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MIDOLLO SPINALE

È contenuto all’interno della colonna vertebrale. In alto, attraverso il tronco cerebrale si connette
con l’encefalo contenuto nella scatola cranica. Il tronco cerebrale che entra nella scatola cranica
attraverso il grande foro occipitale ha rapporti di continuità con strutture che fanno parte della testa.
Il midollo spinale è lungo circa 45 cm, è più corto della colonna vertebrale. All’inizio dello sviluppo
presenta la medesima lunghezza della colonna vertebrale, successivamente, col passare del tempo,
la colonna vertebrale si allunga ma il midollo spinale rimane sempre lo stesso. Il midollo spinale
inizia in corrispondenza della giunzione cranio - vertebrale cioè sul margine del grande foro
occipitale e termina in corrispondenza della seconda vertebra lombare. Inoltre è rivestito da:
- Una meninge esterna che prende il nome di dura madre
- Aracnoide (lungo quest’ultimo decorrono vasi sanguigni)
- Pia madre ( segue tutta la struttura nervosa)
Liquido cefalo – rachidiano: è un liquido che bagna la cavità cranica e vertebrale, drena tutti i
metaboliti del SN. È prodotto a livello dell’encefalo, bagna il midollo spinale, scende e poi risale
aspirato a livello dell’encefalo e viene ricambiato. Nell’encefalo non c’è circolazione linfatica ma
solo quella del liquido cefalo - rachidiano. Ai lati del midollo spinale esce una coppia di nervi
spinali, innervando il corpo ad ogni livello; ogni coppia individua un metamero, abbiamo pertanto
33 paia di nervi spinali.
Regione cervicale: abbiamo 8 paia di nervi cervicali. Ce n’é uno in più perché esiste uno spazio
tra cranio e colonna e, in questo spazio vi è la prima coppia di nervi spinali. I nervi cervicali
decorrono trasversalmente da ogni livello cervicale a livello di fori intervertebrali.
Regione toracica: da ogni vertebra toracica si articolano le coste e, ad ogni coppia di coste
corrispondono i nervi toracici.
Regione lombare: 5 paia di nervi spinali. In questo livello il midollo si ferma a livello della
seconda vertebra lombare e, i nervi inferiori (3 – 4 – 5) devono uscire dal loro livello acquistando
una maggiore lunghezza e obliquità perché il foro intervertebrale si trova più sopra.
Regione sacrale: 5 coppie di nervi spinali piuttosto robusti perché partono dal midollo e devono
arrivare più lontano.
Regione coccigea: 3 paia di nervi spinali ma solo uno è funzionante. Quest’unico paio funzionante
è importante perché innerva il pavimento delle pelvi.
I nervi spinali cervicali e lombari raggiungono il max spessore perché vanno a rifornire gli arti e,
quelli lombari gli organi dell’apparato digerente e genitale.
PLESSI DEI NERVI SPINALI
Reti che si vengono a formare perché i nervi non decorrono singolarmente ma si connettono fra
loro. Questi plessi sono dati dalla riunione a rete dei nervi.
- Plesso cervicale: riunione a rete dei primi 4 nervi cervicali
- Plesso brachiale: dà luogo ai nervi destinati all’arto superiore fino alla mano. Questo plesso
si forma dai rimanenti nervi cervicali e il primo nervo toracico.
- Nella gabbia toracica non abbiamo plessi: i 12 nervi toracici decorrono accostati ad ogni
paio di coste (nervi intercostali). Il primo nervo toracico dà però un ramo ascendente per il
plesso cervicale.
- Regione lombare: il plesso si chiama lombo – sacrale perché si uniscono i nervi della
regione lombare e sacrale. Questo avviene perché aumentano gli organi da innervare (app.
digerente, urinario, genitale) e anche gli arti inferiori comprese ossa, articolazioni, muscoli e
cute fino al piede. Questi nervi sono piuttosto robusti perché le radici si uniscono tra loro.
Questo plesso è il più grande di tutti. A questo plesso si unisce il primo nervo coccigeo ed è
annesso pure il plesso pudendo. Gli ultimi 3 nervi sacrali partecipano al plesso lombo -
sacrale e nella formazione di quello pudendo. I plessi in tot sono quindi 4.
Ogni coppia di nervi è mista perché ha una componente sensitiva e una motoria; ogni organo ha
una componente sensitiva e una motoria

