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Il secondo Ottocento
Nella seconda metà dell’Ottocento l’arte è influenzata dalle nuove
invenzioni e dai progressi della scienza.
La pittura trova nuovi spunti nella fotografia e l’architettura
è condizionata dalla produzione industriale.
Gli artisti scelgono ormai con più libertà anche il loro modo di
“fare arte”. Per questo gli stili artistici si moltiplicano e seguono
direzioni molto diverse tra loro.
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Il secondo Ottocento
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CONOSCI
la mappa dei concetti chiave organizza
le conoscenze
IL SECONDO OTTOCENTO
ART NOUVEAU
Le parole dell’arte
Impressionismo Puntinismo macchiaioli
colore e luce “non finito” ferro e vetro
cemento armato grattacielo Art Nouveau
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i protagonisti organizza
le conoscenze
Pittura
Claude Monet
Pierre-Auguste Renoir
Parigi, 1814 Limoges
Giverny (Francia), 1841
(Francia), 1926 Cagnes-sur-Mer
(Francia), 1919
Édouard Manet
Vincent van Gogh
Parigi, 1832 Zundert
Parigi, 1883 (Paesi Bassi), 1853
Auvers-sur-Oise
(Francia), 1890
Paul Cézanne
Georges Seurat
Aix-en-Provence Parigi, 1859
(Francia), 1839 Parigi, 1891
Aix-en-Provence,
1906
Scultura
Edgar Degas
Auguste Rodin
Parigi, 1834 Parigi, 1840
Parigi, 1917 Meudon
(Francia), 1917
Architettura
Gustav Eiffel
Louis Sullivan
Digione Boston
(Francia), 1832 (Stati Uniti), 1856
Parigi 1923 Chicago
(Stati Uniti), 1924
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APPROFONDISCI
Manet
Édouard Manet (1832-1883) rifiuta le regole della pittura tradizionale e
la perfezione classica, e pensa che l’arte debba rappresentare la realtà.
Manet anticipa gli impressionisti. Infatti, prima di loro, delinea i
contorni delle figure attraverso i contrasti di colore e dipinge con
pennellate veloci; inoltre non usa la prospettiva, ma adotta il sistema
bidimensionale delle stampe giapponesi, che conosceva e apprezzava,
come altri artisti parigini.
il Ritratto di Zola
Uno dei dipinti più conosciuti di Manet si trova a Parigi,
al Museo d’Orsay: è il Ritratto di Émile Zola, un famoso
scrittore che aveva stretti rapporti con l’artista:
– il dipinto a olio rappresenta lo scrittore
seduto in una stanza davanti a un tavolo
ingombro di libri e oggetti per scrivere; Édouard Manet,
Ritratto di Émile Zola,
– fra i libri possiamo vedere il libretto
1868. Parigi.
azzurro scritto da Zola sullo stesso Manet;
– la luce illumina il volto dello scrittore e il
libro che tiene in mano. Zola però non sta
leggendo e appare preso dai suoi pensieri;
– alla parete della stanza è appesa una
cornice scura. Nella cornice si vedono
le riproduzioni di una famosa stampa
giapponese, che rappresenta un lottatore,
e l’Olympia, un quadro dipinto da Manet
qualche anno prima, nel 1863.
L’Olympia rappresenta una giovane che
ricorda la Venere di Urbino di Tiziano:
entrambe le donne infatti sono distese
nude su un letto e guardano negli occhi
lo spettatore.
Nel quadro di Tiziano, però, si vedono due
domestiche al lavoro, mentre nel quadro
di Manet una domestica di colore porta
a Olympia i fiori di un ammiratore.
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stampa giapponese
Olympia
tavolo ingombro
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APPROFONDISCI
Gli impressionisti
Il nome impressionisti, dato a un gruppo di artisti
francesi dell’Ottocento, deriva dal titolo di un
quadro Impressioni col sole che sorge, esposto in
mostra nel 1874 nello studio del fotografo Félix
Nadar, a Parigi.
L’autore del quadro è Claude Monet e in quella
mostra, espongono, fra gli altri, Edgar Degas, Camille
Pissarro e Pierre-Auguste Renoir.
La mostra, però, va male e tutti i dipinti ricevono
commenti molto negativi.
