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ARTE.

IMPRESSIONISMO.
Sarà un movimento artistico che nascerà in Francia con l’avvento
della terza repubblica. La sua patria fu Parigi che in questo periodo
vede uno sviluppo culturale senza precedenti, con l’apertura di
teatri, cinema e soprattuto di ca è. Questi ultimi saranno il vero e
proprio palcoscenico artistico, frequentato da pittori e non solo che
si confrontano sulle novità artistiche dell’epoca.

Gli impressionisti saranno gli della borghesia mercantile e si


opporranno alle Accademie rinnegando la loro impostazione,
cercando una maggiore autonomia e libertà di espressione
artistica. L’Impressionismo si svilupperà in modo anomalo alle altre
correnti pittoriche per via della mancanza di canoni ben precisi e la
disparata provenienza sociale degli artisti che parteciparono a
questo movimento.

I pittori impressionisti realizzavano le loro opere basandosi


sull’impressione dell’attimo, ri utando schemi geometrici che
limitavano la libertà del dipinto. Si cercherà di cogliere la sostanza
delle cose basandosi sulla visione dell’attimo, cercando di
immortalarla con pennellate e disegni dal tocco leggero e veloce.
La visione dell’attimo fuggente era dettata dalla luce che colpiva un
oggetto, luce che viene rappresentata esattamente così come
compare nella realtà con i suoi mutamenti veloci. L’artista però non
dipingerà la realtà bensì le sensazioni che scaturiscono.

ÉDOUARD MANET.
Un pittore che viene collegato agli impressionisti ma che ha una
precisa autonomia.

-Ricordiamo la “Colazione sull’Erba”, che determinò uno


scandalo sia per i contenuti sia per l’esecuzione che rappresenta
una libertà dell’artista rispetto alle indicazioni della tradizione
pittorica precedente. Fu dipinto da Manet a 30 anni, glio di una
famiglia della borghesia agiata, con un intento provocatorio nella
trattazione del tema. Questo dipinto omaggia un componimento
pittorico di Tiziano dove viene ra gurata una donna nuda con
accanto due musici, al quale Manet si ispirerà principalmente per la
composizione dell’opera. Avrà una struttura triangolare che non
darà prospettiva e profondità alla scena. Quest’opera generò un
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forte scandalo per la scelta della rappresentazione dei soggetti. Il
pittore infatti abbandonerà i canoni classici, ritraendo una comune
ragazza dell’epoca nuda di fronte a due uomini provenienti dalla
media borghesia mentre un’altra donna in fondo alla scena si
bagna nel laghetto. Utilizzerà dei colori poco contrastati tra di loro
limitando l’uso del chiaro-scuro, mettendo in risalto con l’utilizzo di
un colore più acceso la ragazza, quasi per sottolineare la falsità
della borghesia dell’epoca che voleva apparire ne ma che non lo
era.

-Olympia è un dipinto che viene ispirato alla Venere di Urbino di


Tiziano e alla Maja desnuda di Goya. Quest’opera, come la
Colazione sull’erba, da subito genera uno scandalo per via della
componente artistica ma anche tematica. Manet intitola il dipinto
col nome d’arte di molte prostitute, volgendo un ulteriore critica
alla borghesia di quel periodo. Olympia viene ritratta sul letto dove
si pensa svolgesse il suo lavoro, ricordano le fotogra e
pornogra che che circolavano clandestinamente all’interno dei
ca è. Inoltre molti critici attaccarono la tecnica pittorica di Manet in
quanto veniva ritenuta primitiva e piatta, col solo utilizzo del
contrasto tra colori caldi e freddi per accentuare le gure dell’opera
e facendo risultare il soggetto principale come privo di delicatezza
e di dolcezza corporea.

-In barca è un’opera realizzata da Manet che ritrae un uomo al


timone accanto ad una donna borghese posta perfettamente di
pro lo. Il pittore utilizza per questo componimento un taglio
fotogra co molto ravvicinato, abolendo totalmente l’utilizzo del
chiaroscuro nel dipingere il vestito della donna che sarà il risultato
di pennellate veloci orizzontali e diagonali.

-Il bar delle Folies Bergère sarà l’ultimo capolavoro di Manet


prima della sua morte. Ra gura quest’importante locale parigino
(amore per il quotidiano) tramite un originale taglio. Il luogo viene
rappresentato grazie ad uno specchio, che ri ette l’ambiente
chiassoso e luccicante, posto alle spalle di una cameriera dallo
sguardo perso e a itto che osserva lo spettatore direttamente in
viso. Sulla destra si vedrà la presenza dell’osservatore che si pensa
fosse Manet stesso. Sul bancone inoltre troviamo la presenza di
una composizione che ricorda la natura morta per via dell’assenza
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del contrasto degli oggetti rappresentati con gli stessi toni scuri. In
quest’opera è evidente la velocità rappresentativa del pittore che
ritrae l’attimo per sottolineare il caos ispiratogli da quel luogo
d’incontro.

CLAUDE MONET.
Viene considerato l’impressionista dal tratto più originale
impressionistico. Monet ritrae principalmente paesaggi naturali di
campagna e di città tramite un maniacale studio dell’utilizzo dei
colori, com’è ben chiaro all’interno della sua opera più celebre.

