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Claude Monet

1840-1926
Claude Monet nacque a Parigi in rue Laffitte, il 14 novembre del 1840.

Figlio secondogenito di Claude Adolphe e di Louise Justine Aubrée, una


giovane vedova al suo secondo matrimonio.

Nel 1845 i Monet si trasferirono a


Sainte-Adresse, un sobborgo di
Le Havre.

Lì il padre iniziò a gestire un


negozio di drogheria e di
forniture marittime insieme con il
cognato Jacques Lecadre.

A quindici anni l'adolescente


Claude cominciò a disegnare a
matita e a carboncino, riesce a
vendere bonarie caricature di
personaggi della città,
acquistando così una certa fama
Nel 1856, si iscrive alla scuola di Le Havre e ha modo di conoscere il
pittore Eugène Boudin, il suo vero, primo maestro,

Boudin gli insegnò

«come ogni cosa dipinta sul posto abbia sempre una forza, un potere,
una vivacità di tocco che non si ritrovano più all'interno dello studio»,

indirizzandolo così alla pittura del paesaggio en plein air.

Nel gennaio 1857 morì sua madre.

Nel marzo del 1859 il padre di Monet fece richiesta al Municipio di Le


Havre per l’assegnazione di una borsa di studio che permettesse a Claude
di studiare pittura a Parigi.
Canale di Bruxelles 1868

Eugène Boudin
Honfleur 12 luglio 1824
Deauville, 8 agosto 1898
Non la ottenne ma, grazie ai propri risparmi, Claude in maggio partì
ugualmente per la capitale a studiare, con poca spesa all'Académie
Suisse - fondata al Quai des Orfèvres da Charles Suisse, un ex modello
del pittore Jacques-Louis David.

L’economicità della retta scolastica dipendeva dal fatto che agli allievi non
si mettevano a disposizione insegnanti, ma solo modelli.
A parigi, ebbe modo di conoscere Delacroix, Courbet e Pissarro, col
quale andava spesso a mangiare alla Brasserie des Martyrs, frequentata
dai pittori realisti, oltre che da Baudelaire e dal critico Edmond Duranty,
futuro sostenitore degli impressionisti, sulle colonne della «Gazette des
Beaux-Arts».
Eugène Gustave Camille Charles Edmond
Delacroix Courbet Pissarro Baudelaire Duranty
Nell’ ottobre1860 viene chiamato a prestare il servizio militare, e viene
arruolato nel Reggimento dei Cacciatori d'Africa, di stanza ad Algeri

L’esperienza non sarà per Monet del tutto negativa.

Infatti, resterà a lungo affascinato dalla luce e dai colori di quei luoghi, sino
a quando ammalatosi nel 1862, tornerà a casa sua, a Le Havre, in licenza
di convalescenza.

Qui riprese a dipingere insieme con il suo maestro Boudin e con Johan
Barthold Jongkind, appena conosciuto.

Per Monet fu importante l'esempio di questo pittore olandese che,


all'aperto, si limitava a riprodurre il paesaggio con schizzi e acquerelli, per
poi definirli sulla tela nel suo studio, conservando tuttavia la freschezza
della prima osservazione.
Strand von Ste. Adresse 1863
watercolor on paper 30 × 57 cm
Museo del Louvre Parigi

Johan Barthold Jongkind


Lattrop, 3 giugno 1819
La Côte-Saint-André, 9 febbraio 1891
pittore olandese
È di quest'anno, il 1862, il suo
primo dipinto importante, i Trofei
di caccia, una natura morta che
guarda alla classica pittura
olandese e nella quale è rilevante
l’esempio di Boudin e Jongkind.

Insieme con Bazille, dalla finestra


della casa di un amico comune, in
rue Fürstenberg, guarda lavorare
nello studio di fronte Delacroix

Nell'estate del 1864 si stabilisce a


Honfleur con Bazille, Boudin e
Jongkind, per dipingere paesaggi e
marine.

Claude Monet Trofei di caccia


1862
Museo Fabre Montpellier
Un violento litigio con il padre ha per conseguenza la perdita di ogni aiuto
economico: torna così a Parigi alla fine dell'anno.

