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Impressionismo

Monet

Impressione sole nascente

Del 1872 olio su tela oggi al Museo Marmottan Monet


Parigi.

La piccola tela inizialmente non aveva titolo e quando in


occasione del 1874 gli chiesero che cosa scrivere sul
catalogo lui rispose scrivete Impressione.

Nell’opera non c’é traccia di disegno preparatorio e il


colore é steso direttamente sulla tela in modo veloce.

Lui vuole trasmettere le sue sensazioni osservando l’aurora sul porto di Le Havre.

A fatica riusciamo a cogliere la presenza di alcune navi ormeggiate, sulla sinistra, i cui alberi si
riflettono in mare. A destra si intravedono le gru e le altre strutture del porto. Due barche a
remi si possono vedere come ombre. Attraverso il manto di nebbia si vede un sole pallido. I
primi riflessi aranciati del sole guizzano sul mare, evidenziate da pochi tocchi di pennello dati a
spessore.

É l’acqua uno degli elementi che maggiormente affascinano Monet per questo dal 1899 sino
alla sua morte esegue una serie di quadri aventi a soggetto le ninfee del suo giardino a Giverny.

Lui indagava in modo quasi scientifico ogni variazione di colore dovuta al passagggio di nuvola
o a filtrare del sole.

Lo stagno delle ninfe

Del 1899, olio su tela ogi al museo di Orsay.

Il soggetto è ispirato al giardino in stile Giapponese, cioè


senza profondità del pittore presso Giverny, dove egli
coltivava diverse piante esotiche che decoravano un
ponticello di legno, che nella rappresentazione divide lo
spazio pittorico orizzontalmente, in due parti. Le tonalità
predominanti sono quelle del verde, che si fondono tra loro
per creare un'armonia di colori. L'artista rappresenta il Ponte
giapponese che si era fatto costruire all'interno del giardino.

Renoir

Moulin de la Galette

Renoir racconta un momento di vita popolare a Parigi, raffigurando un ballo domenicale che ha
luogo nella terrazza alberata del Moulin de la Galette che era un locale amato dalla gioventú
parigina, ottenuto dalla ristrutturazione di due mulini a vento, e ubicato sulla sommitá della
colllina di Montmartre. Il nome del locale fa riferimento ai dolcetti (galettes) che venivano
offerti come consumazione compresa nel prezzo di ingresso.
In primo piano notiamo una tavolata di persone in atteggiamenti naturali; le ragazze a sinistra
stanno conversando con un giovane visto di spalle. Hanno giá ordinato da bere, come si puó
notare dal tavolo ancora pieno di bottiglie mentre sullo sfondo, nella piazzetta del locale ha
luogo un voricoso ballo.

Tramite un uso nuovo e libero del colore l’artista cerca di dar vita non solo al senso del
movimento ma addirittura lo stato d’animo collettivo.

La tela porta al massio grado due degli elementi distintivi della poetica renoiriana.

Assenza di un disegno preparatorio é l’uso della tecnica impressionista, impiegando pennellate


rapide, sinuose e filamentose, cosí da frammentare la luce in piccole chiazzette di colore.

Virtuosa é la resa della luce tremolante, che filtra attraverso il fogliame degli alberi e si
sofferma sugli oggetti e sugli abiti dei personaggi, inondandone anche i volti e determina la
profonditá prospettica di tutta la scena.

Per ricostruire la luce Renoir non fa affidamento alle ombre o ai toni scuri, bensí impiega puro
colore.

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