-Impressione, sole nascente sarà il dipinto che darà il nome


all’Impressionismo. Ritrae un’alba vista dal porto di Le Havre che
viene rappresentata senza alcun disegno preparatorio, ma con un
tocco veloce e virgolettato per raccontare le sensazioni dell’attimo
fuggente. Le barche in movimento appaiono come ombre, colpite
alle spalle dalla luce diretta del sole nascente. In lontananza si
potranno vedere le gru del porto che quasi si fondono col
paesaggio circostante per via della nebbia grazie all’accostamento
di varie sfumature dello stesso colore. Inoltre si troverà un forte
contrasto cromatico tra colori caldi e freddi che sottolineeranno la
volontà del pittore di rappresentare le sensazioni e non la realtà.

-Barca Giverny ritrae tre ragazze che percorrendo la Senna


cercano di pescare. Monet sembra quasi voler rendere le tre gure
e la barca un tutt’uno con la natura, ritraendo un’acqua calma che
ri ette la barca e le fanciulle. È presente una forte armonia
cromatica, con la messa in risalto dei soggetti ra gurati con toni
chiari e luminosi.

-Cattedrale di Rouen sarà una raccolta di 26 tele adibite allo


studio della luce e del mutamento dei colori in funzione di essa.
Monet ritrarrà la stessa cattedrale posta dinanzi al suo studio in
stagioni diverse così da ottenere una luce in continuo mutamento.

-Stagno delle ninfee sarà la ra gurazione dello stagno che Monet


aveva voluto nella sua casa di campagna e sarà anche il soggetto
prediletto dell’artista che si impegnerà nella ra gurazione delle
ninfee e degli altri elementi naturali col cambiare delle stagioni e
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quindi dei colori. In quest’opera in particolare la luce verdastra
provocata dal salice piangente ci infonde una sensazione di
frescura per via dell’ombra, resa ancora maggiore dalla calma
acqua dello stagno. Questo quadro sembra rappresentare un posto
incantato fermo nel tempo che suscita delle forti emozioni nello
spettatore che si sente quasi immerso in quell’ambiente.

DEGAS.
Rimase un fermo sostenitore del lavoro in atelier nel quale andava
ad arricchire i suoi disegni preparatori volti a cogliere l’attimo con
maggiore precisione e dettaglio.

-La lezione di danza sarà un dipinto realizzato in tre anni di


continuo studio del disegno preparatorio. Rappresenterà l’attimo in
cui l’attento maestro osserva attentamente l’esibizione di danza di
una sua allieva. L’opera avrà un taglio fotogra co e sarà
caratterizzata dalla lucentezza dei colori che risaltano le personalità
e la purezza della scena. Inoltre sarà presente l’utilizzo della
prospettiva a di erenza degli altri pittori impressionisti.

-L’assenzio rappresenterà come solito di Degas una scena interna


di un locale parigino di periferia. Verrà utilizzato un taglio
fotogra co molto stretto che sembrerà quasi dare l’impressione
che lo spettatore riesca a guardare la scena di nascosto. I
protagonisti saranno una prostituta vestita in una maniera sfarzosa
quasi patetica e un borghese. Entrambi avranno uno sguardo perso
privo di speranze.

-Campo da corsa sarà uno dei pochi dipinti impressionisti


realizzati sotto commissione da un privato e sarà anche l’unico
dipinto che ritrae un paesaggio naturale realizzato da Degas. Viene
rappresentata una giornata in campagna trascorsa a cavallo
fornendo un taglio fotogra co molto ravvicinato che ci mostra circa
un quarto della carrozza sulla sinistra.

PIERRE AUGUSTE RENOIR.


Sarà sempre a ascinato dai fenomeni di luce presenti in natura,
determinanti per lo studio dei colori tanto ricercati da egli stesso. Si
recherà in Italia per osservare la natura dai forti colori mediterranei.

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-La Grenoullier verrà realizzato in compagnia del caro amico
Monet. Sono presenti infatti i due modi di essere impressionisti dei
pittori. Monet avrà un tratto più distaccato dalla scena e
prospetticamente più lontano mentre Renoir presterà maggiore
attenzione al lato umano nella sua opera aumentando la vicinanza
della scena allo spettatore.

-Giovane donna con la veletta sarà un’opera alla quale Renoir


presterà particolare attenzione. Compirà studi maniacali sulle
tonalità e sulla luce che lo porteranno al poter rappresentare il velo
che copre il viso della donna con estrema delicatezza accostando
sfumature di colori simile alla tonalità della pelle per ottenere quel
tocco leggero tanto ricercato.

-Moulin de la Galette sarà un’opera realizzata dopo diversi mesi di


studio che porteranno il pittore a frequentare questo luogo. È un
dipinto dai toni molto accesi e vivi che faranno apparire le ombre
non nere ma colorate. Ha una struttura molto particolare in quanto
nessun individuo è isolato dal resto ma si percepisce una forte
unione tra le persone che ballano.

-Colazione dei canottieri rappresenta l’incontro dopo una


mattinata dedicata allo sport da parte di alcuni canottieri con delle
loro amiche. L’ambientazione è in un ristorante più precisamente in
una veranda esterna aperta e con la luce del sole che ltra
attraverso il telo bucato che si trova sopra i canottieri stessi. Renoir
utilizzerà dei toni molto chiari e ricchi di luce che esalteranno i volti
dei personaggi stessi.

