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● 1886 ultima mostra degli Impressionisti —> “Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte”
—> Félix Fénéon (critico d’arte) conia “Neoimpressionismo”: luce come elemento da analizzare.
● Approccio scientifico e ritorno in atelier.
● Definirsi “Cronluminitra” (per accentuare approccio scientifico colori e luce). Termine troppo difficile
per la diffusione —> “Puntinismo” (Pointillisme): metodologia a puntini tramite il quale veniva
scomposta la luce.
● Muore giovane (32).
○ La baignade (1884)
- Eseguito quasi completamente in studio.
○ Il circo (1890-91)
- Uno degli ultimi quadri.
- Perfetta applicazione del puntinismo.
- Rosso, giallo e blu.
- Due zone: spettacolo (linee ondulate + toni caldi) - gradinate (griglia geometrica +
toni freddi) = opera che si basa sulla contrapposizione.
- Clown: rapp l’artista.
Giapponismo
● Esposizioni universali —> artigianato giapponese acquista interesse (soprattutto x
Postimpressionisti)
● Caratteristiche:
○ Visione senza prospettiva.
○ Angolazione dall’alto.
○ Fluttuazione delle figure nello spazio.
○ Asimmetria.
○ Colore piatto.
- Rapp Van Gogh che dipinge i girasoli - Indossa la stessa giacca del quadro di
(pittura non drammatica). Gauguin.
- Opera non simbolica. - Racconta di sé stesso.
- Sfondo: campagna tipica delle opere di - Tratti somatici resi orientali.
Gauguin. - Gli occhi sembrano guardare una scena
- Non è un quadro introspettivo. inquietante.
- Non sembra nemmeno rappresentare Van - È al centro del quadro in uno spazio vuoto e
Gogh. irreale.
Dialogo artistico: prende questi lavori come un Dialogo artistico: è aderente alla realtà e
gioco. mostra il suo modo di vedere il mondo.
○ Autoritratti
- Rappresenta come si vede nei confronti del mondo: marginale nei confronti della
società, non integrato e per questo capace di guardare oltre le cose.
- Si dipinge così spesso perché considera la sua persona centrale rispetto alle proprie
opere (opere autobiografiche).
- Ogni passo della suora evoluzione artistica, del suo stato d’animo e della sua
condizione mentale cambiando ad ogni autoritratto.
■ Autoritratto (1889)
- Andamento turbinoso della pennellata—> perdita dell’orientamento dato dalle
crisi nervose e il suo stato d’animo.
- Variazione blu - verde (tono su tono che disturba l’osservatore) e funge da
veicolo dell’emozione (disperazione).
- Fono e la giacca hanno lo stesso colore.
- Opera molto simbolica —> è convinto di rappresentare la realtà.
- Confrontata con Autoritratto con il cappello di feltro (1887) —> evoluzione
tecnica e psichica.
● 4° fase (1888 - 90) è un periodo di innovazione linguistica.
● Aveva precedentemente espresso la volontà di una pittura con effetti di luce notturna.
● Ne derivano tre scene notturne (paesaggi emotivi).
○ Pubertà (1894)
- Ragazza quasi donna —> copre il suo ventre con le braccia che formano una croce.
- Croce (simbolo di morte) —> segna il ventre (simbolo di vita).
- Sul muro retrostante —> ombra (ciò che ha vissuto e ciò che deve ancora vivere).
● Opere collegate dalla stessa visione pessimistica della vita (titoli e composizione).
○ L’urlo (1893)
- Rappresentato l’artista che incarna tutti gli uomini.
- Faccia come quella di un teschio.
- Angoscia —> tema, colori e composizione.
- Linea ondulata —> malessere osservatore non ha punti di riferimento (paura di
perdere l’equilibrio psichico dell’artista).
- L’uomo rimasto solo riflette nella natura il senso di perdita —> lagno di sangue
(rosso) e lutto (blu/nero).
- La vita (strada) è impossibile da percorrere —> artista paralizzato dall’inquietudine.
- Ipotesi —> cielo rosso (madre) morta di tubercolosi.
○ Ansietà (1884)
- È la rappresentazione dell’angoscia comune.
- Volti sembrano teschi allucinati .
- Linee vorticose —> il lago risucchi la scena.
● Volevano costruire un'opera autonoma—> l’opera (linee e colori) doveva stare in piedi a prescindere
dalla scena.
● Eredità: follia dei colori (pittori tedeschi) e la semplificazione delle forme derivante dall’arte africana
(pittori francesi).
HENRI MATISSE
● Figura di riferimento.
● Vocazione tardiva.
● Cordiale rivalità con Picasso.
● Grande innovatore del linguaggio pittorico.
● Poco selvaggio —> metodico e amore per la vita.
○ Gioia di vivere
- L’immaginazione di un mondo felice con figure felici.
- Figure nude e sinuose che galleggiano nello spazio.
- Fusione tra uomo e natura.
- Prospettiva e colori —> rendono il quadro una novità.
○ La danza e La musica
- Forma circolare.
- Stile primitivo.
- Ispirato a Gioia di vivere.
- Velocità —> disegno e associazione del colore.
- Secondo: stessi elementi ma situazione più calma.
- È interessati ai rapporti tra i colori.
Cubismo
● Punto di rottura definitiva con l’arte del passato (Impressionismo).
● Riferimento—> Cézanne (sostiene il rinnovo radicale del colore, forma e costruzione dello spazio).
● Cézanne—> aveva provato a rinnovare (composizione secondo schemi geometrici e riduzione del
colore).
● Interesse per la quarta dimensione (tempo)—> simultaneità dei differenti punti di vista (rapp i
momenti successivi del tempo).
● Movimento unitario solo durante le mostre.
