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APPARATO LOCOMOTORE

L'apparato locomotore è il risultato dell'unione tra l'apparato scheletrico e


l'apparato muscolare.
I principali elementi anatomici che lo costituiscono sono: le ossa, il tessuto
cartilagineo, i muscoli, le articolazioni, i tendini, i legamenti e tutti quei tessuti
connettivi che uniscono tra loro le varie strutture anatomiche (tra cui altri
tessuti e altri organi) presenti nel corpo umano.
L'apparato locomotore, o apparato muscolo-scheletrico, è il complesso di
ossa, muscoli e strutture annesse che garantisce all'essere umano stabilità,
sostegno e capacità di movimento ed è, quindi, il risultato dell'unione tra
l'apparato scheletrico (o sistema scheletrico) e l'apparato muscolare (o
sistema muscolare).

 Le ossa formano lo scheletro e servono a dare stabilità e sostegno al corpo


umano e a proteggere alcuni organi interni;
 Il tessuto cartilagineo supporta l'azione delle ossa;
 i muscoli scheletrici servono al movimento;
 i muscoli del cuore servono alla contrazione di quest'ultimo;
 i muscoli lisci rivestono gli organi cavi presenti nel corpo;
 articolazioni, tendini e legamenti permettono a ossa e muscoli di funzionare al
meglio e consentono i movimenti corretti dello scheletro.

Funzione dell’apparato locomotore

Le funzioni primarie dell'apparato locomotore sono tre:

 Offrire supporto e sostegno al corpo umano


 Permettere la locomozione e tutti i vari tipi di movimenti del corpo
 Proteggere gli organi vitali interni
SCHELETRO E OSSA
Lo scheletro umano è l'insieme strutturato delle varie ossa che risiedono
all'interno del corpo.
Alla nascita, lo scheletro dell'essere umano comprende più di 300 ossa;
durante il processo di crescita, diverse ossa si fondono tra loro e ciò
comporta che, in età adulta, il numero totale di elementi ossei presenti nel
corpo umano è di 206.
È opportuno precisare che il numero di ossa umane è oggetto di numerosi
dibattiti, in quanto alcuni anatomisti considerano certi elementi ossei, ritenuti
un pezzo unico dai più, come l'insieme di due ossa distinte.
Le ossa del corpo umano differiscono tra loro per forma e dimensioni.
In base ai suddetti parametri, è possibile riconoscere l'esistenza di almeno 5
tipi (o classi) di ossa:

 Le ossa lunghe. Sono così chiamati gli elementi ossei in cui la lunghezza
prevale su spessore e larghezza. Comprendono tre regioni: una regione
centrale, chiamata diafisi, e due regioni laterali (alle estremità della diafisi)
denominate epifisi prossimale (l'estremità più vicino al centro del corpo) ed
epifisi distale (l'estremità più lontana dal corpo). Nella diafisi delle ossa lunghe,
risiede il midollo osseo, l'organo deputato alla sintesi delle cellule del sangue
(globuli rossi, globuli bianchi e piastrine). Esempi di ossa lunghe: femore, tibia,
perone (o fibula), omero, radio, ulna ecc.
 Le ossa corte o brevi. Sono le ossa la cui lunghezza e il cui diametro sono
molto simili. Il tessuto spugnoso che le costituisce presenta un rivestimento
laminare di tessuto dall'aspetto assai compatto. Esempi di ossa corte o brevi:
ossa del polso, ossa del calcagno, ossa delle vertebre ecc.
 Le ossa piatte. Sono le ossa in cui larghezza e lunghezza prevalgono sullo
spessore. Assomigliano alle ossa corte: presentano un tessuto spugnoso al
centro, con un rivestimento laminare di tessuto compatto. Esempi di ossa piatte:
ossa del cranio, ossa del bacino, ossa dello sterno ecc.
 Le ossa irregolari. Sono le ossa di forma irregolare. Esempi di ossa irregolare:
osso sfenoide e osso etmoide del cranio.
 Le ossa sesamoidi. Sono le ossa che hanno un aspetto simile ai semi di
sesamo. La loro funzione è favorire la meccanica del movimento. Esempi di
ossa sesamoidi: rotula e osso pisiforme del carpo della mano.
La scheletro ricopre diverse importanti funzioni:

 Provvede a dare forma al corpo.


