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Dalì

● a Parigi frequenta Picasso


● entra poi a contatto con i surrealisti → inizialmente ci si distacca
● in questo periodo costruisce il proprio personaggio
● si sposta negli USA a causa del nazismo
Il metodo
● inventa una tecnica di automatismo chiamata metodo paranoico-critico, per lui la
paranoia
- è una malattia mentale cronica, la cui sintomatologia più caratteristica consiste
nelle delusioni sistematiche, con o senza allucinazioni dei sensi
- Le delusioni possono prendere la forma di mania di persecuzione o di grandezza e di
ambizione
● perciò le immagini che crea nascono dal suo inconscio → riescono a prendere forma
pittorica grazie alla razionalizzazione del delirio
● il suo metodo quindi consiste nell’interpretazione/restituzione dei fenomeni deliranti
- riassume il processo con una formula
- paranoico = molle
- critico = duro
Stipo antropomorfo
● il soggetto è un'inquietante figura pseudo-umana semisdraiata nella penombra di una
stanza vuota
● il gesto che compie con la mano SX è significativo:
- la realtà esterna va tenuta lontana, almeno fino a quando non si sia fatto ordine nei
cassetti del proprio subconscio → legame dell’artista con la teoria di Freud
Costruzione molle
● Le forme anatomiche in primo piano, sono usate per comporre un abominevole essere
immaginario, evidente allegoria della guerra
● Una gigantesca mano nodosa strizza con furia violenta un seno di donna
● Un'altra mano poggia a terra deforme, mentre un microscopico uomo le si affaccia
incuriosito da dietro
● Un piede scheletrito poggia con forza su un abbozzo anatomico di bacino, a sua volta
sorretto da una specie di altro piede ossuto
● Al limite superiore del dipinto un volto orribilmente ghignante volge in alto lo sguardo
disperato
● Al suolo è tutto un caotico accumulo di ossa, fave bollite, strane concrezioni minerali,
tra le quali spunta anche un armadio
● Il macabro gioco di arti/frammenti anatomici forma una sinistra architettura
geometricamente pietrificata
● la tecnica pittorica estremamente realistica contribuisce ad aumentare il senso di
irrealtà della scena:
- mostri così spaventosi non esistono, ma la nostra psiche può addirittura produrne di
peggiori
- così come la natura umana è capace di generare l’orrore della guerra
Apparizione di un volto e di una fruttiera sulla spiaggia
● è impossibile dire con precisione cosa rappresenti il dipinto → nemmeno Dalì ne
comprende il significato
● la tela ci consente un'ampia gamma di percezioni visive:
1. bianca fruttiera di porcellana con delle pere, posta al centro di un tavolo coperto da
una tovaglia
2. pallido volto dalla fronte alta, in basso risaltano delle labbra carnose/mento
tondeggiante
3. cane da caccia con il muso rivolto a DX, in realtà la groppa dell’animale allude ad
uno scosceso massiccio montuoso posto sul limite della fruttiera
4. un tunnel che attraversa il rilievo roccioso-cranio dell'animale (occhio), attraverso
tale foro si intravede la prospettiva lontana del paesaggio con lo sfondo azzurrino di
un cielo velato di nubi
5. duna sabbiosa dal muso del cane, mentre il collare corrisponde a un ponte, più in
1°piano varie concrezioni rocciose sembrano gigantesche figure antropomorfe dalle
pose stravaganti
6. donna velata seduta di spalle su una spiaggia
● Dalí vuole mettere in crisi la testimonianza dei nostri stessi occhi, ovvero ciò che di più
certo c'è nell'acquisizione della nostra consapevolezza
Sogno causato dal volo di un’ape
● l’atmosfera è nitida
● l’artista stava dormendo quando un’ape che gli volava attorno lo punge all’improvviso
● Dalì cerca di fissare l’insieme di visioni attraverso cui l’inconscio gli sta comunicando
l’avvenuta puntura
