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5.

TRONCO CEREBRALE o ENCEFALICO

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È la prosecuzione del midollo spinale all’interno della cavità cranica. Il tronco, insieme a
diencefalo, cervelletto, e telencefalo, forma l’encefalo all’interno della cavità cranica. Il confine
inferiore del tronco (con il midollo) è segnato da un piano passante per il forame magno
dell’osso occipitale. È una porzione assile del SNC insieme al midollo spinale. Superiormente ci
sono i centri sovrassiali. L’asse maggiore del tronco non è perfettamente longitudinale, ma
inclinato in senso antero-posteriore. Presenta 2 facce: ventrale e dorsale. Sia sulla faccia
ventrale che dorsale si possono riconoscere le tre porzioni formanti il tronco: il bulbo o midollo
allungato, il ponte di Varolio ed il mesencefalo.

Dorsalmente al tronco troviamo il cervelletto, con cui comunica mediante fasci di sostanza bianca a
formare i peduncoli cerebellari:

 Peduncoli Cerebellari Inferiori: collegano il terzo inferiore del tronco, ovvero il


Bulbo o Midollo Allungato, con il cervelletto.

 Peduncoli Cerebellari Medi: collegano la parte intermedia del tronco, ovvero il Ponte
Di Varolio, con il cervelletto.

 Peduncoli Cerebellari Superiori: collegano il terzo superiore del tronco, ovvero il


Mesencefalo, con il cervelletto.

Tutti i peduncoli sono vie a doppio senso di collegamento tra tronco e cervelletto. Importante è
ricordare che lungo tutto il tronco cerebrale decorrono via ascendenti e discendenti e
internamente ci sono nuclei di sostanza grigia, tra cui i Nuclei di relè. A livello di questi nuclei
avviene il collegamento con vari distretti, tra cui proprio il cervelletto grazie ai vari peduncoli
cerebellari. Tra la faccia dorsale del tronco ed il cervelletto si interpone una dilatazione del
canale ependimale, detta Quarto Ventricolo Cerebrale.

Sulla faccia ventrale del tronco, a livello del bulbo, si rinviene un Solco Sagittale/Mediano
Anteriore che si continua con la Scissura Sagittale Anteriore che corre lungo tutto il midollo
spinale. Ad entrambi i lati del solco sono presenti dei rilievi in cui corrono delle fibre della via
piramidale.

Il tronco encefalico è anche una sede di gestione di riflessi (i muscoli della faccia e del collo
sono innervati da nervi cranici la maggior parte dei quali hanno come origine apparente il tronco
encefalico stesso, infatti 10/12 si staccano dal tronco e 2/10 da centri sovrassiali) ed è sede di
controllo di molti visceri. Infatti presenta centri che controllano il respiro,la frequenza
cardiaca,la temperatura corporea e la circolazione sanguigna.

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5.1 IL BULBO
Il confine inferiore (con il midollo spinale) abbiamo già detto essere rappresentato da un piano
passante per il forame magno, mentre il confine superiore (tra bulbo e ponte) è dettato da un
solco bulbo-pontino, dove si ha l’origine apparente di una serie di nervi cranici. Sulla faccia
anteriore del bulbo abbiamo già detto che permane la scissura sagittale anteriore del midollo
spinale. Dividiamo il bulbo in 3 parti: superiore,media,inferiore.