L’anno dopo, per la prima volta è ammesso al Salon con due sue marine,
Il molo a Honfleur e La foce della Senna a Honfleur; di quest'ultima, il
critico Paul Mantz scrive nella Gazette des Beaux-Arts che "non la
dimenticheremo più. Eccoci interessati a seguire nei suoi tentativi
futuri questo sincero autore di marine", lodando la sua maniera ardita
di vedere le cose.
Trasferitosi in una pensione di Chailly, nei pressi del bosco di
Fontainebleau, comincia a lavorare alla Colazione sull'erba, ispirata
all'analogo, famoso dipinto di Manet.

Claude Monet :.
Colazione sull'Erba 1866
Mosca Museo Puskin

L'intenzione è di dipingere una


grande tela di sei metri per cinque.

Posano per lui la sua intima amica


Camille Doncieux, Bazille, l'uomo
sdraiato a destra.

Il personaggio seduto in primo piano


potrebbe essere il pittore Lambron o
Courbet.
Il dipinto non piace a Courbet e Monet e pertanto resta incompiuto,
inoltre, non avendo soldi sufficienti, lo lascia come pegno per il
pagamento della pensione.

Lo riprenderà nel 1884 in cattive condizioni: tagliato in due parti e ciò che
resta è ora conservato al Musée d'Orsay.

Ne esiste una replica, di piccole dimensioni, con varianti rispetto alla


prima versione del 1866, al Museo Puškin di Mosca.

Anche qui mantiene le tonalità di Courbet, ma l'effetto del dipinto è di una


scioltezza che manca in Courbet ed è più immediata che in Manet.
Claude Monet
1866
olio su tela
124×181 cm
Musée d'Orsay
Parigi
:Claude Monet :.
Colazione sull'Erba 1866 :
Mosca Museo Puskin
Èdouard Manet
La colazione sull’erba,
1863 Olio su tela 208x265
cm Parigi Musée d’Orsay
In questo periodo, nel 1866-1867 dipinge Donne in giardino, nonostante
le forti aspettative la tela venne rifiutata al Salon di Parigi.

L’opera anticipa, per come viene interpretata la tematica, per la vivacità


del tocco e la brillantezza cromatica, le caratteristiche delle opere che
seguiranno.

I colori dominanti sono il bianco degli abiti vaporosi delle donne, investiti
dal fiotto di luce solare e il verde dello sfondo.

La siepe fiorita di fiori bianchi collega le


figure luminose intorno all'albero centrale.

Il dipinto è un omaggio alla femminilità


secondo i valori ottocenteschi.
Claude Monet
Donne in giardino 1867
olio su tela 256×208 cm
Musée d'Orsay
Parigi
Monet non amava e non s'interessava ai classici esempi della pittura,
tanto da non entrare quasi mai al Louvre.

La sua cultura artistica era e rimase limitata.

Quell'apparente difetto lo trasformò invece nel vantaggio di poter


guardare alla natura - l'unica fonte della sua ispirazione - senza
precostituite impalcature mentali.

La visione, quando è istintiva e immediata, ignora il rilievo e il chiaroscuro


degli oggetti, che sono invece il risultato dell'applicazione del disegno di
scuola, quello dell’Accademia soprattutto.
Nel giugno 1867 lascia momentaneamente Camille, che da lui aspetta un
figlio, per andare ad abitare a Sainte-Adresse con la zia.

L'8 agosto nasce il figlio Jean e Monet si stabilisce a Parigi, in


coabitazione con Renoir e Bazille, in cerca di occasioni migliori.

Nel 1868 espone al


Salon «La Nave che
lascia il porto di Le
Havre».

Si trasferisce con
Camille e il figlio prima
a Fécamp e poi a
Étretat, per sfuggire ai
creditori.
La condizione economica disperata induce Monet a tentare il suicidio,
che per fortuna non trova esito, perché viene aiutato da Renoir e dal
mercante Gaudibert, che gli compra delle tele.