PAUL CEZANNE.
Sarà uno dei maggiori artisti post-impressionisti. Verrà da subito
in uenzato dagli impressionisti dai quali partirà per uno studio più
dettagliato e preciso della luce e della lucentezza dei colori, con un
tratto personale tipicamente deciso e carico.

-La casa dell’impiccato sarà uno dei maggiori dipinti di Cezanne il


quale a ermerà che l’arte la si capisce tramite l’occhio e il cervello.
Il pittore da subito mostrerà tendenze che andavano oltre la visione
impressionista. Possiamo notare la rugosità del dipinto e la
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mancanza di esseri umani nel componimento con le case che
sembrano quasi incastonate all’interno della roccia.

-I bagnanti la prospettiva sarà resa dalla riduzione dimensionale


dei bagnanti che più sono lontani più saranno rimpiccioliti. Inoltre il
colore che utilizza il pittore per la tonalità sarà dello stesso colore
delle nuvole e in parte del cielo.

-I giocatori di carte saranno il capolavoro di Cezanne il quale


ra gura i due soggetti come dei manichini inanimati i quali
verranno ra gurati rigidi quasi come se fossero delle gure
geometriche. Questa scelta viene compiuta per sottolineare la
staticità e la monotonia delle loro vite.

-Montagna Sainte-Victoire sarà dipinta negli ultimi anni di vita del


pittore il quale si vedrà ossessionato da questo monte che vede sin
da bambino utilizzando gli stessi colori sia per le case che per il
cielo non utilizzando alcuna prospettiva se non rimpicciolendo il
monte per farci cogliere la lontananza.

GEORGE SEUART.
In questo periodo si avranno varie scoperte nel campo cromatico
che a ermeranno che l’accostamento di due colori elementari
metterà in risalto entrambi.

Queste teorie verranno viste da Seuart come una vera e propria


rivelazione.

-Une baignade à Asnières ra gura alcuni bagnanti che seduti e


sdraiati sulla riva di un ume prendono il sole o fanno il bagno.
Sarà un dipinto tipicamente impressionista se non per i punti di
colore blu accostati sul rosso utilizzati per il cappello del ragazzo in
acqua e inoltre le forme dei personaggi saranno forme
principalmente geometriche che conferiranno una forte staticità
all’opera.

-Un dimanche après-midi viene realizzato tramite il rigoroso


studio della tecnica del puntinismo che seguirà il cerchio cromatico
donando un e etto di lucentezza a tutto il componimento.

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PAUL GAUGUIN.
Farà uso principalmente di colori primari conferendo assenza di
volumi nelle gure che egli intendeva ra gurare, spesso ispirate
dal mondo orientale.

-Il cristo giallo utilizzerà come in gran parte dei componimenti del
pittore un forte e marcato contorno nero che avvolge le sagome dei
personaggi conferendogli spazialità nonostante il mancato utilizzo
della prospettiva. Il cristo viene ra gurato di giallo come il
paesaggio circostante che sta a simboleggiare la presenza e il
valore di cristo nel mondo bretone.

-Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Sarà l’opera che
Gauguin dipinge come testamento prima di un tentativo di suicidio.
Sono rappresentate dodici persone dai tratti orientaleggianti,
attraverso le quali il pittore parlerà della vita e della morte. Inoltre
verranno trattati i grandi temi dell’umanità fornendo una chiave di
lettura di questo dipinto come se fosse la narrazione della storia
dell’uomo con tutti i suoi dubbi. Parlerà inoltre del peccato tramite
la donna in primo piano che prende una mela da un albero e della
purezza rappresentata dal bambino.

VINCENT VAN GOGH.


Da subito Vincent si rese conto della sua diversità dalle altre
persone. Si sentì come un uccellino chiuso in gabbia che
attraverso i disegni trasmetteva i suoi sentimenti e le sue paure.

I suoi primi disegni avevano un compito puramente sperimentale


che vedevano Van Gogh dare vita al suo tratto caratteristico
calcato e ondulato.

-I mangiatori di patate è il primo capolavoro di Vincent il quale


ra gura la cruda realtà dei lavoratori di terreni. I protagonisti
mangiano ciò che hanno raccolto illuminati da una luce so usa
generata da una lampada ad olio. Si vedono le mani scarne e i volti
scheletrici ra gurati senza distinzione, tutti i volti avranno le stesse
sembianze.

-Autoritratti saranno una raccolta di autoritratti personali nei quali


si inizia a delineare lo stile pittorico unico di questo pittore. Sarà
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caratterizzato da lunghe e medie pennellate che creeranno dei tratti
sinuosi e morbidi con i quali si autodipingerà in momenti di
signi cativo cambiamento della sua vita.

-Veduta di Arles aprirà un periodo fecondo per la pittura di Van


Gogh il quale arricchirà la sua tavolozza con colori nuovi più
caratteristici. Si registrerà un forte utilizzo del giallo tipico delle
campagne di questo luogo e dell’accostamento di varie tonalità di
azzurro per donare maggiore spessore al cielo.

-Girasoli saranno una raccolta di una dozzina di opere che egli


realizza rispecchiandosi nei girasoli stessi che verranno dipinti con
sfondi di diverso colore ma che non mutano mai in sostanza.
Avranno un aspetto che annullerà la tridimensionalità ma che
conserverà la vivacità dei girasoli stessi per via dei colori che
ricordano il sole di Arles.

