie allo sdoppiamento della dura madre, al:
❖ seno sagittale superiore
❖ seno sagittale inferiore
Quindi il corpo calloso si trova a breve distanza con la falce cerebrale ma non è in diretto contatto con
essa.
Il corpo calloso superiormente è rivestito da uno strato sottile di sostanza grigia, strato molto sottile
che è indicato come l’ippocampo dorsale infatti questa porzione della sostanza grigia dell’encefalo
vie associato all’allocortex, quindi alla corteccia che si è sviluppata per prima dal punto di vista
filogenetico.
Il corpo calloso è una struttura impari e mediana Che unisce gli emisferi fra di loro ed è abbastanza
voluminosa e grande e di conseguenza è suddivisa in quattro diverse parti:

1. La porzione più anteriore in corrispondenza ed in vicinanza con un'altra struttura


commessurale rappresentata dalla Commessura anteriore, prende il nome di rostro del
corpo calloso, questa porzione appiattita che vediamo dall'immagine e rappresenta la parte
più anteriore del corpo calloso.
2. Porzione nel corpo calloso che compie un arco attorno al margine Superiore del talamo e
prende il nome di ginocchio del corpo calloso
3. la parte più voluminosa del corpo calloso è rappresentata dal tronco del corpo calloso
4. la parte terminale che è in rapporto topografico con la lamina quadrigemina del mesencefalo
che prende il nome di splenio del corpo calloso.

NB) il corpo calloso non è suddiviso in diverse porzioni solo perché è molto voluminoso ma anche
perché ciascuna di queste porzioni del corpo calloso sarà rappresentata da fibre specifiche che
mettono in comunicazione le zone specifiche di entrambi gli emisferi.
Infatti questo è anche determinato dal fatto che, non esattamente tutte le aree delle emisfero di destra
saranno in comunicazione con le arie delle emisfero di sinistra, ci sarà una comunicazione variegata
però ciascuna porzione del corpo calloso può essere ricondotta precisamente a delle fibre che
connettono due strutture specifiche di entrambi gli emisferi. Questo determina la formazione di una
radiazione indicata come radiazione del corpo calloso (non è visibile osservando il corpo calloso)
formata da delle fibre che da diverse porzioni della corteccia si portano verso il corpo calloso.

nb) Nel senso che queste fibre che partono da diverse regioni della corteccia telencefalica in
qualche modo devono arrivare al corpo calloso, questo passaggio, questa porzione delle fibre che
compiono questo viaggio per arrivare a costituire Il corpo calloso prende il nome di radiazione del
corpo calloso.
Questa radiazione è distribuita diversamente a livello delle porzioni anteriori del corpo calloso e delle
porzioni posteriori del corpo calloso che sono invece quelle che costituiscono:
- una parte più voluminosa del corpo calloso indicata come forceps major
- forceps minor del corpo calloso, parte meno voluminosa
Quindi queste sono delle porzioni del corpo calloso che compiono questo viaggio verso la formazione
del corpo calloso e si distribuiscono in maniera differente tra porzioni inferiori e superiori, motivo per
cui si ha una diversa nomenclatura.

b. fibre di associazione intraemisferiche (all’interno dello stesso emisfero) queste mettono in


comunicazioni fra di loro le circonvoluzioni o i lobi distanti fra loro e queste fibre prendono il nome
di fibre arcuate definite:
- brevi → se vengono messi in comunicazione due giri vicini, adiacenti fra loro,
- lunghe→ se sono dei poli distanti come polo frontale e polo parietale

Distinzione fatta in base alle zone della corteccia che mettono in comunicazione fra di loro.

Dall’immagine possiamo osservare alcuni dei fasci che sono implicati nelle funzioni specifiche, fra
questi:
● fascio uncinato che mette in comunicazione delle aree del lobo frontale con le aree del lobo
temporale. questo è associato a delle afferenze del lobo temporale relative all’associazione di
un determinato nome ad un volto.
● fascio longitudinale superiore che mette in comunicazione le aree del lobo frontale con le
aree del lobo occipitale e temporale. implicato nella decodificazione del linguaggio, infatti a
questo viene associato il fascio arcuato che permette di mettere in comunicazione l’Area di
Broca con l'area di Wernicke assumendo un ruolo nella decodificazione del linguaggio
parlato.

NUCLEI O GANGLI DELLA BASE


I nuclei della base sono i nuclei propri telencefalici che si
trovano nel centro semiovale e sono adibiti al controllo della
motilità volontaria (fanno parte del sistema extrapiramidale).
Come divisione principale si dividono in:
- complesso nucleare che nel complesso è indicato come lo
striato o neostriato e comprende:

a. il nucleo putamen (più laterale, fa parte del nucleo


lenticolare),
b. il nucleo caudato (forma a virgola con una testa, un corpo
e una coda in rapporto con l’amigdala; circonda
superiormente il talamo)

NB) Nucleo caudato e putamen sono associati fra di loro perché la loro derivazione embriologica è la stessa
Infatti Entrambi questi nuclei deriveranno dal telencefalo.
c. il nucleo accumbens che si trova lateralmente alla testa del nucleo caudato.

