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l protagonista
Il protagonista è Gesù, figura centrale della
rappresentazione, che viene mostrato frontalmente, con le
mani giunte e gli occhi che, umili, guardano verso il basso.
Angeli:
Lateralmente, a sinistra del dipinto, tre angeli dalle vesti e
dalle ali colorate assistono al battesimo, sulla testa
indossano delle coroncine:
o due angeli guardano verso Gesù;
o il terzo appoggia amabilmente la mano sulla spalla del
compagno e guarda verso l’osservatore quasi a
volerlo coinvolgere nell’avvenimento.
Albero:
L’alto fusto dell’albero sulla sinistra cattura l’attenzione
dell’osservatore, ricorda una colonna, il tronco pallido è
dipinto dello stesso bianco del corpo di Cristo.
Le $igure
Ponzio Pilato, che assiste impotente alla tortura, sarebbe in realtà
l’imperatore di Bisanzio Giovanni VIII. I flagellatori sarebbero gli
infedeli, e in effetti sia gli atteggiamenti sia le fisionomie
rimandano alle figure dei pirati turchi e mongoli. Il personaggio di
spalle sarebbe invece il sultano Maometto II che intendeva
insediarsi sul trono di Bisanzio: egli è infatti a piedi scalzi, mentre
è Giovanni VIII a indossare i purpurei calzari imperiali, che solo gli
imperatori bizantini potevano portare. I tre uomini in primo piano
sarebbero invece, da sinistra: il cardinale Bessarione, ossia il
delegato bizantino che molto si adoperò durante il Concilio di
Ferrara e Firenze del 1438-39, nella speranza di ottenere l’aiuto
occidentale contro gli Ottomani e di scongiurare la caduta di
Costantinopoli; Tommaso Paleologo, pretendente senza speranza
al trono di Bisanzio (e difatti anch’egli è scalzo); infine, Niccolò III
d’Este, il quale ospitò parte del Concilio a Ferrara.
Il David marmoreo
Il David bronzeo