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STORIA DELL’ARTE

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Prof. Chiara Fagone
Lezione 3- 29.10.2020

I LUOGHI DELL’ABITARE - RAPPRESENTAZIONE DI UN INTERNO


XVI sec. – Rinascimento – Spazio domestico
PALA DELL’OSSERVANZA, Francesco DEL COSSA
-Seconda metà ‘400.
-Impianto di pala rinascimentale.
-Divisione: sopra, sotto: BRETELLA, scomparto nel quale la narrazione
delle vicende raffigurate poteva estendersi: natività.
-Divisa in 2 parti dall’architettura: l’angelo più vicino a noi a sinistra, a
destra, nell’arcata, la Vergine.
-Chiocciola.
-Arcata dell’angelo c’è una città, dietro alla Vergine un interno
rinascimentale prezioso. In basso il cassone nuziale dove la moglie
riponeva il corredo (in legno chiaro). Letto col baldacchino: sopra
impressi il CARDO e la PIGNA, legati alla fedeltà nuziale. Libro rilegato
e tavolino in marmo scolpito. Finestra.

ANNUNCIAZIONE CON SANT’EMIDIO, Carlo CRIVELLI, 1486


-Impianto prospettico rinascimentale: sinistra strada, Sant’Emidio che
porta modellino di una chieda.
-Raggio divino raggiunge la Vergine nella casa. Letto perfettamente
rifatto, mensola con oggetti quotidiani. Libri, piatti, barattoli, bottiglie:
annuncio dell’angelo arriva nell’ambiente domestico in un momento di
assoluta quotidianità.
-Nella parte superiore c’è un loggiato con alcuni elementi simbolici:
TAPPETO; due ANIMALI, uno libero e uno imprigionato; due piante di
MIRTO, simbolo di felicità e fedeltà coniugale; PAVONE, immortalità.

SOGNO DI SANT’ORSOLA, CARPACCIO, 1495


-Interno rinascimentale di una casa cristiana.
-Letto baldacchino appoggiato su pedana di legno decorata.
-Pianta di mirto alla finestra.
-Secondo la leggenda, Orsola che si era consacrata a Dio in segreto,
venne chiesta in sposa da principe, però lei voleva dedicarsi alla
religione. Durante la notte le appare un angelo in sogno: gli dice di
prendere tempo, 3 anni, in modo che il principe potesse convertirsi.
STUDIOLO
Ambiente fondamentale nel palazzo rinascimentale. È uno spazio che consente di creare grande
raccoglimento.
STUDIOLO DI FEDERICO DA MONTEFELTRO
-Rivestito da TARSIE LIGNEE: accostamento di legni
diversi consente di creare disegni complessi. Per
esprimere raccoglimento e mostrare tutte gli interessi.
Grazie a questa tecnica si possono creare degli sportelli
aperti che mostrano l’interno.
-Si possono vedere in uno di questi finti scaffali le armi
riposte, ad indicare che Federico da Montefeltro iniziò a
dedicarsi alle arti, diventando un intellettuale: scienza,
musica, ecc...