All’inizio del terzo inferiore, questa scissura mediana anteriore si interrompe perché vi è la
decussazione di fibre mieliniche, quindi le fibre passano nel antimero contro laterale al proprio.
La decussazione prende il nome di: Decussazione Delle Piramidi1, perché ad entrambi i lati
della scissure mediana si hanno dei rilievi che si accentuano nel terzo superiore del bulbo, detti
Piramidi Bulbari. A livello della decussazione delle piramidi, i fasci piramidali che decorrono
all’interno delle piramidi bulbari decussano. A questo livello circa l’80% delle fibre piramidali
decussano, passando nell’antimero contro laterale e formando il Fascio Piramidale Crociato. Il
20% restante di fibre procede senza decussare dalla corteccia fino al muscolo scheletrico
corrispondente, formando il Fascio Piramidale Dritto.
Lateralmente al passaggio del fascio piramidale, sia da un lato che dall’altro è presente il solco
collaterale2 del bulbo, che rappresenta l’origine apparente di una delle coppie di nervi cranici, in
particolare dal solco fuori esce una parte delle radici anteriori del primo nervo spinale, che
risale verso l’alto dal midollo spinale. Procedendo superiormente, lateralmente alle piramidi
bulbari ci sono altri 2 rilievi: le Olive Bulbari3. Anche nel tronco, come nel midollo, la sostanza
grigia è interna e la sostanza bianca è esterna. Quindi anche all’interno delle olive bulbari vi sono
dei nuclei di sostanza grigia detti nuclei olivari, che altro non sono se non nuclei di relè. I
nuclei olivari danno origine ad un collegamento che intraprende la via dei peduncoli cerebellari
inferiori, raggiungendo così il cervelletto.

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Sulla faccia dorsale del tronco, in posizione sagittale mediano ritroviamo il solco mediano
posteriore4. Lateralmente a tale solco, su entrambi i lati, sono presenti due rilievi: fascicolo
gracile5 dx e fascicolo gracile sn. Lateralmente,per ciascun antimero, ai 2 fascicoli, un altro
fascicolo: fascicolo cuneato6 . Questi fascicoli sono una prosecuzione verso l’alto dei fascicoli
che formano ciascuno dei due cordoni posteriori del midollo spinale e sono fasci di sostanza
bianca in cui transitano informazioni sensitive somatiche.

Nell’ambito di un antimero del midollo, la sostanza bianca ricordiamo organizzarsi in fasci; più
fasci formano cordoni ( cordone anteriore a funzione motoria, cordone laterale a funzioni
miste,cordone posteriore a funzione sensitiva). Nei cordoni anteriori transitano principalmente
fibre che trasportano impulsi di natura motrice somatica.

In tutto il tronco encefalico la sostanza grigia è localizzata internamente rispetto alla bianca, ed
organizzata in nuclei. (Gli strati di sostanza grigia infatti si riscontrano SOLO superficialmente
alla bianca, a livello della corteccia cerebrale e cerebellare.) Ripetiamo che i nuclei sono formati
da neuroni omogenei per collegamenti consentiti e per funzioni svolte. Vi è una disposizione ben
precisa dei nuclei di sostanza grigia nel midollo, a formare, in ciascun antimero, le corna
(anteriori, posteriori e laterali). Le anteriori e le posteriori sono a loro volta divise in testa e
base. Nel tronco encefalico, la sostanza grigia ha aspetto frammentato,scompaginato dovuto alla
sostanza bianca, che si insinua tra le piccole porzioni di sostanza grigia. Questi nuclei (con
neuroni motori/sensitivi somatici/viscerali) nel tronco si spostano dorsalmente e ad essi sono
associati i nervi cranici (così come anche i nuclei presenti nelle corna di sostanza grigia del
midollo spinale sono associati ai nervi spinali). Un esempio di nucleo associato ad un nervo
cranico con caratteristiche sensitive è il nucleo del nervo trigemino, localizzato nelle teste delle
corna posteriori. Mentre nel midollo spinale la sostanza grigia è compatta e la disposizione dei
nuclei segue un percorso antero-posteriore, nel tronco la direzione seguita è medio-laterale :

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motori somatici  motori viscerali  sensitivi viscerali  sensitivi somatici . Lo
scompaginamento è anche causato dallo spostamento dorsale del canale ependimale.