● in basso appare Gala, la compagna dell’artista, sollevata magicamente sopra uno scoglio
piatto/frastagliato → la donna è:
- moglie
- musa ispiratrice
- amante
- in particolare l’elemento erotico più ricorrente nei sogni dell’artista
● una baionetta sta per trafiggere il braccio DX della donna, ma rappresenta nel
contempo anche un simbolo sessuale
● la percezione della puntura dell’ape viene ingigantita dal sogno → perciò assume la
forma mostruosa di
- 2 tigri feroci che balzano fuori dalle fauci di un pesce
- a sua volta uscente da una melagrana spaccata
● sullo sfondo c’è un assurdo elefante dalle gambe scheletriche di ragno che regge un
obelisco → nonostante ciò riesce a camminare leggero
● al gusto quasi fumettistico con cui l’artista rappresenta le tigri/pesce si contrappone la
perfezione di un nudo eroticamente realistico
● cercare significati non ha senso, conta più la sensazione d’insieme: l’ispirazione è
frammentaria, visionaria, incoerente
Ritratto di Isabel Styler-Tas
● rappresenta la figlia del gioielliere Louis Tas
● è della tipologia dei doppi ritratti rinascimentali italiani (Piero della
Francesca/Raffaello)
● In questo però, caso al profilo della donna DX si contrappone a SX solo la sua sagoma
speculare
● Questa, però, non ha nulla a che fare con il ritratto → in pura ottica surrealista,
rimanda piuttosto alla rappresentazione di un paesaggio, dove un sentiero tortuoso si
inerpica per le pendici di una falesia a picco sul mare
● La resa del personaggio, di un realismo quasi fotografico, stride ancora di più con
l'incongruenza del suo doppio
● questa però può essere comunque letta come ritratto interiore, nel quale
- la tagliente geometria delle rocce allude al carattere spigoloso della donna
- non a caso porta sul petto un’incisione con la figura pietrificata di Medusa
● ciò che trionfa è la grande ironia di Dalì/il suo gusto per il paradosso
La persistenza della memoria
● il dipinto raffigura un paesaggio surreale con un orologio morbido/disgregato che pende
da un ramo d'albero in 1°piano
● Gli orologi sembrano essere sciolti/piegati, quasi privi di struttura, dando l'impressione
che il tempo si stia dissolvendo/che sia privo di significato
● ciò è visto come
- la rappresentazione dell'irrilevanza del tempo
- o come un'espressione dell'ansia/angoscia di Dalí nei confronti del fluire temporale
● Nello sfondo del dipinto, possiamo osservare
- un paesaggio desertico
- una spiaggia rocciosa
- un mare calmo
● Alcuni oggetti sono disseminati nell'ambiente circostante, tra questi, una sorta di
"veliero" con ali che potrebbe richiamare le immagini dei sogni
Astrattismo
● a monaco di Baviera si forma la Neue Künstlervereinigung München
● di questa associazione facevano parte alcuni artisti, tra cui Kandinskij, Jawlensky, Marc
● quest’ultimo
- fu il primo ad ammirare i dipinti della Neue Vereinigung vedendo in essi una
“interiorità totalmente spiritualizzata/smaterializzata”
- legò il nome della Neue Vereinigung a quello della Brucke, definendo i 2 gruppi i
“fauves tedeschi”
● in questo modo la nuova associazione di artisti faceva parte dell’Espressionismo
tedesco
● nel 1911 la Neue Vereinigung si divise a causa di contrasti interni → si formò la
redazione di Der Blaue Reiter, una mostra
Espressionismo lirico
● gli artisti di questa redazione erano contro la società contemporanea, quindi anche
contro l’Impressionismo
● Marc afferma che la natura va distrutta per cercare le leggi che essa nasconde, non
bisogna accontentarsi dell’apparenza
● occorre quindi dipingere la forma ideale/essenziale delle cose
● c’era un indirizzamento verso la ricerca della dimensione spirituale della realtà
- il Der Blaue Reiter era quindi contrario alla deformazione delle immagini,