Il mercante gli commissiona inoltre il ritratto della moglie e gli procura


una casa a Saint-Michel, presso Bougival, sulla Senna, dove va ad
abitare insieme con Renoir.

Qui, in riva alla Senna, dipingono entrambi gli effetti della riflessione della
luce sull'acqua

La Grenouillère, può essere considerata una delle prime opere


veramente impressioniste.
Claude Monet
La Grenoullière 1869
olio su tela 74,6 x 99,7
Metropolitan Museum of Art New York
Il titolo «Lo stagno delle rane» era il nome di uno dei vari ristoranti meta
delle gite domenicali dei parigini

Gli stabilimenti balneari sorti nell'isolotto di Croissy sulla Senna,


divennero ben presto luogo di ritrovo degli artisti che volevano
lavorare immersi nella natura.
Il soggetto è molto lontano dal trasmettere il sentimento romantico della
natura, ma anche dalla pittura en plein air tanto cara a Monet e ai suoi
amici:

La natura, invece di essere rappresentata come qualcosa di distaccato da


noi, «vive» in tutta la sua mobilità e continuità con noi, che ne facciamo
parte.
Protagonista indiscusso del quadro è l'acqua.

In virtù del punto di vista leggermente rialzato, domina buona parte della
scena.

Non solo, poiché le barche e i pontili sono parzialmente tagliati fuori


dall'inquadratura, sentiamo che lo spazio prosegue oltre i limiti della
cornice.
«Non è un caso che
l'acqua sia un elemento
fondamentale nella pittura
impressionista.

Essa è costituzionalmente
mobile e riflettente: tutto
ciò che la sovrasta e la
circonda (cielo, alberi,
uomini, barche, pontili) vi
si specchia con i suoi
diversi colori, che si
influenzano
reciprocamente»

i colori … «si fondono e, cosí modificati, ne vengono respinti, tornando a


influenzare a loro volta quelli degli stessi oggetti riflessi, con variazioni
continue in relazione al perpetuo, inarrestabile movimento della
superficie.»
Il 26 giugno 1870 sposa Camille Doncieux e la famiglia si trasferisce a
Trouville, in Normandia

Scoppiata la guerra con la Prussia e per evitare il richiamo alle armi, va a


Londra.

Nella metropoli Britannica ritrova Charles-François Daubigny e Camille


Pissarro, con il quale dipinge, visita i musei londinesi, interessandosi alle
opere di Turner e Constable, conosce il mercante d'arte francese Paul
Durand-Ruel.

Il 17 gennaio 1871 muore suo padre.

Finita la guerra, torna in Francia passando per l'Olanda, dove resta


affascinato dal paesaggio e dove compera molte stampe giapponesi di
Suzuki Harunobu, Hokusai e Hiroshige.
A Parigi è informato della morte in guerra di Bazille e va anche a trovare
in carcere Gustave Courbet, accusato di simpatie comunarde.

Nel 1871, si stabilisce ad Argenteuil, vicino Parigi, in una casa con


giardino davanti alla Senna, presa in affitto grazie ad una
raccomandazione di Manet.

Poco tempo dopo allestirà, su una barca cabinata, uno studio


galleggiante.

Conosce il pittore dilettante e collezionista d'arte Gustave Caillebotte.

Grazie anche all'eredità paterna, può permettersi ora di vivere in modo


confortevole.
Gli anni '70 sono per Claude Monet anni pieni di avvenimenti e di viaggi:
nel 1870 si sposa, ma sua moglie muore nove anni dopo, nel 1879.

Dopo la morte del padre, nel 1871 è a Londra.

Nel 1873 dipinge il famoso


«Campo di papaveri»

Nel frattempo, sperimenta nuove tecniche ed effetti coloristici impiegando


i pastelli.
Vetheuil
Claude Monet
Campo di papaveri a Vetheuil 1873
olio su tela 50×65 cm
Musée d’Orsay Parigi
Il quadro è stato oggetto dell’attenzione truffaldina di ignoti.

Fu rubato da un museo di Zurigo, e faceva parte delle opere della


Collezione Bührle.