-La camera di Van Gogh ad Arles sarà una raccolta di opere che
utilizzano toni e colori che escludono principalmente l’utilizzo del
bianco e del nero. Gli oggetti assumeranno forme virtuose e
curvilinee distribuiti secondo l’utilizzo della prospettiva che ha il
suo punto di fuga al centro del dipinto.

-Notte stellata sarà realizzata da Van Gogh durante un periodo


di cile della sua vita. In primo piano troviamo un cipresso mentre
in lontananza un paese illuminato da un cielo stellato titanico. La
via lattea infatti sembra dominare spregiudicatamente il cielo
incutendo paura in chi lo osserva. Le stelle sembreranno infatti in
continuo movimento avvolte in un vortice impetuoso e
mastodontico.

-Campo di grano con volo di corvi sarà l’ultimo dipinto di Vincent


prima di spararsi al petto e quindi di morire. In questo dipinto si
riesce a leggere tutta l’angoscia e la tristezza che il pittore provava.
Utilizzerà infatti colori scuri privi di luce in lontananza dalla quale
proverranno dei corvi in gruppo che portaneranno con sé un
presagio di morte e di tempesta che sembra interminabile.

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Gustav Klimt.
Fu uno degli autori di spicco dell’Art Nouveau,
nonché esponente della Secessione viennese. Klimt
inizia il proprio percorso di formazione artistica
presso un accademia dalla quale riceverà
un’impostazione classica, per poi distaccarsi da
questa visione come già è evidente nei suoi disegni,
composti da linee sinuose e rotondeggianti con le
quali ra gura ragazze nude in attimi di intimità,
motivo per il quale furono un grande scandalo.

Idillio.
Un’opera ispirata al rinascimento italiano, in particolare
guardando alle decorazioni della Cappella Sistina, a rescata da
Michelangelo. L’innovazione in quest’opera è la monumentalità
dei soggetti i quali hanno un atteggiamento sognante,
distaccato dalla scena. Inoltre come è tipico dell’Art Nouveau il
tutto viene arricchito da un motivo oreale.

I paesaggi.
Vengono realizzati dalla visione all’interno di un cartoncino
quadrato. Egli a erma che i soggetti ritratti in un quadrato
appaiono sempre armoniosi e con un aspetto paci co. La
forma quadratica non lascia intravedere il celo, per questo
motivo la linea d’orizzonte nei paesaggi di Klimt è sempre
posta in alto come se desse un taglio dall’alto verso il basso.
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Giuditta I.
Il dipinto riprende il racconto di Giuditta, eroina biblica la quale
seduce il generale Oloferne per poi decapitarlo. Giuditta
rappresenta a pieno la gura della femme fatale, una donna
seducente e domatrice. La gura seminuda dell’eroina viene
rappresentata tramite un forte gioco che alterna nella tela
bidimensionalità e tridimensionalità. I dettagli bidimensionali
sono realizzati in oro, essendo Klimt glio di una famiglia di
ora , i quali risaltano fortemente gli occhi socchiusi e sognanti
dell’eroina. Non vi sono linee di contorno, come se la gura di
Giuditta sfumasse per diventare un tutt’uno col resto della tela.

Ritratto di Adele Bloch-Bauer I.


Nel ritratto Adele è avvolta da una tunica di metallo splendente.
I contorni della gura sono incerti. Il dipinto è realizzato in
formato quadrato, de nito da Klimt come ciò che è parte di un
tutto universale, infatti Adele sembra immersa in una super cie
in nta senza con ni priva di restrizioni spaziali. Il dipinto che
appartiene al periodo d’oro, è arricchito con pietre preziose
incastonate in uno strato d’oro. La gura è immersa in un gioco
geometrico e simbolico, dalle forme quadrate e rettangolari ad
un insieme di occhi di Horus, le quali aiutano a mettere in
risalto Adele.

Il Bacio.
Klimt ritrae due amanti durante un gesto d’amore come il
bacio. Le due gure si trovano in corrispondenza di uno
sperone decorato dalla presenza di ori i quali si intrecciano
con le tuniche oro dei due soggetti. La gura dell’uomo viene
decorata con gure rettangolari per esaltare la possanza e la
forma del maschio durante questo gesto quasi di protezione
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nei confronti della donna la quale si abbandona nelle sue
braccia inginocchiata, in segno d’amor e devozione.

I Fauves e Henri Matisse.


Con il termine Fauves che in traduzione signi ca “belve o
selvaggi”, andiamo a de nire un movimento pittorico
d’avanguardia nato in Francia che avrà come esponente
principale Henri Matisse.

Questo movimento si caratterizza per l’utilizzo di colori puri,
escludendo l’uso di sfumature. Il colore risulta aggressivo e
non rispecchia la realtà. Per i Fauves il colore è un mezzo
attraverso il quale è possibile esprimere la propria percezione
della realtà, la quale di conseguenza apparirà non veritiera.

Donna con cappello.


Si tratta del ritratto di sua moglie che indossa un cappello e tra
le mani stringe un ventaglio. Il vestito si propone come un
tumulto di colori lontani dalle reali sembianze del vestito
realmente indossato dalla donna. Matisse utilizza colori
complementari che restituiscono all’immagine un aspetto forte
e dettagliato. I contorni della gura sono marcati da una linea
ombreggiata e dall’uso di un forte contrasto con i colori dello
sfondo.