caratteristica dell’Espressionismo
● per questi motivi viene definito Espressionismo lirico:
- ricerca di una dimensione spirituale
- dolcezza compositiva/coloristica
Verso Realismo/Astrattismo
● Kandinsky riteneva che l’artista dovesse obbedire ad una necessità interiore, quindi la
scelta dei mezzi espressivi era ampia/libera
- comportando sia l’indirizzamento verso il realismo che verso l’Astrattismo
Kandinsky
● secondo lui il più grande insegnamento deriva dalla musica, questa esprime la vita
psichica dell’artista/crea la vita dei suoni
● si trasferisce a Monaco fino allo scoppio della 1°Guerra Mondiale
● diviene professore al Bauhaus di Weimar: scuola d’arte e mestieri
Astrattismo
● per l’artista
- la pittura deve essere sempre più simile alla musica
- i colori devono assimilarsi il più possibile a suoni
● la musica infatti è espressione di esigenze interiori, non imita la natura → è di per sé
astratta
● viene quindi abbandonata l’imitazione del modello: no mimesis
● Solamente una pittura astratta (non figurativa), liberata dalla dipendenza con l’oggetto
fisico, può dare vita alla spiritualità
● Kandinsky spiega che lentamente in lui si sviluppò l’abilità di lasciarsi sfuggire l’oggetto
del quadro
● la bellezza quindi viene raggiunta per il tramite dei colori/della sola forma colorata,
senza l’annessione a nessun oggetto esistente
● l’artista aveva distinto i 3 stadi di differenziazione nel percorso di astrazione della sua
pittura, differiscono per:
- il tempo trascorso tra la visione di un determinato oggetto
stimolante/realizzazione dell’opera
- l’intensità della partecipazione dell’artista nelle scelte compositive
Impressioni (Impressione VI)
● qui rappresenta le sue impressioni della natura esteriore in forma grafico pittorica
● si riconoscono disegnati da una linea nera un uomo/donna a braccetto mentre
passeggiano
● a DX in basso c’è la sagoma bianca di un cane che corre
● in alto un lago con 2 persone su una barca
● sul margine superiore DX una figuretta
● le forme sono pienamente riconoscibili
● quando gli oggetti cominciano a dissolversi, il colore assume concretezza/su di esso si
concentra l’attenzione dell’artista
Improvvisazioni (Improvvisazione 7)
● qui rappresenta espressioni inconsapevoli della natura interiore
● si può individuare una regola geometrica: una prospettiva che fa convergere lunghe
masse colorate lungo un orizzonte
● le forme sono poco riconoscibili, non si riescono ad associare a qualcosa di conosciuto
● lo stesso artista infatti parlava di “linguaggio segreto” per queste sue opere
Composizione VI
● le composizioni hanno medesima genesi delle improvvisazioni, ma vengono poi
rielaborate
● nel processo entrano in campo la ragione, consapevolezza, intenzionalità, scopo
● non c’è più nulla di riconoscibile nel dipinto
● l’artista si è liberato dalla schiavitù della natura e delle sue forme rivelando la potenza
di un colore la cui visione è del tutto spirituale
● la composizione è sostenuta da alcuni tratti divergenti da fasci di linee che si
allontanano dalla concentrazione del blu notte
- questi procurano direzioni alle chiazze si colore
● i colori accesi si combinano per mostrare la fine del mondo con le forze naturali
trasformate in puri colori, che in un vortice di esplosioni creano qualcosa di nuovo
● ciò che appare come un immenso disastro è in realtà un vivo inno di lode
Senza titolo
● Sul foglio di carta ci sono soltanto delle chiazze colorate/dei segni a matita/penna
● L'elemento unificante è il vuoto di colore della carta inteso come confine della forma
colorata
● Come nella musica, anche qui esistono dei toni dominanti: il grigio-azzurro/giallo
aranciato che compongono una sorta di tema musicale che subisce continue variazioni