All'inizio del 2008 fu poi ritrovato e reintegrato nella Collezione Bührle.

Tuttavia, ancora oggi, viene


sostenuto che prima di essere
acquistato negli anni Quaranta,
dalla famiglia Bürhle, era
verosimilmente già di proprietà
di un commerciante ebreo.

Oggi gli eredi del commerciante


vorrebbero la restituzione
dell'opera, a sostegno della
tesi, che questo quadro non fu
mai venduto legalmente.
Si ammirano due donne adulte e due bambine che passeggiano in un
campo di papaveri rossi, del piccolo comune francese di Vetheuil, situato
nel nord della Francia.

Le pennellate veloci, si rifanno molto alla tecnica impressionista, spostando


l’interpretazione ad un livello di astrazione.

I colori sono stesi sfumandone i bordi, donando una sensazione di


freschezza e vivacità, dato soprattutto dal rosso dei papaveri picchiettato
sul manto d’erba verde.
In questo quadro, pur non essendo l’unico dedicato ai papaveri (vedi il
dipinto I papaveri), di grande importanza è l’elemento umano.

Monet infatti vi rappresenta la vita umana, ovvero le giovani donne che


passeggiano e colgono i fiori rossi

Il quadro sembra quasi diviso a metà dalla teoria di alberi che separano il
cielo dalla terra.
… nel frattempo Monet partecipa a numerose mostre e realizza molte
delle opere più apprezzate.

Nel 1883 si trasferisce a Giverny in Normandia, affitta un casolare alla


confluenza del fiume Epte con la Senna, crea un giardino e costruisce
una rimessa per le barche che utilizza per dipingere sull'acqua.
Monet nel suo "boat studio" nel celebre
dipinto fatto da Edouard Manet

Da questo rifugio parte spesso


per viaggi in Europa ed in Italia
dove dipinge vedute e panorami
meravigliosi.

Claude Monet, nei primi anni di lavoro aveva vissuto momenti critici dal
punto di vista economico, tanto che nel 1869 i creditori gli fecero requisire
tutte le tele in suo possesso e fu costretto a rimanere inattivo per
mancanza di colori

Successivamente, ripresosi dal periodo difficile, raggiunse una notorietà


incredibile, tanto che il valore dei suoi quadri andò alle stelle.
Famosa in tutto il mondo la serie degli "stagni" che viene esposta a San
Pietroburgo, Mosca, New York, Dresda e Boston, dipinti mentre il pittore
era afflitto da doppia cataratta, che aggravandosi di anno in anno, lo
ostacola nel suo lavoro.
Nel giugno del 1926 gli viene diagnosticato un carcinoma del polmone e il
6 dicembre muore.

Ai funerali partecipa tutta la popolazione di Giverny.

Quello stesso anno aveva scritto di aver avuto … … "il solo merito di aver
dipinto direttamente di fronte alla natura, cercando di rendere le mie
impressioni davanti agli effetti più fuggevoli, e sono desolato di essere
stato la causa del nome dato a un gruppo, la maggior parte del quale non
aveva nulla di impressionista".
La nascita dell'Impressionismo

Il 15 aprile 1874 s'inaugura, nello studio del fotografo Nadar, al secondo


piano del 35 di boulevard des Capucines, la mostra del gruppo

Societé anonyme des peintres, sculpteurs et graveurs,

composto, fra gli altri, da Monet, Cézanne, Degas, Morisot, Renoir,


Pissarro e Sisley, polemici nei confronti della pittura, allora di successo,
accettata regolarmente nei Salons.

Monet vi presenta la tela, dipinta due


anni prima, Impressione, levar del
Sole; il critico Louis Leroy prende
spunto dal titolo del quadro per coniare
ironicamente il termine
impressionismo.
In realtà le tele che rappresentano il soggetto sono due, con titoli
volutamente generici: i due dipinti non sono la descrizione di un luogo
riconoscibile, non ne sono l'illustrazione.

Esprimono il mondo interiore di Monet, la sua reazione emotiva di fronte


alle percezioni, che gli provengono dall'esterno in un'ora qualsiasi di un
giorno qualsiasi.

