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Primo Rinascimento

I più grandi esponenti di quest’epoca


Il Primo Rinascimento

all’inizio del XV secolo l’arte italiana migliorò,  proponendo una visione


artistica pienamente innovativa, e che segnò l’inizio della modernità.
Il rinascimento si formò a Firenze una delle città più ricche d’Italia. La
ricchezza che vi regnava permise di investire nelle opere.
Si diffonde in tutta Italia e tutta Europa.
L’arte italiana non nasce ma bensì rinasce da quella classica, associamo
così il nome di arte rinascimentale.
Donatello
Il fiorentino Donato di Niccolò di Betto Bardi, detto
Donatello (1386-1466) è una figura chiave del
Rinascimento ed è il maggiore scultore del '400.
Conobbe molti grandi artisti e la sua formazione avviene
nel cantiere di ghiberti. Inoltre conobbe Brunelleschi ed
insieme a lui si recò a Roma per studiare i monumenti
antichi
Il Crocifisso

Donatello scolpì un crocifisso,


ma Brunelleschi lo criticò
definendolo simile ad un
contadino e ne scolpì uno a sua
volta. Donatello ne rimase così
stupito da dirgli:

“a te è conceduto fare i Cristi


ed a me i contadini”
Il Banchetto di Erode

Rilievo realizzato nel fonte


battesimale di Siena, narra la
decapitazione del Battista su
richiesta di Salomè.

Gli archi a tutto sesto


riprendono la domus romana
ed il tempo della storia è
costruito mediante lo spazio.

Banchetto di erode 1427


David
prima statua di nudo del
Rinascimento. L’eroe è nudo
perché è difeso solo dalla propria
virtù morale.

Il corpo è sbilanciato, la spada è


troppo grande per la figura
adolescenziale. Questo crea uno
squilibrio compositivo e suscita
instabilità.

Alcune anomalie portano a


pensare che si tratti di Mercurio,
assassino di Argo.
David 1452
Erasmo da Narni

Eretto sul piazzale della Basilica


di Sant’Antonio, dedicato al
condottiero veneto Erasmo da
Narni.

La statua è svincolata
dall’architettura.

è visibile un’impressione di
fermezza e superiorità.
Masaccio
Tommaso di Giovanni Cassai
(1401-1428), fondatore dell’umanesimo
in pittura, lascia una traccia
fondamentale nell’arte influenzando
pittori di tutte le epoche.
Trittico di San Giovenale

Chiesa del Carmine, Pisa

influssi di Giotto, Brunelleschi e


Donatello. Nel pannello
centrale è evidente l’uso della
prospettiva. Masaccio
concretizza che l’arte deve
essere imitazione della natura.

1422
La Crocifissione
Faceva parte del polittico di
Pisa.

Va guardato dal basso verso


l’alto.

è presente la Madonna a
sinistra, San Giovanni a destra,
in cima alla croce è posto
l’albero della vita.

La Maddalena da un senso di
movimento alla scena.
Affreschi della Cappella Brancacci

affreschi della Cappella


Brancacci nella chiesa del
Carmine di Firenze

il ciclo narra Storie di San


Pietro, precedute a destra dal
Peccato originale, a sinistra
dalla Cacciata dei progenitori

1423-1428
Nel Tributo c’è una precisa costruzione della profondità spaziale.
Ogni personaggio ha una sua importanza, le aureole partecipano alla
prospettiva spaziale. il dipinto è diviso in tre momenti.
Cacciata dei Progenitori

Adamo si copre il volto ed Eva


si copre i genitali gridando di
dolore mentre un angelo gli
ordina di uscire dal paradiso
terrestre.

la visibile commozione dei


personaggi richiama riferimenti
all’arte classica.
Trinità
Affresco in Santa Maria
Novella.

tutti i personaggi hanno le


stesse dimensioni.

è presente l’utilizzo della


prospettiva.

le figure sono realistiche e


fortemente tridimensionali

1426-1428
si accentua l’importanza della prospettiva come strumento di
dominio sulla realtà.
masaccio dipinse una finta architettura.
l’occhio dello spettatore è allineato con il piano.

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