News
News
Recensioni mostre
Opinioni
Shop
Abbonamento online
Abbonamento cartaceo
Audiolibri
1. Home
2. AB Arte Base
3. Renato Guttuso, biografia e opere tra arte e politica
https://www.finestresullarte.info/arte-base/renato-guttuso-vita-opere-tra-arte-e-politica 1/10
4/8/2021 Renato Guttuso, biografia e opere tra arte e politica
Renato Guttuso (Bagheria, 1911 – Roma, 1987) è stato uno dei più importanti artisti italiani del XX secolo, e il suo nome figura tra quelli che hanno segnato la
News
storia dell’arte italiana della seconda metà del Novecento. Per trovare i prodromi dell’arte di Guttuso occorre andare indietro nel tempo, a quando il pittore
Opere & artisti
siciliano era ancora un bambino, ovvero alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918: l’evento aveva influito enormemente sul sentire degli artisti e sulle
Recensioni
loro scelte operative. Molti di loro, arruolatisi nell’esercito, vedono con i propri occhi la brutalità della guerra e, una volta tornati a casa, cambiano il loro
Opinioni
modoShop di dipingere; altri, come ad esempio lo scultore Umberto Boccioni e l’architetto Antonio Sant’Elia, non sarebbero mai tornati, morti durante gli eventi
Il tuo
bellici. account
La guerra produce sia l’effetto di una perdita di fiducia, che molti avevano riposto in essa, sia il convogliare delle istanze artistiche intorno a un ideale
Info e contatti
comune: la necessità di un recupero di linguaggi ed iconografie classiche.
Chi siamo
Sono due le tendenze che si affermano dopo la prima guerra: il gruppo Novecento, derivante dall’eredità della prima pittura metafisica (la metafisica è
un’esperienza,
negli
maturata
anni Dieci del Novecento, di ridefinizione della figurazione, che solo a partire dagli anni Venti, nel suo esaurirsi, sarà
considerata una corrente artistica) e una serie di gruppi che reagiscono a Novecento. Novecento si afferma a Milano nel 1922 ed è costituito da sette artisti
(Anselmo Bucci, Leonardo Dudreville, Archille Funi, Gian Emilio Malerba, Piero Marussig, Ubaldo Oppi, Mario Sironi), su iniziativa della critica d’arte e
giornalista Margherita Sarfatti. Gli artisti hanno personalità differenti, ma la loro volontà è quella di allontanarsi dalle avanguardie, per esempio dal Futurismo,
che tanto aveva creduto nella portata positiva della guerra. Gli artisti in generale, non solo quelli del gruppo Novecento, manifestano il desiderio di tornare a
ripensare, ad esempio, alla statuaria classica (480-323 a.C.), all’arte Rinascimentale (Quattrocento e Cinquecento) ma anche ad artisti più vicini
cronologicamente, come Jean-Auguste-Dominique Ingres (Moutauban, 1780 – Parigi, 1867), pittore francese e attento studioso dell’arte antica.
Tra coloro che si oppongono a Novecento vi è Renato Guttuso, esponente di punta di Corrente, movimento artistico il cui nome deriva da Corrente di vita
giovanile, rivista nata nel 1938 a Milano, su idea del pittore Ernesto Treccani (Milano, 1920 – 2009). Obiettivo dei membri che vi aderiscono è conciliare la vita
politica a un’idea di arte indipendente, svincolato dal potere del regime fascista. Tra i protagonisti del gruppo i pittori Emilio Vedova, Aligi Sassu, Ennio
Morlotti, Renato Birolli e ovviamente Guttuso e Treccani. I riferimenti principale sono volti verso l’Ottocento francese, l’Avanguardia internazionale, destando
particolare attenzione a personalità singole, non associate a un movimento artistico preciso, come ad esempio Van Gogh e Pablo Picasso. Sempre nel 1938
viene pubblicato il manifesto del gruppo, ma l’esperienza è già in parte conclusa nel 1943, con la soppressione della rivista da parte del regime fascista.