Impressione. Il levar del sole Impressione. Il tramonto del sole.


Impression. Soleil levant
Questo fu il quadro che venne esposto nella prima mostra tenuta dagli
impressionisti nel 1874

Proprio dal titolo del quadro nasce il termine "impressionista" che


classificherà la nuova corrente pittorica.
«Mi fu chiesto il titolo per il
catalogo - scrive Monet - e,
poiché non potevo davvero
farlo passare per una veduta di
Le Havre, risposi: metta
Impressione».
È certamente Turner ad avergli suggerito come dissolvere la forma
mediante il colore.

Il mare si fonde con il cielo, così da annullare l'orizzonte.

Le navi dello sfondo sono rese come ombre grigie

Il paesaggio diventa, nell'immediata impressione visiva del pittore, un


insieme di forme vaghe, che restituisce all'osservatore quella sensazione
riportata sulla tela di un'emozione suggestiva e indefinita.

Nel 1985 il quadro fu rubato, ma


venne poi ritrovato nel 1990.
Claude Monet
Impressione levar del sole 1872
olio su tela 48×63 cm
Musée Marmottan Parigi
Claude Monet
Impressione tramontro del sole 1872
olio su tela 48×63 cm
Musée Marmottan Parigi
Sono questi gli anni in cui Monet dà il meglio di sé: nella Vela sulla Senna
ad Argenteuil scompaiono i contrasti di tono, che si mutano in passaggi
tonali ottenuti non fondendo ma accostando le tinte, fra le quali non è
utilizzato il nero, ma le ombre vengono ricavate accentuando l'intensità
del tono.
Claude Monet
Regata ad Argenteuil 1872
olio su tela 48×72 cm
Musée d'Orsay, Parigi
Regate ad Argenteuil

Nel 1871 Monet si


trasferì ad Argenteuil,
dove si ritrovò insieme
ad altri impressionisti:
Pierre-Auguste Renoir,
Alfred Sisley, Camille
Pissarro.

Monet non usa più il pigmento nero, in questo modo restituisce una
luminosa visione delle barche sulla Senna, mediante tratti orizzontali di
colore.

Nell'acqua si riflettono, vibranti, le forme delle vele, della riva verdeggiante e


delle case, con grande immediatezza visiva.

Le parti più scure della scena sono realizzate in tonalità più scura dello
stesso colore.
Il 5 settembre 1879
Camille, a soli 32 anni,
muore di cancro.

Monet la riprenderà in
un drammatico dipinto,
Camille Monet sul letto
di morte, ora al museo
d'Orsay.

Claude Monet
Camille Monet sul letto di morte
1879
olio su tela
90×68 cm
Musée d'Orsay Parigi
Claude Monet
La Rue Montorgueil imbandierata
1878 c.a
olio, su tela
76×52 cm
Musée des Beaux-Arts Rouen
La rue Montorgueil, come la sua
gemella La rue Saint-Denis viene
spesso vista come una celebrazione
del 14 luglio, festa nazionale
francese.

Il dipinto, infatti, è stata realizzato il


30 giugno 1878 in occasione della
festa "della pace e del lavoro", istituita
quello stesso anno dal governo.

Il 30 giugno 1878, giorno in cui si


celebra l'entusiasmo nazionale, è
anche l'occasione per dare ulteriore
vigore al regime repubblicano.

La rue Saint-Denis 1878


81cm × 50cm
oil on canvas
Paris, Musée d'Orsay
Questo quadro mostra una
veduta osservata ad una certa
distanza di un paesaggio
urbano.

Il pittore non si mischia alla


folla ma si limita ad osservarla
dall’alto, affacciato a una
finestra.

I tre colori che Monet fa


vibrare sono quelli della
Francia moderna.

La tecnica impressionista, con


le sue molteplici piccole
pennellate di colore descrive
bene l'animazione della folla e
lo sventolio delle bandiere.
Questo fatto spinge lo storico
americano Philip Nord a
ritenere che, tale tecnica, si
sposi perfettamente con la
rappresentazione del
"momento repubblicano" che
segna la nascita di una società
democratica ed il suo
radicamento nella Francia
contemporanea.