 Garantisce sostegno e protezione ad alcuni organi interni.
 Permette i movimenti del corpo.
 Produce le cellule del sangue, attraverso il midollo osseo.
 Funge da punto di stoccaggio dei minerali assunti con la dieta e fondamentali
per la buona salute dell'intero organismo.

TESSUTO CARTILAGINEO
Il tessuto cartilagineo (o cartilagine) è un tessuto connettivo, avente
funzione di sostegno e dotato di estrema flessibilità e resistenza. La
cartilagine è costituita da cellule particolari – i cosiddetti condrociti – ed è
sprovvista di vasi sanguigni. Nel corpo umano, il tessuto cartilagineo
presente può avere peculiarità diverse, a seconda delle funzioni che deve
svolgere. A tal proposito, si pensi per esempio alla cartilagine dei padiglioni
auricolari e alla cartilagine dei menischi del ginocchio: pur appartenendo alla
stessa categoria di tessuto, e pur essendo composti da condrociti, questi due
tessuti cartilaginei differiscono notevolmente per consistenza e proprietà
specifiche.

Tipi di cartilagine del corpo Dove trovarla? Alcuni esempi


umano
Cartilagine ialina Costole, naso, trachea e laringe
Cartilagine elastica Padiglione auricolare, tuba di Eustachio
ed epiglottide
Cartilagine fibrosa Dischi intervertebrali, menischi e sinfisi
pubica

MUSCOLI
I muscoli sono gli organi deputati al movimento del corpo e di alcune sue
parti. Essi, infatti, conferiscono motilità allo scheletro, ad alcuni organi di
senso (per esempio gli occhi) e a piccole strutture anatomiche (per esempio i
peli della cute). L'apparato locomotore, per la precisione la sua componente
muscolare, comprende due tipologie diverse di muscoli:

 I muscoli striati
 I muscoli lisci
Alla tipologia dei muscoli striati appartengono la muscolatura scheletrica e
la muscolatura cardiaca (o miocardio). La muscolatura scheletrica include
tutti gli elementi muscolari che, attraverso la loro unione alle ossa dello
scheletro, consentono il movimento del corpo. La muscolatura cardiaca,
invece, è la componente muscolare che caratterizza le pareti contrattili (atri e
ventricoli) del cuore. Mentre la muscolatura scheletrica è volontaria (cioè è
l'essere umano, attraverso impulsi nervosi, a comandarne la contrazione ed
il rilassamento), la muscolatura cardiaca è involontaria e possiede la
straordinaria capacità di autocontrarsi.
I muscoli lisci sono gli elementi muscolari caratteristici degli organi interni
cavi, come per esempio lo stomaco, l'intestino, la vescica, l'utero, i vasi
sanguigni, i vasi linfatici e di alcune strutture anatomiche particolari tra cui la
parte interna del globo oculare (muscoli dilatatori della pupilla) e i peli cutanei
(muscoli erettori dei peli). I muscoli lisci sono involontari.

TENDINI
Un tendine è una formazione di tessuto connettivo fibroso, dotato di una
certa flessibilità, che unisce un muscolo ad un elemento osseo. Quindi, i
muscoli scheletrici precedentemente descritti trovano inserzione sullo
scheletro, per mezzo dei tendini. I testi e gli esperti di anatomia hanno la
tendenza a identificare l'estremità iniziale e l'estremità terminale di un
muscolo con il tendine presente su ciascuna di queste due estremità. La
funzione dei tendini è trasformare in movimento la forza generata dalla
contrazione dei muscoli scheletrici.
Gli anatomisti hanno calcolato che, nel corpo umano, ci sono 267 tendini.

ARTICOLAZIONI
Le articolazioni sono strutture anatomiche, talora complesse, che mettono
in reciproco contatto due o più ossa. Nel corpo umano, ce ne sono circa 360
e il loro compito è tenere uniti i vari segmenti ossei, in modo tale che lo
scheletro possa adempiere alla sua funzione di sostegno, mobilità e
protezione.
Gli anatomisti suddividono le articolazioni in tre categorie principali:

 Le articolazioni fibrose (o sinartrosi), prive di mobilità e le cui ossa sono unite


da tessuto fibroso. Ne sono esempio le ossa del cranio.
 Le articolazioni cartilaginee (o anfiartrosi), dotate di scarsa mobilità e le cui
ossa sono legate da cartilagine. Classici esempi di anfiartrosi sono le vertebre
della colonna vertebrale.
 Le articolazioni sinoviali (o diartrosi), che grazie alla loro particolare
conformazione sono estremamente mobili. Concorrono a questa particolare
conformazione elementi quali: le superfici articolari (cioè delle ossa coinvolte
nella diartrosi), la capsula articolare, la cavità articolare, lo strato di cartilagine
ialina che ricopre le superfici articolari, la membrana sinoviale (o sinovia), le
borse sinoviali, i legamenti e i tendini. Le più note diartrosi sono le articolazioni di
ginocchio, spalla o caviglia. Una borsa sinoviale è una sacca ripiena di liquido,
avvolta da membrana sinoviale. La presenza delle borse sinoviali, a livello
delle diartrosi, ha lo scopo di ridurre l'attrito tra le componenti ossee coinvolte.
LEGAMENTI
I legamenti sono formazioni di tessuto connettivo fibroso che uniscono tra
loro due ossa distinte o due parti differenti dello stesso osso. Sono
componenti fondamentali delle articolazioni: da loro, infatti, dipende il
movimento controllato e fisiologico degli elementi articolari. Senza i
legamenti o se i suoi legamenti presentano una lesione, un'articolazione
funziona male ed è instabile.

PATOLOGIE
Tra le più importanti patologie dell'apparato locomotore, rientrano: l'artrite, le
fratture ossee, le lesioni muscolari, la tendinite e le distorsioni articolari.

 Le varie forme di artrite. Artrite è il termine medico che indica la presenza di


un'infiammazione a carico di una o più articolazioni. Esistono diversi tipi (o
forme) di artrite, ognuno con cause e caratteristiche peculiari. I tipi di artrite che
meritano una citazione particolare sono: l'osteoartrite (artrosi), l'artrite
reumatoide, la spondilite anchilosante, la spondilosi cervicale, il lupus
eritematoso sistemico, la gotta, la fibromialgia, l'artrite reattiva(o sindrome di
Reiter) e l'artrite psoriasica.
 Le fratture ossee. Com'è facilmente intuibile, una frattura ossea è la rottura di
un osso. Le cause più comuni delle fratture ossee sono i traumi da impatto
(incidenti automobilistici, cadute, traumi sportivi ecc). Un fattore di rischio molto
importante delle fratture ossee è l'osteoporosi. L'osteoporosi è una malattia
sistemica dello scheletro, che provoca un forte indebolimento delle ossa. Tale
indebolimento scaturisce dalla riduzione della massa ossea, che, a sua volta, è
conseguenza del deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo.
 Le contratture, gli stiramenti e gli strappi muscolari. Sono problematiche
specifiche dell'apparato muscolare di gravità crescente. Una contrattura
muscolare è una contrazione involontaria, insistente e dolorosa di uno o più
muscoli scheletrici. Un muscolo contratto è un muscolo rigido, le cui fibre
presentano un'ipertonia apprezzabile al tatto. Uno stiramento muscolare è una
lesione di media entità, che altera il normale tono muscolare. È un problema
che, per gravità, si interpone tra la contrattura e lo strappo di un muscolo
scheletrico. Infine, uno strappo muscolare è una lesione abbastanza grave che
comporta la rottura di un numero non trascurabile di fibre costituenti un
determinato muscolo. Per gravità, gli strappi muscolari precedono sia le
contratture che gli stiramenti muscolari.
 Le varie forme di tendinite. Tendinite è il termine medico che indica
l'infiammazione di un tendine. Tra le possibili cause di tendinite, la più comune
è la ripetizione cronica di microsollecitazioni, che vanno ad alterare la normale
anatomia della struttura tendinea interessata. I tendini più comunemente
soggetti a tendinite sono: il tendine rotuleo del ginocchio, i tendini del gomito e i
tendini della spalla (per la precisione i tendini della cosiddetta cuffia dei rotatori).
 Le distorsioni articolari. Le distorsioni articolari sono il risultato di traumi o
movimenti innaturali a carico delle articolazioni, movimenti che producono un
danno con interessamento più o meno grave dei legamenti. Tale danno ai
legamenti è motivo di una certa instabilità articolare: per instabilità articolare,
s'intende che l'articolazione interessata funziona in maniera anomala e non
permette più l'esecuzione di alcuni movimenti del corpo. Le articolazioni più
soggette a distorsioni sono: il ginocchio, la caviglia, il polso e il gomito. Le
distorsioni articolari sono patologie dell'apparato locomotorio diffuse soprattutto
tra gli sportivi.

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