SAN GIROLAMO NELLO STUDIO, Antonello DA MESSINA, ~1470


-Grandi arcate, edificio di ispirazione gotica, mobile che costituisce
studiolo.
-Il mobile costituisce il microcosmo del Santo. Ribadisce
concentrazione del santo che si è tolto le scarpe, appoggiato
cappello cardinalizio, circondato da oggetti della quotidianità.
-PAVONE, immortalità; PERNICE, sincerità. Elementi più vicino a
noi.
-LEONE, sembra non voglia disturbare il Santo. Nel suo
eremitaggio avrebbe aiutato un leone ferito, così che lui gli rimanga
legato.
-7 UCCELLI, finestre superiori.
-Il quadro si organizza intorno al mobile e il mobile intorno al libro.
Il mobile è uno spazio addomesticato dove vivono serenamente
gatto, uomo e libri.
RITRATTO DEGLI AMBASCIATORI, HOLBEIN IL GIOVANE, 1533
-XVI sec.
-Ricchezza dei dettagli inseriti accanto ai personaggi.
-Oggetti fanno riferimento al sapere.
-TESCHIO IN ANAMORFOSI: rimando alla vanitas, memento
mori. Nonostante la vita ricca, il fine ultimo della vita è la morte.
Anamorfosi permette di rappresentare un’immagine distorta,
illusione ottica. L’immagine diventa comprensibile solo
vedendolo da una precisa direzione.
Lezione 4- 05.11.2020
CULTURA FIGURATIVA tra XV sec. e XVII sec.
 1600, NATURA MORTA
Gene pittorico che si afferma in alcuni Paesi Europei quali Olanda, Spagna e Italia. Pittura
dedicata a ciò che è inanimato. Natura morta→ da francese Nature Morte.
Genere che esclude la figura umana e dedica attenzione alla rappresentazione di fiori, frutta,
oggetti quotidiani, strumenti musicali.
A far avere grande successo a questo genere sono stati:
- Interesse per l’antico;
- Naturalismo (tavole botaniche);
- Interesse del collezionismo borghese con soggetti adatti per entrare negli spazi
domestici;
- Genere laico: si sviluppa bene in Olanda dove la borghesia chiede quadri non religiosi.
CARAVAGGIO
Caravaggio aveva già dipinto delle nature
morte, ma non erano predominanti. Bensì,
inserite in un altro contesto, in relazione ad una
figura umana.
RAGAZZO CON CANESTRO DI FRUTTA,
1593
BACCO, 1596

CANESTRO DI FRUTTA ,1596, prima natura morta


italiana.
Caravaggio decide di eliminare completamente la
figura umana per creare una composizione di frutta, a
cui presta molta attenzione.
Posti in uno sfondo dorato luminoso e astratto, in
modo fa far risaltare l’elemento compositivo.
La frutta raffigurata non è perfetta, ma già in decadimento (tema ricorrente anche in altre
nature morte), creando un senso dello scorrere del tempo. In questo modo la composizione
della natura morta acquista un enorme significato, tanto che viene raffigurato da solo, con
l’assenza della figura umana.
La mela abbacata, il foglio accartocciato, gli acini d’uva non più splendenti indicano il senso
del tempo che scorre.
NATURE MORTE OLANDESI
L’idea di creare un inganno, dipingere
qualcosa di più vero del reale: consistenza
della frutta, dei fiori, l’inserimento di
alcuni insetti.
Insetti che volano verso i fiori, attratti da
questi fiori finti perché pensano siano veri.
Noi umani veniamo però ingannati due
volte.
Nell’ambito del XVII sec si assiste in una
specializzazione degli artisti nei generi pittorici, ma anche nei sottogeneri: trasparenza del
vetro, consistenza del tessuto.
Spesso nelle nature morte vediamo degli agrumi sbucciati: la buccia permetteva di mostrare
la propria capacità. L’agrume permette di rappresentare varie materie: frutto, buccia, interno.
Nature morte erano formate da frutta, fiori, conchiglie o oggetti,
quali calici per mostrare la bravura nel rappresentare la
trasparenza del vetro, oggetti del collezionismo quali vasi
orientali, ostriche aperte, melograno spaccato, oggetti di metallo
rovesciate per far vedere la parte chiara e la parte ossidata.
Esistono altri sottogeneri:
- Nature morte di cucina: rappresenta soggetti naturalmente
adatti alla cucina. Cibo, ortaggi, cacciagione, oggetti comuni che diventano quadri.
Rappresentati con sfondo scuro per farli risaltare.
Trattato di medico di Siena, Giulio Mancini, tra 1617 e 1631, “Alcune considerazioni sulla
pittura come diletto di gentiluomo nobile”. Mancini scrive una serie di indicazioni che
riguardavano la conoscenza dei periodi storici della pittura e degli stili e consigliava la
collocazione dei diversi generi di opere in diverse parti degli spazi domestici.
- Nature morte di strumenti musicali: Evaristo Bachenis, bergamasco. Specializzato
nelle raffigurazioni di nature morte con strumenti musicali. Polvere e impronte delle
dita. Spartiti leggibili. Maschere e un libro. Introdurre un elemento simbolico: gli
strumenti musicali, maschere e libro, rappresentano, per l’uomo, la possibilità di
essere ricordato: vivere per sempre attraverso le loro opere.

