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Pierre-Auguste Renoir

Moulin de la Galette
Il Bal au moulin de la Galette (Ballo al
moulin de la Galette) è un dipinto del
pittore francese Pierre-Auguste Renoir,
realizzato nel 1876 e conservato al museo
d'Orsay di Parigi.
Luce e tecnica
La luce è ovunque ed anche le ombre sui volti, come nel caso del viso della ragazza in primo piano, hanno una loro
tonalità. Gli alberi sono pieni di macchie di luce e così la giacca del ragazzo di spalle che parla con la giovane. Ella
ha la luce sul volto sotto ad una fronte ombrosa che, come si è detto, è coperta da un’ombra che esalta ancora di più
la luce. Le ombre sono dunque colorate, cioè sono frastagliate di luce e la luce è una protagonista assoluta del
quadro. Proprio la luce dà movimento alla scena, le dona quel dinamismo gioioso che proprio nell’attimo che
coglie, si compie.

La tecnica Renoir utilizza la tecnica cara agli impressionisti: pennellate veloci che danno movimento alla scena ma
anche dissolvenza; le immagini infatti sembrano fondersi e confondersi e proprio questo aspetto era fra i più
osteggiati dai critici dell’Impressionismo. Questo dipinto è indubbiamente un capolavoro. Non solo per la maestria
con la quale viene ricreata la scena di un ballo festoso e per il modo innovativo in cui la luce viene distribuita in
tutte le immagini, ma perché interpreta perfettamente ciò che sta accadendo alla pittura moderna, cioè come sta
cambiando e quali travolgenti novità arriveranno da lì a poco nell’arte pittorica.
Colazione dei canottieri
La colazione dei canottieri (Le déjeuner
des canotiers) è un dipinto olio su tela di
Pierre-Auguste Renoir, databile al 1880-
1881 e conservato alla Phillips Collection
di Washington.
Analisi
La Colazione dei canottieri di Renoir rappresenta una colazione al ristorante La Fournaise a Chatou, un villaggio
vicino a Bougival. I frequentatori sono soprattutto sportivi, che si riposano in compagnia di amici dopo aver vogato
in canoa. La scena rappresenta vari personaggi, nella veranda del locale, che discorrono insieme dopo aver
mangiato. Si tratta di un dipinto realizzato en plein air, infatti l'artista abbozzò l'opera dinanzi agli stessi tavolini. La
donna in primo piano, che ha tra le mani un cagnolino, e' Aline Charigot, futura moglie di Renoir. La luce è molto
chiara e inonda la scena di riflessi dorati, ai quali si contrastano i toni verdastri dello sfondo. Renoir pone molta
attenzione sui colori che, sapientemente accostati (caldi e freddi, primari e complementari, chiari e scuri), danno
volume e prospettiva. Benchè non vi siano contorni, le figure emergono chiare e distinte, acquistano una solidità e
una determinatezza più classica. Il motivo della balaustra che divide i personaggi dalla vegetazione è ricorrente
nelle opere ambientate a Chatou che Renoir esegue in questi anni. L'atmosfera che ne deriva è quella di
un'incredibile naturalezza, data dagli atteggiamenti e dagli sguardi dei vari personaggi. Renoir, nella
rappresentazione dell'apparecchiatura del tavolo, ripropone una superba natura morta: vi sono presenti leggeri
cristalli, frutta (nella quale rappresentazione Renoir ha preso qualche libertà artsitistica, dipingendo frutta
autunnale in un contesto estivo), infine vi sono elementi molto naturalistici come le briciole di pane e il tovagliolo
adagiato sulla tovaglia.
Le bagnanti
Le bagnanti è un dipinto del pittore francese
Pierre-Auguste Renoir, realizzato nel 1918-
1919 e conservato al museo d'Orsay di
Parigi.
Analisi
Le due bagnanti, per di più, sono praticamente immerse nella natura circostante: Renoir, in questo modo, intende
comunicare senza mediazioni il piacere della vita e della pittura, intonando un ultimo e gioioso inno alle bellezze
terrene che non viene taciuto neanche dall'artrite deformante che lo afflisse durante la vecchiaia. Ad aver posato
sono Dedée, la russa Andrée Hessling poi unitasi in matrimonio con Jean Renoir. Le sedute di posa ebbero luogo
nel grande giardino piantato ad ulivi delle Collettes, la dimora di Cagnes-sur-Mer nella quale risiedette il pittore
durante gli anni della vecchiaia: lo sfondo, in effetti, restituisce con palpitante freschezza la variopinta esuberanza
della natura mediterranea.

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