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SISTEMA NERVOSO
Il sistema nervoso ha 2 componenti: somatica e viscerale. Nel primo caso interessa solo cute e
muscoli e, questa componente è sotto il controllo della volontà; nel secondo caso interessa solo gli
organi e non è sotto il controllo della volontà. Entrambe hanno comunque una componente sensitiva
e una motoria.
SUDDIVISIONE ANATOMICA
 Sistema Nervoso Centrale: ENCEFALO & MIDOLLO SPINALE
 Sistema Nervoso Periferico: NERVI ENCEFALICI & NERVI SPINALI
I nervi portano informazioni afferenti al sistema nervoso centrale, dove ha luogo la loro
elaborazione. Le informazioni efferenti raggiungono la periferia sempre tramite i nervi.
Il punto di connesione tra le due strutture (encefalo e midollo spinale) è un punto di giunzione
cruciale perché l’encefalo si continua col midollo spinale. Il tronco cerebrale è il prolunamento del
midollo spinale dentro la base del cranio e si parla pertanto di giunzione dermo – epidermica.
Questa cerniera è una zona di minore resistenza a rischio trauma. I traumi della base cranica sono
dannosi per questo motivo deve essere particolarmente attenzionata.
SUDDIVISIONE FUNZIONALE
• Sistema nervoso somatico (controlla l’attività dei muscoli scheletrici)
• Sistema nervoso viscerale (controlla l’attività della muscolatura liscia, del miocardio e delle
ghiandole)
SISTEMA NERVOSO SOMATICO
• Il sistema nervoso sensitivo somatico conduce le sensibilità tattile, dolorifica, termica e
propriocettiva provenienti dai recettori sensitivi
• Il sistema nervoso motorio somatico controlla i movimenti volontari, provocando la
contrazione dei muscoli scheletrici
La progettazione di un atto motorio dipende da stimoli provenienti dall’esterno. Se arriva uno
stimolo e non si risponde allora vuol dire che non si è coscienti. Per ogni stimolo sensitivo deve
corrispondere una risposta (1^ caratteristica) la quale deve essere adeguata allo stimolo ovviamente
(2^ caratteristica). Gli stimoli sensitivi provengono dalla cute dove si trovano dei recettori specifici
che raccolgono lo stimolo e lo inviano al MS e poi và all’encefalo perché qui vi è la centrale
operativa e, ricevuto lo stimolo attivano la via motrice che parte dalla corteccia cerebrale e và al
MS; dal MS parte il nervo motore che và ad innervare i muscoli. La via motrice è diretta, non
troviamo gangli nel suo percorso. La risposta è data dai muscoli di quella regione stimolata.
SISTEMA NERVOSO VISCERALE
E’ composto da:
Nervi afferenti: conducono gli stimoli sensitivi dai visceri
Nervi efferenti: provvedono alla distribuzione di impulsi per il cuore, i muscoli lisci e le ghiandole
Gangli
E’ costituito da:
Sistema parasimpatico: rallenta e restaura le risorse energetiche del corpo
Sistema ortosimpatico: stimola attività che si sviluppano nelle situazioni di emergenza e di stress