Se facciamo una sezione trasversa a livello della porzione più caudale del bulbo, abbiamo un
aspetto della sostanza bianca e grigia che ricalca quella già descritta per il midollo spinale. I
nuclei associati ai nervi iniziano a spostarsi più dorsalmente e si riconosce anche a questo livello
la presenza di corna, in particolare la testa delle corna posteriori corrisponde al nucleo associato
al trigemino, nuclei sensitivi viscerali nella base delle corna posteriori, nuclei motori somatici
nella testa delle corna anteriori e nuclei motori viscerali nella base delle corna anteriori. La
sostanza bianca continua ad essere organizzata in cordoni anteriori,posteriori e laterali. I cordoni
sono sempre formati da fasci. Ventralmente e lateralmente alle corna anteriori di sostanza grigia
del tronco abbiamo:

 Il Fascio Piramidale Diretto7: fascio discendente che trasporta le informazioni


motorie somatiche provenienti dall’area motoria della corteccia cerebrale fino al muscolo
scheletrico, passando dalle piramidi bulbari presenti nel terzo superiore del bulbo.

 Il Fascio Tetto-Spinale8: fascio discendente dai tubercoli quadrigemini che trasporta


impulsi per l’esecuzione di movimenti riflessi in risposta a stimoli acustici e visivi.

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 Il Fascio Vestibolo-Spinale9: fascio discendente di fibre mieliniche che originano
dall’orecchio interno (dai nuclei vestibolari) e giungono fino al midollo; questi fasci
controllano il tono muscolare antigravitario.

Tracciando delle sezioni trasversali a diversi livelli del tronco encefalico, Man mano che si procede
cranialmente si perde la costanza del midollo spinale. Il canale ependimale del midollo nel tronco si
sposta dorsalmente, perché poi dovrà dilatarsi a formare il quarto ventricolo,disposto dorsalmente.

Realizziamo una sezione a livello del bulbo, a livello della decussazione delle piramidi del bulbo :
La sostanza grigia inizia ad allargarsi ma la sua uniformità è interrotta da sostanza bianca già a
livello della decussazione delle piramidi.

Nel bulbo, lateralmente rispetto al solco mediano posteriore sappiamo esserci due rilievi : fascicolo
gracile e cuneato che trasportano impulsi di natura sensitiva somatica (trasportano una sensibilità
epicritica e protopatica di tipo cosciente). In questa sezione , dorso-medialmente compaiono dei
nuclei di sostanza grigia a cui giungono le fibre del fascicoli gracile e cuneato: nucleo del fascicolo
gracile (di goll)10 e nucleo del fascicolo cuneato (di burdach)11. Questi nuclei di sostanza grigia
sono nuclei di relè,ovvero nuclei propri del tronco, che sappiamo essere stazioni intermedie per

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alcune vie nervose, in questo caso di natura sensitiva ( ma può essere anche di natura motoria) ,
all’interno dei quali avviene una elaborazione, Inoltre consentono il collegamento con altre parti
dell’SNC. Tra i fasci di sostanza bianca ed i nuclei di sostanza grigia vi è continuità. Quindi gli
impulsi che trasportano la sensibilità epicritica e protopatica devono transitare posteriormente nel
fascicolo gracile e cuneato, fino a giungere al proprio nucleo di sostanza grigia corrispondente. Da
questi nuclei si devono staccare nuovi assoni mielinici che formano un nuovo tratto della via
ascendente,giungendo al talamo sotto forma di Lemnisco Mediale (nastri di sostanza bianca). La
via sensitiva è la seguente : recettore  ramo periferico del neurone sensitivo ganglio dorsale 
ramo centrale del neurone sensitivo  radice posteriore del nervo spinale  fascicolo gracile e
cuneato  nuclei dei fascicoli  lemnisco mediale  TALAMO.