Il nucleo caudato è connesso al putamen tramite i ponti grigi caudo-lenticolari.


A sua volta lo striato pu essere diviso in:
1. uno striato dorsale (formato dalla parte dorso-laterale del nucleo caudato e del putamen)
2. uno striato ventrale (formato dalla parte ventro-mediale del nucleo caudato e del putamen e dal
nucleo accumbens).

Lo striato farà parte di un complesso che nell'insieme viene indicato come corpo striato al quale oltre allo striato
partecipa anche il nucleo lenticolare formato:
- esternamente dal putamen di derivazione telencefalica
- Dal Globus pallidus sarà di derivazione diencefalica.

Globus Pallidus è suvviviso segmento interno (o mediale) ed esterno (laterale)


Abbiamo visto il motivo per cui il Globus pallidus è considerato
come un nucleo della base Nonostante sia un nucleo di
derivazione diencefalica perché durante l'ontogenesi una
porzione del subtalamo viene spinta lateralmente
dell'interposizione della capsula interna determinando la
formazione del globus pallidus associato al putamen perché
forma questo particolare complesso nucleare a forma di
lenticchia, chiamato NUCLEO LENTICOLARE.

Ai nuclei della base vanno aggiunti altri nuclei tra cui:


- l’amigdala che viene indicata come se fosse un unico
nucleo, ma in realtà parliamo di un complesso
amigdaloideo dove troviamo diversi tipi di nuclei che
nell’insieme costituiscono l’amigdala.

- Claustro che è quel particolare nucleo che si trova fra la


capsula estrema e la capsula esterna in vicinanza della
corteccia insulare o della corteccia del lobo dell’insula.

Ai vari nuclei viene aggiunto un particolare nucleo, in particolar modo il nucleus accumbens che ha particolare
compito relativamente ai processi di ricompensa, quindi è particolarmente implicato nelle azioni in cui vi è una
scarica di dopamina e che ci fanno provare piacere relativo ad un’azione compiuta con successo.
E’ attivato in quelle situazioni in cui ci sentiamo gratificati per la ricompensa del lavoro appena svolto.

Lo Striato che è formato dal Nucleo caudato e da Putamen a sua volta può essere suddiviso in 2 diverse parti:

- Striato definito dorsale che sarà formato:


A. dalla parte dorso laterale del nucleo caudato
B. dalla parte dorso laterale del putamen

- Striato definito ventrale che sarà a sua volta formato:


A. dalla parte ventro mediale del putamen,
B. dalla parte ventro mediale del nucleo caudato
C. dal nucleus accumbens

Oltre a questa suddivisione che è prettamente topografica cioè in riferimento alla posizione, alla localizzazione di queste
porzioni dello striato, funzionalmente associato a circuiti specifici.
Possiamo fare un altro tipo di classificazione dello striato in base al profilo filogenetico. Possiamo, quindi, parlare dello
striato che prende il nome di:
- neostriato a cui appartiene il Putamen e il nucleo caudato
- paleostriato che è formato dal pallido dorsale e pallido ventrale o pallido mediale e laterale o interno ed esterno (in
base alla nomenclatura che viene data)

IL NUCLEO CAUDATO, descritto in precedenza quando abbiamo parlato del Talamo.

E’ un NUCLEO a forma di VIRGOLA che si sviluppa anteriormente, superiormente, posteriormente rispetto al talamo,
infatti circonda quasi tutte le superfici.
Anteriormente il nucleo caudato essendo così sviluppato può essere suddiviso in varie porzioni:
a. anteriormente troviamo la testa del Nucleo caudato
b. la porzione che sormonta il margine superiore del talamo prende il nome di corpo del nucleo caudato
c. la porzione finale prenderà il nome di coda del nucleo caudato

NB) queste tre porzioni in riferimento alla porzione ventrale del talamo cambiano leggermente il proprio
orientamento:
a. La testa del nucleo caudato si troverà spostata leggermente medialmente e anteriormente
rispetto al polo anteriore del talamo
b. Il corpo del nucleo caudato inizierà a portarsi leggermente lateralmente
c. la coda andrà a circondare il polo posteriore del talamo lateralmente, è come se lo
attraversasse obliquamente dalla porzione mediale del polo anteriore alla porzione laterale
del polo posteriore.
d. In corrispondenza della coda del nucleo caudato troviamo l'amigdala o complesso
amigdaloideo che si troverà in una posizione particolare,
1. in vicinanza dell’uncus che andrà ad implicare la porzione espansa
2. anteriormente del giro paraippocampale
3. che a sua volta insieme al giro del cingolo faranno parte del Lobo Limbico.