● “Cubismo”—> Matisse vede dei paesaggi di Braque def “fatti di piccoli cubi”.
● Nascita cubismo—> Les Demoiselles d’Avignon (Picasso).
● 1 collage—> inserimento oggetto reale in un quadro.
PABLO PICASSO
● Principalmente rappresentante.
● Rispetto altri artisti—> lungo sviluppo artistico (studia pittura fin da giovane, quindi ha modo di
sperimentare + vita longeva: 92 anni).
○ Autoritratto (1901)
- Riferimenti: autoritratto (Van Gogh), pallore (Munch) e colore (Gauguin).
- Autocommiserazione di sè stesso—> artista incompreso.
○ Margot (1901)
- Stesso anno in cui va a Parigi.
- Realizzata prima de La donna con capello (Matisse).
- È un quadro Fauves (il movimento non esisteva ancora)—> la critica si chiede se
Picasso sia un copiatore o un precursore
● 3° fase (1904 - 06) periodo rosa.
● Colori chiari e pacati—> armonia con il mondo.
● Temi circensi—> giullare simbolo di libertà sociale.
● Capisce di essere in un periodo di mezzo (accademico e persona triste).
○ Gli stati d’animo: Gli addii, Quelli che vanno, Quelli che restano
- Analisi sul tema della partenza—> stati d’animo che ne derivano.
- Ogni emozione corrisponde—> forma e colore.
- Sono ambienti emotivi.
- Gli addii—> sembra anticipare l'espressionismo astratto di Kandinsky.
- Quelli che restano—> anime in pena che fluttuano nella loro tristezza (pennellata
sottile e monocromo).
- Il vero protagonista è il movimento.
- Versioni successiva—> tradotte in linguaggio cubista.
○ Materia (1912)
- Maturità artistica.
- Compenetrazione e scomposizione dei piani—> sia sfondo che figura.
- Fusione figura/sfondo.
- Movimento—> luce.
- Somma del percorso artistico: tecnica divisionista + colore espressionista + soggetto
simbolista.
CARLO CARRÀ
● Importante—> percorre tutte le avanguardie artistiche italiane.
● Continua ricerca di un suo personale stile (non è un’ aderenza passiva).
● Inizialmente divisionista—> subisce influenza cubista.
● Attraversa varie epoche e momenti artistici—> arrivando al più conosciuto (realismo magico).
○ La galleria di Milano
- Scomposizione.
- Riferimenti a Picasso.
- Compenetrazione figura/sfondo.
- Evidente la ricerca di uno stile personale.
GINO SEVERINI
● Vive a Parigi.
● Più di tutti—> influenza cubista.
● Si accosta ai tratti cubo-futuristi.
○ Ballerina blu
- Influenza cubista.
- Preannuncia il cubo-futurismo.
- Dinamismo—> ballerina che balla.
GIACOMO BALLA
● Legato al divisionismo.
● Minori influenze cubiste—> non va a Parigi.
● 1° produzione—> temi sociali e politici (tecnica divisionista).
● Interessato allo studio della luce.
● Adesione al futurismo—> rinnega tutte le opere precedenti.
○ La giornata dell’operaio
- Attività degli operai nelle diverse ore del giorno.
- Tratto divisionista (stretto e ravvicinato).
- Stile puntinista—> giochi di luce.
- Tema sociale e politico—> divisionista.
Astrattismo
● Opere che si distaccano completamente dalla rappresentazione realistica.
PAUL KLEE
● Isolato (pv pittorico) dal resto del gruppo—> sviluppa proprio percorso artistico.
● Influenze cubiste—> Olio su cartoncino.
● 1914 viaggio a Tunisi—> dice di aver scoperto il colore ed essere diventato pittore.
● Non sarà mai completamente astratto—> la realtà compare sempre.
● Sostiene di avere una scarsa rappresentazione della realtà.
● Rappresenta la realtà in modo semplificato e simbolico.
● Attraverso il suo codice rappresentativo—> rappresentare la realtà è andare oltre (come Cézanne).
● L’arte non ripete le cose visibili ma le rende visibili.
●
GIORGIO DE CHIRICO
- Nasce in Grecia.
- La vocazione per la pittura fu precoce.
- Ha una formazione accademica che inizia in Grecia e prosegue in Germania.
- In questo periodo si appassiona alla pittura antica (classica) e studia le opere di Arnold Bocklin
(simbolista).
- Si trasferisce in Italia (toscana) e inizia ad indagare il tema dell’enigma (mistero).
- Fu ritenuto inadatto per la guerra e fu ricoverato in un ospedale militare a Ferrara dove conosce
Carrà.
● 1910 Italia—> getta le basi per metafisica + ispirazione per la serie delle Piazze italiane (paesaggi
deserti e senza tempo).
○ Canto d’amore
- Svolta nel percorso artistico.
- Composizione irreale.
- Oggetti acquistano un altro significato.
- Non hanno un nesso logico.
- Il nesso è l’enigma totale.
- Sensazione di spiazzamento.
GIORGIO MORANDI
● Linguaggio personale—> elementi semplici (stoviglie).
● Riesce a rappresentare questi oggetti nella loro più intima essenza.
● 2 piani di lettura: metafisica degli oggetti + intenzione di voler rappresentare l’oggetto nella sua
essenza.
Realismo italiano e ritorno all’ordine
RITORNO ALL’ORDINE
● Recupero della tradizione.
● Italia—> realismo magico (quotidiano assume aspetti inquietanti).
● Recupero della realtà, delle misure e dell’equilibrio.
● Guardano la classicità.
● Gruppo del Novecento —> rapp ritorno all’ordine
● Carrà —> realismo magico.
● Germania—> nuova oggettività (denuncia sociale con linguaggio caricaturale e grottesco) - Gross e
Dix.