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Pittura romanica-gotica

• L’Italia risente dell’influenza bizantina


formalmente resta ancorata agli astratti
schematismi bizantini ma i contenuti
iniziano progressivamente a cambiare.
• Tipologia più usata sono i dipinti su tavola
• In particolare i CROCIFISSI
Tipologie di crocifissi: CHRìSTUS TRìUMPHANS e
CHRìSTUS PATIENS
Terminologia croce
CHRìSTUS TRìUMPHANS
Maestro Guglielmo

• Il cristo trionfante
rappresenta Gesù
ancora vivo
• Capo eretto
• occhi aperti
• piedi divaricati
Anonimo, CHRìSTUS patiens

• Cristo sofferente
• Morto
• Capo reclinato occhi
serrati
• Privilegia la sofferenza e
la partecipazione divina al
dolore umano
• Cristo uomo ha il
sopravvento sul Cristo
Dio
Giotto di Bondone noto come GIOTTO 1267- “il
miglior dipintor del mondo” G. Boccaccio
• Il rinnovamento della pittura
riconosciuto dai contemporanei
• Spiritoso e arguto
• Pastore, sorpreso da Cimabue
mentre disegnava una pecora
• Precursore delle teorie
rinascimentali
• Esprime la propria concezione del
mondo e della società
• Interprete della collettività
borghese laica e religiosa
• Eredita da cimabue il senso del
volume con l’uso del chiaroscuro
Giotto, crocifisso, S. Maria Novella, Firenze
la grande novità è l’umanizzazione del Cristo sulla croce rispetto ai precedenti

fondati sul modello del “Christus patiens

• Giotto abbandonò l'iconografia del


Cristo inarcato, per dipingerlo in
una posa più naturalistica, con le
gambe piegate sotto il peso del
corpo. Inoltre dispose le gambe
incrociate e bloccate da un solo
chiodo sui piedi.
• Nel recente restauro si è scoperto
che Giotto modifica le misure
tradizionali della croce per poter
dipingere il nuovo tipo di Cristo ed
in seguito fa aggiungere la base
trapezoidale per inserire un
accenno del Monte Calvario
Cimabue, Crocifisso, chiesa di S. Croce Firenze
semidistrutto e poi restaurato a causa dell'alluvione di Firenze del 1966.
• si presenta dall'apparenza simile al
Crocifisso aretino, ma a un'analisi
attenta lo stile pittorico è migliorato,
tanto da suggerire che sia stato
eseguito un decennio dopo, intorno al
1280.
• La luce è calcolata e modella con il
chiaroscuro un volume realistico: i
chiari colori dell'addome, girato verso
l'ipotetica fonte di luce, non sono gli
stessi del costato e delle spalle,
sapientemente rappresentati come
illuminati con un angolo di luce diverso.
• Le ombre, appena accennate su
pieghe profonde come quelle dei
gomiti, sono più scure nei solchi tra la
testa e la spalla, sul fianco, tra le
gambe
Affreschi nella chiesa di S. Francesco ad Assisi
Vasari di lui sottolinea «le facoltà dello esser buon pintore, buono imitatore

della natura»;

• Alla bidimensionalità bizantina si sostituisce LA TERZA DIMENSIONE


• Prospettiva empirica
• Per la prima volta c’è fusione tra architettura e spazio rappresentato
• Le figure si dispongono per piani

la pergamena originale
della benedizione di San Francesco,
custodita ad Assisi
nella Basilica Inferiore,
nella parte bassa della pergamena,
notiamo il grande Tau, con il quale
San Francesco era solito firmare
le sue lettere.
La basilica di San Francesco ad Assisi
venne iniziata nel 1228 a Gregorio IX e conclusa nel 1253 da Innocenzo IV
San Francesco-Assisi, basilica superiore
San Francesco-Assisi, basilica inferiore
San Francesco-Assisi, basilica superiore
San Francesco-Assisi, basilica superiore
Giotto: Rinuncia ai beni terreni, Basilica di S.
Francesco Assisi
È organizzata secondo uno
schema di due fasce verticali
intervallate dallo sfondo neutro:
a sinistra Bernardone, il padre
di francesco infuriato, viene
trattenuto da un uomo; dietro di
lui si dispiegano i cittadini
borghesi
Destra San Francesco
spogliato che prega
asceticamente verso la mano
di Dio benedicente che appare
tra le nuvole;

La netta spaccatura della scena è


efficacemente simbolica delle
posizioni inconciliabili dei due
schieramenti, che sono il passato e
il presente di Francesco.
Padova cappella degli Scrovegni
• Storia di Cristo da prima della nascita a
dopo la morte
• Concezione spaziale più libera
• Figure più solide
• Colore più intenso
• Rappresenta le Passioni
Padova, cappella degli Scrovegni: Compianto sul Cristo
morto, 1303-1305
Gli angeli ripetono i
gesti di dolore
rafforzandoli

Albero spoglio
insieme alle figure
sottostanti
rafforzano l’idea del
vertice di dolore
Giovanni con le braccia
aperte esprime in modo
teatrale la propria
incredulità

Sofferenza nel
volto della Vergine
MADONNA D’OGNISSANTI
dipinto a tempera e oro eseguito nel 1310 per l’altare dei frati Umiliati nella
chiesa di Ognissanti, attualmente si trova alla Galleria degli Uffizi di Firenze.

• il busto della Madonna si dispone di


scorcio e il volto di trequarti

• la tunica forma decise pieghe


diagonali che segnano, la direttrice del
movimento,e, pur senza grandi
accentuazioni chiaroscurali,
acquistano grande intensità plastica

•In piedi due figure, la sinistra con


in mano una corona mentre a
sinistra ha in mano uno cofanetto.

•La pala presenta un senso di


profondità ed una plasticità delle
forme
• Ai piedi del trono due
angeli inginocchiati
con in mano della
ampolle con rose e
gigli, simboli mariani,
probabilmente tra i
primi esempi di
natura morta.
La Madonna è sproporzionata rispetto alle figure
raffigurate accanto, questo aspetto è una scelta precisa
dell’autore dovuta alla necessità di porre in risalto quanto
più possibile la figura della Vergine e del Bambino ai fedeli.

• La vergine trattiene il
Bambino con la mano
sinistra, il quale viene
raffigurato con una
veste rosa antico, con
rifiniture in oro. Il
Bambino si pone in
posizione di

benedizione .
Maestà di Cimabue- Madonna di ognissanti Giotto

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