Un gruppo di ricercatori dell’Università di Tokyo ha trovato il modo per costruire robot a partire da materiali
comuni, come pezzi di legno. Assemblandoli e istruendo un’intelligenza artificiale nella maniera opportuna, i robot
possono muovere braccia e gambe per svolgere attività utili. L’idea prende spunto dall’arte e dal Ready Made
(letteralmente, già fatto, pronto per l’uso) inventato dall’artista Marcel Duchamp. Nell’arte un oggetto ritrovato può
essere visto come un’opera d’arte; nella declinazione digitale l’oggetto ritrovato può prendere vita in modi inaspettati.
Marcel Li Antunez Roca (che, asieme a Stelarc, ha anticipato di decenni la ricerca dell’uomo/macchina)
Bill Vorn,
Patrick Tresset, che con il robot Paul disegna interpretando il reale
Ken Rinald
France Cade
Garnet Herz
Cecilia Donaggio Luzzatto
GARNET HERZ
L’Intelligenza Artificiale che sfida Picasso e
dipinge come un vero artista
È stato presentato al parco Sokolniki e ha ritratto in breve tempo il paesaggio circostante e i visitatori che
stavano assistendo esterrefatti alla performance Un enorme braccio meccanico chiuso in un cubo di cristallo
estrae un pennello. E, come un vero e proprio artista, inizia a dipingere il paesaggio circostante. Anche la
gente che guarda incredula finisce per essere plasmata (a suo modo) sulla tela. Non appena un nuovo
individuo entra nel campo visivo del robot, quest’ultimo lo aggiunge al quadro, tracciando con forza nuove
pennellate. Nell’arco di due settimane il robot-artista ha tracciato quasi 56.000 colpi di pennello, utilizzando
quattro litri di vernice. Il risultato? Due quadri. Il robot è stato sviluppato dalla compagnia russa di tecnologia
interattiva Hello Computer insieme alla giapponese FANUC e Rosbank. Questo curioso macchinario è stato in
grado di scannerizzare i vestiti dei moscoviti che stavano passeggiando per il parco (più di 4.500 persone!) e
li ha ritratti sulla tela. “Ogni passante è stato inconsapevolmente co-autore di questa originale opera d’arte”,
ha spiegato Ekaterina Kovaleva, co-fondatrice e responsabile delle relazioni pubbliche di Hello Computer
Così come ha fatto sapere il direttore tecnico del progetto, Maksim Yakhontov, il computer ha appreso a
utilizzare il pennello come Monet direttamente da un artista in carne e ossa, che ha trascorso lunghe ore a
“insegnare” al robot a ripetere lo stesso movimento con i pennelli e il colore.
A Mosca un robot che dipinge (quasi) come Monet
https://www.artribune.com/television/2016/12/video-cant-help-myself-opera-robotica-guggenheim-new-york/
Cosa presentare? “Robotica, realtà virtuale, realtà aumentata, progetti di rete, telepresenza e comunicazione, eventi
interattivi con il pubblico, interfacce innovative, hardware e software, app, stampe 3D, tagli laser e qualsiasi
espressione della cosiddetta new media art sono percorribili per partecipare”,