Forse, come quasi tutto, non avrei dovuto pubblicarle. Che altro
aggiungere? Niente. Se si aggiunge qualcosa, la storia non ha pi valore.
L uomo del nostro tempo non rispetta che i fallimenti. Ormai, anche
1ultimo grande mito cade, non per vecchiaia, ma per eccesso di potere. La
grandezza umana si misura solo per quello che riusc ad essere. Non
andiamo verso nessuna direzione; il nostro grande ideale, adesso, la
mediocrit, la coercizione dei propri impulsi. Per questa presunta dignit
di castrazione, molti dei migliori sono morti. Nel loro sottomondo, questi
umili criminali danno una giustificazione ai loro crimini senza nemmeno
sapere perch, ma non credo che ispirino piet. In questo sono mediocri
quanto noi, noi che non osiamo gridare nellimmenso processo del nostro
tempo. Noi accettiamo, con volont deliberata, tutto ci che ci impongono;
non dissentiamo nemmeno, tutti di comune accordo. Come afferrare la
fortuna con una sola mano? Sto usando, beninteso, un tono assurdo per
presentare questi esempi. Manco di fiato per farlo in piena semplicit e
naturalezza. A chi non sono cadute, oggi, le ali? Se persino i migliori sono
sfiduciati, tutti gli altri, i mediocri, che possono fare? Mai fummo tanto
rasenti alla terra. essa ci inghiottir senza lasciare alcuna traccia di noi.
Non gettiamo la croce addosso a nessuno: si perduta la semenza, forse a
causa del tempo cattivo. Il sale della saggezza non muove al riso; del resto
non ce 1hanno pi neppure i saggi, i quali si mordono la coda dopo
essersi lasciati fagocitare dai loro figli. Cosa abbiamo coltivato? Cosa
abbiamo raccolto? Ci resta soltanto il gioco, che dipende dal caso. C
chi, felice, non si stanca mai di giocare. Io s. E anche coloro che qui si
confessano: il miope, il presbite, e intanto si danno botte da orbi.
Max Aub
Messico, 1956