La Gitana.
Anche in questa tela viene utilizzato un forte contrasto
cromatico, dato da pennellate decise e dall’utilizzo di colori
distanti tra loro. Il soggetto è una donna che tra i capelli ha un
ore rosso, unico elemento che prende il suo colore dalla
realtà. Questa gura è posta in diagonale rispetto alla tela,
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andandola interamente ad occupare. Il viso appare deformato
e la postura è inclinata verso lo spettatore.

La stanza rossa.
Una serie di colori primari domina il dipinto,

vediamo una donna intenta ad apparecchiare la tavola. Siamo
all’interno di un’abitazione in una stanza tutta rossa. L’intera
super cie è resa armoniosa dall’utilizzo del rosso. Matisse
appiattisce tutte le gure interne alla stanza che quindi ci
appaiono bidimensionali. Tutto il dipinto è bidimensionale se
non fosse per lo spessore del muro restituito dall’uso della
prospettiva che ci porta a guardare fuori la nestra.

La danza.
Cinque fanciulle nude sono colte in una danza vertiginosa,
delle quali la ragazza in primo piano di spalle si lancia verso
l’ultima del cerchio per ria errare la mano. Questo dipinto
mostra l’unità tra gli uomini mentre vivono la propria vita con
gioia ed emozione. Vengono ra gurate nude per sottolineare
una natura priva di sensi di colpa e pura. Il tutto è reso
dall’utilizzo di tre soli colori:

il verde per il prato, l’azzurro per il cielo ed in ne il rosso per i
corpi delle fanciulle.

Espressionismo.
I pittori espressionisti non si limitano a cogliere la realtà, ma
cercano di comprenderne le contraddizioni. Questi autori
cercano attraverso i loro dipinti di esprimere i propri stati
d’animo e le loro visioni.
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La fanciulla malata.
In questo dipinto Munch racconta l’agonia della sorella malata,
scomparsa precocemente. Sulla tela si coglie tutta
l’innovazione dell’autore il quale viene criticato per la sua
pittura innovativa. Il volto della ragazza sembra brillare di luce
propria, come se fosse l’unica luce della stanza. Il letto viene
posizionato perfettamente sulla diagonale della tela, mentre
viene utilizzata una prospettiva angusta.

Sera nel corso Karl Johann.


Munch interpreta la passeggiata serale della borghesia del suo
paese lungo la strada principale, come una processione di
spettri dagli occhi sbarrati e dalla carnagione pallida.

Quest’opera è una chiara critica ai valori della borghesia, come
se l’artista volesse portare all’esterno la fredda e triste
condizione sentimentale di quegli uomini e di quelle donne.

L’unica e sola gura che si distacca dalla marcia, camminando
in senso opposto, è un uomo

misterioso dipinto interamente di nero che indossa un cilindro.

Il grido.
È forse l’opera più celebre di Munch ormai artisticamente
maturo. Da questa tela trapela tutta l’angoscia e la paura
provata dal pittore, il quale si ritrae scarno e magro no
all’osso, come se fosse sopravvissuto ad una carestia. Il punto
di fuga ci porta a prestare attenzione ai soggetti che
camminano lungo il ponte girati di spalle, incuranti di quell’urlo
muto. Il soggetto posto in primo piano perde d’importanza
rispetto alle due gure sulla sinistra che mano mano escono
dall’inquadratura.
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Il cubismo analitico.
Consiste nello scomporre gli oggetti e la quotidianità in
semplici piano geometrici, ruotati, incastrati e sovrapposti per
poi essere riportati sulla tela.

Il cubismo sintetico.
In questo periodo Picasso e Braque dipingono, sempre
partendo dal cubismo analitico, gure fantastiche spesso
utilizzando colori accesi e lontani dalla descrizione reale dei
soggetti.

Pablo Picasso.
Fu il più celebre artista cubista. Iniziò la sua carriera artistica a
soli 14 anni quando espose una tela ad una mostra a
Barcelona. Studiò presso una scuola d’arte la quale gli impartì
un’educazione classica, per poi avvicinarsi alla corrente
cubista. Nelle sue opere è molto evidente la teatralità degli
scenari e dei soggetti dipinti.

Poveri in riva al mare.


Appartiene al periodo blu, caratterizzato per l’utilizzo di colori
freddi tendenti al blu. Sono qui ra gurati i componenti di una
famiglia di gente povera, scalzi e infreddoliti con addosso
pochi panni. Il periodo sembra invernale, atmosfera
perfettamente restituita dall’utilizzo di colori freddi e insaturi.
Nonostante le loro condizioni di ovvia povertà, i tre mostrano in
ogni caso una forte dignità e senso di appartenenza per la
propria famiglia.

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Famiglia di saltimbanchi.
È un’opera realizzata nel periodo rosa. Ritrae una famiglia
circense, ambiente al quale lo stesso Picasso è sempre stato
molto legato per via della vicinanza della sua abitazione dal
circo. Egli non ritrae i personaggi durante un loro spettacolo o
un momento felice, bensì preferisce sottolineare le loro dure
condizioni di vita. I personaggi infatti sembrano emotivamente
distanti dai colori vividi usati da Picasso, con i loro sguardi
stanchi senza una meta, immersi in un luogo anonimo privo di
riferimenti.

