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MARGHERITA SARFATTI
Margherita Grassini Sarfatti, nata a Venzia nel 1880, è figlia di Amedeo Grassini fondatore della
prima società di vaporetti a Venezia e promotore del turismo al Lido. Margherita appartiene ad una
famiglia ebraica. Il padre a Venezia viveva nel ghetto ebraico prima di trasferirsi a Palazzo Bembo sul
canal Grande. Margherita ebbe un'ottima istruzione, imparando correntemente quattro lingue. Ed ebbe
modo di conoscere personalmente gli scrittori Gabriele D'Annunzio, Giuseppe Fogazzaro e Antonio
Fogazzaro. Fu con quest’ultimo che Margherita decise di convertirsi al cattolicesimo pur mantendo il
proprio ebraismo.
La sua carriera politica inizia nelle file del socialismo leggendo Marx, Turati e Anna Kuliscioff. In
quest’ambito conobbe il giovane Benito Mussolini e tra i due iniziò una relazione dalla quale Mussolini
ricevette aiuto nella sua affermazione sociale. Il rapporto con Mussolini lentamente si deteriorò ma con
l'approvazione delle leggi razziali la sua fuga dall'Italia non venne impedita.
Nel 1898 sposa l'avvocato Cesare Sarfatti, militante socialista, e ne assume il cognome. Inizia la sua
carriera di giornalista a Milano dove nel 1902 scriverà sull’Avanti! della domenica e dal 1909 è assunta
come responsabile della rubrica di critica d'arte dell'Avanti!, organo di stampa del Partito socialista
italiano. Seguiranno collaborazioni con il periodico Unione femminile, la rivista La difesa delle
lavoratrici, Il Popolo d'Italia, Gerarchia.
A Milano sarà la promotrice del gruppo Novecento presso la Galleria Pesaro. Scriverà la biografia di
Benito Mussolini intitolata Dux ma il rapporto tra i due si interrompe nel 1932 quando Mussolini decide
che Margherita non sarà più la benvenuta a Palazzo Venezia. Così nel 1934 ottenuto il passaporto si
trasferisce negli Stati Uniti d’America accolta ufficialmente alla Casa Bianca da Eleanor Roosevelt e alla
NBC spiega cos’è il fascismo. In questi anni la Sarfatti prenderà le distanze dal movimento fascista
anche per opposizione all'avventura coloniale, all'alleanza con Hitler e alle leggi razziali del 1938.
Dopo una serie di viaggi a Parigi, in Uraguay e in Argentina Margherita Sarfatti rientra in Italia nel 1947
e vivrà nella sua villa di Cavallasca, presso Como, sino alla morte, avvenuta all'età di ottantun anni,
nel 1961. L'archivio di Margherita Sarfatti è conservato all'Archivio del '900 del Mart di Rovereto.
IL GRUPPO NOVECENTO
RINASCIMENTO
PLASTICISMO
LINGUAGGIO OTTOCENTESCO
RIFERIMENTI E CONFRONTI
Felice Casorati prediligeva i temi del nudo, del
ritratto e della natura morta. In Meriggio (1923)
REALISMO MAGICO la composizione, in cui convivono corpi e
oggetti comuni, è caratterizzata da una spiccata
ATMOSFERE sintesi lineare e da un rigore quasi geometrico,
ben visibile nel nudo femminile di destra, in
SINTESI, VOLUMI E LINEARISMO forte scorcio, ispirato al Cristo morto (1480) di
Andrea Mantegna.
CRISTO MORTO DI MANTEGNA A BRERA
FELICE CASORATI, RITRATTO DI SILVANA CENNI, 1922, TEMPERA SU TELA,
205 X 105 CM, TORINO COLLEZIONE PRIVATA
FELICE CASORATI, RITRATTO DI SILVANA CENNI, 1922, TEMPERA SU TELA, 205 X 105 CM, TORINO COLLEZIONE PRIVATA
TECNICHE ARCAICHE
LA FAMIGLIA ICONOGRAFIA
FORME ESSENZIALI