Guttuso e Sassu si mostrano contrariati dall’esperienza del gruppo Novecento, considerato un nemico, vista la stretta vicinanza con il fascismo. Se la ragion
d’essere, inizialmente, è quella di proporre un’arte moderna che non rompa con la tradizione, è poi Mussolini a servirsi del gruppo Novecento per
promuovere l’arte del regime, facendo diventare il movimento di impronta conservativa. Terminata la guerra, l’arte di Guttuso acquisirà un sempre maggior
peso politico configurandosi come una delle esperienze più interessanti del suo tempo.
Negli anni Trenta, Guttuso lascia l’isola per Roma, dove espone alla Quadriennale Nazionale d’Arte e poi l’anno successivo, il 1932, arriva a Milano, ospite
presso la Galleria del Milione insieme ad altri artisti siciliani. Durante il servizio militare, pochi anni dopo, ha l’occasione di conoscere Lucio Fontana,
diventato in seguito fondatore dello Spazialismo, Elio Vittorini, poi ideatore nel 1945 della rivista Il Politecnico, ma anche il famoso letterato Salvatore
Quasimodo; il filosofo Edoardo Persico e molti altri. Sono gli anni in cui l’artista matura una coscienza politica che influenzerà la realizzazione delle sue
https://www.finestresullarte.info/arte-base/renato-guttuso-vita-opere-tra-arte-e-politica 2/10
4/8/2021 Renato Guttuso, biografia e opere tra arte e politica
opere, intrise di simboli e ideologie. Il 1939 è l’anno in cui si trasferisce nella capitale, Roma, fonte d’ispirazione e occasione di studio continuo, ma che deve
News
lasciare qualche anno dopo per complicazioni politiche. In quegli anni, Mussolini persegue a Roma una sempre più aspra politica di repressione, contro i
Opere & artisti
partitiRecensioni
dell’opposizione; Guttuso, fortemente antifascista, è costretto a lasciare la città. Nel 1945 è a Parigi dove conosce Pablo Picasso, considerato un
amico, ma anche uno stimolo sempre nuovo per le sue opere, essendo l’artista spagnolo una delle personalità del Novecento più varie a livello di
Opinioni
Shop
sperimentazione tecnica.
Il tuo account
Info e contatti
Fondamentale è, nel dopoguerra, l’adesione al gruppo artistico Fronte Nuovo delle Arti (1946-48), per dare voce a tutti gli artisti che, per colpa del fascismo,
Chi siamo
non poterono esercitare liberamente la propria arte in Italia. Ne fanno parte Leoncillo Leonardi, Morlotti, Vedova, Corpora, Fazzini e altri. Una vita molto
dinamica quella di Guttuso, un artista che viaggia sia per l’Italia che all’estero, ottenendo riconoscimenti, importanti collaborazioni per scenografie teatrali,
e
internazionali, oltre all’invito ad esporre più volte in occasione della Biennale di Venezia. Dal 1965 vive e lavora a Roma a Palazzo del Grillo,
senza mai abbandonare la carriera politica (non era mai venuta meno la sua fede comunista: già nel 1940 si era infatti iscritto al Partito Comunista d’Italia
clandestino), culminante con l’elezione a senatore nel PCI, il Partito Comunista Italiano, nel 1976. Il suo capolavoro del 1972, I funerali di Togliatti, oggi
conservato al MAMbo di Bologna, è una sorta di manifesto della pittura comunista. Nel 1974 dipinge invece Vucciria, il capolavoro dedicato al noto quartiere
di Palermo. Il 18 gennaio del 1987 si spegne a Roma, all’età di settantacinque anni. Nella sua carriera, Guttusot ha collezionato ben quattro partecipazioni alla
Biennale di Venezia (1948, 1950, 1952, 1995) e tre alla Quadriennale di Roma (1931, 1935, 1937), oltre a mostre personali a Palazzo Grassi a Venezia (1981), a
Milano a Palazzo Reale (1985), allo Stedelijk Museum di Amsterdam (1962), alla Kunstverein di Francoforte (1975).
