Sei sulla pagina 1di 9

8.

IL DIENCEFALO

Il diencefalo è quella parte del Sistema Nervoso Centrale che rappresenta il tratto successivo e
superiore rispetto al tronco encefalico.
Il diencefalo è poco visibile perché è compreso tra i due emisferi cerebrali che, essendo molto
voluminosi, lo nascondono; tuttavia, una parte del diencefalo la si può osservare guardando la faccia
inferiore e cioè la base del cervello.
Il diencefalo ha la forma di una piramide tronca con la base maggiore rivolta verso l’alto e la base
minore verso il basso.
Il diencefalo si separa dal mesencefalo, che si trova inferiormente risetto al diencefalo, e dagli
emisferi cerebrali, che rappresentano il tratto del SNC superiore rispetto al diencefalo, attraverso il
passaggio di due piani:
- un piano che passa per la commessura posteriore (i due emisferi cerebrali si attaccano tra
loro mediante delle commessure una anteriore ed una posteriore) che segna la separazione
tra il mesencefalo e il diencefalo;
- un piano che passa per il forame di Monrö (forame che consente la comunicazione tra il
terzo ventricolo e i due ventricoli laterali) che segna la separazione tra diencefalo e
telencefalo.

73
La figura sopra a sinistra ritrae la base dell’encefalo; è possibile osservare, all’interno del riquadro
nero, una parte del diencefalo.
Se si osserva una sezione frontale dell’encefalo, come nell’immagine sopra a destra, è possibile
osservare sia il terzo ventricolo* che i due ventricoli laterali; anche qui il diencefalo è evidenziato
da un riquadro nero.
*Il terzo ventricolo contiene il liquido cefalo rachidiano ed è una formazione appartenente al diencefalo.

74
FORMAZIONI DEL DIENCEFALO
Il diencefalo è formato da una serie di porzioni che dall’alto verso il basso sono:
- Epitalamo (posto più in alto)
- Talamo
- Metatalamo
- Subtalamo
- Ipotalamo

Le formazioni del diencefalo visibili dalla base dell’encefalo, proseguendo da dietro verso avanti
sono:
75
1) I corpi mamillari: sono due formazioni appartenenti al diencefalo e non al mesencefalo,
che si possono osservare anteriormente a livello del mesencefalo e sono due rilievi
biancastri di forma emisferica, aventi il diametro di 5 – 6 mm; essi sono posti nella fossa
interpeduncolare, tra i due peduncoli cerebrali, subito al davanti della sostanza perforata
posteriore, uno per lato della linea mediana.
2) Il tuber cinerum: è una lamina grigia, convessa inferiormente, che si prolunga in basso
con un cono appiattito dall’avanti all’indietro, detto eminenza mediana (o infundibolo).
All’eminenza mediana è congiunta, mediante il peduncolo ipofisario, l’ipofisi.
3) Il chiasma ottico è una lamina bianca di forma rettangolare, con asse maggiore
trasversale, la quale è inclinata dall’alto in basso e dall’avanti all’indietro. A ciascuno dei
suoi due angoli anteriori giunge il nervo ottico (II nervo cranico), proveniente dall’occhio;
da ciascuno dei suoi angoli posteriori si diparte il tratto ottico. Il tratto ottico ha l’aspetto di
un cordone bianco appiattito; esso si porta indietro e fuori, costeggiando il tuber cinereum
e poi il contorno laterale del peduncolo cerebrale.
4) La lamina terminale è una sottile lamella grigia di sostanza grigia che dal contorno
anteriore del chiasma ottico si porta verso l’alto per unirsi al rostro del corpo calloso*.
*Il corpo calloso è quella porzione di sostanza bianca situata in profondità tra i due emisferi cerebrali

76
EPITALAMO
L’epitalamo è quella porzione del diencefalo situato posteriormente in corrispondenza della volta
del terzo ventricolo.
Comprende il Trigono dell’abenula che è una porzione di sostanza bianca posta anteriormente ai
tubercoli quadrigemini superiori*, nella quale sono immersi dei nuclei di sostanza grigia che
prendono il nome di nuclei dell’Abenula.
L’epitalamo è inoltre quella regione del diencefalo alla quale è appesa un’altra ghiandola endocrina
che produce melatonina ed è l’epifisi.
*I tubercoli quadrigemini sono 4 e compongono la lamina quadrigemina che appartiene al mesencefalo.