con il mutare delle gradazioni di colore
Il cavaliere azzurro
● il titolo originario era “Il cavaliere”: azzurro è stato aggiunto dopo la pubblicazione
dell’annuario Der Blaue Reiter
● un cavaliere dal mantello azzurro è al galoppo sul suo cavallo bianco su una collina
verde-dorata occupante quasi l’intera superficie della tela:
- gli alberi sono autunnali
- la foresta è bluastra
- il cielo è celeste solcato da nuvole candide
● questi sono elementi necessari per il completamento cromatico dell’ambientazione
graziosa
● i cavalieri erano un soggetto molto amato dall’artista: era legato alle tradizioni
popolari russe medievali
Alcuni cerchi
● in questo dipinto l’Astrattismo si fa geometria, lo si nota anche dalla forma quadrata
del dipinto
● in un campo oscuro si muovono dei cerchi colorati (alcuni isolatamente/altri
agglomerati) come se fossero attratti dal grande cerchio azzurro circondato da un’aura
biancastra
● il movimento segue delle linee attrattive:
- 2 forti → diagonali
- 2 deboli → mediane
● i colori sono disposti con attenzione al mutamento di tonalità dovuto alla
sovrapposizione delle forme circolari
Bleu de ciel
● qui alla geometria dei tempi del Bauhaus si è sostituita la monocromia dello sfondo su
cui fluttuano forme primordiali, “amebiche”
● a ciascuna di esse sono associati linee, reticoli, scacchiere, convessità, concavità di
colori smaglianti
- pure decorazioni racchiuse entro forme che permeano il blu che le sostiene, non
comunicano tra loro
● l’artista sostiene che se l’arte può essere astratta vuol dire che dev’essere libera anche
da tutte le tradizioni pittoriche nazionali, si deve presentare come universale
Mondrian
● viene a contatto con le teorie teosofiche, che avranno molto peso nella sua
vita/evoluzione del suo pensiero
● conosce in Olanda la pittura divisionista/dei fauves
● qui aderisce poi all’Astrattismo/fonda una rivista: De Stijl
Tema dell’albero
● è il più grande cammino dell’artista verso l’Astrattismo/progressiva dissoluzione della
forma
● nella Fattoria presso Duivendrecht gli alberi sono il tema principale della tela:
- i ramoscelli, disposti in filamenti protesi verso l’alto che dipartono da tronchi
ondulati, costruiscono una rete lanciata verso il cielo
● nell’Albero rosso
- il tronco nodoso/ruvido è chiazzato da striature rosse che sembrano fiammelle
guizzanti
- l’albero pare adagiarsi dolcemente verso DX, protendendo poi le punte di nuovo
verso l’alto
- a SX invece i rami accelerano la loro caduta
● nell’Albero grigio
- il reticolo cubista scompare
- i piani sono formati modellando il colore pastoso con pennello/spatola
- è quindi l’atmosfera stessa a subire un processo di concretizzazione che elimina ogni
profondità, ma l’albero resta ancora integro
● nel Melo in fiore
- l’albero è definitivamente sparito
- di sé ha lasciato solo le linee curve/scure dei rami non più uniti da un tronco
- solo i colori al centro del dipinto stabilizzano l’immagine
Neoplasticismo
● è il nuovo linguaggio di Mondrian: l’essenzialità della pittura che raggiunge l’astrazione
totale
● l’artista ne parla nella rivista De Stijl → riconosce che l’arte deve identificarsi con la
vita:
- Ora, poiché la vita è essenzialmente interiorità, occorre che l'artista escluda il
mondo oggettivo dalle sue opere, perché diverso dall'interiorità
- Se il mondo oggettivo viene gradualmente eliminato dall'arte, quest'ultima si avvicina
sempre più alla vita interiore fino a coincidere con essa
● l’artista neoplastico deve eliminare il suo intervento soggettivo:
- agire solo tramite linee rette
- eliminare la linea curva
- mirare alla tinta unita/piatta
- i colori devono essere limitati ai 3 primari (rigore compositivo)