 WUNDERKAMMER/CAMERE DELLE MERAVIGLIE, fine ‘400-‘500


Raccogliere gli oggetti (stessa situazione dello studiolo).
Ambienti che raccolgono una molteplicità di oggetti, disposti circolarmente, dal pavimento
al soffitto. Erano divisi in due gruppi:
- Naturalia: testimonianze riferibili al mondo naturale;
- Artificialia: manufatti realizzati dall’uomo.
Idea di catalogare, di raccogliere, di affidare alla recezione visiva la collezione.
Distinzione tra scienza e arte che diventa più marcata con l’affermarsi del collezionismo.
Queste collezioni (cap. oggetto del desiderio) avevano una grandissima suggestione: artisti
immortalano le opere in questo senso.
FRANS FRENCKEN, 1620
Oggetti naturalistici, conchiglie e piccoli fossili, con
accanto una collezione di disegni di carattere
naturalistico, soggetti religiosi, storici.
DOMENICO REMPS, CABINET DE CURIOSITÉS, 1690
Armadio dove viene raccolta la raccolta fatta di diversi
elementi: scienza e medaglia. Riunire insieme lo
straordinario, qualcosa da conservare con cura. Le
collezioni private porteranno alla creazione dei musei di
genere. Le collezioni naturalistiche porteranno alla nascita
dei musei naturalistici.
HIERONYMUS FRANCKEN, GABINETTO DEL
COLLEZIONISTA, 1606-1623
Stanze piene di personaggi che si muovono. Gioco del
quadro nel quadro: raggruppare visivamente degli
elementi che non fanno altro che ampliare lo spazio.

TENIERS IL GIOVANE, L’ARCIDUCA LEOPOLDO


D’AUSTRIA NELLA SUA GALLERIA DI DIPINTI A
BRUXEL, 1651
Il collezionista mostra agli amici la sua collezione di opere.
Idea dell’accumulo delle immagini che attirano la nostra
curiosità in un gioco di prospettiva.
GIOVANNI PAOLO PANNINI, 1758, GALLERIA DI
ROMA ANTICA
Crea un museo immaginario dove raccoglie un’infinità di
opere che rimandano alla Roma Antica.
GIOVANNI PAOLO PANNINI, 1759, GALLERIA DI
ROMA MODERNA
Roma barocca, Bernini e Borromini.

 CARTE GEOGRAFICHE
Innovazione Dal punto di vista visivo, simbolico e concettuale. Il viaggio, reale o
immaginario, è stato nel corso della storia, evocata tramite diverse modalità: introduzione di
carte geografiche nei quadri.
CAPRAROLA, 1573
Per volontà di Alessandro Farnese chiese di
dipingere questo ciclo pittorico e la Sala dei
Mappamondi: grande sala le cui pareti sono state
affrescate da Antonio da Varese. Un grande
mappamondo e mappe più piccole. Grandi campiture
delimitano i continenti. In alto, sui medaglioni, sono
ritratti alcuni dei volti dei più grandi esploratori.
L’attenzione alla geografia era determinata dagli
interessi economici della famiglia Farnese, che
potevano vantare di territori in varie parti del mondo.
BLAEU, FRONTESPIZIO DELL’ATLAS MAIOR, 1663
Dedicato a Luigi XIV. “La geografia è l’occhio e la luce della
storia. Le carte geografiche ci permettono di vedere cose remote. Il
viaggio si compie a partire dalle immagini”. (cap. viaggio in una
stanza).
MERRY BUYTEWECH,
ALLEGRA COMPAGNIA, 1617-
1620
Primo a provare a inserire una
mappa nella composizione di un
quadro. Olandese. Realizza queste
allegre compagnie che si divertono,
bevono, riuniti attorno a
dei tavoli, sul fondo
troviamo delle mappe. I
personaggi guardano
verso di noi, con
complicità nello sguardo.
La mappa è un rimando
alla dimensione del
viaggio, amplifica i
confini del quadro, visivamente e di carattere concettuale.

JAN VERMEER
Pittore olandese. Inserimento gioco del quadro nel quadro, le carte. I soggetti che dipinge,
prevalentemente femminili, avevano mariti, padri e figli in navigazione (l’Olanda era un’economia
marittima): la carta e le lettere andavano quindi a creare un legame affettivo.

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