TALAMO
Il talamo è l’organo più voluminoso di tutto il diencefalo, infatti ne occupa i 4/5 dello spazio totale.
Come sappiamo, le informazioni derivanti da quasi tutte le vie sensitive, tranne quelle veicolate dal
I° nervo encefalico ossia il nervo olfattivo,
passano attraverso il talamo dove vengono
filtrate.
Il talamo è costituito da due grosse formazioni
ovoidali poste ai lati del terzo ventricolo.

77
Queste due formazioni, sono collegate da una commensura in una ristretta porzione dei due talami;
questa sostanza grigia, che collega le due formazioni laterali, prende il nome di adesione
intertalamica.
Il terzo ventricolo è compreso tra i due talami e, più esattamente, la faccia mediale di ciascun
talamo corrisponde alla faccia laterale delle pareti del terzo ventricolo.
I due talami sono formati a loro volta da nuclei di sostanza grigia strettamente addossati tra di loro
e, in base alla loro disposizione, vengono classificati in:
 Nuclei specifici: nuclei anteriori, nuclei mediali, nuclei laterali e nuclei ventrali; che
sono separati tra di loro da poca sostanza bianca ed intercalati tra le vie sensitive e motrici.
 Nuclei aspecifici: nuclei intralaminari e nuclei della linea mediana; sono chiamati così a
causa della loro disposizione.
Questi nuclei ricevono delle afferenze dai nuclei della formazione reticolare*, ed e hanno
delle connessioni con la corteccia cerebrale.
*La formazione reticolare appartiene ai tre tratti del tronco encefalico.

Tra le varie funzioni del talamo, bisogna ricordare che:


- Il talamo è una stazione di relè, alla quale arrivano quasi tutte le informazioni sensitive ed è
l’organo dove avviene una prima grossolana percezione delle varie sensazioni, questo
perché esso svolge una funzione di filtro selettivo, decidendo quali impulsi devono essere
proiettati alla corteccia cerebrale;
- È utile per coordinare le vie motrici;
- Interviene nella regolazione delle attività viscerali (anche se la maggior parte delle attività
viscerali sono regolate dall’ipotalamo);
- Risulta essere in connessione con il sistema limbico*.
- È importante perché assieme al telencefalo interviene nella modulazione degli stati di
coscienza.
*Il sistema limbico governa tutte quelle funzioni connesse con gli stati emozionali e con la memoria.

METATALAMO

78
Il Metatalamo è costituito da due formazioni pari e simmetriche che prendono il nome di corpi
genicolati. Queste formazioni sono connesse attraverso due bracci congiuntivi con i tubercoli
quadrigemini superiori ed inferiori.
In base alla loro dislocazione sono classificati in corpi genicolati laterali e mediali.

I corpi genicolati mediali sono connessi ai tubercoli quadrigemini inferiori attraverso delle
strutture di sostanza bianca; dato che i tubercoli quadrigemini inferiori sono interessati dal
passaggio di impulsi di natura acustica, i corpi genicolati ricevono gli impulsi acustici dai tubercoli
quadrigemini inferiori e successivamente li proiettano all’area acustica della corteccia
telencefalica.
I corpi genicolati laterali invece, essendo connessi con i tubercoli quadrigemini superiori, che
sono interessati dal passaggio di impulsi di natura ottica, ricevono delle fibre provenienti dai tratti
ottici e, successivamente, proiettano gli impulsi visivi: in parte direttamente alla corteccia visiva
telencefalica e in parte ai tubercoli quadrigemini superiori e da questi ultimi si dipartono a loro
volta delle fibre dirette o al tronco encefalico o al midollo spinale; in questo caso si viene a creare
la via ottica riflessa.
La via ottica riflessa è quella via che genera dei movimenti molto veloci che coinvolgono o il
midollo o il tronco encefalico e, ad esempio, interviene quando improvvisamente si pone davanti
agli occhi un pericolo o un ostacolo.

SUBTALAMO
Il subtalamo è una porzione di piccole dimensioni del diencefalo ed è situato anteriormente al
mesencefalo; esso comprende fasci sensitivi che provengono dal nucleo rosso, dalla sostanza
nigra e dalla formazione reticolare del mesencefalo; oltre a questi fasci, si aggiungono altri fasci
che provengono dal cervelletto e dal nucleo pallido situato nel telencefalo.
Il subtalamo inoltre, accoglie dei nuclei di sostanza grigia come il nucleo subtalamico di Luys, il
quale rappresenta una stazione “obbligata” lungo il passaggio delle fibre extra piramidali, la zona
incerta e i nuclei del campo di Forel.

