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SISTEMA MUSCOLOSCHELETRICO
L'OSSO
• Struttura rigida: durezza che permette alla struttura ossea di garantire le funzioni di sostegno, protezione,
movimento. Per fare ciò l'osso deve essere rigido.
Deve essere una durezza che permetta di sostenere il peso in condizioni statiche e dinamiche (movimento).
Per rispondere a questa esigenza c'è il tessuto osseo compatto. Se avessimo un materiale troppo rigido e
pesante, con caratteristiche esclusivamente meccaniche, non sarebbe compatibile con la funzionalità,
perché sarebbe duro ma troppo fragile (ex: ceramica, se cade si spacca).
• Struttura elastica: capacità di resistere agli urti, dunque non deve presentare fragilità.
Per rispondere a questa esigenza c'è il tessuto osseo trabecolare.
Presenta degli elementi trabecolari, tra i quali sono presenti delle cavità.
Si trova nella profondità dell'osso e maggiormente di ossa di grandi
dimensioni (ossa lunghe).
Nel trabecolare si possono notare degli archi, che sono i punti in cui viene applicata maggior forza.; le trabecole infatti creano strutture che vanno a
rispondere alle esigenze di resistenza nei punti in cui è necessario. Si dispone quindi in modo tale da irrobustire la struttura ossea e conferisce la
capacità torsionale ed esastica. Questa permette all'osso di assorbire le sollecitazioni da compressione più elevate.
La necessità di creare uno spazio per la presenza di midollo osseo fa sì che la presenza del tessuto trabecolare sia fondamentale, esso infatti fa da
involucro.
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Cellule delle ossa
Il nostro scheletro non è statico per niente.
Se invece non è necessario usare grandi quantità di sali, questi non vengono sprecati:
• Attività degli osteoclasti è inattivata
• Attività degli osteoblasti continua
• Produzione matrice mineralizzata che viene depositata nella struttura ossea.
Questo avviene con dei controlli che permettono di controllare la dinamicità della struttura ossea:
• di tipo ormonale: attività legata all'omeostasi. Infatti ormoni come calcitonina e paratormone, hanno effetto inibitorio e attivante di questa
attività.
In particolare, in menopausa c'è un cambiamento drastico di ormoni e così si vede sviluppare l'osteoporosi. Nelle donne è molto più
evidente che negli uomini, che non subiscono un assetto così grave come nelle donne
• Legato alle sollecitazioni meccaniche: struttura ossea si crea e si rinforza rispondendo alle sollecitazioni.
Nei punti di maggior stress meccanico da compressione si attiva l'attività degli osteoblasti, per creare il tessuto osseo.
Per compressione si intende per esempio la gravità terrestre che ci schiaccia. Questa è una stimolazione utile a tenere la dinamicità del
tessuto. Ex: Gli astronauti andavano fuori dalla gravità, avevano sviluppato l'osteoporosi: le parti vuoti del tessuto trabecolari sono più
grandi, perché non viene creata matrice cellulare. Questo perché per molto tempo non avevano avuto una sollecitazione meccanica della
forza di gravità, e dunque l'attività osteoblastica viene inibita. Dunque ora gli astronauti fanno attività fisica per contrastare la mancanza di
gravità
Composizione dell'osso
• Sali minerali: presenti nella matrice extracellulare del tessuto osseo.
calcio, fosfato, carbonato, potassio, magnesio, sodio.
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CLASSIFICAZIONE DELLE OSSA
• Ossa sesamoidi (rotula): ossa la cui struttura è inglobata in elementi tendinei= la sua
faccia anteriore è strutturalmente inglobata nel legamento rotuleo = tendine di inserzione
del quadricipite femorale.
Ossa lunghe
Sviluppo osseo
Un osso non ancora formato ha una parte cartilaginea:
-Durante l'accrescimento la metafisi rimane cartilaginea
-Iniziano a calcificare la diafisi e le due estremità
-Pian piano dalla diafisi si calcifica l'osso andando verso le epifisi.
In un soggetto adulto non è facilmente riconoscibile la metafisi perché c'è continuità. Si riconosce maggiormente in un soggetto in crescita.
Processi
Processi: rilievi, protuberanze, parti che dal corpo emergono, che sporgono dall'osso
I processi possono avere due funzioni:
• Fanno parte di un'articolazione: creano una struttura che permette di creare un'articolazione (che può essere immobile o semimobile)
Caratteristiche:
○ Superficie Liscia: per minimizzare l'attrito e sostenere un movimento
○ Morfologie particolari: permettono l'incastro tra loro.
