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CURS 3 ANATOMIA

REGIONE DIAFRAMMATICA
È la regione parietale inferiore del torace, costituita da un singolo piano, il muscolo diaframma.

Essa separa la cavità toracica da quella addominale, della quale rappresenta infatti la parete superiore.

Presenta sulla linea mediana una convessità verso l’alto, mentre alla periferia delle inserzioni muscolari che
fissano la regione verso il basso.

In questo modo il contenuto addominale è sollevato verso il torace nella parte centrale; la cavità e i visceri
sono rivolti verso l’addome a livello della circonferenza della cupola del diaframma.
Facendo una sezione trasversale alla base del torace si osserva sia gli organi toracici che quelli addominali,
anche se le due cavità sono separate dal diaframma.

MUSCOLO DIAFRAMMA
2 porzioni distinte:

- Porzione centrale “aponevrotica”


- Porzione periferica “muscolare”
La parte centrale rappresenta il CENTRO TENDINEO del diaframma, a forma simile di trifoglio.

La componente muscolare è divisa in 3 porzioni:

1. Porzione lombare – si divide a sua volta in 2 porzioni:


 1^ componente – è quella più forte, parte dalle vertebre lombari attraverso 2 pilastri
 dx – inserito sul corpo delle prime tre vertebre lombari L 1 – L2 – L3 e sui dischi intercalari
compresi tra esse.
 Sx – inserito su L1 – L2 e sui dischi intercalari compresi

I margini mediali, tendinei, dei 2 pilastri si incontrano sulla linea mediana per formare il LEG.
ARCUATO MEDIANO, situato davanti all’aorta.

I pilastri scambiano tra loro una serie di fasci muscolari.


 2^ componente – nasce da due coppie di archi aponevrotici, posizionati lateralmente
rispetto ai pilastri sx e dx.
LEG. ARCUATO MEDIALE  dal corpo della vertebra L2 al processo costale di L1; al di
sotto di esso passa il m. psoas
LEG. ARCUATO LATERALE  detto anche “arco del quadrato lombare”, passa come
un ponte sul muscolo quadrato del lombare.
è attaccato al processo costale della vertebra L 1 e alle
12° costola.
2. Porzione costale

NERVO FRENICO
Formato da 1-3 radici
che comprendono fibre
somatiche e vegetative

La radice principale è
costante e proviene dal
ramo ventrale C4.

Le altre due radici


hanno origine dal ramo
ventrale C3 e C5.

Unione delle radici a


livello dei MM.
SCALENO MEDIO e
ANTERIORE.
Il nervo che si viene a formare scende sul m. scaleno anteriore fino alla base del collo

Entra poi nel torace, e


passa quasi
verticalmente

Termina nello spessore


del diaframma.

In base al loro decorso i


nervi frenici dx e sx sono
divisi ciascuno in 2
porzioni:

- Parte cervicale
– in cui hanno
relazioni
identiche
- Parte toracica –
in cui i rapporti
sono diversi

PARTE CERVICALE DEL NERVO FRENICO


 Laterale al m. scaleno anteriore

Poi scende obliquo e anteriormente al muscolo e raggiunge la parte mediale del tendine

È incrociato con la parte inferiore del m. omoioideo

 Superiormente al m. omoioideo il nervo frenico è accompagnato lateralmente dal nervo sotto-


clavicolare

 Mediale è accompagnato dall’arteria cervicale ascendente


 Inferiormente al m. omoioideo si rapporta con:
 Vasi soprascapolari, trasversi del collo
 Vena giugulare esterna

 Medialmente al nervo si trova il tronco tirocervicale, il pacchetto vascolo-nervoso del collo e il


dotto linfatico

RAPPORTI ALLA BASE DEL COLLO


NERVO FRENICO DX si allontana dal tendine del m. scaleno anteriore e passa tra il confluente venoso
giugolo-subclavicolare e l’arteria succlavia, essendo situato lateralmente rispetto all’ansa della succlavia e
al nervo vago.

Inferiormente dell’art. succlavia il nervo scende sulla cupola pleurale, incrociando davanti l’art. toracica
interna e poi la scavalca
posizionandosi mediale ad essa.
NERVO FRENICO SX presenta rapporti particolari all’ingresso nel torace, per via della situazione più laterale
dell’art. succlavia.
Si trova a distanza del nervo vago, passa posteriore e laterale alla terminazione del dotto toracico, e
incrocia posteriormente a. toracica interna.

PARTE TORACICA DEL NERVO FRENICO


All’ingresso nel torace il nervo frenico viaggia tra la vena e arteria sotto-clavicolare, laddove presenta
un’anastomosi per il simpatico cervicale.

Medialmente si trova l’ansa stello-stellata di Vieussens e il nervo vago;

l’anastomosi pre-venosa tra il nervo frenico e il m. succlavio si trova sulla sua parte laterale.

