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1 Masaccio e Masolino
Masaccio, nato nel 1401 a San Giovanni Valdarno, si impose come un'importante figura artistica a Firenze durante il
Rinascimento. Per affermarsi, collaborò con il pittore più anziano Masolino da Panicale. Nel 1423, mentre Gentile da
Fabriano terminava l'Adorazione dei Magi, Masolino dipinse una Madonna col Bambino per celebrare un matrimonio,
utilizzando lo stile del Gotico internazionale.
LA SANT’ANNA METTERZA
Masolino dipinse anche la Sant'Anna metterza per la chiesa di Sant'Ambrogio, aiutato da Masaccio. Le figure del gruppo
centrale della Madonna con il Bambino mostrano uno studio delle forme tridimensionale, influenzato dalla prospettiva di
Brunelleschi e Donatello. Questo contrastava con l'arte del Gotico internazionale, che era più piatta e priva di concretezza
anatomica.
2 La Cappella Brancacci
Masolino e Masaccio rappresentavano due mondi profondamente diversi e apparentemente inconciliabili, che per
necessità dovettero incontrarsi nella loro impresa più grande: la decorazione di una cappella nella chiesa fiorentina del
Carmine, che apparteneva al mercante di seta Felice Brancacci. Qui la personalità del maestro più giovane finì per
dominare su quella del più anziano.
ADAMO ED EVA
L'uno di fronte all'altro, nel registro superiore della parete d'ingresso, sono rappresentati due episodi della Genesi: la
Tentazione di Adamo ed Eva da parte del serpente e la Cacciata dal Paradiso terrestre. Masolino raffigura la Tentazione
con Adamo ed Eva ritratti nudi, ma paradossalmente quasi senza corpo, mentre Masaccio rappresenta la Cacciata in
modo molto diverso, con Adamo ed Eva che escono dal Paradiso attraverso un portale e camminano in un paesaggio
brullo e concreto. Le figure di Masaccio sono tormentate da un estremo dolore, simile ai Profeti scolpiti da Donatello.
L'influenza di Donatello sulla formazione di Masaccio è evidente nelle sue rappresentazioni dei personaggi.
IL TRIBUTO
Nella scena del Tributo, Masaccio applica le novità prospettiche brunelleschiane per creare una scenografia unica e
tridimensionale. La storia è divisa in tre momenti: Cristo al centro, accerchiato dagli Apostoli e bloccato dal gabelliere,
indica a Pietro di andare a pescare la moneta necessaria per pagare la tassa. I tre episodi sono allestiti in un paesaggio
collinare con un vero cielo atmosferico e ombre reali proiettate a terra. Masaccio ha dotato gli apostoli di aureole in
scorcio, sottolineando ulteriormente la sua solerzia spaziale e tridimensionale.
3 Il Polittico di Pisa
Nel 1426, Masaccio venne commissionato per creare un polittico per la chiesa di Pisa, dedicato ai santi Giuliano e Nicola.
L'opera è giunta in frammenti dispersi e si ipotizza che le figure fossero unificate in uno spazio unico, con uno sfondo
tridimensionale.
LA PREDELLA
La base del polittico era costituita da una predella composta da cinque pannelli, narrando storie dei santi sopra di essi.
Nell'Adorazione dei Magi, presente nel pannello centrale della predella, si possono notare dettagli realistici come
paesaggi, ombre, aureole in prospettiva e un'attenta disposizione delle figure nello spazio.
LA CROCIFISSIONE DI CAPODIMONTE
La Crocifissione, che faceva parte del polittico di Pisa, mostra una luce simile a quella presente nell'Adorazione dei Magi.
Masaccio utilizza gesti potenti, come le braccia aperte della Maddalena e la disposizione dei piedi di San Giovanni, per
esprimere la terza dimensione. Inoltre, la figura di Cristo è raffigurata senza collo, in un scorcio realistico della sua testa
senza vita.