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II surrealismo

Il surrealismo è una corrente artistica, nata nel 1924 in Francia, quando lo scrittore
francese Andre Breton pubblica il Manifesto del surrealismo, un documento che
spiega con chiarezza e con abbondanza di esempi il significato del movimento: «
Surrealismo: automatismo psichico attraverso cui si esprime il pensiero della mente
e il dettato del pensiero senza il controllo della ragione, è al di là dell’estetica e della
morale. » Al centro degli ideali della corrente surrealista vi è posta la completa
rivalutazione dell’immaginazione
Come il dadaismo, è un movimento provocatorio contro la guerra, infatti i surrealisti
assumono atteggiamenti sfrontati e talvolta ironici nei confronti delle tradizioni;
tuttavia oppongono alla distruzione dadaista la possibilità di una ricostruzione. Gli
artisti esprimono il funzionamento libero della mente umana, sottraendola al
controllo della ragione.. L’arte deve dare voce al sogno e, per raggiungere tale
obbiettivo, i surrealisti assumono una propria creatività visionaria, accostando in
modo causale elementi astratti o figurati.
Il surrealismo è una delle poche avanguardie storiche che non si è esaurita
rapidamente ma che ha rivestito un ruolo primario nello svolgimento della pittura
del Novecento. Non si tratta di un gruppo omogeneo rispondente a un unico
programma, tuttavia, ognuno sviluppa il tema fondamentale secondo la propria
personalità, con alcune divergenze: alcuni artisti, ad esempio, non si discostano dalle
immagini derivanti dalla realtà quotidiana (anche se prive di coordinamento logico,
cosi come avviene nei sogni) e quello che giunge ai limiti delle forme astratte, per
scelta istintiva.

Tecniche principali
- automatismo psichico: dipingere senza un progetto, lasciare fluire i pensieri e
abbandonarsi al caso;
- frottage: inventato da Max Ernst nel 1925: dispone un foglio su una superficie
in rilievo e poi vi sfrega sopra una matita morbida, ricavandone delle forme. Egli,
quindi, si lascia trasportare dall’immaginazione trasformando la forme ottenute
secondo ciò che esse suggeriscono (ex. la foresta: l’autore ritrae se stesso nei panni
di una colomba intrappolata fra alti alberi minacciosi)
- fotomontaggio
Oggetto surrealista: non è il readymade dadaista, ha una valenza più emotiva , ha un
valore artistico per il solo fatto di essere stato scelto dall’artista, l’oggetto viene
rielaborato perdendo la sua funzionalità e creando shok (per esempio una tazza
ricoperta di pelliccia di Oppenheim ). Pur con polemiche interne e defezioni il
movimento raggiunge il suo periodo di maggiore intensità tra il 1934 e il 1938: segue
poi il declino.
Un quadro importante è : La passeggiata, uno dei quadri più famosi di Marc Chagall.
Realizzato tra il 1917 e il 1918, è un olio su tela di forma quasi quadrata, conservato al
Museo di Stato Russo di San Pietroburgo. Si occupa del sentimento dell’amore. Il
quadro raffigura una coppia che si tiene per mano. L’uomo, che guarda dritto verso
l’osservatore, è lo stesso Chagall; egli tiene per mano Bella Rosenfeld, sua moglie, la
quale vola in aria. Chagall nell'altra mano ha un uccellino che simboleggia il loro
accordo con la natura. Alle loro spalle c'è la città d’origine dei due: Vitebsk. Ai piedi
del pittore c'è una tovaglia da picnic dal colore rosso vivo, con una bottiglia di vino e
un bicchiere. L'artista guarda verso l’osservatore con un largo sorriso che esprime
tutta la sua felicità. Bella si alza in volo e Chagall la trattiene con la mano, quasi
sollevato da terra. Il senso di questa immagine è che l'amore che lega profondamente
due persone, va oltre i limiti imposti dalla natura. L'unica nota diversa è la sagoma
della sinagoga, che ha una tonalità rosata, molto più delicata rispetto al verde delle
case. Il quadro risente dell’influenza del cubismo.
ASTRATTISMO
Come il surrealismo, anche l’astrattismo è un gruppo artistico che si pone
l’obbiettivo di trasmettere emozioni attraverso immagini irreali.
Il Der Blane Reiter, ovvero “Il cavaliere azzurro”, ha origine dal gruppo Die Bruke (Il
Ponte) ed è stato fondato nel 1911 da Kandinskji. Questo gruppo artistico, aprirà la
strada al movimento artistico dell’astrattismo. I principali artisti che diedero vita al
gruppo sono: Kandinskij, Franz Marc e Paul Klee; volendo recuperare il valore
spirituale dell’arte, questi artisti si allontanano dalla raffigurazione concreta della
realtà, che tende a divenire astratta. Le immagini si semplificano: il quadro è un
insieme di linee e colori (puri).  astrattismo lirico (il compito dell’artista è cogliere
la poesia della realtà e raffigurarla in modo fantastico)
Viene attribuita molta importanza al colore, attraverso il quale si comunicano
emozioni. Il blu, ad esempio, indica la spiritualità, il giallo l’allegria e la gioia, il rosso
la forza e l’energia.

 KANDINSKIJ: pensava che l’arte dovesse essere l’espressione della vita


interiore; egli, infatti, si sforzò a rendere la pittura indipendente dalla realtà
riconoscibile. Nacque così la sua produzione astratta, in cui linee, forme e colori
avevano valore in sé ed esprimevano sentimenti e stati d’animo. Ex: - Linea
orizzontale: staticità, assenza di movimento
- Linea verticale: slancio verso l’alto
- Linea trasversale: movimento
- Linea curva: armonia e movimento
- Linea vorticosa: nervosismo
- Linea spigolosa: tensione
I quadri di Kandinskij, non hanno un’organizzazione di lettura precisa. Li si possono
guardare partendo da un qualsiasi punto e osservando liberamente.
Kandinskij dipinse la copertina del manifesto del movimento dell’astrattismo,
raffigurando il cavaliere azzurro con linee così semplificate da essere appena
riconoscibili, tanto che il cavallo ricorda le figure stilizzate dell’arte primitiva.

 FRANZ MARC: anch’egli dà molta importanza al colore puro, che utilizza per
dipingere forme semplificate e sinuose della natura. I suoi soggetti preferiti sono gli
animali, in particolare i cavalli. Nel dipinto “piccoli cavalli blu”, infatti, egli dipinge tre
cavalli blu, i cui contorni arrotondati sembrano raggrupparli in un’unica armonica
forma, staccandosi dallo sfondo astratto, fatto unicamente di colore.

 PAUL KLEE: utilizzò un linguaggio personale nell’ambito dell’astrattismo, egli


infatti rappresentava la realtà, ma come se fosse vista dagli occhi di un bambino

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