Renato Guttuso, Crocifissione (1941; olio su tela, 200 x 200 cm; Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea)
https://www.finestresullarte.info/arte-base/renato-guttuso-vita-opere-tra-arte-e-politica 3/10
4/8/2021 Renato Guttuso, biografia e opere tra arte e politica
News
Opere & artisti
Recensioni
Opinioni
Shop
Il tuo account
Info e contatti
Chi siamo
Renato Guttuso, La spiaggia (1955–1956; olio su tela, 301 x 452 cm; Parma, Galleria Nazionale)
https://www.finestresullarte.info/arte-base/renato-guttuso-vita-opere-tra-arte-e-politica 4/10
4/8/2021 Renato Guttuso, biografia e opere tra arte e politica
News
Opere & artisti
Recensioni
Opinioni
Shop
Il tuo account
Info e contatti
Chi siamo
Renato Guttuso, Vucciria (1974; olio su tela, 300 x 300 cm; Palermo, Palazzo Steri)
Alcuni studiosi di Guttuso, in particolare Enrico Crispolti, critico e storico dell’arte italiano, hanno trovato delle difficoltà nell’attribuire con certezza opere
all’artista, seppur egli, all’epoca dell’indagine, fosse ancora in vita; ciò che mise in difficoltà il critico e l’artista stesso era la quantità di disegni realizzati:
talmente tanti da non riuscire a distinguere un originale da un falso. Un problema che neppure l’intervento di Guttuso in persona poté risolvere. Molti gli
artisti che elogiarono l’artista siculo, in primo luogo l’amico, scrittore, poeta e regista Pier Paolo Pasolini, ma anche le testimonianze di LeonardoSciascia
sono rilevanti per comprendere come agiva l’artista. Un’amicizia, quest’ultima, interrotta da una discussione politica.
https://www.finestresullarte.info/arte-base/renato-guttuso-vita-opere-tra-arte-e-politica 5/10
4/8/2021 Renato Guttuso, biografia e opere tra arte e politica
Dagli scritti si evince che nelle sue opere il legame con la terra occupa un posto fondamentale, sebbene in continua evoluzione con la sua poetica. Su
News
un’opera giovanile, La fuga dall’Etna, 1938-1939, Sciascia fa un parallelismo con l’attaccamento alle proprie origini, concetto cardine in Giovanni Verga: “La
Opere & artisti
poetica è per entrambi quella di semplificare le umane passioni, ma quella di Verga prende avvio da un ritorno, quella di Guttuso da una fuga [..] l’uomo
Recensioni
attaccato allo scoglio della miseria e degli affetti, soffre come e quanto l’uomo in fuga, l’uomo in rivolta di Guttuso”. Guttuso, peraltro, nel 1978 realizza
Opinioni
alcuneShop
illustrazioni per I Malavoglia di Verga. Anche Maurizio Calvesi nel saggio Guttuso e la Sicilia del 1985 scrive a proposito di vicinanza alla terra natia:
“pochiIl artisti,
tuo account
come Guttuso, sono così profondamente segnati dalla loro origine, e non soltanto nella natura dei temi, ma nelle stesse scelte linguistiche”.