DOLORE RIFERITO
L patologia che insorge in un punto si riverbera sugli organi vicini e questo è dovuto alla rete che i
nervi formano.
DOLORE CARDIACO: il cuore si trova nella cavità toracica e il dolore si riverbera fino all’arto
superiore sx per giungere fino alla mano. Certe volte raggiunge pure l’angolo della mandibola.
DOLORE ALLA COLEICISTI: il dolore si irradia fino alla spalla dx.
APPENDICITE: siamo in una zona piuttosto ampia e coinvolge gli rgani della cavità addomino –
pelvica perché vengono coinvolti i nervi della regione lombo – sacrale che sono già tanti.
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Dal MS parte una coppia di nervi misti perché presentano una componente motrice-somatica,
motrice-viscerale, sensitivo-somatica e sensitivo viscerale.
LINEA SENSITIVA: gli stimoli partono dalla periferia e, attraverso al Ms giungono all’encefalo.
LINEA MOTRICE: gli imput partono dall’encefalo e, attraverso il MS giungono alla periferia
(organi effettori).

LINEA MOTRICE (componente motrice-sensitiva)


Gli stimoli partono dalla corteccia cerebrale (area motrice primaria) che si trova nel lobo anteriore
dell’encefalo. Proprio da questa zona viene progettato il movimento. Vicino quest’area, in pieno
lobo parietale (cioè dietro il frontale) abbiamo l’area sensitiva primaria. Nell’area motrice primaria
abbiamo dei neuroni che, grazie a sinapsi trasmetterà l’impulso in basso verso i muscoli. Si parla di
via piramidale. Quindi, un neurone è posizionato nell’area motrice e l’altro nei vari segmenti lungo
il decorso del MS (tanti neuroni nella corteccia motoria e tanti ve ne saranno a vari livelli del MS).
E’ una via immediata, non c’è alcuna interruzione grazie ad assoni molto lunghi. Le sinapsi sono
soltanto 2: una dalla corteccia al MS; l’altra nella placca motrice tra MS e i muscoli dell’arto. È
anche una via assolutamente volontaria. Il muscolo che effettua il movimento si chiama muscolo
effettore e, nella via piramidale gli effettori sono le fibre muscolari. Riassumendo: dall’area
primaria della corteccia cerebrale del lobo frontale partono gli assoni che vanno al MS nei vari
livelli interessati e, da qui, un’altra sinapsi a livello della placca motrice che è una sinpasi piuttosto
particolare in quanto si ha tra la cellula nervosa e il muscolo mentre, la prima sinapsi avviene tra
due cellule nervose. Un muscoloi è fatto da fibre muscolari e, se questo deve compiere movimenti
grossolani avrà poche placche motrici, viceversa se deve compiere tanti movimenti avrà più placche
motrici.
(L’intensità dei movimenti generati dà informazioni sull’assetto neurologico del paziente.
RIFLESSO ACHILLEO: a livello del tallone si trova il tendine più robusto del corpo che ha anche
capacità rigenerative notevoli.
RIFLESSO TRICIPITALE: nel muscolo estensore dell’avambraccio.
“ BICIPITALE: sul tendine del bicipite.
“ ADDOMINALE: si provocano movimenti riflessi della cute. Il punto di Mc Burney è
utile per rilevare la sofferenza dell’appendice.
RIFLESSO ROTULIO: a livello del ginocchio.)
VIA PIRAMIDALE: via nervosa, porta stimoli motori ed è volontaria.
LINEA MOTRICE (componente motrice-viscerale)
Anche gli organi compiono movimenti anche se piccoli (es. organi app.digerente). I visceri devono
però avere un movimento sincronizzato che non è però sotto il controllo della volontà. In questa
componente sono necessari gangli. La via motrice-viscerali ha molti più neuroni perché ha tanti
gangli in successione. Anche il cuore ha un’innervazione viscerale. I gangli del SN viscerale stanno
lungo la via quindi è una via interrotta a vari strati. Si parte sempre dalla corteccia, arrivo al MS e
poi, attraverso una rete di gangli si arriva agli organi (anch’essi presentano gangli). Gli organi
alquanto impegnati presentano una doppia rete di gangli che smorzano ancora di più la motilità
degli organi. In questo caso gli organi effettori sono gli organi e non ci sono placche motrici.

