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Era un metodo molto lento e meticoloso, come quello di Seurat ma molto lontano dai
risultati e dagli intenti dei puntinisti. Egli non ricercava una pittura scientifica, bens
poetica.
La sua ricerca fu estremamente solitaria e scevra di clamori. Anche per il suo carattere
schivo e introverso condusse una vita molto ritirata nella sua Aix-en-Provence. La sua
attivit di pittore del resto contraddistinta da uninsoddisfazione perenne. Egli si
sentiva sempre alla ricerca di qualcosa che non riusciva mai pienamente a raggiungere.
La sua riscoperta e rivalutazione avvenne solo negli ultimi anni della sua vita. Nel 1904,
due anni prima della morte, il Salon dAutomne espose le sue opere dedicandogli
unintera sala. Dal 1906, anno della sua morte, la sua eredit venne ripresa soprattutto
dai cubisti che in Cezanne videro il loro precursore.
La montagna Sainte-Victorie
(1904-06 olio su tela 63,5 x 83 cm Kunsthaus Zrich, Zurigo)
Ma la visione ferma, immobile, dotata di una sua precisa staticit che rende questo
quadro del tutto diverso dai quadri impressionisti. Non c la ricerca dellattimo
fuggente n la rappresentazione della mobilit della luce. Gli oggetti non vibrano n si
sfaldano. Ogni cosa al suo posto con un ordine ed un equilibrio ben precisi. Eppure il
quadro tende ad una rappresentazione quasi astratta. Le macchie sono colori puri che
non permettono la riconoscibilit di un oggetto preciso. Le macchie di colore hanno
valore solo nel loro mutuo rapporto. Da qui allarte astratta il passo molto breve, ma
egli non perse mai la forma e non divenne mai un pittore astratto pur anticipando anche
questo sviluppo dellarte del Novecento.
I giocatori di carte
(1893-1896 olio su tela, 47x56 cm, Parigi, Muse dOrsay)
Nature morte
In pittura la natura morta, composizione di elementi naturali inanimati, frutti, fiori,
pesci, selvaggina o oggetti (libri, strumenti musicali, vasellame ecc.) un tema
piuttosto frequente lungo tutta la storia dell'arte anche italiana, a partire da Caravaggio
e dal suo giovanile "Cesto con frutta".
La frutta autunnale, con la sua ridondanza di colori caldi e vivaci, con la morbidezza
delle sue forme arrotondate suggerisce a Paul Cezanne (1839-1906) un gran numero di
dipinti, nei quali va alla ricerca della geometria delle forme e delle nascoste regole
compositive della natura, costruendo i suoi
frutti con solida consistenza attraverso il
colore (egli stesso dichiarava di modulare"
con il colore piuttosto di "modellare" con il
chiaroscuro le sue nature morte, attuando
un processo pi vicino a quello naturale),
con l'idea costante di ricondurre la realt a
tre forme geometriche fondamentali, cono,
cilindro e sfera.
Natura morta 1892-94 olio su tela, 72,591,8 cm
Merion, Pennsylvania, The Barnes Foundation
In molte celebri nature morte facenti parte di una serie di dipinti con frutta realizzati da
Cezanne tra il 1888 ed il 1906, le mele e le arance diventano vivaci nuclei cromatici
sulla tovaglia bianca o dentro bianche stoviglie; soggetti semplici ma non banali, disposti
con meditata casualit,come brocche e drappi di contorno si organizzano entro
prospettive distorte con molteplici punti di
vista; candide tovaglie si dispiegano in linee
irregolari disordinatamente spezzate, tappeti
dal complicato decoro arricchiscono l'accordo
cromatico principale.
Nelle nature morte di Czanne si possono
riconoscere spesso gli stessi oggetti da un
quadro all'altro. Particolarmente amati dal
pittore dovettero essere gli oggetti raffigurati
in questo quadro, che ricorrono anche in
moltissime sue opere nel corso degli anni,
come il vaso dello zenzero avvolto nella corda,
la zuccheriera, il recipiente verde.
"Natura morta", 1890-94, olio su tela, collezione privata.