I nervi frenici, per il loro interno decorso sono accompagnati dai vasi diaframmatici superiori.
TRAIETTORIA E RAPPORTI DEL NERVO FRENICO NEL TORACE

 A destra il nv. Frenico si posiziona laterale al tronco venoso brachiocefalico e alla vena cava superiore;
la faccia dell’ilo polmonare dx, esso passa anteriormente e poi lateralmente al pericardio fino a
raggiungere il diaframma.

 A sx il nervo discende sulla faccia antero-laterale dell’aorta, passando anteriormente al peduncolo


polmonare sx e raggiungendo il diaframma.
RAPPORTI nella parte mediale del diaframma

Nervo frenico dx penetra nel centro tendineo del diaframma lateralmente rispetto all’orifizio della vena
cava inferiore, a livello della quale si divide in 3-4 rami:

- Un primo ramo per la vena cava inf e atri dx


- Uno orientato obliquo e laterale che va a distribuirsi nei pacchetti muscolari costali del diaframma
- Rami freno-addominali che fanno anastomosi con il plesso solare
- Rami per i pilastri del diaframma, peritoneo e anastomosi con il nv. Frenico della parte opposta

Nervo frenico sx si distribuisce come il destro, dividendosi (attraversando la parte sternale in


corrispondenza al foglietto sx)

- Rami anteriori – che si distribuisce ai fascicoli sternali e costali anteriori e si anastomizza con il nv.
Frenico dx a livello retro-xifoideo
- Rami laterali
- Rami frenico-addominali
NERVO VAGO
(X°)
 È il nervo cranico più lungo,
conosciuto anche con il nome
di pneumogastrico;

 È formato completamente da
fibre sensitive, motorie e
parasimpatiche che si
distribuiscono all’interno
della laringe e di tutti gli
organi del torace e addome

 Origine reale delle fibre


motorie è situata nella parte
intermedia del nucleo
ambiguo??? del bulbo

 Origine reale delle fibre


sensitive si trova nei 2 ganglio
nervosi situati sul decorso del
nervo: ganglio giugulare e ganglio
plessiforme.

 Il ganglio giugulare è situato all’altezza del


foro posteriore, mentre quello plessiforme è
presente immediatamente sotto la base del
cranio

 Il loro prolungamento unico va a dividersi in


2 rami divergenti:
 Un ramo periferico – che rappresenta il
loro prolungamento protoplasmatico
 Un ramo centrale – rappresentante
l’assone che penetra nel nevrax???

 Origine reale delle fibre parasimpatiche si


trova nel nucleo dorsale del nv. vago definito
“nucleo cardio-pneumo-enterico”, situato
sotto il tavolato del 4° ventricolo celebrale.
Da questo nucleo partiranno le fibre
parasimpatiche che seguiranno il decorso nv.
Vago per innervazione del cuore, polmoni e
2/3 inferiori esofago, stomaco, fegato,
pancreas e intestino.

 Origine apparente del nervo si trova nel solco collaterale dorsale del bulbo, sotto al glossofaringeo
e sopra il midollo spinale.

 Rapporti:
 Piano superiore del cranio in nv. Vago ha rapporti con il nv. Glossofaringeo, poi passa attraverso
il tubercolo occipitale e il lobo pneumogastrico, attraversando l’aracnoide e la dura madre, per
poi entrare nel foro “rotto” posteriore.
A questo livello il vago è
accompagnato dal nv. Spinale, dove si
trova anche il ganglio giugulare.

Immediatamente sotto la base del


cranio il nv. Vago si trova sotto la
loggia retro-stiloidea dello spazio
maxillo-vertebro-faringeo. Qui
discende nell’angolo diedro posteriore
tra la carotide interna e la giugulare
interna. In questa porzione della via
nervosa si trova il ganglio plessiforme.

NERVO VAGO A LIVELLO DEL COLLO

Attraversa la regione carotidea discende insieme


alla carotide interna e poi alla carotide primitiva
che si trova internamente con la giugulare interna
situata esternamente.

Tutti questi organi formano il pacchetto vascolo-nervoso del collo che si trova in un manicotto aponevrotico
cilindrico chiamato “GUAINA VASCOLARE” del collo.

Raggiunta la base del collo e passa poi nel torace, i rapporti del vago sono diversi rispettivamente a dx e a
sx.

A dx si trova nell’angolo diedro posteriore giugulo-carotideo per


incrociare la faccia esterna della carotide primitiva, vicino alla
sua origine per poi passare tra l’arteria succlavia e la vena
succlavia; a questo livello sotto l’art. succlavia da origine al nv.
Ricorrente dx.
Entrando nel torace, il nv. Vago dx incrocia dall’alto verso il
basso e da posteriore ad anteriore la faccia esterna del tronco
arterioso brachiocefalico, dopodichè discende sulla faccia dx
della trachea, penetra all’interno della grande vena azygos e poi
passa dietro al bronco dx, dove dà rami al plesso polmonare.