Inoltre vi è anche la Formazione Reticolare, che controlla una serie di funzioni principalmente
viscerali. Essa è costituita da molti piccoli nuclei di sostanza grigia attraversata da sostanza
bianca. Attualmente non si conoscono tutte le funzioni di questa formazione. Alla formazione
arrivano fibre afferenti e da essa si distaccano fibre efferenti. Attualmente si ritiene che la
formazione reticolare sia coinvolta:

 nel controllo dei molte funzioni del sistema nervoso vegetativo, tra cui quelle
cardiocircolatorie, respiratorie, gastrointestinali;

 controlla i centri del respiro;

 nella modulazione di riflessi muscolari mediati dai nervi cranici;

 nella modulazione della nocicezione;

 nella regolazione degli stati di coscienza,vigilanza e dei ritmi sonno-veglia.

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Adesso effettuiamo una sezione a livello del lemnisco mediale: le fibre si dirigono anteriormente e
convergono medialmente per poi decussare ventralmente e formare la Decussazione Dei
Lemnischi, per poi salire verso il talamo, sempre occupando una posizione mediale, anche dopo la
decussazione.

Se continuiamo a fare delle sezioni più craniali del bulbo, i nuclei di sostanza grigia aumentano di
volume a discapito della sostanza bianca. Il fascicolo gracile e cuneato si perdono man mano che si
passa dal bulbo al ponte, quindi spostandoci sempre più cranialmente. Anteriormente continua ad
essere presente il fascio piramidale. La sostanza grigia inizia ad essere completamente
scompaginata dalla bianca e si perde l’aspetto del midollo spinale che fino ad ora è stata mantenuta.
Nella sezione craniale del bulbo compaiono nuovi nuclei di sostanza grigia, come i nuclei olivari
inferiori12, sono nuclei di relè presenti all’interno delle olive bulbari. Questi nuclei garantiscono
collegamenti con altri tratti del SNC come per esempio il cervelletto, grazie alla formazione dei
peduncoli cerebellari inferiori. A questi nuclei arrivano informazioni da vari distretti relative alla
coordinazione dei movimenti. La perdita di questi neuroni causerebbe le così dette atassie, disturbi
della coordinazione dei movimenti. Dai nuclei olivari inferiori dipartono fasci di fibre, chiamate
Fibre rampicanti e costituiscono i peduncoli cerebellari inferiori, raggiungendo il cervelletto.
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Queste fibre rampicanti sono così chiamate perché risalgono nella corteccia cerebellare, si
arrampicano e formano sinapsi multiple (1 ad 1) con particolari neuroni della corteccia cerebellare: i
Neuroni del Purkinjie. Lo schema del circuito neuronale è il seguente : vari tratti del SNC 
nuclei olivari (coordinazione dei movimenti)  peduncoli cerebellari inferiori  cervelletto (le
fibre dei peduncoli prima passano nei nuclei presenti in profondità nel cervelletto per poi spostarsi
nella sostanza bianca)  fibre rampicanti  corteccia cerebellare  neuroni del purkinjie.
Questi ultimi occupano 1 dei 3 strati della corteccia cerebellare,ovvero lo strato intermedio. Le
sinapsi tra fibre rampicanti e neuroni del purkinjie però si realizzano a livello dello strato più
superficiale della corteccia. Dalle cellule del purkinjie originano dei dendriti che si portano nello
strato superficiale del cervelletto, dove originano le arborizzazioni dendritiche che fanno sinapsi
con le fibre rampicanti nello strato più superficiale della corteccia. Le fibre rampicanti utilizzano
nel cervelletto un neurotrasmettitore eccitatorio, stimolando l’attività dei neuroni di purkinjie.
Esistono ovviamente anche altri neuroni che agiscono inibendo l’attività delle cellule del purkinjie.

In una sezione del tratto più craniale del bulbo, tratto che coinvolge nel taglio i nuclei olivari, si
assiste alla presenza di tanti nuclei di sostanza grigia: nuclei di relè, nuclei associati ai nervi cranici
oppure formazione reticolare13 (piccoli nuclei di sostanza grigia con sostanza bianca che li
attraversa). I fasci piramidali continuano a decorrere anteriormente e i nuclei associati ai nervi
cranici, anche in questo tratto, continuano ad essere disposti dorsalmente.

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