Monet rivela un aspetto della


modernità, nello stesso
momento in cui egli agisce
quasi in veste di "reporter" .
Claude Monet
Londra il Parlamento 1904
Olio su tela 81×92 cm
Musée d'Orsay Parigi

Il paesaggio
londinese è
completamente
immerso nella nebbia
e i profili dei palazzi
sono appena intuibili.

Le tonalità di colore e il «tocco», contribuiscono ad aumentare il fascino di


una metropoli appena intravista tra la coltre nebbiosa bucata dai raggi di
un sole che fatica ad attraversarla.
Claude Monet
Palazzo da Mula 1908
Olio su tela 62x58cm
National Gallery of Art
Washington
Claude Monet
La cattedrale di Rouen: effetto di mattina
1894
Olio su tela 1,60x0,73 m
Musée d’Orsay parigi
Cattedrale
di
Rouen
La cattedrale di Rouen
In un ciclo di 31
dipinti composto
dal 1892 al
1894. Monet
ritrae la facciata
della cattedrale
di Rouen nei
diversi orari
della giornata e
dell’anno.

Diverse luci, diversi colori, diverse stagioni rappresentate.

Sottolineando le differenze cromatiche tra le singole condizioni


atmosferiche.
Il soggetto, quindi la
cattedrale, divenne tanto
importante quanto la
luce stessa.

Monet descrive
l’importanza della luce in
base alla soggettiva
impressione e
percezione di chi la
osserva.

La luce è qualcosa di
impossibile da catturare,
in quanto essa è in
costante mutamento
dalla natura.
Ma l’abilità
impressionistica di
Monet, la memoria
visiva precisa e una
mano assai allenata, lo
assistono nell’azione
pittorica di
rappresentazione della
luce.

L'intreccio sottile dei


colori, l'acuta
percezione dell'artista e
l'uso brillante di tutte le
texture, servono a
creare una serie di
immagini cangianti di
luce e colore.
Claude Monet
Lo stagno delle ninfee
1899
olio su tela 89,5×100 cm
Musé d'Orsay Parigi
Il soggetto è ispirato al giardino in stile giapponese del pittore presso
Giverny, dove egli coltivava diverse piante esotiche.

Nella
rappresentazione
il ponte divide lo
spazio pittorico
orizzontalmente,
in due parti.