Parti dell'articolazione:
○ Testa: parti di ossa lunghe che si allargano per creare una superficie articolare.
○ Collo: parte che si restringe che sta dopo la testa
○ Troclea: superficie articolare liscia con una scanalatura centrale.
○ Condili: superficie liscia con aspetto tondeggiante, come delle sfere.
○ Faccia articolare o faccetta articolare: Superficie articolare semplice, generalmente piana che permette di dare continuità agli elementi
ossei contigui. Faccia più grande della faccetta
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ossei contigui. Faccia più grande della faccetta
Rami
Rami: rilievi, protuberanze, parti che dal corpo emergono, che sporgono dall'osso creando un angolo ben definito con una struttura adiacente. Ex:
ramo della mandibola, ha un angolo definito.
Fosse o fossette
depressioni, parti che si affossano sulla superficie.
Solchi
depressioni allungate. Si trovano in particolare quando deve esserci spazio anche per qualcos'altro. Si trovano quando ci sono questi elementi di
passaggio:
muscoli sulla superficie di un osso
elementi di transito vascolari, nervosi
legamenti dei muscoli stessi.
Fori o forami
aperture con aspetto tondeggiante
Fessure
aperture con aspetto allungato
Meati
aperture con una certa tridimensionalità, foro cui segue un canale, c'è una profondità.
Seno o antro
parti cave profonde nella struttura dell'osso, parti scavate e vuote. Hanno punti di impervietà, sono diversi da fessure e meati (es: seni paranasali).
Collo
stretta connessione tre l'epifisi e la diafisi
Troclea
processo articolare liscio e scanalato a forma di puleggia
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LO SCHELETRO
Lo scheletro è diviso in:
• Assile: cranio, colonna vertebrale, torace. Forma l'asse del nostro corpo
Funzioni
• protezione (cavità cranica)
• sostegno
• movimento (insieme all’apparato muscolare)
• sito di immagazzinamento di minerali
• emopoiesi: generazione di cellule del tessuto sanguineo
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IL CRANIO
Si può osservare secondo diverse prospettive
Squama è una lamina distribuita nella faccia laterale della volta cranica
VEDUTA FRONTALE
Inferiormente si distingue il corpo della mandibola, che presenta nel margine superiore gli alveoli
dentali per i denti dell’arcata inferiore.
In profondità:
Nella parte mediale: se ci spostiamo in profondità rispetto al complesso mediale-mascellare troviamo l’osso lacrimale (viola) che va a completare la
parte anteriore della parete mediale della cavità orbitaria.
L’osso lacrimale non è sufficiente a completare la parete mediale: posteriormente (in profondità, dietro rispetto all’osso lacrimale) troviamo infatti
l’osso etmoide (arancino chiaro) .
L’osso etmoide è un osso profondo, quindi da una veduta anteriore riusciamo ad osservarne solo la sezione che completa la parte profonda della
parete mediale della cavità orbitaria.
Il pavimento della cavità orbitaria è occupato in gran parte dal processo orbitario dell’osso mascellare e parzialmente dall’osso zigomatico nella parte
più laterale.
Cavità nasali
Nella parte mediale del cranio anteriore, troviamo:
• cavità orbitaria
• cavità nasali: l’apertura nella parte più esterna. Questa apertura viene detta piriforme, in quanto ricorda la forma di una pera nella sua parte più
esterna.
Il limite superiore delle cavità nasali è dato dal margine inferiore delle ossa nasali, le quali si pongono anteriormente rispetto al processo orbitale della
mascella, che va a delimitare tutto il resto dell’apertura.
Osservando più in profondità l’apertura piriforme riusciamo parzialmente ad osservare le cavità nasali, le quali ci evidenziano un setto nasale, ovvero
una struttura mediale che divide la cavità in due porzioni, una cavità destra e una sinistra.
Il setto nasale è formato nei 2/3 superiori dalla lamina perpendicolare dell’osso etmoide, mentre il terzo inferiore è formato dall’osso vomere (rosa),
un osso laminare quadrangolare che serve per chiudere inferiormente il setto nasale dando continuità superiormente con la lamina perpendicolare
dell’etmoide e inferiormente con la cresta nasale dell’osso mascellare.
Nella parte laterale delle cavità nasali si trovano le conche nasali che sono dei processi che sporgono verso le cavità nasali.
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VEDUTA LATERALE
Appare una struttura molto più semplice.
VEDUTA POSTERO-INFERIORI
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VEDUTA INFERIORE
Si nota l’osso occipitale che si articola nella sua parte anteriore con
l’osso temporale. Più anteriormente si satura con l’osso sfenoide.
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