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Notte Stellata (Di Van

Gogh)
Quadro tra i pi� famosi di Van Gogh, �Notte stellata� � pervasa da un senso di
poesia molto evidente e di immediata presa. La tela � stata realizzata durante il
suo soggiorno all�ospedale Saint-R�my. Van Gogh rimase sveglio tre notti ad
osservare la campagna che vedeva dalla sua finestra, affascinato soprattutto dal
pulsare di Venere, che appare, soprattutto all�alba, come una stella pi� grande
delle altre. Il quadro che realizza non � tuttavia una fedele riproduzione del
paesaggio che egli vedeva, ma una immaginaria visione in cui affiorano anche
elementi, quali il quieto paesino, presi dai suoi ricordi olandesi. Dei cipressi
fanno da immaginario ponte tra la terra e il cielo, diversi luoghi trattati con
evidente dualismo: calma e tranquilla la terra assopita nel buio e nel sonno,
pulsante di energia e di vitalit� il cielo notturno solcato dalla luce vibrante
delle stelle.
La Notte stellata � un olio su tela (73,7 cm � 92,1 cm) di Vincent van Gogh,
databile al giugno del 1889.
Sin dal suo arrivo ad Arles, nel 1888, la rappresentazione degli "effetti di notte"
diventa una preoccupazione costante per Van Gogh. Nel periodo di ricovero in
manicomio l'artista realizza Notte stellata, opera che si coglie con immediatezza,
apparentemente semplice, ma di natura molto complessa.
In primo piano l'artista ha dipinto un alto cipresso scuro. In una piccola valle �
situato un paesino, simile a un villaggio olandese in cui era nato, dominato dalla
cuspide di un campanile. Sullo sfondo, alte colline tagliano la tela diagonalmente,
cos� che la maggior parte della superficie pittorica � occupata dalla falce di luna
e dal vasto cielo stellato.
Nel periodo di realizzazione di questa tela, i quadri di Van Gogh si caricano di
significati simbolici: il cipresso rappresenta quasi l'aspirazione all'infinito, la
forza della pace cercata, specchio dell'anima del pittore; il paesaggio, a prima
vista idilliaco e riconciliante, manifesta invece la personalit� tormentata di Van
Gogh. Le colline, trattate con linee ondulate e parallele, sembrano minacciose
acque ribollenti, mentre il cielo vorticoso, con stelle pi� o meno splendenti, pare
percorso da pericolose palle di fuoco trascinate dalla corrente dello spazio.
Questo effetto � dato dall'artista grazie alla particolare tecnica pittorica: il
colore, di consistenza molto fluida, � steso con uno spessore minimo, a piccoli
tocchi ravvicinati, lasciando a tratti piccoli spazi vuoti, dai quali si intravede
anche la trama della tela sottostante che, in corrispondenza delle stelle, ne
simula il tremolio.
Sulla data esatta dell'esecuzione di quest'opera, la maggior parte degli esperti
sono concordi nel sostenere che sia stata dipinta poco prima dell'alba del 19
giugno 1889, durante l'anno di permanenza nella clinica psichiatrica di Saint-R�my-
de-Provence, ma su tale data non mancano le controversie. L'artista, infatti, fa
esplicito riferimento all'opera Notte stellata in una lettera risalente al 31
maggio e l'esistenza di due lettere successive ci porta a quasi un mese prima del
19 giugno 1889.
NOTTE STELLATA DI VAN GOGH: ANALISI DEL DIPINTO Notte stellata di Van Gogh.
Dipinto nel 1889, "La notte stellata" di Vincent Van Gogh (di cui esistono, per
altro, molteplici versioni) rappresenta forse, pi� di ogni altra opera del grande
pittore olandese, la summa della sua concezione naturalistica, non tanto in termini
strettamente filosofici, ma nel senso del suo rapporto quotidiano, visivo, con il
mondo esterno e, nella fattispecie, col firmamento.