Geometria e colori
● i dipinti di Mondrian indagano il tema della geometria/dei colori non colori
● questi si dispongono
- armoniosamente/asimmetricamente
- assieme a superfici bianche
- all’interno di una griglia fatta di strisce nere
● ogni colore riempie totalmente lo spazio assegnandogli bidimensionalità
● un esempio è Composizione 11
Razionalismo in architettura
● dopo la 1°Guerra Mondiale bisognava ricostruire il sistema di valori/punti di
riferimento della società → viene coinvolta anche l’arte
● l’ultima importante esperienza architettonica pre-guerra era stata l’Art Nouveau,
questa però non era simbolo di modernità dato che prevaleva la decorazione
● l’esperienza degli anni 20 parte da Loos in Germania, tra queste aveva assunto
importante significato quella del Deutscher Werkbund:
- uno straordinario laboratorio di idee
- qui una nuova generazione di architetti si impegnò a rilegare la storica frattura tra
arte, artigianato, industria
● tra gli intellettuali fu l’architetto Behrens ad avere personalità artistiche più
significative
● egli nelle sue costruzioni rivoluziona in senso moderno ogni precedente regola edilizia,
tenendo conto in fase di progetto
- le finalità funzionali
- l’ottimizzazione dei costi di realizzazione
Turbinenfabrik
● viene costruita per sottolineare in modo simbolico l’importanza economica che sta
rivestendo il processo di industrializzazione per l’impero tedesco
● per la prima volta l’architettura si interessa all’aspetto di una fabbrica
● uno dei lati lunghi è scandito da immense vetrate inserite in una struttura portante di
acciaio, ottenendo così
- un'adeguata illuminazione naturale
- un'estrema velocità di costruzione
● Nei 2 lati corti dell'edificio, invece, Behrens mette in evidenza una sorta di massiccio
frontone a profilo spezzato, creando un gioco di incastri fra materiali diversi
● A tamponamento della facciata vi è poi un'altissima vetrata, che insieme al timpano
sembrano la testa di un’enorme vite → la forma stessa diventa quindi anche un motivo
decorativo/simbolico
● si sottolinea così la correlazione tra forma/funzione → tema architettonico di Behrens
Esperienza del Bauhaus
● è un’officina di idee
● rappresenta il più alto momento di sviluppo del Razionalismo tedesco: la rinascita
umana/morale tra la 1°Guerra Mondiale/avvento del Nazismo
● la scuola ha una concezione culturale pragmatica, cioè fondata:
- sull’esperienza pratica
- sul confronto di idee
- sulla voglia di fare un’arte utile
- sulla volontà di creare un’arte che sappia venire incontro ai bisogni della gente
● l’ideologia dominante vede negli ideali del socialismo la vera soluzione a tutti i
problemi di convivenza civile, progresso morale, sviluppo economico
Poltrona Barcellona
● ancora oggi regolarmente in produzione
● Tale poltrona, realizzata con un'esile struttura in acciaio piegata/saldata a croce,
sorregge i 2 piani inclinati della seduta/schienale, composti da delle semplici cinghie
di cuoio
● Il tutto appare estremamente semplice → in ciò sta la sua rigorosa raffinatezza
● Poiché la forma è disegnata esclusivamente dalla funzione, essa non è legata al gusto
di una determinata epoca grazie a ciò, è destinata a non invecchiare mai
● un’altro esempio è la Poltrona Vasilij
Sede di Dessau
● Gropius fu costretto a trasferire l’istituto del Bauhaus a Dessau (Germania)
● ciò significò che egli potè progettare la nuova sede: realizzò una delle prime, più
perfette architetture razionaliste
- esempio dello straordinario equilibrio compositivo/rigoroso studio delle funzioni
● la struttura è articolata su 2 volumi principali a forma di parallelepipedo
- in uno ci sono le aule per le lezioni teoriche
- nell’altro i laboratori per le lezioni pratiche