Sul lato sx invece il nv. Pneumogastrico (vago??) non entra in


contatto con l’art. succlavia ma scende a livello dell’arco
dell’aorta, lungo la faccia esterna dell’art. carotide comune sx.
Passa poi sulla faccia antero-esterna della porzione orizzontale dell’arco aortico, sotto la quale rilascia
ricorrente sx e scende postero-inferiormente raggiungendo la faccia posteriore del peduncolo polmonare
sx, laddove si dirama per formare il plesso polmonare sul lato sx e poi sulla faccia anteriore dell’esofago
formando insieme con il destro il plesso periesofageo.

Al di sotto di questo plesso si forma un tronco nervoso che passa insieme all’esofago attraverso l’orifizio
esofageo del diaframma nella cavità addominale.

PLESSO CARDIACO

Nella cavità addominale il nv. Vago


sx si trova applicato sulla faccia
anteriore dell’esofago e termina
dando diversi filetti gastrici paralleli
con la piccola curvatura e alcuni
filetti epatici.

Il nv. Vago dx discende sulla faccia


anteriore dell’esofago addominale
e terminare partecipando alla
formazione del plesso celiaco,
raggiungendo l’angolo interno del
ganglio semilunare dx.

Dal nervo pneumogastrico si


staccano diversi rami cervicali e
toracici collaterali.

Dalla sua porzione cervicale


emergono i seguenti rami
collaterali:

- ramo meningeo
- rami carotidei
- Rami faringei
- Ramo cardiaco superiore
- Ramo anastomotico della fossa giugulare
- Ramo del nv. laringeo superiore

 Il ramo meningeo è un filetto sottile che si stacca dal ganglio giugulare, a livello del foro posteriore
rotto e va ad innnervare la dura madre e le pareti del seno venoso laterale.

 I rami faringei in numero di 2-3, dopo essersi staccati dallo nv. pneumogastrico (vago) a livello del
ganglio plessiforme, passano davanti alla carotide comune e vanno in anastomosi a livello delle
pareti laterali dela faringe con i filetti del nvv. Glossofaringeo e simpatico cervicale formando il
plesso faringeo.
 Rami carotidei che si staccano a livello del ganglio plessiforme, dal nv. Laringeo superiore o dai
rami faringei.
 I rami cardiaci superiori in numero di 2-3 discendono lungo la carotide comune formando il plesso
cardiaco anteriore.
 Il nv. Laringeo sup nasce dall’estremità
inferiore del ganglio plessiforme,
dopodichè si dirige verso la parete
laterale della faringe, passando
all’interno della carotide interna e poi
di quella esterna (al livello della quale
si distacca l’art. linguale).
Il ramo superiore passa al di sotto del
grande corno dell’osso ioide, tra esso e
il margine sup. della cartilagine
tiroidea, poggiando sulla membrana
tiroioidea che va a perforare,
dividendosi in diversi filetti che
innervano la mucosa dello strato
sovraglottico e della faringe; uno dei
filetti va a fare anastomosi con l’ansa
anastomotica di Galien.
Il ramo inferiore discende dal
costrittore inferiore della faringe e va a
innervare il m. crico-tiroideo.

1. Il nervo ricorrente dx si stacca dallo


pneumogastrico (vago) davanti all’art.
succlavia, la circonda, passando
inizialmente al di sotto e poi
posteriormente ad essa, dopodichè risale
supero-medialmente nell’angolo diedro
tra trachea ed esofago.
2. Il nervo ricorrente sx si stacca dallo
pneumogastrico (vago) sx a livello della
faccia inferiore dell’arco aortico. Passa
poi al di sotto e poi dietro la porzione
orizzontale dell’arco aortico e sale sulla
faccia anteriore dell’esofago, che supera
a sx della trachea, fino a raggiungere la
laringe.

Una volta arrivati alla base dei lobi


tiroidei, si incrociano con le rispettive
arterie tiroidee.
I due nervi ricorrenti
terminano dando rami
per tutti i muscoli
laringei ad eccezione del
m. crico-tiroideo.

Lungo il loro decorso dai


nervi ricorrenti si
dipartono ulteriori rami
collaterali:
- cardiaci medi – che
formeranno il plesso
cardiaco posteriore
- rami tracheale, esofageo
e faringeo.

3. Rami polmonari
anteriori e posteriori
che prendono parte alla
formazione del plesso
polmonare
Anastomosi:
Il nervo vago si anastomizza con:

- suo omologo della parte opposta;


- amo interno del midollo spinale con il quale si unisce all’altezza dell’estremità superiore del ganglio
plessiforme
- nv. Glossofaringeo
- grande ipoglosso
- nv. Facciale
- nv. Simpatico cervicale.

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