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CAPPELLA BRANCACCI

Masaccio
La cappella Brancacci è il frutto della collaborazione di Masaccio e Masolino che hanno
lavorato insieme per realizzare gli affreschi con le storie di san Pietro raccontato sia
come pescatore (riprendendo la professione dei Brancacci ovvero scambio di merci per
via marittima) che come primo papa.

Masolino e Masaccio intervenivano gli uni negli affreschi degli altri come per esempio
nel registro superiore, mentre nella fascia bassa è intervenuto solo Masaccio dove
dipinse il Tributo che rimase incompiuto data la morte di Brancacci. Quindi la cappella
viene dedicata alla Madonna del Popolo e i lavori ripresi da Filippo Lippi.

Negli affreschi ritroviamo sia il Medioevo tardogotico di Masolino sia il neo


rinascimento di Masaccio. Masolino realizzò il Peccato Originale dove si raffigurano
Adamo ed Eva come due persone fiabesche totalmente inespressive e privi di
partecipazione psicologica. Vengono raffigurati senza essere poggiati su un piano e Eva
si tiene con la mano destra un albero da cui parte un serpente con la faccia da donna
poiché è stata lei a tentare Adamo.

Nella Cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre fatta da Masaccio si


raffigurano Adamo ed Eva con volti strazianti e deformati. Essi escono dalla porta del
paradiso dai cui fuoriescono delle spirali di vento che li buttano nel deserto. Dall'alto
compare un angelo con una spada in mano che li caccia, appunto, dal paradiso terrestre.

Sempre nella Cappella Brancacci, Masaccio realizza l'affresco più importante: Il


Tributo. Nel Tributo i raffigura un episodio del vangelo dove Gesù e gli apostoli sono
arrivati nella città di Cafarnao e vengono bloccati da un gabelliere che gli impone di
pagare un tributo. Il dipinto è diviso in tre parti, al centro la richiesta del tributo, a
sinistra San Pietro che pesca nel lago un pesce e dalla sua bocca estrae una moneta, e a
destra il pagamento. Lo sfondo è prettamente invernale dipinto con colori freddi e
luminosi. Notiamo inoltre che il chiaroscuro è composto da una forte illuminazione
proveniente da destra. I gesti in quest'opera sono importanti poiché sono loro che ci
permettono di leggere l'opera in modo cronologico, vediamo infatti Gesù che indica
verso san Pietro e la testa di Gesù è il punto di fuga delle linee degli elementi
architettonici.

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