Ogni parte del nostro corpo ha la sua rappresentazione nella corteccia cerebrale. È una
rappresentazione un po’ paradossale (homunculus motorio piccolo e corto con le aree diversamente
rappresentate). La mano è quella maggiormente rappresentata.

All’uscita dalla scatola cranica, a livello del tronco dell’encefalo, le vie piramidali dei due lati si
incrociano parzialmente sicchè la parte sx controllerà i muscoli di dx.

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C’è un altro sistema che presiede al coordinamento dei movimenti ed è la via extra-piramidale
chiamata così perché le fibre sono fuori dalla via piramidale ed ha i caratteri della involontarietà ma
riguarda sempre i muscoli del corpo. In questo caso è la modalità con la quale viene effettuato il
movimento che è sotto il controllo della via extra-piramidale. La via extra-piramidale coinvole
strutture differenti perché è sotto il controllo del cervelletto. Il cervelletto è l’organo che coordina
ed elabora il movimento (involontario). È sempre una via motrice, nasce a livello della corteccia
cerebrale in due porzioni: una nel lobo frontale ma in altre zone rispetto a quella piramidale, l’altra
nasce sempre nella corteccia cerebrale ma a livello del temporale ed arrivano al ponte (un fascio si
chiamerà fronte-pontino ed un altro fascio è il temporo-pontino). Al ponte ci sono dei nuclei di
cellule come le cellule basilari del ponte che sono la prima stazione di arrivo. Dal ponte nascono
fasci di fibre che vanno al cervelletto.
• PONTE CORTICO – PONTINO: dalla corteccia al ponte
• PONTE PONTO – CEREBELLARE: dal ponte al cervelletto
Il cervelletto proietta al nucleo rosso del mesencefalo. Il nucleo rosso si chiama così perché
contiene un pigmento rosso che gli conferisce questo colore.
Il nucleo roso proietta al MS quindi l’ultima parte si chiamerà rubro-spinale.

La differenza emergente tra le due vie è che, la piramidale, ha solo 2 stazioni ovvero corteccia
cerebrale e MS; quella extra-piramidale ha tante stazioni perché deve essere modulata e, le
modlazioni avvengono a vari tratti ovvero attraverso la via cortico-pontina; ponto-cerebellare;
cerebello-rubra e rubro-spinale.
Il cervelletto sta apposta al centro (perché deve coordinare tutto) fra 4 organi (due per parte) cioè
corteccia e ponte da un lato e nucleo rosso e MS dall’altro. Il cervelletto riceve imput anche da parte
dell’orecchio interno che è la sede dell’equilibrio. Il cervelletto è collegato alla formazione
reticolare (porzione che ci dà il senso della veglia e del sonno) che percorre tutto il tronco
encefalico il quale è formato da mesencefalo, ponte e bulbo.
Si parla di sistema extra-piramidale perché coinvolge diversi organi.

LINEA SENSITIVA
Le vie sensitive passano dal talamo all’interno del diencefalo. Il talamo è importante perché
aggiunge la componente affettiva alle sensazioni, rende la sensibilità differente in ogni individuo.
La componente affettiva nasce da esperienze pregresse. La via sensitiva prevede 3 interruzioni,
ovvero 3 sinapsi cha fan sì che la componente sensitiva venga sempre più modulata:
1^ interruzione: cellula a T del ganglio spinale
2^ interruzione: a livello del talamo
3^ interruzione: a livello della corteccia del lobo parietale
Le sensibilità tattile e pressoria si fermano a livello del bulbo. La sensibilità propriocettiva, quella
che proviene dalla capsula delle articolazioni e che consente di avere la percezione della posizione
nello spazio necessita di una 4^ stazione, dalla cellula a T và al bulbo perché c’è la formazione
reticolare in quanto qui risiede la porzione deputata all’equilibrio. La via sensitiva è una via
caratterizzata da 3 neuroni, il primo si trova nella cellula a T del ganglio spinale, il secondo a livello
del talamo e il terzo a livello della corteccia del lobo parietale.