- un corpo sospeso su pilastri di calcestruzzo armato collega i 2 settori accogliendo la
segreteria, sotto questo ponte passa la strada di accesso alla scuola
- un po’ discostato dalla struttura si innalza l’ostello: una palazzina di 5 piani che
ospita le camere/servizi per gli studenti interni/docenti
- questo è collegato alla scuola da un corpo di collegamento
● la planimetria assume la forma di 3 “L” incastrate tra loro
● le pareti dei laboratori sono costituite da grandi vetrate che consentono maggior
illuminazione solare
● a amministrazione/aule corrispondono lunghe finestre a nastro che percorrono
orizzontalmente la facciata
● la palazzina dell’ostello è scompartita con finestre/portefinestre ad “L”
● gli unici materiali visibili sono vetro, ferro, intonaco bianco
● Gropius utilizza “l’angolo di vetro”:
- con l’impiego del calcestruzzo armato, i solai dei vari piani sono grandi piastre libere
- possono essere quindi disposte secondo le necessità funzionali dell’artista
- chiamato metodo a pianta libera
● Gropius semplifica/geometrizza l’architettura fino a renderla pura funzione
- Il valore estetico dell’edificio discende dalla razionale semplicità delle forme/dei
rapporti tra pieni/vuoti
Cemento armato
● È un materiale edile composito, costituito dall'unione di 2 elementi:
- Armatura di tondini di acciaio, interconnessi a formare una sorta di gabbia
- Calcestruzzo che riveste l'anima di acciaio
Le Corbusier
Design
● Significativa è anche l'attività di Le Corbusier come designer:
- per lui gli arredi/oggetti d'uso non erano intesi come semplici mobili, ma come
logica prosecuzione dell'attività progettuale di un architetto
- non poneva però attenzione all’ambientazione circostante
- egli, dopo aver pensato al contenitore (la casa), doveva rivolgere la propria
attenzione anche al contenuto, che seguiva requisiti di forma/funzionalità
● per questo costruisce la Chaise longue: una poltrona da relax con schienale anatomico
rialzato:
- per la scocca utilizza un tubolare d’acciaio modellato a caldo, cromato, lucidato
- la base è di lamiera metallica nera
- la seduta, sagomata a misura d’uomo, è di semplice tela con un cuscino cilindrico
per appoggiare la nuca
I 5 punti dell’architettura
● Le Corbusier è anche uno dei primi teorici dell’architettura contemporanea, per questo
enunciò i 5 punti che avrebbero caratterizzato l’architettura del 20°secolo:
1. i pilotis
- esili/robusti pilastri in calcestruzzo armato → isolano dal terreno
2. il tetto giardino
- grazie a ciò non sono più necessarie le falde pendenti per far defluire le acque
piovane
3. la pianta libera
- resa possibile grazie all’utilizzo del calcestruzzo armato
- lascia al progettista la possibilità di organizzare gli spazi di ogni piano senza ricalcare
necessariamente quelli dei piani sottostanti
4. la finestra a nastro
- resa possibile grazie all’utilizzo del calcestruzzo armato
- rivoluziona l’aspetto delle moderne facciate
- permette una maggior penetrazione luminosa
5. la facciata libera
- resa possibile grazie all’utilizzo del calcestruzzo armato
- i pilastri sono arretrati rispetto alle facciate, che quindi possono assumere sempre
nuove configurazioni
Villa Savoye
● la costruzione ha una pianta quadrata che si regge su esili pilotis a sezione circolare
● dal basso si ha un portico coperto ad accesso diretto in automobile
● oltre al garage si sono i servizi di lavanderia/piccolo appartamento per l’autista
● dal portico si accede al 1°piano tramite 2 rampe di scale
● il soggiorno è rettangolare con ampie finestre orizzontali a nastro
● da qui si accede alla terrazza a “L”
● un’ulteriore rampa conduce alla copertura del tetto-giardino, qui sono ricavati il