Le tonalità
predominanti
sono quelle del
verde, che si
fondono tra loro
per creare
un'armonia di
colori.
Repertorio delle opere
Bagnanti a La Grenouillère, Londra, National Gallery (1869)
Boulevard des Capucines, Kansas City, William Rockhill Nelson Gallery
of Art (1873)
Camille Monet sul letto di morte, Parigi, Musée d'Orsay (1879)
Campo di papaveri a Vétheuil, Zurigo, Collezione Bührle
Casa in riva al fiume Zaan, Francoforte Staedel Museum (1871)
Colazione in giardino, Parigi, Musée d'Orsay (1873)
Colazione sull'erba, Parigi Musée d'Orsay (1866)
Covone a Giverny, San Pietroburgo, Ermitage (1886)
Covone presso Giverny, Mosca, Museo Puškin (1889)
Dirupo a Dieppe, Kunsthaus di Zurigo (1882)
Donna con il parasole girata verso destra, Parigi, Musée d'Orsay (1886)
Donna con il parasole girata verso sinistra, Parigi, Musée d'Orsay (1886)
Donne in giardino, Parigi, Musée d'Orsay (1866)
I papaveri, Parigi, Musée d'Orsay (1873)
I tacchini, Parigi, Musée d'Orsay (1877)
Il bacino di Argenteuil, Parigi, Musée d'Orsay (1872)
Il carnevale al boulevard des Capucines, Mosca, Museo Puškin (1873)
Il giardino degli Hoschedé a Montgeron, San Pietroburgo, Ermitage
(1877)
Il giardino dell'artista a Giverny, Parigi, Musée d'Orsay (1900)
Il Parlamento di Londra, Parigi, Musée d'Orsay (1904)
Il ponte ad Argenteuil, National Gallery di Washington (1876)
Il ponte della ferrovia ad Argenteuil, Parigi, Musée d'Orsay (1874)
Il ponte di Argenteuil, Neue Pinakothek di Monaco (1874)
Il Ponte di Waterloo, San Pietroburgo, Ermitage (1903)
Il ponte giapponese, Parigi, Musée Marmottan (1910)
Impressione. Levar del sole, Musée Marmottan Monet di Parigi (1872)
La barca a Giverny, Parigi, Musée d'Orsay (1887)
La barca blu, Madrid, Collezione Thyssen-Bornemisza (1887)
La casa dell'artista ad Argenteuil, Art Institute of Chicago (1873)
La casa del pescatore, tempo coperto, Collezione privata, (1882)
La Cattedrale di Rouen a mezzogiorno, Mosca, Museo Puškin (1894)
La Cattedrale di Rouen in pieno sole, Parigi, Musée d'Orsay (1894)
La Cattedrale di Rouen, effetti di luce mattutina, Parigi, Musée d'Orsay (1894)
La Cattedrale di Rouen, la sera, Mosca, Museo Puškin (1894)
La Cattedrale di Rouen, primo sole, Parigi, Musée d'Orsay (1894)
La colazione, Städelsches Kunstinstitut di Francoforte (1868)
La Gare Saint-Lazare, Cambridge, Fogg Art Museum (1877)
La Gare Saint-Lazare, Parigi, Musée d'Orsay (1877)
La gazza, Parigi, Musée d'Orsay (1869)
La Grenouillère, Metropolitan Museum of Art di New York (1869)
La Manneporte, New York, Metropolitan Museum (1883)
La Montalbaantoren ad Amsterdam, Collezione Bührle di Zurigo (1880)
La passeggiata (Camille Monet con il figlio Jean sulla collina), National Gallery of Art
(1875)
La rue Montorgueil, Parigi, Musée d'Orsay (1878)
La Senna a Giverny, Parigi, Musée d'Orsay (1897)
La terrazza a Sainte-Adresse, Metropolitan Museum of Art di New York (1867)
La torre della Westerkerk ad Amsterdam, Barnes Foundation di Philadelphia (1880)
Lavacourt d'inverno, National Gallery di Londra (1881)
Le barche, regate ad Argenteuil, Parigi, Musée d'Orsay (1874)
Le nuvole, Parigi, Musée de l'Orangerie (1926)
L'Hotel des Roches Noires à Trouville, Musée d'Orsay (1870)
Lillà al sole, Mosca, Museo Puškin (1873)
Lo stagno delle ninfee, armonia rosa, Parigi, Musée d'Orsay (1900)
Lo stagno delle ninfee, armonia verde, San Pietroburgo, Ermitage (1899)
Mattino ad Antibes, Museum of Art di Cleveland (1888)
Natura morta, Musée d'Orsay di Parigi (1864)
Ninfee bianche, Mosca, Museo Puškin (1899)
Ninfee blu, Parigi, Musée d'Orsay (1918)
Ninfee rosa, Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma (1898)
Ninfee rosa, Parigi, Musée d'Orsay (1918)
Ninfee, Museum of Modern Art di New York (1918)
Pioppi sull'Epte, Londra, Tate Gallery (1891)
Prati a Giverny, San Pietroburgo, Ermitage (1888)
Regate ad Argenteuil, Parigi, Musée d'Orsay (1872)
Riposo sotto i lillà, Musée d'Orsay (1873)
San Giorgio Maggiore al crepuscolo Cardiff, National Museum of Wales (1908)
Scogli a Belle-Ile, Musée Rodin di Parigi (1886)
Scogli a Belle-Ile (Le guglie di Port-Coton), Museo Puškin di Mosca (1886)
Scogliera a Etretat, Mosca, Museo Puškin (1886)
Signora in giardino a Sainte-Adresse, Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo (1867)
Spiaggia a Sainte-Adresse, Art Institute of Chicago (1867)
Spiaggia a Trouville, Wadsworth Atheneum di Hartford (1870)
Stagno a Montgeron, San Pietroburgo, Ermitage (1877)
Strada coperta di neve ad Argenteuil, Bridgestone Museum of Art di Tokyo (1875)
Tempesta a Belle-Ile, Parigi, Musée d'Orsay (1886)
Tempo calmo a Pourville, Basilea, Kunstmuseum di Basilea (1881)
Vasca con ninfee, Parigi, Musée d'Orsay (1918)
Veduta di Rouelles, Collezione privata (1856)
Veduta di Vetheuil d'inverno, Buffalo, Albright-Knox Art Gallery di Buffalo(1879)
Claude Monet
Camilla Monet con bambino
1875
Claude Monet
Haystacks, fine estate
1891
Claude Monet
Pave de Chailly, foresta di
Fontainebleau
1865
Claude Monet
Stazione ferroviaria di Saint-Lazare
1877
Claude Monet
La spiaggia di Sainte Adresse
1876
Claude Monet
La spiaggia di Trouville
1868
Claude Monet
The gorge Varengeville
1892
Claude Monet
Le grand Quai a Le Havre
1874
Claude Monet
Le piramidi a Port Coton, Belle-Ile-Mer
1886
Claude Monet
Tramonto a San Giorgio Maggiore
1908
Claude Monet
Scaricamento del carbone
1875
Claude Monet
Gigli d’acqua e ponte giapponese
1900
Claude Monet
Il mulino
xxxx
Claude Monet
La passeggiata – Donna con parasole
xxx
Ritratto di Monet fatto da Renoir
Note bibliografiche
Antonio Monestiroli
Adorno Piero Mastrangelo Adriana La metopa e il triglifo.
Dell'arte e degli artisti - Dalla preistoria all'eta' gotica vol.1 Laterza 2002
D'anna Ed. - ISBN 9788881047413 ISBN 88-420-6652-4