In ogni emisfero cerebrale possiamo distinguere 6 lobi: 4 visibili e 2 nascosti. I 4 lobi prendono il
nome delle ossa della scatola cranica.
- Lobo frontale: sede dell’area motrice primari. La sua parte anteriore è molto importnate
perché in questa zona vi è l’ideazione e la progettazione del movimento; nella parte più
bassa si ha la sede del linguagio (o sede di Brokat).
- Lobo parietale: dietro l’area motrice primaria si ha l’area sensitiva primaria, queste 2 aree
sono separate da una scissura centrale o di Rolando.

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- Lobo occipitale: poggia contro l’osso occipitale ed è la sede dell’area visiva e della parola
letta e scritta.
- Lobo temporale: sede dell’area acustica a limite con l’area dedicata al linguaggio parlato,
presenta una piccola zona dedicata al linguaggio ascoltato.
I due lobi nascosti; tra il l.frontale, il temporale e il parietale si ha la scissura di Silvio.
- Lobo dell’insula: sul fondo della scissura di Silvio. È un ammasso di corteccia che è
rimasto in profondità perché è la prima parte dell’encefalo che si è costituita. Elabora gli
stimoli più antichi come quelli gustativi e olfattivi.
Tra l’emisfero di sx e dx troviamo un gruppo di fibre che forma il corpo calloso.
- Lobo limbico: si trova sulla faccia interna di ogni emisfero cerebrale. Serve ad elaborare
tutte le esperienze legate all’apprendimento e alla memoria.
Tra i 2 emisferi c’è una scissura interemisferica.

NERVI ENCEFALICI
12 paia. Annessi alle varie parti dell’encefalo.

I Olfattivo Telencefalo S
II Ottico Diencefalo S
III Oculomotore comune Mesencefalo M
IV Trocleare Mesencefalo M
V Trigemino Ponte SM
VI Abducente Ponte M
VII Faciale Ponte SM
VIII Vestibolococleare Ponte - bulbo S
(statoacustico)
IX Glossofaringeo Bulbo SM
X Vago Bulbo SM
XI Accessorio spinale Bulbo - midollo sp. M
XII Ipoglosso Bulbo M

- Olfattivo: si descrive col telencefalo. È un nervo primitivo in quanto si costituisce per


primo
- Ottico: l’occhio è l’unica parte del SN posta all’esterno. I due nervi sono dei cordoni che
han accompagnato la progressione degli occhi verso l’esterno. Vi è un incrociamento
parziale dei nervo ottici, si parla di chiasma ottico e sta alla base del cranio coperto
dall’encefalo. Ai lati del nervo ottico passa l’arteria oftalmica che và all’occhio e proviene
dalla carotide interna.
- Nervi oculomotore (III), trocleare (IV) e abducente (VI): Contribuiscono al controllo
della muscolatura estrinseca ed intrinseca degli occhi. Il nucleo di Edinger-Westphal
(parasimpatico) controlla la costrizione pupillare e l’accomodazione. Il III innerva i muscoli
dell’occhio; il IV abbassa l’angolo superiore dell’occhio; il VI agisce sul muscolo retto
laterale dell’occhio che, con le sue contrazioni, permette l’abduzione dell’occhio.
- Nervo trigemino (V): Tre branche: oftalmica, mascellare, mandibolare. La componente
sensitiva fornisce: sensibilità esterocettiva a faccia, cavità nasali e orale, denti, cuoio
capelluto, dura madre, sensibilità propriocettiva per i muscoli masticatori, della faccia e
dell’orbita. La componente motrice somatica (solo nella branca mandibolare) innerva i
muscoli masticatori.
- Nervo faciale (VII): Due radici: n. faciale propriamente detto (motore) e n. intermedio
(sensitivo e visceroeffettore). Componente motrice somatica per i muscoli mimici;
componente sensitiva somatica (padiglione auricolare); componente effettrice viscerale
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(ghiandole salivari e lacrimale); componente sensitiva viscerale (sensibilità gustativa dei 2/3
anteriori della lingua)
- Nervo stato-acustico o vestibolo-cocleare (VIII): Due componenti: n.cocleare e
n.vestibolare. Nervo cocleare: trasmette la sensibilità uditiva; Nervo vestibolare: trasmette
informazioni propriocettive.
- Nervo glossofaringeo (IX): componente motrice somatica per il muscolo stilofaringeo.
componente sensitiva somatica: cute del padiglione auricolare. Componente effettrice
viscerale per la parotide; componente sensitiva viscerale: sensibilità gustativa dalla porzione
posteriore del corpo della lingua.
- Nervo vago (X): componente motrice somatica per la muscolatura striata della faringe e la
muscolatura intrinseca della laringe, in parte del palato e dell’esofago. Componente
sensitiva somatica: cute del padiglione auricolare. Componente effettrice viscerale per le
ghiandole della mucosa faringea e laringea, bronchi, polmoni, cuore, esofago, stomaco,
intestino tenue e parte del crasso. Componente sensitiva viscerale: sensibilità gustativa.
- Nervo accessorio (XI): innerva il muscolo sternocleidomastoideo e il muscolo trapezio
- Nervo ipoglosso (XII): innerva la muscolatura intrinseca della lingua.