Info e contatti
Negli Chi
annisiamo
Quaranta, l’arte di Guttuso cambia: il realismo e il drammatismo dei suoi dipinti si accentuano, e nell’immediato dopoguerra diventa vivo
l’interesse per uomini e donne del popolo. Guttuso, in quegli anni, realizza due versioni dell’Occupazione delle terre incolte in Sicilia, una del 1947 (meglio
nota come
contadina
Marsigliese
), e l’altra del 1949 circa; è evidente un cambiamento tecnico da parte dell’artista. Le due opere non sembrano nemmeno
avere così pochi anni di distanza una dall’altra. Nella prima emerge l’influenza di Guernica di Picasso, artista che conosce e col quale stringe amicizia nel
1945: le figure sono talmente vicine che quasi si sovrappongono, i volti sono squadrati, le espressioni fredde, spesso senza i connotati del viso; le sembianze
umane sono deformate totalmente, quasi come se fosse una natura morta. La seconda versione è al contrario chiara e leggibile per l’osservatore, in quanto le
figure sono distinte tra loro, oltre che dal paesaggio circostante. Una delle sue ultime opere è La fuga in Egitto del 1983, per la cappella del Sacro Monte di
Varese, dove inconfondibili sono i colori, provenienti dalla sua Sicilia. Di particolare rilevanza è anche la produzione a carattere politico: il capolavoro in
questo senso è I funerali di Togliatti, dipinto del 1972 che rappresenta i funerali del segretario del PCI, Palmiro Togliatti, celebrati a Roma nel 1964: Guttuso,
per tradurre in immagini il suo impegno politico, realizza un funerale di fantasia descritto però realisticamente. Alle esequie vediamo infatti alcuni personaggi
(come Lenin, Picasso, Neruda) che non parteciparono realmente ai funerali di Togliatti (Lenin peraltro morì quarant’anni prima) ma che l’artista considerava
personaggi di spicco delle forze progressiste.
Renato Guttuso, Marsigliese contadina (1947; olio su carta intelata, 151 x 208,5 cm; Budapest, Museo di Belle Arti)
https://www.finestresullarte.info/arte-base/renato-guttuso-vita-opere-tra-arte-e-politica 6/10
4/8/2021 Renato Guttuso, biografia e opere tra arte e politica
News
Opere & artisti
Recensioni
Opinioni
Shop
Il tuo account
Info e contatti
Chi siamo
Renato Guttuso, Occupazione delle terre incolte in Sicilia (1949; olio su tavola; Dresda, Gemäldegalerie)
Renato Guttuso, I funerali di Togliatti (1942; olio su tela, 340 x 440 cm; Bologna, MAMbo)
https://www.finestresullarte.info/arte-base/renato-guttuso-vita-opere-tra-arte-e-politica 7/10
4/8/2021 Renato Guttuso, biografia e opere tra arte e politica
La consultazione di questo articolo è e rimarrà sempre gratuita. Se ti è piaciuto o lo hai ritenuto interessante, iscriviti alla nostra newsletter gratuita!
Niente spam, una sola
uscita la domenica, più eventuali extra, per aggiornarti su tutte le nostre novità!
Cerca...
https://www.finestresullarte.info/arte-base/renato-guttuso-vita-opere-tra-arte-e-politica 8/10
4/8/2021 Renato Guttuso, biografia e opere tra arte e politica
News
Opere & artisti
Recensioni
La Cappella Brancacci: il nuovo sguardo della pittura
Opinioni
Francesca
Shop Interguglielmi - 29/07/2021
Il tuo account
Info e contatti
Chi siamo
L'Annunciazione di Cortona del Beato Angelico: luce divina che si riflette sulla terra
Green pass obbligatorio, anche per la cultura (e non solo): dubbi e perplessità
Andrea Mantegna, la Madonna col Bambino del Poldi Pezzoli: il racconto di un restauro
Il San Lazzaro di Domenico Fiasella: capolavoro di “caravaggismo rivisitato” per cacciare la peste
https://www.finestresullarte.info/arte-base/renato-guttuso-vita-opere-tra-arte-e-politica 9/10
4/8/2021 Renato Guttuso, biografia e opere tra arte e politica
Feed RSS
Novecento
Cinquecento
Ottocento
Quattrocento
News
Opere & artisti
Firenze
Barocco
Toscana
Roma
Recensioni
Opinioni
Shop
Il tuo account
Info e contatti
Chi siamo
Finestre sull'Arte
- testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Massa, aut. n. 5 del 12/06/2017. Società editrice Danae Project srl. Privacy
https://www.finestresullarte.info/arte-base/renato-guttuso-vita-opere-tra-arte-e-politica 10/10