IPOTALAMO
L’ipotalamo rappresenta la porzione più inferiore del diencefalo. È compreso tra il chiasma ottico
anteriormente e i due peduncoli cerebrali posteriormente, visibili sulla faccia anteriore del
mesencefalo.

79
L’ipotalamo è una formazione telencefalica formata da sostanza bianca, insieme alla quale sono
presenti dei nuclei di sostanza grigia che governano numerosissime funzioni come ad esempio:
regolazione dei ritmi circadiani, regolazione della temperatura, regolazione del senso di fame e di
sete, funzioni vegetative, regolazione della pressione arteriosa (insieme alla formazione reticolare
del tronco encefalico), regolazione del ritmo cardiaco, regolazione dei visceri ecc.
Questi nuclei sono:
 Nuclei dell’eminenza mediana,
 Nucleo sovraottico e nucleo paraventricolare.

Nel nucleo sovraottico e paraventricolare, sono presenti dei neuroni con dei pirenofori di grandi
dimensioni e da questi si distaccano degli assoni che discendono a livello della neuroipofisi dove
rilasceranno i due ormoni prodotti a livello di vasi sanguigni instaurando delle vere e proprie
sinapsi neuro-ematiche tra l’assone e questi particolari vasi sanguigni che prendono il nome di
sinusoidi.

Regolazione della temperatura


L’area ipotalamica che si occupa di controllare e regolare la temperatura corporea è l’area
preottica.
La regolazione periferica della temperatura corporea e il suo mantenimento, avviene attraverso
determinati meccanismi come: vasocostrizione, vasodilatazione e contrazione muscolare; infatti, tra
i principali organi bersagli controllati attraverso il SNA vi sono le pareti dei vasi (come i capillari)
e i muscoli scheletrici.
80
Regolazione dei ritmi circadiani (sonno-veglia)
Il ritmo circadiano è una sorta di risposta biologica a delle fasi di buio e di luce.
Nel nostro corpo infatti, si trova un orologio centrale che ha sede nel nucleo sovrachiasmatico e
modula l’attività dei ritmi circadiani. Questo quindi, per la sua attività, necessita di impulsi di natura
luminosi provenienti dalla retina e coordina l’attività della ghiandola pineale (epifisi) attraverso la
produzione della melatonina.

L’ipofisi
L’ipofisi è un organo impari e mediano, che è accolto nella sella turcica dello sfenoide; ha forma
ovalare e ha dimensioni relativamente modeste, misurando 15mm di larghezza, 5mm di altezza e 7-
10mm di spessore.
Essa consta di due parti nettamente distinte per origine, struttura e funzione, ossia di una parte
posteriore più piccola e di colore più chiaro, che è la neuroipofisi e di una parte anteriore, più
grande e di colore più scuro, che è l’adenoipofisi; di esse solo la neuroipofisi è di natura nervosa
ed è in continuità con l’ipotalamo tramite il peduncolo ipofisario, l’adenoipofisi è invece una
formazione di natura epiteliale che è applicata in avanti e sui lati alla neuroipofisi.

L’attività dell’adenoipofisi viene controllata dall’ipotalamo mediante la liberazione da parte di


nuclei ipotalamici che prendono il nome di nuclei tuberali, di fattori di rilascio e di inibizione;
Vi sono invece, delle aree ipotalamiche responsabili della produzione di veri e propri ormoni come
la vasopressina e l’ossitocina.
L’ossitocina, nel sesso femminile, agisce sia sulla tonaca muscolare (miometrio) del corpo e del
fondo dell’utero, ma non del collo, stimolandone la contrazione, sia sulle ghiandole mammarie
stimolando la contrazione in modo tale da facilitare l’escrezione del latte; nel sesso maschile invece,
induce una contrazione delle fibrocellule muscolari presenti nella prostata determinando una
contrazione prostatica.
La vasopressina o ADH (ormone antidiuretico) agisce producendo sia vasocostrizione (appunto
vaso-pressina) e sia aumentando il riassorbimento dell’acqua a livello dei dotti collettori che, in
condizioni normali, sono impermeabili all’acqua.

81

Potrebbero piacerti anche