I nervi cranici
Sono 12 paia e vanno ad innervare specifiche aree della faccia. Il primo è il nervo olfattivo, che
origina nella parte alta del mesencefalo. Appartiene all’organo di senso dell’olfatto (il naso) e
trasferisce gli stimoli che gli derivano dall’epitelio olfattivo della cavità nasale. Si tratta di un nervo
sensitivo.
Il secondo è il nervo ottico, che trasmette gli impulsi visivi che derivano dagli impulsi luminosi
captati dal bulbo oculare. Crea la via ottica ed è un nervo sensitivo.
Il terzo nervo è il nervo oculomotore, che innerva i muscoli attorno al bulbo oculare, permettendogli
di contrarsi e muovere l’occhio. Gli impulsi gli arrivano dal cervello e si tratta di un nervo
prettamente motorio.
Il quarto nervo è il nervo procreare, che ha lo stesso comportamento del 3°. Nervo motorio.
Il quinto nervo è il trigemino o trigemello, voluminoso, emerge tra il ponte e il mesencefalo. Si
tratta di un nervo misto, perché fornisce sensibilità e movimento ai muscoli masticatori.
Il sesto nervo è il nervo abducente, simile ai nervi 3° e 4°. Nervo motorio.
Il settimo nervo è il nervo facciale, che emerge dal tronco dell’encefalo. Si tratta di un nervo misto,
ma con predominanza della componente motoria: innerva i muscoli della faccia detti pellicciai, i più
superficiali. La branca sensitiva raccoglie lo stimolo del gusto sulla parte anteriore della lingua.
L’ottavo nervo è il nervo acustico o vestibolo coclearie, che si distribuisce nell’orecchio
raccogliendo gli stimoli uditivi e dell’equilibrio (è sensitivo).
Il nono nervo è il nervo glosso-faringeo, che raggiunge la lingua e la faringe. Abbiamo a che fare
con un nervo misto: la parte sensitiva innerva la parte di lingua non toccata dal nervo 7°, mentre la
parte motoria innerva i muscoli della faringe.
Il decimo nervo è il nervo vago, nervo misto che non si distribuisce sulla faccia, ma nella cavità
toracica ed in quella addominale: innerva la laringe, il cuore, i bronchi, i polmoni ed i visceri
dell’apparato digerente, fornendo movimento. Innerva anche l’orecchio esterno (il padiglione
auricolare).
L’undicesimo nervo è il nervo accessorio, prettamente motorio, che innerva i muscoli del collo
(muscolo sterno-cleido-mastoideo e trapezio).
L’ultimo e dodicesimo nervo cranico è il nervo ipoglosso, soltanto motorio, che innerva la
muscolatura della lingua.

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