Le demoiselles d’Avignon.
In quest’opera vengono ra gurate delle prostitute. Picasso
scompone geometricamente in maniera molto abile i vari piani
prospettici dell’immagine. Non si percepiscono in quest’opera
rapporti spaziali coerenti i quali restituiscono ad ogni gura la
propria dimensione. L’unico elemento posto in basso al centro
della tela che ci restituisce l’idea di un qualcosa di reale è il
cesto con i frutti, i quali tra l’altro sono gli unici elementi
monocromatici della tela. Nel contempo sui personaggi si
vedono due o più lati di ciascuno dei personaggi. Due di loro
indossano delle maschere ispirate ad un mondo tribale e
lontano dall’ambiente frequentato da Picasso.

Guernica.
È considerato il capolavoro di Picasso. L’autore cerca di
riportare sulla tela le sensazioni che gli sono rimaste dal
bombardamento di Guernica, piccola città spagnola, durante la
guerra civile negli anni 30’ del novecento. L’autore, a di erenza
delle sue altre opere, decide di non usare alcun colore al di
fuori del grigio, nero e bianco, privando di luce e gioia lo
scenario tanto drammatico descritto. Il componimento è
arricchito da numerosi simboli, quali il cavallo, la donna che
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stringe tra le braccia il corpo del glio senza vita, il ore posto
sullo stesso piano di un braccio mozzato che ha ancora in
pugno una spada spezzata in simbolo di speranza e come
ovvia opposizione contro ogni vicenda bellica. In quest’opera
da parte di Picasso si ha il superamento del cubismo analitico
così come del cubismo sintetico. Nessun elemento suggerisce
calma, tutto è un caos, dalle teste rivolte al cielo delle vittime,
all’urlo del cavallo paralizzato dalla paura.

Futurismo.
È una corrente letteraria e culturale nata a Parigi nel 1909. Uno
dei maggiori esponenti fu Tommaso Marinetti, autore dello
stesso Manifesto Futurista. Questa corrente artistica esalta il
movimento e la ferocia, la rapidità con la quale le
trasformazioni avvengono in questi anni. Si ricerca il
rinnovamento anche tramite lo scontro e la ribellione.

Umberto Boccioni.
La città che sale.
L’opera che maggiormente racchiude in sè la visione futurista.
Nel dipinto nessuna gura ha dei contorni delineati, non vi è
alcuna staticità se non per i palazzi nello sfondo. Un cavallo
travolge e porta con sé le persone così come i cambiamenti
delle industrie e quindi sociali facevano con i cittadini. Vi è
caos e velocità feroce che sembra inarrestabile, come un vento
che travolge qualsiasi cosa abbia davanti senza arrestarsi.

Gli stati d’animo.


È una trilogia di quadri volti alla rappresentazione di situazioni
con le loro rispettive sensazioni comuni ad ogni essere umano.

-Nell’opera “Gli addii” viene rappresentata una stazione


ferroviaria avvolta da una nube triste e malinconica. Le persone
vengono trascinate e allontanate dalle mani dei cari pronti per
la partenza dal treno. Diventano un tutt’uno con
l’ambientazione circostante. Così come accade nelle restanti
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due opere, viene prediletto il movimento tuttavia con una
variazione nei colori dominante. Nel quadro “Quelli che
restano” le gure quasi spettrali vengono fatte sembrare
immobili e perse nel tempo, non vi è alcuna speranza né voglia
di cambiare e partire, non vi è alcuna vivacità.

Il dadaismo.
Corrente artistica nata in Francia nei primi anni del 900’ come
movimento di protesta contro la Prima Guerra Mondiale. I
Dada, i quali sceglieranno questo nome no-sense come se
fossero le prime parole pronunciate da un bambino, vogliono
rispondere ed ironizzare sull’insensatezza del primo con itto
mondiale. Le loro opere capovolgeranno il modo di vedere e di
rappresentare tipici oggetti di uso comune.

Marcel Duchamp.
Fu uno dei primi e maggiori esponenti dadaisti, con il quale si
verrà meglio a delineare l’idea dell’artista di questi anni.

Fontana.
È l’opera che racchiude al meglio il messaggio di questi artisti.
Fontana capovolge letteralmente la visione di un semplice
orinatoio. Quest’opera altera la visione di un oggetto di uso
comune, trasformandolo da un orinatoio in una fontana con un
semplice cambio di prospettiva. Il nuovo punto di vista ha
creato un nuovo modo di vedere quell’oggetto.

L.H.O.O.Q.
Marcel Duchamp in quest’opera vuole criticare gli estimatori
fasulli e i nti amanti dell’arte, attaccati super cialmente ai
classici canoni artistici. Egli disegna dei ba e il pizzo alla
gioconda, da sempre ritenuta l’opera più rappresentativa e
importante della storia dell’arte.

