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Piero della Francesca (Piero di Benedetto de' Franceschi,

1412-1492) è stato un pittore e matematico del Rinascimento


italiano.
Le sue opere sono mirabilmente sospese tra arte, geometria e
complesso sistema di lettura a più livelli, dove confluiscono
questioni teologiche, filosofiche e d'attualità. Riuscì ad
armonizzare, nella vita quanto nelle opere, i valori intellettuali e
spirituali del suo tempo, condensando molteplici influssi e
mediando tra tradizione e modernità, tra religiosità e nuove
affermazioni dell'Umanesimo, tra razionalità ed estetica.

1452-1458
L'Annunciazione è un affresco (329 x 193 cm) di
Piero della Francesca, facente parte delle Storie
della Vera Croce nella cappella maggiore della
basilica di San Francesco ad Arezzo.
TEMA BIBLICO
“Storie della Vera Croce” è un ciclo di affreschi,
uno dei capolavori della pittura rinascimentale.

L’Annunciazione si trova nel registro


inferiore nella parete centrale, a sinistra
della vetrata.
L’unico affresco che rappresenta una
scena datata ai tempi di Cristo.

La posizione delle colonne separa verticalmente la


scena in due metà, da un lato era un retaggio degli
scomparti tradizionali dei polittici, dall'altro
simboleggiava il contatto tra mondo divino e umano. La
diagonale dell'architrave unisce le mani del Dio Padre con il
volto di Maria e suggerisce l'andamento dello Spirito Santo. La
prospettiva è quindi, in questo caso, messa al servizio del tema
cristiano.

La luce proviene con incisività da destra (ombra della pertica in


alto, ombra del loggiato dietro l'Angelo), e rispetta
l'illuminazione naturale della cappella (la finestra è infatti in
questo caso a destra), ma sembra anche suggerire che la luce
provenga dal centro della cappella stessa, dal Crocifisso appeso.

L’arcangelo e la vergine vengono raffigurati entrambi sulla linea


orizzontale, sotto una doppia campata, come se la donna fosse
al sicuro agli occhi dell’arcangelo al suo fianco.

Lo sguardo della madonna è collocato in uno spazio indefinito.


L’opera è circondata da una cornice d’oro, peculiarità delle
opere dell’autore. Esso dona luminosità all’intera opera.

L’affresco, di appartenenza visibilmente rinascimentale, vede la


presenza di numerosi rimandi all’arte classica:
-la colonna di ordine ionico
-architrave tripartita
in più gli elementi rinascimentali:
-prospettiva geometrica brunelleschiana
-la luce

L'Angelo, in ginocchio, fa un gesto di saluto alla Vergine,


mentre nella mano sinistra tiene un ramoscello di palma,
presagio del martirio di Cristo. La palma era infatti un albero
che frutta solo quando sembra già morto, per questo venne
scelto come simbolo del sacrificio dei martiri.
Maria sta ruotando il corpo sorpresa dall'Angelo. Nella mano
sinistra tiene il libro, che simboleggia le Sacre Scritture. Le
palpebre abbassate la caratterizzano nella posa e nella
riflessione. Il suo vestito è tipico delle rappresentazioni
mariane: rosso con mantello blu e velo bianco. Come tipico
nelle opere di Piero i colori ricorrono come in una scacchiera,
in questo caso nelle vesti di Dio Padre e nel vestito di Maria.

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