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Piero della Francesca- Battesimo di Cristo

Il Battesimo di Cristo è un dipinto di Piero della Francesca di datazione incerta tra il 1440 e il
1460, conservato alla National Gallery di Londra. Si tratta di una tavola dipinta a tempera all’uovo
su due pannelli di legno di pioppo, commissionata dal Monastero camaldolese di Sansepolcro in
Toscana.
Il paese raffigurato a mezza distanza nel dipinto, alla sinistra di Cristo, potrebbe essere proprio
Sansepolcro. Originariamente quest’opera faceva parte di un trittico, con ai lati San Pietro e San
Paolo e una predella di Matteo di Giovanni.
La colorazione sui toni pastello avvalora l’ipotesi di una datazione più vicina al 1440, quando Piero
della Francesca era ancora legato allo stile del suo maestro Domenico Veneziano, mentre l’attento
studio di uno schema geometrico fa pensare al progresso successivo del pittore.
Piero della Francesca era noto ai suoi tempi come un’autorità in fatto di prospettiva e sulla
geometria: la sua attenzione al tema è testimoniata, tra le altre cose, dal braccio e dalla gamba di
Giovanni, che formano due angoli della stessa ampiezza.
La composizione è centrata sulla figura di Cristo che viene battezzato nel fiume Giordano da
Giovanni Battista, che si colloca a destra. L’azione è sospesa proprio nel momento in cui l’acqua
sta per cadere sul capo di Cristo. Sopra Cristo c’è una colomba, che rappresenta lo Spirito Santo,
con la forma delle sue ali accorciate che ricordano le nuvole nel cielo. La cornice originaria del
trittico potrebbe aver incluso un tondo sopra la colomba che mostra Dio Padre, che con Cristo e la
colomba che rappresenta lo Spirito Santo completerebbe la Santissima Trinità. La figura di Cristo,
la mano di Giovanni con la ciotola, e l’uccello formano un asse che divide il dipinto in due parti
simmetriche.
Separati da Gesù dal tronco dell’albero, a sinistra, ci sono tre angeli, che in una rottura con
l’iconografia tradizionale, non sostengono le vesti di Cristo, ma si tengono per mano. Questa
potrebbe essere un’allusione al contemporaneo Concilio di Firenze, il cui obiettivo era
l’unificazione delle Chiese d’Occidente e d’Oriente.
Tale simbolismo è suggerito anche dalla presenza, dietro l’uomo che si spoglia sulla destra, di
figure vestite in maniera orientale, solitamente interpretate come sacerdoti bizantini. Queste figure
indicano verso il cielo stupefatte davanti al miracolo dell’apparizione della colomba.
La scena del Battesimo di Cristo di Piero della Francesca è priva di ombre, la luce è omogenea e
uniforme, antinaturalistica, e si alternano colori caldi e colori freddi.
Andrea del Verrocchio-Battesimo di Cristo
Il Battesimo di Cristo è un dipinto a olio e tempera su tavola di Andrea del Verrocchio, Leonardo da
Vinci e altri pittori di bottega, databile tra il 1475 ed il 1478 e conservato nella Galleria degli
Uffizi a Firenze.

Il dipinto era destinato al monastero vallombrosano di San Salvi. La pala fu poi portata nel
monastero di Santa Verdiana e, quindi, nella Galleria di Belle Arti. Arrivò infine agli Uffizi nel 1810.
Secondo le fonti Verrocchio ha dipinto solamente la figura di Cristo. Secondo gli storici infatti, lo
stile dell’opera rivela che fu realizzata, quasi del tutto, da molti allievi e non tutti di grande capacità.
Solamente in un ulteriore momento, nella fase finale, intervenne il giovane Leonardo Da Vinci.

Leonardo realizzò la figura che è qualitativamente più importante. Infatti l’angelo a sinistra è
interamente di mano del maestro giovane. Di Leonardo è anche il paesaggio sullo sfondo.
Entrambe gli interventi attestano la grandezza del giovane Leonardo che operava nella Bottega del
Verrocchio.

Sempre secondo alcuni critici ne Il battesimo di Cristo lavorò anche Sandro Botticelli. Del maestro
sono le figure di San Giovanni Battista e l’altro angelo.

Gesù è in piedi al centro del dipinto con i piedi nudi immersi nell’acqua del fiume. Accanto a lui, a
destra, San Giovanni solleva una ciotola e rovescia dell’acqua sul capo di Cristo. In alto si
intravedono due braccia che si sporgono verso il basso e quindi una colomba in stallo nel cielo con
le ali aperte. Dalla testa del volatile si espandono verso il basso alcuni raggi dorati. A sinistra due
angeli inginocchiati assistono Gesù. Uno di loro sorregge un telo chiaro mentre l’altro prega con le
mani giunte.Sulla sinistra dell’opera, una palma fa da sfondo al gruppo degli angeli mentre a destra
si intravede un alto sperone roccioso. Due volatili in picchiata scendono verso gli alberi che
crescono in cima alle rocce.

Nel dipinto sono presenti alcune simbologie iconografiche. I due uccelli uno bianco, l’altro nero,
rappresentano gli opposti bene e male. In alto, liberata dalle mani di Cristo si trova una colomba,
simbolo dello spirito santo.Secondo gli storici, Leonardo è l’autore di particolari
particolarmente realistici come la leggera peluria che cresce sul pube di Cristo.
Infatti, questi particolari, sono realizzati in modo morbido e realistico
diversamente dalle angolosità del perizoma rosso. Anche di Leonardo,
probabilmente, sono le acque del fiume in primo piano. Le mani di Dio Padre
invece, in alto, che si intravedono appena, sembrano di mano meno esperta.
Anche le rocce affioranti sono state modellate in modo poco credibile. Il
giovane pittore fu probabilmente l’autore della tecnica dello sfumato e della
prospettiva aerea che valorizzano la resa ambientale.

Leonardo da Vinci fu l’autore dello sfumato presente sulle figure e della prospettiva aerea. Questa
tecnica permette di realizzare la profondità spaziale con l’utilizzo del colore e della sfumatura. La
profondità inoltre è resa con la prospettiva di definizione dei contorni, la diminuzione dei contrasti e
della saturazione dei colori.

La prospettiva cromatica prevede di utilizzare toni caldi per il primo piano e freddi per lo sfondo.
Infatti, i dipinti di Leonardo possiedono sfondi tendenti all’azzurro.

a Leonardo è attribuita una modifica strutturale importante. Sembra che il maestro eliminò una
parte della tavola sul margine sinistro. Questa modifica permise alla composizione di risultare
meno rigida. Infatti la figura di Cristo non è geometricamente al centro.La composizione è
triangolare con il vertice nella la ciotola posta nelle mani di San Giovanni Battista. Il triangolo sale
lungo l’angelo di sinistra e, verso destra, lungo la figura di San Giovanni Battista.

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