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Surrealismo.
Corrente artistica che ha lo scopo di rappresentare le azioni e i pensieri
incoscienti fatti dall’inconscio di ogni individuo, eliminando il ltro
della ragione. L’inconscio può manifestarsi in vari modi, tramite
azioni o ricordi, senza ricorrere al ltro della ragione. Questa corrente
artistica quindi vuol rappresentare i più intimi e incondizionati
pensieri umani liberi da ogni limitazione. Tutto ciò è reso possibile
solo grazie alle neonate teorie Freudiane sullo studio della mente
umana.
Miró.
Viene ricordato da Breton come il più surrealista di tutti. Nelle sue
opere non ritroviamo più l’idea del sonno e quindi dell’inconscio,
bensì quella dell’allucinazione, ricercata al punto tale che l’artista di
proposito aveva il bisogno di sentire fame. I soggetti delle sue opere
cosi assumono aspetti geometrici e zoomor .
Il carnevale di arlecchino.
È la prima opera surrealista dove viene interpretata l’allucinazione in
un modo totalmente diverso. I personaggi non sono riconducibili alla
realtà se non per la loro somiglianza ad oggetti comuni. Troviamo il
chitarrista riassunto semplicemente nella chitarra, così come la danza
di ogni soggetto che ricorda un vortice perpetuo. Sullo sfondo fuori la
nestra vediamo probabilmente la Tour Effeil, rappresentata e
scomposta semplicemente con un triangolo nero. La nestra è l’unico
elemento che restituisce tridimensionalità all’opera così come accade
nella “Stanza Rossa” di Matisse.
Collage.
Miró durante il periodo di realizzazione di quest’opera provava un
forte ri uto nella realizzazione di “cose belle”. Egli per poter ritrovare
e sviluppare nuovamente il suo percorso artistico ha prima bisogno di
assassinare l’arte. In quest’opera utilizza materiali sgradevoli sia al
tatto che all’olfatto, come carta catrama e carta vetrata. Inoltre
l’assenza di colore in quest’opera è piuttosto insolita per Miró. Non è
presente alcun disegno sul foglio, se non per delle gure appena
accennate a matita sui materiali inseriti nella tela.
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Blu III.
L’ultimo dei tre quadri riguardanti il trittico “Blu”. MIró in queste tre
opere riassume tutta la sua carriera, cercando di dare un volto nuovo ai
sogni. Egli durante la realizzazione di questi dipinti, si lascia
trasportare dalle emozioni e dalle sensazioni dell’inconscio,
restituendo sulla tela una forte sensazione di pace e desiderio. Il blu
intenso, immenso viene interrotto dal rosso, suo complementare, e dal
nero. Non vi è più alcun soggetto, solo sensazioni derivate da un
momento di forte intimità, basti pensare che l’intera trilogia fu
realizzata in un solo giorno, il 4 marzo del 61’.