solarium, stenditoio, giardino pensile, protetti da un muro sagomato con morbide forme
● la costruzione appare un assemblaggio di volumi geometrici puri estraneo all’ambiente
circostante → ciò fa parte della logica progettuale di Le Corbusier
Unità di abitazione
● Le Corbusier aveva immaginato la concentrazione di un moltissimi alloggi all’interno di
un unico organismo abitativo polifunzionale
● è l’edificio per abitazione civile più grande mai costruito
- 17 piani
- all’interno ci sono 7 strade coperte (corridoi)
- max 1500 abitanti
● le celle abitative sono di tipo duplex: disposte su 2 livelli → ciò consente di creare
spazi più liberi/mossi
● l’idea però non fu apprezzata perché l’edificio dimostra i limiti di un’operazione ancora
troppo intellettuale per essere compresa dal pubblico
Modulor
● creato da Le Corbusier al fine di armonizzare al meglio le proprie esigenze progettuali
● questo, sulla base di proporzioni umane, individua una serie di multipli/sottomultipli
geometrici in base ai quali dimensionare le costruzioni per rispondere al meglio alle
esigenze abitative
● il Modulor è quindi una reinterpretazione del canone di Policleto
Wright
● definito il più grande architetto della storia americana
● a Chicago lavora nello studio di Sullivan: architetto impiegato nella costruzione dei
grattacieli
● matura una personale visione del rapporto tra ambiente/natura → crea l’architettura
organica:
- come ogni organismo vivente, durante la crescita, si adatta alle caratteristiche
dell’ambiente circostante, così anche l’architettura deve essere realizzata seguendo
i suggerimenti naturali/biologici che appaiono dall’osservazione della realtà
● apre poi uno studio privato dove lavora alla creazione di numerosi edifici
Casa sulla cascata
● la villa si trova immersa nella natura all’interno di un bosco
● sorge direttamente su uno spuntone di roccia, nel punto in cui un torrente genera una
cascata naturale
● la costruzione
- è realizzata utilizzando materiali semplici del luogo
- ma le tecnologie impiegate per le parti a sbalzo (calcestruzzo armato), sono
avanzatissime
● nonostante ciò l’ambiente risulta armonioso, dato che la struttura non si presenta
come un corpo estraneo → sembra un organismo vivente
● secondo le regole dell’architettura organica gli spazi interni sono liberi
- il centro dell’edificio è l’enorme soggiorno vetrato che si apre verso il bosco/cascata
- le sporgenze/rientranze sono date dalla preesistenza di un albero che non si voleva
abbattere
- in questo modo architettura/natura non si scontrano
● i pilastri portanti sono fatti della stessa pietra del luogo
● la grande estensione delle superfici vetrate richiama il cristallino spumeggiare delle
acque
Museo Guggenheim (NY)
● costruito di fronte al Central Park, non in mezzo alla natura
● ma comunque è presente il tema della natura caro a Wright:
- il museo è la casa dell’arte
- la città è la natura artificiale dell’uomo
● la costruzione dell’edificio è ispirata ad una conchiglia
- la grande rampa elicoidale si avvita verso l’alto dilatandosi fino a sbocciare in
un’ampia cupola di vetro
● salendo la rampa si ha la sensazione di distaccarsi progressivamente dal suolo per
accedere ad una dimensione sospesa, in un percorso accompagnato da presenze
artistiche
- l’area espositiva si estende infatti lungo le pareti spiraliformi esterne
● è un modo nuovo di essere museo, l’esperienza artistica diventa globale
- contenitore/contenuto interagiscono ciascuno per la propria parte
● l’illuminazione è data
- direttamente dalla cupola vetrata
- indirettamente dalle fessure che le spirali superiori creano sporgendo su quelle
inferiori
● il Guggenheim rappresenta quindi il testamento artistico/umano di Wright: egli vince