Adorno Piero Mastrangelo Adriana Manlio Brusatin


Dell'arte e degli artisti - Il Rinascimento vol. 2 Storia dei colori.
D'anna Ed. - ISBN 9788881047420 PBE 442 1983
ISBN 88-06-05627-I
Adorno Piero Mastrangelo Adriana
Dell'arte e degli artisti – Dal Seicento all’Ottocento vol. 3 AA. VV. La fabbrica dei colori.
D'anna Ed. - ISBN 9788881047437 Il Bagatto 1986 ISBN 88-7755-0503

Carlo Bertelli Hans Belting


La storia dell’arte La fine della Storia dell'arte o la libertà dell'arte
Dalle origini all’età carolingia Vol.1 Einaudi 168 1990
Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Arte ISBN88-06-11715-7
Pearson – ISBN 9788842446644
John Ruskin La natura del gotico.
Carlo Bertelli Jaca Book 72 1990
La storia dell’arte ISBN 88-16-40072-2
Dal Romanico al Gotico Internazionale Vol.2
Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Arte Jurgis Baltrusaitis
Pearson – ISBN 9788842446651 Il medioevo fantastico. Antichità ed esotismi nell'arte gotica.
Adelphi 45 - 1993 ISBN 88-459-0963-8
Carlo Bertelli
La storia dell’arte Karl Rosenkranz Estetica del brutto. (Il) Mulino 9 1984
Dal Rinascimento all’età della Controriforma Vol.3
Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Arte ISBN 88-15-00539-0
Pearson – ISBN 9788842446668
Edgard Wind Misteri pagani del rinascimento
Carlo Bertelli Adelphi 2 1999
La storia dell’arte ISBN 88-459-0139-4
Dal Barocco all'Art nouveau Vol 4
Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Arte www.wikipedia.org
Pearson – ISBN 9788842446675 www.settemuse.it
www.treccani.it
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Carlo Bertelli Altra bibliografia o sitografia non direttamente specificata o citata
La storia dell’arte per difficoltà ad accedere alle fonti
Novecento e oltre Vol.5
Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori Arte
Pearson – ISBN 9788842446811

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