L’IMPRESSIONISMO
Appena due anni dopo, un importante critico d’arte
sostiene gli impressionisti e parla di “nuova pittura”.
Da allora i pittori impressionisti organizzano mostre Claude Monet,
e vendite collettive. Impressioni
A questi artisti piace ritrovarsi e discutere insieme, col sole che sorge,
lontani dai luoghi “ufficiali” dell’arte accademica, 1872. Parigi.
Particolare.
dato che hanno idee del tutto opposte, infatti:
– amano dipingere all’aperto, specialmente scene
della vita quotidiana di Parigi e amano la Edgar Degas,
Ballerina con
spontaneità;
mazzo di fiori,
– cercano di rappresentare l’impressione globale, 1877. Parigi.
e non il dettaglio, di ciò che ritraggono; Particolare.
– con piccole pennellate accostano colori puri,
che solo visti nell’insieme rendono le diverse
tonalità.
IMPRESSIONISMO E FOTOGRAFIA
Fra gli impressionisti, Degas è un artista particolare.
Edgar Degas (1834-1917) condivide le idee dei suoi
colleghi, ma lavora molto in studio, dà importanza al
disegno, cura la prospettiva e porta nella pittura le
inquadrature tipiche della fotografia.
Sono famosi i suoi primi piani, le scene e le figure
viste dall’alto, come i palcoscenici e le ballerine.
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Il secondo Ottocento
la Grande Jatte
Alla mostra impressionista del 1886 Georges Seurat
(1859-1891) presenta la Grande Jatte. In questo
quadro l’artista applica per la prima volta i risultati
di nuove ricerche sulla scomposizione della luce
e dipinge sulla tela minuscoli puntini di colore,
accostandoli secondo un criterio scientifico.
Con Seurat nasce il Pointillisme, o Puntinismo,
che supera la spontaneità degli impressionisti.
Georges Seurat,
Una domenica pomeriggio
all’isola della Grande Jatte,
1884-1886. Chicago.
Sopra: particolare.
Cézanne
Paul Cézanne (1839-1906) nasce in Provenza. All’inizio,
a Parigi, espone le sue opere con gli impressionisti
e come loro ama dipingere all’aria aperta.
Tuttavia la pittura di Cézanne non è impressionista, infatti:
– dipinge forme solide e ben definite dal colore;
– non gli interessa rendere l’impressione del momento; Paul Cézanne,
Il canestro
– cura la resa del senso della profondità dello spazio
di mele, 1895.
attraverso la disposizione degli oggetti; Chicago.
– spesso ritrae lo stesso soggetto da punti di vista diversi. Particolare.
La montagna Sainte-Victoire
Nel dipinto La montagna Sainte-Victoire l’artista abbandona
la pittura impressionista e cerca di raffigurare la sostanza
Paul Cézanne,
delle cose: studia le forme e i volumi di ciascun elemento del
La montagna
paesaggio... perfino le caratteristiche geologiche della montagna! Sainte-Victoire,
1890. Parigi.
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Il secondo Ottocento
UN’ARTE INCOMPRESA
L’arte di Cézanne resta a lungo incompresa e il successo Particolare della
per lui arriva molto tardi, poco prima della sua morte. Montagna
Spesso lascia Parigi, dove non apprezzano la sua arte, e Sainte-Victoire.
torna in Provenza: infatti ama molto questa terra e dipinge
i suoi paesaggi, proprio come la montagna Sainte-Victoire.
Van Gogh
Vincent van Gogh (1853-1890) studia le tecniche dei grandi
pittori di inizio Ottocento e degli impressionisti, ma
sviluppa presto uno stile molto personale.
La sua vita privata e artistica è molto difficile, perché è
colpito da una grave malattia mentale. Van Gogh trova
proprio nella pittura uno strumento per sfogare le sue
profonde emozioni. Gli ultimi anni di vita di Van Gogh
sono terribili: si separa in modo drammatico dall’amico
Gauguin e passa circa un anno in un ospedale psichiatrico.
Proprio in questo periodo realizza una delle sue ultime
e più celebri opere: la Notte stellata. Vincent van Gogh,
I girasoli, 1889.
Amsterdam.
Vincent van
Gogh, Notte
stellata,
1889. New
York.
A destra:
particolare.
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