Sono tutte quelle strutture corticali che si trovano internamente e osservabili mediante la visione della faccia
mediale del telencefalo e vanno a sormontare le porzioni del Diencefalo o anche il corpo calloso.

Dall’immagine che è una sezione trasversale e frontale dove possiamo osservare:


a. la Testa del Nucleo caudato e vediamo che questa si porta:
1. medialmente per poi finire lateralmente e
2. notiamo il talamo con la presenza del nucleo lenticolare che ha una particolare forma
triangolare,
3. la base sarà costituita da putamen, mentre l’apice sarà costituito dal Globus Pallidus.
4. La base sarà rivolta lateralmente, quindi esternamente, mentre l’apice sarà rivolto
interamente e medialmente.

Il globus Pallidus è suddiviso in due porzioni:


- Globus pallidus mediale o interno
- Globus pallidus laterale o esterno

● Il globus Pallidus è suddiviso nelle sue due parti mediante l'interposizione di una sottile
lamina di sostanza bianca che prende il nome di lamina midollare interna.

● Mentre Il globus pallidus esterno è separato dal Putamen mendiante un’ altra lamina di
sostanza bianca molto sottile che prende il nome di lamina midollare esterna. (fibre molto
sottili)

Dall'immagine possiamo notare la coda e vediamo come si trova in vicinanza del pavimento del corno occipitale del
ventricolo laterale che presenta 3 corni:

1. Corno occipitale o inferiore


2. Corno frontale o anteriore
3. Corno temporale o posteriore

Quindi il ventricolo è una cavità molto estesa all'interno dell'encefalo e possiamo quindi prendere questa struttura
come un importante punto di riferimento nel caso della coda del nucleo caudato.
Sappiamo anche che in vicinanza della coda del nucleo caudato troviamo il complesso amigdaloideo.

Dall'immagine della sezione frontale possiamo notare come è stata


evidenziata una struttura particolare che si viene a formare tra il nucleo
caudato e il putamen che sono in comunicazione tra di loro mediante questi
Ponti di sostanza grigia visibili in questa sezione frontale. Inoltre possiamo
notare la presenza della capsula interna, capsula esterna e capsula estrema
nonché il nucleo claustro.
Il nucleo claustro è implicato in tutta una serie di processi relativi alle funzioni relative alla coscienza e integrazioni
di varie informazioni provenienti dall'ambiente esterno, tuttavia le funzioni specifiche e precise del claustro non sono
state ancora del tutto definite.

Da quest'altra immagine possiamo osservare:


1. i nuclei della base
2. nonché il complesso amigdaloideo che si trova in vicinanza dell’ uncus,
3. quindi proprio in vicinanza di questa estremità anteriore del giro paraippocampale
4. e anche medialmente rispetto alla coda del nucleo caudato.

I nuclei del complesso amigdaloideo avranno a che fare con tutte quelle funzioni esperienziali che hanno a che
fare con le emozioni che vengono associate a delle informazioni di tipo sensitivo nonché con la memoria:

- trasformazione della memoria breve in memoria a lungo termine.

Infatti sappiamo che l'amigdala sarà in comunicazione diretta con delle porzioni o delle strutture specifiche
dell'ipotalamo rappresentate:
- dai corpi mammillari e saranno in comunicazione con questi corpi mediante il circuito di
papez.

Nel Circuito di Papez i corpi mammillari inviano le afferenze mediante il fornice, costituendo quest’ultima struttura
di Sostanza Bianca interna al telencefalo e comunicano mediante il fornice con delle strutture telencefaliche fra cui
l'amigdala.

I corpi mammillari a sua volta proiettano:


1. a livello dei nuclei anteriori del talamo
2. mediante il cosiddetto fascio mammillo talamico
3. Mediante la radiazione talamica riproietta questa informazione a livello della corteccia del
giro del cingolo quindi dell'obbligo
4. costituendo il circuito di papez, importante nel consolidamento della memoria, quindi nei
processi relativi alla memoria.

