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Prof. Chiara Fagone
Lezione 3- 29.10.2020
CARTE GEOGRAFICHE
Innovazione Dal punto di vista visivo, simbolico e concettuale. Il viaggio, reale o
immaginario, è stato nel corso della storia, evocata tramite diverse modalità: introduzione di
carte geografiche nei quadri.
CAPRAROLA, 1573
Per volontà di Alessandro Farnese chiese di
dipingere questo ciclo pittorico e la Sala dei
Mappamondi: grande sala le cui pareti sono state
affrescate da Antonio da Varese. Un grande
mappamondo e mappe più piccole. Grandi campiture
delimitano i continenti. In alto, sui medaglioni, sono
ritratti alcuni dei volti dei più grandi esploratori.
L’attenzione alla geografia era determinata dagli
interessi economici della famiglia Farnese, che
potevano vantare di territori in varie parti del mondo.
BLAEU, FRONTESPIZIO DELL’ATLAS MAIOR, 1663
Dedicato a Luigi XIV. “La geografia è l’occhio e la luce della
storia. Le carte geografiche ci permettono di vedere cose remote. Il
viaggio si compie a partire dalle immagini”. (cap. viaggio in una
stanza).
MERRY BUYTEWECH,
ALLEGRA COMPAGNIA, 1617-
1620
Primo a provare a inserire una
mappa nella composizione di un
quadro. Olandese. Realizza queste
allegre compagnie che si divertono,
bevono, riuniti attorno a
dei tavoli, sul fondo
troviamo delle mappe. I
personaggi guardano
verso di noi, con
complicità nello sguardo.
La mappa è un rimando
alla dimensione del
viaggio, amplifica i
confini del quadro, visivamente e di carattere concettuale.
JAN VERMEER
Pittore olandese. Inserimento gioco del quadro nel quadro, le carte. I soggetti che dipinge,
prevalentemente femminili, avevano mariti, padri e figli in navigazione (l’Olanda era un’economia
marittima): la carta e le lettere andavano quindi a creare un legame affettivo.