ogni costruzione formale
● l’architetto traccia la strada per una nuova arte del costruire
Architettura fascista
● l’Italia approda ad un regime totalitario dopo la marcia su Roma
● il Razionalismo italiano che si stava diffondendo si stava sviluppando di pari passo al
fascismo, quindi ne divenne quasi l’espressione artistica prediletta
● infatti il fascismo si proponeva come una forza giovane/rivoluzionaria che voleva
emancipare l’Italia in senso moderno
● in Germania invece il razionalismo venne negato dal nazismo
● In Italia il panorama dell’architettura tra le 2 guerre è complesso/contraddittorio:
- inizialmente il regime fascista promuove iniziative architettoniche/urbanistiche al
fine propagandistico, per consolidare quindi il consenso interno/nazionale
- esempi: Via della Conciliazione, l’abbattimento dei borghi storici vicino a piazza San
Pietro
Terragni
● la sua architettura più significativa è l’ex Casa del Fascio
● l’edificio presenta
- una pianta perfettamente quadrata
- l’altezza esattamente la metà della base
● è quindi un mezzo cubo con le facce caratterizzate da varie aperture quadrate in
rigoroso rapporto proporzionale
● l’esasperata geometrizzazione allude simbolicamente al formale ritorno dell’ordine
promosso dal fascismo
● in realtà ciò contrasta con l’asimmetria con cui sono composte le 4 facciate
Piacentini
● con il consolidamento del regime l’architettura razionalista muta: ad esempio quella
del Palazzo di Giustizia di Milano
- il rivestimento marmoreo
- l’esagerata dilatazione delle finestre/proporzioni
- la chiarezza della composizione viene sostituita dall’effetto scenografico
- le scritte retoriche in rilievo
- le 2 altissime colonne all’ingresso che suggeriscono quelle di un tempio classico
● costituiscono elementi in contraddizione con l’origine del linguaggio razionalista
- il fine non doveva essere propagandistico
● altri esempi: stazione di Milano, Palazzo dell’Arengario
Michelucci
● per la costruzione della Stazione di Firenze c’era un’ambiguità di scelta ideologica:
- se il fascismo ne avesse permesso la costruzione avrebbe significato un implicito
riconoscimento della validità delle teorie razionaliste/moderniste
- grazie alla mediazione di Piacentini, che convinse direttamente Mussolini, il
progetto venne approvato
● la realizzazione fu molto rapida grazie anche alle tecnologie adottate dall’architetto:
- uso dell’acciaio/calcestruzzo
- organizzazione del cantiere a settori per non interrompere il traffico ferroviario
● la Stazione rappresenta il punto più alto di sviluppo dell’architettura razionalista
italiana
● l’edificio si sviluppa orizzontalmente per non fare da antagonista all’abside di Santa
Maria Novella
● la forma è squadrata/generata direttamente dalle funzioni che deve svolgere
● dato che è una stazione di testa l’elemento perno su cui si basa l’organizzazione della
struttura sono i 16 binari paralleli
● Da questa precisa gerarchia delle funzioni deriva l'organizzazione degli spazi:
- L'uscita è sul lato DX, vicina ai binari di arrivo
- L'entrata è leggermente spostata verso SX, vicina al lato partenze
● una lunga galleria costituisce il principale elemento di raccordo
● l’ingresso alle biglietterie è evidenziato da grandi lucernari vetrati che interrompono la
massiccia compattezza della massa muraria, generando un effetto di luce (cascata di
vetro)
● importante anche la scelta dei materiali:
- strutture in acciaio brunito
- vetri speciali resistenti a urti/sbalzi termici
● ci sono particolari costruttivi:
- banchine
- fontanelle
- orologi…
● il rivestimento esterno è fatto di pietra forte in modo da accordarsi con quello della
Basilica di Santa Maria Novella

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