René Magritte.
Se con i surrealisti si parla di pittura dell’irreale, con Magritte siamo
in presenza della pittura del reale. In particolare il pittore belga vuole
cogliere il mistero nel reale, dunque non sono più i sogni oggetto della
sua arte, bensì i mutamenti del quotidiano, declinato secondo la sua
visione, spesso accostato e sovrapposto ad elementi distanti dalla
usuale visione della realtà.
Il tradimento delle immagini.
Per la prima volta l’autore ci vuole far ri ettere sull’arte in sè, quindi
non è più unicamente necessaria la narrazione di un’opera d’arte.
Troviamo raf gurata una pipa, con una scritta sottostante che nega la
veridicità di ciò che si sta osservando. La pipa raf gurata non è una
pipa reale, non può essere fumata né toccata. È qui che ci vuol portare
Magritte: lo scopo dell’opera non è tanto quello di voler rappresentare
e dare una spiegazione alle immagini, bensì vuol farci comprendere
che l’arte è ricerca interiore oltre ogni qualsivoglia raf gurazione.
La condizione umana.
In una stanza una tela è appoggiata su un cavalletto posto davanti a
una nestra. Sulla tela viene rappresentata la realtà del paesaggio così
com’è. La tela sembra quasi diventare un tutt’uno col paesaggio.
Sembra che sulla tela sia stato ricopiato perfettamente il paesaggio,
quando non si può sapere se il paesaggio raf gurato nella tela esista
realmente o è frutto della creazione del pittore. Se si gratta via il
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colore dalla tela rimarrebbe il bianco, di conseguenza la morte del
paesaggio nello sfondo.
Golconda.
Su questa tela troviamo raf gurate numerose sagome di persone
“comuni” sospese nell’aria e distribuite secondo uno schema a
losanghe. Non è possibile capire se le gure sono immobili, se cadono
o se addirittura si alzano verso il cielo. L’unica certezza è che le
vediamo dove nessuno si aspetterebbe di vederle. L’opera prende il
nome da Golconda, città ricca e piena di meraviglie così come
Magritte crede che sia fantastico che l’uomo possa volare stando sulla
terra.
Salvador Dalì.
È sicuramente la gura di spicco del Surrealismo. Ricordato per il suo
carattere imprevedibile e fuori le righe dopo una lunga permanenza
nel gruppo surrealista viene allontanato dallo stesso Breton per il tuo
atteggiamento. Ispirazione delle sue opere sarà il metodo da egli
stesso elaborato: metodo paranoico-critico. Dalì con questo metodo
intendeva spiegare come nascessero le sue tele, ovvero da un usso
torbido di pensieri in preda alla paranoia e al terrore che egli
attraverso un’analisi critica andava a raccontare sulla tela.
Venere di Milo a cassetti.
È un’opera dissacrante di Dalì. La venere a cassetti viene realizzata
dal calco della celebre venere di Milo per poi essere alterata
dall’artista. Dalì, come fece già Duchamp, colloca in corrispondenza
di punti erotici del corpo della venere dei cassetti con delle maniglie in
ermellino così come erano realizzati gli abiti del clero e delle più alte
gure della chiesa, rendendo il tutto dissacrante e beffardo.
Costruzione molle.
Quest’opera è una pesante e raf nata critica contro la guerra. Dalì
riporta sulla tela le immagini e gli scenari che la guerra sembra
ispirargli. Tutta la composizione è tanto macabra quanto contorta. I
personaggi sono informi, composti solamente da alcuni parti del corpo
simboliche. Una gura informe dal basso, mentre poggia con un piede
scheletrico a terra, stringe violentemente con la mano il seno collegato
al volto di una signora dal viso rivolto al cielo sofferente e
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terrorizzato. In tutta la scena vige caos e paura, le ossa sono sistemate
sul terreno in ordine sparso, mentre un uomo sulla sinistra sembra
incuriosito dalla scena.
Sogno causato dal volo di un’ape.
L’artista realizza questo quadro a seguito della puntura di un’ape
durante una sua dormita. Egli descrive le sensazioni derivate dalla
puntura dell’ape mescolate con il sogno attuale al momento
dell’inconveniente. La donna raf gurata sospesa nell’aria è la
compagna di Dalì stesso, Gala. Ella sta per essere in lzata sul braccio
destro dalla baionetta di un fucile, mentre due tigri, che simboleggiano
la puntura dell’ape, sono inghiottite da un pesce rosso che a sua volta
è inghiottito da un melograno putrefatto. Intanto sullo sfondo troviamo
un elefante dalle zampe altissime e sottilissime reggenti un obelisco,
chiaro riferimento alla scultura del Bernini.
Bauhaus.
La Bauhaus è una scuola artistica nata in Turingia, più precisamente a
Weimar nel 1919. Viene fondata dall’urbanista Gropius e ha
l’obiettivo di formare artisti ed architetti a tutto tondo. È
rivoluzionaria sotto molti punti di vista, partendo dalla metodica no
ad arrivare al messaggio dietro ogni visione razionalista. Per la prima
volta in una scuola si ha un rinnovato rapporto allievo maestro, così
come una quasi paritaria partecipazione femminile che per l’epoca era
cosa ben rara. Tutta la scuola diventa un unico grande organismo nel
quale verranno formati artisti del calibro di Kandisky.
Sede a Dessau.
L’istituto originale di questa innovativa e celebre scuola razionalista fu
fatto smantellare a causa delle proteste della popolazione di Weimar.
Così Gropius decise di trasferire la sede a Dessau, nella Germania
orientale. Qui si ha la nuova costruzione della sede secondo le regole
razionaliste, prestando particolare attenzione ai materiali adoperati. Il
corpo è sospeso e retto da una serie di pilastri in calcestruzzo armato,
il quale svolge la funzione strutturale dell’intero edi cio. Le facciate
sono composte da immense vetrate che vanno a ricoprire l’edi cio
nella sua interezza. Inoltre è presente anche un dormitorio per allievi e
professori all’interno del complesso scolastico. Il tutto è stato
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realizzato usando colori neutri e poco vivaci per restituire l’idea di
serietà e lavoro voluta da Gropius. Non esistono cornici né altri
elementi decorativi, l’autore infatti voleva esaltare al massimo l’idea
di funzionalità dell’edi cio.
Le Corbousier.
Oltre che ad essere un importantissimo progettista, Le Corbousier
viene ricordato come uno dei primi teorici di architettura al livello
mondiale.
I cinque punti dell’architettura.
- I pilotis;
- Il tetto giardino;
- La pianta libera;
- La nestra a nastro;
- La facciata libera.
Villa Savoye.
Situata in Francia, è la messa in pratica dei cinque punti
dell’architettura di Le Courbousier. La struttura è realizzata
interamente in calcestruzzo armato, dando così libertà all’architetto di
non dover necessariamente realizzare una struttura dalla pianta
squadrata. Al piano terra troviamo un garage dal quale si può accedere
direttamente ai piani superiori. Il primo piano ha una notevole nestra
a nastro che si estende per tutti i lati del fabbricato, inoltre sul sof tto
vi è un giardino e un terrazzamento a L quasi interamente aperto.
Frank Lloyd Wright.
Da sempre sin dall’inizio della sua carriera, Wright è dell’idea che vi
debba essere comunicazione tra natura e architettura, ovvero
tolleranza da parte dell’uomo e rispetto nel momento in cui si vuole
alterare un paesaggio naturale. Predilige materiali biologici o che per
lo meno limitino al massimo i danni sull’ecosistema.
Robbie House.
Wright parte dall’ideologia dietro le case dei pionieri europei del XVII
secolo. Il focolare è il centro di calore della casa per questo le stanze e
gli ambienti abitativi sono sviluppati intorno al camino. La casa si
sviluppa su tre piani sfalsati tra loro e uniti unicamente da ponticelli e
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passaggi. La struttura esterna è estremamente semplice e appare molto
massiccia, per via dell’uso del mattoncino che restituisce l’idea di
possenza.
Casa sulla cascata.
È l’esempio più calzante ed espressivo di architettura organica.
Realizzata in un bosco del Pensylvania, la casa sulla cascata sorge
appunto su una cascata. In quest’opera troviamo un imponente e
armonioso incastro tra natura e architettura umana. I pilastri sono stati
modellati in base alla presenza degli alberi, cosi come le travi che
svolgono una funzione strutturale sono state adattate alla presenza
delle massicce rocce, nel tentativo di far rimane inalterato il paesaggio
circostante.

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