In questa immagine mostra il rapporto topografico che si instaura tra il nucleo caudato e la capsula interna. Infatti
possiamo vedere come nelle prime porzioni relative al corpo o al tronco del nucleo caudato esso si trova
medialmente rispetto alla capsula interna.
Mentre la coda del nucleo caudato nelle sue porzioni più distali compirà un giro, si curverà lateralmente al di sotto
della capsula interna per portarsi verso il lobo temporale dove a livello dell’uncus incontrerà il complesso
amigdaloideo.
(questa in blu l’ho messa io per avere
un’idea)
IL SISTEMA LIMBICO non corrisponde al LOBO LIMBICO, comprende diverse trasformazioni telencefaliche tra cui;
- il giro del Cingolo che fa parte Sistema Limbico (immagine pag 761 libro mio)
- l’istmo del giro del cingolo che appartiene al giro del cingolo
- Giro paraippocampale con l’uncus che rientra nella costituzione del lobo limbico

Il giro paraippocampale corrisponde al lobo Olimpico in modo particolare alle strutture corticali del lobo limbico.
quando parliamo dell'ippocampo intendiamo delle strutture sottocorticali che si trovano all'interno del giro
paraippocampale. Infatti l'ippocampo è costituito due porzioni differenti che sono rappresentate dal corno di
ammone che è una porzione che compie una curvatura motivo per il quale prende il nome di corno di
ammone all'interno del l’uncus del giro paraippocampale insieme al giro dentato che sarebbe una porzione
sotto verticale Del giro paraippocampale che rientra nella Costituzione dell'ippocampo.
Possiamo distinguere il sistema limbico in una porzione definita:
- porzione centrale o core del Sistema Limbico Che a sua volta comprende le strutture corticali che le
strutture sottocorticali.
a. fra le strutture corticali troviamo il giro paraippocampale
b. fra le strutture sottocorticali Troviamo i nuclei settali che sono quei nuclei che si sviluppano nel contesto
della membrana pellucida che è quella che unisce il corpo calloso con il fornice. l’amigdala come
complesso e lo striato ventrale cioè la porzione medio-ventrale del nucleo caudato e del putamen
nonché il nucleus accumbens che rientra nella costituzione del sistema limbico
- La porzione periferica viene indicata come porzione paralimpica, anche in questo caso possiamo
parlare di una porzione:
a. corticale relativa alla corteccia, in questo caso insulare e entorinale. Per corteccia entorinale intendiamo
Una porzione della corteccia che sarà caratterizzata dalla paleocortex, in particolar modo dal
Mesocortex, è una porzione della corteccia che si trova Lateralmente rispetto all'ippocampo è
mediamente rispetto alla faccia inferiore, quindi Circonvallazione Inferiore del lobo temporale. anche
una porzione della corteccia insulare che rientra nella costituzione del sistema limbico.
Per quanto riguarda la parte sottocorticale troviamo ipotalamo, in particolar modo i corpi mammillari e i
nuclei anteriori del talamo, ci sono queste due strutture dell'ipotalamo perché entrambe rientrano nelle
circuito di papez che fa parte del sistema limbico perché è il circuito principale che permette un flusso
continuo di informazioni tra telencefalo e diencefalo , Ovvero associato a tutti quei processi legati alla
memoria.

Funzioni del sistema limbico:


1. integrazione della vita di relazione→ permesso grazie alla comunicazione delle strutture del
sistema limbico con l’ipotalamo dando origine a funzioni fondamentali come la memoria,
espressività e il comportamento. Infatti il sistema limbico sarà in comunicazione diretta con il
lobi frontali attraverso l'ipotalamo. I nuclei anteriori del talamo proiettano anche a livello della
corteccia frontale in particolar modo al livello della corteccia orbito frontale.
2. il fornice è costituito dalle colonne del fornice e le gambe del cornice che permettono la
comunicazione fra i corpi mammillari e l'amigdala formando le bandarelle di sostanza
bianca.
3. La fornice prende rapporti anche con la commessura anteriore che rientra fra le strutture
commissurali che mettono in comunicazione gli emisferi fra di loro.
Il sistema corticostriatale è importante per quanto riguarda l’avviamento di un gesto motorio.
Come fa il talamo a capire come influenzare la corteccia circa l'avviamento di un gesto motorio,
Come fa ad inibire o o ad attivare dei circuiti?
il Talamo rappresenta quella stazione di Sistema dei dati che serve per scegliere Quali circuiti devono
essere attivati e quali devono essere inibite, questo avviene per quanto riguarda la funzione motoria E
avviene per mezzo delle due vie che vengono chiamate corticostriatali, Definite via diretta e via
indiretta.
Diciamo che entrambe queste vie anche se sfruttano dei passaggi differenti hanno una via comune
finale che determina l'attivazione o inibizione del talamo che conseguentemente risulta in attivazione
o inibizione di specifici circuiti corticali e Quindi come avviene la gestione di start e stop dei gesti
motori: mediante i sistemi cortico striatali Mediante l'attivazione di una via piuttosto che un'altra.
Quindi le vie attivatori o inibitori hanno una via finale in comune che permette la comunicazione fra i
nuclei della base con altri nuclei relativi alla sostanza nera che rientrano nei sistemi extrapiramidali dei
nuclei della base e informano il talamo circa il da farsi relativamente alla funzione di avvio di un gesto
motorio.

Potrebbero piacerti anche