Se osserviamo le dimensioni attribuite alle figure, prevale la volta stellata, il
cielo maculato di astri, di bagliori e di aureole. � evidente l'intento dell'autore
di rappresentare un mondo sensibile, che affascina, stupisce, ammalia, per la sua
grandiosit�, per l'energia che pu� emanare. La nota carica espressiva di Van Gogh
fa s� che il cielo copra il paesaggio sottostante, quasi ad avvolgerlo, a
proteggerlo "affettuosamente" in un largo e materno abbraccio.
Notte stellata di Van Gogh: analisi breve del dipinto
NOTTE STELLATA DI VAN GOGH:Ad esempio in quest�opera non si possono pi� distinguere
le macchie di colore che caratterizzavano il puntinismo, perch� questi elementi
appaiono tutti insieme: i vortici di linee si tramutano in stelle nel cielo
notturno, le cime dei cipressi sono rese con pennellate slanciate, le superfici
arrotondate fittamente tratteggiate sono i crinali dei monti e le forme geometriche
rappresentano l�architettura di un paese. Il dipinto non � quindi frutto
dell�impulso di un momento, ma le pennellate e il cromatismo sono ben ponderati. Il
cielo notturno � reso da spesse pennellate di blu cobalto e verde, punteggiato qua
e l� dai cerchi luminosi delle stelle. La materia pastosa in realt� tende ad
assorbire la luce degli astri, che si trovano catturati da un vortice di linee e
colori; solo la falce della luna e la stella bianca in basso appaiono pi� radiose,
senza tuttavia riuscire a rischiarare il paesaggio che resta avvolto nelle tenebre
della notte. In primo piano si stagliano la sagome nere di alcuni cipressi, alberi
particolarmente amati da Van Gogh per la maestosa forma longilinea e per il colore
cupo e intenso.
E� pervasa da un senso di poesia molto evidente e di immediata presa. La tela �
stata realizzata durante il suo soggiorno all�ospedale Saint-R�my. Van Gogh rimase
sveglio tre notti ad osservare la campagna che vedeva dalla sua finestra,
affascinato soprattutto dal pulsare di Venere, che appare, soprattutto all�alba,
come una stella pi� grande delle altre. Il quadro che realizza non � tuttavia una
fedele riproduzione del paesaggio che egli vedeva, ma una immaginaria visione in
cui affiorano anche elementi, quali il quieto paesino, presi dai suoi ricordi
olandesi. Dei cipressi fanno da immaginario ponte tra la terra e il cielo, diversi
luoghi trattati con evidente dualismo: calma e tranquilla la terra assopita nel
buio e nel sonno, pulsante di energia e di vitalit� il cielo notturno solcato dalla
luce vibrante delle stelle.
in quest�opera non si possono pi� distinguere le macchie di colore che
caratterizzavano il puntinismo, perch� questi elementi appaiono tutti insieme: i
vortici di linee si tramutano in stelle nel cielo notturno, le cime dei cipressi
sono rese con pennellate slanciate, le superfici arrotondate fittamente
tratteggiate sono i crinali dei monti e le forme geometriche rappresentano
l�architettura di un paese. Il dipinto non � quindi frutto dell�impulso di un
momento, ma le pennellate e il cromatismo sono ben ponderati. Il cielo notturno �
reso da spesse pennellate di blu cobalto e verde, punteggiato qua e l� dai cerchi
luminosi delle stelle. La materia pastosa in realt� tende ad assorbire la luce
degli astri, che si trovano catturati da un vortice di linee e colori; solo la
falce della luna e la stella bianca in basso appaiono pi� radiose, senza tuttavia
riuscire a rischiarare il paesaggio che resta avvolto nelle tenebre della notte. In
primo piano si stagliano la sagome nere di alcuni cipressi, alberi particolarmente
amati da Van Gogh per la maestosa forma longilinea e per il colore cupo e intenso.
E� pervasa da un senso di poesia molto evidente e di immediata presa. La tela �
stata realizzata durante il suo soggiorno all�ospedale Saint-R�my.

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